Draghi ha sottolineato che il suo rapporto sulla competitività dell’Unione europea non si concentra solo sugli aspetti economici, ma sull’importanza di un impegno collettivo per plasmare il futuro del continente
Mario Draghi, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, ha espresso forti preoccupazioni riguardo al futuro dell’Europa. Draghi ha esordito dicendo che, sebbene l’Europa disponga ancora di molti punti di forza, rimane la preoccupazione che il continente possa gradualmente diventare meno prospero, meno equo e meno sicuro, riducendo la libertà dei suoi cittadini di determinare il proprio destino. Ha precisato che il suo rapporto sulla competitività dell’Unione europea non si concentra solo sugli aspetti economici, ma sull’importanza di un impegno collettivo per plasmare il futuro del continente.
Proposte per la competitività e il debito comune
Uno dei punti chiave del discorso di Draghi ha riguardato il debito comune, che, secondo lui, è uno strumento essenziale per raggiungere obiettivi condivisi a livello europeo. Ha ribadito che l’emissione di debito comunitario non deve servire a finanziare la spesa pubblica generale o i sussidi, ma piuttosto a realizzare obiettivi strategici per la competitività dell’UE. Ha inoltre sottolineato che chi si oppone a tali strumenti, in realtà, si oppone agli stessi obiettivi comuni che l’Unione ha già fissato.
Sfide della decarbonizzazione e la coerenza delle politiche
Draghi ha poi affrontato la questione della decarbonizzazione, descrivendola come una grande opportunità per l’Europa, a patto che le politiche climatiche siano accompagnate da un piano ben coordinato e coerente. Ha avvertito che senza una strategia integrata, l’agenda green potrebbe trasformarsi in un fattore di svantaggio competitivo per il continente. La transizione verso un’economia più sostenibile richiede, secondo lui, una visione condivisa e politiche coordinate tra i vari Stati membri.
Difesa comune e indipendenza strategica
Nel suo intervento, Draghi ha anche posto l’accento sulla necessità di una maggiore indipendenza europea, soprattutto nel contesto della difesa e delle risorse strategiche. Ha sostenuto che l’Europa deve rafforzare le proprie catene di approvvigionamento di materie prime e tecnologie critiche, incrementando la produzione nei settori della difesa e dello spazio. Solo così il continente potrà mantenere la sua libertà e continuare a garantire la pace, obiettivo primario dell’UE.
In definitiva, Draghi ha richiamato l’attenzione su una serie di sfide cruciali per l’Europa, evidenziando l’importanza di un’azione concertata per preservare la competitività e garantire un futuro di prosperità e sicurezza per tutti gli europei.
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