SICUREZZA
*Polo subacqueo.* Il Polo Nazionale della dimensione subacquea (Pns), inaugurato a La Spezia nel dicembre 2023 e guidato dalla Marina Militare, mira a rafforzare la collaborazione tra enti pubblici e privati per sviluppare tecnologie subacquee, con l’obiettivo di posizionarsi come leader europeo e NATO nel settore. L’ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto, presidente del comitato nazionale di direzione strategica del Pns, evidenzia il modello virtuoso di sinergia tra pubblico e privato, con 49 realtà nazionali già coinvolte e finanziamenti per bandi che oscillano tra gli 8 e i 12 milioni di euro. Il Pns si concentra sullo sviluppo di infrastrutture di reti subacquee per monitorare e proteggere l’ambiente marino e su tecnologie robotiche per veicoli autonomi subacquei, con l’obiettivo di gestire fino a 15 progetti contemporaneamente e un supporto finanziario in crescita nei prossimi anni.
_Celestina Dominelli su Sole 24 Ore_
*Robotica.* Nel 2024 l’Italia ha registrato un calo nel settore interno della robotica, ma ha visto crescere le esportazioni del 6,3%, raggiungendo i 4,5 miliardi di dollari, con grandi aspettative per il 2025 grazie agli incentivi del piano Transizione 5.0. Aziende italiane come Comau, Leonardo e altre stanno guidando l’innovazione nel mercato della robotica, un settore in espansione con un potenziale di 180 miliardi di dollari e una crescita prevista del 20% annuo fino al 2030. In particolare, “Comau e Leonardo hanno intrapreso una collaborazione strategica per innovare nel settore aerospaziale,” focalizzandosi sull’efficienza e l’automazione dei processi di controllo qualità con tecnologie avanzate che combinano robotica cognitiva, sistemi di visione e intelligenza artificiale.
_Sofia Fraschini su Giornale_
*Superblindati.* La Società Consortile Iveco – Oto Melara ha firmato un contratto per la fornitura di 76 VBM Plus veicoli blindati medi all’Esercito Italiano, con un aggiornamento alla versione Plus che include l’upgrade del sistema di tiro da parte di Leonardo. Gli stabilimenti liguri di Leonardo a La Spezia saranno il fulcro dello sviluppo e della produzione dei sistemi di difesa di nuova generazione per i veicoli, con tecnologie all’avanguardia in termini di sicurezza, digitalizzazione e letalità. Il nuovo VBM Plus sarà inoltre equipaggiato con un ricevitore satellitare sperimentale per i servizi di navigazione satellitare sicura del GPS statunitense e del sistema europeo Galileo PRS, rappresentando un’innovazione nel campo della difesa terrestre.
_ su Giornale del Piemonte e della Liguria_
*Addestramento.* Il programma condotto da Elisa Isoardi e Monica Caradonna – realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – fa tappa al 61° Stormo di Galatina, dove il Comandante Colonnello Pilota Gianfranco Liccardo, racconta l’attività addestrativa dei piloti dell’Aeronautica Militare Italiana e dei Paesi alleati e partner. Sottolinea anche come l’Aeronautica sia dotata di simulatori all’avanguardia che permettono di generare economie di scala, aumentare la sicurezza e ridurre significativamente l’impatto ambientale. Inquadrati sia i sistemi di simulazione di Leonardo sia i velivoli addestratori M-346 e MB.339 dell’azienda.
_ su RAI 1_
*Alleanze.* Fincantieri, guidata dall’AD Pierroberto Folgiero, ha intensificato il proprio impegno nel settore underwater, puntando a diventare un leader nella catena del valore nazionale e partner strategico della Marina Militare. Il gruppo ha aderito al Polo Nazionale della Subacquea come autorità di progetto, e sta lavorando a una serie di alleanze, inclusi accordi con Sparkle per la protezione dei cavi sottomarini e con Saipem per la sorveglianza di infrastrutture critiche subacquee. Con l’obiettivo di dominare un mercato dall’alto potenziale, stimato in circa 400 miliardi di euro entro il 2030, Fincantieri ha anche acquisito l’ex Wass da Leonardo e Remazel Engineering, espandendo le proprie competenze nei settori offshore e underwater.
_ su Sole 24 Ore_
*Afghanistan.* – Le prospettive dell’Afghanistan per il 2025. La drammatica condizione delle donne. Il piano economico e l’instabilità del paese. – Proposta degli Stati Uniti per una fornitura di armi ad Israele per 8 mld di dollari. – L’UE sostiene una transizione pacifica e inclusiva in Siria. – Il rapporto tra Stati Uniti e Cina. – Lo sviluppo attuale e le estrazioni di terre rare e oro in Africa. L’Ue resta ai margini. Ospite: Stefano Pontecorvo (ambasciatore, presidente gruppo Leonardo).
_ su RADIO RADICALE_
*Gaza.* Decine di morti sono state riportati a Gaza nelle ultime 24 ore, mentre gli Stati Uniti hanno approvato una vendita di armi a Israele del valore di 8 miliardi di dollari, nonostante le critiche internazionali. Papa Francesco, secondo i media iraniani, ha criticato il Primo Ministro israeliano Netanyahu per ignorare i diritti umani e le leggi internazionali, creando crisi nella regione. Hamas ha rilasciato un video di una soldatessa israeliana detenuta da oltre 450 giorni, aumentando la pressione sui negoziati tra Israele e Hamas, che attualmente sono in stallo. Intanto, le operazioni militari israeliane continuano a Gaza e in Cisgiordania, con un bilancio di vittime che continua a salire, e il Papa mantiene un dialogo aperto con Teheran, confermato dalla recente nomina a cardinale di Joseph Mathieu, arcivescovo di Teheran-Ispahan.
