SICUREZZA
*Detriti.* La Fondazione Leonardo sottolinea la gestione del traffico di satelliti e detriti spaziali e l’impiego dell’intelligenza artificiale, che darà una mano a gestire la complessità dello spazio, come la cosiddetta “space economy” che sta diventando sempre più complessa. Il settore è appena nato, dicono le stime diramate dall’ESA, ma emergono enormi possibilità di sviluppo. Intervista a Gabriele Pieralli (AD di Telespazio); Simone Giannattasio (ingegnere aerospaziale e AI di Telespazio); Fabio Favaretto (ingegnere aerospaziale e AI di Telespazio); Jerry Kaplan (informatico, saggista e imprenditore). Ospite: Jaime D’Alessandro (giornalista)
_su RAI 2_
*Rischio per la ricerca.* L’intelligenza artificiale (IA) è vista dal premio Nobel per la Fisica David Gross come un supporto complementare alla ricerca scientifica, non in grado di sostituire il metodo scientifico che richiede osservazione, verifica e replicazione. Gross mette in guardia sui rischi di un IA non trasparente e senza meccanismi di verifica, che potrebbe essere controproducente per la scienza, la quale prospera su rigore, creatività e collaborazione umana.
_su Sole 24 Ore Nòva 24_
*Sforzo significativo.* Jared Isaacman, nominato da Donald Trump per dirigere la NASA, è un appassionato dello spazio che ha già speso centinaia di milioni di dollari per viaggiare nello spazio con SpaceX, un’azienda che ha rivoluzionato il settore con i suoi lanciatori riutilizzabili a basso costo. Isaacman e Elon Musk, vicino a lui e co-capo della nuova commissione presidenziale DoGE, mirano a ridurre gli sprechi di spesa governativa, ma si trovano di fronte alla sfida di riformare il costoso e ritardato programma Artemis della NASA, che è protetto da interessi politici e potrebbe essere difficile da riformare nonostante le alternative più efficienti offerte da SpaceX.
_su Economist_
*Sfida.* La società Astradyne di Bari ha vinto la challenge “Smart Integration Satellite Capability” lanciata da Lazio Innova in collaborazione con Thales Alenia Space, una joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), aggiudicandosi un premio di 20mila euro e servizi specialistici per lo sviluppo di fabbriche intelligenti per componenti di piccoli satelliti. Thales Alenia Space Italia, con il supporto della Regione Lazio, promuove l’innovazione nel settore aerospaziale, offrendo ai vincitori la possibilità di sperimentare le loro soluzioni e l’accesso a risorse per startup e PMI innovative.
_Giovanni Salsano su Avvenire Lazio sette_
*Progetto spaziale.* Prato si candida a ospitare la nuova Curation Facility dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), un centro di ricerca dedicato ai reperti marziani, con l’ambizione di diventare un polo tecnologico di rilievo grazie alle sue istituzioni scientifiche. Marco Morelli, direttore del Museo di Scienze Planetarie di Prato, sottolinea l’eccellenza del museo, che “Ha la collezione più importante di meteoriti a livello europeo dal punto di vista estetico” e la più rilevante in Italia dal punto di vista scientifico, con l’obiettivo di far diventare Prato un punto di incontro per importanti istituzioni scientifiche.
_su Nazione Prato_
*Transizione.* Pete Hegseth, candidato di Donald Trump alla carica di segretario alla Difesa, sta affrontando una potenziale bocciatura al Senato a causa di una serie di scandali che coinvolgono accuse di violenza sessuale, abuso di alcol e altre scorrettezze, che rispecchiano la caduta di un precedente candidato, John Tower. Nonostante l’iniziale sostegno repubblicano, il continuo emergere di notizie dannose e le preoccupazioni interne al GOP suggeriscono che la conferma di Hegseth è sempre più incerta, e Trump sta considerando candidati alternativi come il governatore della Florida Ron DeSantis.
_su Economist_
*Mazzette.* Gli sforzi di Xi Jinping per epurare la corruzione dalle forze armate cinesi si sono arenati con la sospensione dell’ammiraglio Miao Hua per gravi violazioni disciplinari, sollevando dubbi sulla disponibilità del PLA a invadere Taiwan. Tra le campagne anticorruzione in corso e gli scandali militari, i funzionari americani ritengono che sia meno probabile che la Cina tenti un’invasione in questo decennio, poiché le sfide interne e le dinamiche globali potrebbero aver allontanato il periodo di maggior pericolo.
