SICUREZZA
*L’Europa della difesa.* La foto scattata a Palm Beach, in Florida, mostra un Donald Trump abbronzato e sorridente mentre stringe la mano a Mark Rutte, il nuovo segretario generale della Nato. Hanno discusso di sicurezza globale, ma non tanto delle tensioni riguardanti il contributo finanziario dei membri dell’Alleanza, una questione sollevata da Trump durante la sua campagna elettorale. L’Europa, preoccupata per la sicurezza dopo l’invasione dell’Ucraina, sta considerando la creazione di un fondo di difesa da 500 miliardi di euro, molto più sostanzioso degli 8 miliardi previsti per il 2021-2027. Questo fondo, che potrebbe includere anche paesi non membri dell’UE, rappresenterebbe un cambiamento storico. Tuttavia, rimane la domanda su chi beneficerà di una riduzione dell’impegno americano nella NATO: l’industria europea o i giganti americani dell’armamento?
_Jean Michel Bezat su Monde_
*Trump appesantisce i titoli difesa.* Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha chiesto un cessate il fuoco e negoziati di pace per l’Ucraina, causando un calo delle azioni nel settore della difesa, come evidenziato dal calo di oltre il quattro percento delle azioni di Rheinmetall e dal declino anche delle azioni di Hensoldt. Trump ha esortato il presidente russo Vladimir Putin sulla sua piattaforma Truth Social a porre fine al conflitto in Ucraina, sottolineando che sia l’Ucraina che Selenskyj sono pronti a negoziare per fermare il “caos”. Nonostante Trump abbia promesso durante la campagna elettorale di voler porre rapidamente fine alla guerra in Ucraina, non ha specificato come intende farlo. Nel frattempo, Rheinmetall ha stretto un accordo con la società americana di software Auterion per sviluppare sistemi operativi per droni da combattimento.
_su Handelsblatt_
*Cinismo dei mercati.* Dopo la caduta inaspettata del dittatore siriano Assad, i titoli del settore della difesa hanno subito una significativa perdita di valore, con aziende come Rheinmetall, Hensoldt e Renk che hanno registrato cali percentuali rispettivamente del 4%, 6% e oltre il 5%. Questo calo riflette la crescente speranza nei mercati finanziari per la pace in Siria e soprattutto in Ucraina, dato che le azioni del settore della difesa tendono a beneficiare di conflitti e guerre. La rapida caduta di Assad ha messo in luce la non così imponente forza militare della Russia, attualmente impegnata nel conflitto con l’Ucraina. Inoltre, il presidente USA Donald Trump non intende più supportare massivamente l’Ucraina, puntando a un rapido accordo di pace, mentre in Ucraina crescono le voci a favore di un cessate il fuoco o di un accordo di pace con la Russia, anche a costo di cedere territori occupati, a patto di garanzie internazionali per l’esistenza dell’Ucraina. Nonostante ciò, un accordo di pace non eliminerebbe la necessità per l’Europa occidentale di difendersi dalle ambizioni espansionistiche russe, quindi si prevede che continueranno ad essere investiti fondi significativi nella difesa, sebbene con un impulso ridotto
_Werner Ruppel su Börsen-Zeitung_
*Solo se dividerà le spese.* Nella sua prima intervista post-elezioni a NBC, il presidente eletto Donald Trump ha delineato le sue priorità, tra cui una politica di immigrazione rigida e la possibilità di concedere la grazia agli assalitori del Campidoglio. Ha messo in discussione l’impegno degli USA nella NATO, minacciando di ritirarsi se gli alleati europei non aumentano i loro contributi finanziari. Trump ha confermato il suo sostegno a Jerome Powell come capo della Federal Reserve e ha espresso il suo favore per l’uso dei dazi come strumento economico e politico, nonostante i potenziali effetti sui prezzi interni. Inoltre, ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina, nonostante le sue precedenti posizioni di riduzione del sostegno
_Valentina Simonella su Mf_
*Non conviene mediare a Meloni.* L’ex ministro dell’Interno italiano Marco Minniti, ora presidente della Fondazione MedOr, sostiene che in Siria Erdogan e Putin sono stati i protagonisti della caduta di Assad, operando su un asse di “nazional imperialismo”. Erdogan ha agito per creare una zona cuscinetto e facilitare il ritorno dei profughi siriani, mentre Putin ha accettato la caduta di Assad ma ha mantenuto il controllo sulle basi militari russe in Siria. Minniti avverte che l’Italia non dovrebbe mediare tra UE e USA, ma piuttosto sfruttare il suo ruolo strategico tra Nord Atlantico, Europa e Mediterraneo. La Fondazione MedOr, che coinvolge importanti aziende italiane, punta a esercitare soft power, come dimostrato dalla formazione di giovani diplomatici somali
_Gianluca de Rosa su Foglio_
*Difficile fidarsi.* La caduta del regime di Assad in Siria segna un cambiamento storico, alterando le dinamiche geopolitiche del Medio Oriente, con implicazioni significative per Iran e Russia. I ribelli, molti dei quali ex membri di al Qaeda, sono ora di fronte alla sfida di governare un paese frammentato etnicamente, con il rischio che la Siria diventi un nuovo Afghanistan. L’Unione Europea si trova in una posizione difficile, dovendo stabilire contatti con i nuovi leader, mentre la Turchia deve gestire le proprie milizie e la questione curda. L’imminente presidenza di Trump negli Stati Uniti potrebbe portare a un disimpegno dalla regione, lasciando spazio a Israele per agire secondo i propri interessi e quelli degli Stati Uniti
_Francesca Musacchio su Tempo_
*L’alba.* Il direttore del Tempo, Tommaso Cerno, riceverà il premio “Le Ragioni della Nuova politica” nella Sala Zuccari del Senato, riconoscimento promosso dall’associazione L’Alba del Terzo Millennio. Tra i premiati anche Stefano Pontecorvo, presidente di Leonardo, e altre personalità di spicco per il loro contributo al Paese.