_ su Sole 24 Ore_
*Più sicurezza.* Il primo ministro polacco Donald Tusk ha iniziato il semestre di presidenza del Consiglio dell’UE il 1° gennaio, ponendo l’accento sulla sicurezza e la difesa in un periodo di sfide economiche, diplomatiche e politiche per l’Europa. Con Francia e Germania assenti a causa di crisi interne, Tusk, che ha già esperienza come presidente del Consiglio europeo e leader del Partito popolare europeo, mira a rafforzare il ruolo della Polonia in Europa. Ha rilanciato la cooperazione con Germania e Francia attraverso il triangolo di Weimar e ha aumentato l’influenza polacca tra i Paesi membri della NATO e dell’UE. Tusk intende convincere l’Europa a investire di più in difesa e sicurezza economica, anche superando il tabù del debito comune, in risposta alle ambizioni neo-imperiali della Russia e alle aspettative degli Stati Uniti, con la Polonia che già dedica una percentuale significativa del PIL alla difesa. La presidenza polacca dell’UE arriva in un momento cruciale, con Tusk che deve anche affrontare sfide politiche interne, come le imminenti elezioni presidenziali in Polonia.
_Paolo Valentino su Corriere della Sera_
*Missili balistici.* La NATO solleciterà un significativo aumento della spesa del Regno Unito in difesa aerea e missilistica, in seguito a un’indagine del Sunday Times che ha rivelato la crescente vulnerabilità del paese agli attacchi con missili balistici. L’alleanza militare esprimerà formalmente questa richiesta quando emetterà i nuovi requisiti di forza ai paesi membri, sottolineando le aree da potenziare per rafforzare le difese collettive. Fonti della difesa hanno espresso preoccupazione per le lacune nelle difese missilistiche britanniche e per il rischio che gruppi militanti possano colpire il Regno Unito con missili a lungo raggio. Il governo britannico è sotto pressione per finanziare la sostituzione delle navi da guerra Type 45 con le nuove Type 83, necessarie per proteggere l’infrastruttura critica nazionale, ma non è stato ancora deciso un piano di spesa. Infine, c’è preoccupazione che i fondi possano essere dirottati da altre necessità specifiche del Regno Unito, nonostante la promessa del leader dell’opposizione, Sir Keir Starmer, di aumentare la spesa per la difesa al 2,5% del PIL, senza però una scadenza definita
_Harry Yorke su Sunday Times_
*Scudo missilistico.* La tecnologia dei missili balistici che avanzano a Mach 10 sta mettendo in evidenza i limiti delle difese aeree britanniche, ormai superate, e avvicinando i nemici della Gran Bretagna. Un attacco missilistico iraniano su Israele ha dimostrato la vulnerabilità delle basi britanniche all’estero, come quelle a Cipro, e la limitata capacità di intercettazione dei jet britannici. Esperti e funzionari della difesa sottolineano la necessità di investire in sistemi anti-missilistici, dato che nemici statali e non statali potrebbero utilizzare missili balistici contro il Regno Unito e le sue basi all’estero. Mentre gli alleati hanno sviluppato scudi difensivi, il Regno Unito si affida principalmente ai suoi cacciatorpediniere Type 45 e sta cercando di migliorare le sue difese, ma i ritardi e i costi elevati rappresentano una sfida significativa
_Harry Yorke su Sunday Times_
*Urge difesa missilistica.* Il Regno Unito è sempre più vulnerabile agli attacchi con missili balistici, come dimostrato dall’aggressione russa all’Ucraina e dall’arsenale missilistico dell’Iran. A differenza di altri paesi europei, il Regno Unito non ha difese aeree terrestri per proteggere infrastrutture critiche e centri abitati, una lacuna dovuta a decenni di politiche governative che hanno privilegiato il risparmio piuttosto che la preparazione a un futuro instabile. Gli esperti di difesa avvertono che, senza un adeguato sistema di difesa antimissile, il Regno Unito potrebbe essere colpito da missili balistici da qualsiasi parte del mondo entro 15 anni. La spesa attuale del Regno Unito per la difesa è del 2,3% del PIL, ma la discussione su quanto debba aumentare si è intensificata, con pressioni per raggiungere il 3-5%. È essenziale che il governo britannico investa in modo efficace e con tecnologie aggiornate per garantire la sicurezza dei suoi cittadini.
_ su Sunday Times_
*Anno difficile.* Boeing ha affrontato un anno difficile, con incidenti che hanno messo in discussione la sicurezza dei suoi aerei, come il guasto alla capsula Starliner e il problema con un 737 Max di Alaska Airlines. La società, che non ha registrato profitti annuali dal 2018, ha affrontato perdite sia nel settore commerciale che in quello della difesa, con solo la divisione dei servizi in attivo. Il CEO Kelly Ortberg, di fronte a una cultura aziendale problematica e ritardi nella consegna degli aerei, deve ora implementare cambiamenti per migliorare la sicurezza, la qualità e l’efficienza. Ortberg deve anche delineare una visione per il futuro dell’azienda, compresa la progettazione di nuovi aerei che rispondano alle esigenze di carburanti più puliti, per evitare ulteriori perdite di quote di mercato e garantire la sopravvivenza di Boeing.
