Borrell ha inoltre proposto di sanzionare alcuni ministri israeliani per incitamento all’odio e crimini di guerra contro i palestinesi. Idea che Tajani ha definito “surreale”
Il vertice informale dei ministri degli Affari Esteri dell’UE, previsto inizialmente a Budapest, è stato spostato a Bruxelles a causa delle crescenti tensioni diplomatiche tra l’Ungheria e l’UE. Josep Borrell, l’Alto Rappresentante per la politica estera dell’UE, ha spiegato che la decisione è stata presa in risposta alle posizioni ungheresi che contrastano con la politica estera comune dell’Unione.
Due questioni principali sono state discusse: la guerra tra Russia e Ucraina e l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. Borrell ha sostenuto la revoca delle restrizioni sull’uso delle armi fornite all’Ucraina, permettendo così a Kiev di colpire obiettivi militari in Russia, in conformità con le norme internazionali. Ha inoltre proposto di sanzionare alcuni ministri israeliani per incitamento all’odio e crimini di guerra contro i palestinesi.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso disaccordo con Borrell su entrambi i fronti. Tajani ha ribadito che l’Italia consente l’uso delle proprie armi solo all’interno dell’Ucraina e ha definito “surreale” l’idea di sanzionare ministri israeliani, ritenendo che ciò non favorirebbe il processo di pace.
Il governo ungherese, attraverso il ministro degli Esteri Péter Szijjártó, ha criticato duramente Borrell, definendo le sue proposte “sconsiderate” e pericolose per l’escalation dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente.
Un punto di convergenza tra Borrell e Tajani è stato invece trovato sulla situazione in Venezuela. Entrambi concordano sul fatto che Nicolás Maduro non può essere riconosciuto come legittimo vincitore delle elezioni presidenziali, e hanno chiesto la liberazione dei prigionieri politici italiani in Venezuela.
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