Corno d’Africa: il Nobel Abiy, dal sogno della pace alla follia imperialista

Pubblichiamo il documento integrale che dimostra e illustra le nuove mire espansionistiche del primo ministro etiope. Per il Piano Mattei, in questa area all’Italia non è rimasta che l’Eritrea

Il Primo Ministro Abiy

di GuidoTalarico

Il Nobel Abiy, porta l’Etiopia dal sogno della pace alla follia imperialista. La sintesi è questa, ma la storia che stiamo per narrarvi merita di essere raccontata in profondità, partendo dalla geografia. Il Corno d’Africa è una delle aree più strategiche dell’intero continente giovane. Una galassia agitata da tanti popoli storicamente in lotta tra di loro: gli Amhara, gli Oromo, i Tigrini, gli Eritrei, i Somali, giusto per ricordare i principali. In questo universo conflittuale, l’unico punto fermo oggi appare chiaro essere l’Eritrea. E vedremo perché.

Ma per capire bene come stanno le cose, occorre partire dalla fine. Cioè dal primo ministro dell’Etiopia, il premio Nobel per la Pace Abiy Ahmed, il quale, anno dopo anno ha mostrato il vero volto della sua folle ambizione, facendo diventare il premio Nobel per la Pace, che gli era stato conferito nel 2019, quello peggio assegnato nella storia di questo prestigioso riconoscimento, traendo in inganno quanti, compreso il sottoscritto, avevano creduto alla genuinità della sua rivoluzione pacifica. I fatti a suffragio di questa tesi sarebbero molti. Partiamo dai più recenti.

Il primo è il documento, che qui di seguito riportiamo integralmente,  fattoci avere da una fonte autorevole che ha frequentazioni certe con le maggiori cariche di Addis Abeba. È un testo folle, carico di brutalità, che spiega tutto. Leggendolo infatti si comprenderà come l’obiettivo evidente di Abid era effettivamente quello indicato in una riunione segreta tenutasi diversi mesi fa alla presenza di un gruppo di suoi fidatissimi. Lì era stato spiegato che la strategia era volta a creare un impero Oromo di fede evangelista che arrivasse a dominare la regione intera. Il tutto, pare, con il sostegno più o meno ufficiale degli Emirati Arabi, che quando c’è da destabilizzare le aree più importanti dell’Africa (vedi il Mozambico) sono sempre pronti a dare una mano.

La strategia di Abiy è semplice: spingere gli Amhara, i Tigrini, e gli Eritrei a combattersi a vicenda per indebolirli e così poi permettere agli Oromo di far nascere il loro impero. “Dividi ed impera” dicevano i latini. Un’attività divisoria partita già da tempo e che si è imbastita anche utilizzando le sensibili corde della religione. Gli uomini di Abiy con varie azioni hanno infatti iniziato a dividere e indebolire la chiesa ortodossa creando così una frattura profondo nella comunità Amhara. L’altro passo importante è stato compiuto nelle campagne, dove l’esercito oromo sta confiscando le terre dei cittadini di etnie diverse creando così esodi importanti di popolazioni che vengono spogliate dei loro averi. Laccordo con il Somaliland per avere in realtà una base navale militare fa parte di questo piano folle di egemonia neoimperialista.

Di fatto l’Etiopia è oggi in uno stato di guerra civile in quasi tutto il suo territorio, ad eccezione di Addis Abeba che, lo ricordiamo, è la capitale dell’Unione Africana. Gli spari e le uccisioni di oppositori politici avvenute ad Addis Abeba nei giorni scorsi fanno temere che anche la capitale, dove si registrano da diversi mesi sequestri di cittadini pacifici che vengono liberati solo dopo aver pagato importanti somme di riscatto, rischia di andare fuori controllo malgrado la forte presenza militare. Continuando di questo passo l’Etiopia è uno stato che rischia di disintegrarsi in maniera permanente, lasciando ferite e guasti tra le varie etnie che difficilmente potranno sanarsi. È anche per questo che Abiy sta investendo cifre colossali in lobby politiche e mediatiche per cercare di nascondere quello che sta accadendo nel paese e nella speranza così di non alienarsi quei barlumi di credibilità che qualche cancelleria ancora gli accredita.

Le follie del Primo Ministro etiope, tuttavia, non sono soltanto di tipo imperialistico. Vi sono follie che compie anche per puro egocentrismo ed interesse personale. Abiy ha infatti intrapreso una serie di progetti controversi, finanziati con fondi pubblici, che hanno sollevato critiche feroci per la gestione delle risorse statali. L’ultimo tra questi progetti è la costruzione di un nuovo palazzo imperiale, parte del ‘Progetto Chaka’, che si estende su 503 ettari sulle colline di Yeka, ad Addis Abeba. Questo progetto supera in grandezza i palazzi di Windsor, Versailles, la Casa Bianca, il Cremlino e la Città Proibita messi insieme.

Abiy a ds e Afewerki a sn

Il costo del progetto, inizialmente tenuto segreto, è stato rivelato solo dopo un’interpellanza parlamentare dello scorso novembre, dove Abiy ha ammesso che il costo effettivo supera il miliardo di dollari, anche se fonti governative rivelano che il costo reale è di gran lunga superiore. In un paese dove molti cittadini soffrono la fame e dipendono dagli aiuti alimentari a causa dei conflitti interni e delle politiche governative, l’uso di fondi pubblici per un progetto di tale magnitudine solleva gravi questioni di giustizia sociale.

Abiy ha dichiarato che il finanziamento del palazzo proviene da donazioni private nazionali e internazionali, ma non ha fornito prove concrete del supporto finanziario arrivato dagli Emirati, come lui stesso aveva suggerito. I cittadini etiopici che vedono con preoccupazione gli aeri carichi di armi provenienti dagli Emirati Arabi si interrogano sulle finalità di questo interventismo destabilizzante.