_Jon Yeomans su Sunday Times_
*Fulmine a ciel sereno.* La compagnia spaziale di Jeff Bezos, Blue Origin, è pronta a lanciare il suo razzo New Glenn in orbita da Cape Canaveral, segnando la sua prima avventura nel volo spaziale orbitale dopo quasi un quarto di secolo dalla sua fondazione. Il razzo New Glenn, alto 98 metri e in grado di portare in orbita 45 tonnellate, mira a dimostrare una parziale riutilizzabilità facendo atterrare il suo primo stadio su una nave drone, un’impresa precedentemente realizzata da SpaceX. Nonostante i lenti progressi di Blue Origin rispetto a concorrenti come SpaceX e Rocket Lab, l’azienda ha piani ambiziosi per aumentare i lanci nei prossimi anni. La visione più ampia di Blue Origin comprende la fornitura di un accesso allo spazio a prezzi accessibili per facilitare la costruzione di città spaziali e un futuro in cui la popolazione terrestre potrebbe espandersi fino a un trilione, vivendo fuori dal pianeta e lasciando la Terra come riserva naturale.
_ su Economist_
*Spazio.* Nel 2025, la corsa allo spazio vedrà la NASA, con il supporto dell’ESA e di partner privati come SpaceX, avvicinarsi al ritorno dell’uomo sulla Luna, mentre la Cina intensifica i suoi sforzi spaziali. SpaceX, con il suo razzo Super Heavy e l’astronave Starship, punta a missioni chiave come l’inserimento in orbita e il rifornimento spaziale, essenziali per il Programma Artemis che prevede l’allunaggio di astronauti. La stazione spaziale cinese Tiangong si espanderà e la Cina pianifica missioni verso asteroidi e prepara i lanci per una futura missione lunare. L’Europa, con i nuovi lanciatori Ariane 6 e Vega-C, e l’ASI, contribuirà significativamente al settore spaziale, mentre proseguono le missioni scientifiche sulla ISS e il monitoraggio climatico terrestre con satelliti come il Nisar della NASA
_Antonio Lo Campo su Avvenire_
*Sincronizzazione satellitare.* Synchropal, una startup italiana, sta sviluppando tecnologie avanzate per proteggere la sicurezza dei segnali satellitari da manipolazioni come lo spoofing e il jamming, essenziali per la sincronizzazione temporale in settori critici. Il CEO Ibrahim Osmani sottolinea l’importanza di proteggere i segnali satellitari civili, facilmente alterabili, e la startup ha ottenuto supporto da enti come l’ASI, l’ESA e l’ACN, collaborando anche con Leonardo Spa. Con applicazioni che spaziano dalla telecomunicazione all’energia e alla finanza, Synchropal mira a garantire la precisione e la sicurezza dei sistemi di sincronizzazione, avvalendosi di tecnologie antispoofing e anti-jamming e puntando a espandersi a livello internazionale
_ su Repubblica Roma_
*Acqua lunare.* Uno studio internazionale ha scoperto che l’acqua presente sulla Luna ha origini sia terrestri che cometarie, come dimostrato dalle analisi isotopiche di campioni raccolti durante le missioni Apollo. La ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, ha utilizzato tecniche avanzate per separare e analizzare le diverse forme di acqua nei campioni lunari. I risultati indicano che una parte dell’acqua lunare deriva da materiale simile a quello della Terra primitiva, mentre un’altra parte proviene da impatti cometari. Questa scoperta sfida la teoria precedente che attribuiva la maggior parte dell’acqua lunare al vento solare, e ha implicazioni significative per la comprensione dell’origine dell’acqua lunare, le future esplorazioni spaziali e l’utilizzo delle risorse lunari, in vista delle imminenti missioni Artemis.
_ su Avvenire_
*Nuova frontiera.* Paolo Benanti, teologo e docente di etica delle tecnologie, è al centro di due programmi televisivi che esplorano il rapporto tra umanità e intelligenza artificiale (IA). “Algoretica – Noi e l’intelligenza artificiale”, in onda su TV2000, mira a riaffermare la centralità dell’uomo rispetto alla macchina, trattando temi come salute, lavoro, ambiente e sicurezza. Benanti conduce anche “Intelligenze” su Rai Cultura e Rai3, dove si discute la natura multidimensionale dell’intelligenza, includendo quella umana, animale e tecnologica. Il programma affronta le implicazioni etiche dell’IA in vari settori, sottolineando l’importanza di un uso consapevole della tecnologia per il progresso umano e la sostenibilità. Benanti enfatizza che l’IA non determina il nostro destino, ma offre possibilità che devono essere gestite saggiamente per definire il nostro futuro
_Bruno Ruffilli su Stampa_
*Sfida.* Dell Technologies, azienda storica nel settore informatico, è al centro di una sfida legata all’intelligenza artificiale (AI), con un focus particolare sui server utilizzati per l’allenamento e l’inferenza dell’AI. Nei primi nove mesi dell’esercizio 2024-2025, i ricavi del Client Solutions Group (CSG), che include PC e notebook, hanno superato quelli dell’Infrastructure Solutions Group (ISG), che comprende server e soluzioni di storage. Tuttavia, l’ISG ha mostrato una maggiore redditività operativa. Nonostante i risultati finanziari positivi, le reazioni del mercato azionario sono state volubili, con significative fluttuazioni del titolo di Dell in risposta alle trimestrali, riflettendo le preoccupazioni degli investitori sulla profittabilità a lungo termine dei server AI e dei PC. Dell rimane ottimista, prevedendo una crescita trainata dall’AI, ma il mercato rimane esigente, richiedendo trasformazioni tangibili della narrativa AI in vendite e redditività concrete.
