Rassegna del 29 Luglio

Sicurezza

*Energia e auto.* La premier italiana Giorgia Meloni è in missione in Cina per rafforzare le relazioni commerciali, con particolare attenzione a settori come energia e auto, e per promuovere un commercio più equo e vantaggioso. Durante la visita, sono state sottoscritte sei intese tra i due governi e annunciato un Piano d’azione 2024-2027 per rilanciare la cooperazione bilaterale. Intrapreso anche un business forum con imprese cinesi e italiane, tra cui figurano Leonardo, Eni, Intesa Sanpaolo e altre importanti imprese nazionali.
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_

*16 miliardi di investimenti.* L’Italia ha un deficit commerciale di 41,4 miliardi di euro con la Cina, con importazioni vicine ai 60 miliardi e esportazioni sotto i 17 miliardi, mentre gli investimenti cinesi in Italia hanno raggiunto i 16,5 miliardi di euro. La visita del governo italiano in Cina mira a rafforzare il partenariato strategico, con particolare attenzione alla transizione ecologica e ai settori del lusso e della tecnologia, nonostante alcuni rallentamenti e accordi non conclusi. Al business forum Italia-Cina presenti, tra gli altri, Pirelli, Dolce e Gabbana e Leonardo, con l’head business development Gianfranco Lanini. Con la ripresa post-pandemica, si prevede un aumento del turismo cinese in Europa, con un forte interesse per il lusso italiano e una spesa media significativa da parte dei Millennials cinesi, indicando un potenziale per un riequilibrio degli investimenti bilaterali e un rafforzamento delle relazioni economiche.
_Lorenzo Lamperti su Stampa_

*Patto d’affari.* L’Italia e la Cina hanno firmato un nuovo memorandum per rafforzare la cooperazione bilaterale in vari settori, tra cui quello delle auto elettriche, nonostante permangano alcune diffidenze e la necessità di agire con sincerità, come sottolineato dal primo ministro cinese Li Qiang. Durante la visita di Giorgia Meloni a Pechino, si è discusso di diversi temi, inclusi gli squilibri commerciali e la necessità di un mercato equo e trasparente, con l’Italia che cerca di attrarre investimenti cinesi e aumentare le esportazioni. La visita mira anche a bilanciare gli investimenti bilaterali e promuovere nuove relazioni economiche. Indetto anche un business forum, con una forte presenza di imprese italiane, tra cui anche Leonardo.
_Francesco Olivo su Stampa_

*Difendere le startup.* La battaglia antitrust tra i giganti della tecnologia e le autorità governative mira a limitare il loro potere e promuovere la concorrenza, ostacolando l’acquisizione di startup che potrebbe rafforzare ulteriormente il loro monopolio. L’esempio dell’industria automobilistica, con l’ascesa di aziende come Tesla e BYD, dimostra che le startup possono sfidare i colossi esistenti. L’intelligenza artificiale potrebbe essere un fattore abilitante per le grandi aziende europee, essendo in grado di valorizzare capacità computazionali e dati (molto presenti, si pensi ad aziende come Eni, Leonardo e via dicendo) e aiutandole a competere in un panorama tecnologico che minaccia vari settori, dalla finanza alla meccanica.
_Daniele Manca su L’Economia del Corriere della Sera_

*Cloud europeo.* Un incidente causato da un aggiornamento fallato di CrowdStrike ha evidenziato la vulnerabilità delle infrastrutture cloud globali, con un danno stimato in 5 miliardi di dollari e 8,5 milioni di computer bloccati. La concentrazione del mercato cloud in pochi operatori crea rischi sistemici e single points of failure, evidenziando la necessità di un mercato più competitivo e resiliente, con migliori pratiche di sicurezza e diversificazione dei fornitori. L’Europa deve sviluppare un’infrastruttura cloud autonoma e sicura per garantire l’autonomia strategica e proteggere i dati, richiedendo una strategia industriale europea unita e un’azione decisiva per evitare di essere impreparati di fronte a future crisi.
_Roberto Baldoni su Repubblica_

*Sicurezza e concorrenza.* Il recente crash del software causato dall’aggiornamento di CrowdStrike, che ha messo fuori uso milioni di computer in tutto il mondo, ha evidenziato la tensione tra sicurezza informatica e concorrenza. L’accordo di Microsoft con la Commissione europea prevede che Microsoft conceda agli sviluppatori di terze parti l’accesso a livello di kernel a Windows, una pratica che solleva problemi di sicurezza ma che mira a promuovere la concorrenza. Le autorità di regolamentazione devono bilanciare i compromessi tra sicurezza e concorrenza, come si è visto con la spinta dell’UE verso una maggiore apertura dei mercati delle applicazioni, considerando al contempo i rischi derivanti dalla concessione di un ampio accesso al sistema a sviluppatori esterni.
_Josephine Wolff su Financial Times_

*Miopia ed etica.* Mariarosaria Taddeo, docente di Digital Ethics and Defence Technology a Oxford, sottolinea l’importanza di definire principi etici per l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) in ambito militare, un tema trattato con approcci diversi in Italia e nel Regno Unito. Mentre nel Regno Unito si discute attivamente su come regolamentare l’AI per garantire sicurezza, trasparenza e interoperabilità tra alleati, in Italia prevale una visione che minimizza il ruolo dell’etica in guerra, rischiando di rimanere indietro nel dibattito geopolitico. Taddeo avverte che senza un’adeguata governance etica dell’AI, l’Italia potrebbe perdere l’opportunità di contribuire costruttivamente al dibattito internazionale e di allinearsi ai valori delle società democratiche liberali.
_Mariarosaria Taddeo su L’Innovazione del Corriere della Sera_

