E’ morto Cesare Ragazzi, il visionario delle soluzioni anti calvizie

Visionario e instancabile lavoratore, ha dimostrato che con determinazione e creatività è possibile trasformare una difficoltà personale in un’opportunità unica

cesari ragazzi
Cesare Ragazzi, imprenditore bolognese e volto noto della televisione italiana, si è spento improvvisamente a 83 anni. Con il suo carisma, il sorriso inconfondibile e un’idea rivoluzionaria, aveva dato una seconda vita a milioni di persone, restituendo loro la fiducia attraverso il suo innovativo “parrucchino naturale”. La sua intuizione nacque osservando i film western: “Gli indiani scalpiavano i cowboy, allora ho pensato che se una cosa si tira via, si può anche rimettere”. Così prese vita un progetto destinato a renderlo celebre.

Dalle umili origini al successo imprenditoriale

Nato a Bazzano nel 1941, Cesare Ragazzi crebbe in una famiglia di braccianti. Fin da bambino si mise al lavoro, vendendo brustolini al cinema e facendo il fattorino per un meccanico. “Ho fatto 17 lavori dai 18 ai 23 anni,” raccontava con orgoglio, ricordando le sue umili origini. Tra i suoi primi impieghi ci furono la vendita porta a porta di pentole antiaderenti, la gestione di un circolo ricreativo e persino la carriera musicale come chitarrista e seconda voce de “I Vagabondi”, gruppo ispirato ai Nomadi. Fu in quegli anni che conobbe Lucio Dalla, uno dei suoi clienti più illustri.

L’invenzione che cambiò la sua vita

La svolta arrivò negli anni Sessanta, quando Cesare affrontò una crisi personale legata alla perdita improvvisa dei capelli. Determinato a trovare una soluzione, studiò a fondo il problema e ideò una protesi tricologica innovativa: un sistema non invasivo che utilizzava capelli naturali applicati direttamente al cuoio capelluto. Grazie a una campagna pubblicitaria incisiva, in cui appariva in prima persona con il suo celebre “Salve, sono Cesare Ragazzi”, conquistò una fama nazionale, diventando un volto familiare per milioni di italiani. La sua azienda si espanse rapidamente, con 80 centri in Italia e 18 all’estero.

La fama e l’impatto sociale

Negli anni Ottanta e Novanta, Ragazzi raggiunse l’apice del successo, apparendo in programmi televisivi di spicco come quelli di Fabio Fazio, Giorgio Panariello e Maurizio Costanzo. La sua missione, però, andava oltre il successo commerciale: restituiva fiducia a chi viveva un disagio estetico. “Il nostro lavoro ha ridato il sorriso a milioni di persone. In certi casi è stato un vero e proprio servizio sociale,” ricordava. “Alcuni mi dicevano: ‘Se non trovo una soluzione, la faccio finita’. Questo mi ha sempre spinto a dare il massimo.”

I guai finanziari e le ombre sul passato

Nonostante i successi, la sua carriera non fu priva di difficoltà. Nel 2017, Ragazzi patteggiò una pena di due anni e otto mesi per bancarotta fraudolenta, legata al fallimento del suo gruppo nel 2009. Le accuse riguardavano il periodo tra il 2002 e il 2008, con contestazioni di distrazione di beni aziendali a favore di società riconducibili alla sua famiglia. Tuttavia, queste vicende non oscurarono del tutto l’eredità di un imprenditore che aveva trasformato la propria vita e quella di tanti altri.

L’ultimo saluto della famiglia

La famiglia di Cesare Ragazzi lo ha ricordato con affetto attraverso un messaggio commosso pubblicato su Facebook: “Sei stato di ispirazione per tanti, con la tua grinta e la tua personalità. Ti vogliamo ricordare così, con il tuo gran sorriso e l’entusiasmo che ti hanno sempre contraddistinto.” Il funerale si terrà il 30 dicembre nella chiesa di Santo Stefano a Bazzano, suo luogo natale.

L’eredità di un pioniere

Cesare Ragazzi ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama imprenditoriale italiano. Visionario e instancabile lavoratore, ha dimostrato che con determinazione e creatività è possibile trasformare una difficoltà personale in un’opportunità unica. La sua eredità vive non solo nei centri da lui creati, ma soprattutto nei sorrisi che ha contribuito a far rinascere.

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