_ su Sole 24 Ore_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*Linea dura di Trump sull’Iran.* Il presidente eletto Donald Trump è infuriato per la conferma della sua condanna nel caso del pagamento alla pornostar Stormy Daniels, che potrebbe renderlo il primo presidente pregiudicato degli Stati Uniti. La premier italiana Giorgia Meloni ha ricevuto un invito non convenzionale da Trump per assistere alla sua inaugurazione, segnando una deviazione dal protocollo diplomatico standard. Mentre Trump si prepara per l’insediamento, affronta questioni complesse come le nomine amministrative e le tensioni internazionali, tra cui la spesa della NATO e le politiche sull’Ucraina e l’Iran. La posizione di Meloni sull’Ucraina la pone in contrasto con alcuni conservatori, mentre la situazione con l’Iran è complicata da pressioni per una linea dura contro Teheran e la vicenda della reporter italiana Cecilia Sala.
_Alberto Simoni su Stampa_
*Concentarzione.* La ricchezza azionaria negli Stati Uniti è fortemente concentrata: l’1% più ricco possiede azioni e fondi per un valore di 23.270 miliardi di dollari, pari alla stessa quantità detenuta dal restante 99% della popolazione. Questa disuguaglianza è confermata anche allargando la prospettiva, con lo 0,1% degli ultra ricchi che detiene il 23,6% di tutti i titoli e fondi americani. La scolarizzazione gioca un ruolo significativo in questa distribuzione, con chi ha un diploma universitario che possiede l’85% della ricchezza finanziaria, mentre chi si ferma alla scuola secondaria solo il 5,4%. Le politiche monetarie ultra espansive e la ridotta progressività del sistema fiscale sono altri fattori che hanno contribuito all’aumento delle disuguaglianze. Nonostante l’argomentazione che i fondi pensione possano mitigare gli squilibri, la realtà mostra che a Wall Street pochi continuano ad avere sempre di più
_Vittorio Carlini su Sole 24 Ore_
*Declino.* Fabrizio Onida esplora il cambiamento del ruolo dell’Europa nel contesto geopolitico ed economico globale. Onida riflette su come, nonostante le previsioni di Lester Thurow negli anni ’90, l’Europa abbia perso terreno a causa di eventi come l’ascesa della Cina, la crisi finanziaria del 2008, la pandemia di Covid-19, la Brexit e le crisi climatiche. L’autore sottolinea il declino della produttività europea rispetto agli Stati Uniti e il rafforzamento dei populismi che minano le alleanze internazionali. Inoltre, si evidenzia la superiorità tecnologica degli Stati Uniti e la crescente influenza della Cina, mentre l’Europa cerca di competere con progetti come la rete satellitare Iris. Infine, il libro di Bernabè e Pagliaro citato da Onida suggerisce che la democrazia liberale sta diventando minoritaria nel mondo, un trend preoccupante per l’Europa.
_Fabrizio Onida su Sole 24 Ore_
*Kiev guarda a Trump.* Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky spera che l’arrivo di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti possa rappresentare un’opportunità per fermare il conflitto con la Russia. Zelensky conta sulla forza e imprevedibilità di Trump per negoziare con Putin, nonostante le relazioni tese passate tra Ucraina e Trump. L’Ucraina è preoccupata per le garanzie di sicurezza post-conflitto e sembra rassegnata a perdere i territori attualmente occupati dalla Russia, puntando a una restituzione diplomatica in futuro. Keith Kellogg, emissario speciale di Trump, è atteso a Kiev per presentare un piano di pace, ma la posizione inflessibile di Putin e la necessità di garanzie concrete rendono incerta la prospettiva di una pace duratura
_Anna Zafesova su Stampa_
*Condannato.* Il 10 gennaio è prevista la sentenza contro Donald Trump nel caso di Stormy Daniels, con il giudice Juan Merchan che ha già respinto i tentativi di Trump di scartare il verdetto di colpevolezza per 34 reati. Nonostante non verrà condannato al carcere, Trump avrà la macchia di essere il primo presidente USA con una condanna penale. Il caso riguarda pagamenti non dichiarati per far tacere una pornostar su un rapporto sessuale durante la campagna elettorale del 2016. Trump ha negato le accuse e criticato i giudici, ma il giudice Merchan ha stabilito che l’immunità presidenziale non lo protegge in questo caso. I legali di Trump hanno annunciato che continueranno a lottare, potenzialmente rivolgendosi anche alla Corte Suprema.
_Viviana Mazza su Corriere della Sera_
*Spade pronte all’uso.* Donald Trump ha messo insieme una squadra economica eterogenea per la sua amministrazione, che comprende conservatori mainstream, America Firstster e magnati della tecnologia, ognuno con le proprie priorità e i propri approcci per rimodellare l’economia americana. Tra le figure chiave figurano Russ Vought, un direttore del bilancio che si concentra sulla riduzione della burocrazia; Peter Navarro, un consulente commerciale che sostiene la necessità di introdurre dazi significativi; e leader tecnologici come Elon Musk, che mirano a snellire l’efficienza del governo. Sebbene vi sia un consenso generale sulla deregolamentazione e sulla riduzione del governo, le diverse prospettive all’interno del team potrebbero portare a una politica innovativa o a una governance caotica. I mainstreamer, come Scott Bessent e Kevin Hassett, dovrebbero temperare le misure protezionistiche estreme, mentre gli America First, come Stephen Miller, danno priorità al dominio americano e sono ideologicamente allineati con la visione di Trump. I magnati della tecnologia, guidati da Musk, portano una spinta all’efficienza e alla deregolamentazione, influenzando potenzialmente la direzione dell’amministrazione in materia di tecnologia e politica economica.
