Meloni riceve Weber: a lavoro sulla nomina del commissario europeo poche ore prima della scadenza

L’Italia è tra i pochi paesi dell’Unione Europea che, a quarantotto ore dalla scadenza fissata dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, non ha ancora ufficializzato la propria scelta per il nuovo commissario europeo

Il presidente del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per un incontro durato circa un’ora e mezza. Prima di questo, Weber aveva avuto un colloquio con il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, che sembra essere il principale candidato del governo italiano per il ruolo di commissario europeo. All’uscita dagli uffici del ministero, Weber si è limitato a commentare brevemente, definendo l’incontro come “buono” senza fornire ulteriori dettagli.

L’Italia è tra i pochi paesi dell’Unione Europea che, a quarantotto ore dalla scadenza fissata dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, non ha ancora ufficializzato la propria scelta per il nuovo commissario europeo. Gli altri paesi in ritardo sono il Belgio, che non ha ancora formato un governo dopo le elezioni di giugno, e la Bulgaria, dove un nuovo esecutivo è stato appena insediato. Tra i paesi che hanno recentemente presentato i propri candidati ci sono il Portogallo, che ha proposto l’ex ministra delle Finanze Maria Luís Albuquerque, e la Danimarca con il ministro della Cooperazione Dan Jørgensen. La Spagna, dal canto suo, ha ufficializzato la nomina della vice premier e ministra della Transizione ecologica, Teresa Ribera.

Attualmente, la composizione del Collegio dei Commissari europei è ben lontana dall’obiettivo di parità di genere prefissato da Ursula von der Leyen. Dei ventiquattro commissari già nominati, diciassette sono uomini e solo sette sono donne. Nelle ultime ore, von der Leyen ha avviato una serie di consultazioni con gli Stati membri, in particolare quelli più piccoli, per esortarli a considerare la possibilità di nominare più donne.

Le sette commissarie nominate finora sono: Ursula von der Leyen (presidente della Commissione, Germania); Kaja Kallas (futura Alto rappresentante dell’UE per la Politica estera e vice presidente della Commissione, Estonia); Dubravka Suica (vice presidente uscente, Croazia); Jessika Roswall (ministra agli Affari europei, Svezia); Henna Virkkunen (eurodeputata, Finlandia); Teresa Ribera (Spagna); e Maria Luís Albuquerque (Portogallo).

I diciassette commissari maschi già nominati includono: Valdis Dombrovskis (vice presidente della Commissione uscente con delega all’Economia, Lettonia); Thierry Breton (commissario uscente per il Mercato interno e l’Industria, Francia); Wopke Hoekstra (commissario uscente per il Clima e ex ministro delle Finanze, Paesi Bassi); Oliver Varhelyi (commissario uscente per l’Allargamento, Ungheria); Maros Sefcovic (vice presidente uscente con delega al Green Deal, Slovacchia); Christophe Hansen (eurodeputato, Lussemburgo); Victor Negrescu (vice presidente del Parlamento europeo, Romania); Magnus Brunner (ministro delle Finanze, Austria); Jozef Sikela (ministro dell’Industria e del Commercio, Repubblica Ceca); Apostolos Tzitzikostas (governatore della Macedonia Centrale, Grecia); Michael McGrath (ex ministro delle Finanze, Irlanda); Glenn Micallef (capo segreteria del premier, Malta); Piotr Serafin (ambasciatore presso l’UE, Polonia); Tomaz Vesel (ex presidente della Corte dei Conti, Slovenia); Costas Kadis (ex ministro della Salute, Cipro); e Andrius Kubilius (eurodeputato, Lituania).

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