Padre Georg è il nuovo Nunzio Apostolico nei Paesi Baltici: è pace tra il Papa e il segretario di Ratzinger

I rapporti tra papa Francesco e Gänswein sono sempre stati tesi, soprattutto dopo la morte di Joseph Ratzinger. In quel periodo, Georg aveva fatto dichiarazioni pubbliche che evidenziavano le divergenze tra il papa regnante e il papa emerito

PADRE GEORG GAENSWEIN PAPA FRANCESCO JORGE MARIO BERGOGLIO

Papa Francesco ha ufficializzato la nomina di monsignor Georg Gänswein, già segretario di Benedetto XVI, come nuovo Nunzio Apostolico nei Paesi Baltici. Secondo il bollettino della sala stampa vaticana, Gänswein, arcivescovo titolare di Urbisaglia e prefetto emerito della Casa Pontificia, rappresenterà il Vaticano in Lituania, Estonia e Lettonia.

Relazioni complicate

I rapporti tra papa Francesco e Gänswein sono sempre stati tesi, soprattutto dopo la morte di Joseph Ratzinger. In quel periodo, Gänswein aveva fatto dichiarazioni pubbliche che evidenziavano le divergenze tra il papa regnante e il papa emerito durante i loro anni di convivenza. Questo ha portato a due incontri tra Francesco e Gänswein, dai quali è emersa l’irritazione del Papa per le dichiarazioni rilasciate dal suo collaboratore. Successivamente, Gänswein è stato rimandato nella sua diocesi in Germania senza alcun incarico, esprimendo il suo disappunto, ma sembrava che la questione fosse chiusa.

Critiche nel libro-intervista

Quest’anno, papa Francesco ha riaperto il capitolo con la pubblicazione del libro-intervista “El Sucesor”, in collaborazione con il giornalista Javier-Martinez Brocal. In questo volume, il Papa ha criticato Gänswein, accusandolo di aver complicato le cose e definendo come priva di “nobiltà e umanità” la pubblicazione delle sue opinioni sulla coabitazione tra i due Papi, fatta prima che Benedetto XVI fosse sepolto. Tuttavia, queste critiche non hanno rappresentato la conclusione per Gänswein.

Gesto di misericordia

Come riportato inizialmente dalla giornalista argentina Elisabetta Piqué, papa Francesco ha scelto di affidare a Gänswein un ruolo di nunzio apostolico, dimostrando che la misericordia non è solo una parola per lui. Alla fine dell’anno scorso, Gänswein, 67 anni, è tornato a Roma per commemorare l’anniversario della morte di Benedetto XVI e ha manifestato al Papa il desiderio di tornare a lavorare. Francesco ha quindi proposto a Gänswein la possibilità di rappresentarlo diplomaticamente in una delle tre nunziature. Poco dopo, è stato pubblicato il libro-intervista in cui il Papa esprimeva le sue critiche verso Gänswein.

Equilibrio tra critiche e nuove opportunità

Papa Francesco ha voluto esprimere chiaramente il suo punto di vista su Benedetto XVI per preservare l’istituzione del papato dai conflitti interni tra conservatori e progressisti. Pur criticando Gänswein, ha dimostrato di voler superare il passato, offrendogli la possibilità di diventare nunzio apostolico.

La scelta dei Paesi Baltici

Gänswein avrebbe preferito la sede diplomatica dei Paesi Baltici. Sebbene la nomina possa aver suscitato iniziali perplessità a Vilnius, Riga e Tallin, i necessari chiarimenti diplomatici sono stati effettuati e le tre capitali hanno dato il loro accordo al Palazzo Apostolico diverse settimane fa. Oggi, è arrivato l’annuncio ufficiale del Vaticano, confermando la nomina di Gänswein come Nunzio Apostolico nei Paesi Baltici.

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