_Francesco Subiaco su Tempo_
*Balzo.* Il titolo Cy4Gate ha registrato un significativo aumento del 9,67%, chiudendo a 4,76 euro, nonostante un calo annuale del 40,45%, stimolato dalle voci di un possibile interesse da parte di Indra, azienda spagnola del settore spazio/difesa, per l’acquisizione. Gli analisti di Equita SIM mantengono una raccomandazione di acquisto con target a 6,6 euro, ma avvertono che l’acquisizione potrebbe incontrare ostacoli, come il golden power e la partecipazione di Elettronica, azionista principale di Cy4Gate e partecipata da Leonardo e Thales, nel capitale di Indra. Cy4Gate ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna proposta formale di acquisizione
_Alessandro Miglio su Mf_
*Air India compra.* Air India ha effettuato un ordine di 100 nuovi aerei, inclusi 90 A320 e 10 A350, con un valore di circa 64 miliardi di dollari, aggiungendosi a un precedente ordine di 470 aerei Airbus e Boeing. Il Tata Group, da quando ha acquisito la compagnia nel 2022, ha investito miliardi per rinnovare la flotta e migliorare l’immagine di Air India, con piani per trasformarla in una compagnia di livello mondiale
_su Sole 24 Ore_
*Scompiglio.* A Toulouse, capitale europea dello spazio, i costruttori di satelliti Thales Alenia Space e Airbus Defence e Space hanno annunciato la soppressione di posti di lavoro, rispettivamente 750 e 424, entro il 2026, senza licenziamenti, attraverso trasferimenti interni e pensionamenti. Queste riduzioni sono dovute alla caduta delle vendite di grandi satelliti geostazionari e alla concorrenza delle costellazioni di piccoli satelliti, come Starlink di SpaceX, che sono più economici e rapidi da produrre. In contrasto, il settore del New Space a Toulouse sta crescendo, attirando start-up e piccoli produttori di microsatelliti, con l’ambizione di sviluppare un ecosistema che possa integrare le competenze e le opportunità tra grandi costruttori e nuovi attori del settore spaziale
_Laurent Marcaillou su Figaro_
*Anti Musk.* Il Pd ha presentato due emendamenti al disegno di legge Concorrenza, soprannominati “Anti-Musk”, che mirano a impedire a piattaforme online regolate dal Digital Service Act di fornire servizi di connettività satellitare in Italia e a escludere la tecnologia satellitare di terzi dall’accesso ai fondi del Pnrr. Questi emendamenti ostacolerebbero i piani del governo Meloni di utilizzare la rete satellitare Starlink di Elon Musk per raggiungere gli obiettivi di connettività ultraveloce richiesti dall’Europa. Il PD ha preso di mira Musk a causa del suo sostegno a figure politiche di destra come Donald Trump e della sua vicinanza con il premier italiano Giorgia Meloni e il leader della Lega Matteo Salvini, deteriorando così il rapporto precedentemente positivo con il miliardario americano
_Fabio Rubini su Libero Quotidiano_
*Crociata.* Il Pd ha proposto due emendamenti al ddl Concorrenza per limitare l’operatività di Starlink, la tecnologia satellitare di Elon Musk, in Italia. I senatori Antonio Nicita e Lorenzo Basso hanno presentato emendamenti che vieterebbero a chi gestisce piattaforme online regolate dal Digital Services Act, come Musk, di offrire servizi di connettività in Italia, escludendo inoltre la tecnologia satellitare di terzi dall’accesso a fondi del Pnrr già assegnati. Questa mossa del PD, che sembra non avere futuro in Parlamento, riflette l’antipatia del partito verso Musk e una tendenza a privilegiare battaglie ideologiche a scapito di potenziali benefici tecnologici per il paese
_Andrea Indini su Giornale_
*Plato.* La missione Plato dell’ESA, con il contributo dell’ASI e dell’INAF, prevede il lancio nel 2026 di un satellite dotato di 26 telescopi prodotti dalla Leonardo a Firenze, per esplorare esopianeti potenzialmente abitabili. Andrea Novi, responsabile tecnico di Leonardo, ha evidenziato il passaggio da una produzione prototipale a una industriale, permettendo la realizzazione di tre telescopi ogni due mesi e la consegna del 26esimo telescopio, oltre a quelli di scorta. Isabella Pagano, direttrice scientifica INAF, ha sottolineato l’obiettivo di Plato di cercare sistemi simili al nostro e studiare l’abitabilità dei pianeti terrestri.
_su Tirreno_
*Luna.* Il progetto Selene, finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e guidato dall’ENEA, mira a creare un hub energetico sulla Luna chiamato Moon Energy Hub (Menh) utilizzando piccoli reattori nucleari a fissione. Questa iniziativa, che coinvolge anche il Politecnico di Milano e Thales Alenia Space Italia, è stata selezionata nel 2023 come vincitrice di un bando ASI per lo sviluppo di esperimenti scientifici lunari. Il Menh intende superare i limiti dell’energia solare, che è inaffidabile a causa del lungo ciclo di luce e buio lunare, e fornire energia stabile per future basi lunari. Il progetto triennale Selene svilupperà tecnologie avanzate, come la trasmissione di potenza wireless e sistemi di accumulo di energia, per garantire flessibilità e affidabilità, segnando un passo rivoluzionario nell’esplorazione lunare.
