La nota del 17 luglio

“Because Europe is home. Europe is belief. Europe is all of us. Europe remains the answer. Vive l’Europe” (Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo)

Domani è il giorno del voto al secondo giro di Ursula Von der Leyen come presidente della Commissione europea, sostenuta da sinistra, socialisti e liberali. In ballo l’accordo con i Verdi e il possibile sostegno, esplicito o nel voto segreto, se non di tutti i Conservatori almeno di Fratelli d’Italia. Repubblica è il quotidiano che è più sicuro (a meno che non se lo auguri solo per coglierla in contraddizione identitaria) del si di Giorgia Meloni, il Foglio fa apertamente il tifo, gli altri pure ma senza farlo vedere troppo. Dall’interno della maggioranza spingono Tajani, Giorgetti e (ovviamente) Fitto, il quale ne ricaverebbe un incarico importante a Bruxelles. Segnale importante: l’elezione di Sberna, amica di Arianna Meloni, alla vicepresidenza del Parlamento europeo, cosa non scontata mentre quella della Pd Picierno lo era. Infatti è la prima volta che un esponente della destra italiana ottiene tale carica. Roberta Metsola è stata rieletta alla presidenza con 562 voti, un record. Ha avuto anche i voti della Lega: è proprio vero, come dice un amico da Bruxelles, che questi salviniani sono strani.

Ufficialmente, la premier aspetta il discorso di Von der Leyen ed eventuali aperture sul programma, anche se nell’incontro di ieri con Ecr la candidata alla guida della Commissione ha escluso cambiamenti sul Green Deal. Tra i commenti importanti a favore del voto favorevole c’è Mario Monti sul Corriere: “se lItalia non coglie lattuale posizione di forza del suo governo per spenderla bene, potrà accadere che in Europa si costituiscano due terzetti, obiettivamente deboli e anche sgradevoli per il nostro Paese. Accanto a Francia e Germania, che pur malconce restano punti di riferimento, si formeranno due trittici. Un trittico economico-monetario (cabina di regia delleurozona), con Germania, Francia e Spagna. E un trittico per la difesa e la sicurezza, con Francia, Germania, Polonia”.

Stefano Folli su Repubblica chiede che Meloni percorra “l’ultimo miglio” per legittimare il suo ruolo in Europa. Minzolini sul Giornale e Sorgi su La Stampa ritengono sia meglio l’appoggio a Von der Leyen con il voto segreto, Zatterin sui giornali veneti ex Gedi si chiede se non era meglio avere Metsola a capo della Commissione. Del Debbio su La Verità ritiene “invotabili” sia von der Leyen sia il suo programma.

Trump, con la foto dell’orecchio elegantemente bendato che fa il giro del mondo, alla Convention repubblicana incassa l’appoggio della Silicon Valley, con 45 milioni di dollari al mese elargiti (secondo il Sole) da Elon Musk. Ipotesi su un piano iraniano per attentare alla vita dell’uomo del “make America great again”. Biden vorrebbe farsi designare candidato ufficiale dei Democratici prina del raduno di agosto.

Passa il salva casa, la sanatoria è più estesa ma non per i grattacieli di Milano.

Invitalia chiude il bilancio 2023 con 12 milioni di utili, investimenti di 22 miliardi e sostegno a 75 mila imprese.

I francesi di Kretinsky offrono 249 milioni di euro per Unieuro.

Mille licenze di taxi in più a Roma, ma la penuria resta: secondo le stime del Messaggero ne servirebbero 20 mila in più.

Giuseppe Biazzo è stato designato alla presidenza di Unindustria Lazio.

Indagato il sindaco di Venezia Brugnaro per la vendita di suoi terreni con la promessa di renderli edificabili, arrestato un suo assessore per corruzione.

Condannato il virologo Galli per aver truccato un concorso all’Università.

La Nazionale dei politici vince su quella dei Cantanti ai rigori. Giocano anche Schlein e Conte: la solita Italietta.

Intanto lascia l’allenatore della nazionale inglese, Southgate: è arrivato a giocare due finali consecutive degli Europei e le ha perse entrambe. Re Carlo e il principe William gli rendono l’onore delle armi.