_ su Economist_
*Austria verso il voto.* La coalizione di governo in Austria, soprannominata “Zuckerlkoalition” (coalizione bonbon), è collassata a tre mesi dalle elezioni, portando il cancelliere Karl Nehammer a dimettersi dopo il fallimento dei tentativi di formare una grande coalizione con i socialdemocratici. Il presidente Van der Bellen ha cercato di mantenere unita la coalizione, ma ora si profila la possibilità di un ritorno al potere dell’estrema destra con Herbert Kickl, leader della Fpö, che ha vinto le elezioni a settembre con il 29% dei voti e ora è dato al 35%. Kickl, noto per le sue posizioni filorusse e xenofobe, potrebbe portare l’Austria a formare un blocco con Ungheria e Slovacchia, allontanandosi dai principi dell’UE e della democrazia liberale. Si riaffaccia anche la figura di Sebastian Kurz, ex cancelliere coinvolto in uno scandalo di corruzione, che potrebbe facilitare il ritorno al governo dell’ultradestra
_Tonia Mastrobuoni su Repubblica_
*Quanti.* A Hefei, in Cina, una startup cinese di nome Origin espone un computer quantistico, una tecnologia così delicata che l’azienda è andata nel panico e ha chiamato la polizia quando un corrispondente straniero l’ha visitata. La tecnologia quantistica, che comprende comunicazioni ultra-sicure e calcolo avanzato, è un campo ferocemente competitivo in cui Cina e Stati Uniti sono i principali protagonisti. Gli Stati Uniti sono attualmente leader nell’informatica quantistica con un numero di qubit più elevato, ma la Cina sta facendo passi da gigante, in particolare nelle comunicazioni e nel rilevamento quantistico. Entrambe le nazioni sono protettive nei confronti delle loro industrie quantistiche, con gli Stati Uniti che impongono restrizioni agli investimenti e la Cina che sta sviluppando la propria catena di approvvigionamento, compresi i progressi in componenti essenziali come i frigoriferi a diluizione. La rivalità mette in mostra modelli di innovazione diversi: Quello americano è guidato dalle aziende tecnologiche private e dal capitale di rischio, mentre quello cinese è guidato dallo Stato, con investimenti e controlli governativi significativi, che potenzialmente portano a vantaggi nello sviluppo della catena di fornitura, ma anche a rischi dovuti alla minore concorrenza e all’allocazione mirata delle risorse.
_ su Economist_
*Bolla litio.* Il prezzo del litio, fondamentale per la produzione di batterie per auto elettriche, è crollato del 90% dai massimi di fine 2022, nonostante la produzione non abbia subito un rallentamento significativo. La Cina domina il mercato del litio, controllando una quota significativa della filiera e mantenendo attivi gli impianti nonostante le perdite, il che potrebbe essere una strategia per consolidare ulteriormente la sua posizione nel settore del cleantech. La domanda di veicoli elettrici rimane forte in Cina, che ha registrato un record di nuove immatricolazioni. Tuttavia, l’eccesso di offerta di litio non sembra destinato a riassorbirsi rapidamente, con previsioni che indicano un surplus di offerta almeno fino al 2027. Infine, l’industria del riciclo delle batterie potrebbe giocare un ruolo chiave nella riduzione della domanda di litio e altri metalli nel lungo termine.
_Sissi Bellomo su Sole 24 Ore_
*Stretta di mano.* La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha suscitato polemiche dopo un incontro con il leader siriano Mohammad al Jolani, durante il quale non c’è stata una stretta di mano, un gesto che lei ha contestualizzato data la natura estremista di al Jolani. La Bild ha definito l’episodio uno “schiaffo diplomatico”, ma Baerbock ha chiarito che non si aspettava una stretta di mano e ha discusso con al Jolani sui diritti delle donne e su un nuovo inizio inclusivo per la Siria. La visita è stata parte di una campagna elettorale in Germania dove alcuni politici vogliono dichiarare la Siria un paese sicuro per accelerare il rimpatrio dei rifugiati siriani. Baerbock ha sottolineato che il sostegno tedesco alla Siria non sarà economico per ora e il suo collega di partito Robert Habeck ha difeso la visita come un segnale forte di politica estera europea
_Irene Soave su Corriere della Sera_
*Papa vs Netanyahu.* Il Papa Francesco ha criticato il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu per ignorare le leggi internazionali e i diritti umani, secondo quanto riportato dai media iraniani. Durante un incontro in Vaticano con il rettore di un’università iraniana, il Papa ha espresso preoccupazione per la crisi nella regione causata dalle azioni di Netanyahu. Hamas ha rilasciato un video choc di una giovane israeliana tenuta in ostaggio da 450 giorni. Nonostante le tensioni, il Vaticano non ha smentito le dichiarazioni attribuite al Papa, che ha anche ricevuto parole di stima dal nuovo leader siriano Abu Mohammed al Jolani. Nel frattempo, la statua del Bambinello in Vaticano non è più presentata con una kefiah palestinese, dopo le polemiche suscitate dall’installazione iniziale.
