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Raggiunto un accordo tra Jhon Elkann e i Berlusconi Jr, si conclude la disputa per violazione dei diritti d’autore da parte di Gedi

Attraverso una transazione, il cui valore economico è rimasto riservato, si è conclusa la disputa tra Mediaset ora MFE e Gedi dopo una serie di cause giudiziarie per l’utilizzo illegale di brani tratti dalle trasmissioni Mediaset

di Corinna Pindaro

Pace fatta tra i successori di Berlusconi e Jhon Elkann tramite una transazione il cui valore economico è riservato. Giunge così al suo epilogo la disputa in cui si sono susseguite una serie di cause giudiziarie intentate dai Berlusconi contro Gedi per il presunto utilizzo illegale, e conseguente violazione del diritto d’autore, di brani tratti dalle trasmissioni Mediaset -ora MFE-  in cui è risultato soccombere il gruppo editoriale, all’epoca dei fatti controllato dalla famiglia De Benedetti. L’unica clausola alla quale le parti si sono impegnate è mantenere la riservatezza sulla cifra corrisposta, ma per avere un’idea si possono tenere presenti le note sui rischi le gali i nn corso riportato nel bilancio consolidato Gedi del 2022, dove si spiegava che “nell’ambito di un procedimento giudiziario notificato il 31 marzo 2021 e relativo alla violazione del diritto d’autore contestata a GEDI in relazione a brani audiovisivi estratti dai Programmi RTI, l’autorità competente ha disposto il pignoramento di una somma pari a €5.098.033,44 presso la cancelleria del Tribunale di Torino”.

E’ probabile che l’importo transazione sia a sconto del pignoramento, oppure sia una cifra fortfait da corrispondere a Mfe e che comprenda un accordo per l’utilizzo di immagini concordate sulle pagine dei giornali che fanno capo a Gedi tra cui Repubblica e La Stampa. In questo modo il gruppo editoriale presieduto ad oggi da Jhon Elkann si è liberato da un importante rischio legale.

Al momento Gedi, però,  vede pendente anche una presunta truffa all’Inps perpetrata sempre durante la gestione De Benedetti con i prepensionamenti  dei poligrafici in 5 società del gruppo (Gedi spa, A. Manzoni&C spa, Elemedia spa, Gedi News Network spa e Gedi Printing spa). A causa di questa vicenda giudiziaria restano tutt’ora sottoposti a sequestro preventivo 38,9 milioni di euro. In sostanza secondo l’ipotesi accusatoria Gedi avrebbe fatto lavorare a rimborso spese i dipendenti nonostante fossero pensionati. Si tenga presente che da quando la gestione è stata presa in mano da  Elkann però il gruppo editoriale ha accantonato a fondo rischi per questa causa buona parte della somma contestata: 22,6 milioni di euro.

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