*Accordo.* Lo stabilimento Leonardo di Grottaglie inizia oggi una fermata collettiva per ferie, seguita da 13 settimane di cassa integrazione per 931 lavoratori a partire dal 19 agosto, a causa di una riduzione delle commesse di lavoro, in particolare per il ritiro di meno fusoliere Boeing 787. L’accordo sindacale prevede anche la rotazione del personale durante il periodo di cassa integrazione e l’anticipazione delle spettanze economiche. In futuro, lo stabilimento vedrà nuovi programmi come la produzione degli elicotteri AW101 e AW609, e la Regione Puglia proporrà un protocollo per superare la dipendenza da un unico committente produttivo, mantenendo l’importanza dello stabilimento per l’area di Taranto e la regione.
_Domenico Palmiotti su Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto_

*Ci vogliono cento miliardi.* Micael Johansson, amministratore delegato di Saab, ha chiesto un aumento significativo del sostegno finanziario europeo all’industria della difesa per stimolare la collaborazione e la competitività, suggerendo un budget di circa 100 miliardi di euro, ben superiore agli 1,5 miliardi di euro proposti dalla Commissione europea. Nonostante i membri della NATO in Europa abbiano aumentato le loro spese militari del 22% quest’anno, la maggior parte degli acquisti dell’UE nel settore della difesa è andata a società non europee, il che ha spinto a una nuova strategia industriale di difesa europea per promuovere gli investimenti nelle aziende locali. Johansson sottolinea la necessità che l’Europa diventi più indipendente nelle sue capacità di difesa, soprattutto alla luce dei potenziali cambiamenti nell’amministrazione statunitense.
_Richard Milne su Financial Times_

*Tre titoli vincenti.* L’Europa vuole ridurre la burocrazia e spendere più soldi in tecnologie chiave e armamenti. DZ Bank analizza chi ne trae vantaggio sul mercato azionario. Azioni Rheinmetall Nel settore della difesa, gli analisti della DZ Bank Thomas Kulp, Michael Punzet, Dirk Schlamp, Holger Schmidt e Matthias Volkert hanno scelto la società di difesa tedesca Rheinmetall. Il gruppo Dax produce, tra le altre cose, armi e munizioni per la fanteria e carri armati, ma anche sistemi antiaerei. Le vendite sono aumentate di oltre un quarto da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina nell’autunno del 2022 e i governi occidentali stanno cercando di aumentare in modo massiccio e rapido le capacità di difesa dopo decenni di disarmo.
_Andreas Neuhaus su Handelsblatt_

*Pianeta da proteggere.* Roberto Ragazzoni, neo-presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, ha brevettato il telescopio FlyEye, progettato per rilevare rottami spaziali e asteroidi pericolosi per la Terra, con test imminenti a Matera. Il FlyEye, che utilizza una tecnologia ispirata all’occhio della mosca per osservare ampie porzioni del cielo, è parte di un progetto vincitore di una gara ESA e sarà installato in Sicilia, con ulteriori telescopi previsti in diverse località terrestri. Ragazzoni, con una lunga carriera nell’innovazione tecnologica per l’astronomia, ha contribuito allo sviluppo di nuove tecniche di osservazione, inclusa l’ottica adattiva, e allo sviluppo di nuove strumentazioni, anche grazie all’aiuto di aziende come Leonardo, e ha partecipato a missioni spaziali come la sonda Rosetta e il satellite Cheops, dimostrando l’importanza dell’integrazione tra scienza e tecnologia.
_Giovanni Caprara su L’Innovazione del Corriere della Sera_

*Casa italiana.* La NASA ha dato il primo assenso al progetto italiano per la realizzazione del modulo abitativo Mph, destinato alla futura base lunare del programma Artemis, sviluppato da Thales Alenia Space sotto la guida dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). La decisione finale dell’agenzia spaziale statunitense è attesa per settembre, quando verrà valutato il progetto in dettaglio a Washington. Questo primo via libera è un passo cruciale per l’ASI e potrebbe portare all’integrazione del modulo italiano nel programma di esplorazione lunare e nella strategia Moon to Mars.
_su Messaggero_

*Vento solare.* Paolo Di Lazzaro, fisico del Centro Ricerche Enea, conduce ricerche avanzate per valutare l’impatto delle radiazioni ultraviolette sui materiali destinati all’uso spaziale, cruciali per la sicurezza e la durabilità delle future missioni extraterrestri. Il laboratorio Enea ha sviluppato una tecnologia innovativa che permette di accelerare i test di resistenza ai raggi UV, riducendo significativamente il tempo necessario per simulare l’esposizione solare prolungata. Di Lazzaro e il suo team hanno creato un prototipo di lampada LED che replica fedelmente lo spettro solare ultravioletto, migliorando la capacità di testare e garantire la resistenza dei materiali alle dure condizioni spaziali.
_Paolo Travisi su Messaggero_

*Sinergia.* La Fondazione Rome Technopole è un ecosistema di innovazione nel Lazio, creato con i fondi del PNRR NextGen EU, che mira a promuovere la crescita e lo sviluppo sostenibile attraverso la collaborazione tra università, imprese e istituzioni, focalizzandosi su transizione energetica e digitale, salute e bio-pharma. Presieduta da Antonella Polimeni e con una vasta rete di partner, tra cui aziende come Leonardo Spa, MBDA Italia S.p.A, Thales Alenia Space Italia S.p.A. e Unicredit, la Fondazione coordina sei aree tematiche con progetti che rispondono alle sfide industriali regionali, coinvolgendo enti di ricerca e aziende leader in vari settori. Il progetto prevede la creazione di un Tecnopolo a Pietralata, con investimenti significativi per infrastrutture di ricerca e formazione, e punta a integrare l’ecosistema laziale nell’ambito europeo e internazionale, sottolineando l’importanza di Rome Technopole per il futuro dello sviluppo del Lazio.
_su Sole 24 Ore Scenari_

