I soldati israeliani sono entrati in Libano. Lo ha annunciato il portavoce dell’Idf, Daniel Hagari, nel confermare che è in corso l’operazione Northern Arrows, approvata e decisa dal governo dello Stato ebraico. Un’operazione d “limitata” contro gli Hezbolla e che coinvolge mezzi di terra supportati da Aeronautica e Artiglieria, lanciata contro obiettivi che si trovano all’interno di villaggi vicino al confine c e che “rappresentano una minaccia immediata” per la popolazione che vive a nord di Israele.
Contemporaneamente lo Stato ebraico ha lanciato altri attacchi aerei sui sobborghi meridionali di Beirut, bombardando diversi quartieri e uccidendo almeno 95 persone, come ha affermato il Ministero della Salute del Paese dei Cedri.
Su Telegram gli Hezbollah riferiscono di aver intercettato e risposto ai soldati israeliani penetrati nelle campagne circostanti Adaissehe e Kfar Kila.
“Sto seguendo da vicino la drammatica situazione in Libano in contatto costante con i ministri della Difesa e degli Esteri. La protezione dei civili resta la priorità così come garantire la sicurezza dei militari del contingente italiano Unifil presenti nel sud” del paese, ha dichiarato in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “L’Italia continuerà a lavorare con i suoi alleati per la stabilizzazione del confine tra Israele e Libano e il ritorno degli sfollati alle proprie case. Una de-escalation a livello regionale è urgente e necessaria e l’Italia continuerà a fare la sua parte anche in qualità di presidente del G7”.
“Sono in costante contatto con il comandante del contingente nazionale, con il capo di Stato maggiore della Difesa, con il comandante operativo di vertice Interforze. Ho mantenuto anche costanti contatti con le la parte israeliana e libanese. Tutti ci auguriamo che la ragione prevalga e non si estenda ulteriormente un conflitto già drammatico. Abbiamo chiesto che le operazioni di Israele siano limitate e mirate ai soli obiettivi militari, evitando di coinvolgere la popolazione, già duramente provata, ed il contingente Unifil”, ha fatto sapere anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto precisando che “il personale militare italiano in Libano ha raggiunto le posizioni protette e al momento si trova precauzionalmente nei bunker”. “Unifil – ha riferito- non è un obiettivo diretto degli attacchi, ma non bisogna sottacere che l’aumento del livello e dell’intensità degli scontri rende la situazione delicata. Ho tenuto informati e terrò informati degli ulteriori sviluppi la presidenza della Repubblica, il presidente del consiglio Giorgia Meloni ed il collega Tajani”.
Poco dopo l’inizio dell’operazione Northern Arrows, l’esercito israeliano ha reso noto di avere intercettato un drone che sorvolava il Mediterraneo, a ovest della parte centrale del paese. Sarebbe stata questa azione a provocare il forte boato udito a Tel Aviv. Non solo. Una decina di razzi in arrivo dal Libano meridionale sono stati rilevati innescando la massima allerta a Meron nel nord di Israle.
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