_Fabrizio Caccia su Corriere della Sera_
*Copasir.* Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, è atteso dal Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) per discutere il caso di Cecilia Sala, giornalista italiana detenuta nel carcere di Evin a Teheran dal 19 dicembre. La famiglia di Sala ha richiesto il silenzio stampa, temendo che l’attenzione mediatica possa influenzare negativamente le trattative per la sua liberazione. La situazione è critica, con la giornalista che vive condizioni di detenzione estreme, dormendo per terra e con una luce accesa costantemente. Testimonianze di ex detenute come Nazanin Zaghari-Ratcliffe e l’attivista Sara Shams sottolineano l’importanza della lotta per la libertà di parola e la solidarietà internazionale per il caso di Sala.
_Alessandra Arachi su Corriere della Sera_
*Meloni vola da Trump.* La premier italiana Giorgia Meloni ha effettuato una visita a sorpresa a Mar-a-Lago, in Florida, per incontrare il presidente eletto Donald Trump prima del suo insediamento. Il viaggio, tenuto segreto e comunicato a pochi, aveva lo scopo di discutere temi cruciali come i dazi, la situazione in Ucraina e il caso di Cecilia Sala, cittadina italiana detenuta in Iran. La visita anticipa un incontro programmato con il presidente uscente Joe Biden e si inserisce in un contesto di rapporti privilegiati tra Meloni e figure influenti come Elon Musk. La missione, che potrebbe durare meno di 24 ore, è vista come un tentativo di consolidare l’asse Italia-USA e di trovare una soluzione rapida al caso Sala
_Marco Galluzzo su Corriere della Sera_
*Elon e Giorgia.* Giorgia Meloni si è rivolta a Elon Musk per ottenere aiuto nella trattativa per la liberazione della giornalista italiana Cecilia Sala, detenuta in Iran. L’obiettivo è evitare l’estradizione dell’ingegnere iraniano Mohammad Abedini, coinvolgendo gli Stati Uniti in una trattativa più ampia. Meloni offre sostegno politico totale alla futura amministrazione di Trump, in cambio di forza per riportare in Italia la giornalista. Il contatto decisivo avviene a Mar-a-Lago, in Florida, dove Meloni cerca di convincere Trump a non richiedere l’estradizione di Abedini, sostenendo che non consegnarlo non è un atto ostile, ma una necessità supportata dal diritto. La situazione è complessa, con l’Italia che deve decidere su Abedini e sbloccare il caso Sala, mentre gli Stati Uniti hanno tempo fino al 30 gennaio per trasmettere la richiesta di estradizione
_Tommaso Ciriaco su Repubblica_
*La rete di Abedini.* Mohammad Abedini, ingegnere iraniano arrestato a Malpensa su mandato USA, è accusato di esportazione illegale di tecnologie americane in Iran, a supporto delle Guardie della rivoluzione. Le indagini dell’FBI di Boston rivelano una rete di relazioni e aziende tra USA, Svizzera e Iran, orchestrate da Abedini e un altro ingegnere, Mahdi Sadeghi, per infiltrarsi nel mercato tecnologico statunitense. Sadeghi, dopo aver ottenuto un prestito da Teheran, collabora con Abedini per acquisire e esportare illegalmente componenti elettronici, utilizzati poi in droni militari iraniani. L’FBI collega un chip di un drone, che ha ucciso tre militari americani, alla tecnologia fornita da Abedini, mentre la Corte d’Appello di Milano deve decidere sull’estradizione di Abedini negli USA
_Federico Capurso su Stampa_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Gas, le mosse del governo.* Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sta elaborando un piano per affrontare la crisi energetica e prevenire gli effetti dei picchi di domanda di metano. Il piano prevede l’accelerazione dell’implementazione della gas release per fornire metano a prezzi calmierati all’industria energivora e interventi per massimizzare le scorte di gas naturale liquefatto (GNL). Nonostante l’Italia abbia scorte di gas sufficienti, la preoccupazione principale riguarda la speculazione sui prezzi. Il governo lavora anche su misure per il price cap e il disaccoppiamento dei prezzi dell’energia da fonti fossili e rinnovabili, mentre si prepara a discutere in Europa per ottenere supporto per queste iniziative. Nel frattempo, l’arrivo della nave rigassificatrice Bw Singapore aumenterà la capacità di rigassificazione dell’Italia, contribuendo alla diversificazione degli approvvigionamenti energetici del paese
_Celestina Dominelli su Sole 24 Ore_
*Il caro gas ci costa venti miliardi.* L’aumento del prezzo del gas a 50 euro per MWh evidenzia la dipendenza dell’Europa dal gas non russo, con l’Italia che ha speso 176 miliardi di euro in quattro anni per importazioni, tre volte la media storica. Il Piano nazionale per l’energia e il clima (Pniec) presentato dal governo Meloni punta al 65% di elettricità da rinnovabili entro il 2030, ma l’attuale copertura è solo del 43,8%, sotto la media europea. Le incertezze normative e le difficoltà amministrative rallentano l’installazione di nuove capacità rinnovabili, mentre si discute la possibilità di separare i prezzi dell’elettricità da quelli del gas per garantire investimenti e raggiungere gli obiettivi del Pniec
_Andrea Greco su Repubblica_
*Difendersi.* Stefano Besseghini, presidente dell’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), affronta la questione del caro bollette e sottolinea l’importanza di proteggere i clienti più deboli. Nonostante l’aumento dei prezzi del gas, causato dalla chiusura del transito russo in Ucraina, Besseghini ritiene che le forniture non ne risentiranno grazie a GNL e gasdotti alternativi. Suggerisce di promuovere il risparmio energetico e aumentare la produzione nazionale di gas per mitigare l’impatto sui consumatori. Attualmente, il bonus bollette è disponibile per famiglie con ISEE fino a 9.530 euro, ma durante la crisi precedente, l’aumento temporaneo della soglia a 15 mila euro aveva allargato i beneficiari. Besseghini invita a valutare le offerte sul portale ARERA per trovare condizioni migliori e sottolinea l’opportunità per gli utenti vulnerabili di accedere all’offerta di tutela
_Enrico Marro su Corriere della Sera_
*Salirà ancora.* Franco Bernabè, ex amministratore delegato di Eni e Telecom Italia, avverte che l’Europa è impreparata di fronte alla crisi energetica e che i prezzi del gas continueranno a salire, soprattutto dopo lo stop alle forniture russe attraverso l’Ucraina. Sottolinea l’importanza di un piano energetico europeo a lungo termine e di un’azione comune tra i Paesi dell’UE per gestire gli acquisti di gas, criticando l’idea di un price cap. Bernabè evidenzia anche il rischio di perdita di competitività per l’Europa a causa dei costi elevati del gas importato dagli USA e la necessità di disaccoppiare i prezzi dell’energia elettrica da quelli del gas, come già fatto dalla Spagna. Infine, rileva l’importanza strategica dell’Italia nel Mediterraneo per lo sviluppo del metano e la necessità di investire in infrastrutture energetiche.
