Rassegna stampa 10 settembre

SICUREZZA

Rapporto. Mario Draghi ha presentato il suo rapporto sulla competitività dell’UE: il commento del presidente di Leonardo Stefano Pontecorvo.
su SKY TG24

Calo in Borsa non preoccupa. «Ci possono essere momenti come questi, fanno parte del metabolismo del mercato, non mi preoccuperei molto». Lo ha detto Roberto Cingolani , amministratore delegato di Leonardo, rispondendo sul calo in Borsa del titolo dopo le elezioni in Turingia e Sassonia. Leonardo sta dando vita a una joint venture col gruppo tedesco Rheinmetall per la produzione di carri armati.
su Nazione

Alleanze. Leonardo, il gruppo italiano attivo nel settore aerospaziale e della difesa, è ancora in trattative per stabilire alleanze e joint venture con i suoi omologhi europei, nonostante le sfide nel tenere il passo con i concorrenti internazionali. Il CEO Roberto Cingolani ha confermato i colloqui in corso con Airbus e Thales per rafforzare l’industria spaziale europea e ha annunciato una joint venture con la tedesca Rheinmetall per la produzione di carri armati e altri sistemi di difesa terrestre. L’Unione Europea mira a potenziare la propria strategia spaziale di fronte alla concorrenza tecnologica di Stati Uniti e Cina, mentre Leonardo progredisce nella definizione di una nuova strategia per la sua divisione spaziale.
su INVESTIR.LESECHOS.FR

Un piano da 800 miliardi. Mario Draghi ha presentato un rapporto a Bruxelles, su richiesta di Ursula von der Leyen, delineando un piano da 800 miliardi di euro all’anno per rilanciare la competitività europea, focalizzandosi su innovazione, energia e sicurezza. Il rapporto suggerisce di ridurre le decisioni prese all’unanimità, promuovere il debito in comune per finanziare investimenti e riformare il governo dell’UE per evitare una “lenta agonia” dell’Europa. Draghi enfatizza l’importanza di agire rapidamente per rafforzare il benessere, l’ambiente e la libertà in Europa, proponendo anche di completare il mercato unico e di riformare le politiche industriali e della concorrenza.
Beda Romano su Sole 24 Ore

Per restare al passo con la Cina. Mario Draghi ha esortato l’UE a implementare una nuova strategia industriale, proponendo un aumento degli investimenti di €800 miliardi all’anno per evitare che l’Europa rimanga indietro rispetto a Stati Uniti e Cina. Il suo rapporto, commissionato dalla Commissione Europea, suggerisce di rilassare le regole sulla concorrenza, centralizzare la supervisione dei mercati di capitale e adottare una nuova agenda commerciale per rafforzare l’indipendenza economica dell’UE. Draghi ha sottolineato l’importanza di un aumento della produttività e di investimenti sostenuti da finanziamenti pubblici e privati, avvertendo che senza azioni significative, l’Europa dovrà affrontare un declino del benessere, dell’ambiente o della libertà.
Henry Foy su Financial Times

Il favoloso piano di Draghi. Mario Draghi, ex presidente della BCE, ha delineato un piano per rilanciare la crescita dell’Unione Europea, focalizzandosi su tre aree principali: debito comune, stato sociale e difesa. Il rapporto sottolinea l’importanza di colmare il divario di innovazione con USA e Cina, promuovere la decarbonizzazione e la competitività, e aumentare la sicurezza riducendo le dipendenze, per preservare i valori fondamentali europei di prosperità, equità, libertà, pace e democrazia in un ambiente sostenibile. Il Rapporto sulla competitività di Mario Draghi evidenzia l’importanza di investimenti comuni in settori chiave come i semiconduttori e l’acciaio per rafforzare la difesa europea e ridurre le dipendenze esterne, in particolare dalla Cina. La sicurezza è vista come fondamentale per una crescita sostenibile, soprattutto in un contesto di crescenti rischi geopolitici che possono destabilizzare gli investimenti e le catene di approvvigionamento. L’UE è chiamata a sviluppare una politica economica estera che includa la creazione di scorte strategiche e partenariati industriali per assicurare l’accesso a materie prime critiche e tecnologie avanzate. Si stima che saranno necessari investimenti aggiuntivi per la difesa pari a circa 500 miliardi di euro nel prossimo decennio. La cooperazione europea è considerata cruciale per bilanciare indipendenza e costi, suggerendo l’aggregazione della domanda e l’integrazione degli asset industriali della difesa.
su Corriere della Sera, su Stampa, Su Giorno Carlino Nazione, su Foglio