_su Quotidiano di Sicilia_
*Aerospazio.* La multinazionale vicentina Forgital, specializzata in componenti aerospaziali e con ricavi di 400 milioni di euro, è oggetto di interesse da parte di tre fondi di investimento: Cinven, Warburg Pincus e Stonepeak. Carlyle, attuale proprietario di Forgital, sta valutando le offerte vincolanti gestite dall’advisor JP Morgan. In precedenza, sette fondi avevano mostrato interesse, ma ora Cinven sembra il favorito nonostante la forte presenza di altri fondi nel settore. Forgital, con un’importante crescita da 285 milioni di euro di fatturato nel 2020 a oltre 400 milioni nel 2023, è valutata intorno a 1,5 miliardi di euro e conta clienti prestigiosi come Rolls Royce e Pratt & Whitney. Il gruppo, con radici storiche dal 1873, ha nove sedi tra Italia, Francia e USA, e Carlyle aveva acquisito la sua quota dal Fondo Italiano di Investimento e dalla famiglia Spezzapria
_Andrea Deugeni su Mf_
*Fincantieri.* La Fondazione Fincantieri ha annunciato un’espansione della sua missione, che oltre al recupero e valorizzazione del patrimonio storico, ora includerà progetti di innovazione e inclusione sociale. La nuova direzione è stata presentata dai vertici dell’azienda, l’amministratore delegato Pierroberto Folgiero e il presidente Biagio Mazzotta, che è anche presidente onorario della Fondazione. Il consiglio di amministrazione, guidato da Fausto Recchia, punta a rendere la Fondazione un contributo all’innovazione e un laboratorio culturale per ripensare le catene di fornitura. Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ha sottolineato l’eccellenza unica di Fincantieri, confermando l’importanza strategica della navalmeccanica per l’Italia
_su Sole 24 Ore_
*Piano industriale.* Il segretario generale della FIM Cisl, Ferdinando Uliano, e il segretario nazionale Massimiliano Nobis hanno espresso un giudizio positivo sul modello industriale e sulle relazioni sindacali di Fincantieri, evidenziando i buoni risultati finanziari e il mantenimento dell’occupazione. Dopo l’incontro sul piano industriale 2023-2027, è stato rilevato che Fincantieri chiuderà il 2024 con un portafoglio ordini record e un fatturato previsto in crescita fino a 9,8 miliardi di euro nel 2027. L’azienda ha ridotto il rapporto debito/marginalità e sta espandendo il mercato attraverso nuove joint venture, in particolare nel Medio Oriente. Il sindacato ha apprezzato anche l’attenzione all’economia circolare e la strategia di espansione nel settore Underwater, con l’acquisizione di Wass per la Divisione Militare. Infine, i sindacati auspicano che la collaborazione positiva continui anche nelle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro
_Sara Martano su Conquiste del Lavoro_
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
*Solo per chi investe.* Il taglio dell’IRPEF previsto dalla Legge di Bilancio 2025 è stato rinviato a quando il consolidamento dei conti pubblici lo renderà possibile. Nel frattempo, si sta lavorando su una riduzione dell’IRES del 4% per le imprese che reinvestono i loro utili, abbassando l’aliquota al 20%. È stata inoltre proposta un’estensione della flat tax, portando il limite di reddito da lavoro dipendente per l’accesso a questa tassazione agevolata da 30.000 a 35.000 euro per i lavoratori autonomi. Altre misure in discussione includono incentivi per nuovi artigiani e commercianti, finanziamenti aggiuntivi per le Zone Economiche Speciali (ZES) e la questione del trattamento di fine rapporto (TFR) da destinare ai fondi pensione. Infine, è stato confermato un contributo aggiuntivo richiesto alle banche per coprire parte dei costi delle nuove misure fiscali
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_
*Rinviati.* Il governo si è ricompattato attorno alla legge di Bilancio, rinviando gli sgravi Irpef ma introducendo sconti sull’Ires per le aziende che assumono o investono in macchinari. La flat tax sarà estesa a chi ha fino a 35 mila euro di redditi da lavoro dipendente, mentre gli straordinari di medici e infermieri saranno detassati. Nonostante le risorse limitate, la manovra prevede anche lo sblocco delle assunzioni nel settore sicurezza e negli enti locali, e fondi per il settore automotive. La manovra dovrebbe arrivare in Aula alla Camera il 19 dicembre con l’obiettivo di essere approvata prima di Natale, mentre le misure fiscali potrebbero essere oggetto di un decreto a inizio anno successivo.
_Mario Sensini su Corriere della Sera_
*Pnrr.* La Corte dei conti ha rilasciato la sua relazione semestrale sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), evidenziando un avanzamento lento degli investimenti con solo il 6% di realizzazione, ma un raggiungimento del 66% degli obiettivi di riforma. Sebbene ci sia un ritardo nella spesa per le missioni su Inclusione e Salute, la giustizia amministrativa ha visto una riduzione del 90% dell’arretrato e i tempi di realizzazione delle opere pubbliche sono diminuiti del 10%. Circa un quinto dei cantieri ferroviari è in ritardo, ma la Missione 3 dedicata alle infrastrutture mostra i migliori risultati con spese per 8,9 miliardi di euro. La Corte sottolinea l’importanza delle riforme per la crescita potenziale del Paese, nonostante la loro percezione meno diretta rispetto agli investimenti tangibili
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_
*Rinviata la polizza.* Il decreto Milleproroghe ha posticipato al 31 marzo 2025 l’obbligo per le imprese di stipulare polizze assicurative contro le calamità naturali, per consentire a compagnie assicurative e aziende di adeguarsi alle nuove normative. Il Consiglio di Stato ha evidenziato una discrepanza tra la norma primaria, che limita la franchigia al 15% del danno, e il decreto attuativo, che introduce maggiore flessibilità per le grandi imprese. Il governo è ora diviso su come procedere: il Ministero dell’Economia propende per un’integrazione al decreto, mentre il Ministero del Made in Italy considera la possibilità di modificare la norma primaria. Nel frattempo, il Consiglio di Stato deve ancora esprimersi sulla convenzione tra Sace e Ania per la riassicurazione dei rischi, mentre il Milleproroghe prevede anche la proroga delle garanzie del Fondo per le PMI.
