La presidente della Bce: l’Unione Europea “non deve fare ritorsioni, ma negoziare”
L’Unione europea “non deve fare ritorsioni, ma negoziare” con il presidente americano Donald Trump che ha minacciato dazi fino al 20% sulle importazioni statunitensi. Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde in un’intervista al Financial Times. Lagarde ha sostenuto la sua posizione, spiegando che l’Europa dovrebbe affrontare Trump con una “strategia del libretto degli assegni” in cui si offre “di acquistare determinate cose dagli Stati Uniti”, come “gas naturale e attrezzature per la difesa”.
Lagarde: una guerra commerciale con gli Usa “non sarebbe nell’interesse di nessuno”
Una guerra commerciale a tutto campo con gli Usa “non sarebbe nell’interesse di nessuno” e di fronte alla minaccia di dazi al 20% su tutte le importazioni americane, l’Europa dovrebbe rispondere con una strategia di tipo negoziale, ad esempio “offrendo di comprare alcuni beni dagli Usa” come gas naturale liquefatto (Gnl) o equipaggiamenti per la difesa. Questo il pensiero che ha esposto Lagarde, che ha aggiunto: “Come fai a rendere l’America di nuovo grande” se la domanda globale è in caduta?”.
Lagarde su Trump
La presidente della Bce, che nei mesi scorsi aveva definito Trump “una chiara minaccia” per l’Europa, non fa passi indietro e definisce quella sua osservazione “preveggente”. “Basta guardare al dibattito in diversi Paesi in Europa- continua- Tuttavia ora spetta agli europei trasformare questo senso di minaccia in una grande presa di coscienza e una sfida a cui dobbiamo rispondere. Ad esempio, in tema di innovazione tecnologica e competitività economica, l’Ue è parecchio indietro “ma non direi che non possiamo recuperare terreno”, chiosa Lagarde.
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