Rassegna 26 Febbraio

LEONARDO

La sfida delle forze armate. L’Italia affronta le sfide della modernizzazione della difesa in un contesto in cui la pace è fragile e i conflitti come quello in Ucraina minacciano la stabilità, richiedendo un aggiornamento della propria sicurezza e una maggiore integrazione europea e Nato. Le forze armate italiane sono alle prese con l’invecchiamento del proprio personale e la perdita di specialisti qualificati verso il settore privato, mentre si sottolinea la necessità di riforme e investimenti per far fronte alle moderne minacce multidimensionali, inclusa la guerra cognitiva. C’è un urgente bisogno di ammodernare le capacità militari italiane e di raggiungere gli obiettivi di spesa per la difesa stabiliti dalla Nato, all’interno di strategie che prevedano difese integrate contro attacchi altamente tecnologici, come dimostrato dall’uso di droni e cyber-attacchi.
Maurizio Caprara sul Corriere

Regole per l’IA in Difesa. Le carenze normative relative all’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nella difesa nazionale, un settore escluso dall’AI Act europeo, che regolamenta l’uso dell’IA in tutti gli altri ambiti, sono un problema. Vanno considerati i rischi legati all’adozione non regolamentata dell’IA per scopi militari, come il mancato controllo sulla tecnologia e la possibilità di violare principi etici e diritti umani, enfatizzando l’importanza di test adeguati in linea con il diritto umanitario internazionale. Infine, si evidenzia un movimento verso la definizione di principi etici e linee guida interni alle organizzazioni di difesa come passo positivo, ma non sufficiente, richiamando l’esigenza di un dibattito pubblico e di una regolamentazione più formale e coordinata a livello internazionale per l’impiego dell’IA nella difesa.
Maria Rosaria Taddeo sul Corriere Innovazione

Esercito cibernetico. Il documento strategico “Esercito 4.0” illustra la futura integrazione di tecnologie avanzate come intelligenza artificiale, droni, computer quantistici e veicoli autonomi per migliorare l’efficienza dell’esercito, con l’obiettivo di ridurre i rischi per i militari sui campi di battaglia. Il conflitto russo-ucraino ha evidenziato la necessità di una strategia difensiva che includa droni e una logistica distribuita per non essere vulnerabili agli attacchi sui rifornimenti, rendendo essenziali delle difese robuste anche nel cyberspazio. La modernizzazione dell’esercito prevede un “sistema dei sistemi” per operazioni di combattimento cooperativo, con mezzi da remoto che possono essere controllati con interfacce simili ai joystick, rendendo i futuri campi di battaglia digitalizzati e connessi con tattiche multidominio.
Alessia Cruciani sul Corriere Innovazione

Italia e Spagna devono aumentare l’investimento in Difesa. La logica secondo cui la minaccia è lontana non è valida. Condividiamo un’unione di destini In Ucraina inizia il terzo anno di guerra su larga scala dopo l’invasione russa. Tempo di equilibrio. I paesi dell’UE hanno reagito con apprezzabile unità – fatta eccezione per il costante fastidio dell’Ungheria – e con vigore all’aggressione di Putin. Hanno sostenuto l’Ucraina finanziariamente e militarmente per un importo complessivo superiore a quello degli Stati Uniti, hanno offerto a Kiev lo status di paese candidato ad aderire all’UE e hanno tagliato le importazioni di gas russo attraverso i gasdotti. È stato un errore, anche quello di Washington, la lentezza con cui sono state prese alcune decisioni, come la consegna di alcuni sistemi di difesa aerea, di carri armati o di aerei da combattimento, che prima sono state rifiutate e poi, tardivamente, si è deciso di inviarle. Quanto fatto finora non basta: servirà molto di più. Ma ciò che è stato fatto non è cosa da poco.
Andrea Rizzi sul Pais

Rafforzare l’industria europea della Difesa. In procinto di trascorrere due mesi alla guida della Banca europea per gli investimenti, il braccio finanziario dell’Unione europea, Nadia Calviño è convinta che l’istituzione debba “rafforzare l’industria europea della sicurezza e della difesa”, così come “la capacità difensiva e anche deterrente” dell’UE. L’ex vicepresidente del Governo spiega in un’intervista che la Bei deve continuare a esercitare il suo ruolo di prestatore altamente specializzato nel finanziamento delle infrastrutture e sostenere le piccole e medie imprese, ma anche “rafforzare l’attività in altri settori”. La sfida è fare tutto questo senza mettere a rischio la situazione finanziaria della banca, che vede in una “posizione molto consolidata”. “Dobbiamo continuare ad essere una banca redditizia con una buona gestione del rischio”, difende Calviño. Il presidente della Bei ricorda che l’organismo finanzia investimenti nella sicurezza e nella difesa da otto anni, e traccia le linee da seguire con gli 8 miliardi che ha a disposizione per questo settore fino al 2027: “Abbiamo concordato di accelerare gli investimenti in sicurezza e difesa e lavori sulla definizione, il concetto e la portata delle tecnologie a duplice uso”. E ricordiamo che è stato varato uno strumento di capitale da 175 milioni per sostenere le PMI di questo settore.
Manuel Gomez intervista Nadia Calvino su El Pais

