Piantedosi ha evitato di entrare nel merito delle scelte del governo o di spiegare perché il Guardasigilli non abbia provveduto a sanare l’irregolarità che ha causato il rilascio di Almasri
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è intervenuto al Senato durante il question time per affrontare le polemiche legate alla scarcerazione e successiva espulsione di Najim Osema Almasri. L’uomo, accusato di crimini di guerra e crimini contro l’umanità dalla Corte penale internazionale, era stato arrestato, ma la Corte d’appello di Roma aveva disposto la sua scarcerazione a causa di un vizio procedurale.
Piantedosi ha spiegato che, al momento della liberazione di Almasri, è stato emesso un provvedimento di espulsione per ragioni di sicurezza dello Stato. “Vista la pericolosità del soggetto, era la misura più appropriata”, ha dichiarato il ministro, sottolineando che il divieto di reingresso nel Paese è una misura aggiuntiva volta a garantire la sicurezza nazionale.
L’errore procedurale che ha causato la scarcerazione
Al centro della vicenda c’è l’irritualità delle procedure seguite durante l’arresto. La Corte d’appello di Roma ha stabilito che l’arresto di Almasri è avvenuto prima che il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, inviasse la richiesta necessaria per la convalida. Questo errore tecnico ha portato alla mancata convalida dell’arresto e, di conseguenza, alla scarcerazione dell’uomo.
Piantedosi ha evitato di entrare nel merito delle scelte del governo o di spiegare perché il Guardasigilli non abbia provveduto a sanare l’irregolarità che ha causato il rilascio di Almasri. Il ministro si è limitato a ribadire che l’espulsione è stata adottata per “urgenti ragioni di sicurezza”, senza fornire ulteriori dettagli.
Dubbi sul rimpatrio e il ruolo dei Servizi Segreti
Le interrogazioni parlamentari si sono concentrate anche sul rimpatrio di Almasri, avvenuto a bordo di un aereo dei Servizi Segreti. I deputati De Cristoforo (Sinistra Italiana) e Zampa (Partito Democratico) hanno chiesto chiarimenti sulle motivazioni e sulle modalità di questa operazione. Tuttavia, Piantedosi ha scelto di non rispondere nel dettaglio, rimandando ogni spiegazione a un’informativa completa che sarà presentata al Parlamento la prossima settimana.
Un caso che divide il Parlamento
Il caso Almasri sta suscitando un acceso dibattito politico, con l’opposizione che critica la gestione del governo e il mancato chiarimento delle scelte adottate. Il ministro dell’Interno, pur rispondendo in modo parziale alle domande, ha preferito mantenere il focus sul provvedimento di espulsione, definendolo necessario per tutelare la sicurezza dello Stato.
Rimane però da chiarire perché il governo non abbia corretto l’errore procedurale che ha portato alla scarcerazione di un uomo accusato di crimini gravissimi e, soprattutto, perché si sia optato per un rimpatrio gestito attraverso mezzi dei Servizi Segreti. Questi interrogativi restano aperti in attesa dell’informativa annunciata per la prossima settimana.
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