La francia ha finanziato l’Ucraina con 5,1 milirdi. Tra il 24 febbraio 2022 e il 1° maggio 2024, la Francia ha fornito all’Ucraina equipaggiamenti militari per un valore di 3 miliardi di euro e ha contribuito con ulteriori 2,1 miliardi di euro alla Facilità europea per la pace, per un sostegno totale di 5,1 miliardi di euro. Questo impegno si inserisce in una strategia di lungo termine che include la collaborazione con l’industria ucraina per la manutenzione e la produzione di parti di ricambio, e una nuova assistenza di 300 milioni di euro per il 2024, finanziata dalla Commissione europea attraverso l’utilizzo di fondi russi congelati. –
Michel Cabirol su Tribune

Trattativa. MBDA, azienda europea produttrice di missili, è in trattativa per acquisire il 50% di Safran in Roxel, leader europeo nella propulsione tattica, con l’obiettivo di detenere il 100% dell’azienda. Questa mossa strategica permetterebbe a MBDA di accelerare la produzione e ridurre i tempi di sviluppo dei missili, in un periodo in cui è richiesta un’alta frequenza di produzione. Se l’acquisizione andrà a buon fine, Roxel, che ha un fatturato medio di circa 200 milioni di euro e 800 dipendenti, potrebbe rafforzare le sue radici britanniche sotto la guida di MBDA, in un mercato dove competono diversi attori internazionali nel settore dei motori a propellente solido per missili tattici.
Michel Cabirol su Tribune

La sicurezza del G7. Leonardo ha svolto un ruolo cruciale nella progettazione e implementazione di infrastrutture tecnologiche avanzate per garantire la sicurezza durante il G7, integrando sistemi terrestri, marittimi, aerei e cyber, e fornendo supporto operativo e formazione al personale. Durante l’evento, l’azienda ha assicurato un monitoraggio costante, gestendo oltre 7000 addetti e 1400 terminali radio, con un’intensa attività comunicativa e il coordinamento di risorse attraverso una sala operativa avanzata.
su SECOLODITALIA.IT

Airbus. Leonardo, il gruppo italiano attivo nel settore aerospaziale e della difesa, è ancora in trattative per stabilire alleanze e joint venture con i suoi omologhi europei, nonostante le sfide nel tenere il passo con i concorrenti internazionali. Il CEO Roberto Cingolani ha confermato i colloqui in corso con Airbus e Thales per rafforzare l’industria spaziale europea e ha annunciato una joint venture con la tedesca Rheinmetall per la produzione di carri armati e altri sistemi di difesa terrestre. L’Unione Europea mira a potenziare la propria strategia spaziale di fronte alla concorrenza tecnologica di Stati Uniti e Cina, mentre Leonardo progredisce nella definizione di una nuova strategia per la sua divisione spaziale.
su INVESTIR.LESECHOS.FR

Telespazio in Patagonia. Telespazio e l’azienda argentina Altec hanno annunciato una partnership per introdurre la tecnologia Internet satellitare Starlink in Patagonia. Il progetto mira a fornire connettività nelle scuole e negli uffici comunali della provincia di Rio Negro.
su Corriere della Sera

Vega in pensione. Il razzo Vega, sviluppato principalmente dall’Italia e parte della flotta dell’Esa, ha concluso la sua carriera con l’ultimo lancio di successo della prima generazione, vantando un record di 20 lanci riusciti su 22. Il Vega di prima generazione, che ha debuttato nel 2013, ha recentemente collocato in orbita il satellite Sentinel-2C, passando il testimone al suo successore Vega-C, che gestirà i futuri lanci. Il Vega-C, che rappresenta l’evoluzione del programma Vega, è atteso per il suo prossimo lancio entro fine anno e continuerà a supportare il crescente mercato dei satelliti di medie e piccole dimensioni
Antonio Campo su Avvenire