_Fabrizio Goria su Stampa_
*Il Financial Times incorona Giorgetti.* Il Financial Times ha nominato Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia italiano, come miglior ministro delle Finanze del 2024, riconoscendo i suoi sforzi nel ridurre il debito e promuovere gli investimenti in Italia. Questo premio segue un altro riconoscimento internazionale ricevuto da Giorgia Meloni, definita la persona più potente d’Europa da Politico. Il mensile del Financial Times, The Banker, ha elogiato Giorgetti per la sua capacità di affrontare sfide economiche come la crescita lenta e l’evasione fiscale, nonostante il ruolo di ministro delle Finanze in Italia sia tradizionalmente difficile. Giorgetti, membro della Lega e considerato moderato e filoeuropeo, ha ricevuto apprezzamenti anche dalla Commissione UE per la sua manovra di bilancio e il piano di rientro del debito. Nonostante le critiche interne, il suo lavoro è stato lodato per aver contribuito a ristabilire la credibilità economica e internazionale dell’Italia.
_Marcello Astorri su Giornale_
*Pensioni.* Nel 2025, la legge di bilancio italiana introduce modifiche significative al sistema pensionistico, senza però stravolgimenti. Le uscite anticipate a 64 anni ora richiedono 25 anni di contributi (30 dal 2030) e un importo minimo pari a tre volte l’assegno sociale (3,2 dal 2030). Sono prorogate le opzioni Quota 103 e Opzione Donna, con specifici requisiti di età e contributi e alcune penalità. Gli adeguamenti automatici delle pensioni all’inflazione vedono un ritorno a tre fasce di rivalutazione, mentre i coefficienti di trasformazione del montante contributivo sono stati tagliati, riducendo l’importo delle pensioni future. Infine, è stato rafforzato il “Bonus Maroni” per chi posticipa il pensionamento
_Anna Maria Angelone su Stampa_
*Bocciato.* Il nuovo contratto per i lavoratori statali è stato respinto dal 98% dei partecipanti in un referendum indetto da Cgil, Uil e Usb, che contestano gli aumenti salariali ritenuti insufficienti per recuperare il potere d’acquisto. L’accordo, firmato da Cisl-Fp e sindacati autonomi, è stato criticato per non aver tenuto conto dell’inflazione superiore al 16% nel triennio 2022/2024, portando a una perdita reale per i lavoratori. Le organizzazioni sindacali richiedono la riapertura delle trattative e un adeguato stanziamento di risorse. Il contratto, attualmente in esame dalla Corte dei Conti, potrebbe influenzare i futuri rinnovi contrattuali per il settore sanità e gli enti locali, dove Cgil e Uil rappresentano la maggioranza dei lavoratori
_Rosaria Amato su Repubblica_
*Un milione di posti in più.* Marina Calderone, Ministro del Lavoro, in un’intervista con La Verità, discute le prospettive lavorative e le riforme in Italia. Sottolinea il raggiungimento del massimo tasso di occupazione nella storia del paese e l’obiettivo di creare oltre un milione di posti di lavoro durante la legislatura. Calderone critica la proposta del salario minimo, preferendo la contrattazione collettiva come strumento per aumentare i salari. Riguardo ai sindacati, menziona una certa politicizzazione che, a suo parere, danneggia più l’opposizione che il governo. Infine, affronta il tema della previdenza complementare come necessità per i giovani e la riconversione del personale nell’indotto auto, sottolineando l’importanza delle risorse europee e della formazione per affrontare la transizione energetica.