Allarme armi spaziali. Gli Stati Uniti hanno avvertito delle prove che la Russia sta sviluppando un’arma nucleare anti-satellite spaziale, innescando il dibattito internazionale sulla potenziale minaccia alla sicurezza e sulle pericolose implicazioni del suo utilizzo, che potrebbe distruggere più satelliti e generare detriti radioattivi. L’utilizzo dei satelliti per scopi militari, come il monitoraggio e le comunicazioni del movimento delle truppe, è cruciale e gli attacchi dirompenti potrebbero avere impatti strategici significativi su queste operazioni, indicando perché la Russia potrebbe ricercare tali capacità. Il Trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967 vieta le armi nucleari nello spazio, ma recenti dichiarazioni del presidente russo Putin suggeriscono che la Russia potrebbe prendere in considerazione tali misure se percepisce una minaccia strategica da parte dell’Occidente, evidenziando le complessità della militarizzazione spaziale e degli accordi internazionali.
Michael Peel sul Financial Times

Scadenza al pacchetto di aiuti. Il presidente Volodymyr Zelenskyy ha detto agli Stati Uniti che l’Ucraina ha bisogno del pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari attualmente bloccato in una situazione di stallo al Congresso entro un mese. Zelenskyj ha affermato che il pacchetto di aiuti tanto atteso riguarda il sostegno militare e non quello finanziario e che non è sicuro che l’Ucraina sarà in grado di trovare il tipo e la quantità di armi di cui ha bisogno se i finanziamenti non si materializzeranno. “La nostra posizione sul campo di battaglia sarà più debole [senza di essa]”, ha detto ieri Zelenskyy in una conferenza nella capitale, Kiev.
Isobel Koshiw sul Financial Times

Il rebus dell’economia russa. L’economia russa sembra crescere superficialmente a causa delle spese militari, ma i dati sono incerti e contraddittoriali, complicati dalle sanzioni occidentali, dalla caduta dei prezzi dell’energia e da un calo drastico nell’esportazione di gas. La Russia sta affrontando un forte calo nelle vendite di gas, anche a causa delle diversificate fonti di energia occidentali e delle sanzioni che colpiscono i suoi clienti e le finanze, con stime che prevedono un deficit di bilancio di 10 miliardi di dollari entro il 2025. Nonostante alcuni dati indichino una crescita del PIL, la realtà economica è oscura e incerta, e la dipendenza della Russia dal settore energetico e dalle spese militari solleva domande sulla sua sostenibilità a lungo termine, soprattutto alla luce della morte del dissidente Aleksej Navalny e delle prospettive elettorali incerte.
Eugenio Occorsio su Affari e Finanza

Il dilemma strategico di Roma. L’Italia ha riorientato la sua politica estera dando priorità al “Mediterraneo allargato”, considerato di interesse strategico per la sicurezza nazionale dal 2015, ma la regione è teatro di crescenti sfide geopolitiche e conflitti. Con una minore dipendenza dall’appoggio statunitense e l’affaccio sull’Indo-Pacifico per rispondere alla richiesta di “burden sharing” di Washington, l’Italia rischia di disperdere le proprie risorse già limitate. Le difficoltà di integrazione all’interno dell’UE e i complicati rapporti bilaterali, come quelli con la Francia, impongono all’Italia un dilemma strategico tra l’essere allineati con gli USA e un ruolo più attivo nel Mediterraneo, contestualmente ad esigenze di sicurezza interna e cambiamenti globali.
Matteo Mazziotti sul Domani

Fincantieri in Medio Oriente. Fincantieri punta con decisione verso il Medio Oriente. L’azienda italiana ha siglato un accordo con il conglomerato emiratino Edge per la creazione di una società mista. Con sede ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, sarà posseduta per il 5196% da Edge e per il 49% da Fincantieri. L’azienda potrà contare su una filiera del valore stimato di 30 miliardi di euro per la progettazione e costruzione di navi militari nonché per lo sviluppo di un programma sottomarino di medie dimensioni.
Olivier Tosseri su Echos