_Maurizio Hazan su Sole 24 Ore_
*Dazi, il pericolo non sono gli Usa.* Franco Bernabé, esperto manager con una lunga carriera in aziende di rilievo, critica la richiesta di dividendi e profitti da parte degli azionisti di Stellantis, inclusi quelli statali, a scapito degli investimenti necessari per raggiungere gli obiettivi ambientali dell’UE. Sottolinea l’importanza di un settore bancario che supporti le PMI e non ostacoli le operazioni di mercato, come l’acquisizione di Banco Bpm da parte di Unicredit. Bernabé evidenzia anche la necessità di una maggiore flessibilità per l’industria automobilistica europea, che deve affrontare obiettivi ambientali ambiziosi, e la mancanza di innovazione tecnologica. Infine, rileva che la concorrenza con la Cina e i costi dell’energia sono sfide cruciali per la competitività europea, mentre un consolidamento industriale non è sufficiente per risolvere i problemi strutturali dell’industria UE
_Adolfo Valente su Mf_
*Reagire.* Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, sostiene che l’Unione Europea dovrebbe rispondere ai dazi imposti dall’amministrazione Trump con misure simili, per proteggere la competitività degli agricoltori europei di fronte ai vantaggi finanziari di quelli statunitensi. In un contesto di mercato globale, l’agricoltura europea rischia di essere penalizzata dalle dinamiche di prezzo e dalla forte concorrenza internazionale, con paesi come la Cina e il Brasile che dominano in termini di risorse agricole. Giansanti critica l’accordo commerciale con il Mercosur, temendo che possa abbassare gli standard di sicurezza alimentare e sovrapporsi alle crisi di mercato già in atto. Infine, esprime scetticismo sulla nuova Commissione Europea, auspicando un cambio di strategia che incentivi la produttività agricola piuttosto che limitarsi a sovvenzionare gli agricoltori
_Micaela Cappellini su Sole 24 Ore_
*Una squadra.* Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari e attuale presidente di Italo, discute la situazione dell’industria italiana, sottolineando la necessità di un gioco di squadra per contrastare il declino del settore automobilistico. Critica Stellantis per la mancanza di un progetto industriale e la produzione di modelli di punta all’estero, mentre in Italia i lavoratori vengono messi in cassa integrazione. Montezemolo elogia l’operato di Italo, che ha interrotto il monopolio ferroviario in Italia, abbassando i prezzi dei biglietti e migliorando il servizio. Sottolinea l’importanza dell’investimento in ricerca per il futuro del Paese e mantiene una forte passione per la Ferrari, pur non essendone più alla guida. Infine, rivela il suo impegno nell’azienda agricola di famiglia e il suo ruolo in Telethon, sostenendo la ricerca scientifica.
_Sandro Neri su Giorno – Carlino – Nazione_
*Batterie.* L’industria europea delle batterie per auto è in difficoltà, con il rischio che nel 2030 la sua quota di mercato si limiti al 12%. Il fallimento di Northvolt evidenzia la problematica situazione, con il 59% dei progetti di gigafactory a bassa probabilità di realizzazione e la possibile perdita di 100mila posti di lavoro. La catena di approvvigionamento è dominata da Cina e Corea del Sud, mentre l’Europa lotta per sviluppare una capacità produttiva autonoma di componenti chiave come catodi e anodi. Sebbene l’UE abbia investito 10 miliardi di euro nel settore, la produzione europea non sarà in grado di soddisfare completamente la domanda interna, rendendo il continente ancora dipendente dalle importazioni asiatiche. Nonostante ciò, abbandonare gli sforzi sarebbe controproducente, e le partnership strategiche con produttori asiatici potrebbero aiutare a costruire un ecosistema industriale europeo più competitivo
_Alberto Annicchiarico su Sole 24 Ore_
*Italia secondo mercato.* Jean Philippe Imparato, manager di Stellantis, ha annunciato che la fabbrica di Mirafiori produrrà 100.000 auto all’anno, confermando l’impegno del gruppo in Italia, che sarà il secondo mercato europeo per Stellantis entro il 2029. Non ci saranno chiusure di stabilimenti e ogni sito avrà un piano prodotti specifico. Il piano per Mirafiori include lo sviluppo della 500 ibrida, con l’arrivo previsto per novembre 2025, e la nuova 500 elettrica, proiettando lavoro fino al 2032-2033. Imparato sottolinea l’importanza della transizione verso l’elettrico, con Stellantis che lancia 14 modelli elettrici e ibridi per rimanere competitivi, e propone un’alleanza tra l’azienda e i suoi fornitori per trasformare questa sfida in un’opportunità
_Claudia Luise su Stampa_
*Ig Metall.* Il sindacato tedesco IG Metall, rappresentato dalla leader Christiane Benner, accusa Volkswagen e il governo tedesco di non investire abbastanza, mettendo a rischio il futuro dell’industria automobilistica. Durante un’assemblea di operai a Wolfsburg, Benner critica i vertici aziendali per la minaccia di tagli salariali e di stabilimenti, mentre il cancelliere Olaf Scholz esorta l’azienda a evitare licenziamenti. La rappresentante del Consiglio di fabbrica, Daniela Cavallo, sottolinea l’importanza di mantenere forte Volkswagen in Germania. Le trattative sindacali sono in corso, con la pressione di uno sciopero che ha visto la partecipazione di 68mila operai, e il sindacato è determinato a non lasciare il tavolo negoziale senza risposte concrete
_Tonia Mastrobuoni su Repubblica_
*A rilento.* L’Europa è in ritardo nello sviluppo e nell’implementazione del 5G a causa di una regolamentazione eccessiva e di un mercato delle telecomunicazioni frammentato. Jenny Lindqvist di Ericsson sottolinea l’urgenza di una riforma che preveda il consolidamento del mercato per permettere agli operatori di crescere e investire in infrastrutture moderne, come il 5G, che è fondamentale per la digitalizzazione e per tecnologie future come l’intelligenza artificiale. L’Europa deve armonizzare la gestione dello spettro radio e legare le aste dello spettro a obblighi di copertura per il 5G. L’Italia è vista come un esempio emblematico di un mercato competitivo ma incapace di garantire ritorni adeguati sugli investimenti, necessitando anch’essa di un consolidamento del mercato.
