Osaka 2025. Il Made in Italy pronto a conquistare l’Asia, la sfida delle piccole imprese dell’Aepi

La mission: valorizzare le eccellenze. La confederazione  sarà  protagonista del Padiglione Italia con una tre giorni di incontri e scambi serrati con le principali aziende del mondo.

 

Un’occasione da non perdere

Il rilancio del Made in Italy passa attraverso le piccole e micro imprese che sono il vero tessuto produttivo del nostro paese.  E l’occasione da non perdere per posizionare le nostre eccellenze sul mercato asiatico, che è tra i più importanti del mondo, è senz’altro l’Expo che si terrà ad Osaka, dal 13 aprile al 13 ottobre.  Un appuntamento, immortalato anche da un annullo filatelico di Poste Italiane, che l’Aepi, la Confederazione della Associazioni Europee di Professioni e Imprese considera una grande opportunità e al quale parteciperà da protagonista con un progetto che coinvolge 15 imprese partner, accuratamente selezionate. Lo ha sottolineato Mino Dinoi,  nel corso di un incontro che si è tenuto questa mattina a Roma, nella Sala Auditorium di Palazzo delle Esposizioni, moderato dalla vice direttrice del Tg1 Rai Incoronata Boccia, e che ha visto la partecipazione dell’ambasciatore Mario Vattani in qualità di Commissario Generale per l’Italia all’ Expo Osaka, Satoko Koike, primo segretario dell’ Ambasciata del Giappone a Roma, Davide Amorosi (Mimit), Pasquale Salzano (presidente Simest), Daniele Schroder (direttore generale Sace Fct), Domenico Mauriello (segretario generale Assocamerestero,  Svetlana Celli (presidente Assemblea Capitolina Comune di Roma), Marco Delogu (presidente Azienda Speciale Palaexpo), Andrea Campurra (presidente Rete Distretti del Biologico), Alessandro Circiello (Responsabile Aepi per il Made in Italy), Marco Di Nicola (direttore Poste Italiane Filatelia) e Fabiana Romano (Amministratore Unico di The Unique Group).

Dinoi, in Giappone le nostre eccellenze

Le imprese che l’Aepi porterà in Giappone, ha spiegato Dinoi, rappresentano svariati settori nei quali l’Italia eccelle, dalla digitalizzazione, all’informatizzazione, dall’ alimentare al biologico, all’innovazione tecnologica applicata all’edilizia e sono state scelte in base alle richieste del mercato internazionale e alla loro capacità specifica  di interagire con esso e di radicarsi all’estero.L’Aepi, la cui mission è proprio quella di sostenere le piccole e micro imprese della Confederazione affinchè riescano a valorizzare l’export dei loro prodotti, non andrà, dunque, a fare vetrina ad Osaka ma sarà protagonista del Padiglione Italia con una tre giorni di incontri e scambi serrati con le principali aziende del mondo. “Con Simest, Ice e Assocamerestero  abbiamo già avviato -un percorso importante, fatto di supporto progettuale e incontri formativi, che può realmente rappresentare un valore aggiunto affinché le imprese sfruttino le proprie opportunità di mercato”, ha detto Dinoi, ringraziando il Commissario Generale Mario Vattani “per aver creduto in una realtà relativamente giovane come quella che la famiglia Aepi rappresenta”.

L’arte rigenera la vita

L’Expo di Osaka, ha  rimarcato a sua volta Vattani, è il “primo grande evento globale” dopo la pandemia e di cui anche quel titolo, disegnare la società del futuro per le nostre vite, è una sfida che parla di società, di rapporti tra le persone, ma anche di rapporti tra le aziende e quindi  di economia e di futuro. Quanto al Padiglione Italia, il cui motto è “L’arte rigenera la vita”, ha tenuto a sottolineare, la più grande struttura in legno dell’intero Expo, disegnata da Mario Cucinella e interamente sostenibile, non è solo un padiglione fisico, ma è anche un padiglione virtuale che è fatto di una rete di partnership,  che racconta i nostri prodotti, la nostra alta tecnologia, lo stato della ricerca attraverso gli accordi con il sistema delle università, i nostri rapporti con il Giappone. Ma  è soprattutto uno strumento in grado di “offrire un supporto concreto nel percorso di internazionalizzazione, con l’obiettivo di favorire la crescita e lo sviluppo del Made in Italy in mercati giovani e in forte espansione, strategici per rafforzare la competitività del nostro Paese su scala globale”.

A Osaka con Caravaggio e Tintoretto

A Osaka saranno presenti 158 tra paesi e regioni e 9 organizzazioni internazionali. “Ma sono certa che il Padiglione Italia spiccherà tra tutti perché i giapponesi amano l’Italia che, oltre alla cultura, è arte di lunga tradizione e può contare sulla forza del Made in Italy”, ha detto Satoko Koike, primo segretario dell’ Ambasciata del Giappone in Italia, facendo riferimento ai capolavori italiani che i visitatori potranno ammirare. Tra le opere esposte  l’Atlante Farnese, un dipinto del Tintoretto raffigurante un giovane giapponese giunto a Roma nel 1583, e La deposizione del Cristo, capolavoro di Caravaggio, che arriverà dal Vaticano, per la prima volta presente ad un Expo nel padiglione Italia. “Raccontare questi legami storici -ha concluso Vattani- è fondamentale per costruire ponti culturali e importanti partenership”.

 

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