Bird, società leader nel noleggio dei monopattini, è finita in bancarotta

Quest’anno le azioni aziendali hanno subito un drastico calo, dovuto all’affievolirsi dell’interesse per gli scooter elettrici ed a settembre la NYSE ha avviato una procedura di delisting nei confronti dell’impresa

di Corinna Pindaro

Bird Global Inc., la società pioniera nell’introduzione degli scooter elettrici nelle metropoli mondiali, Italia inclusa, ha presentato un’istanza di protezione per bancarotta fallimentare secondo le norme del Capitolo 11 in Florida

La compagnia, con sede principale a Miami, riporta attività e passività variabili tra i 100 e i 500 milioni di dollari in un documento depositato presso il tribunale. L’istanza garantisce la società dai creditori mentre cerca di ottenere l’approvazione di una strategia di rimborso.

Bird ha avuto origine da un ex dirigente di Uber Technologies Inc., Travis VanderZanden, nel 2017. Bird offre la possibilità ai clienti di noleggiare e sbloccare in maniera remota uno scooter utilizzando un’app. Questa metodologia innovative è stata ampiamente replicata, trasformando Bird in una delle startup più veloci a raggiungere il valore di 1 miliardo di dollari.

Quest’anno le azioni aziendali hanno subito un drastico calo, dovuto all’affievolirsi dell’interesse per gli scooter elettrici ed a settembre la NYSE ha avviato una procedura di delisting nei confronti dell’impresa, in seguito al calo della sua capitalizzazione di mercato globale media in un periodo consecutivo di 30 giorni di negoziazione, sceso al di sotto di 15 milioni di dollari.

Bird Global Inc. ha dichiarato che continuerà ad operare normalmente durante il periodo di riorganizzazione e i suoi creditori hanno firmato un accordo di vendita chiamato “stalking horse”. L’azienda intende concludere il processo di vendita entro 120 giorni. Le filiali europee e canadesi non sono coinvolte nell’istanza di fallimento.

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