*Unifil.* L’Italia è in allerta per la sicurezza dei suoi 1.300 militari Unifil in Libano dopo un attacco mortale che ha colpito civili, attribuito a Hezbollah, e sta pianificando un’evacuazione rapida se necessario. Il ministro della Difesa Crosetto chiede all’ONU di cambiare le regole di ingaggio e di applicare pienamente la risoluzione 1701 per prevenire un’escalation del conflitto. L’Italia, con un lungo impegno di peacekeeping nella regione, è pronta a svolgere un ruolo chiave anche a Gaza e a riaffermare la sua posizione strategica nelle missioni ONU.
_Francesco Moscatelli su Stampa_

*Niaf.* La National Italian American Foundation (NIAF) ha nominato Paolo Messa come nuovo vice presidente esecutivo, incaricato delle relazioni internazionali e delle partnership strategiche. Messa porta con sé un’esperienza ventennale lavorando con istituzioni di spicco, aziende e enti governativi italiani, ed è il fondatore della rivista Formiche. In passato, ha ricoperto ruoli significativi come presidente di Leonardo US Corporation e membro del consiglio di amministrazione di enti prestigiosi come la Rai e il Conai, oltre a essere attualmente Nonresident senior fellow all’Atlantic Council a Washington DC.
_su Italia Oggi Sette_

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

*Ferme 4 gare su 5.* L’Italia ha ottenuto il record di contributi dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con 102,5 miliardi di euro già ricevuti, pari al 53% del totale, e un ulteriore pagamento approvato che porterà la cifra a 113,5 miliardi. Tuttavia, il tasso di avanzamento delle procedure e delle gare è fermo al 21%, con ritardi significativi nella digitalizzazione e nei rimborsi ai Comuni, che rischiano crisi finanziarie. Le Ferrovie dello Stato sono tra i grandi soggetti attuatori che affrontano difficoltà, con lavori che potrebbero interrompere fino al 60% del servizio di trasporto merci, mentre il governo lavora per raggiungere gli obiettivi necessari per ottenere la sesta rata del Pnrr.
_Antonella Baccaro su L’Economia del Corriere della Sera_

*Auto elettrica.* La visita di Giorgia Meloni a Pechino segna un tentativo di rafforzare i legami economici tra Italia e Cina, con un focus particolare sulla cooperazione nel settore delle auto elettriche e la firma di un nuovo memorandum che sostituisce l’accordo precedente della Via della Seta. Nonostante la formalità degli incontri e la ricerca di nuove opportunità di business, persistono diffidenze e richieste di reciprocità e trasparenza, soprattutto in merito alle condizioni di mercato e alla tutela della proprietà intellettuale. La bilancia commerciale attualmente favorevole alla Cina è un punto chiave, con l’Italia che cerca di migliorare l’accesso al mercato cinese e di equilibrare gli scambi, mentre entrambi i leader esprimono la volontà di un rapporto equo e vantaggioso.
_Francesco Olivo su Stampa_

*Utilitaria, solo i cinesi.* Il presidente di Federmeccanica, Federico Visentin, sostiene l’importanza di un secondo player automobilistico in Italia oltre a Stellantis, evidenziando che i cinesi hanno le tecnologie adatte per produrre utilitarie elettriche a basso costo, necessarie per sostenere la filiera italiana. Visentin enfatizza la necessità di un accordo che includa ricerca e sviluppo in Italia e l’utilizzo di componentistica italiana, oltre a infrastrutture competitive e costi energetici ridotti per attrarre investimenti sia da Stellantis che dai produttori cinesi. L’Europa affronta una forte concorrenza cinese nel settore dei veicoli elettrici, con il 20% dei veicoli nell’UE di produzione cinese, e ha imposto dazi che possono arrivare fino al 48% per contrastare le sovvenzioni cinesi, mentre il governo italiano negozia con Stellantis per aumentare la produzione nazionale.
_Rita Querzè su Corriere della Sera_

*Tanta Cina.* La Cina sta espandendo la sua presenza nel Mediterraneo nonostante i problemi interni di sovraccapacità produttiva, con investimenti significativi in porti europei come il Pireo in Grecia, e un aumento del traffico di container verso l’UE. Tuttavia, in Europa e negli Stati Uniti si osserva una tendenza verso la regionalizzazione del commercio per ridurre la dipendenza dalla Cina, con un incremento del nearshoring e del friendshoring, che beneficia i porti mediterranei e le rotte più corte. L’Italia, leader nello Short sea shipping in Europa, deve investire in efficienza logistica per sfruttare al meglio queste opportunità e non dipendere solo dalla sua posizione geografica, mentre l’Africa emerge come un futuro attore chiave nella regione.
_Carlotta Scozzari su Repubblica Affari&Finanza_

*Ci vogliono gli eurobond.* Giulio Tremonti, ex ministro dell’Economia italiano, sostiene che l’era della globalizzazione è terminata e che l’Europa può salvarsi solo attraverso l’adozione degli eurobond, che aveva proposto nel 2003 e che sono stati utilizzati durante l’emergenza Covid. Tremonti collega la guerra in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente a un conflitto più ampio che coinvolge anche la Cina, e vede il mondo attuale come diviso e a rischio di crisi finanziaria. Riflettendo sulla storia europea e le sfide attuali, Tremonti critica l’ideologia mercatista che ha dominato l’UE e vede nel debito comune europeo, rappresentato dagli eurobond, una possibile via di uscita per il futuro dell’Europa
_Luca Monticelli su Stampa_

