Netanyahu si è invece recato sul Monte Hermon, al confine tra Israele e Siria. Questa visita, altamente simbolica, è avvenuta insieme a figure di rilievo come il ministro della Difesa Israel Katz e il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. Netanyahu ha sottolineato l’importanza strategica di questa posizione per la sicurezza di Israele
Negli ultimi giorni si susseguono notizie su un possibile accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Le conferme sono arrivate sia dai mediatori internazionali, come Egitto e Stati Uniti, sia da fonti delle parti coinvolte nel conflitto, Israele e Hamas. Per qualche ora è persino circolata la notizia che il premier israeliano Benjamin Netanyahu fosse in viaggio verso il Cairo, sede delle trattative. Tuttavia, questa voce è stata rapidamente smentita sia dal governo israeliano che da fonti egiziane.
Netanyahu sul Monte Hermon: Un messaggio strategico
Mentre si discuteva del possibile accordo, Netanyahu si è invece recato sul Monte Hermon, al confine tra Israele e Siria. Questa visita, altamente simbolica, è avvenuta insieme a figure di rilievo come il ministro della Difesa Israel Katz e il capo dello Shin Bet, Ronen Bar. Netanyahu ha sottolineato l’importanza strategica di questa posizione per la sicurezza di Israele, soprattutto in relazione alle minacce provenienti da Hezbollah in Libano e dai ribelli in Siria.
Il ministro Katz ha dichiarato che le forze israeliane rimarranno sul territorio siriano “per tutto il tempo necessario”, evidenziando come la presenza militare sia essenziale sia per la sicurezza che per la deterrenza contro gruppi come Hayat Tahrir al-Sham.
L’ottimismo prudente degli Stati Uniti
Sul fronte delle trattative per Gaza, gli Stati Uniti si dichiarano moderatamente ottimisti. Secondo John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, un accordo che preveda il cessate il fuoco, la liberazione di ostaggi israeliani e l’aumento degli aiuti umanitari sembra vicino. Tuttavia, Kirby ha ricordato che situazioni simili si sono già verificate in passato senza portare a un risultato concreto, invitando alla cautela.
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