In uno scenario così lacerato, gestito da un presidente a cui il potere, come spesso accade, ha dato alla testa, il paese che diventa la boa di salvataggio dell’intero Corno d’Africa è, come dicevamo, l’Eritrea. Isaias Afewerki è un leader stabile, amato dalla sua gente perché in 30 anni di potere ha saputo dare un minimo di autosufficienza con leducazione e la sanità gratuita e accessibile a tutti i suoi cittadini. Può sembrare il minimo ma da quelle parti così non è. Basta vedere ciò che accade in Sudan, in Sud Sudan, in Somalia e nella stessa Etiopia per capire che ad Asmara, pur nelle difficoltà di una regione complicatissima, sono riusciti a dare le risposte che il popolo si attendeva.

E questo legame tra Afwerki e la sua gente si è visto anche durante la guerra ventennale contro la vecchia Etiopia, quella prima di Abiy, guidata dai Tigrini. Cinque milioni di eritrei riuscirono a fronteggiare cento milioni di etiopi, sostenuti per di più dall’occidente. Una resistenza epica di cui si è parlato poco. Come pochissimo si è parlato del fatto che nessuna potenza straniera, neanche i sornioni cinese, hanno mai avuto la possibilità di mettere basi in quella nazione.

Giorgia Meloni

Queste notizie, che, come al solito, faticano a trovare spazio sulla stampa internazionale, dovrebbero far riflettere l’Europa e soprattutto l’Italia, che con il Piano Mattei voluto dalla premier Giorgia Meloni ha saggiamente indicato nell’Africa il continente al quale guardare. L’Eritrea è il luogo del Corno d’Africa dal quale fare partire un’azione diplomatica degna di questo nome. È in una posizione strategica, con un grande sbocco sul Mar Rosso, proprio nella parte chiave di questo bacino che separa la penisola arabica dall’Africa. E ha al comando un leader saggio, sostenuto dalla sua gente. Sono stato ad Asmara varie volte: è una città di grande fascino che offre una sensazione piacevole, quella di rivivere una Italia che abbiamo conosciuto ma che non c’è più. Forse è proprio da che l’Italia e l’Europa dovrebbero cominciare a tessere le proprie trame di pace e di sviluppo.

IL DOCUMENTO RISERVATO DEGLI OROMO*

Ordine del giorno delle discussioni: –
– Valutazione della sfida della Chiesa ortodossa e chi sono i maggiori sostenitori e simpatizzanti di questa rivolta.
– Piano B di Orommuma. Se gli Oromo non possono governare su tutta l’Etiopia, quale dovrebbe essere il Piano B di Orommuma. Ovvero, creare un’alleanza del popolo Kush per controllare il 65% dell’Etiopia e gran parte dell’Eritrea, ovvero il Mar Rosso Afar per avere accesso al Mar Rosso.
– Come indebolire il dominio dei coloni sematici in Etiopia, ossia Neftegna (Amhara), Tigray (giunta) ed Eritrea nella terra degli Oromo. Hanno detto che ci sono circa 15 milioni di loro in Oromia, che controllano le città più grandi, gli affari e vasti tratti di aziende agricole. Hanno grandi sostenitori attraverso le Chiese e le moschee, il che sta indebolendo la determinazione degli Oromos a ripulire la loro terra.
Nonostante le agende menzionate sopra, la discussione è stata casuale e più che altro una lezione del Premier.
Sintesi
– La lezione principale del Premier è stata come sconfiggere la società del Nord, cioè Amhara e Tigray, compresa l’Eritrea, ponendo una condizione di lotta reciproca.
– Aby si riferisce ripetutamente a questi settentrionali come “i figli di Yohannis, Minilik e Gobena”. Naturalmente ha voluto includere anche l’Eritrea nella trappola. Ha detto che l’Eritrea non è più con noi, ma con Amhara Fano, il che dimostra la loro affiliazione alla loro alleanza sematica e ortodossa. Fin dall’inizio sappiamo che sono paranoici. La nostra gente, persino nell’Ambasciata ad Asmara, non poteva muoversi liberamente senza essere seguita dalle loro forze di sicurezza. Si può chiedere a Redwan come ha sofferto e lui risponde sempre che ti seguono come se avessero qualcosa in Eritrea da proteggere.

