Il premier ucraino Shmyhal è stato ricevuto in Vaticano da Papa Francesco

Il primo ministro ucraino ha incontrato in un’udienza privata Papa Francesco. Rinnovato l’invito rivolto al Pontefice ad andare a visitare l’Ucraina da parte tanto del premier quanto del ministro degli Esteri del Paese ormai devastato da oltre un anno di conflitto. Intanto, nella giornata del 28 aprile Bergoglio partirà per l’Ungheria

di Carlo Longo

Il premier ucraino Denys Shmyhal, che ha partecipato a Roma alla Conferenza bilaterale per la ricostruzione, ha avuto un’udienza privata in Vaticano con Papa Francesco. Nel corso del colloquio il primo ministro ucraino ha invitato il Papa a visitare l’Ucraina, Paese devastato da oltre un anno di conflitto. Lo ha fatto sapere l’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash. “Sì, il Santo Padre è stato nuovamente invitato. Questo invito è stato già espresso più volte e sicuramente ripetuto ancora” ha dichiarato il diplomatico.

Non da ultimo l’invito rivolto al Papa è stato posto, nel corso della Conferenza per la ricostruzione, dal ministro degli Esteri Dmytro Kuleba il quale aveva affermato:  “Accoglieremmo il Papa a braccia aperte, l’Ucraina è con il Papa per la pace. Il nostro invito è ancora valido, è permanentemente aperto, può venire in qualsiasi momento”, precisando poi: “Abbiamo dei colloqui con il Vaticano e l’invito non è stato respinto, ma non abbiamo ancora una data ufficiale per una visita del Papa” ha aggiunto il ministro degli Esteri ucraino sottolineando che “le persone in Ucraina apprezzerebbero tantissimo e sarebbero liete di accogliere il Papa in questo periodo”.

Intanto il colloquio privato che si è tenuto oggi tra il Papa e Shmyal nella Sala della Biblioteca al Vaticano è durato circa una mezz’ora. Al termine del colloquio ci sono state le tradizionali cerimonie quali lo scambio di doni: Shmyhal ha fatto dono al Papa della riproduzione di una caraffa in ceramica raffigurante un gallo, sopravvissuta a un bombardamento nei pressi di Kiev, e di spighe di grano dall’Ucraina; ha inoltre offerto un libro di foto sulla guerra e la resistenza del popolo ucraino. Il Pontefice ha, invece, donato la fusione in bronzo di un fiore che reca la scritta “La pace è un fiore fragile”, il messaggio per la Giornata mondiale della Pace di quest’anno; il Documento sulla Fratellanza Umana, il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della Lev, il volume Un’enciclica sulla pace in Ucraina. Il premier Shmyhal ha poi avuto un colloquio anche col cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin.

Se e quando il Papa deciderà di visitare l’Ucraina non è certo ma, intanto Bergoglio nella giornata del 28 aprile visiterà l’Ungheria. Si tratta del 41esimo viaggio apostolico del Pontefice, il primo dopo il ricovero in ospedale dello scorso 29 marzo.

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