Ed ecco alcuni dettagli/approfondimenti. Ursula vede i Conservatori. Con FdI trattativa aperta. Il confronto con Ecr e i segnali favorevoli dei Verdi. Von der Leyen negozierà fino allultimo. Domani il voto. La presidente Ue parla di Green deal «tecnologicamente neutro e pragmatico». (Francesca Basso, Corriere della Sera).

Sarà anche andato male, o così cosi, l’incontro tra Von der Leyen e il gruppo dei Conservatori Europei, ma la sensazione era che da entrambe le parti si volesse far apparire questo, sapendo che tutti gli occhi e le orecchie erano puntati sull’esito della riunione per capire come andrà il voto di domani sulla stessa VdL. O allo stesso modo sul bis di Metsola, che come presidente dell’Eurocamera può chiedere e accettare con più disinvoltura (in cambio di una vicepresidenza) l’appoggio meloniano, facendolo convivere con quello popolare, il che è pur sempre un segnale. O sulle trattative, la maggior parte segrete, per telefono o Whatsapp, tra Meloni e sempre VdL sul posto che toccherà all’Italia nella nuova Commissione. Così è chiaro che a VdL e Meloni, pur legate da un rapporto personale forte, costruito dalla premier italiana nel corso della precedente legislatura europea, non convenga un accordo sotto la luce del sole. (Marcello Sorgi, La Stampa)

Ue, von der Leyen lancia un segnale a FdI: il Ppe vota con la destra. La svolta nellelezione della meloniana Sberna alla vicepresidenza. Confermata anche la dem Picierno. La popolare maltese rieletta con 562 voti su 699. (Lorenzo De Cicco, Repubblica)

«Il sì? Valutiamo gli impegni. Ci sono delle disponibilità su burocrazia e immigrati». Foti: non può contare insieme sui Verdi e su di noi. (Adriana Logroscino, Corriere della Sera)

Meloni vuole garanzie «forti»: conta che cosa c’è nel programma. La telefonata nelle prossime ore. Lollobrigida: Ursula? Ha cambiato atteggiamento. In Aula sarà sì o no. Le concessioni ai Verdi sul Green deal sono un ostacolo. (Monica Guerzoni, Corriere della Sera)

Stefano Folli su Repubblica: L’ultimo miglio per Meloni. Il cammino di Giorgia Meloni è arrivato al bivio definitivo. Dopo tanto peregrinare, la premier italiana è attesa al voto favorevole per Ursula von der Leyden. Quel tanto di tensione che accompagna le ultime ore prima della votazione è un fenomeno soprattutto mediatico, perché in realtà non avrebbe senso un non-voto o un’astensione (che vale come voto contrario) del gruppo dei Fratelli d’Italia. In concreto, il voto favorevole a Ursula è l’unica strada logica di fronte alla premier. Sarebbe il primo approdo (non l’ultimo) dell’evoluzione conservatrice del partito e la sola opzione che consentirebbe a lei di avere un margine di manovra in Europa. In una fase di crescenti tensioni internazionali, l’Unione sa che non è tempo di ulteriori divisioni interne.

Vannacci, Rackete e gli altri. Il primo ballo dei debuttanti. Salis insieme ai genitori, l’ultrà di AfD pro Trump: volti (e bizzarrie) della nuova Aula. (Nino Luca, Corriere della Sera)

Metsola fa il bis con il 90% dei voti. Consensi record per la presidente dell’Europarlamento. Tra i vice confermata la pd Picierno e c’è Sberna (FdI). (Francesca Basso, Corriere della Sera)

Il Parlamento europeo più fragile della storia supera il test d’esordio della decima legislatura con un’incredibile prova di solidità che premia la sua presidente. Roberta Metsola è stata riconfermata al primo turno con un risultato da record che mai nessuno aveva registrato: 562 preferenze su 699 votanti. A sostenerla, non solo i tre partiti della coalizione europeista – socialisti, popolari e liberali – ma anche i verdi, buona parte dei conservatori (tra cui Fratelli d’Italia) e persino dei Patrioti (hanno votato a favore i leghisti e anche molti lepenisti). È la nuova “maggioranza Metsola”, che lei ha ringraziato promettendo di lavorare per l’unità. Si sono chiamati fuori soltanto gli eurodeputati della Sinistra, che avevano candidato la spagnola Irene Montero (61 voti), ma la delegazione del Movimento 5 Stelle (che fa parte del gruppo della Sinistra) è stata tra le prime a diffondere una nota per affrettarsi a congratularsi con la presidente.(Marco Bresolin, La Stampa)

