Rassegna del 28 luglio

Sicurezza

*Airbus punta sull’Italia.* Guillaume Faury, amministratore delegato di Airbus, ha annunciato in un’intervista al Sole 24 Ore, la firma di un memorandum d’intesa (MoU) per rafforzare la collaborazione con Leonardo, soprattutto nell’ambito dell’elicottero militare Nh90, e ha discusso di potenziali sinergie in spazio e aerostrutture. Faury ha osservato che la situazione politica negli Stati Uniti e le tensioni geopolitiche influenzano il business, ma Airbus si adatta ai cambiamenti. Nonostante i problemi di Boeing non siano visti positivamente, Airbus sta imparando dalla situazione. Il mercato dell’aviazione commerciale sta riprendendosi dal Covid, ma la produzione è sotto pressione a causa di una domanda superiore all’offerta. Infine, Faury ha riconosciuto la concorrenza emergente della cinese Comac, ma non prevede una sfida diretta nel breve termine, mentre esplora una maggiore integrazione con Thales nel settore dei satelliti, nonostante le preoccupazioni dell’Antitrust europeo
_Gianni Dragoni su Sole 24 Ore_

*Quarta rivoluzione.* Guillaume Faury, CEO di Airbus, sta guidando l’azienda in quella che definisce la quarta rivoluzione dell’aviazione: la decarbonizzazione. Nonostante il successo di Airbus, con un portafoglio ordini per i suoi jet A320, A321, A330 e A350, Faury deve affrontare sfide come i problemi della catena di approvvigionamento, che hanno costretto a ridurre gli obiettivi di produzione di quest’anno. Sta anche affrontando gli impegni ambientali, puntando alla neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050, obiettivo che ritiene raggiungibile. Faury è impegnato nelle discussioni politiche, sostenendo legami economici più stretti tra Regno Unito e Unione Europea dopo la Brexit e appoggiando progetti infrastrutturali come la terza pista di Heathrow. Nel frattempo, Airbus sta investendo nei carburanti sostenibili per l’aviazione e nella tecnologia dell’idrogeno, nonostante la concorrenza di Boeing e dei produttori cinesi emergenti. Faury sottolinea l’importanza dell’aviazione per la società e respinge le resistenze alle nuove tecnologie di controllo del traffico aereo che potrebbero ridurre le emissioni di CO2.
_John Arlidge su Sunday Times_

*Made in Italy.* Durante il viaggio di quattro giorni in Cina, la premier accompagnata da una delegazione d’imprenditori incontrerà il leader Xi. Presenti anche rappresentanti di Leonardo.
_Barbara Fiammeri su Sole 24 Ore_

*Domare il Dragone.* Giorgia Meloni in missione a Pechino. Archiviata la via della seta, che sollevava timori in termini di sicurezza e intelligence, oltre che disoccupazione, si cercano vantaggi reciproci. Al Forum cinese saranno presenti delegazioni del made in Italy. Per citame solo alcuni, il gruppo Pirelli, il colosso dell’energia ENI, il gigante di aerospazio e armamenti Leonardo, produttori di vino e nomi dell’alta moda come per esempio Dolce e Gabbana.
_Mirko Molteni su Libero Quotidiano_

*Contribuire di più al Parco.* L’azienda Intermarine di Sarzana ha ottenuto una maxi-commessa da oltre un miliardo di euro, che porterà alla creazione di centinaia di posti di lavoro. Tuttavia, Pietro Tedeschi, ex presidente del Parco Montemarcello Magra Vara, ritiene che le aziende lungo il fiume, compresa Intermarine, debbano contribuire maggiormente alla pianificazione territoriale. Nel 2020 aveva suggerito lo sviluppo di aree nautiche fuori dal parco, ma lamenta che nulla sia stato fatto in tal senso. Critica la distribuzione dei fondi del Pnrr, che favorisce l’asse Genova-Savona a discapito dello Spezzino, limitando il suo potenziale di collegamento con la Padania e l’Europa.
_su Secolo XIX La Spezia_

*Numeri da record.* L’industria aerospaziale lombarda, con un focus sulla provincia di Varese, ha registrato un aumento dell’export del 83,4% nel 2023, raggiungendo quasi 1,9 miliardi di euro e ha rappresentato un quarto dell’export italiano del settore. La presenza di 14 imprese al Farnborough International Airshow a Londra ha evidenziato l’importanza del settore che conta oltre 200 aziende e 22mila addetti in Lombardia. Oltre ai grandi nomi come Leonardo, il settore si avvale di numerose piccole e medie imprese con un forte potenziale di crescita all’estero, come dimostrato dalla provincia di Varese, che ha visto un incremento del 96,7% nelle esportazioni nel 2023
_Lorenzo Crespi su Giorno_

*Il mondo ha bisogno di chip.* StMicroelectronics, azienda di semiconduttori di cui Italia e Francia detengono il 27%, ha visto un calo del 25% dei ricavi nell’ultimo trimestre, principalmente a causa della diminuzione della domanda nel settore automobilistico, in particolare per i veicoli a combustione. Il CEO Jean-Marc Chery sottolinea la necessità di mercati stabili e regole chiare per affrontare sfide come il cambiamento climatico e un’economia frammentata. Nonostante la volatilità del mercato e le incertezze globali, l’azienda mantiene la sua strategia e prevede una ripresa della domanda una volta che i clienti avranno smaltito le scorte. StMicroelectronics sta investendo in Italia e Francia e prevede diverse assunzioni, principalmente di ingegneri e designer di prodotto, per rafforzare la sua capacità di progettazione e produzione di semiconduttori.
_Giovanni Stringa su Corriere della Sera_