_su Economist_
*Necessità pratica.* Il riarmo è visto come una necessità pratica per dissuadere poteri aggressivi e garantire sicurezza, ma rappresenta anche un costo economico significativo, specialmente per le nazioni europee che hanno ridotto le spese militari per decenni. Carlo Pelanda suggerisce di trasformare questa necessità in un’opportunità economica, sfruttando gli investimenti militari per stimolare l’innovazione tecnologica e la competitività, come dimostrato dalla storia degli Stati Uniti durante la Guerra Fredda, e promuove l’integrazione industriale europea nel settore militare per ottenere benefici economici e capacità difensive rafforzate.
_su La Verita’_
*Mef e israeliani.* Cognyte Ltd, azienda israeliana specializzata in software di analisi investigativa, è al centro di controversie per aver venduto strumenti di sorveglianza a Paesi accusati di violare i diritti umani. In Italia, il Ministero dell’Economia e il Ministero della Difesa hanno acquistato software da Cognyte per la Guardia di Finanza e per il Centro Intelligence Interforze, rispettivamente, nonostante le preoccupazioni internazionali sull’uso improprio di tali tecnologie in altri contesti.
_su Il Fatto Quotidiano_
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
*Super anticipazioni.* Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha firmato un decreto che permette anticipazioni fino al 90% del valore degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per accelerare i pagamenti e stimolare la spesa, soprattutto per i comuni che attendono il rimborso di 5 miliardi di euro già spesi. Il decreto semplifica le procedure di erogazione delle risorse e richiede che i controlli sulle spese siano effettuati a campione e successivamente, per non ritardare ulteriormente i pagamenti, con l’obbligo per gli enti attuatori di aggiornare i dati di monitoraggio sul sistema ReGis del Mef.
_su Sole 24 Ore_
*Il lavoto vola.* Il governo Meloni ha registrato un aumento significativo dell’occupazione in Italia, con 847mila nuovi posti di lavoro creati in due anni, grazie anche all’eliminazione di sussidi e all’incremento dei contratti a tempo indeterminato. Nonostante i progressi, permangono sfide come la bassa produttività e la necessità di utilizzare efficacemente i fondi del Pnrr per sostenere l’economia.
_su Giornale_
*Cattivi pagatori.* Il 31% dei ministeri italiani continua a pagare in ritardo, nonostante il miglioramento generale nel rispetto dei tempi di pagamento, con un tasso di ritardo sceso al 17,4% dal 26% di fine 2023; il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) impone di azzerare i ritardi entro il 31 marzo 2025. Il Ministero del Turismo è il peggiore con 66,7 giorni di ritardo medio, mentre il Molise si distingue tra le regioni con un ritardo medio di 218,09 giorni, rischiando sanzioni dalla Corte Ue per il mancato rispetto dei termini di pagamento.
_su Sole 24 Ore_
*Strada giusta.* Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, celebra i risultati positivi in termini di occupazione e l’efficace implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con un decreto di Giancarlo Giorgetti che accelera i pagamenti dei fondi. Con quasi 900mila nuovi occupati dall’inizio del mandato di Meloni e una spesa di 59 miliardi di euro dei fondi PNRR, l’Italia si pone in prima linea in Europa per obiettivi raggiunti e aiuti ricevuti, puntando a ulteriori miglioramenti nel mercato del lavoro e nella crescita economica.
_su Giornale_
*Ires.* Il governo italiano sta rivedendo la manovra finanziaria per favorire le imprese, proponendo di sostituire la superdeduzione con un taglio dell’Ires per le aziende che reinvestono almeno il 70% degli utili. La riforma, sostenuta dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini, mira a ridurre le tasse sulle imprese e a stimolare investimenti e assunzioni, nonostante le critiche per la riduzione di incentivi preesistenti come l’Ace.
