Per The Guardian il Parco d’arte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è tra i migliori d’Europa

Parchi di sculture, musei a cielo aperto, gallerie d’arte attraverso cui perdersi nella natura. Come di consueto, il giornale inglese The Guardian ha stilato la classifica “10 of Europe’s best sculpture parks and open-air galleries“, con ben due perle italiane. Si tratta di Villa Celle a Pistoia, considerata una delle più grandi collezioni al mondo di arte a tema ambientale con ben 80 opere monumentali di scultori anche internazionali e il Parco d’arte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dove ci si può perdere tra i bellissimi vigneti e le sculture permanenti che vi abitano.

Il Parco d’arte della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Il Parco d’arte di sculture permanenti sorge immerso nel verde delle collina di San Licerio, tra paesaggi vitivinicoli Patrimonio dell’Unesco nel 2014. La Fondazione, presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, ha inaugurato nel 2019 i nuovi spazi all’aperto dedicati all’arte contemporanea. Un connubio di arte e natura, fra scorci inconsueti e sentieri che conducono a sculture: qui è possibile ammirare le opere di grandi dimensioni di 7 artisti, come Vehicle (Amphibian) di Carsten Höller (1999), Flat Earth Visa di Paul Kneale (2019), Rise di Marguerite Humeau (2021) e In ognuno la traccia di ognuno di Marinella Senatore (2023).

Officina del contemporaneo dal 1995, la Fondazione si pone da anni a fianco di giovani artisti, proseguendo nella sua attività di sviluppo, collezione e promozione dell’arte in tutte le sue forme. «Dobbiamo avvicinare un pubblico sempre più ampio e possiamo farlo solamente se educhiamo». Queste le parole attraverso cui lo scorso maggio alla GNAM di Roma, in occasione del The Art Symposium, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo – fra i relatori e le relatrici dell’evento – rifletteva sull’importanza dell’educazione per avvicinare il pubblico al patrimonio artistico, specie in un paese come il nostro dove l’arte contemporanea purtroppo, fatica più che altrove. Interventi di arte pubblica e all’aperto come il Parco, costituiscono sicuramente un buon compromesso per cercare di raggiungere un target più ampio possibile.

I musei a cielo aperto nella classifica del The Guardian

Si aggiungono alla classifica il Parco delle sculture di Vigeland a Oslo in Norvegia con opere di granito e installazioni all’avanguardia e il Castello La Coste in Aix-en-Provence; sullo sfondo dei paesaggi francesi troviamo anche la Fondazione Maeght, situata sulle Alpi Marittime. Alla realizzazione di quest’ultima hanno preziosamente contribuito alcuni dei più grandi artisti del mondo come Braque, Giacometti, Chagall e Miró. In Germania vi è la East Side Gallery, galleria all’aperto che costituisce la sezione continua più lunga del Muro di Berlino ancora in piedi. Ad Arnhem, nei Paesi Bassi, uno dei giardini di sculture più grandi d’Europa, il Kröller-Müller, che vanta anche una notevole collezione di dipinti di Van Gogh: Terrazza del caffè la sera, Place du Forum, Arles. In Austria il Parco delle sculture austriaco a Graz e in Belgio il Museo Middelheim ad Anversa. Tra i più particolari invece vi è sicuramente il Museo della scultura subacquea a Cipro, a largo della cittadina Ayia Napa: una vera e propria foresta marina piena di alberi, piante, bambini che giocano e personaggi stravaganti: un totale di 93 sculture tutte da esplorare. Con il passare del tempo poi, le statue verranno ricoperte di biomassa marina e forniranno un rifugio alle creature marine.