L’Europa non cade dal cielo, una mostra curata dalla Fondazione Imago Mundi fa riflettere sui temi attuali più urgenti

Come può l’arte contemporanea partecipare al dibattito internazionale? A Treviso una rassegna itinerante propone un approfondimento sull’argomento

L’Europa non cade dal cielo. Riflessioni attraverso l’arte contemporanea è il titolo della mostra curata dalla Fondazione Imago Mundi fino all’11 dicembre. La mostra, in collaborazione con il Comune di Treviso, coinvolge quattro sedi, le Gallerie delle Prigioni, Ca’ Scarpa, Casa Robegan e il Museo Luigi Bailo e presenta una selezione di lavori di venti artisti: Matthew Attard, Gabriele Basilico, Maurizio Cattelan, Jasmina Cibic, Braco Dimitrijević, Claire Fontaine, Olexa Furdiyak, Marco Godinho, Dan Halter, Emilio Isgrò, Yurii Ivantsyk, Annette Lemieux, Richard Mudariki, Arcangelo Sassolino, Santiago Sierra, Giulio Squillacciotti, Slavs and Tatars, Giuseppe Stampone, Paolo Ventura e Dominique White.

Arcangelo Sassolino, Violenza casuale, 2008, Legno, acciaio, sistema idraulico ed elettrico, Photo Credit: Marco Pavan

Dall’installazione alla pittura, dal suono alla fotografia fino al video, le opere esposte invitano i visitatori a riflettere su tematiche oggi particolarmente dibattute in Europa, dai flussi migratori all’emergenza sanitaria, dalla crisi climatica alle vicende geopolitiche, fino ai recenti conflitti. Lo stesso titolo dell’esposizione, infatti, si ispira a un testo di Altiero Spinelli, da molti considerato uno dei padri del federalismo europeo, che nei suoi scritti del secondo dopoguerra espone e anticipa alcuni dei temi all’epoca urgenti e oggi ancora attuali, come la creazione e lo sviluppo di una identità europea, la gestione delle fonti energetiche, il ruolo della diplomazia europea nello scacchiere internazionale e l’impegno per la pace.

Proprio per approfondire la discussione, la rassegna ha in programma anche un calendario di appuntamenti con giornalisti, studiosi e ricercatori, esperti di politica internazionale. Alle opere selezionate per la mostra, si affianca anche una selezione di 42 raccolte di Imago Mundi Collection dedicate ai Paesi europei. Le opere in mostra, nel formato 10×12 cm, concorrono a esprimere la ricchezza variegata e affascinante della cultura visiva e concettuale del nostro continente, in un abbraccio che si estende dal Mediterraneo fino all’Artico.

 

Slavs and Tatars, Mother Tongues and Father Throats, 2012, Tappeto in lana, Photo Credit: Marco Pavan

«Siamo particolarmente felici di questa collaborazione con Fondazione Imago Mundi – afferma l’assessore ai Beni Culturali e Turismo del Comune di Treviso, Lavinia Colonna Preti – che permette non solo di portare opere e contenuti di respiro internazionale ma anche di riaprire un luogo della cultura particolarmente prestigioso come Casa Robegan, un gioiello che siamo orgogliosi di riconsegnare alla collettività. Un’esposizione itinerante che unisce dinamiche e contesti, sensibilità e spunti di riflessione, oltre a dare vita a una importante sinergia fra Amministrazione e istituzioni culturali».

A queste opere si affianca una selezione di 42 raccolte di Imago Mundi Collection dedicate ai Paesi europei. Le opere in mostra, nel formato 10×12 cm, concorrono a esprimere la ricchezza variegata e affascinante della cultura visiva e concettuale del nostro continente, in un abbraccio che si estende dal Mediterraneo fino all’Artico.

www.fondazioneimagomundi.org