Colonia. Usa e Cina investono, l’Europa pensa alle regole e diventerà una colonia. Alec Ross, esperto americano di economia digitale, critica l’Europa per il mancato sviluppo di un’industria tecnologica propria e la mette in guardia dal rischio di diventare una “colonia economica” di Stati Uniti e Cina, che invece investono massicciamente in intelligenza artificiale (AI). Ross sottolinea l’importanza dell’AI nell’aumentare la produttività e nell’affrontare il cambiamento climatico, e critica l’eccessiva concentrazione sui rischi piuttosto che sulle opportunità di investimento, citando il caso di Nvidia come esempio del dinamismo statunitense. Conclude affermando che l’Europa dovrebbe giocare un ruolo più attivo e proporre un proprio modello di crescita economica e contratto sociale, evitando di limitarsi a regolamentare, per non finire in una posizione subalterna rispetto ai leader tecnologici mondiali.
Arcangelo Rociola sulla Stampa

Falsi, assurdità della IA. Google ha temporaneamente sospeso il generatore di immagini AI, Gemini, a seguito di controversie legate alla creazione di immagini false, come quelle di nazisti dalla pelle scura e Padri fondatori afroamericani, in uno sforzo mal interpretato di inclusione. Il dibattito si sta intensificando sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella nostra società, con questioni che spaziano dalla possibile senzienza delle AI alla loro obbedienza verso gli esseri umani, fino alle implicazioni etiche di creazioni come immagini fake di celebrità. Infine, si sollevano preoccupazioni ambientali riguardanti l’alto consumo di acqua necessario per l’industria dell’intelligenza artificiale, con stime che indicano un significativo aumento del fabbisogno idrico nei prossimi anni.
Matteo Persivale sul Corriere

Ambulanze aeree. Btv entra nella base produttiva di Leonardo. Quali ambulanze aeree abbiamo comprato. All’inizio del mese è arrivato il primo elicottero operato sul sistema Hems.
Vera Naydenova su btvnovinite.bg

Sonde. Leonardo sviluppa a Campi Bisenzio tecnologie elettro-ottiche per monitorare il pianeta e contribuire a missioni spaziali internazionali, focalizzandosi su sicurezza globale e sostenibilità. Le tecnologie prodotte permettono di raccogliere dati cruciali su cambiamenti climatici, deforestazione e altri fenomeni, e sono impiegate in missioni come EarthCARE per studiare l’equilibrio termico terrestre. Leonardo collabora a progetti significativi come Plato, Flex e Iride, sviluppando strumenti come i sensori d’assetto per la navigazione spaziale e telescopi per l’osservazione di esopianeti, al fine di ampliare la comprensione dell’universo e lo stato di salute della Terra.
Barbara Berti sul Giorno

Abitazione orbitante. Il primo elemento della base sarà lanciato nel 2026 e sarà formato da un sistema che fornisce comunicazioni, propulsione, sistemi vitali e agganciato al modulo d’abitazione Halo (Habitation and Logistic Outpost). Proprio Halo è in fase di ultimazione negli stabilimenti di Thales Alenia Space Italia (I’as) del Gruppo Leonardo, diventata ormai la fabbrica delle abitazioni cosmiche, pubbliche e private. Questo è il frutto dello sviluppo di una capacità tecnologica consolidata in 40 anni.
Giovanni Caprara sul Corriere

A Pomezia l’eurodrone militare. L’avionica del nuovo EuroDrone militare sarà prodotta a Pomezia da Northrop Grumman Italia in collaborazione con la società francese Safran, grazie a un accordo che conferisce all’Italia un ruolo all’avanguardia nella tecnologia drone. Il sistema di navigazione inerziale Navex-100, frutto del lavoro della società di Pomezia, garantirà la gestione dell’assetto, della direzione, della posizione e della velocità del velivolo, essendo integrato con i sistemi di geolocalizzazione satellitare Gps e Galileo. Questo sviluppo riflette l’importanza strategica dei droni nel panorama militare contemporaneo, dove l’Italia si posiziona come leader nelle soluzioni tecnologiche avanzate.
Su Latina Oggi

Intelligenza Artificiale. La collaborazione fra tecnologia satellitare, Intelligenza artificiale e scansione ottica ha ormai oltrepassato i limiti dell’area di competenza militare. Esempio ne è Leonardo, che ha sviluppato una serie di piattaforme secure-bydesign, cioè concepite sin dalla fase di progettazione per essere resilienti alle minacce cyber, che consentono agli operatori di avere una visione d’insieme del contesto, che sia integrata, completa e sempre aggiornata. Tutto questo grazie alla valorizzazione delle informazioni assicurata da algoritmi di Intelligenza artificiale, in grado di abilitare un processo decisionale consapevole ed efficace. In particolare, con riferimento al monitoraggio delle infrastrutture critiche di tipo energetico, Leonardo ha partecipato con altri partner al progetto di ricerca triennale SecureGas.
Massimiliano del Barba sul Corrriere