*La Cina può spezzare il duopolio.* Airbus e Boeing, i giganti dell’industria aeronautica, si sono confrontati all’airshow di Farnborough in un’edizione più sobria del solito, con entrambe le aziende che hanno annunciato ordini di aerei, ma in numero ridotto. Boeing sta ancora affrontando le ripercussioni di problemi di sicurezza con il suo 737 MAX, che ha costretto a rallentare la produzione, mentre Airbus ha dovuto posticipare l’aumento delle consegne dei suoi jet a causa di problemi nella catena di fornitura. Nonostante la domanda crescente, con Boeing che prevede un raddoppio della flotta globale di aerei passeggeri nei prossimi 20 anni, le barriere all’ingresso per nuovi concorrenti rimangono elevate, con costi e tempi di sviluppo significativi. Tuttavia, la Cina, con la sua COMAC e il jet C919, emerge come una potenziale minaccia per il duopolio, nonostante le sfide tecniche e di mercato che deve ancora superare.
_su Economist_

*Pioniere.* Il colonnello Vadym Sukharevsky, primo comandante delle forze di sistemi senza pilota in Ucraina, è un pioniere nella guerra con i droni, avendo iniziato a sfruttarli nel 2014 per la guida dell’artiglieria. La sua esperienza e innovazione tecnologica lo hanno portato a guidare la nuova unità, nonostante il budget limitato e un nemico meglio finanziato. L’Ucraina mantiene la parità qualitativa contro la Russia grazie a tattiche superiori e innovazione, nonostante la Russia abbia un vantaggio quantitativo nei droni. Sukharevsky enfatizza l’importanza di un uso complementare dei droni in guerra, rifiutando l’idea di cedere il controllo decisionale all’intelligenza artificiale. Mentre l’Ucraina lotta contro un nemico supportato da altre tirannie, Sukharevsky avverte che il mondo potrebbe non essere preparato per le implicazioni future della guerra con i droni.
_su Economist_

*Essi.* L’Europa sta cercando di migliorare le sue difese aeree, indebolite dopo anni di trascuratezza e ulteriormente esposte dalla crisi ucraina. La Germania guida l’European Sky Shield Initiative (ESSI), un progetto congiunto di 21 paesi per l’acquisto di sistemi di difesa aerea, che promette economie di scala e cooperazione in logistica, manutenzione e formazione. L’ESSI prevede diversi strati di difesa per affrontare minacce a varie altitudini e velocità, con sistemi come l’IRIS-T tedesco, il Patriot americano e l’Arrow-3 israeliano. La scelta di sistemi non europei ha suscitato critiche, in particolare dalla Francia, che preferirebbe rafforzare l’industria di difesa europea. Nonostante le preoccupazioni su una possibile corsa agli armamenti e la fiducia nel deterrente della NATO, l’iniziativa procede, con alcuni paesi che si uniscono per acquisti congiunti di sistemi di difesa aerea europei.
_su Economist_

*Raddoppiare e triplicare migliorando l’efficienza.* Il capo dell’esercito britannico, il generale Sir Roly Walker, ha espresso preoccupazione per la possibilità che una guerra possa scoppiare prima di quanto si pensi, durante la conferenza annuale sulla guerra terrestre tenutasi a Church House. Walker ha delineato un piano per raddoppiare la potenza di combattimento dell’esercito in tre anni e triplicarla entro la fine del decennio, senza richiedere più soldi o truppe, ma piuttosto migliorando l’efficienza attraverso un “Internet delle cose militari” basato sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, ci sono scettici che ritengono l’esercito britannico sottofinanziato e incapace di soddisfare gli attuali impegni con la NATO. Il nuovo segretario alla difesa, John Healey, ha annunciato una revisione completa della difesa, guidata da esperti esterni, che potrebbe portare a un aumento delle risorse, anche se Walker non ne è certo.
_su Economist_

*Giappone.* Il Giappone sta trasformando le sue forze armate con una spesa extra, ma non tutti sono d’accordo. Migliaia di persone hanno visitato la portaerei leggera Ise, mostrando sostegno per le Forze di Autodifesa (SDF) del Giappone. Il primo ministro Kishida Fumio ha annunciato riforme per rafforzare la difesa nazionale, con l’obiettivo di aumentare la spesa per la sicurezza al 2% del PIL entro il 2027 e acquisire missili a lungo raggio. Tuttavia, il Giappone affronta sfide come un’industria della difesa limitata, una valuta debole, una gioventù poco interessata all’arruolamento e un supporto pubblico limitato per un potere militare più forte. Nonostante ciò, il Giappone potrebbe diventare il terzo maggiore spenditore mondiale in difesa, con implicazioni significative per l’equilibrio di potere nell’Indo-Pacifico. –
_su Economist_

*Taiwan.* Taiwan sta intensificando i suoi esercizi militari annuali mirati a contrastare un’invasione cinese, riducendo gli elementi cerimoniali e scenografici criticati in passato per la loro inefficacia pratica. Le nuove manovre, annunciate dal ministro della difesa Wellington Koo e dal capo di stato maggiore Mei Chia-shu, saranno non sceneggiate e incentrate su scenari improvvisi per migliorare la preparazione reale delle forze speciali. Questi cambiamenti avvengono in un contesto di crescenti pressioni dalla Cina, che etichetta il nuovo presidente taiwanese Lai Ching-te come separatista, e di incertezza riguardo al supporto degli Stati Uniti sotto la potenziale presidenza di Donald Trump. Nonostante gli sforzi di riforma della difesa avviati dall’ex presidente Tsai Ing-wen e continuati da Koo, la fiducia pubblica nell’esercito taiwanese rimane bassa, e un tifone ha costretto alla cancellazione anticipata di gran parte degli esercizi di quest’anno
_su Economist_

*Risparmio e innovazione.* Stefano Cappellari, direttore regionale di Intesa Sanpaolo per Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna, descrive un semestre complicato per l’economia piemontese, con rallentamenti nell’export e nella produzione industriale, influenzati da incertezze globali e dalla transizione verso l’industria 5.0. Nonostante ciò, le imprese piemontesi mantengono un tessuto forte, con aspettative di ripresa verso la fine dell’anno. Il Piemonte si conferma una regione di risparmiatori, con un alto tasso di risparmio e un cambiamento nelle modalità di investimento verso opzioni più sicure. Intesa Sanpaolo, con la sua Divisione Banca dei Territori, si impegna a sostenere la crescita economica, civile e sociale del territorio, promuovendo iniziative e progetti che migliorano le condizioni locali e facilitano l’accesso al credito per le PMI. Infine, la banca sta affrontando la digitalizzazione, investendo in nuove tecnologie e adattando il modello di filiale per rispondere alle esigenze dei clienti in un contesto sempre più digitale.
_Andrea Monticone su CronacaQui Torino_

