La CEI apre agli omosessuali nei seminari, alla psicologia e alla tutela dei minori contro abusi

Uno dei punti più delicati riguarda l’ammissione di seminaristi omosessuali. Le nuove norme mantengono le linee guida del 2016, che escludono chi pratica l’omosessualità, ha tendenze profondamente radicate o sostiene la “cultura gay”. Tuttavia, la CEI invita a non ridurre il discernimento vocazionale a questo solo aspetto

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MATTEO ZUPPI PRESIDENTE CEI

La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha pubblicato le nuove norme per i seminari, introducendo diverse novità significative. Tra i temi trattati, una maggiore apertura verso l’inclusione degli omosessuali, la tutela dei minori contro gli abusi, il ricorso alla psicologia nel percorso formativo, e il coinvolgimento delle donne nella valutazione dei futuri sacerdoti. Le norme sono in vigore “ad experimentum” per i prossimi tre anni e potrebbero subire ulteriori modifiche a seguito del Sinodo mondiale in corso.

Omosessualità e Celibato: La Cei mostra apertura

Uno dei punti più delicati riguarda l’ammissione di seminaristi omosessuali. Le nuove norme mantengono le linee guida del 2016, che escludono chi pratica l’omosessualità, ha tendenze profondamente radicate o sostiene la “cultura gay”. Tuttavia, la CEI invita a non ridurre il discernimento vocazionale a questo solo aspetto, spostando l’attenzione sull’impegno al celibato, valido per tutti i seminaristi. L’obiettivo formativo è quello di aiutare i candidati a vivere la castità come una scelta responsabile, superando frustrazioni e rinunce legate all’affettività e alla sessualità.

Massima Vigilanza contro gli Abusi

La questione degli abusi sessuali, che ha scosso la Chiesa a livello globale, è affrontata con rigore. Le norme sottolineano che il tema non può essere trattato solo sul piano giuridico, ma deve includere una riflessione più ampia sul contesto sociale, comunitario e formativo. La CEI raccomanda un’attenzione particolare nell’ammettere al seminario chiunque abbia avuto problemi legali o comportamentali legati ai minori o agli adulti vulnerabili.

Regole Rigorose per i Seminaristi Espulsi

Le norme prevedono estrema prudenza nell’accogliere seminaristi espulsi o dimessi da altri seminari. Chi è stato allontanato due volte dopo il diciottesimo anno di età non sarà più ammesso.

Psicologia e Psicoterapia come Strumenti di Crescita

Un aspetto innovativo riguarda il ruolo della psicologia. A differenza del passato, i nuovi orientamenti prevedono valutazioni psicologiche al momento dell’ammissione e, se necessario, durante il percorso formativo. Questi strumenti non servono solo a rilevare eventuali patologie, ma anche a far emergere punti di forza e fragilità personali, aiutando i candidati a crescere. In alcuni casi, può essere raccomandato un percorso di psicoterapia per un supporto più approfondito.

Il Contributo delle Donne nella Formazione

Le nuove norme sottolineano l’importanza di integrare lo “sguardo” e il giudizio femminile nella valutazione dei seminaristi. Il coinvolgimento delle donne, già raccomandato dalla Santa Sede nel 2016, è visto come un arricchimento utile nel discernimento vocazionale. Più in generale, si invita a rendere la formazione più inclusiva, coinvolgendo l’intera comunità ecclesiale.

Social Network: Opportunità e Rischi

In un’epoca dominata dal digitale, i seminaristi sono chiamati a utilizzare i social network con saggezza. Le norme sottolineano la necessità di accompagnarli a vivere l’ambiente digitale in modo consapevole, riconoscendo sia le opportunità di evangelizzazione sia i rischi legati a un uso inappropriato.

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