_su Repubblica_
*Gelata sui fondi.* La raccolta netta di capitali per fondi ed ETF sostenibili ha subito un drastico calo, passando da 160 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2021 a soli 10,3 miliardi nel terzo trimestre 2024, con una netta riduzione anche nel lancio di nuovi prodotti finanziari ESG, da oltre 300 a 57 nello stesso periodo. Questo declino è stato influenzato dalla pressione politica dei Repubblicani USA contro le organizzazioni attive nella lotta al cambiamento climatico, mentre in Europa la sensibilità verso gli investimenti ESG rimane più forte.
_su Sole 24 Ore_
*Crociata per il fossile.* Autorità texane e altri stati USA hanno citato in giudizio i giganti dei fondi BlackRock, Vanguard e State Street, accusandoli di aver adottato criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) che danneggiano l’industria dei combustibili fossili e manipolano i prezzi dell’energia. La denuncia, guidata dal procuratore generale del Texas, sostiene che queste pratiche hanno violato le leggi antitrust e aumentato i costi per i consumatori, mentre i fondi difendono l’integrazione dei rischi ambientali nelle loro strategie di investimento.
_su Sole 24 Ore_
*Allarme manifattura.* Il presidente di Legacoop, Simone Gamberini, lancia un allarme sulla manifattura italiana, sottolineando la necessità di un piano-Paese condiviso per sostenere gli investimenti e semplificare le procedure, in un contesto di ordini in calo e preoccupazioni per il futuro. Gamberini evidenzia inoltre i problemi legati ai costi energetici, alla concorrenza internazionale e ai dazi USA, chiedendo iniziative coordinate a livello nazionale ed europeo e criticando la mancanza di sostegno agli investimenti nella legge di Bilancio.
_su Corriere della Sera_
*Anno record.* Il 2024 si è distinto come l’anno dei record per le Borse, con Wall Street in testa, ma anche come l’anno con il maggior numero di esoneri di CEO, dovuti a crisi aziendali e sottoperformances di settori industriali rispetto agli indici generali. Tra le dimissioni eclatanti ci sono state quelle dei CEO di Stellantis e Intel, con le aziende che hanno affrontato difficoltà industriali e significative perdite in borsa, mentre il dibattito rimane aperto sulle vere responsabilità delle crisi, che non sempre ricadono esclusivamente sui CEO, ma anche su board e azionisti.
_su Sole 24 Ore_
*Nave Trieste.* La Nave Trieste, capolavoro dell’ingegneria italiana e la più grande unità costruita per la Marina Militare dal secondo Dopoguerra, è stata consegnata ufficialmente alla presenza del Presidente Mattarella e altre autorità, simboleggiando un avanzamento significativo per le forze armate italiane. Realizzata da Fincantieri, la nave è un concentrato di tecnologia e innovazione con 38mila tonnellate di stazza, capace di ospitare aerei caccia di quinta generazione e rappresenta un passo verso la leadership mondiale del Paese nel settore.
_su Giorno – Carlino – Nazione_
*Mille posti letto.* La Nave Trieste è un’unità d’assalto anfibio multiruolo da oltre un miliardo di euro, dotata di un ospedale e un ponte di volo di 230 metri, capace di ospitare 1.000 persone e progettata per operazioni militari e umanitarie. Varata il 29 maggio 2019, questa nave all’avanguardia rappresenta l’eccellenza della tecnologia navale italiana, con un equipaggio che può variare da 360 a 1.055 persone e pronta a supportare la Protezione Civile in emergenze.
_su Tirreno_
*Brigantino.* Durante una cerimonia tenutasi nell’hangar della nuova portaelicotteri anfibia Trieste, la più grande unità della Marina Militare italiana post-seconda guerra mondiale, 150 allievi, tra cui 40 donne, hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica. La cerimonia, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa Guido Crosetto, ha sottolineato l’orgoglio nazionale per l’innovazione e il Made in Italy rappresentato dalla nave, costruita da Fincantieri e simbolo di un percorso virtuoso per i giovani cadetti che aspirano a diventare ufficiali.