_Andrea Biondi su Sole 24 Ore_
*Evasione per Meta.* La Procura di Milano ha concluso un’indagine su una presunta evasione fiscale da parte di Meta, azienda che possiede Facebook, Instagram, Whatsapp e Messenger, accusando la società di aver omesso la dichiarazione di oltre 3,9 miliardi di euro e di aver evaso 887 milioni di euro di IVA tra il 2015 e il 2021. L’indagine si basa sulla considerazione che i dati degli utenti, raccolti gratuitamente dai social network, siano una fonte di ricavo indiretto e quindi soggetti a IVA. Questo caso potrebbe avere implicazioni anche per altre web companies, essendo un test importante per la fiscalità delle piattaforme digitali. Meta contesta l’accusa, sostenendo di aver rispettato gli obblighi fiscali e di essere in disaccordo con l’applicazione dell’IVA sull’accesso degli utenti alle piattaforme online.
_Angelo Mincuzzi su Sole 24 Ore_
*Bitcoin.* Gli azionisti di Microsoft sono chiamati a votare una proposta del National Center for Public Policy Research per investire almeno l’1% degli asset totali dell’azienda in Bitcoin come strategia contro l’inflazione. Il consiglio di amministrazione ha consigliato di respingere la proposta, mentre Michael Saylor di MicroStrategy ha promosso i benefici di tale investimento, prevedendo un aumento significativo del valore delle azioni. MicroStrategy continua ad acquistare Bitcoin, ampliando la propria strategia di diventare una “banca di Bitcoin” e ha emesso bond convertibili per finanziare ulteriori acquisti. Le nuove regole contabili del FASB, in vigore dal 2025 negli USA, cambieranno il modo in cui le criptovalute sono riportate nei bilanci, potenzialmente influenzando le decisioni aziendali sugli investimenti in criptovalute
_su Sole 24 Ore_
*Computer quantistici.* Google ha superato una delle maggiori sfide tecniche nella realizzazione di computer quantistici pratici, aumentando l’ottimismo per lo sviluppo di sistemi su larga scala entro la fine del decennio. La società ha annunciato di aver raggiunto una pietra miliare nella stabilizzazione dei sistemi quantistici, con risultati pubblicati sulla rivista Nature e il rilascio di dettagli su un nuovo chip quantistico più potente. Gli esperti hanno paragonato questo traguardo alla prima reazione nucleare a catena artificiale del 1942, sottolineando che Google ha dimostrato di poter correggere gli errori che affliggono la stabilità dei qubit. Nonostante le sfide rimanenti, come quelle sollevate da IBM riguardo all’approccio di Google alla correzione degli errori, l’azienda prevede di ridurre i costi e migliorare la qualità dei qubit, puntando a sistemi quantistici completamente funzionali dal costo di circa 1 miliardo di dollari entro il 2030.
_Richard Waters su Financial Times_
*Risiko.* Il panorama bancario italiano è in pieno fermento con Anima SGR al centro delle trattative tra grandi istituti finanziari come Unicredit, Banco BPM, Crédit Agricole e Montepaschi. Francesco Gaetano Caltagirone ha incrementato la sua partecipazione in Anima, suggerendo un possibile avvicinamento della SGR a Montepaschi. Nel frattempo, Unicredit ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto su Banco BPM, ma deve affrontare ostacoli come il potenziale uso del golden power da parte del governo e l’interesse di Crédit Agricole, che ha aumentato la sua partecipazione in Banco BPM. La situazione è complicata dalle alleanze esistenti e dai contratti di distribuzione, con la possibilità che Anima SGR possa finire sotto il controllo di Montepaschi, contribuendo alla formazione di un terzo polo bancario in Italia
_Luca Gualtieri su Mf_
*Anima.* Il gruppo Caltagirone ha incrementato la sua partecipazione in Anima Holding, passando dal 3,2% al 5,3%, consolidando così la presenza dei soci italiani nella società di gestione del risparmio che amministra 205,2 miliardi di euro. Questo movimento segue l’aumento di quota del Crédit Agricole in Banco Bpm al 15,1%, con la banca francese che ha anche manifestato l’intenzione di salire fino al 19,9%. Il mercato azionario ha reagito positivamente, con un rialzo del 2,24% per Banco Bpm, mentre Unicredit ha registrato un calo dell’1,3%. Gli investitori si aspettano un miglioramento dell’offerta di Unicredit per Banco Bpm, soprattutto dopo l’incremento di partecipazione del Crédit Agricole. La situazione potrebbe portare a negoziati più ampi, inclusi possibili accordi sul credito al consumo e sulla distribuzione di prodotti di asset management, in un contesto di riorganizzazione del settore bancario italiano
_Daniela Polizzi su Corriere della Sera_
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
*Golan.* Per la prima volta dal 1973, Israele ha schierato truppe nel Golan siriano, una mossa difensiva annunciata dal Primo Ministro Netanyahu per prevenire l’insediamento di forze ostili vicino al confine. La situazione in Siria, con la caduta del regime di Assad, è vista come un’opportunità da Israele, che ha anche condotto raid aerei per distruggere depositi di armi, comprese quelle chimiche. Netanyahu ha espresso la volontà di Israele di stabilire relazioni pacifiche con le nuove forze emergenti in Siria, ma ha anche promesso di difendere il paese se necessario. Intanto, ci sono segnali di speranza per un accordo sugli ostaggi con Hamas, con la possibilità di un ritiro graduale delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza e la discussione di una tregua duratura
_Rossella Tercatin su Repubblica_
*Compensare.* L’Iran sta affrontando un periodo di instabilità e i falchi del regime stanno considerando di potenziare il programma nucleare come deterrente regionale, nonostante una fatwa del 2003 che proibisce le armi atomiche. La perdita di alleati chiave come Assad in Siria ha indebolito l’asse di alleanze regionali di Teheran, spingendo alcuni a discutere l’opportunità di rivedere la dottrina nucleare. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha rivelato che l’Iran potrebbe avere abbastanza uranio arricchito per quattro testate nucleari. Mentre alcuni osservatori credono che la Guida Suprema, Ali Khamenei, aspetti di vedere l’approccio di Donald Trump prima di fare mosse azzardate, altri suggeriscono che Teheran potrebbe usare la minaccia nucleare come leva nei negoziati. Nel frattempo, la popolazione iraniana osserva con preoccupazione gli sviluppi, temendo che gli islamisti al potere non mantengano promesse di moderazione
_Greta Privitera su Corriere della Sera_
*Nuovo premier.* La Siria post-Assad sta prendendo forma con la nomina di un nuovo premier e l’annuncio di un’amnistia per gli oppositori politici, che sono stati rilasciati dalle prigioni. Tuttavia, il paese è ancora avvolto da incertezza e tensioni, evidenziate dai raid aerei israeliani contro depositi di armi chimiche. Il nuovo governo di salvezza nazionale è guidato dal premier al Bashir, scelto dall’ex jihadista al Jolani, che promette una Siria senza corruzione e aperta agli investimenti. Nonostante le promesse di un governo inclusivo, permangono dubbi sulla gestione dei funzionari del regime di Assad e sulla capacità di mantenere l’ordine, mentre gli Stati Uniti, attraverso il segretario di Stato Blinken, si impegnano a prevenire il ritorno dell’ISIS.