*Il bluff del piano Mattei.* Il Piano Mattei, presentato come parte fondamentale del mandato del governo Meloni e come strumento per la cooperazione tra Europa e Africa, si rivela essere un insieme di fondi già stanziati e progetti riciclati, senza nuovi investimenti. Nonostante l’obiettivo dichiarato di aiutare l’Africa e ridurre l’immigrazione, il piano sembra servire principalmente gli interessi delle compagnie energetiche italiane, con progetti esistenti da anni. Le opposizioni criticano aspramente il piano per la mancanza di nuove risorse, il riciclo di vecchi progetti e l’accentramento delle decisioni a Palazzo Chigi, definendolo un’operazione di marketing senza sostanza.
_Giovanna Vitale su Repubblica_

*Troppo amico.* Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha introdotto l’undicesimo decreto attuativo della riforma fiscale, che riduce i controlli fiscali e offre incentivi alle partite IVA, favorendo così i piccoli evasori. Il nuovo Redditometro sarà utilizzato solo in caso di significative discrepanze tra spese e redditi dichiarati, con un margine di scostamento che potrebbe essere fissato tra i 50 e i 100 mila euro. Inoltre, chi aderisce al concordato preventivo biennale potrà beneficiare di una flat tax ridotta e di una base imponibile congelata, rischiando di pagare meno tasse rispetto a chi dichiara correttamente, evidenziando una possibile penalizzazione per i contribuenti onesti.
_Giuseppe Colombo su Repubblica_

*Sei sanatorie.* Il decreto Salva casa introduce sei sanatorie per regolarizzare irregolarità edilizie, con vari percorsi basati su costi e procedure che dipendono da dettagli come l’epoca di realizzazione dell’infrazione. Le sanatorie coprono sia violazioni minori, che non richiedono azioni o sanzioni, sia infrazioni più gravi, che possono comportare multe fino a 10.328 euro e richiedere procedure complesse come l’accertamento di conformità. Le modifiche al decreto hanno introdotto sconti sulle sanzioni, esteso le tolleranze a requisiti igienico-sanitari e semplificato la regolarizzazione di alcune violazioni storiche o non contestate dal Comune.
_Giuseppe Latour su Sole 24 Ore_

*Milano Cortina.* Il governo italiano sta attuando una strategia centralizzata per prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti relativi alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, con verifiche sui cantieri e analisi dei flussi finanziari tra le imprese. Le imprese interessate agli appalti, del valore di 3,6 miliardi di euro, devono iscriversi all’anagrafe degli esecutori gestita dalla Struttura di prevenzione amministrativa del Viminale, che effettua controlli antimafia e coordina le attività di prevenzione. Gli accessi ispettivi nei cantieri e il monitoraggio finanziario rafforzato sono strumenti chiave per contrastare le infiltrazioni mafiose e garantire la sicurezza e la legalità nell’esecuzione dei 111 interventi previsti per l’evento sportivo.
_Ivan Cimmarusti su Sole 24 Ore_

*Invitalia.* Nel 2023, Invitalia ha sostenuto oltre 64.000 imprese e contribuito alla creazione o salvaguardia di circa 31.000 posti di lavoro, con un’enfasi sulla crescita sostenibile e l’innovazione, in particolare nel Mezzogiorno. L’agenzia ha erogato agevolazioni per 5,9 miliardi di euro, con un incremento significativo del valore medio degli investimenti supportati, grazie anche al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Invitalia, guidata dall’amministratore delegato Bernardo Mattarella, si impegna nella governance interna ESG e nel supporto agli investimenti pubblici, con l’obiettivo di parità retributiva e promozione di pratiche ambientali sostenibili.
_Alessia Conzonato su L’Economia del Corriere della Sera_

*Big Tech.* La crescita esponenziale dei titoli tecnologici negli Stati Uniti, che ha dominato il mercato negli ultimi nove mesi, mostra segni di rallentamento, con una particolare preoccupazione per la concentrazione di capitalizzazione e utili nel settore. Nonostante le previsioni di una “epica rotazione” verso altri settori, i titoli tecnologici hanno subito solo una lieve correzione, mentre la “tempesta” prevista da Goldman Sachs si è risolta senza grandi sconvolgimenti, anche se gli hedge fund hanno venduto in massa e potrebbe esserci un rimbalzo se le quotazioni risaliranno. La situazione attuale del mercato è incerta, con gli investitori che attendono con ansia i risultati delle trimestrali, e una correzione più marcata potrebbe verificarsi se i profitti delle maggiori capitalizzazioni non dovessero crescere come previsto, specialmente se le gestioni passive fossero costrette a ridurre le loro posizioni.
_Walter Riolfi su L’Economia del Corriere della Sera_

*Bivio.* I mercati finanziari si trovano a un bivio, oscillando tra la possibilità di continuare la loro corsa ascendente nonostante le tensioni geopolitiche e le guerre, e l’incertezza legata all’agenda inflazionistica di Trump che potrebbe influenzare negativamente il sentiment degli investitori. La performance dei principali indici azionari è stata positiva nel primo semestre, ma recentemente si è assistito a un calo, soprattutto nei settori tecnologici, del lusso e dell’auto, con un aumento del costo dei CDS per proteggersi dai crolli dei listini. Il futuro dei mercati dipenderà dall’evoluzione dei rischi geopolitici e dalle elezioni negli Stati Uniti, con un potenziale ritorno di Trump che potrebbe portare a un dollaro più debole e a un aumento del deficit USA, influenzando così le strategie di investimento e la ricerca di asset meno esposti a rischi politici e macroeconomici.
_Andrea Greco su Repubblica Affari&Finanza_