Soluzione proposta da Abiy.
– Per contrastare l’influenza sematica del Nord su Finfine e sul resto dell’Oromia, abbiamo creato la condizione che si distruggano a vicenda per Raya, Tegede e Humera. A meno che non si riducano all’irrilevanza attraverso un conflitto devastante, la speranza della liberazione degli Oromo diventa una chimera.
– Afferma che “possiamo mettere l’Eritrea su una strada sbagliata coinvolgendola nella guerra con il Tigray (e il Tegarus contro Amahara). Poi possiamo mobilitare la comunità internazionale come invasore di un Paese sovrano per isolare l’Eritrea, come ha fatto con successo Meles.
– Questo indebolisce l’Eritrea come nazione per aprire la strada alla Repubblica di Kush che possiederà il 65% del Paese portando Agew, Kimant, Afar, Somali e l’Afar del Mar Rosso. Ma, ha detto, “stiamo attenti a rimanere amici dell’Eritrea e loro non devono sospettare ciò che sta accadendo”.
– L’Amhara, il Tigray e l’Eritrea devono distruggersi a vicenda e rimanere nelle loro montagne nascoste senza sbocco sul mare.
– L’OLF ha sprecato 60 anni sperando di creare un’Oromia senza sbocchi sul mare, che non era attraente per un gran numero di Oromos. L’Oromia non renderà gli Oromos un attore importante nella regione senza l’accesso al mare. Abbiamo la possibilità di essere leader e protettori del popolo oppresso di Kush. In questa alleanza possiamo diventare una forza dominante nella regione. Dovremmo puntare più in alto dell’OLF”. Ha detto senza mezzi termini: “Il nostro problema sono i coloni sematici del nord, non i nostri fratelli e sorelle di Afar, Somali, Agew e del sud. Sapete tutti che Abdula ha svolto un lavoro eccellente nel persuadere il Sud e i Gurage che staranno meglio sotto la guida degli Oromo, con vaste risorse per prosperare, piuttosto che un ritorno di Neftergas e della giunta (Tigarus}”. Ha detto loro che se la Neftegna tornerà, perderanno l’autonomia di cui godono oggi sotto il PP.
– Non è possibile vincere le prossime elezioni senza conquistare l’Amhara, il Tigray, Addis Abeba e i voti delle grandi città dell’Ormoia. I media estremisti dell’Amhara e lo stupido Shene (pubblicando le sue uccisioni a Wellega) hanno distrutto le nostre possibilità. Quindi, dobbiamo pensare in anticipo allo scenario di cosa succede se perdiamo le elezioni e la leadership dell’Etiopia? Fa una domanda retorica per rispondere lui stesso. Consegneremo Finfine e Oromiya a Neftergna? No, attueremo il piano B per controllare la terra di Kush. Ha detto che il Kush è una terra vasta che comprende il Mar Rosso. Solo come ultima spiaggia difenderà l’Oromia. L’Oromia senza accesso al mare non può prosperare o influenzare la regione dell’Africa orientale. Il vuoto creato dall’assenza del TPLF non deve essere riempito da Amhara, Eritrea o Kenya. Ha detto che possiamo creare il più grande Stato Kush sostenibile che controllerà una vasta risorsa e il Mar Rosso.
– La nostra strategia è quella di creare una condizione per cui l’Etiopia settentrionale si trovi in una battaglia lunga e prolungata, in modo da non avere tempo per Finifine. Abbiamo usato la forza eritrea e amhara per distruggere il Tigray e ora faremo lo stesso con gli Amhara e poi con l’Eritrea usando il TPLF.
– Perché l’Eritrea e il Tigray devono scontrarsi e l’Amera e il Tigray devono distruggersi a vicenda. Non dobbiamo perdere questa opportunità data da Dio. L’unica forza che può unirli è la religione ortodossa. Ecco perché dobbiamo mantenere la richiesta del sinodo dell’Oromia fino a quando il sinodo del Tigray non diventerà indipendente.
– Il TPLF ha almeno 20.000 commando in Sudan e non abbiamo disarmato il TPLF in modo che possa attaccare per prendere i territori contesi da Tegede, Humera e Raya. Durante il conflitto in Sudan, l’UNHCR ha smesso di fornire cibo a questi rifugiati e noi dobbiamo inviare denaro per impedire che si disperdano. È per questo motivo strategico che sto alimentando la forza di Samri in Sudan. I tigreani sono sgonfiati dalla loro spavalderia e d’ora in poi sono il nostro Agar, nemmeno un partner alla pari.
– Dobbiamo fare in modo che tutti e tre i gruppi siano tesi alla sopravvivenza e non abbiano il tempo di pensare a un’agenda più grande, di stringere un’alleanza e di diventare una forza per pensare e agire per ripristinare il loro dominio sull’Etiopia o per ostacolare l’emergere di una prospera Kush Oromia.
– Finora, tutto sta andando bene come previsto, tranne il fallimento nella creazione del Sinodo di Oromia prima della metà del 2015. Ma lo faremo entro la fine di quest’anno. Abbiamo eliminato con successo l’influenza di Amhara e altri sul Mejlis musulmano. Haji Tufa ha ora il pieno controllo e lo stesso accadrà nel Sinodo ortodosso. Abbiamo già discusso con il team del TPLF per accelerare la creazione del Sinodo tigrino e concertiamo i nostri sforzi per eliminare i sacerdoti e i sinodi Amhara e Tigre da Finfine e da tutta l’Oromia.
– Un oratore sconosciuto è intervenuto per presentare una sorta di relazione di successo: – La guerra nel nord e l’accordo di Pretoria tra noi e il TPLF hanno aperto una finestra di nuove opportunità per lavorare insieme. In tutte le condizioni, la forza degli Oromo si sta rafforzando. Abbiamo addestrato e armato più di un milione di forze speciali Oromo, stiamo eliminando gli Amhara dall’Oromia, dalle regioni di Benisahngul-Gumz e Gambela, che erano storicamente parte di Welega e Illibabur. Stiamo accelerando l’insediamento a Bensangul fino alla grande Diga del Rinascimento. Infine, il processo di integrazione di Benishangul Gumz, che era storicamente Welega prima del TPLF, Gambela, Wolo e Gojam nel Paese di Kushetic.
