Cassa Depositi e Prestiti. Trovata la quadra sulle quote rosa, confermati Scannapieco e Tempini

Il governo ha finalmente trovato la quadra per rinnovare i vertici della Cassa Depositi e Prestiti (CDP). L’assemblea ordinaria e straordinaria, riunitasi oggi, ha approvato le modifiche statutarie necessarie per ampliare il consiglio di amministrazione (cda) da 9 a 11 membri.

Questo  ha permesso alle forze di maggioranza – Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia – di arrivare ad un accordo sugli equilibri di genere e sulle nomine, ottenendo anche il consenso delle 72 Fondazioni ex bancarie, azioniste di minoranza con il 16% in CDP. Il nuovo vertice vedrà la presenza di sette donne, rispettando così il requisito dei due quinti delle poltrone, che finora si applicava al cda di nove membri.

La Lista degli 11 Membri del Nuovo CDA

I due ruoli principali sono stati confermati: Dario Scannapieco rimane amministratore delegato per un altro mandato, mentre la presidenza resta a Giovanni Gorno Tempini, rappresentante delle Fondazioni. Queste ultime hanno proposto tre nomi per il nuovo cda: l’economista Luigi Guiso, Maria Cannata (ex dirigente generale del Tesoro e presidente di Mts), e Matilde Bini, docente di statistica economica. Gli altri otto membri sono stati designati dai tre partiti di governo, con altre tre donne tra di loro. In ordine alfabetico, i nomi sono: Stefano Cuzzilla, presidente di Trenitalia e consigliere di Cdp Venture Capital, vicino al ministro degli esteri di Forza Italia, Antonio Tajani; Luisa D’Arcano, ex vicepresidente di Consip; Francesco Di Ciommo, docente avvocato già in cda in quota Fratelli d’Italia; Giorgio Lamanna, avvocato e già nel cda BancoPosta Fondi; Valentina Milani, avvocato e consigliere di Cdp Venture Capital; e Flavia Mazzarella, ex presidente di Bper e già vice direttore generale di Ivass.

Le modifiche statutarie approvate in sede straordinaria riguardano anche “il rispetto della normativa in materia di equilibrio tra i generi nella composizione degli organi sociali”, sia per il cda ordinario e separato, sia per il collegio sindacale, con una conseguente revisione dei quorum costitutivi e deliberativi. Gli altri cinque consiglieri della gestione separata saranno nominati per decreto dal Tesoro, ma dovranno anch’essi rispettare la normativa sull’equilibrio di genere, con almeno due donne sui cinque membri. Attualmente, tutti e cinque sono uomini. Si prevede che nel prossimo cda ristretto nominato dal Mef saranno confermati il direttore generale del Tesoro Riccardo Barbieri Hermitte e il dirigente della Ragioneria generale dello Stato Pier Paolo Italia. Quanto al collegio sindacale, presieduto da Carlo Corradini, scade tra un anno e già rispetta l’equilibrio di genere con due donne, Franca Brusco e Patrizia Graziani, tra i cinque sindaci.

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