Dall’invasione russa al Qatargate. I ponti costruiti davanti alle crisi dalla «donna di una piccola isola». La vocazione centrista della leader (che incarna la generazione Erasmus). Fu la prima a visitare Zelensky, quando i carri armati russi si erano appena allontanati. (Francesca Basso, Corriere della Sera)

Segreti sui vaccini. Il primo verdetto europeo sul Covid. Sembra uno scherzo, in Italia qualcuno direbbe “giustizia a orologeria”. Proprio alla vigilia del voto parlamentare che potrebbe affidarle un secondo mandato, Ursula von der Leyen attende oggi, mercoledì, le prime decisioni della Corte di Giustizia dell’Ue sulla discussa gestione dei vaccini contro il Covid 19. Riguardano i ricorsi di cinque eurodeputate dei Verdi e di oltre duemila cittadini sul segreto imposto – e in parte poi rimosso – dalla Commissione europea sulle principali clausole degli accordi firmati nel 2020 e nel 2021 con Pfizer/ Biontech, Moderna, AstraZeneca e gli altri produttori dei vaccini. Tutti ricordiamo gli omissis sui prezzi ma anche sugli acconti e sui pagamenti anticipati, sugli obblighi dei produttori, sulla gestione dei dati che avevano portato all’approvazione dei vaccini, sulle responsabilità per gli effetti avversi e su molto altro ancora. Von der Leyen non rischia la galera e neppure di pagare i danni. La Corte di Lussemburgo può solo disporre la divulgazione di quanto non divulgato e ordinare alla Commissione di pagare le spese processuali. (Alessandro Mantovani, Il Fatto Quotidiano)

Paolo Mieli sul Corriere: un’estate da frontisti. L’opposizione in piazza: dalla protesta contro Toti alla mobilitazione per l’abolizione della legge sull’Autonomia differenziata.

Venezia, terremoto in Comune. Brugnaro indagato per corruzione. Palazzi, terreni e mazzette: in cella un assessore e un imprenditore, 7 ai domiciliari. Il primo cittadino: accuse false. I pm: amministrazione pubblica a disposizione di privati in cambio di denaro. (Gloria Bertasi e Andrea Pasqualetto, Corriere della Sera)

Allarme informazione nel report dell’Europa: “FdI ha occupato la Rai, pluralismo a rischio”. In Vigilanza diffusi i risultati di una ricerca sostenuta dalla Commissione Ue. (Matteo Pucciarelli, Repubblica)

Liste d’attesa, spaccatura rientrata. Ma il Pd attacca: decreto pericoloso. Via la norma «anti Regioni». Meloni accusa i dem: contro la rottamazione fiscale ma l’hanno usata. (Alessandra Arachi, Corriere della Sera)

Funaro “Io, sindaca riformista con lo sguardo a sinistra. Il Pd per vincere sia plurale”. Intervista alla prima cittadina di Firenze: “Sull’overtourism voglio lanciare una conferenza con i colleghi di Parigi, Barcellona, Berlino e Atene che hanno lo stesso problema”. Le priorità del centrosinistra? “Casa, lavoro, sanità”. (Ernesto Ferrara, Repubblica)

Piano Casa, sanatoria estesa a sottotetti e mini-monolocali. Primo sì in commissione Ambiente alla Camera. Salta la norma salva-Milano. (Enrico Marro, Corriere della Sera)

Multe e cubature, le nuove regole della sanatoria di Salvini. Salta la doppia conformità anche per le variazioni essenziali. Via libera alle micro-case da 20 metri quadrati, regole più semplici per il cambio di destinazione d’uso. Tutte le novità approvate dalla commissione Ambiente della Camera. (Giuseppe Colombo, Repubblica)