*Rischio inflazione.* Un eventuale ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti potrebbe riaccendere l’inflazione a causa di politiche economiche quali l’imposizione di dazi elevati sulle importazioni, tagli fiscali che aumentano deficit e spese, e una forte riduzione della forza lavoro immigrata. Nonostante un miglioramento recente dell’inflazione, con il CPI sceso al 3% a giugno, l’adozione della “Trumponomics” potrebbe invertire questa tendenza, con economisti e analisti che prevedono un aumento dei prezzi e un impatto negativo sul PIL e sull’occupazione. La strategia economica di Trump, che include dazi e tagli fiscali, è stata criticata da economisti premi Nobel e analisti per i rischi di disastro economico, mentre alcuni prevedono un breve boom sui mercati seguito da una dura realtà da affrontare.
_Paolo Mastrolilli su Repubblica Affari&Finanza_

*Salasso Tim.* KKR ha concluso un affare vantaggioso acquistando la rete di Tim per 18,8 miliardi di euro, con Tim che pagherà 2 miliardi all’anno per l’accesso alla rete, mentre il governo italiano ha approvato la vendita, che secondo i documenti ufficiali genererà profitti elevati per KKR a scapito di lavoro e investimenti. La vendita della rete da parte di Tim è stata vista come una necessità per ridurre il debito aziendale, ma ha sollevato preoccupazioni riguardo alla riduzione dei costi, che includeranno tagli al personale e agli investimenti, portando a un aumento significativo dei margini di profitto per la nuova società Netco. KKR, grazie anche ai legami con figure chiave del governo italiano, potrebbe ulteriormente aumentare la redditività di Netco, mentre Tim, privata della rete, si concentrerà sui servizi, con implicazioni significative per le future privatizzazioni promesse dal ministro Giorgetti.
_Carlo di Foggia su Il Fatto Quotidiano_

*Comau.* Il golden power, introdotto in Italia negli anni ’90 come evoluzione della golden share, è uno strumento di intervento statale nelle privatizzazioni di aziende strategiche, che può arrivare fino al veto per tutelare gli interessi nazionali. Recentemente, il governo italiano ha considerato l’uso del golden power in seguito all’annuncio di Stellantis di negoziare la vendita di Comau, un’azienda leader nell’automazione industriale, al fondo americano One Equity Partners. Mentre il governo valuta l’impiego del golden power in questa operazione, si suggerisce che l’esperienza maturata in questi casi potrebbe essere usata non solo per limitare le vendite, ma anche per promuovere operazioni che accelerino la crescita del Paese.
_Nicola Saldutti su L’Economia del Corriere della Sera_

*Avanti con l’acciaio verde.* La multinazionale italiana Danieli, specializzata nell’acciaio verde, è avanti di 15 anni rispetto al mercato grazie alle sue tecnologie avanzate e alla visione lungimirante del defunto presidente Gianpietro Benedetti. L’azienda, guidata dai top manager Camilla Benedetti e Giacomo Mareschi Danieli, punta sulla crescita tecnologica e sull’internazionalizzazione, mantenendo solide radici in Italia. Con un piano di investimenti significativi, Danieli si concentra sulla sostenibilità e l’innovazione, progettando anche un nuovo impianto a Piombino in collaborazione con Metinvest e mantenendo una politica finanziaria conservativa con ampie risorse per futuri investimenti.
_Carlo Cinelli su L’Economia del Corriere della Sera_

*Cyber.* Gli attacchi hacker alle aziende sono in aumento, con conseguenti richieste di riscatto e danni alla produzione, spingendo il broker Howden a lanciare nuove coperture assicurative per le PMI. Il volume dei premi assicurativi per il rischio cyber è previsto salire a 43 miliardi di dollari entro sei anni, con un incremento significativo anche in Europa, e miglioramenti nelle offerte assicurative grazie a tecnologie che permettono premi più bassi e minori requisiti. Howden, operante in Italia dal 2021, punta a rendere le polizze cyber uno standard assicurativo accessibile, anche in vista della direttiva europea Nis 2 che imporrà maggiori misure di sicurezza informatica alle aziende.
_Fabio Sottocornola su L’Economia del Corriere della Sera_

*Sostenibilità.* La sostenibilità sta diventando un settore chiave per i professionisti, spinta dalle nuove direttive europee come la Corporate Social Responsibility Directive (Csrd) e la Corporate Social Due Diligence Directive (Csddd), che richiedono alle aziende di verificare e riportare il loro impatto ambientale, sociale e di governance (Esg). Questo sta creando una domanda crescente di consulenza e competenze specializzate, come revisori della sostenibilità, esperti di gestione del rischio e consulenti strategici per l’innovazione. Le aziende, soprattutto le PMI, devono adeguarsi ai nuovi obblighi di trasparenza Esg, generando un mercato in espansione per i consulenti aziendali, commercialisti, revisori e avvocati, che devono aggiornarsi rapidamente per cogliere queste nuove opportunità.
_v. su Sole 24 Ore_

*500 milioni senza strategia.* Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha stanziato 500 milioni di euro per la digitalizzazione dei musei italiani, ma due terzi degli istituti mancano di una strategia a medio-lungo termine per l’implementazione, rischiando così uno spreco di risorse. L’Osservatorio Innovazione digitale per la cultura del Politecnico di Milano evidenzia che, nonostante una leggera diminuzione dal 2020, il 68% dei musei non ha un piano strategico per la digitalizzazione, un processo che richiede continuità e aggiornamento costante. Il PNRR prevede anche formazione per gli operatori culturali, mentre le nuove tecnologie offrono opportunità per l’accessibilità e la creazione di contenuti innovativi, come dimostrano vari progetti in atto che utilizzano intelligenza artificiale, realtà aumentata e dispositivi interattivi per migliorare l’esperienza museale.
_Margherita Ceci su Sole 24 Ore_