*Lotta alla plastica.* Anche a Varese è attiva Plastic Free, associazione nata nel 2019 per promuovere su tutto il territorio nazionale iniziative per contrastare l’inquinamento da plastica. A settembre sarà organizzato un evento con Leonardo che metterà a disposizione i suoi dipendenti per ripulire una area boschiva in zona Vergiate.
_su Prealpina_

*La Marina cerca alloggi.* La Marina Militare italiana è alla ricerca di alloggi per circa 140 militari in arrivo a La Spezia, con l’obiettivo di supervisionare le attività di progettazione e costruzione presso il cantiere del Muggiano. L’immobile richiesto deve essere situato entro 10 chilometri dal cantiere, avere stanze da letto, servizi igienici, spazi comuni e uffici, e rispettare gli standard di sicurezza e salute sul lavoro. La locazione avrà una durata di sei anni, con possibilità di proroga e recesso anticipato da parte del ministero. Le proposte ricevute in risposta all’avviso pubblicato non saranno vincolanti e il contratto di affitto sarà soggetto all’approvazione dell’Agenzia del Demanio, che determinerà il canone di locazione con uno sconto del 15%.
_Sondra Coggio su Secolo XIX La Spezia_

*L’origine delle galassie.* Daniela Carollo, astrofisica di origine siciliana e torinese di adozione, ha intrapreso un percorso di ricerca internazionale che l’ha portata dall’Osservatorio Astronomico di Torino all’Australia, dove ha completato il suo dottorato in Astrofisica al Mount Stromlo Observatory. Dopo aver lavorato a Sydney e negli Stati Uniti alla Notre Dame University, è tornata in Italia associandosi all’INAF, prima a Torino e poi a Trieste dal 2020. Carollo collabora attivamente con l’Australia, specializzandosi in Radioastronomia e collegando i dati dei telescopi australiani con quelli del telescopio Euclid per studiare la formazione delle galassie e la materia oscura. Oltre alla scienza, Daniela coltiva una passione per l’arte e il trekking, cercando una connessione spirituale con la natura.
_Barbara Mary su Piccolo_

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

*Debutto.* Giorgia Meloni, nel suo primo viaggio ufficiale in Cina come Presidente del Consiglio italiano, è arrivata a Pechino con la figlia Ginevra, iniziando una missione che considera storica. L’accoglienza è stata formale, con la tradizionale cerimonia e l’incontro previsto con il primo ministro Li Qiang e il presidente Xi Jinping. La visita mira a discutere questioni economiche, come i nuovi dazi UE sulle auto elettriche cinesi, e temi geopolitici, in particolare la guerra in Ucraina. Dopo la decisione dell’Italia di ritirarsi dalla Belt and Road Initiative, Meloni cerca di riparare le relazioni con la Cina e rafforzare i legami commerciali, sfidando Francia e Germania nell’attivismo economico con Pechino. Il governo Meloni punta a bilanciare la relazione commerciale con la Cina, promuovendo nuovi investimenti cinesi in Italia e sostenendo le aziende italiane attive nel paese asiatico
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_

*Ricucire.* La premier italiana Giorgia Meloni è in visita in Cina per incontrare il presidente Xi Jinping e il premier Li Qiang, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi, nonostante il ritiro dell’Italia dal progetto Belt and Road. La Cina vede in Italia un potenziale alleato per migliorare i rapporti con l’Unione Europea, soprattutto in vista della presidenza italiana del G7. Tra i temi caldi ci sono gli investimenti cinesi nel settore automobilistico italiano, in particolare per i veicoli elettrici, e il desiderio di Pechino di evitare nuovi dazi europei. La visita di Meloni potrebbe portare alla firma di un accordo su tecnologia green e mobilità elettrica, rafforzando così la cooperazione bilaterale e influenzando positivamente le relazioni Cina-UE.
_Gianluca Modolo su Repubblica_

*Cina e Italia.* Dieci anni fa, l’Italia e la Cina miravano a rafforzare i loro legami economici, con l’obiettivo di raggiungere 50 miliardi di euro di interscambio e la creazione di un Business Forum. Tuttavia, il Memorandum d’Intesa sulla Belt and Road Initiative firmato dal governo Conte è rimasto inattivo a causa di pandemia, conflitti e tensioni commerciali. Con l’ascesa al potere del governo Meloni, l’Italia cerca di rilanciare il partenariato strategico con la Cina, nonostante le sfide interne ed esterne e la concorrenza di altri paesi europei. L’interscambio tra i due paesi nel 2023 ha raggiunto i 66 miliardi di euro, con l’Italia che detiene investimenti diretti in Cina per 15,5 miliardi di euro. La premier Meloni è chiamata a rimodulare le relazioni bilaterali, riattivando vecchi meccanismi di dialogo economico e considerando l’importanza della Cina per l’export italiano, specialmente nei settori della transizione green e digitale
_Rita Fatiguso su Sole 24 Ore_

*È cinese metà della rete 5G italiana.* La rete 5G italiana è composta per il 51% da tecnologie cinesi, principalmente di Huawei e Zte, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza e i veti di altri Paesi occidentali. L’Unione Europea ha suggerito di diversificare i fornitori per ridurre i rischi, ma l’Italia non ha ancora imposto un bando ufficiale. Alcuni passi sono stati fatti con il Golden power per controllare gli investimenti stranieri nelle reti 5G, ma la presenza cinese è diminuita solo marginalmente. Questa situazione potrebbe complicare i tentativi del governo Meloni di rafforzare i legami economici con la Cina, mentre gli Stati Uniti continuano a vedere Huawei come una minaccia alla sicurezza.
_Filippo Santelli su Repubblica_