Primo sì al salva-casa: cosa cambia. Nel testo non c’è più l’emendamento «salva Milano» per sbloccare la paralisi del capoluogo lombardo, con i cantieri fermi per le inchieste giudiziarie aperte per via dei contrasti interpretativi tra uffici dell’Urbanistica e magistratura. Troppo poco tempo a disposizione per discuterne, ha spiegato la relatrice di Forza Italia Erica Mazzetti, che rassicura: «Ci sarà un’altra occasione per poterla mettere», forse il dl infrastrutture. Ecco le novità previste dal decreto, dalle destinazioni d’uso all’agibilità dei micro appartamenti per favorire la disponibilità di alloggi per studenti. Si alza il livello delle tolleranze costruttive, cioè le differenze consentite tra quanto autorizzato e quanto effettivamente realizzato, che viene portato al 6% per gli immobili sotto i 60 metri quadrati. Prima questa categoria aveva un margine al 5%, come tutti gli immobili sotto i 100 metri quadri. Per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, il mancato rispetto dei parametri non costituisce violazione edilizia se contenuto entro i limiti del 6%. La nuova tolleranza si aggiunge a quelle del 2% su superficie utile superiore ai 500 metri quadrati, del 3% tra i 300 e i 500 metri quadrati, del 4% tra i 100 e i 300 metri quadrati e del 5% fino ai 100 metri quadrati. (Lodovica Bulian, Il Giornale)

Pensioni, assegni a quota 304 miliardi. Inps in attivo per 2 miliardi. Reddito di cittadinanza, calo del 16,8%. (Enrico Marro, Corriere della Sera)

G7 Commercio. Tajani: «Regole condivise sui mercati mondiali per competere alla pari». (Andrea Ducci, Corriere della Sera) Il ritorno dei super dazi lo spettro che aleggia al G7 del Commercio. Okonjo-Iweala, direttrice del Wto: “Un sistema in cui ogni Paese fissa le tariffe ci riporterebbe agli anni ’30 e alla Grande depressione”. (Filippo Santelli, Repubblica)

Kretinsky vuole Unieuro Offerta di scambio per fonderla con Fnac. Il finanziere ceco propone azioni e cash. Il ruolo di Niel. (D. Pol., Corriere della Sera)

Cartoon rinascimentale e parole latine. Cucinelli rifà il sito con l’AI «umana». L’imprenditore e la nuova piattaforma: «La nostra intelligenza va valorizzata, non sostituita». (Matteo Persivale, Corriere della Sera)

Opa su Unieuro, la Fnac torna in Italia. A più di dieci anni di distanza dal suo ritiro dall’Italia, Fnac-Darty si prepara ad assaltare nuovamente il mercato della Penisola con un’opa su Unieuro. A darne notizia è stato proprio il gruppo francese, che punta a mettere le mani sul concorrente, attivo nel suo stesso settore, presentando un’offerta congiunta con Ruby Equity Investment, il veicolo di proprietà del suo primo azionista, il tycoon ceco Daniel Kretinsky. I due prevedono di creare una società di investimento comune, detenuta rispettivamente al 51% e al 49%. (Danilo Ceccarelli, La Stampa)

Gli altri temi del giorno

Blinken : «Il numero di civili uccisi a Gaza è inaccettabile». Due nuovi attacchi israeliani a Gaza: il primo contro una scuola, l’altro in un’area di servizio. Sono 22 le persone uccise. L’ennesimo monito del Segretario di Stato americano A n t o n y B l i n k e n a s u r r i s c a l d a r e  i l  d i a l o g o  t r a l’Amministrazione americana e il governo israelianno: «Il numero delle vittime civili nella Striscia di Gaza è inaccettabilmente alto». Il Gabinetto di sicurezza israeliano è comunque riunito per rilanciare i colloqui volti a raggiungere un accordo su un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto a due alti funzionari israeliani che il numero delle vittime civili nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza assediata è «inaccettabilmente alto». (Il Sole 24 Ore)