– Come abbiamo detto, gli ortodossi di Tulema sono fedeli alla vecchia Etiopia. L’attaccamento degli Orom Showa agli oppressori è più forte di quanto pensassimo. Stanno donando le loro case, affittando proprietà e aiutando coloro che pensavamo avrebbero lasciato le nostre città dopo la demolizione delle loro case. Ecco perché non dobbiamo sottovalutare la Chiesa ortodossa. Ecco perché dobbiamo tornare indietro per trovare il modo giusto per distruggerla dalla nostra terra e dalle menti degli Oromos.
– La questione di Gurage, Gamo e Konso, la comunità ortodossa della regione sud-occidentale, dovrebbe essere gestita in modo diverso da quello che abbiamo pianificato per Amhara. La loro risposta alla chiamata della Chiesa è preoccupante. Dovremmo continuare a fare pressione su di loro affinché taglino i loro legami con gli ortodossi sematici per rimanere fedeli all’Oromia. Molti di voi ci chiedono perché non diamo il kilil alla gente di Gurage per mantenere la quite? Gurage si trova in una posizione molto strategica. Dare a Gurage un kilil taglierà fuori gli Oromo di Jimma da Addis Abeba e dall’Oromia orientale e non permetteremo al gruppo sematico di avere un punto d’appoggio nel cuore dell’Oromia. Abbiamo dato Sidama perché si trova ai margini dell’Oromia e loro sono kusatici e la maggior parte di loro erano storicamente Oromos. Che gli piaccia o no, Sidam sarà Oromo, ma non possiamo permetterci di dare a Gurage, un gruppo sematico, lo status di killil per tagliare fuori gli Oromos di Jima e Illibabur dal resto dell’Oromia.
– Dovremmo essere tutti consapevoli che i tre gruppi del Sud che necessitano di un intervento di forza sono Gamo Gofa, Gurage e Konso. Pianifichiamo questo intervento e iniziamo immediatamente, dato che la comunità internazionale si concentra sull’Etiopia settentrionale.
– Le molestie e le pressioni nei confronti dei Sidama dovrebbero essere rafforzate fino a quando non diventeranno parte dell’Oromia, a cui appartengono. Si può utilizzare lo stesso approccio per altri piccoli gruppi del sud. Aba Dula ha dato un buon esempio quando ha rilevato le terre fertili intorno al Parco Nazionale di Nech-Sar, che appartengono alla Zona Gamo Gofa. La risposta di Aba Dula agli anziani Gamo che hanno reagito e chiesto il ritiro degli Oromos dalle terre Gamo è stata eccellente. Sapete cosa ha detto loro? “Fate uscire tutti i Gamo che vivono in Oromia e portateli ad Arbaminch, e poi, rimuoverò gli Orom dal Parco Nazionale di Neche Sar!”. Poi hanno iniziato a vivere tranquillamente negli ultimi 15 anni.
Con attenzione, dovrebbe fare lo stesso con gli altri.
– I giovani Oromo ortodossi di Shewa e Finfinnee dovrebbero essere indottrinati a distaccarsi dalla religione di Amhara e Tigray. L’affiliazione e la simpatia per il cristianesimo ortodosso devono cessare per garantire che il nostro popolo si liberi dall’influenza della Chiesa.
– Come tutti voi sapete, negli ultimi 7 anni abbiamo fatto un lavoro di successo nel portare più di un milione di giovani provenienti principalmente dalle religioni islamica, Waqifeta e protestante. Abbiamo dato loro delle case, li abbiamo formati, abbiamo fornito loro finanziamenti e opportunità commerciali per venire a Showa, prevalentemente da Harargie e Arsi, per stabilirsi e assumere l’economia e le posizioni di leadership per rompere la vecchia psicologia sociale di tipo neftegna/amhara, in Adama e Finfini. A meno che gli ortodossi di Tulema non diventino minoranza, continueranno ad essere sleali.
– Molti degli Orom ortodossi sono diventati come Amhara perché la Chiesa ortodossa ha inculcato loro questa psicologia. Ecco perché dobbiamo trattare con il sinodo ortodosso. Ecco perché abbiamo insediato molti Oromos non-showa a Showa e ne insedieremo milioni nella nuova città di Sheger per circondare e contenere Finfine, finché tutti i Sematici non lasceranno la nostra terra.
– Sheger ha un vantaggio economico, ma soprattutto un vantaggio militare. Se insediamo oromo non showa nella città di Sheger, renderemo la vita difficile ai coloni di Finfine. Come abbiamo visto nella protesta ortodossa, non possiamo fidarci degli Oromos ortodossi Showa che si vestono di nero quando la Chiesa ortodossa ci ha dichiarato guerra. Molte delle persone appena insediate sono anche addestrate e armate per sostenere la forza speciale. In realtà ne abbiamo discusso 4 anni fa ad Adama, quando abbiamo valutato lo spostamento degli Oromo dalla regione somala. Allora alcuni di voi non erano d’accordo con me e chiedevano il ritorno ad Hararge. Alla fine torneranno con la forza, ma per ora sono più utili a Showa che a Hararge. Li abbiamo sistemati a Showa per diluire l’ala ortodossa di Tulema. Guarda Adama, abbiamo il pieno controllo e lo faremo a Finfine.
– Mi ripeto e il punto critico di attenzione è che, affinché questo progetto abbia successo, le tre potenziali potenze ortodosse sematiche del nord: l’Amhara, il Tigray e gli eritrei, che hanno mostrato una certa affinità con l’Amhara ortodosso, devono distruggersi a vicenda. Questa è un’opportunità perfetta e non dobbiamo sprecarla. Tutti voi sapete che si definiscono pilastri dell’Etiopia storica. Anche se l’Eritrea è ora una nazione diversa, ma come abbiamo visto recentemente la Chiesa Ortodossa Eritrea ha appoggiato il Sinodo di Nefegna a Finfine.
– È molto importante che l’Eritrea si schiacci oltre per assicurarsi che non interferisca mai negli affari interni dell’Etiopia e che perda. L’apparato di sicurezza in Etiopia sarà smantellato e alla fine libereremo gli Afar del Mar Rosso per portarli nella famiglia kushatica.
– C’è ancora un potenziale che questa Chiesa possa riunire Amhara, Tigray ed Eritrea come fratelli religiosi. Questo sarebbe un disastro per il nostro progetto. Allo stesso tempo, dobbiamo sostenere la creazione del Sinodo del Tigray per creare un precedente che permetta al Sinodo dell’Oromia di diventare legittimo. Al TPLF piace sicuramente avere un sinodo locale del Tigri che possa benedire pienamente la guerra pianificata contro Amhara ed Eritrea.