*Record di petrolio Italia-Libia.* Dopo un decennio, la Libia è tornata ad essere il principale fornitore di petrolio per l’Italia, con un significativo aumento delle esportazioni nel primo trimestre dell’anno. La situazione politica interna, sebbene complessa, ha permesso una maggiore stabilità che ha favorito le attività estrattive di Eni, presente in Libia dal 1959. Oltre al settore energetico, ci sono stati investimenti italiani in altri settori, come l’accordo di Danieli per la costruzione di un impianto siderurgico e il contratto di Saipem per servizi di sorveglianza del gasdotto GreenStream. La premier italiana Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza strategica della Libia per l’Italia, annunciando un futuro business forum per rafforzare ulteriormente i legami economici bilaterali.
_Carlotta Scozzari su Repubblica_

*Niente lacrime e sangue.* Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, dal Forum delle economie mondiali di Rio de Janeiro, ha commentato la possibile uscita di Biagio Mazzotta dalla Ragioneria generale dello Stato, indicando che la decisione è già presa e che Mazzotta è pronto a lasciare l’incarico. Daria Perrotta è l’ipotizzata successore, che diventerebbe la prima donna a ricoprire il ruolo di Ragioniere generale dello Stato in Italia. Giorgetti ha difeso la Ragioneria dalle accuse relative al Superbonus, attribuendo le responsabilità a scelte politiche sbagliate. Ha inoltre promesso che la prossima legge di Bilancio non sarà di “lacrime e sangue”, ma seria e responsabile, nonostante il rallentamento economico in Europa segnalato dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta. Infine, Giorgetti ha sottolineato l’importanza di una chiara direzione per l’Europa e per l’Italia come Paese fondatore. –
_Claudia Voltattorni su Corriere della Sera_

*Una rotta.* Il Ministro dell’Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato la necessità di una direzione chiara per l’Europa per mantenere il suo ruolo globale, in particolare nel contesto di sfide come l’intelligenza artificiale e le incertezze economiche. Durante il G20 delle Finanze a Rio de Janeiro, ha evidenziato l’importanza di affrontare problemi come la fame, la povertà e le disuguaglianze. Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, ha chiesto accordi commerciali che non frenino la crescita né alimentino l’inflazione, pur riconoscendo i segnali di un rallentamento economico in Europa. Giorgetti ha anche discusso le prospettive italiane nella governance europea, sottolineando l’importanza di posizioni di leadership per l’Italia, mentre Panetta ha messo in guardia sul rischio di un arresto dell’espansione economica e ha riflettuto sull’impatto dell’intelligenza artificiale sull’economi
_Fabrizio Goria su Stampa_

*Il taglio del cuneo resta.* Il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha annunciato il rinnovo del taglio del cuneo fiscale per il 2025, con l’intenzione di renderlo una misura permanente per sostenere i lavoratori. Ha inoltre presentato il “Fondo dei fondi”, un’iniziativa per prevenire la fuga del risparmio italiano e promuovere gli investimenti nel paese. Freni ha sottolineato l’importanza della crescita economica anziché l’indebitamento, puntando sulle entrate superiori alle attese e su un cambio di paradigma che valorizzi il mercato finanziario. Nonostante le sfide, il governo prevede di continuare con le privatizzazioni, valutando il momento opportuno per ciascuna operazione, e non esclude la possibilità di discutere un’estensione dei termini del Pnrr con l’Europa. Infine, Freni ha difeso la gestione del credito di imposta per le Zes del Mezzogiorno, assicurando che le imprese beneficeranno di un credito mai così elevato
_Luca Monticelli su Stampa_

*Ragioniere.* Il Ragioniere generale dello Stato, Biagio Mazzotta, è sotto forte pressione da parte del governo per lasciare il suo incarico e accettare la presidenza di Fincantieri, dopo aver rifiutato la guida delle Ferrovie dello Stato. La sua posizione è messa in discussione a seguito del buco di bilancio generato dal Superbonus, che ha superato di venti volte le stime iniziali, e per i suoi ripetuti rifiuti a progetti di legge senza copertura finanziaria. Nonostante la sua inamovibilità tecnica, confermata a gennaio 2023, il governo Meloni insiste affinché Mazzotta si dimetta, proponendogli alternative come un incarico alla Corte dei Conti o la guida dell’Autorità garante della privacy. A sostituirlo è pronta Daria Perrotta che diverrebbe la prima donna a ricoprire il ruolo di Ragioniere generale nella storia della Repubblica.
_Mario Sensini su Corriere della Sera_

*Concordato.* Il Governo ha introdotto una riforma fiscale che prevede una flat tax sui redditi aggiuntivi per chi aderisce al concordato preventivo, con la possibilità di risparmiare fino al 76% sull’extra reddito. La tassazione sostitutiva opzionale si applica alla differenza tra il reddito concordato e quello di riferimento del 2023, con aliquote variabili in base al punteggio Isa ottenuto. Per i contribuenti in regime forfetario sono previste aliquote ridotte e la possibilità di riporto in avanti delle perdite fiscali. Tuttavia, l’opposizione critica il decreto come una resa agli evasori e una scelta iniqua e inefficace, sottolineando che inizialmente l’opzione era riservata solo ai contribuenti con Isa elevato.
_Lorenzo Pegorin su Sole 24 Ore_

*Extra tassa.* Le imprese sanitarie italiane, in particolare quelle farmaceutiche e biomedicali, si trovano di fronte a un’imposta aggiuntiva di 2,7 miliardi di euro nel 2024 a causa del sistema di payback, che richiede loro di coprire parte dell’eccesso di spesa sanitaria. Questo meccanismo, in vigore da oltre 15 anni, è stato esteso anche al settore biomedicale e sta causando un’onerosa pressione finanziaria sulle aziende, che ora chiedono riforme per evitare impatti negativi sulla competitività e sull’occupazione. La spesa farmaceutica pubblica ha superato i limiti previsti, con le aziende farmaceutiche che dovranno pagare 1,64 miliardi di euro nel 2023, cifra che si prevede aumenterà nei prossimi anni. Farmindustria, rappresentante delle aziende del settore, sollecita un cambiamento del sistema per il 2026, proponendo un nuovo modello che consideri investimenti e ricerca e che non penalizzi la crescita industriale
_Marzio Bartoloni su Sole 24 Ore_