Progetto sperimentale. Citazione per il progetto sperimentale Automatic Progress Measurement, avviato un anno fa nell’area Mind a Milano, per la realizzazione dell’edificio “The Hive”, frutto di una collaborazione tra Accenture, Leonardo e WindTre.
Alessia Cruciani sul Corriere

Droni per l’agricoltura. Telespazio, joint venture tra Leonardo e Thales (rispettivamente al 67 e 33 per cento) implementa lo sviluppo dei droni applicati in agricoltura e contro lo stress idrico e le infestanti l’occhio dall’alto permette un intervento più mirato. Tutto ciò grazie alla «Advance Air Mobility», un campo nel quale Telespazio è tra i primissimi esperti, per un settore che va dalla sicurezza alla logistica sanitaria, fino all’agricoltura di precisione, appunto. «Diciamo subito che tutto ruota intorno al “T-Drones’, la piattaforma che permette di gestire i servizi dei droni, assicurando la ripetitività delle operazioni in modo automatico», spiegano gli esperti di Telespazio.
Peppe Acquaro sul Corriere

Dialogo drone robot. Ideato e sviluppato in collaborazione con sei atenei italiani, il Leonardo Drone Contest nasce per promuovere lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale applicata all’ambito dei sistemi senza pilota e ha come obiettivo di favorire la creazione di un «ecosistema» dell’innovazione che coinvolga le capacità delle grandi imprese, degli atenei, delle PMI e degli spin-off e start-up.
Peppe Acquaro sul Corriere

Cybersecurity troppo costosa. Il rapporto dell’Istituto per la Competitività (I-Com) sottolinea che per il 74% delle imprese italiane l’aumento delle normative in cybersicurezza ostacola la competitività, principalmente a causa della mancanza di competenze, incertezza interpretativa e molteplicità di adempimenti. Le aziende propongono di migliorare l’ecosistema della cybersecurity aumentando la consapevolezza e la formazione del personale e augurano un rafforzamento della collaborazione pubblico-privato; ad oggi, il numero di cyberattacchi è in aumento, rendendo urgente migliorare le misure di sicurezza. Infine, nonostante gli ostacoli come i costi elevati e tempi lunghi per ottenere certificazioni volontarie in cybersicurezza, alcune aziende ritengono che queste certificazioni possano migliorare la loro immagine e aumentare le opportunità di gare d’appalto; l’UE e l’Italia stanno lavorando per definire e implementare nuovi ecosistemi normativi più robusti in materia.
Antonio Longo su Italia Oggi

L’India apre il settore spaziale agli stranieri. Nuovo impulso per l’industria spaziale indiana. Il governo indiano ha deciso di allentare le norme relative agli investimenti diretti esteri (IDE) nello spazio. Gli investitori stranieri potranno ora controllare il 100% del capitale delle aziende private del settore. Prima non era così. Nuova Delhi ha tutto a posto, ma ha mantenuto alcune garanzie. In alcuni sottosettori gli investitori dovranno ottenere l’approvazione del governo per controllare l’intero capitale delle società. Questo è il caso delle aziende che producono satelliti e di quelle che producono razzi.
Clement Perruche su Les Echos

Ryanair chiede soldi a Boeing. Ryanair chiede un risarcimento a Boeing per il peggioramento dei ritardi nella consegna degli aerei che hanno costretto la compagnia aerea ad avvertire che è sul punto di cancellare alcuni voli quest’estate. Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, ha affermato di “non essere sinceramente sicuro” di quanti aerei 737 Max Boeing consegnerà in tempo per i mesi estivi, sottolineando che la compagnia statunitense è stata precipitata in uno “spettacolo di merda” dopo l’esplosione della fusoliera. su un volo dell’Alaska Airlines a gennaio. Boeing ha dovuto affrontare un attento esame sull’incidente e l’autorità di regolamentazione dell’aviazione statunitense le ha impedito di espandere la produzione del 737 Max, il suo aereo più popolare.
Philips Georgiadis sul Financial Times

ECONOMIA

I costi del “poco Europa”. Lo studio del Parlamento europeo rivela che una maggiore integrazione dell’Unione Europea potrebbe comportare un risparmio di circa 3000 miliardi di euro l’anno entro il 2032, che si tradurrebbe in un vantaggio di 6700 euro annui per ogni cittadino europeo in diversi settori chiave come la transizione ecologica, la difesa e la digitalizzazione. Alcuni dei benefici più significativi deriverebbero dalla semplificazione amministrativa, dalla transizione verde, dall’investimento in tecnologie pulite e dalla modernizzazione digitale, con un impatto diretto sulla creazione di posti di lavoro e sulla riduzione delle spese. Tuttavia, per concretizzare questi risparmi, è essenziale una più stretta collaborazione tra gli Stati membri per affrontare sfide comuni quali i cambiamenti climatici, i conflitti geopolitici e le disuguaglianze sociali, evitando azioni frammentate o isolate.
Claudio Tito su Repubblica