_su Tirreno Livorno-Cecina-Rosignano-Piombino-Elba_
*Nuove mission.* La Fondazione Fincantieri, guidata dal direttore generale Pierroberto Folgiero, annuncerà a Roma la sua nuova mission incentrata su innovazione, inclusione e solidarietà, con l’obiettivo di conservare il patrimonio storico della cantieristica navale. Contestualmente, verrà lanciata una serie di pubblicazioni a cura del professor Roberto Giulianelli per narrare la storia dell’industria navale italiana
_su Corriere della Sera_
*In trincea.* Stellantis è al centro di una crisi che vede a rischio 4 mila posti di lavoro nell’indotto, con sindacati e partiti politici che chiedono interventi urgenti per bloccare i licenziamenti e spostare il dibattito a livello governativo. Dopo i licenziamenti già annunciati, la Fiom teme ulteriori tagli, mentre il gruppo apre alla possibilità di supportare Transnova, con il settore automotive che richiede investimenti in ricerca e sviluppo per mantenere la produzione in Italia.
_su Corriere della Sera_
*Occupazione.* Stellantis si impegna a sostenere i lavoratori di Trasnova Urso e a difendere l’occupazione, con l’obiettivo di confermare la produzione automobilistica in Italia, come dichiarato dal ministro Adolfo Urso in vista del tavolo del 17 dicembre. Il gruppo affronta la crisi industriale europea con flessibilità verso l’elettrificazione dei veicoli, mentre il governo e le parti sociali cercano soluzioni comuni per superare le sfide del settore, compresa la possibile creazione di un fondo di sostegno alle imprese.
_su Stampa_
*Centrale.* Il ministro delle Imprese Adolfo Urso sottolinea l’importanza di posizionare l’Italia al centro dei piani di sviluppo di Stellantis, richiedendo impegni su investimenti e occupazione, e sollecita una revisione del Green Deal europeo per evitare il collasso dell’industria automobilistica. Urso evidenzia la necessità di misure finanziarie di sostegno al settore e di una strategia che garantisca la sopravvivenza del motore endotermico, affrontando la crisi occupazionale nell’indotto dell’auto e promuovendo la neutralità tecnologica.
_su Giorno – Carlino – Nazione_
*Non cambia nulla.* Crédit Agricole ha anticipato al governo italiano le sue intenzioni di aumentare la partecipazione in Banco Bpm, salendo dal 9,18% al 15,1%, con l’obiettivo di poter raggiungere il 19,9%, ricevendo il via libera dal Tesoro. Nonostante ciò, il governo non vede questo come un permesso per una controfferta su Banco Bpm, attualmente oggetto di un’offerta di scambio da parte di Unicredit, e potrebbe considerare l’uso del golden power se la banca francese mirasse al controllo effettivo dell’istituto italiano.
_Federico Fubini su Corriere della Sera_
*Doppia strategia.* Crédit Agricole ha aumentato la sua partecipazione in Banco Bpm al 15,1%, con l’intenzione di crescere fino al 19,9%, posizionandosi strategicamente sia per un eventuale negoziato con Unicredit sia per una difesa in caso di operazioni straordinarie da parte di Banco Bpm. La mossa potrebbe portare a negoziazioni riguardanti il credito al consumo e altri asset, mentre il governo italiano non ha ufficialmente commentato, ma sembra aver dato un via libera informale all’operazione.
_Daniela Polizzi su Corriere della Sera_
*Corsa ai risparmi.* Il cosiddetto risiko bancario sta vedendo protagoniste banche europee come Crédit Agricole, UniCredit e Commerzbank, che cercano di accrescere le loro dimensioni per competere meglio a livello internazionale, trasformandosi da semplici intermediari a consulenti per famiglie e imprese. Salvatore Rossi sottolinea che questo processo di aggregazione è ostacolato in Europa da identità nazionali forti, e in Italia da un tessuto economico locale più frammentato, richiedendo un mercato bancario e dei capitali più unificato per competere globalmente.
_Salvatore Rossi su Stampa_
*Decide il mercato.* Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), sostiene che il mercato dovrebbe determinare il numero di poli bancari in Italia e sottolinea l’importanza di misure urgenti per stimolare l’economia, come l’Ires premiale, che riduce le tasse per le imprese che reinvestono i loro utili. Patuelli evidenzia anche il miglioramento dell’efficienza delle banche italiane, rendendole più attraenti per gli investitori, e discute l’impatto delle politiche della Banca Centrale Europea (BCE) e la necessità di ulteriori incentivi per la crescita economica e l’occupazione.