*Siccità.* Durante un’estate caratterizzata da siccità, l’Italia affronta una crisi idrica dovuta a una rete idrica obsoleta, con impianti vecchi fino a 50 anni e una perdita di un litro d’acqua su quattro. Nonostante la necessità di investimenti ingenti, stimati in 176 miliardi di euro, solo una frazione di questi fondi è stata stanziata dal governo, con 900 milioni di euro rispetto ai 12 miliardi previsti per interventi urgenti. L’Italia, che ha una delle tariffe più basse d’Europa e uno dei consumi pro capite più alti, non ha avuto una gestione efficace delle risorse idriche negli ultimi decenni, con una mancanza di progetti e investimenti seri. La situazione è aggravata dall’assenza di un piano per il riutilizzo dell’acqua depurata e da una rete di controllo inefficiente, che ha portato a uno spreco di 8 miliardi di metri cubi d’acqua all’anno
_Antonio Fraschilla su Repubblica_

*Balneari, Comuni nei guai.* L’Antitrust ha impugnato al Tar le delibere di 47 comuni italiani che hanno prorogato le concessioni balneari senza avviare gare, violando i principi concorrenziali e le normative europee. La situazione è caotica, con il governo ancora in trattativa con Bruxelles per una procedura di infrazione e l’assenza di una legge nazionale che regoli la materia. Le amministrazioni locali hanno risposto in modo insoddisfacente o non hanno risposto alle contestazioni dell’Antitrust, che ha presentato numerosi ricorsi al Tar. La confusione regna anche a livello giudiziario, con il giudice di pace di Rimini che ha chiesto chiarimenti alla Corte di giustizia europea, mentre la Toscana ha approvato una legge che cerca di bilanciare concorrenza e tutela degli investimenti.
_Paolo Baroni su Stampa_

*Borsa.* Piazza Affari sta vivendo un’estate caratterizzata da numerose uscite dal listino, con aziende come Tod’s e Unieuro che si preparano al delisting. Questo fenomeno è alimentato da bassi volumi di scambio e valutazioni scontate delle piccole e medie imprese (PMI), che si trovano a negoziare con uno sconto medio del 39% rispetto alle blue chip. L’assenza di nuove offerte pubbliche iniziali (IPO) e l’incremento dei delisting hanno ridotto il numero di aziende nel segmento Star, tradizionalmente vetrina dell’eccellenza imprenditoriale italiana. Gli addetti ai lavori sperano che il nuovo fondo Patrimonio Destinato del governo possa invertire il trend, attirando maggiori investimenti verso le PMI e rallentando il flusso di delisting. Nel frattempo, la situazione attuale vede una sottoperformance delle PMI rispetto agli altri indici e una crescente attenzione del private equity, che spesso incoraggia le uscite dalla quotazione pubblica.
_Matteo Meneghello su Sole 24 Ore_

*Allarme mutui.* Deutsche Bank ha subito oneri significativi sui prestiti immobiliari, ammontanti a 476 milioni di euro, a causa di tensioni nel settore immobiliare commerciale. Anche Blackstone Mortgage Trust è in difficoltà, avendo ridotto il suo dividendo trimestrale del 24,2% per preservare liquidità di fronte alle turbolenze di mercato. La Banca Centrale Europea, con il vicepresidente Luis de Guindos, sta monitorando attentamente il mercato immobiliare, soprattutto per quanto riguarda le esposizioni verso gli intermediari finanziari non bancari. Le preoccupazioni aumentano sia in Europa che negli Stati Uniti, dove si teme un impatto negativo sui bilanci di banche e fondi d’investimento a causa di possibili insolvenze e flussi di cassa negativi nel settore immobiliare commerciale.
_Fabrizio Goria su Stampa_

*Un patto per Comau.* Il segretario generale della UIL, Pierpaolo Bombardieri, esprime preoccupazione per la possibile cessione della maggioranza di Comau, azienda italiana leader nella robotica, a un fondo straniero, in un momento di transizione energetica e tecnologica complessa. Bombardieri sottolinea l’importanza di un patto per l’industria che coinvolga governo, imprese e sindacati, per affrontare sfide come il costo dell’energia e presentare un piano industriale all’Europa. Il governo ha in programma un incontro con Stellantis e i sindacati per discutere incentivi futuri, mentre Bombardieri evidenzia la necessità di un dialogo aperto e di una rappresentanza efficace, anche attraverso l’applicazione di un accordo del 2014 o una nuova legge che obblighi le imprese a fornire dati sugli iscritti ai sindacati. –
_Rita Querzè su Corriere della Sera_

*Porsche sbanda.* Porsche sta affrontando una fase difficile, con una domanda debole per i suoi modelli elettrici e una forte concorrenza, che ha portato a un calo degli utili e al crollo del valore delle azioni. In particolare, le vendite in Cina sono diminuite del 33%, influenzando negativamente i risultati finanziari dell’azienda. Di fronte a questi ostacoli, Porsche ha rivisto al ribasso le previsioni per il 2024, riducendo le stime di ricavi e margini operativi e abbassando la quota prevista di modelli elettrici. Nonostante ciò, l’azienda rimane un’icona nel settore delle auto sportive, con modelli come la 911 che mantengono un forte appeal. Nel frattempo, concorrenti come Ferrari continuano a prosperare, con una capitalizzazione di mercato e margini operativi superiori, e una strategia di elettrificazione più cauta.
_Alberto Annichiarico su Sole 24 Ore_

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

*Mosca Whashington.* Il New York Times ha rivelato che il ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, ha contattato il segretario del Pentagono, Lloyd Austin, per chiedere se gli USA fossero a conoscenza di un presunto piano segreto ucraino per un’operazione all’interno dei confini russi. Gli Stati Uniti hanno negato di essere informati sul piano e hanno consultato Kiev per ottenere dettagli. Questo episodio riflette la tensione e i sospetti tra le parti, con l’intelligence militare ucraina che conduce operazioni segrete senza sempre informare gli alleati. Nel frattempo, la Russia continua ad avanzare in Ucraina, nonostante le perdite, mentre Kiev attende l’arrivo di caccia F-16 promessi dalla NATO, che potrebbero aiutare a contrastare i raid nemici, ma non cambieranno drasticamente il bilancio delle forze
_Guido Olimpio su Corriere della Sera_