Stretta sui subappalti. Il governo italiano discute una stretta normativa sugli appalti e la sicurezza lavoro, senza però includere le richieste sindacali di patente a punti, reato di omicidio sul lavoro e una Procura nazionale sulla sicurezza. Le nuove regole propongono, tra gli altri, la sospensione dei controlli per 18 mesi in aziende senza violazioni e potenziali sanzioni per la somministrazione illecita di manodopera. La trattativa con le parti sociali appare difficile, con i sindacati che mirano a estendere le garanzie dei contratti pubblici anche agli appalti privati oltre i 500.000 euro, a fronte della soglia di 20 milioni di euro proposta dal governo.
Valentina Conte su Repubblica

Più ispettori, ma consulenti. Federica Brancaccio, presidente dell’Ance, associazione dei costruttori edili, sottolinea la necessità di un dialogo permanente sulla sicurezza nel settore edile e propone che le ispezioni abbiano un carattere consulenziale piuttosto che punitivo. Brancaccio richiama attenzione sulla qualificazione delle imprese e lavoratori, criticando il sistema attuale che permette a chiunque di aprire una partita IVA e operare nel settore privato, suggerendo l’utilizzo di certificazioni come la Soa per garantire l’adeguatezza delle imprese. Al governo, propone di riconoscere adeguatamente gli oneri per la sicurezza e invoca un equilibrio nelle semplificazioni normative, evitando di comprimere eccessivamente i tempi dei cantieri a discapito della qualità e della sicurezza del lavoro svolto.
Giuseppe Colombo intervista Federica Brancaccio su Repubblica

Spa controvento. Uno studio di Nomisma ha evidenziato che le regioni del Nord Est d’Italia ricoprono un ruolo chiave nell’industria manifatturiera del paese, con un sorprendente dinamismo anche al Sud post-pandemia, dove il settore metallurgico e agroindustriale spingono la crescita. La Basilicata emerge come regione particolarmente incline all’eccellenza industriale, ospitando il 21,4% del proprio fatturato manifatturiero in aziende considerate “controvento” secondo i parametri di Nomisma, evidenziando un notevole incremento rispetto agli anni precedenti. Sul fronte nazionale, le imprese controvento rappresentano il 8,3% dei lavoratori manifatturieri italiani, con ricavi complessivi di oltre 100 miliardi di euro, e un Ebitdata di 23,4 miliardi, guidate prevalentemente da Pmi nel settore della nautica e da aziende “star” con performance eccezionali.
Carlotta Scozzari su Affari e Finanza

Cento miliardi in rinnovabili. Bloomberg Intelligence prevede che le utility europee investiranno cento miliardi di euro in energia rinnovabile nel 2024 per maggiore indipendenza energetica, nonostante il calo dei fondi Usa nell’alleanza pro-green e le posizioni contrastanti dei governi di destra. L’incertezza geopolitica, come la guerra in Ucraina e tensioni in Medio Oriente, influenzerà gli investimenti, con attese di un rallentamento dell’Ebitda e aumento dell’indebitamento tra il 2024 e il 2025. Banche e analisti hanno pareri differenziati sull’indipendenza energetica dell’UE e sugli investimenti nel settore pulito, ma si prospetta un incremento degli investimenti nonostante le ridotte remunerazioni per gli azionisti e il minor supporto degli Stati Uniti.
Fabrizio Goria sulla Stampa

Bruxelles sbaglia rotta. La Commissione Europea teme che la fusione tra Ita Airways e Lufthansa possa danneggiare la concorrenza nel settore aereo, ma secondo gli esperti del settore in Italia la situazione di mercato è molto aperta, con le compagnie low cost dominanti e Ita Airways che detiene una piccola quota del mercato. Il ritardo nelle decisioni dell’Unione Europea, che posticipa il giudizio all’aggregazione al 6 giugno, è criticato come un approccio sbagliato che potrebbe favorire compagnie non europee e non considera che la fusione Ita-Lufthansa avrebbe effetti di riequilibrio piuttosto che di riduzione della concorrenza. Esperti come Ugo Arrigo puntualizzano che la fusione non contraddirebbe la competizione, ma rimodulerebbe le alleanze e i rapporti di forza senza ridurre la concorrenza sia per i voli domestici che per quelli internazionali, suggerendo che le preoccupazioni di Bruxelles non sono giustificate e potrebbero generare una perdita di tempo e risorse.
Massimo Giannini su Affari e Finanza