_su Sole 24 Ore_
*Web tax al palo.* La Global Minimum Tax e la fiscalità digitale internazionale delle big-tech sono in stallo, con solo l’Unione Europea che ha adottato pienamente le misure proposte dall’OCSE, mentre paesi come USA, Cina e India si sono tenuti fuori, mettendo a rischio la competitività europea. Un blocco di paesi africani ha proposto all’ONU un nuovo approccio sulle tasse internazionali, ottenendo ampio sostegno e sfidando l’ordine fiscale esistente, con la Global Minimum Tax incompatibile con politiche interne degli USA e altre nazioni che rifiutano di aderire per proteggere i propri interessi economici.
_su Sole 24 Ore_
*Dazi.* Le aziende americane si stanno preparando alla nuova ondata di dazi annunciata dal presidente eletto Donald Trump, che potrebbe avere un forte impatto sulle loro attività e sui loro profitti, in particolare nei settori automobilistico e manifatturiero. Mentre alcune aziende stanno accumulando merci, prendendo in considerazione aumenti dei prezzi o cercando di riorganizzare le catene di fornitura per mitigare gli effetti, i dazi proposti sulle importazioni da Messico, Canada e Cina minacciano di aumentare significativamente i costi e di sconvolgere le strategie aziendali che erano state modificate dopo il primo mandato di Trump.
_su Economist_
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
*Assedio.* Gli insorti jihadisti avanzano in Siria quasi incontrastati, avvicinandosi alla capitale Damasco, mentre l’esercito regolare è in ritirata e si diffondono voci non confermate sulla fuga del presidente Bashar Assad. La situazione caotica porta il presidente eletto Donald Trump a sconsigliare l’intervento degli USA, mentre il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani assicura che l’Italia è pronta ad evacuare i suoi cittadini.
_su Corriere della Sera_
*Assad introvabile.* Il destino del presidente siriano Bashar al-Assad è avvolto nel mistero mentre le voci sulla sua possibile fuga si moltiplicano: alcune fonti lo collocano a Mosca con la famiglia, altre lo vedono in partenza per Teheran o già in viaggio, ma il Palazzo presidenziale smentisce, affermando che si trova a Damasco e sta svolgendo le sue funzioni. La situazione è incerta e le speculazioni si susseguono, con la first lady Asma che potrebbe essere a Mosca, mentre la CNN riporta che la guardia personale di Assad non è presente in nessuna delle sue residenze.
_su Corriere della Sera_
*Ne staremo fuori.* Il presidente Trump, inizialmente contrario a un coinvolgimento degli Stati Uniti nel conflitto siriano, ha partecipato a un incontro trilaterale a sorpresa con Emmanuel Macron e Volodymyr Zelensky a Parigi, dove hanno discusso la situazione in Ucraina e concordato di lavorare insieme per la pace. Durante la visita, Trump ha anche avuto un incontro privato con la premier italiana Giorgia Meloni, segnando il suo primo viaggio internazionale dopo la vittoria elettorale.
_su Corriere della Sera_
*L’incubo di un nuovo Califfato.* Il regime di Bashar al-Assad è sull’orlo del collasso mentre le insurrezioni si intensificano nei sobborghi di Damasco e le forze ribelli sunnite avanzano, con il leader jihadista Abu Mohammed al Jolani che si propone come un moderato promettendo inclusività ma potrebbe portare a un nuovo fondamentalismo. Mentre la Siria si sgretola, le varie fazioni si preparano a difendere i propri territori e interessi, con i curdi sotto pressione, gli alawiti che cercano protezione russa, e la comunità internazionale preoccupata per la potenziale diffusione del jihadismo e l’instabilità regionale.
_su Repubblica_
*Crepuscolo.* La CIA prevede che il regime di Bashar al-Assad, al potere da oltre 50 anni in Siria, potrebbe crollare in pochi giorni, segnando la fine di una dinastia iniziata con la “rivoluzione correttiva” del padre Hafez nel 1970. Secondo Giovanni Rossi, la Siria è ormai divisa e ogni potenza protettrice cercherà di controllare parti del paese, mentre la riunione a Doha tra Turchia, Iran e Russia potrebbe riconoscere ufficialmente la Siria come pedina geopolitica, con Erdogan che potrebbe limitare il supporto ai ribelli in cambio di concessioni da Mosca e Teheran. Per Daniele Ruvinetti (Fondazione Med Or): «Erdogan potrebbe limitare il supporto ai ribelli, evitando un’umiliazione totale per Mosca e Teheran, in cambio di concessioni significative» estese fino «in Libia».