*Piano segreto.* Il Cremlino ha accusato l’Ucraina di pianificare un’operazione segreta contro Mosca, portando il ministro della Difesa russo Andrey Belousov a discuterne con il capo del Pentagono Lloyd Austin. Secondo il New York Times, funzionari americani, sorpresi dalle affermazioni russe, avrebbero preso sul serio l’avvertimento e avrebbero esortato l’Ucraina a non procedere con tali piani. Mentre le intenzioni e i dettagli dell’operazione rimangono sconosciuti, l’incidente suggerisce che i canali di comunicazione tra Russia e USA non sono completamente interrotti nonostante le tensioni. Nel frattempo, il conflitto in Ucraina continua, con Mosca che rivendica conquiste territoriali e Kiev che nega, in un contesto di crescenti tensioni internazionali e tentativi di dialogo diplomatico.
_Giuseppe Agliastro su Stampa_

*Hezbollah.* Un attacco missilistico di Hezbollah ha colpito un campo di calcio nel Golan, uccidendo dodici giovani e ferendone altri trenta. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha convocato il gabinetto di guerra in risposta all’attacco, mentre Hezbollah nega responsabilità nonostante una precedente rivendicazione. Parallelamente, Israele ha condotto raid su Gaza, colpendo una scuola e causando 30 vittime palestinesi. Il premier israeliano Netanyahu ha promesso che Hezbollah pagherà un prezzo elevato, mentre la tensione nella regione si intensifica con ulteriori lanci di missili da parte di Hezbollah e raid israeliani in risposta.
_su Corriere della Sera_

*Raid.* Un raid aereo israeliano su una scuola a Deir El Balah, nella Striscia di Gaza, ha causato la morte di oltre trenta palestinesi, tra cui donne e bambini, mentre altri venti sono stati uccisi in attacchi nella stessa area. Nel frattempo, un missile di Hezbollah ha colpito un campo da calcio a Majdal Shams, nel Golan israeliano, uccidendo undici giovani drusi, di cui cinque della stessa famiglia. Hezbollah ha negato la responsabilità, ma l’IDF israeliano sostiene il contrario. La tensione nella regione è alta, con rischi di guerra aperta tra Israele e Hezbollah, mentre a Roma si svolge un incontro internazionale per discutere la situazione, con scarse speranze di progresso a causa delle nuove richieste israeliane che potrebbero boicottare qualsiasi accordo.
_Paolo Brera su Repubblica_

*Il tavolo delle spie.* Domenico Quirico critica aspramente il vertice degli spioni tenutosi a Roma, definendolo una vergogna e un esempio di cinismo e sussiego. Il giornalista ricorda con nostalgia i tempi in cui le attività dei servizi segreti erano avvolte da un’aura di peccato e segretezza, a differenza di oggi, dove tali pratiche sono accettate e sostituiscono la diplomazia tradizionale. Quirico sottolinea l’etica tragica di questa evoluzione e la considera un segno di declino morale. Il vertice, che includeva figure come il capo della CIA e del Mossad, è visto come un’occasione mancata per affrontare seriamente i crimini e le violenze legate al conflitto a Gaza, lasciando la soluzione nelle mani di chi è abituato a operare senza rimorsi.
_Domenico Quirico su Stampa_

*Sondaggi su.* A una settimana dal ritiro di Joe Biden, Kamala Harris è in corsa per la presidenza degli Stati Uniti contro il repubblicano Donald Trump, con i sondaggi che mostrano una competizione molto serrata. Secondo il Wall Street Journal, Harris è solo due punti percentuali dietro Trump, e quando si considerano i candidati minori, come Robert Kennedy Jr., lei è addirittura in vantaggio. Harris ha guadagnato sostegno tra giovani, donne e minoranze, e la sua popolarità è cresciuta notevolmente dopo il dibattito di luglio che aveva messo in difficoltà Biden. La corsa è ora più aperta con Harris che ha riunificato il partito Democratico e sta attirando l’attenzione in stati chiave come Arizona, Nevada, Carolina del Nord e Georgia. J.D. Vance, vice di Trump, ha dovuto fare marcia indietro dopo commenti controversi sulle donne senza figli e con gatti, cercando di riconquistare l’elettorato non bianco, che mostra una forte preferenza per Harris.
_su Corriere della Sera_

*Sondaggi per Kamala.* Donald Trump ha insultato la vicepresidente Kamala Harris definendola “barbona” e “antisemita” durante un discorso a una platea cristiana, promettendo che con lui al potere non ci sarà più bisogno di votare. La campagna di Harris ha risposto, definendo Trump una persona da evitare e promettendo un’America migliore. Harris si concentra sulla raccolta fondi e sul coinvolgimento di donne e giovani, utilizzando piattaforme come Zoom per raggiungere un vasto pubblico. I sondaggi mostrano che Harris sta recuperando terreno su Trump, con solo 2 punti percentuali di distacco a livello nazionale, puntando su una coalizione “arcobaleno” di elettori non bianchi, giovani e donne. Nonostante ciò, analisti avvertono che senza un ampio sostegno degli elettori bianchi senza laurea, la sua vittoria negli Stati della Rust Belt potrebbe essere complicata.
_Anna Lombardi su Repubblica_

*Volano gli insulti.* Donald Trump ha insultato la vicepresidente Kamala Harris, definendola “barbona” e “antisemita” durante un evento con cristiani conservatori, promettendo miglioramenti tali da rendere inutile il loro voto in futuro. La campagna di Harris ha risposto, descrivendo Trump come una figura da evitare e sottolineando la propria visione progressista dell’America. La strategia di Harris si concentra sul coinvolgimento di donne, giovani, comunità nere e ispaniche, deluse da Biden, e sulla raccolta fondi tramite eventi virtuali su Zoom, che ha già fruttato 10 milioni di dollari in una settimana. I sondaggi mostrano Harris in ritardo di solo 2 punti percentuali a livello nazionale rispetto a Trump, con un potenziale di crescita tra gli elettori non bianchi, ma analisti indipendenti evidenziano sfide legate a temi come inflazione e immigrazione e la necessità di supporto da parte degli elettori bianchi senza laurea
_Alberto Simoni su Stampa_