– Ancora una volta non dobbiamo sottovalutare la Chiesa ortodossa, perché è nota e prevedibile. Il sinodo potrebbe mobilitare tutti i cristiani, compresi gli Oromo Showa e il sud, per creare problemi. È anche possibile che all’improvviso chiedano la riconciliazione tra i cristiani ortodossi, il che potrebbe attirare gli Oromo Shewa e altre nazionalità cristiane ortodosse, il che renderà il nostro compito più complicato. Abbiamo già visto come il Sinodo Ortodosso Oromo sia stato sfidato dagli Amhara-Tegre e da alcuni gruppi minoritari. Non dobbiamo dimenticare che il Patriarca è una giunta e può avere una grande influenza nel Tigray. Ecco perché sono stato veloce a ritirarmi per indebolire l’emozione e l’unità emergente tra i cristiani. La strategia ora funziona molto bene.
– Dobbiamo fare attenzione che la nostra prossima mossa e il nostro progetto di disgregare il Nord e gli Ortodossi siano impeccabili. Un team guidato dai tre (l’oratore non ha fatto un nome, ma ha detto che i tre stanno perfezionando la Strategia e voglio leggerlo velocemente). È molto preparato su come trattare con il Sinodo della Chiesa ortodossa, sia a livello individuale che collettivo. Ha lavorato per Abay Tsehaye/TPLF/ nella gestione del Sinodo e ora ci aiuta molto.
– Ognuno di noi deve tenere presente che l’obiettivo generale è quello di assicurare lo scoppio di una guerra tra Amhara, Tigray ed Eritrea. Le questioni di Afar e Somalia sono già state affidate a un altro team e i processi stanno andando bene. La priorità è il Nord, compagni! Le comunità del Nord non sono ancora divise in modo significativo e profondo. La Chiesa ortodossa rimane un collante tra loro, oltre alla lunga storia che rivendicano. Queste forze non dovrebbero mai più essere viste come forze utili in Africa Orientale in alcun modo. Il momento di finirli è adesso. Non dobbiamo dare loro alcuna possibilità di raggrupparsi in un unico gruppo. Sto alimentando l’esercito del TPLF in Sudan per lo stesso motivo, mentre abbiamo una carenza cronica di dollari. Ancora una volta, dobbiamo notare che si è indebolito il potenziale dell’Oromo ortodosso di Showa, che potrebbe in qualsiasi momento orientarsi verso l’Amhara come fratello cristiano ortodosso, come risultato degli errori di alcuni quadri a Bale, Arsi, Harargie, in particolare a Shashamane. Quando i nostri giovani hanno attaccato, hanno incluso gli Orom ortodossi nell’elenco degli spostamenti e delle uccisioni. Questo ha creato qualche dubbio sul movimento Oromummaa.
– Shimelise è intervenuto: – Abbiamo cercato di correggere questo errore prendendo accuratamente di mira gli Amahara ortodossi e alcuni Amhara musulmani e lasciando fuori gli Orom ortodossi durante le operazioni. Secondo la nostra recente valutazione nei dintorni di Goha Tsion e Dera, c’è un segno che gli Orom ortodossi, soprattutto i giovani, si stanno identificando come diversi dagli Amhara ortodossi. Questo dimostra che è possibile far sì che gli ortodossi Amhara dubitino degli ortodossi Oromo e potenzialmente iniziare a scontrarsi lungo la linea etnica, che è uno dei nostri successi.
– La nostra intelligence ha capito che le uccisioni di Amhara che si sono verificate ovunque sono state compiute dalla gente del posto e notate dalle forze speciali che abbiamo portato da Harargie, Arsi, bale e Ataye a Dere Dawa, Harar, Welga, Shoa occidentale e settentrionale, il che ha creato un livello di sfiducia molto utile tra le persone Amhara e Oromo che erano solite vedersi come fratelli e sorelle religiosi. Tuttavia, ci sono alcune aree in cui gli Amhara e gli Oromo sono incollati come un tutt’uno e sono difficili da rompere. Ad esempio, la nostra valutazione di Debre Libanos, Deber Tsigie, Woliso, Bishoftu, Finfine e le aree circostanti richiedono attenzione per facilitare la pulizia. Recentemente abbiamo testato le aree intorno ad Addis Abeba demolendo le case appartenenti agli Amhara e ad altri cristiani ortodossi non-Oromo e la reazione che abbiamo visto da parte degli Oromo ortodossi Showa non è incoraggiante. Simpatizzano con gli Amhara, danno loro rifugio, affittano le case e rimproverano persino la nostra forza impegnata nell’operazione.
– Un altro oratore: – Dobbiamo lavorare sodo portando più Oromo non Showa ad Addis Abeba e dintorni, che è una città Seger. Non possiamo fidarci degli Oromos ortodossi che circondano Finfine per essere duri con gli abitanti di Addis Abeba. Non dobbiamo dimenticare che sono figli e figlie di Gobena, che ha conquistato e sottomesso gli Oromos insieme ad Amhara e Tigaru Neftegna. Ecco perché dobbiamo spostare gli ortodossi di Tulema da Sheger e dintorni, in modo che gli Oromos integralisti di Wellega, Harar e Arsi possano insediarsi, così da rendere Addis Abeba inospitale per i coloni sematici di Amhara, Tigray ed Eritrea.
– Dobbiamo bloccare la migrazione di tegari ed eritrei verso le città di Finfine e Oromia per non interrompere il cambiamento demografico. Se avessimo aperto la porta dopo la firma dell’accordo di Pretoria, 500.000 Tigri affamate avrebbero invaso le nostre città e i nostri villaggi. Ci siamo assicurati che nessuno lasciasse il Tigray con la scusa di non potersi muovere prima della smobilitazione e della reintegrazione. Ma il nostro piano è quello di fermare la migrazione verso sud dei giovani tigrini che finiranno a Finfine, Adama, Bishoftu, Dire Dewa e altre città più grandi. Dobbiamo comunque assicurarci che coloro che hanno lasciato l’Oromia e Finfine per addestrarsi e combattere contro di noi non tornino mai e si stabiliscano di nuovo a Finfine. Sono pericolosi perché sono combattenti addestrati e cambieranno anche la demografia. Stiamo cercando di ottenere i nomi completi dei combattenti del TPLF attraverso il programma di smobilitazione e reintegrazione. I nomi saranno utilizzati per tracciare i loro spostamenti verso Finfine con varie scuse. Il rinnovo della carta d’identità e della patente di guida deve essere bloccato per coloro che ci hanno lasciato nel Tigray per combattere.
