La Primavera Kenyota. Paese in rivolta, assalto al Parlamento contro l’aumento delle tasse

Scene di guerriglia urbana a Nairobi dove migliaia di giovani scono scesi in piazza per chiedere le dimissioni del presidente, del governo e del parlamento

Rita Auma Obam la sorellastra dell’ex presidente americano Barak Obama, attivista, giornalista e sociologa che è stata intervistata dall’emittente statunitense Cnn

Il popolo del Kenya è in rivolta e chiede le dimissioni del presidente William Ruto. Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Nairobi e hanno preso d’assalto gli edifici del Parlamento e dato fuoco ad uno di essi in segno di protesta contro l’approvazione della legge finanziaria che mira a racimolare oltre 2 miliardi di dollari dalle tasse e prevede l’imposizione dell’iva del 16% sul pane e un’accisa del 25% sull’olio vegetale.

Agenti di sicurezza sono stati dispiegati in diverse strade del centro città e hanno tentato di disperdere la folla con idranti e gas lacrimogeni. Gli agenti di polizia hanno aperto il fuoco  e sarebbero diverse le vittime e numerosi i feriti tra i dimostranti, che sarebbero riusciti a entrare anche nella sede dell’ufficio del governatore Johnson Sakaja e in altri edifici della pubblica amministrazione. Nelle strade si assiste in queste ora a vere e proprie scene di guerriglia. I protagonisti della rivolta sono tutti giovanissimi e chiedono a gran voce che governo, parlamento e presidente vadano a casa. Tra loro anche Rita Auma Obam la sorellastra dell’ex presidente americano Barak Obama, attivista, giornalista e sociologa che è stata intervistata dall’emittente statunitense Cnn.

Le proteste sono in atto in circa 30 delle 47 contee del Paese. Altre manifestazioni si sono svolte pacificamente, in diverse altre città, tra cui le roccaforti dell’opposizione di Mombasa (a est) e Kisumu (a ovest), Eldoret (a ovest), una grande città della Rift Valley, la regione natale del presidente William Ruto, Nyeri (a sud-ovest) e Nakuru (al centro), secondo i media locali.

Il governo ha risposto per ora difendendo la legge di bilancio approvata e spiegando che le misure varaate sono necessarie per finanziare i programmi di spesa e ridurre il peso del debito, facendo comunque dietro front sulla tassazione del pane e dell’olio e sulla proprietà dei mezzi di trasporto.

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