*Giappone.* Il Giappone sta trasformando le sue forze armate con una spesa extra, ma non tutti sono d’accordo. Migliaia di persone hanno visitato la portaerei leggera Ise, mostrando sostegno per le Forze di Autodifesa (SDF) del Giappone. Il primo ministro Kishida Fumio ha annunciato riforme per rafforzare la difesa nazionale, con l’obiettivo di aumentare la spesa per la sicurezza al 2% del PIL entro il 2027 e acquisire missili a lungo raggio. Tuttavia, il Giappone affronta sfide come un’industria della difesa limitata, una valuta debole, una gioventù poco interessata all’arruolamento e un supporto pubblico limitato per un potere militare più forte. Nonostante ciò, il Giappone potrebbe diventare il terzo maggiore spenditore mondiale in difesa, con implicazioni significative per l’equilibrio di potere nell’Indo-Pacifico. –
_su Economist_

*Taiwan.* Taiwan sta intensificando i suoi esercizi militari annuali mirati a contrastare un’invasione cinese, riducendo gli elementi cerimoniali e scenografici criticati in passato per la loro inefficacia pratica. Le nuove manovre, annunciate dal ministro della difesa Wellington Koo e dal capo di stato maggiore Mei Chia-shu, saranno non sceneggiate e incentrate su scenari improvvisi per migliorare la preparazione reale delle forze speciali. Questi cambiamenti avvengono in un contesto di crescenti pressioni dalla Cina, che etichetta il nuovo presidente taiwanese Lai Ching-te come separatista, e di incertezza riguardo al supporto degli Stati Uniti sotto la potenziale presidenza di Donald Trump. Nonostante gli sforzi di riforma della difesa avviati dall’ex presidente Tsai Ing-wen e continuati da Koo, la fiducia pubblica nell’esercito taiwanese rimane bassa, e un tifone ha costretto alla cancellazione anticipata di gran parte degli esercizi di quest’anno
_su Economist_

*Perdita di influenza tedesca.* Olaf Scholz e Emmanuel Macron hanno affrontato resistenze durante un vertice dell’Unione Europea, dove i loro tentativi di riscrivere un documento strategico sono stati respinti da altri leader, evidenziando una tendenza preoccupante: la Germania, sotto la guida di Scholz, non sta influenzando l’UE come una volta. Il governo di coalizione tedesco è disfunzionale, con il cancelliere incapace di imporre la sua volontà e i partner europei che iniziano a lavorare attorno alla Germania piuttosto che con essa. Scholz è visto come meno collaborativo rispetto alla sua predecessora Merkel, e nonostante il sostegno tedesco all’Ucraina e ad altri progetti europei, la sua diplomazia è spesso percepita come insensibile. La Germania affronta sfide interne e internazionali, e mentre Scholz si impegna per l’espansione dell’UE e la cooperazione finanziaria, la sua capacità di guidare rimane in dubbio
_su Economist_

*Disfunzioni.* Durante la metà degli anni 2010, la Germania, guidata da Angela Merkel, era il fulcro dell’Unione Europea, ma ora la situazione è cambiata. La coalizione a tre partiti di Olaf Scholz è afflitta da disfunzioni che influenzano la leadership tedesca in Europa, con alleati che cercano soluzioni alternative. Nonostante il “Zeitenwende”, un cambiamento significativo nella politica estera e di sicurezza tedesca dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022, i partner europei sono spesso delusi dalle aspettative di leadership tedesca. La Francia, partner tradizionale della Germania, è paralizzata politicamente, e senza un forte sostegno tedesco, importanti iniziative dell’UE rischiano di arenarsi. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, potrebbe essere un’alleata utile per la Germania, ma il tempo stringe e le tensioni politiche interne tedesche potrebbero rallentare ulteriormente il progresso europeo
_su Economist_

*Derisione del cristianesimo.* La cerimonia inaugurale dei Giochi di Parigi ha suscitato polemiche per la rappresentazione di una versione dell’Ultima Cena con drag queen, che ha attirato critiche da parte dei vescovi e dell’estrema destra, mentre la sinistra ha espresso orgoglio. Il presidente francese Macron si è detto fiero dell’evento, che ha visto momenti di unità nazionale come la performance di Céline Dion. Nonostante le controversie, la cerimonia è stata un successo senza incidenti gravi.
_Stefano Montefiori su Corriere della Sera_

*Sgarbo.* Durante la cerimonia d’apertura dei Giochi a Parigi, una pioggia imprevista ha colpito i presidenti presenti, mettendo in imbarazzo l’organizzazione di competenza dell’Eliseo e il presidente francese Emmanuel Macron, già alle prese con una crescente impopolarità. Macron nulla ha potuto nonostante le previsioni. Il suo ritardo a una cena di gala organizzata dall’Eliseo ha suscitato critiche, mentre la copertura mediatica internazionale ha osannato l’evento. La sicurezza dell’Eliseo, responsabile della tribuna del Trocadero, non aveva previsto modifiche per la pioggia annunciata, lasciando i leader mondiali, tra cui il presidente italiano Sergio Mattarella, esposti agli elementi.
_Marco Imarisio su Corriere della Sera_

*Show offensivo.* La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi ha suscitato reazioni contrastanti in Italia, con il centrodestra che ha criticato aspramente una rappresentazione queer dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, considerandola offensiva per i cristiani. Matteo Salvini della Lega e Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia hanno espresso disapprovazione, mentre esponenti del governo Meloni hanno parlato di uno spettacolo poco inclusivo e divisivo. Al contrario, il centrosinistra ha lodato l’evento, con Beppe Grillo che lo ha definito straordinario e Pina Picierno del PD che ha attaccato le critiche come esempio di omofobia e ignoranza. La polemica ha evidenziato il divario ideologico tra le parti politiche italiane e ha incluso una gaffe di Lucio Malan di FdI, che ha confuso un elemento artistico della cerimonia con un simbolo religioso.
_Cesare Zapperi su Corriere della Sera_