– L’altro motivo per cui non abbiamo permesso ai giovani di lasciare il Tigray è che se tutti i combattenti giovani e capaci lasciano il Tigray per stabilirsi nella comodità delle città di Finifine e dell’Oromia, il TPLF non avrà la forza di combattere per riprendere il Tigray occidentale e il Raye. Conosciamo i 20.000 commando ben addestrati, i Samris in Sudan per portare la lotta al Col. Demeke e alla forza speciale Welekayet e al TPLF da Tekeze. A meno che il Tigray, l’Amhara e l’Eritrea non combattano su Welkayet fino a renderlo irrilevante, la nostra speranza di governare l’Etiopia sarà messa a dura prova. Se gli eritrei non saranno indeboliti fino a diventare irrilevanti, non permetteranno ai fratelli Afar di unirsi ai loro Kush Oromos, Agew, Somali e di vivere in pace. Abbiamo bisogno di accedere alla zona e non invieremo carri armati e droni per catturare Aseb. Quando porteremo l’Afar ai loro fratelli del Kush e ciò significa che tutto ciò che l’Afar possiede sarà nostro. I sematici eritrei e tigreani hanno guardato verso l’Afar per sfruttarli ed è ora che ricevano la prova del potere di Kush.
– Per quanto riguarda Sheger, ripeto e i progetti demografici, abbiamo insediato un milione di Oromos non Tulema a Shewa per ridurre l’influenza dei figli e delle figlie di Gobena.
– Tutti i giovani che abbiamo insediato dalla regione di Oromia e che sono stati sfollati da Abdi Ille sono ora utili per creare un Paese più grande. Sono ben sistemati, si organizzano e si mobilitano e non hanno amore o lealtà verso Amara, Tigrea ed Eritrea come gli ortodossi di Tulema.
– Ecco perché dobbiamo dire ai nostri amministratori di prendere misure severe e punire coloro che affittano case o forniscono servizi sociali come la scuola e l’assistenza sanitaria. Di conseguenza, molti Amhara non hanno avuto altra scelta che lasciare definitivamente le nostre città.
– Non abbiamo tempo. La pulizia della città di Sheger non dovrebbe richiedere più di 3 mesi, per passare al secondo complesso compito di rendere Finfinnee libera dall’influenza sematica e ortodossa senza attirare l’allarme della comunità diplomatica. La sfida più grande inizierà quando inizieremo a prendere il terreno di Tullema per la costruzione e lo sviluppo. Alcuni anche al nostro interno, come Taye Dendea, hanno iniziato a parlare della terra di Tulema. Si tratta di una formazione pericolosa che deve essere soppressa. Se i Tulema si rifiutano di dare la loro terra, non ci sarà un Progetto Sheger. Non abbiamo bisogno di un disturbo di tipo Guji intorno alla città di Sheger.
– Un altro oratore ha sollevato un’opportunità importante che dobbiamo gestire con attenzione e utilizzare. Abbiamo scoperto che ci sono oltre 45.000 non-Oromos che sono nati nella regione di Oromia, parlano la lingua Oromo, ma 27.000 sono stati ben addestrati dal TPLF per vivere nelle nostre comunità e manipolarci. Alcuni di loro sono stati istruiti per infiltrarsi nella formazione dell’OLA. Attualmente stiamo monitorando e registrando le loro attività, poiché ci sono stati utili per un po’ di tempo. Tuttavia, non appena i figli di Yohannes e di Minilik saranno allontanati dall’Oromia, li riterremo tutti responsabili dei problemi di Wellega e Benshangul. Non devono essere a conoscenza di questo piano e continueremo ad agire come se fossero pienamente Oromos. Inoltre, non possiamo permettere alcuna risoluzione pacifica per quanto riguarda le rivendicazioni di Amhara e Tigray sulle aree di Raya e Wolqayit”.
– Sono d’accordo con lei, Abiy, e stiamo già agendo. Non si può più tornare indietro! Purtroppo, il TPLF non è abbastanza forte per combattere contro gli Amhara. Sono stati indeboliti e trasformati in codardi. Non hanno il desiderio di combattere o di opporsi alle forze amhara ed eritree. Pertanto, dobbiamo incoraggiare l’elemento estremo Adwa del TPLF ad agitare per una maggiore azione contro Getachew. Dobbiamo prima disarmare gli Amhara, in modo che i leader del TPLF possano credere di avere una possibilità di vincere la guerra. Una volta che il TPLF controllerà quelle aree, riarmeremo gli Amhara per iniziare una resistenza di tipo gorilla, in modo che per i prossimi 30 anni gli oppressori semiti rimangano occupati l’uno con l’altro.
– Bisogna aspettare che siano inconciliabili e che si distruggano a vicenda. Abbiamo molte opportunità per il TPLF di iniziare una guerra attaccando l’Eritrea. Abbiamo diffuso informazioni di sicurezza secondo cui l’Eritrea addestrerà e armerà le forze Amhara e che finiranno il Tigray insieme alle forze eritree. Noi, ovviamente, abbiamo il sostegno di alcuni Paesi occidentali e arabi per armarci e fornire armi al TPLF, in modo che acquisiscano fiducia per iniziare la guerra sia con l’Amhara che con l’Eritrea. Questo ci aiuta a impedire loro qualsiasi tipo di risoluzione pacifica e a chiudere tutte le opportunità per queste tre forze di diventare alleate in qualsiasi momento prevedibile. Non saranno mai in grado di ostacolare l’emergere dell’Oromia più grande come Kush unito. Da parte nostra, abbiamo riportato in Oromia parte delle munizioni strategiche per la difesa nazionale.
– Un influente diplomatico straniero ci ha consigliato di non entrare in conflitto con il TPLF. Ha invece suggerito di allearci con loro per eliminare gli Amhara fascisti. Il diplomatico ha promesso di sostenerci in vari modi, tra cui attraverso la diplomazia, la finanza e convincendo il mondo a disarmare l’Amhara Fano e a imporre un embargo sull’Eritrea. Suggeriscono anche di mettere a tacere i media mondiali e gli attivisti e le organizzazioni occidentali per i diritti umani. Questa opportunità potrebbe giovare molto alla nostra causa e dovremmo prendere in considerazione questo consiglio.