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

*Fermare l’escalation.* Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato il Gabinetto di sicurezza per pianificare una risposta all’attacco missilistico di Hezbollah che ha ucciso 12 ragazzini in un campo di calcio nel Golan, mentre si teme un’escalation del conflitto che potrebbe estendersi al Libano. Gli Stati Uniti, attraverso il segretario di Stato Antony Blinken, condannano l’attacco ma esprimono la speranza che il conflitto non si intensifichi, mentre sono in corso sforzi diplomatici per evitare un’escalation. I ministri italiani Tajani e Crosetto coordinano la protezione dei cittadini italiani nella regione, con la Farnesina che aggiorna i piani di evacuazione e rimane in stretto contatto con i governi di Israele e Libano.
_Marta Serafini su Corriere della Sera_

*Puniremo Hezbollah.* Il governo israeliano, guidato da Benjamin Netanyahu, ha autorizzato un attacco contro Hezbollah in Libano in risposta alla strage di Majdal Shams, dove un missile ha ucciso dodici bambini. Gli Stati Uniti e la comunità internazionale chiedono a Israele moderazione per evitare un’escalation del conflitto, mentre il presidente turco Erdogan minaccia un’invasione e la Francia cerca di mediare. La tensione è alta con il Libano sull’orlo della guerra, Hezbollah nega responsabilità per la strage e la missione Unifil è in allerta, mentre si indaga sull’origine dell’attacco che ha provocato la tragedia.
_Paolo Brera su Repubblica_

*Beirut trema.* In Libano, la paura di una nuova guerra simile a quella del 2006 è palpabile, con rappresaglie quotidiane nel Sud per i missili lanciati da Hezbollah, causando oltre 600 morti e 80 mila sfollati in nove mesi. La crisi finanziaria del paese è aggravata dal quasi-conflitto, ma alcuni flussi di denaro alternativi hanno compensato le perdite, mentre la comunità sciita, che fornisce manovalanza a Hezbollah e si arricchisce, non desidera un altro conflitto. Con un governo libanese debole e senza un presidente, il paese è controllato dai clan, e Hezbollah, sostenuto dall’Iran, esercita un potere significativo, evitando sconfinamenti per mantenere la deterrenza, ma un errore potrebbe innescare involontariamente la guerra.
_Giordano Stabile su Stampa_

La Casa Bianca media*.* La Casa Bianca ha accusato Hezbollah per il lancio di un missile che ha ucciso 12 bambini in Israele, sottolineando che il proiettile è partito da un’area controllata dalla milizia. Gli Stati Uniti stanno lavorando con Israele e il Libano per prevenire un’escalation e raggiungere una soluzione diplomatica riguardo la Blue Line, cercando di evitare un ritorno allo scenario di guerra del 2006. In risposta all’incidente, ci sono stati scambi di messaggi tra USA e Iran e discussioni su un cessate il fuoco a Gaza, con l’obiettivo di una “calma duratura” per scongiurare un’escalation regionale.
_Alberto Simoni su Stampa_

*Il dilemma di Netanyahu.* Il governo israeliano è in disaccordo su come rispondere alla minaccia di Hezbollah, dopo il fallimento della strategia di deterrenza a Nord e le incursioni dal 7 ottobre che non hanno fermato il flusso di armi iraniane né intimidito il movimento sciita. Mentre alcuni sostengono la necessità di un’offensiva su larga scala per eliminare la presenza sciita vicino al confine, altri propongono un’operazione mirata per disgregare la leadership di Hezbollah senza scatenare una guerra totale. La pressione internazionale, la crisi economica libanese e le possibili pesanti perdite israeliane rendono la decisione complessa, con possibili conseguenze imprevedibili per la stabilità regionale.
_Gianluca Di Feo su Repubblica_

*Spia e diplomatico.* David Barnea, nominato direttore del Mossad nel 2021, è noto per la sua riservatezza e la sua politica di “silenzio radio”, ma si è trovato a dover assumere un ruolo pubblico come negoziatore a seguito di attacchi di Hamas e tensioni in Medio Oriente. La sua carriera nel Mossad include esperienze nell’unità speciale Sayeret Matkal, nel dipartimento Tzomet per il reclutamento di agenti e nell’ufficio Keshet per le operazioni all’estero, con un focus su Iran e gruppi militanti. Durante un vertice a Roma, Barnea, insieme ai leader dell’intelligence di altri paesi, ha discusso una proposta di cessate il fuoco a Gaza e il rilascio di ostaggi israeliani, affrontando sfide come la pressione pubblica israeliana e la complessità geopolitica della regione.
_Guido Olimpio su Corriere della Sera_

*Summit.* Il summit di Roma tra i capi dei servizi segreti di USA, Israele, Egitto e il primo ministro del Qatar non ha portato a soluzioni ufficiali riguardo la situazione a Gaza e gli ostaggi, ma i canali di dialogo rimangono aperti. Nonostante la mancanza di informazioni certe su un possibile cessate il fuoco o sul destino degli ostaggi israeliani, si prevedono nuovi contatti tra i negoziatori nei prossimi giorni. Israele potrebbe considerare la collaborazione con forze straniere per il controllo dei passaggi a Gaza dopo un cessate il fuoco, mentre la pausa delle attività parlamentari israeliane potrebbe influenzare la gestione interna della crisi.
_Maurizio Caprara su Corriere della Sera_

*La minaccia di Putin.* Vladimir Putin ha minacciato di porre fine alla moratoria unilaterale della Russia sul dispiegamento di armi nucleari a medio e corto raggio in risposta ai piani degli Stati Uniti di schierare missili a lungo raggio in Germania dal 2026. Questa mossa potrebbe segnare un ritorno alle tensioni della Guerra Fredda, con Putin che enfatizza il rischio di un attacco nucleare americano al territorio russo in soli dieci minuti. Nel contesto della guerra in Ucraina, che il Cremlino cerca di dipingere come un conflitto per procura con gli USA, la Russia continua le sue operazioni militari, inclusa la conquista di villaggi nel Donetsk, mentre l’Ucraina ha colpito un deposito di petrolio in Russia.
_Andrea Cuomo su Giornale_