_Andrea Nicastro su Corriere della Sera_
*Sorpresa.* Il regime di Bashar al-Assad in Siria è crollato inaspettatamente di fronte all’avanzata dei ribelli, sorprendendo anche loro stessi. Le forze armate siriane sono scomparse e i principali alleati di Assad, Iran e Russia, hanno ritirato il loro sostegno, in parte a causa delle loro distrazioni rispettivamente in Libano e in Ucraina. La caduta di Assad, dopo oltre un decennio di guerra civile, lascia il paese strategicamente importante frantumato e con un futuro incerto. I ribelli hanno preso il controllo di città chiave e infrastrutture, mentre le potenze straniere hanno reagito in modi diversi, con la Russia che ha garantito la sicurezza delle sue basi e l’Iran che ha ritirato le sue forze. Assad ora cerca asilo a Mosca, mentre in Siria si assiste a un vuoto di potere e incertezza sul futuro del paese.
_su Financial Times_
*Quattro fronti.* La situazione in Siria rimane complessa e instabile dopo la caduta del rais (leader), con diversi fronti di conflitto ancora aperti. I gruppi filoturchi hanno attaccato i curdi, che si stanno ritirando da Manbij sotto la mediazione degli Stati Uniti. L’ISIS, nonostante la perdita del suo territorio, continua a rappresentare una minaccia, con attacchi rivendicati e una rete di finanziamento attiva. La Turchia, da parte sua, cerca di influenzare l’assetto futuro della regione e limitare le aspirazioni curde, mentre la comunità internazionale è preoccupata per la sicurezza delle armi chimiche siriane. Infine, il movimento palestinese Hamas ha espresso sostegno agli oppositori di Assad, nonostante il legame con l’alleato iraniano del regime siriano.
_Guido Olimpio su Corriere della Sera_
*Confiscare.* Gli Stati Uniti stanno cercando di assicurare o distruggere l’arsenale di armi chimiche e biologiche della Siria, temendo che la caduta improvvisa del regime di Assad possa farle cadere nelle mani dello Stato Islamico o di altri estremisti. Il consigliere per la sicurezza nazionale americano, Jake Sullivan, si recherà in Medio Oriente questa settimana, mentre l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPCW) sta cercando urgentemente rassicurazioni sulla sicurezza di tali armi. Gli Stati Uniti hanno effettuato raid aerei contro le roccaforti dell’ISIS e Israele ha bombardato basi aeree siriane, mentre l’OPCW e gli Stati Uniti monitorano la situazione delle armi chimiche. C’è un dibattito sui rapporti con Hayat Tahrir al-Sham (HTS), un gruppo designato come organizzazione terroristica, e la sua affidabilità nel periodo post-Assad, con la nuova amministrazione Biden che affronta la sfida di lavorare con loro. Nel frattempo, Israele ha preso misure per difendere le Alture del Golan e gli Stati Uniti hanno utilizzato il governo turco per contattare HTS e il suo leader, che ha promesso di non perseguitare donne e minoranze religiose
_Alistair Dawber su Times_
*Il tesoro di Assad.* l presidente russo Vladimir Putin ha concesso asilo politico al deposto dittatore siriano Bashar al-Assad e alla sua famiglia, che si trovano a Mosca. La famiglia Assad possiede un patrimonio di appartamenti di lusso nella capitale russa del valore di circa 40 milioni di dollari, con una stima complessiva della loro ricchezza che potrebbe raggiungere i 2 miliardi di dollari. Queste risorse includono anche profitti derivanti da un traffico internazionale di droga, in particolare di captagon, un anfetamina illegale, gestito da soci e parenti di Assad. Nonostante l’asilo, il Cremlino non ha confermato la presenza di Assad a Mosca e sottolinea che non sono previsti incontri tra Putin e Assad, mentre la Russia cerca di mantenere le sue basi militari in Siria e potrebbe dover dialogare con i nuovi poteri emergenti nel paese
_Giuseppe Agliastro su Stampa_
*Fragile patto.* Il presidente russo Vladimir Putin e il leader turco Recep Tayyip Erdogan hanno negoziato un accordo per garantire la sicurezza delle basi russe in Siria in cambio di concessioni economiche e strategiche alla Turchia. La Russia, preoccupata per la vulnerabilità delle sue forze in Siria e la loro incapacità di proteggere le infrastrutture militari, ha accettato di non interferire con le ambizioni turche di creare una zona economica speciale ad Aleppo e di espellere i curdi dalle aree di confine. Nonostante la crescente insofferenza russa verso l’alleato siriano, evidenziata da canali Telegram vicini al Cremlino, Putin ha cercato di salvaguardare le basi navali e aeree russe, fondamentali anche per le operazioni in Africa. L’accordo tra Russia e Turchia rimane fragile, con la sfiducia reciproca e la possibilità che Erdogan non mantenga le promesse, lasciando la Russia con limitate opzioni per proteggere i suoi interessi nella regione.