Orban: “Conosco il piano Trump per la pace a Kiev”. Il premier ungherese Viktor Orbán ha annunciato che Donald Trump ha un piano «dettagliato e ben fondato» per la pace tra Russia e Ucraina. Sono i contenuti della lettera inviata negli scorsi giorni a Bruxelles, che con tutta probabilità accenderà le tensioni riguardo alla presidenza ungherese di turno dell’Ue , gestita in totale autonomia. La risposta europea non si è fatta attendere a lungo. «Senza l’Ucraina non si può discutere sull’Ucraina» gli ha risposto via lettera Charles Michel, presidente del Consiglio europeo. «L’Ue ha costantemente cercato di costruire un ampio sostegno internazionale per una pace globale, giusta e duratura, basata sulla Carta delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale» ha proseguito Michel. Orban aveva incontrato Trump nella sua casa a Palm Beach la scorsa settimana. (La Stampa)

Donald acclamato come un re «Uniti batteremo Joe Biden». Sul palco gli (ex) rivali Haley e DeSantis. La polizia uccide un uomo armato di coltello. Fuori dalle transenne un agente spara a un senzatetto durante una colluttazione. L’ex presidente si è seduto accanto a Vance; di nuovo assenti Melania e Ivanka. (Viviana Mazza, Corriere della Sera)

Il senatore (millennial) numero due del ticket. Le grandi ambizioni di Vance il convertito: cavalcare fino al 2037 l’onda populista. Ex detrattore di Trump, Vance gli fu presentato dal miliardario Thiel. La ricucitura fu graduale. (Massimo Gaggi, Corriere della Sera)

Soldi e influenza Musk (e Thiel) al servizio di «The Donald». Il capo di X darà 45 milioni di dollari al mese. Con lui investono in America Pac anche altri grossi nomi della Silicon Valley. (Massimo Gaggi, Corriere della Sera)

Con il super endorsement di Elon Musk il cuore dei Big Tech ora batte a destra. Quarantacinque milioni al mese. Ogni mese fino al termine della campagna elettorale statunitense. E tutti impegnati per l’elezione di Donald Trump. Elon Musk ha deciso per una donazione record a favore del Tycoon. A lungo corteggiato, blandito sui social, ora apertamente sostenuto. Soldi che saranno raccolti insieme ad altre donazioni da un super comitato elettorale, l’American Pac. Un “Comitato d’azione politica” composto in larga parte da imprenditori e investitori della Silicon Valley. Il cuore dell’industria tecnologica statunitense. Fatto non secondario. La Silicon Valley e l’intera filiera tech hanno sostenuto finora i candidati democratici, seppur non sempre apertamente. Ma negli ultimi anni si sono registrati diversi ripensamenti. (Arcangelo Rociola, La Stampa)

Mario Platero su Repubblica: Il tycoon e la Silicon Valley. Il movimento rivoluzionario di Trump ha conquistato la punta avanzata della Silicon Valley, quella più antisistema, futuristica, a sua volta rivoluzionaria fatta dai protagonisti ribelli dell’economia digitale come Elon Musk, Peter Thiel, Chamath Palihapitya, Steve Case, Marc Andriessen, David Oliver Sachs e chissà forse persino dal guru, futurologo, filantropo ex padre padrone di Google, Eric Schmidt. Lo schieramento esclude per ora i grandissimi, Bill Gates, Jeff Bezos, Larry Page, Mark Zuckerberg, Tim Cook, Laura Powell Jobs. Poco importa. Perché con la rapidità con cui ci si muove in Valle, con l’intelligenza artificiale che si prepara a dominare su tutto ma soprattutto sull’innovazione, solo a nominarli, i grandissimi sembrano vecchi, più adatti al vecchio Joe Biden che all’eroico Donald Trump, capace di sfidare il mondo con il pugno alzato e il volto sanguinante un minuto dopo essere scampato a un attentato che poteva essere mortale.

«Biden faccia un passo indietro. Trump non è inevitabile». Lo scrittore Michael Cunningham: se fossimo in un fumetto sarebbe il momento del supereroe. Nei confronti di Kamala razzismo e misoginia. Cristina Taglietti, Corriere della Sera)

Tra il popolo di Trump a Milwaukee anche i reduci del 6 gennaio: “Torniamo al carbone e basta aiutare Kiev”. Il reportage. Viaggio tra i delegati alla Convention repubblicana: “Assaltando il Congresso abbiamo difeso la legge. Ora proteggiamo la nostra religione degli stranieri”. (Paolo Mastrolilli, Repubblica)