*Belgorod.* Nelle città russe al confine con l’Ucraina, come Belgorod e Shebekino, la popolazione vive nel terrore a causa degli attacchi dei droni kamikaze ucraini, che colpiscono indiscriminatamente obiettivi militari e civili. La guerra, che ha visto un’offensiva russa iniziale verso Kharkiv, ha portato a rappresaglie ucraine che hanno peggiorato la situazione per i civili, causando morti e costringendo molti a vivere in condizioni di estrema insicurezza e paura. Nonostante i danni e le perdite, la solidarietà e la resistenza persistono tra i residenti, molti dei quali sono insoddisfatti del supporto governativo e temono per il loro futuro, mentre gli attacchi continuano a minacciare la loro vita quotidiana.
_Giovanni Pigni su Stampa_

*Il puzzle.* Ursula von der Leyen, confermata per un secondo mandato alla guida della Commissione UE, deve ora comporre la sua nuova squadra di governo, affrontando la sfida di assegnare i portafogli ai commissari designati dagli Stati membri, mantenendo l’equilibrio di genere e le aspettative dei governi. Ha richiesto ai paesi membri di proporre un candidato di ciascun genere entro il 30 agosto, mentre alcuni paesi hanno già confermato o proposto i loro commissari. L’Italia, con la premier Meloni che pone l’accento sulle deleghe economiche, non ha ancora chiarito il suo candidato, mentre la Spagna e la Francia puntano a portafogli specifici legati al clima e all’industria, rispettivamente.
_Francesca Basso su L’Economia del Corriere della Sera_

*200 milioni in una settimana.* Kamala Harris ha raccolto una cifra senza precedenti di 200 milioni di dollari nella prima settimana della sua campagna presidenziale, superando gli sforzi di raccolta fondi combinati dei presidenti Joe Biden e Donald Trump per il mese di giugno. Nonostante sia considerata la sfavorita, Harris ha registrato un’impennata nel sostegno popolare, con il 66% delle donazioni provenienti da donatori esordienti, e ha iniziato a colmare il divario nei sondaggi con Trump da quando Biden l’ha appoggiata e ha abbandonato la corsa. Mentre Trump ha attaccato Harris come una minaccia al sogno americano, lo slancio della sua campagna è riconosciuto da entrambi i partiti, con segnali di una gara sempre più serrata in alcuni Stati chiave.
_James Politi su Financial Times_

*Razza e gender per vincere.* Kamala Harris, che punta a diventare il primo presidente degli Stati Uniti con due genitori immigrati, deve affrontare la sfida di rivolgersi a un elettorato più ampio, al di là della sua identità di donna nera. Sebbene la sua etnia e il suo genere siano significativi, potrebbero non risuonare con gli elettori cruciali, in particolare i bianchi di mezza età non laureati negli Stati chiave. Per vincere, Harris deve puntare su soluzioni pratiche e stabilità, posizionandosi come candidato anti-caos, proprio come la strategia di successo di Obama, piuttosto che affidarsi alla politica dell’identità.
_Trevor Phillips su Times_

*Strateghi e finanziatori.* La campagna presidenziale di Kamala Harris ha raccolto 200 milioni di dollari, con un team composto da familiari influenti come il marito Doug Emhoff e la sorella Maya, ex consulenti di Obama e figure chiave del settore privato. Tra i consiglieri e strateghi, Harris si affida a veterani politici e nuovi alleati, puntando a politiche più pro-business, mentre valuta potenziali vicepresidenti con l’aiuto di Eric Holder. I finanziamenti provengono da figure di spicco di Wall Street, Silicon Valley e Hollywood, con donazioni significative e supporto per una campagna che promette di essere favorevole al mondo degli affari.
_Anna Lombardi su Repubblica_

*Venezuela.* In Venezuela si sono tenute elezioni presidenziali caratterizzate da un’affluenza record e lunghe code ai seggi, con i cittadini determinati a votare nonostante la crisi economica e le difficoltà quotidiane. Il presidente uscente Nicolás Maduro, alla ricerca di un terzo mandato, si è confrontato con il candidato dell’opposizione Edmundo González Urrutia, in un contesto di tensione e incertezza sul risultato, con previsioni contrastanti e timori di irregolarità. L’esito delle elezioni è cruciale per il futuro del Venezuela, con l’opposizione che spera in una svolta democratica e il ruolo delle forze armate che potrebbe rivelarsi decisivo nel determinare l’accettazione dei risultati e la direzione del paese.
_Sara Gandolfi su Corriere della Sera_

*Le scuse francesi.* Dopo le polemiche scaturite dalla cerimonia di apertura dei Giochi, il direttore artistico Thomas Jolly si è scusato, sottolineando che non vi era alcuna intenzione di offendere e che l’evento mirava a celebrare i valori della Repubblica francese in una “grande festa pagana”. La controversia si è concentrata su una scena che ricordava l’Ultima Cena, interpretata con drag queen e un Dioniso interpretato da Philippe Katerine, che ha difeso l’atto come un riferimento ai Giochi olimpici antichi. Nonostante le critiche e le censure in alcuni paesi, un sondaggio ha rivelato che l’86% dei francesi ha apprezzato la cerimonia, considerandola un successo e mantenendo un’immagine positiva dei Giochi.
_Stefano Montefiori su Corriere della Sera_