_su Giorno – Carlino – Nazione_
*Fine del regime.* Il regime del presidente siriano Assad è sull’orlo del collasso mentre i ribelli raggiungono i confini di Damasco e le forze governative si ritirano, con alcuni soldati che abbandonano le uniformi e fuggono. La capitale siriana sembra cadere quartiere dopo quartiere, con dimostranti che abbattendo statue e l’opposizione che avanza, mentre alleati internazionali di Assad mostrano segni di ritiro e il mondo esterno osserva con cautela.
_su Sunday Times_
*Una tempesta perfetta.* La situazione in Siria si complica mentre la Russia e l’Iran sono impegnati rispettivamente in Ucraina e contro Israele, creando un’opportunità per la Turchia e altri attori regionali di influenzare il conflitto siriano. Le forze di Assad, indebolite dal ridimensionamento del supporto russo, stanno perdendo terreno contro le milizie supportate dalla Turchia, mentre la Russia cerca di mantenere la sua influenza in Siria senza compromettere il suo impegno in Ucraina.
_su Il Fatto Quotidiano_
*Romania.* In Romania, le elezioni presidenziali sono state annullate dalla Corte costituzionale a causa di presunte interferenze, causando divisioni tra Lega e Forza Italia in Italia; Matteo Salvini della Lega critica l’annullamento come pericoloso precedente, mentre Antonio Tajani di FI esprime preoccupazione per l’influenza russa. Nonostante le perquisizioni a Brasov e le tensioni politiche, la vita a Bucarest sembra procedere normalmente, con incertezze sul futuro politico del paese e appelli alla calma da parte della Chiesa ortodossa romena.
_su Corriere della Sera_
*Un milione agli influencer.* Bogdan Peschir, ex programmatore e sospettato finanziatore illegale, è stato scoperto come il volto dietro il nome in codice “Bogpr”, accusato di aver versato oltre un milione di euro a influencer per promuovere la campagna elettorale del sovranista Calin Georgescu su TikTok. Nonostante le violazioni delle politiche di TikTok e della legislazione elettorale romena, Peschir nega di aver fatto versamenti diretti, paragonandosi a Elon Musk e sostenendo di credere nella campagna senza chiedere favori politici.
_su Corriere della Sera_
*Pericoloso rivotare.* Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, ha sollevato polemiche all’interno del governo italiano con dichiarazioni filo-putiniane e critiche verso l’Europa, in particolare riguardo alla decisione della Corte costituzionale di Bucarest di ripetere le elezioni a causa di interferenze russe, posizione che ha creato tensioni con gli alleati. La situazione ha evidenziato le divisioni all’interno della maggioranza, con Forza Italia e Fratelli d’Italia che esprimono preoccupazione per l’influenza russa e sottolineano l’importanza di un’Unione Europea unita e forte in politica estera e difesa.
_su Repubblica_
*Guerra ibrida.* Stefania Craxi, presidente della commissione Esteri del Senato, sottolinea l’esistenza di una guerra ibrida e la necessità di riconoscere le ingerenze russe nella democrazia degli altri Paesi, distanziandosi dalle posizioni di Matteo Salvini. Craxi enfatizza l’importanza di una solida alleanza transatlantica per difendere i valori occidentali e sostiene la ripetizione delle elezioni in presenza di prove di interferenze, invitando a un’azione unitaria contro ogni possibile ingerenza.
_su Repubblica_
*Meloni scelga.* Enrico Borghi, senatore di Italia Viva e membro del Copasir, mette in guardia sull’esistenza di una guerra ibrida russa contro i Paesi europei, evidenziata dal caso delle elezioni romene, e sollecita Giorgia Meloni a prendere una posizione chiara sull’euroatlantismo, senza oscillazioni. Borghi critica anche Matteo Salvini per le sue posizioni ambigue e per aver celebrato le elezioni russe non riconosciute dall’Occidente, mentre sottolinea la necessità di strumenti preventivi contro la disinformazione e la manipolazione del voto.
