Gas in aumento a Gennaio, misure per il contenimento dei costi

A gennaio il prezzo del gas torna a salire: +1,1% rispetto a dicembre. Consumatori allarmati mentre il governo anticipa le aste di stoccaggio per contrastare il caro-bollette

 

Il settore dell’ energia  continua a essere al centro dell’attenzione, con ripercussioni sia sulle spese delle famiglie sia sull’intero sistema energetico. Il mese di gennaio registra un nuovo incremento del costo del gas per i clienti vulnerabili del servizio di tutela.

L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha comunicato che il prezzo di riferimento ha raggiunto i 126,63 centesimi di euro al metro cubo, segnando un aumento dell’1,1% rispetto a dicembre. L’incremento è legato al rialzo delle quotazioni all’ingrosso, che a gennaio hanno subito una nuova impennata. Il valore di aggiornamento tiene conto della media mensile del mercato all’ingrosso italiano.

Per quanto riguarda il costo della materia prima gas, il prezzo per i clienti in tutela è stato fissato a 49,87 euro per Megawattora. Questo rialzo ha generato un impatto diretto sui consumatori.

Cresce il peso delle bollette del gas: +16 euro su base annua

Le associazioni dei consumatori hanno prontamente quantificato il nuovo aumento in termini pratici. L’Unione Nazionale Consumatori ha stimato che un utente tipo con un consumo di 1.100 metri cubi di gas affronterà una spesa annua maggiore di circa 16 euro. Tuttavia, l’analisi del Codacons fornisce un quadro ancora più allarmante. Rispetto a gennaio 2021, i prezzi attuali risultano superiori del 79%, con un aggravio annuo di 616 euro per famiglia. Considerando anche la componente elettrica, la spesa media per un utente vulnerabile tra luce e gas raggiunge i 2.237 euro all’anno.

Anticipate le aste di stoccaggio: la mossa del governo

A fronte di questo scenario, il governo ha deciso di intervenire per scongiurare ulteriori rialzi. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato un decreto che anticipa le aste per lo stoccaggio del gas. L’obiettivo è duplice: contrastare eventuali speculazioni sul mercato e garantire riserve adeguate per il prossimo inverno.

In una nota ufficiale, il dicastero ha spiegato che la misura consentirà di prevenire aumenti dei costi legati alle tensioni geopolitiche. La decisione prevede l’allocazione anticipata di una parte della capacità di stoccaggio, rendendo disponibili fino a 5.000 milioni di metri cubi per il periodo contrattuale dal primo aprile 2025 al 31 marzo 2026.

L’idea è di sfruttare possibili differenziali di prezzo tra i mesi di febbraio e marzo, se le condizioni di mercato risultassero favorevoli. Inoltre, la mossa permetterebbe di mantenere volumi di gas stoccati più alti qualora i prezzi attuali risultassero più vantaggiosi rispetto a quelli attesi per l’estate.

Questo intervento rappresenta un passo concreto nella strategia di contenimento dei prezzi energetici e un segnale di attenzione verso famiglie e imprese, messe a dura prova dall’attuale contesto economico e geopolitico

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