Ilva, prime sfide del commissario. Il ministro Adolfo Urso ha discusso un possibile prestito ponte di 320 milioni di euro per Ilva in un incontro a Copenaghen con il vicepresidente della Commissione UE Margrethe Vestager, e sta per incontrare sindacati e commissario a Taranto per discutere il futuro del polo siderurgico. Intanto, il tribunale di Milano è chiamato a decidere sull’insolvenza di Acciaierie d’Italia, permettendo potenzialmente l’iniezione di capitali nell’azienda, mentre il sindacato FIOM CGIL chiede la riattivazione degli altiforni fermi per aumentare la produzione, gravemente ridotta negli ultimi anni. Se continua a operare solo un altoforno, si prevede un’ulteriore calo di produzione di 1,5 milioni di tonnellate, aggravando la situazione attuale con solamente 3 milioni di tonnellate prodotte nel 2023, a fronte dei picchi produttivi del passato.
Sofia Fraschini sul Giornale

Le sette sorelle che dominano Wall Street. La tecnologia delle “7 sorelle” di Wall Street, incluse Nvidia, Meta, Apple e altre big tech, domina l’economia globale con una capitalizzazione di 14.000 miliardi di dollari, influenzando pesantemente i mercati. Nvidia, con i suoi recenti profitti record e il ruolo chiave nell’intelligenza artificiale, spinge le quotazioni di Wall Street ai massimi storici, segno dell’importanza crescente delle tecnologie avanzate. Nonostante gli alti e bassi storici del mercato, l’ottimismo nei confronti delle applicazioni dell’intelligenza artificiale e delle future innovazioni tecnologiche mantiene elevato l’entusiasmo degli investitori e prospetta una continua espansione dell’influenza delle big tech
Sulla Stampa

POLITICA ITALIA

Inchiesta. Una squadra del Reparto mobile di Pisa, composta da circa 15 agenti, è al centro di un’indagine per aver manganellato gli studenti durante un corteo non autorizzato; le indagini sull’operato della polizia sono state affidate ai carabinieri. Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha garantito che valuterà eventuali eccessi nell’uso della forza e si accerterà con attenzione anche sulla gestione della manifestazione da parte della catena di comando della Questura.
Rinaldo Frignani sul Corriere

Manifestazione. Gli studenti hanno manifestato pacificamente a Roma, chiedendo le dimissioni del ministro dell’Interno Piantedosi dopo le violenze subite da giovani manifestanti a Pisa, con la partecipazione dell’opposizione e l’appello a mobilitarsi in difesa della libertà di manifestare. Nonostante le richieste di chiarimenti, il governo e il primo ministro Meloni non hanno fornito risposte soddisfacenti, imponendo un clima critico di repressione del dissenso. La protesta ha visto un’ampia partecipazione, inclusi studenti, famiglie e artisti, che condannano l’uso della forza e sostengono il diritto di manifestare, con alcune tensioni di fronte alla minaccia di ulteriori interventi della polizia.
Viola Giannoli su Repubblica

Mattarella chiama Meloni. Il presidente Sergio Mattarella ha contattato la premier Giorgia Meloni per esprimere la sua preoccupazione riguardo l’uso della forza da parte della polizia contro i cortei studenteschi pacifici a Firenze e Pisa, sottolineando l’importanza della coesione sociale e del diritto democratico al dissenso. Matteo Salvini, vicepremier e segretario della Lega, ha difeso le forze dell’ordine, ritenendo inaccettabili le critiche a loro carico e insistendo sull’autorità e la sicurezza, pur promettendo di analizzare eventuali eccessi nella risposta della polizia. La tensione sale nel paese mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si trova al centro del dibattito e sia il sindaco di Pisa che il candidato sindaco di Livorno chiedono chiarimenti sui recenti eventi, con la comunità locale che si mobilita in risposta agli episodi di violenza.
Matteo Pucciarelli su Repubblica

Così iniziano i regimi. Gustavo Zagrebelsky, ex presidente della Corte Costituzionale, mette in guardia contro la repressione delle libertà costituzionali in Italia, sottolineando che il diritto a manifestare è fondamentale e non deve essere soffocato da autorizzazioni ingiustificate. Presidente emerito della Corte, Zagrebelsky critica l’atteggiamento del governo nei confronti delle proteste e la violenza usata contro gli studenti, affermando che si sta diffondendo un clima di insicurezza e intimidazione, che potrebbe portare a una limitazione del dissenso e a involuzioni autoritarie. Infine, si esprime contro la proposta di riforma del premierato di Meloni, temendo che possa incarnare una democrazia del vincitore in cui il manganello diventa uno strumento di dominio, avvicinandoci a regimi illiberali come quello di Orbán.
Serenella Mattera intervista Gustavo Zagrebelsky su Repubblica