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

*Scelta difficile.* Giovanni Toti, ex governatore della Liguria, ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili dopo nove anni alla guida della regione, una scelta difficile ma ritenuta l’unica possibile a seguito delle accuse mosse dalla Procura di Genova di corruzione e altri reati. Il suo avvocato Stefano Savi ha depositato la richiesta di revoca degli arresti domiciliari, sostenendo che il rischio di reiterazione dei reati è caduto con le dimissioni. Toti, che ha trascorso gli ultimi tre mesi ai domiciliari, ha utilizzato questo tempo per analizzare le carte dell’inchiesta e scrivere appunti per un futuro libro sulla sua esperienza e il rapporto tra politica e giustizia. Nel frattempo, la politica è divisa sulla sua vicenda, mentre Toti si concentra sulla famiglia e sull’attesa di riabbracciare i suoi collaboratori più stretti.
_Giuseppe Guastella su Corriere della Sera_

*Nordio.* Il ministro della Giustizia Carlo Nordio esprime perplessità sugli arresti di Genova e considera le dimissioni del governatore Toti una sconfitta per la democrazia. Nordio difende la decisione italiana di eliminare il reato di abuso d’ufficio, sottolineando che l’UE ha riconosciuto l’Italia come leader nell’efficacia contro la corruzione. Riguardo al sovraffollamento carcerario, il ministro propone soluzioni alternative alla detenzione e rifiuta misure di liberazione indiscriminata. Infine, Nordio prevede di limitare l’uso del Trojan a casi di terrorismo e mafia e respinge le voci di un suo futuro ruolo alla Corte Costituzionale
_Francesco Bechis su Messaggero_

*Pronto.* Andrea Orlando, ex ministro della Giustizia, si è dichiarato pronto a candidarsi per la ricostruzione della democrazia in Liguria, dopo le dimissioni del governatore Toti, che secondo lui non sono state causate da pressioni giudiziarie ma dal distacco dei partiti. Orlando ha sottolineato l’importanza di avere un programma e un candidato entro agosto, in vista delle difficoltà del centrodestra. Pur essendo disponibile alla candidatura, ha ribadito che la decisione spetta alla coalizione e che sosterrà chiunque abbia più consenso. Ha criticato la narrazione di un “golpe” giudiziario e ha enfatizzato la necessità di una politica trasparente e di un nuovo rapporto tra politica e cittadini, in risposta alla crisi della democrazia che ha portato all’ascesa di forze antisistema. Orlando ha anche accennato alla problematica dei finanziamenti politici, sostenendo la trasparenza nelle decisioni pubbliche.
_Emanuele Rossi su Stampa_

*Election day.* Giorgia Meloni si trova di fronte a un difficile scenario politico con le imminenti elezioni regionali in Umbria, Emilia-Romagna e Liguria. La preoccupazione principale è una possibile sconfitta in Liguria, dove l’ex governatore Giovanni Toti è sotto arresti domiciliari e non esiste un candidato forte per il centrodestra. Per evitare un effetto negativo sulle altre regioni, Meloni sta considerando un election day unificato per il 17 e 18 novembre. Nel frattempo, il centrosinistra sembra guadagnare terreno, con candidati come Andrea Orlando in Liguria e Michele De Pascale in Emilia-Romagna, mentre in Umbria crescono le quotazioni di Stefania Proietti.
_Carmelo Lopapa su Repubblica_

*Conte contro Grillo.* Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha respinto la richiesta del fondatore Beppe Grillo di discutere preventivamente i temi dell’assemblea costituente del partito. Grillo, sottolineando il suo ruolo di garante dei valori del Movimento, ha espresso preoccupazione per la crisi di identità del partito e ha insistito sulla regola dei due mandati elettivi. Conte ha ribadito che le decisioni devono emergere dal basso, senza precondizioni, e ha criticato Grillo per alcune scelte politiche passate. Nonostante le divergenze, Conte ha riconosciuto il ruolo storico di Grillo, invitandolo a contribuire con suggerimenti. Il processo costituente sarà gestito da un gruppo di esperti indipendenti per garantire l’autenticità delle partecipazioni.
_Niccolò Carratelli su Stampa_

*Schlein si prepari.* Massimo Cacciari, filosofo e ex sindaco di Venezia, ha condiviso le sue riflessioni sulla politica italiana in un’intervista con Fabrizio Roncone. Cacciari ritiene che Elly Schlein, avendo rinnovato il discorso del PD e affrontato temi come i diritti civili e sociali, sia la candidata naturale del centrosinistra e potenzialmente adatta per il ruolo di premier. Tuttavia, avverte che l’opposizione deve unirsi e formulare un programma serio per affrontare le sfide economiche e internazionali dell’Italia. Prevede inoltre che il governo attuale possa cadere entro l’anno, sottolineando la posizione precaria della Meloni in Europa e le difficoltà che il governo dovrà affrontare, come la Finanziaria e la gestione del PNRR. Infine, Cacciari suggerisce che i Berlusconi potrebbero essere stanchi di rimanere nel centrodestra e cercare un governo più solido e credibile in Europa
_Fabrizio Roncone su Corriere della Sera_

*Un civico.* Il centrodestra in Liguria è alle prese con la difficoltà di trovare un candidato per le prossime elezioni regionali, dopo le dimissioni del governatore Giovanni Toti. I nomi di partito come Edoardo Rixi della Lega e Matteo Rosso di Fratelli d’Italia si sono tirati indietro, lasciando spazio all’ipotesi di un candidato civico. Carlo Bagnasco di Forza Italia esclude la sua candidatura, mentre Claudio Scajola, sindaco di Imperia, potrebbe emergere come figura di riferimento moderata e civica, con possibili collegamenti con Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia. Nel frattempo, esponenti del centrodestra come Matteo Salvini e Maria Stella Gelmini esprimono solidarietà a Toti, difendendolo dalle accuse giudiziari
_Mario di Fazio su Stampa_

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