Nyt: “Trump è meno lucido, nei discorsi digressioni inventate”

L’analisi si basa su testimonianze, osservazioni delle sue apparizioni pubbliche e un’analisi computerizzata dei suoi comizi, che si sono ridotti notevolmente rispetto alla campagna del 2016

TrumpIl New York Times ha pubblicato un lungo articolo in cui analizza l’età e l’acuità mentale dell’ex presidente Donald Trump, focalizzandosi sul deterioramento dei suoi discorsi e comportamenti pubblici nel corso del tempo. Secondo il quotidiano, a 78 anni, i discorsi di Trump sono diventati sempre più «cupi, duri, arrabbiati, meno concentrati, più volgari e ossessionati dal passato». L’analisi si basa su testimonianze, osservazioni delle sue apparizioni pubbliche e un’analisi computerizzata dei suoi comizi, che si sono ridotti notevolmente rispetto alla campagna del 2016.

Divagazioni e digressioni

Uno dei punti centrali dell’articolo è la crescente tendenza di Trump a divagare durante i discorsi, passando da un pensiero all’altro senza seguire un filo logico chiaro. Spesso ripete concetti già espressi o lascia frasi incompiute. Il New York Times sottolinea anche come Trump esprima affermazioni che sembrano «inventate» o «fantastiche». Tra le sue digressioni più bizzarre, vi sono aneddoti su golf, squali e commenti sul proprio corpo, oltre a episodi confusi come aver definito “splendida” una giornata in Louisiana quando in realtà era in Georgia.

Errori di memoria e fatti inventati

Un altro elemento che emerge è la frequenza di errori di memoria e confusione nei fatti che Trump riporta. L’articolo cita episodi come quello in cui ha raccontato di un dibattito con Kamala Harris in cui il pubblico era a suo favore, quando in realtà non c’erano spettatori presenti. Un’altra gaffe recente riguarda una sua affermazione durante un’intervista radiofonica, in cui ha detto di essere stato a Gaza – devastata dalla guerra – in passato, ma non esiste traccia della sua visita. Quando è stato chiesto un chiarimento, un suo collaboratore ha erroneamente affermato che Gaza si trova in Israele, associando così la visita di Trump a Israele e non a Gaza.

Deterioramento rispetto alla campagna 2016

Confrontando i suoi discorsi attuali con quelli della campagna presidenziale del 2016, il New York Times nota un evidente cambiamento: Trump sembra meno concentrato e più incline a esprimere paure infondate, come quando ha dichiarato che la Corea del Nord stesse cercando di ucciderlo, probabilmente confondendo la nazione con l’Iran.

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