Il Fronte popolare litiga ancora. Attal resta «qualche settimana». Premier in carica per gli affari correnti. Muro per evitare cariche a Le Pen in Assemblea. (Stefano Montefiori, Corriere della Sera)

Ma i rappresentanti delle nostre democrazie credono nella democrazia? Cioè in quel sistema complicato e faticoso – molto più delle autocrazie, delle oligarchie e delle aristocrazie – dove il sovrano è il popolo, che decide chi deve governare e cosa deve fare, insomma dove gli eletti sono dipendenti degli elettori e non viceversa? No, perché se ci credono dovrebbero dimostrarlo almeno ogni tanto. Se invece, come pare da ciò che dicono e soprattutto fanno, non ci credono, aboliscano il suffragio universale e ripristinino il voto per censo, per titolo di studio, per tessera riservato a chi vota per loro. E la facciano finita con questa fiction. Dagli ultimi sondaggi, e anche dai penultimi, pare che la maggioranza degli americani rivoglia Trump: a qualcuno piace, a molti dispiace, ma la prima regola della democrazia dice che i Democratici devono usare tutti i mezzi leciti per batterlo; se invece perdono, devono andarsene all’opposizione e intanto trovarsi un leader vero, ma soprattutto vivo. Senza strillare ogni due per tre al fascismo e alla fine della democrazia, che sarebbe proprio ciò che hanno in mente loro: impedire a chi vince le elezioni di governare e attuare il suo programma. (Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano)

Il virologo Massimo Galli condannato per la concorsopoli alla Statale: un anno e 4 mesi per falso, assolto per la turbativa d’asta. Assolto il collaboratore che sarebbe stato favorito dal professore. Che commenta: “Sono sereno”. (Sandro De Riccardis, Repubblica)

«Torture nel centro disabili»: 10 arresti. Roma, inchiesta su una struttura della Croce Rossa. Gli audio: «Ti scannerò tutta la notte». Il gip: «Istinti brutali». (Ilaria Sacchettoni e Rinaldo Frignani, Corriere della Sera)

Turista ferito da un orso, tornano le polemiche. Trentino, vittima un 43enne francese. La Regione: troppi esemplari. Animalisti critici. (Marzia Zamattio e Alessandro Rigamonti, Corriere della Sera)

Gli Anniversari

1505, Martin Lutero entra in convento a Erfurt
1762, Caterina II zarina di Russia
1815, Napoleone si arrende a Rochefort
1821, gli Usa prendono possesso della Florida
1897, Klondike: inizia la corsa all’oro
1902, primo impianto di aria condizionata
1917, Giorgio V: la discendenza maschile sarà Windsor
1928, muore a Cavour Giovanni Giolitti
1944, esplodono due navi in California: 232 morti
1944, a Firenze l’eccidio di piazza Tasso
1945, Potsdam: inizia la conferenza di pace
1955, Los Angeles: inaugurato il primo parco Walt Disney
1959, muore a New York Billie Holiday
1962, nel Nevada l’ultima detonazione nucleare
1975, stretta di mano nello spazio tra Usa e Urss
1976, inizia in Italia la sperimentazione della tv a colori
1979, Nicaragua: Somoza fugge a Miami
1979, Simone Veil primo presidente dell’Europarlamento
1990, si sposa Yasser Arafat
1995, prima volta del Nasdaq sopra i 1.000 punti 1996, Boeing
747 esplode su Long Island: 230 morti
2000, muore a Pollenca Aligi Sassu
2001, Monza: spaventoso incidente per Schumacher (illeso)
1998, Nuova Guinea: tsunami uccide 1.500 persone
2009, Indonesia: attentato suicida con 9 morti
2012, Marissa Mayer ad di Yahoo
2014, abbattuto volo Malaysia Airlines: 298 morti

Nati oggi

1909, Alfonso Gatto
1912, Aligi Sassu
1926, Arrigo Levi
1935, Donald Sutherland
1939, Milva
1943, Alfredo Mantica
1947, Corrado Clini e Camilla Parkers Bowl
1954, Angela Merkel
1956, Valentina Aprea
1970, Antonio De Caro
1972, Tommaso Pellegrino

Si festeggia Sant’Alessio

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