Dall’ospedale, Papa Francesco invia un messaggio di pace e riflessione, esortando alla gentilezza, alla correzione fraterna e alla speranza anche nei momenti di fragilità
Per la terza domenica consecutiva, Papa Francesco ha inviato il testo scritto dell’Angelus, ribadendo il suo messaggio di pace. Il Pontefice, ricoverato al Policlinico Gemelli dal 14 febbraio a causa di un’infezione respiratoria, ha scritto che in questi giorni la sua preghiera è rivolta in particolare alla pace, menzionando le situazioni di conflitto in Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e Kivu. Nel comunicato diffuso dalla sala stampa vaticana, Francesco ha voluto esprimere la sua gratitudine verso il personale sanitario che si prende cura di lui con dedizione.
La Benedizione nella Fragilità
Nel suo messaggio, il Santo Padre ha sottolineato come anche nella fragilità si possa trovare una sorta di benedizione, poiché nei momenti di difficoltà si impara a confidare ancora di più nel Signore. Ha ringraziato Dio per la possibilità di condividere, sia nel corpo che nello spirito, la condizione di tanti malati e sofferenti. Ha poi espresso la sua gratitudine per le preghiere e il sostegno ricevuti dai fedeli di tutto il mondo, dichiarando di sentirsi accompagnato e sorretto dall’intero Popolo di Dio.
Un Invito alla Gentilezza e alla Correzione Fraterna
Papa Francesco ha esortato i fedeli a guardare il mondo con occhi attenti e a giudicare gli altri con carità. Commentando il Vangelo della domenica, ha spiegato che la correzione fraterna deve essere esercitata con amore, e non con condanna, affinché possa essere una vera virtù. Ha anche invitato a prestare attenzione alle parole che si usano, evitando termini violenti, falsi o volgari, e promuovendo invece un linguaggio giusto e onesto, capace di arricchire i dialoghi quotidiani.
Riflessioni sulle Relazioni e sulla Comunicazione
Infine, il Pontefice ha rivolto ai fedeli alcune domande per la riflessione personale: “Io come guardo le altre persone, che sono miei fratelli e sorelle? E come mi sento guardato da loro? Le mie parole hanno un gusto buono, oppure sono intrise di amarezza e vanità?”. Un invito a migliorare la qualità delle relazioni umane attraverso uno sguardo più compassionevole e un linguaggio più rispettoso e costruttivo.
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