di Carlo Longo
L’Eart Overshoot Day è il giorno in cui, secondo i calcoli del Global Footprint Network, il pianeta ha esaurito tutte le risorse naturali che è in grado di generare nel corso dell’anno. Nel 2022 la data segnata, a livello mondiale, è stata quella del 28 luglio.
L’Eart Overshoot day arriva, anno dopo anno, sempre prima a causa dell’impronta ecologica e di carbonio degli esseri umani e la speculare diminuzione della biocapacità della terra di rigenerare le risorse. Nel 1970, anno in cui il mondo è entrato nel sovrasfruttamento delle risorse, la data fissata era quella del 30 dicembre mentre ad oggi è anticipato a Luglio. Solo nell’anno della pandemia, con i lockdown che hanno significativamente ridotto l’inquinamento è tornato al 22 agosto, salvo tornare nuovamente nel 2021 alla data del 2019, il 29 luglio. Peraltro in alcuni Paesi, come in Italia, l’Overshoot day arriva ancora prima della data globale e quest’anno è stato il 15 maggio.
Secondo gli studi, ad oggi, l’umanità utilizza l’equivalente di quasi due pianeti, “1,75 Terre” e il surriscaldamento globale, gli incendi, la siccità, le inondazioni sono tutte conseguenze dirette del sovrasfruttamento delle risorse. Assistiamo, così, ad un declino della biodiversità, un eccesso di gas serra, un’aspra competizione per l’energia e le risorse alimentari. Si pensi che ad oggi sono oltre 3 miliardi le persone che vivono in Paesi che producono meno cibo di quanto ne consumano, hanno una capacità alimentare inadeguata e un netto svantaggio nell’accesso al cibo sui mercati globali. Il 72% dell’umanità, che equivale a circa 5,8 miliardi di persone, è direttamente esposto alla doppia sfida economica ed ambientale.
Per tutti questi motivi è necessario, quindi, agire subito. Secondo il Global Footprink Network “non è soltanto possibile, ma farlo porterà vantaggi economici a coloro che guideranno il cambiamento”. “Non c’è alcun vantaggio nell’attesa di agire”, ha dichiarato Laurel Hanscom, CEO di Global Footprint Network, che ha continuato, “la pandemia ha dimostrato che le società possono cambiare rapidamente di fronte al disastro. Ma essere colti impreparati ha comportato un grande costo economico e umano. Quando si tratta del nostro prevedibile futuro di cambiamenti climatici e limitazioni delle risorse, individui, istituzioni e governi che si preparano se la caveranno meglio. Il consenso globale non è un prerequisito per riconoscere la propria esposizione al rischio, quindi intraprendiamo un’azione decisiva ora, ovunque ci troviamo”.
In concreto, secondo l’associazione dimezzare gli sprechi alimentari a livello globale potrebbe spostare la data dell’Earth Overshoot Day di 13 giorni. Migliorare le infrastrutture ciclabili urbane in tutto il mondo, in linea con gli standard dei Paesi Bassi, ha il potenziale di far spostare la data di 9 giorni. E produrre energia con eolico on-shore a costi competitivi, come avviene in Danimarca e Germania, di almeno 10 giorni.
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