– Gli Stati Uniti sono scontenti dell’approccio di Esayas Afewrki alla Russia e potrebbero cercare di manipolarci come arma. Tuttavia, possiamo usare il TPLF per eliminare tre piccioni con una fava: gli Amhara, l’Eritrea e il TPLF stesso. Questo aprirà la strada alla creazione della Terra di Kush e all’accesso al Mar Rosso. Non possiamo permetterci di sprecare questa opportunità. Non dobbiamo ingannare noi stessi creando un falso senso di pace che rallenterà il nostro progresso. I conflitti e le guerre sono necessari per creare una “nuova normalità”, come la chiamano i sodomiti. Il nostro obiettivo è che l’Oromia prenda il sopravvento sull’Etiopia e guidi l’Africa orientale, come ho dichiarato nei miei discorsi durante il mio primo anno di mandato. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo sfruttare questa opportunità per schiacciare questi semiti maledetti e liberare la terra di Kush. Come già detto, le nostre forze speciali di Oromia sono completamente armate, persino meglio della Forza di Difesa Nazionale. Inoltre, tutte le posizioni di leadership e di comando all’interno della Forza di Difesa Nazionale sono sotto il nostro controllo, riducendo l’influenza dei generali ortodossi Oromo.
– Abbiamo recentemente rimosso alcuni individui da posizioni critiche e dobbiamo rimanere vigili sui generali Amhara, poiché potrebbero agire in modo simile ai Tigreani. Le Forze Speciali dell’Oromia si stanno integrando con la Forza di Difesa Nazionale e non passerà molto tempo prima che la Forza Nazionale Etiope diventi la Forza Speciale dell’Oromia. Abbiamo redatto una risoluzione per disarmare tutte le Forze Speciali regionali, ad eccezione di quelle dell’Oromia, che devono affrontare sfide uniche da parte di Shene/OLA”.
– Una volta ratificata la legge, l’attuazione del disarmo inizierà con la Forza Speciale e la Milizia Amhara. È fondamentale disarmare gli Amhara il prima possibile per garantire la sicurezza dell’Oromia e del Tigray. La ratifica della bozza potrebbe richiedere dalle 6 alle 8 settimane, ma non dovrebbe richiedere più tempo. Nel frattempo, inizieremo le operazioni per individuare ed eliminare i leader di Fano, i formatori e i potenziali leader. Abbiamo già arrestato e detenuto oltre 23.000 veterani di Fano ed ex militari nella regione. Inoltre, abbiamo individui all’interno del sistema di intelligence e della leadership Amhara che lavorano per noi. Alcuni di loro sono reclutati da Agew e Kimant per rappresentare gli Amhara, ma sono addestrati dal TPLF per indebolire gli Amhara dall’interno. Abeb Geresu e Kenea (sostenendo l’uno l’idea dell’altro hanno contribuito con i seguenti punti) Abbiamo persone nel sistema di intelligence e nella leadership Amhara che lavorano per noi. Alcuni sono reclutati da Agew e kimant per rappresentare gli Amhara, ma sono addestrati dal TPLF per indebolire gli Ahara dall’interno.
– Nel 1991 molti funzionari del TPLF erano contrari all’inclusione dell’Agew del Tigray nella regione di Amhara, ma Meles aveva ben chiaro che senza Agew nella regione di Amhara sarebbe stato difficile trovare un leader dell’Amhara che avrebbe collaborato con il TPLF. La strategia è la stessa per il Partito della prosperità. Tutti voi sapete che la leadership militare e politica dell’Amhara deve essere controllata da Sema Turuneh e Abenaw.
– Ora sono al nostro servizio e lavorano per noi. Abbiamo dato loro dei terreni a Finfine e alcuni incentivi per farli rimanere nella nostra cerchia di interessi. Non hanno altra scelta che servire la nostra causa, perché sono immersi nella corruzione e hanno commesso molti crimini.
– I Tegarus non sono più considerati una minaccia per noi; alla fine diventeranno servitori fidati nel crescente movimento Oromuma. Il nostro obiettivo è che il TPLF tenga sotto controllo gli Amhara, mentre noi vogliamo che gli Amhara fermino i Tegaru. Per il momento, dobbiamo allinearci temporaneamente agli interessi occidentali fino a quando non risolveremo le questioni con gli Amhara e l’Eritrea.
– Il TPLF non è una minaccia. Ha lasciato poche energie per combattere gli Amhara e l’Eritrea e morire. Attualmente è guidato da persone incompetenti dopo la morte di Meles, e finirà per autodistruggersi una volta che avremo istigato le lotte tra loro e l’Amhara e l’Eritrea. Vi preghiamo di essere consapevoli che si tratta di informazioni altamente confidenziali. Anche nelle regioni dell’Amhara, dovremmo posizionare le nostre Forze Speciali con le uniformi della Forza di Difesa Nazionale e della Polizia Federale. Abbiamo commesso alcuni errori in passato, ma recentemente li abbiamo identificati e corretti. Abbiamo scoperto che alcuni Orom ortodossi della Showa che erano ufficiali hanno fatto trapelare informazioni e non ci si può fidare quando si tratta di questioni ortodosse. Sono figli di Gobena, non possono essere messi a confronto con la questione ortodossa.
– Ho delle informazioni riservate che dobbiamo tenere per noi. Voglio avvertire tutti di non fidarsi di Guji e Borna Oromos nel nostro progetto, almeno fino a quando non avremo finito con Amhara, Tigray ed Eritrea. Guji e Borana non sono del tutto convinti di sostenere la nostra visione di un nuovo Paese. È sorprendente che questi pastori emarginati abbiano un forte attaccamento alla vecchia Etiopia ed esitino a sostenere le nostre iniziative. Si lamentano e protestano perché hanno un debole per la vecchia Etiopia, ad eccezione di alcuni giovani istruiti che abbiamo mobilitato per il progetto. Alcuni dei
Aba Geda sono cristiani ortodossi e abbiamo cercato di sostituirli. Purtroppo, alcuni di loro sono stati eliminati dai quadri locali. Pertanto, non dobbiamo permettere a Guji, Borena e Showa di far parte della struttura di potere o di essere coinvolti per far trapelare le informazioni. Credono che tutto l’Oro di Shakiso appartenga solo a loro.