_su Stampa_
*La morte arriva dall’alto.* L’Ucraina sta impiegando droni economici guidati dall’intelligenza artificiale con grande efficacia sul campo di battaglia, dove questi droni stanno diventando responsabili della maggior parte delle perdite, superando l’artiglieria. Mentre la guerra elettronica diventa dominante, con le forze ucraine che si adattano rapidamente attraverso cicli di innovazione incessanti, l’industria dei droni ucraina cresce nonostante le sfide finanziarie e la concorrenza con le imprese occidentali, puntando su droni software-definiti e sempre più autonomi.
_su Economist_
*Paura della guerra.* Circa la metà degli italiani teme che il conflitto tra Russia e Ucraina possa sfociare in una guerra globale, con il 48% degli intervistati preoccupati per un’escalation che coinvolga l’Europa, mentre il 70% dei giovani tende a snobbare le minacce di Putin, considerandole propaganda. Nonostante il supporto dell’Italia all’Ucraina attraverso sanzioni e aiuti, vi è una crescente preoccupazione per le possibili ripercussioni economiche e di sicurezza, con opinioni divergenti tra le diverse generazioni sull’impatto e la percezione dei conflitti internazionali.
_su Stampa_
*Notre Dame.* La Cattedrale di Notre-Dame a Parigi è stata riaperta con una cerimonia solenne a cinque anni e mezzo dall’incendio che l’aveva gravemente danneggiata, alla presenza di leader mondiali, 2.500 tra pompieri e restauratori, e senza la partecipazione del Papa che ha inviato un messaggio. Durante l’evento, il presidente Emmanuel Macron ha espresso la gratitudine della nazione francese verso chi ha lavorato al restauro, sottolineando l’impresa compiuta e la rinascita simbolica della cattedrale, mentre sono state presentate anche le nuove vesti sacerdotali e il presepe napoletano donato per l’occasione.
_su Corriere della Sera_
*Colpo dell’Eliseo.* Il presidente francese Emmanuel Macron ha orchestrato un incontro trilaterale a sorpresa a Parigi tra lui stesso, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per discutere questioni di pace e solidarietà internazionale, sfruttando la riapertura di Notre-Dame come occasione. L’incontro, che ha visto Trump arrivare in ritardo e parlare direttamente in inglese con Zelensky, è stato interpretato positivamente, con Macron che tenta di rafforzare la sua posizione diplomatica e Trump che mostra segnali di attenzione verso l’Ucraina, simboleggiati anche dalla sua cravatta gialla su giacca blu.
_su Repubblica_
*Trilaterale.* Donald Trump, accompagnato da Elon Musk, ha partecipato a un incontro trilaterale all’Eliseo con il presidente francese Macron e il leader ucraino Zelensky, portando avanti l’agenda internazionale americana e preparandosi per il suo mandato presidenziale. Mentre Trump si muove attivamente sulla scena internazionale, incontrando vari leader e gestendo questioni come il conflitto ucraino e le relazioni con la Siria, l’Amministrazione Biden si concentra su altri impegni, lasciando a Trump un ruolo di primo piano nonostante non sia ancora ufficialmente in carica.
_su Stampa_
*Meloni bilaterale con Trump.* Giorgia Meloni ha partecipato all’ultimo minuto alla riapertura di Notre Dame, cogliendo l’occasione per incontrare importanti figure internazionali come Elon Musk e il rieletto presidente Donald Trump, aggiungendosi a una lista di ospiti prestigiosi non previsti fino a poche ore prima. La premier italiana ha sfruttato l’evento per rafforzare le relazioni con gli Stati Uniti e mostrare la solidità del centrodestra italiano, in un contesto di crisi politica in Francia e Germania, e di speranze per un ruolo più influente dell’Italia in Europa.
_su Stampa_
*L’asso nella manica di Trump.* Giorgia Meloni, primo ministro italiano, sta navigando in un panorama politico complesso, in quanto bilancia i rapporti con l’UE e il potenziale ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Sebbene la Meloni abbia legami con la cerchia di Trump e sia stata favorevole all’Ucraina, un allineamento troppo stretto con Trump potrebbe alienarle gli alleati dell’UE e mettere a rischio la stabilità economica dell’Italia, che si basa sul sostegno dell’UE.