_ su La Verita’_
*Condonare i debiti.* Paolo Gentiloni, ex commissario europeo all’Economia, è stato nominato co-presidente di una task force dell’ONU per affrontare la crisi del debito nei Paesi in via di sviluppo. L’ex premier italiano sostiene che la condonazione del debito non solo è cruciale per i Paesi poveri, ma rappresenta anche un interesse per l’Europa, in quanto le instabilità economiche possono influenzare lo sviluppo umano globale e le prospettive di crescita sostenibile. Il debito dei Paesi in via di sviluppo è triplicato nell’ultimo decennio, superando i 1.500 miliardi di dollari, aggravato da fattori come il cambiamento climatico, la pandemia e l’inflazione globale. Gentiloni evidenzia l’importanza di una cooperazione Europa-Africa per il futuro sviluppo e sottolinea la necessità di riformare gli strumenti internazionali per la gestione del debito, coinvolgendo creditori privati e pubblici come la Cina
_Matteo Marcelli su Avvenire_
*Iveco vende.* Iveco ha venduto il produttore di camion dei pompieri Magirus al fondo di private equity tedesco Mutares, senza rivelare il prezzo dell’acquisizione, ma con la cessione che ha comportato una perdita di 115 milioni di euro per Iveco nel primo trimestre del 2024. Con il cambio di proprietà, il CEO di Magirus e presidente della divisione antincendio di Iveco, Thomas Hilse, lascia l’azienda, mentre Magirus, che opera in 150 paesi, mira a un rilancio dopo recenti performance finanziarie negative. La vendita fa parte di una riorganizzazione strategica di Iveco che si concentra sul suo core business, mentre Magirus inizia un nuovo capitolo della sua storia, con l’obiettivo di competere più efficacemente nel suo mercato di riferimento.
_ su Stampa_
*Pugno di ferro.* Matteo Salvini, leader della Lega, sostiene che per rendere Milano una città sicura occorre un approccio severo, escludendo l’adozione dello ius soli e sostenendo che la cittadinanza deve essere meritata. Critica il sindaco Sala per non dare priorità alla sicurezza e promette un cambiamento con il prossimo sindaco di centrodestra. Salvini enfatizza la necessità di ordine e rispetto delle leggi per affrontare l’immigrazione e i disordini, proponendo misure come il blocco degli arrivi clandestini e il sostegno alle forze dell’ordine. Inoltre, annuncia l’intenzione di lavorare su una rottamazione definitiva delle cartelle esattoriali per aiutare gli italiani in difficoltà e menziona l’obiettivo di rilanciare Milano con una nuova amministrazione.
_Fabio Rubini su Libero Quotidiano_
*Terzo mandato.* Il governo impugnerà la legge della Campania che consente un terzo mandato ai governatori, una decisione che potrebbe favorire Elly Schlein contro Vincenzo De Luca e che mette in difficoltà la Lega, specialmente in Veneto dove senza Luca Zaia potrebbe correre da sola. Il ministro Luca Ciriani di Fratelli d’Italia (FdI) afferma che il candidato per il Veneto sarà scelto dal suo partito, sottolineando l’importanza dell’unità del centrodestra. Inoltre, il governo non teme un possibile referendum anti-autonomia e non prevede un rimpasto di governo, nonostante la pressione della Lega per un ritorno al Viminale. Ciriani apre anche alla possibilità di un futuro cambiamento del simbolo di FdI, eliminando la fiamma, ma sottolinea che la politica è più importante dei simboli.
_Francesco Malfetano su Stampa_
*Non sono decaduta.* La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, afferma di essere ancora in carica nonostante il Collegio di garanzia della Corte d’Appello di Cagliari abbia dichiarato la sua decadenza. Sostiene che solo il Consiglio regionale può determinare la sua decadenza dopo l’istruttoria della Giunta per le elezioni e si dice fiduciosa di poter difendere la sua posizione. Todde è accusata di irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali, ma ribadisce che tutto è tracciato e rendicontato, negando di aver commesso errori. Nonostante gli attacchi politici, si dichiara impegnata a lavorare per i sardi e pronta a rispettare qualsiasi decisione istituzionale, sottolineando di non essere attaccata alla poltrona e di avere un lavoro nel settore privato
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_
*Fallito il modello Albania.* Mario Morcone, ex capo di gabinetto di Marco Minniti e attuale assessore all’immigrazione in Campania, critica le politiche migratorie del governo Meloni, definendole un fallimento e sottolineando la necessità di un’accoglienza basata su piccoli centri per favorire l’integrazione. Morcone evidenzia l’importanza di lavorare con i paesi del Nord Africa per gestire gli ingressi regolari e contrastare i trafficanti di esseri umani, pur rispettando i diritti umani. Sostiene che l’integrazione e l’accoglienza sono valori costituzionali e che l’Italia ha bisogno di migranti regolari. Infine, Morcone, pur avendo una lunga esperienza nel settore, annuncia che non continuerà ad essere assessore, preferendo lasciare spazio ad altri per motivi di età e di energia
_Daniela Preziosi su Domani_
*Momento delicato.* Giorgia Meloni, si trova di fronte a una situazione delicata: deve negoziare il rilascio della giornalista italiana Cecilia Sala senza irritare gli Stati Uniti né umiliare l’Iran. La chiave della trattativa è l’ingegnere Abedini, detenuto in Italia con accuse di terrorismo dagli USA. Meloni, incontrando la madre di Sala, promette di fare tutto il possibile per la sua sicurezza, ma deve bilanciare l’alleanza con gli USA e la sovranità nazionale. Il contesto è complicato dall’anniversario dell’omicidio di Piersanti Mattarella, che riapre vecchie ferite e questioni irrisolte sulla sovranità italiana e le influenze esterne. Meloni affronta una sfida simile a quella di Bettino Craxi durante la crisi di Sigonella, cercando di stabilire un rapporto equilibrato con gli alleati americani senza compromettere l’indipendenza nazionale
_Andrae Malaguti su Stampa_
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