Ponte sullo Stretto, inadatto il passaggio dei mezzi pesanti sulle Autostrade. Direttore rimosso

Le parole di Fazio, direttore generale del Consorzio Autostrade Siciliane (Cas), non sono piaciute al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha espresso il suo stupore per tali affermazioni. Schifani ha affermato con fermezza che il progetto del Ponte sullo Stretto andrà avanti

ponte sullo strettoLa dichiarazione di Franco Calogero Fazio, direttore generale del Consorzio Autostrade Siciliane (Cas), ha scatenato un acceso dibattito. Durante un’audizione al Consiglio comunale di Messina, Fazio ha evidenziato che la rete autostradale siciliana non sarebbe in grado di sostenere il passaggio dei mezzi pesanti necessari per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. Inoltre, ha sottolineato che le infrastrutture attuali non potrebbero reggere il traffico aggiuntivo generato una volta che l’opera fosse completata. Queste dichiarazioni, secondo il dirigente successivamente, sarebbero state fraintese. Tuttavia, hanno suscitato la reazione del governo regionale, che ha avviato il procedimento per la sua rimozione dall’incarico.

L’intervento del governo regionale

Le parole di Fazio non sono piaciute al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha espresso il suo stupore per tali affermazioni. Schifani ha affermato con fermezza che il progetto del Ponte sullo Stretto andrà avanti, indipendentemente dalle opinioni espresse dal direttore del Cas. Ha inoltre chiesto all’assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò di essere aggiornato tempestivamente sull’iter della sospensione e dell’eventuale revoca dell’incarico del dirigente.

Reazioni politiche e iniziative parlamentari

La vicenda ha rapidamente assunto una dimensione politica, con forti critiche da parte delle opposizioni. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare per fare chiarezza sull’accaduto. Secondo Bonelli, non è accettabile che un dirigente pubblico venga punito per aver riportato dati oggettivi e sollevato preoccupazioni legittime.

Anche Barbara Floridia, senatrice del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione di Vigilanza Rai, ha espresso solidarietà nei confronti di Fazio. Floridia ha definito la rimozione del direttore come una misura punitiva per aver dichiarato una realtà evidente. A suo avviso, prima di avviare un’opera così imponente, sarebbe necessario garantire che le infrastrutture dell’isola siano adeguate a sostenerne l’impatto.

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