_su Economist_
*Tradito dai socialisti.* Jean-Luc Mélenchon, leader di France Insoumise, dichiara rotta l’alleanza con i socialisti se questi si coalizzano con la destra, ritenendo imperdonabile tale azione e sottolineando che non sosterrà alcun governo che non rappresenti l’alleanza di sinistra. Inoltre, critica la possibile esclusione di Marine Le Pen dalle elezioni presidenziali senza possibilità di appello, vedendo in questo un tentativo di eliminazione politica, e ribadisce la necessità di un cambiamento presidenziale per riportare ordine politico in Francia.
_su Repubblica_
*Salto nell’ignoto.* Il 7 dicembre, i capi di stato celebreranno la riapertura della cattedrale di Notre Dame, restaurata con abilità e velocità, ma la Francia è contemporaneamente alle prese con una crisi politica, con il governo sciolto dal parlamento il 4 dicembre e il primo ministro Michel Barnier che ha perso la maggioranza. La Francia affronta una situazione di stallo politico, con partiti frammentati e un’incapacità di controllare il bilancio, mentre l’Europa si trova in una trappola simile, con governi instabili e una crescita economica insufficiente per finanziare le crescenti spese.
_su Economist_
*Uno stato cieco.* Il governo britannico sta affrontando una crescente sfida nella raccolta e nell’analisi accurata dei dati statistici, con stime significativamente errate su questioni fondamentali come l’immigrazione, l’occupazione e il backlog dei casi giudiziari, rendendo difficile per lo stato prendere decisioni informate. La situazione è aggravata da una mancanza di investimenti in agenzie statistiche e da un atteggiamento che privilegia l’ignoranza volontaria, come dimostrato dall’opzione di esclusione dai dati sanitari e dalle incertezze sul futuro del censimento, nonostante la necessità di dati affidabili per una buona governance.
_su Economist_
*Yoon si salva.* Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol è sopravvissuto a un tentativo di impeachment dopo che il suo partito, il Potere del Popolo, ha lasciato l’aula prima del voto, mentre migliaia di manifestanti continuano a chiedere le sue dimissioni. Nonostante l’insuccesso, l’opposizione promette di ripresentare la mozione di impeachment, con il leader del Partito Democratico che si impegna a destituire Yoon secondo la legge.
_su Corriere della Sera_
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
*Cinquestelle.* Il Movimento 5 Stelle è in attesa del risultato della votazione che determinerà se Giuseppe Conte ha ottenuto il quorum necessario per confermare la defenestrazione di Beppe Grillo come garante del partito, con Conte che respinge l’idea di un’alleanza contro Meloni basata solo sull’opposizione. Nel frattempo, Conte cerca di posizionare il M5S nel centrosinistra, mentre Elly Schlein del PD sottolinea l’importanza dell’unità per contrastare la destra, ma Conte rifiuta un accordo senza basi concrete.
_su Corriere della Sera_
*Atreju.* La kermesse di Atreju, organizzata da Fratelli d’Italia, si svolge quest’anno al Circo Massimo, trasformato in un luogo di celebrazione con tendostrutture futuristiche e una gigantesca pista di pattinaggio su ghiaccio. L’evento, che ha visto la sua prima edizione nel 1998 come festa giovanile di Alleanza Nazionale, quest’anno ospita personalità come Javier Milei e politici del Partito Democratico, con l’assenza di Matteo Salvini e Elly Schlein, e si chiuderà con un comizio di Giorgia Meloni.
_su Corriere della Sera_
*In ferie pagati.* Il programma televisivo Piranjat Tv ha rivelato che gli agenti italiani in Albania, incaricati di sorvegliare due centri per migranti vuoti a Shengjin e Gjader, stanno vivendo come turisti a spese del governo italiano, tra sauna, gite e spa. L’opposizione politica italiana, guidata da Elly Schlein del PD, critica fortemente la situazione come uno spreco di denaro pubblico e un fallimento, mentre il governo Meloni è sotto pressione per giustificare l’operazione e le spese sostenute.
_su Stampa_
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