– Per stabilire una solida potenza militare Oromo, dobbiamo addestrare i Qero (giovani organizzati Oromo) con una formazione militare di base e prepararli come forza permanente. Tuttavia, non forniremo loro munizioni, perché potrebbero essere sfruttati da Shene e Jawar se avessero accesso alle armi.
– Durante la guerra finale con il TPLF, abbiamo recuperato migliaia di armi e altre attrezzature militari. Invece di consegnarle alla Forza di Difesa, le abbiamo utilizzate per la Forza Speciale dell’Oromia e per l’addestramento dei Qero. Possiamo armare i Qero quando necessario. I Qero armati saranno sufficienti per i Gamo, i Komso, i Wolaita, i Gurage, i Bench e altre minoranze etniche che si allineano all’Amhara e si considerano parte dello spirito etiope. Qero può essere armato al momento giusto.
– È risaputo che gli Stati Uniti e l’Europa sono in Ucraina per indebolire la Russia a causa delle differenze culturali e religiose ortodosse. Potrebbero essere soddisfatti dell’azione che stiamo intraprendendo contro gli ortodossi e gli amhara. Il loro sostegno a noi è evidente dalla loro mancanza di risposta alla situazione in Oromia e dalla loro attenzione al Tigray. Ignorano anche le grida degli Amhara che sostengono di essere vittime di un genocidio. Inviano aiuti al Tigray senza che il nostro Governo lo richieda. Inoltre, prestano particolare attenzione al TPLF. Come ho già detto, una volta un membro di alto livello di una delegazione occidentale ha detto in una riunione: “Finite gli Amhara, sono fascisti”.
– Capisco che condividere questa audace affermazione con un team più ampio possa essere impegnativo, ma indica che abbiamo il sostegno di diversi Paesi. In particolare, Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Norvegia sono dalla nostra parte. Inoltre, Arabia Saudita, Qatar, Turchia ed Emirati Arabi Uniti sostengono le nostre azioni in virtù dei loro interessi economici e politici. È importante sapere che i Paesi occidentali non hanno una religione o un amico, se non il dominio geopolitico e gli interessi in Africa. Finalmente si stanno rendendo conto che siamo l’unica alternativa nella regione. Il TPLF è morto.
– Dobbiamo impegnarci con gli Stati Uniti per accedere alle loro risorse, fino a quando non stabiliremo il nostro dominio in Africa orientale come Oromo uniti. Tuttavia, dobbiamo anche essere consapevoli che ci saranno alcuni Paesi e organizzazioni per i diritti umani che potranno criticare le nostre azioni e attirare l’attenzione del mondo. Tuttavia, non devono sostenere gli Amhara o gli ortodossi come loro fedeli servitori del TPLF.
– Quando abbiamo sconfitto il TPLF, gli Stati Uniti hanno capito che il TPLF non è più una valida alternativa per noi. Ecco perché cercano di essere amici con noi. Non parlano più di genocidio, di CPI e di tutte le altre stronzate. Ho detto loro che il Tigray, con soli 38 voti in Parlamento, rimarrà una minoranza per sempre e non avrà altra scelta che diventare nostro alleato (la parola usata Agar, che il TPLF usa per le minoranze). Quando abbiamo preso il potere, avremmo potuto fermare l’interruzione delle forniture attraverso la regione di Amhara in un giorno. Abbiamo lasciato che l’anarchia piovesse sul Tigray, in modo che il Tigray e l’Amhara si vedessero. I rifornimenti e il trasporto di persone sono passati attraverso Afar e gli Amhara erano felici perché non avevano persone a cui pensare. Lasciatemi dire che il Tigray non può diventare un Paese separato, perché manca di risorse, di accesso al mare e ha grandi nemici come l’Eritrea e l’Amhara. Potrebbero sperare di avere accesso al Sudan, ma noi armeremo gli Amhara per rendere impossibile questa strada. Conosco i popoli Tegede e Humera e, se saranno armati, combatteranno il TPLF per sempre. Abbiamo usato Tegede e Amhara per portare il TPLF arrogante e useremo il TPLF arrabbiato per sgonfiare gli Amhara. A quel punto, il TPLF non avrà altra scelta che chiedere la protezione federale e diventare un servo della forza Oromo come hanno fatto con noi. È il momento della rivincita”.
– Concentriamoci per fermare l’unità dei tre gruppi che abbiamo lavorato così duramente per creare una condizione di distruzione reciproca dei tre gruppi. Dobbiamo fare attenzione a non lasciarci sfuggire le conquiste che abbiamo ottenuto. Alcuni attivisti Oromo non comprendono la nostra strategia e dobbiamo essere cauti nel condividere i nostri piani con loro. Manca la disciplina e alcuni fanno rumore per lo sfollamento e la morte di persone a Wollega, Arisi, Finifine e in altri luoghi. Mentre parliamo di pace e protezione, dobbiamo anche insegnare agli altri che siamo sotto attacco mentre siamo all’offensiva. Abbiamo incontrato giovani Oromo e personaggi politici che accettano le notizie e la propaganda senza riserve e ci criticano. Dobbiamo continuare a impegnarci e mettere in ginocchio i nostri nemici. Possiamo espanderci fino al Mar Rosso, da Metema al Kenya, per portare gli Oromos del Kenya e gli altri popoli kusitici. Saranno la nostra prosperità e la nostra forza a costringerli ad unirsi a noi. . Assicuriamoci che tutte e quattro le task force e il team di intelligence abbiano un budget sufficiente. Generale—, la prego di aggiornarmi sui progressi del disarmo delle milizie di Fano e Amhara e su cosa si dovrebbe fare in seguito. Mi scuso per il fatto che la nostra ultima strategia sia trapelata ai media, causando un ritardo di un mese. Questa volta rafforziamo le cose e indaghiamo su ogni potenziale falla nella nostra squadra. Chiunque abbia una relazione con la Chiesa Ortodossa, il Tigray o l’Amhara e sia sospettato di aver fatto trapelare informazioni deve essere licenziato immediatamente.

*Pubblichiamo questo documento integralmente così come ci è stato fatto pervenire. Non abbiamo potuto verificarne la veridicità, ma la fonte che ce lo ha fatto avere è affidabile

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