La polizia non va attaccata. Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia, ammette che vi siano stati errori nell’intervento della polizia a Pisa ma difende le forze dell’ordine e ritiene che non debbano essere indiscriminatamente attaccate; sostiene che la forza debba essere usata solo come ultima risorsa. Seguendo il richiamo del Presidente Mattarella per una gestione più calma della situazione, Foti invita al dialogo e all’attenzione per non generalizzare comportamenti isolati delle forze dell’ordine. Inoltre, denuncia una certa manipolazione politica degli eventi e ribadisce che le regole d’ingaggio attuali funzionano bene, ma potrebbe esserci spazio per miglioramenti per assicurare che la forza venga utilizzata correttamente durante le manifestazioni.
Luca Monticelli sulla Stampa

Zelensky. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso gratitudine verso il premier italiano Giorgia Meloni per il sostegno, ma ha espresso preoccupazione per la presenza di sentimenti pro-Putin in Italia, chiedendo misure più severe come la cancellazione dei visti. Zelensky ha ribadito l’importanza del supporto occidentale per la vittoria dell’Ucraina, in un contesto di falsificate elezioni presidenziali russe svoltesi nei territori occupati e di intensi bombardamenti russi sulla regione di Zaporizhzhia. Nonostante la situazione disastrosa causata dall’invasione russa, l’ottimismo e la determinazione rimangono forti tra gli ucraini, che continuano a combattere con impegno e abilità, supportati dal circolante ottimismo sulla loro futura vittoria.
Monica Perosino sulla Stampa

Troppi filo Putin in Italia. Il presidente ucraino Zelensky ha criticato la presenza di sostenitori di Putin in Italia, affermando che l’Ucraina si sta preparando a condividere un elenco di filo-putiniani con la Commissione europea e interrogando la capacità dell’Europa di sostenere l’Ucraina indipendentemente dagli Stati Uniti. Nel corso di una conferenza stampa, ha evidenziato la speranza che gli aiuti militari occidentali possano cambiare le sorti della guerra e ha parlato di un’imminente controffensiva ucraina, senza rivelare dettagli e sottolineando l’importanza della diplomazia, con una possibile conferenza di pace. Zelensky ha respinto le voci di divisioni interne e di calo di popolarità come propaganda russa, ribadendo l’obiettivo di tornare ai confini pre-1991 dell’Ucraina e rilevando le gravi perdite inflitte dai russi.
Lorenzo Cremonesi sul Corriere

Dieci anni con Kiev. L’Italia si è impegnata in un accordo di cooperazione decennale che la vincola a intervenire in sostegno dell’Ucraina entro 24 ore in caso di nuovi attacchi russi, e a fornire aiuti economici e militari continuativi; l’accordo prevede anche il sostegno italiano all’ingresso dell’Ucraina nella Ue e nella Nato. Mancano dettagli trasparenti riguardo all’ammontare e alla tipologia di armi fornite dall’Italia, a differenza di altri accordi internazionali, mentre sono specificati gli aiuti economici extra armi. La parte più controversa riguarda l’impegno a consultarsi per rispondere a future aggressioni russe, con obblighi di aiuto in sicurezza, difesa, e impegni economici per la ricostruzione, mentre il Presidente Zelensky allude a fughe di informazione riguardanti piani di controffensiva ucraini noti in anticipo al Cremlino.
Giacomo Salvini sul Fatto

POLITICA MONDO

Transnistria. Il Parlamento della Transnistria, una enclave separatista della Moldavia, tiene una sessione speciale per riaffermare il desiderio di aderire alla Federazione Russa, seguendo un modello simile a quello di altre regioni post-sovietiche sotto l’influenza della Russia. Le tensioni sono acuite dall’avvicinamento della Moldavia all’Unione Europea, con azioni russe di guerra ibrida e potenziali interferenze nell’area moldava di Gagauzia. Le mosse della Transnistria si inseriscono in un più ampio contesto di rafforzamento dell’influenza russa da parte del Cremlino che, nonostante le difficoltà, include azioni militari in Ucraina e alleanze con altre potenze come Iran e Cina.
Gianni Vernetti su Repubblica