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

*Ursula, fidate, so fake news.* La premier italiana Giorgia Meloni ha inviato una lettera alla presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, respingendo le accuse di fake news contro il governo italiano e sottolineando che non ci sono state interferenze sulla governance della Rai. L’opposizione critica la Meloni per vittimismo, mentre si avvicina una settimana cruciale che potrebbe vedere il rinnovo dei vertici Rai. La lettera di Meloni affronta tre punti principali: la normativa sulla governance della Rai, il cambiamento della linea editoriale e le dimissioni di giornalisti e conduttori, e la questione della par condicio durante le elezioni europee, negando qualsiasi violazione.
_Antonella Baccaro su Corriere della Sera_

*Tajani, il governo dura.* Il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, esclude il rischio di elezioni anticipate, sottolineando la solidità dell’attuale esecutivo e la disponibilità di Forza Italia ad accogliere centristi delusi, con l’obiettivo di raggiungere il 20% nelle prossime elezioni. Tajani, in qualità di ministro degli Esteri, pone l’accento sulla protezione dei cittadini italiani in Libano e sull’importanza di prevenire un’escalation del conflitto in Medio Oriente, mantenendo contatti con i ministri degli Esteri israeliano e libanese. Inoltre, affronta la questione della giustizia e della democrazia in Italia, esprimendo perplessità sul caso Toti in Liguria e dichiarando l’intenzione di Forza Italia di scegliere un candidato civico per le prossime elezioni regionali, mentre si apre all’accoglienza di esponenti centristi.
_Raffaele Marmo su Giorno – Carlino – Nazione_

*Conte senza Grillo.* Il Movimento 5 Stelle (M5S) vive un momento di tensione interna tra l’ala fedele all’ex premier Giuseppe Conte e i sostenitori del fondatore Beppe Grillo, con Conte che afferma la sua leadership e indipendenza politica rispetto a Grillo. La disputa interna si concentra sul tema del terzo mandato e sulla visione futura del partito, con Grillo che propone un approccio paternalistico e Conte che spinge per una democrazia partecipativa e innovativa. Nonostante le tensioni, il dibattito interno è visto come non concluso, con la prossima Costituente del M5S che potrebbe rivelare la direzione futura del movimento e il ruolo effettivo di Grillo, che rimane vigile sugli sviluppi.
_Emanuele Buzzi su Corriere della Sera_

*Toti in corsa con la sua lista.* Il centrodestra è in cerca di un candidato forte per le prossime elezioni regionali in Liguria, con l’attenzione rivolta a Giovanni Toti, attuale governatore, che potrebbe candidarsi con la sua lista “Cambiamo”. La situazione è complessa, con la possibilità di un election day che accorpi le elezioni di Liguria, Emilia-Romagna e Umbria, mentre il centrodestra valuta i rischi di una possibile sconfitta in tutte e tre le regioni. La decisione finale dipenderà dalle mosse di Toti e dalla strategia complessiva del centrodestra, che cerca di mantenere la serenità nonostante le incertezze e le potenziali implicazioni per il governo nazionale guidato da Fratelli d’Italia.
_Paola di Caro su Corriere della Sera_

*Doveva restare.* La politica ligure è in un momento cruciale con il centrodestra alla ricerca di un candidato civico che possa raccogliere l’eredità di Toti, dopo il rifiuto di Edoardo Rixi di candidarsi, mentre il centrosinistra si prepara a ufficializzare la candidatura dell’ex ministro Andrea Orlando. Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio critica la decisione di Toti di dimettersi a seguito delle indagini, sostenendo che gli eletti dovrebbero rimanere in carica per rispettare il mandato popolare e mantenere la separazione dei poteri. Il destino politico di Toti è incerto, in attesa della decisione sulla revoca della misura cautelare, mentre la procura potrebbe richiedere un giudizio immediato.
_Lodovica Bulian su Giornale_

*Referendum spacca Italia.* Luca Zaia, presidente del Veneto, difende l’autonomia differenziata come mezzo per combattere il centralismo e promuovere una giusta distribuzione del benessere, non del malessere. Sottolinea che l’autonomia non è un attacco alla Costituzione e che il referendum sull’autonomia potrebbe accentuare le divisioni tra Nord e Sud dell’Italia. Zaia affronta anche temi come la mancanza di medici, i diritti civili e le cure palliative, evidenziando la necessità di una legge sul fine vita e la preparazione del Veneto per le Olimpiadi Milano-Cortina, mentre respinge le speculazioni sulla sua possibile candidatura a sindaco di Venezia.
_Paolo Festuccia su Stampa_

*L’inflazione che spaventa.* L’inflazione e la stagnazione economica, insieme alle crisi politiche e sociali, hanno creato un senso di immobilismo tra gli italiani, molti dei quali si sentono intrappolati in una “bolla sociale” di isolamento e distacco dalla politica. Il 46% degli intervistati è preoccupato per la situazione economica delle famiglie e l’inflazione, mentre un cittadino su quattro si dichiara rassegnato e l’astensionismo elettorale si avvicina al 50%. La fiducia nei politici è erosa dalla percezione che siano distanti dalle problematiche quotidiane e nonostante il malcontento, le intenzioni di voto rimangono stabili, con un rischio per il governo di logoramento progressivo nell’opinione pubblica.
_Alessandra Ghisleri su Stampa_

*Grande freddo.* Ilvo Diamanti analizza il declino dell’influenza della Chiesa in Italia, evidenziando come l’interesse verso la religione sia sensibilmente diminuito, con meno del 40% degli italiani appassionati e solo il 15% che considera molto importante seguire l’insegnamento ecclesiale. La frequenza alla messa ha raggiunto il minimo storico, con meno del 20% degli italiani che partecipano ogni settimana e i non praticanti che sono saliti a oltre il 30%. Questo distacco si riflette anche nelle scelte politiche, con una maggiore attenzione alla religione nel centrodestra, ma un’influenza complessivamente ridotta sulle decisioni elettorali degli italiani.
_Ilvo Diamanti su Repubblica_

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