_Giordano Stabile su Stampa_
*Umiliazione.* Il crollo del regime di Assad in Siria, principale alleato del Medio Oriente di Mosca, ha messo in imbarazzo il presidente russo Vladimir Putin sulla scena mondiale. Nonostante gli sforzi della propaganda russa di minimizzare l’evento, l’intervento militare russo in Siria dal 2015 e il sostegno miliardario ad Assad non sono riusciti a impedire la caduta del regime. L’attenzione di Putin è ora concentrata sulla guerra in Ucraina, ma analisti come Ruslan Pukhov sostengono che l’ossessione per l’Ucraina ha indebolito la capacità russa di influenzare gli eventi altrove, portando alla perdita della presenza militare russa in Medio Oriente. Questo declino dell’influenza russa, insieme ai fallimenti in Moldova e Romania, mette in discussione la visione di Putin di una Russia potenza mondiale e il suo tentativo di sfidare l’egemonia occidentale.
_Marc Bennetts su Times_
*Zar umiliato.* L’ex generale dell’FSB Evgenij Savostyanov, ora in esilio, ha criticato la politica russa in Siria, considerandola un fardello inutile per la Russia e un simbolo di umiliazione personale per Putin da parte di Erdogan. Savostyanov, che ha una storia di opposizione al regime di Putin, sostiene che la caduta di Assad non avrà grandi ripercussioni militari o politiche per la Russia, ma potrà liberare risorse per rinforzare il contingente in Ucraina. Egli ritiene che la posizione negoziale di Putin sia indebolita dopo gli eventi in Siria e che la Russia sia economicamente dipendente dalla Cina, con i BRICS riluttanti a sostenere pienamente il paese. La crisi siriana potrebbe portare a una destabilizzazione regionale e influenzare la ricerca di Putin di una via d’uscita dal conflitto in Ucraina.
_Marco Imarisio su Corriere della Sera_
*Muro Europa.* L’Unione Europea, quasi dieci anni fa, ha stretto un accordo con la Turchia, guidata da Erdogan, per la gestione dei rifugiati siriani, offrendo sei miliardi di euro in cambio del controllo dei flussi migratori. Di recente, i paesi europei hanno deciso di sospendere temporaneamente le richieste di asilo dei cittadini siriani, con l’Italia che si è adeguata a questa linea. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha proposto di sospendere Schengen, associando i rifugiati a potenziali terroristi. L’Italia, che ha mantenuto aperta la sua ambasciata in Siria, si propone come mediatore nei negoziati post-conflitto e punta a un ruolo chiave nella ricostruzione economica del paese, vedendo opportunità di business per le aziende italiane. Nel frattempo, molti profughi siriani sperano di poter rientrare in patria, contando sulla promessa di un islamismo più moderato e sulla stabilità futura
_Ilario Lombardo su Stampa_
*Parigi e Berlino unici leader.* L’ex premier Mario Draghi, durante la cerimonia di premiazione dell’Ispi 2024 a Milano, ha sottolineato l’importanza dell’ottimismo, della leadership collegiale e della legittimazione elettorale per affrontare le sfide europee, senza però menzionare direttamente la premier Giorgia Meloni. Ha evidenziato la debolezza attuale della leadership franco-tedesca e ha espresso preoccupazione per un’Europa sovranista, che potrebbe ostacolare l’integrazione. Draghi ha proposto cinque interventi a costo zero per rafforzare la competitività europea, tra cui un vero mercato unico e l’integrazione dei mercati dei capitali. Infine, ha discusso la necessità di una politica industriale più attiva in risposta al protezionismo e alle sfide geopolitiche, sottolineando il ruolo crescente dello Stato nell’economia
_Francesco Moscatelli su Stampa_
*Lasciare Echr.* Jens Spahn, uno dei principali politici conservatori tedeschi, ha suggerito che il Paese dovrebbe prendere in considerazione l’uscita dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU) a meno che non riesca a riformare il sistema europeo di asilo. L’Unione cristiano-democratica (CDU), in vantaggio nei sondaggi per le prossime elezioni lampo, sta facendo campagna elettorale per una politica migratoria più dura, con il leader del partito Friedrich Merz che promette di dichiarare un’emergenza nazionale per respingere un maggior numero di richiedenti asilo. Spahn e altri esponenti della CDU ritengono che le sentenze dei tribunali abbiano ampliato eccessivamente il diritto di asilo al di là dell’intento originario della CEDU. Essi sostengono la necessità di tornare al principio di fornire protezione mantenendo il controllo nazionale sull’immigrazione. La posizione della CDU ha suscitato un dibattito sulle potenziali conseguenze diplomatiche e sulle implicazioni più ampie della messa in discussione del quadro della CEDU.