Mar Rosso. Le forze statunitensi e britanniche hanno risposto agli attacchi Houthi con una serie di bombardamenti, colpendo 18 obiettivi in 8 località diverse, inclusi bunker, droni e equipaggiamenti militari, alcuni dei quali erano nascosti in rifugi sotterranei. Nonostante le misure difensive dei militanti Houthi come il mimetizzarsi e disperdere materiali, recentemente sono stati registrati almeno 60 attacchi ai danni di navi commerciali nel Mar Rosso, due delle quali sono state colpite negli ultimi giorni, inclusa una petroliera americana e un mercantile britannico, quest’ultimo abbandonato e con perdite di petrolio. Gli attacchi continui degli Houthi, non mirando necessariamente al successo ma a minare la sicurezza delle rotte navali di rilevanza globale, aumentano la loro influenza nel mondo arabo e mostrano la loro valenza strategica per Teheran, mentre la cauta reazione di paesi come Arabia Saudita e Egitto dimostra la complessità del conflitto nel Mar Rosso.
Guido Olimpio sul Corriere

Houthi tecnologici. L’immagine degli Houthi come una semplice banda armata con vecchie armi è obsoleta; gli Houthi hanno dimostrato capacità militari avanzate con un moderno arsenale, incluso l’uso di missili balistici, droni e mini-sub di fabbricazione iraniana. Il loro controllo sulla costa yemenita di Bab el Mandeb minaccia seriamente il traffico marittimo internazionale, influenzando il commercio mondiale di petrolio e gli introiti del Canale di Suez. Le prove fornite dalla Defense Intelligence Agency degli Stati Uniti confermano il supporto dell’Iran agli Houthi con armamenti sofisticati, complicando ulteriormente il ripristino della sicurezza in quella regione marittima strategica.
Fabio Scuto sul Fatto

Detenuti liberi, ma in Qatar. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato che l’operazione militare a Rafah, nella Striscia di Gaza, procederà nonostante le trattative di pace in corso, che includono un accordo per una tregua di sei settimane e lo scambio di 40 ostaggi israeliani con detenuti palestinesi che dovrebbero poi essere deportati in Qatar. La pressione internazionale, guidata dal presidente Joe Biden, cerca di accelerare un’intesa per la tregua prima del mese sacro musulmano del Ramadan. All’interno di Israele, aumentano le tensioni e le proteste contro Netanyahu, con l’ex primo ministro Ehud Barak che incita alla protesta continua per forzare le dimissioni di Netanyahu, che cerca di mantenere un’immagine di forte leadership a rischio di mettere in pericolo la vita degli ostaggi.
Davide Frattini sul Corriere

Il Cremlino impone l’oblio su Navalny. Il dissidente russo Aleksej Navalny è morto in carcere, e il suo corpo è stato restituito alla madre Lyudmila dopo un braccio di ferro con le autorità. Mentre la Russia cerca di imporre l’oblio su Navalny, la famiglia è alle prese con i tentativi di autorità di imporre condizioni rigide per la sepoltura, come una cerimonia privata e in segretezza per evitare proteste. Nonostante le insinuazioni ufficiali su una morte per coagulo di sangue, la famiglia e i sostenitori sospettano cause non naturali, e si scontra con le autorità per una sepoltura dignitosa e potenzialmente una autopsia indipendente.
Rosalba Castelletti su Repubblica

Biden, sei licenziato. Donald Trump ha prevalso su Nikki Haley con circa il 60% dei voti contro il 40% nelle primarie repubblicane della South Carolina, consolidando la sua presa sul partito e mettendo in luce la sfida di Haley nel suo stesso stato. L’ex presidente ha mostrato di avere un forte seguito, nonostante alcune preoccupazioni sull’elettorato che dubita della legittimità delle elezioni del 2020 e rifiuta candidati coinvolti in procedimenti giudiziari, con Haley che attrae solo un terzo di questi elettori preoccupati. Il sostegno di Trump tra gli elettori bianchi e anziani, così come tra i moderati che esprimono dissenso, solleva interrogativi sulla sua capacità di unificare completamente il partito in vista delle elezioni generali di novembre e su come i suoi sostenitori reagirebbero in caso di una sua sconfitta.
Viviana Mazza sul Corriere

Hub della destra americana in Italia. La Conservative Political Action Conference (CPAC), organizzazione di spicco dei conservatori americani e rappresentante del trumpismo, mira a espandere la sua influenza organizzando un evento in Italia simile a quello tenuto in Ungheria per rafforzare il legame con gli alleati europei del movimento “Maga”. L’interesse per l’Italia è confermato dall’ex consigliere di Trump, Steve Bannon, e dall’organizzatore della CPAC, Matt Schlapp, che ha discusso l’idea con Francesco Giubilei, rappresentante della Fondazione Tatarella e già relatore agli eventi CPAC a Budapest. Tuttavia, emergono ostacoli economici e politici all’idea: l’Italia ha restrizioni di finanziamento più stringenti rispetto all’Ungheria e una stretta alleanza con il trumpismo potrebbe non allinearsi con l’ampio orizzonte politico necessario, considerando anche la distanza generazionale e ideologica tra Trump e la Meloni, attuale leader del governo italiano.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

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