di Massimo Cellini
Caterina Banti e Ruggero Tita donano all’Italia una quinta splendida medaglia d’oro nei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Nella finale delle medaglie dedicata ai Nacra 17, velocissimi catamarani di nuova concezione, l’equipaggio azzurro chiude al sesto posto, al temine di una gara tattica che gli consente di conquistare i punti necessari per arrivare il metallo più prezioso. Al secondo posto i britannici Gimson-Burnet, che nella gara odierna arrivano avanti al duo italiano ma non abbastanza per arrivare all’oro.
“È stato un lavoro costruito in 5 anni. Siamo fieri di quanto abbiamo fatto. Un’emozione grandissima. Il campo di regata si adattava bene alle nostre capacità”. Queste le parole a caldo ai microfoni della Rai di Ruggero Tita, commentando la clamorosa vittoria della medaglia d’oro nella vela nacra-17 ai Giochi di Tokyo insieme a Caterina Banti, vittoria che mancava dai tempi di Alessandra Sensini. “È stata premiata la nostra costanza – gli fa eco Banti atleta di punta del Circolo Canottieri Aniene di Roma – ci siamo trovati fin dall’inizio in barca. Il nostro punto di forza e che siamo super coordinati e sincronizzati. Ci sono stati anche momenti difficile ma abbiamo sempre dato il massimo”.
La medaglia d’argento era già sicura, ma Ruggero Tita e Caterina Banti hanno regatato concentratissimi marcando stretto i più diretti concorrenti britannici: grazie al sesto posto nella Medal race dei Nacra 17, i due azzurri conquistano una storica medaglia d’oro, la quinta della spedizione azzurra a Tokyo 2020, senza lasciare scampo agli unici altri pretendenti per il metallo più prezioso, gli inglesi Anna Burnet e John Gimson. La regata del duo azzurro è tatticamente perfetta: già dalla partenza (che vede la squalifica della Germania per partenza anticipata), Tita e Banti marcano stretti i due britannici, mantenendosi sempre fra la sesta e l’ottava posizione.
La coppia mista azzurra, già campione del mondo nel 2018 e detentrice di tre titoli europei, non rischia nulla dopo il dominio nelle prime undici regate, sfatando così quella che pareva una maledizione per la vela italiana, scottata nei giorni scorsi dalle delusioni di Mattia Camboni negli RSX e Silvia Zennaro nei Laser Radial. Nei quattro lati di gara i britannici provano a dare uno stacco e a ‘smarcarsi’ dagli azzurri, ma non riescono ad andare oltre il quinto posto finale: troppo poco per contendere la medaglia d’oro a Tita e Banti, che passano sul traguardo appena dietro, al sesto posto della regata vinta dall’Argentina, e mettono il sigillo sulla medaglia d’oro. Britannici secondi, il duo tedesco non soffre la squalifica e chiude con la medaglia di bronzo. Per la vela italiana è il primo addirittura da Sydney 2000, quando Alessandra Sensini conquistò l’oro olimpico nella classe Mistral.
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