_OLiver Moody su Times_
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
*Chi ci intralcia la pagherà.* Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle (M5S), ha espresso soddisfazione per l’esito positivo del voto sulle nuove regole del partito, ma ha mostrato contrarietà per le tensioni con il fondatore Beppe Grillo. Durante una diretta video, Conte ha avvertito che chiunque ostacoli il M5S affronterà conseguenze legali e finanziarie. Il voto ha rafforzato la posizione di Conte, conferendogli maggiori poteri, tra cui la proposta di modificare il simbolo del partito e la scelta della nuova struttura di leadership. Il M5S si impegna a radicarsi sul territorio attraverso il tesseramento e a mantenere una posizione progressista, opponendosi al riarmo e proponendo un approccio diplomatico ai conflitti internazionali. In politica interna, Conte rifiuta alleanze tradizionali e promuove una visione di un’Europa meno legata alla NATO
_Franco Stefanoni su Corriere della Sera_
*Tornare alle origini.* Roberto Fico, ex presidente della Camera, discute il passaggio di potere da Beppe Grillo e l’abolizione del ruolo del garante nel Movimento 5 Stelle, sottolineando che il voto degli attivisti non è stato contro Grillo, ma per un cambiamento strutturale. Fico, pur avendo avuto un rapporto stretto con Grillo, ritiene che il Movimento debba evolversi e non tornare alle origini, mantenendo il proprio nome per ricordare la storia percorsa. Sulle alleanze, Fico sostiene la necessità di collaborare con il PD per creare un’alternativa al governo attuale, nonostante le differenze su temi come il sostegno militare all’Ucraina. Infine, riguardo alle dinamiche interne al Movimento e al contesto europeo, Fico afferma che non ci sono frizioni significative e che il posizionamento nel gruppo Left al Parlamento europeo riflette i valori progressisti del M5S
_Emanuele Buzzi su Corriere della Sera_
*Bavaglio.* Il governo ha approvato un controverso decreto legislativo, noto come “legge bavaglio”, che vieta ai giornalisti di pubblicare integralmente gli atti giudiziari, inclusi testi, intercettazioni e valutazioni delle ordinanze cautelari personali. La Federazione nazionale della stampa e altre organizzazioni giudiziarie hanno espresso forte opposizione, sostenendo che la legge protegge i criminali e limita la libertà di stampa, un pilastro fondamentale della democrazia. Nonostante le proposte di sanzioni severe per gli editori siano state scartate, rimangono in vigore ammende minori. A contrasto, la Procura di Milano ha adottato un protocollo che consente ai giornalisti di accedere a determinati atti giudiziari, dimostrando un approccio più aperto all’informazione giudiziaria
_Concita Sannino su Repubblica_
*Niente multe ai no vax.* Il governo ha deciso di sospendere le multe di 100 euro precedentemente imposte ai cittadini over 50, ai membri delle forze dell’ordine, al personale sanitario e ad altre categorie professionali che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale durante l’emergenza Covid-19. Il decreto Milleproroghe, approvato in anticipo rispetto agli anni precedenti, non prevede però il rimborso delle sanzioni già pagate. Questa decisione potrebbe creare problemi di bilancio, in quanto le entrate previste dalle multe, stimate tra i 150 e i 170 milioni di euro, erano già state conteggiate dal ministero dell’Economia. Il decreto include anche la proroga di misure come lo scudo erariale e penale per gli amministratori pubblici e i medici, oltre a stabilire un termine massimo di tre anni per la conclusione dei concorsi pubblici a partire dal 2025
_Rosaria Amato su Repubblica_
*Premierato.* Durante un dibattito al Circolo dei lettori di Torino, la ministra Elisabetta Casellati e il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky hanno discusso sulla proposta di riforma costituzionale riguardante il premierato. Casellati sostiene che la riforma mira a istituzionalizzare la stabilità politica per migliorare la credibilità internazionale dell’Italia e attrarre investimenti, mentre Zagrebelsky esprime preoccupazione per l’autonomia dei parlamentari e il rischio di divisione del Paese. Entrambi concordano sulla necessità di una nuova legge elettorale, ma divergono sul ruolo del capo dello Stato e sull’introduzione delle preferenze. La riforma, attualmente in seconda lettura alla Camera, punta a un sistema neoparlamentare che coinvolga maggiormente i cittadini e rafforzi la democrazia
_Francesco Rigatelli su Stampa_
*Autonomia.* Luca Zaia, presidente del Veneto, sostiene che l’Autonomia è la soluzione sia alla questione meridionale che a quella settentrionale, spesso trascurata. Nel suo libro “Autonomia, la rivoluzione necessaria”, Zaia difende la riforma Calderoli, nonostante le obiezioni della Corte costituzionale, e propone di prorogare le elezioni comunali per ragioni economiche e di affluenza. Commenta anche la possibilità di un terzo mandato per i governatori e minimizza le tensioni tra Lega e Forza Italia, sottolineando la diversità come forza della coalizione. Infine, vede l’amicizia tra l’Italia e Trump come un’opportunità strategica per l’Italia di posizionarsi come interlocutore privilegiato per gli Stati Uniti in Europa sotto la guida di Meloni
_Dario Martini su Tempo_
*Separate.* La Camera dei deputati ha iniziato l’esame di una riforma costituzionale che mira a separare le carriere dei magistrati giudicanti da quelle dei pubblici ministeri, promettendo di rafforzare il ruolo dei giudici. Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha rassicurato che la riforma non comprometterà l’autonomia della magistratura, nonostante le opposizioni la critichino come punitiva e ideologica. La maggioranza, con il supporto di alcuni centristi, ha respinto tutti gli emendamenti dell’opposizione, avanzando la riforma che potrebbe essere sottoposta a referendum popolare. La riforma prevede due Consigli Superiori della Magistratura separati e un’Alta Corte disciplinare, modificando profondamente l’articolo 87 della Costituzione.
_Luca Fazzo su Giornale_
*Amico dell’Italia.* L’intervista ad Andrea Stroppa, collaboratore di Elon Musk, evidenzia l’amicizia e il sostegno di Musk all’Italia, nonostante le polemiche. Stroppa descrive l’incontro tra Giorgia Meloni e Donald Trump a Parigi come positivo, sottolineando la forte energia di Meloni e l’interesse degli Stati Uniti verso la politica italiana, in particolare su temi come immigrazione, sicurezza e commercio. Stroppa nega di dover aiutare nella questione Stellantis, citando il rispetto per le leggi italiane e la necessità di evitare dazi attraverso accordi bilaterali. Infine, sottolinea l’apprezzamento americano per l’Italia e la fiducia nel potenziale leadership europea del paese sotto la guida di Meloni e Salvini.
_Giulia Sorrentino su Tempo_
*Esplosione.* Un’esplosione devastante ha colpito il deposito di carburante Eni di Calenzano, causando la morte di due camionisti e lasciando tre persone disperse e ventisei ferite. L’incidente è avvenuto durante il rifornimento di carburante a cinque autobotti, quando una perdita di benzina ha innescato un’esplosione immediata senza fiamme visibili. Le indagini sono in corso per determinare la causa dell’incidente, mentre le autorità hanno gestito il rischio di inquinamento e il presidente della Repubblica e il governo hanno espresso il loro cordoglio per la tragedia
_Giuliano Foschini su Repubblica_
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