Cyber Intelligence. Dodici startup italiane hanno presentato i loro progetti innovativi nel campo della cyber security, clima, spazio e salute a investitori americani a San Francisco, sostenuti dall’accordo tra Intesa Sanpaolo e Innovit. Gli imprenditori, selezionati dal programma Up2Stars di Intesa, hanno affrontato l’elevator pitch nella Silicon Valley dopo una settimana di formazione intensiva. Tra i partecipanti c’era Laura Sposato, CEO di Joule, che ha sviluppato un software per il recruiting basato su AI, e Christian Fabio Persurich di BitCorp, con esperienza nei Carabinieri e specializzato in cyber intelligence. Le startup hanno suscitato interesse tra gli investitori, ottenendo contatti e approvazione, dimostrando il potenziale del tech italiano a San Francisco
Paola Pica su Corriere della Sera

Elon Musk e il Mezzogiorno. Elon Musk potrebbe coinvolgere il Sud Italia nel suo progetto di colonizzazione di Marte, grazie ai centri di eccellenza aerospaziale già esistenti nella regione. L’Italia, con investimenti significativi nel settore aerospaziale, sta emergendo come una potenza competitiva, con la possibilità di superare la Francia. Un incontro tra Musk e la premier italiana Giorgia Meloni potrebbe rafforzare ulteriormente la posizione dell’Italia nello spazio, con potenziali collaborazioni che potrebbero avere un impatto significativo sul futuro aerospaziale del paese.
Giovanni Vasso su L’Identità

Si del Tar o addio telescopio. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha avvertito l’Italia che il progetto del telescopio Flyeye, destinato a proteggere la Terra da asteroidi e meteoriti, potrebbe essere trasferito all’estero a seguito del ricorso delle associazioni ambientaliste siciliane che ha portato alla sospensione dei lavori dal TAR. Il direttore generale dell’ESA, Josef Aschbacher, ha espresso rammarico per i ritardi e ha sottolineato l’importanza del sito siciliano di Monte Mufara, pur indicando che esistono alternative in Europa. La decisione finale del TAR, attesa per il 24, determinerà se l’Italia manterrà il progetto, che ha già ricevuto un finanziamento di 12 milioni dall’ESA e che è considerato di rilevanza strategica nonostante l’opposizione ambientalista.
Tobia Stefano su La Verita’

Il futuro è sott’acqua. Il futuro economico e culturale dell’Italia, e in particolare della Puglia, potrebbe essere fortemente influenzato dalla ricerca e dall’esplorazione dei fondali marini, un settore in cui il paese gioca un ruolo chiave a livello globale. La Fondazione Leonardo, insieme a esperti e ricercatori, sottolinea l’importanza della mappatura dei fondali, di cui attualmente conosciamo solo il 20%, per comprendere meglio fenomeni come gli tsunami e per sviluppare misure preventive. La Puglia, con il suo patrimonio archeologico subacqueo e la sua posizione strategica nel Mediterraneo, è al centro dell’attenzione per la sua potenziale offerta turistica e per il suo ruolo nella sicurezza energetica e nella sorveglianza marittima.
Cenzio Zanni su Repubblica Bari

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Le sfide per l’Italia. Il rapporto Draghi sulla competitività europea presenta 170 proposte che delineano sfide significative per l’Italia, tra cui l’innovazione, la governance UE e la gestione dei conti pubblici. Il documento enfatizza la necessità di rimuovere ostacoli all’innovazione e di rafforzare la cooperazione in difesa, ma solleva anche questioni controverse come la riforma della governance UE e l’importanza di bilanciare produttività e sostenibilità del debito. Il rapporto suggerisce investimenti congiunti in innovazione di frontiera e propone di posticipare il rimborso del Next Generation EU per aumentare le risorse della Commissione. In Italia, il rapporto riceve un’accoglienza generalmente positiva, con l’industria che apprezza l’urgenza di agire su innovazione, energia e sicurezza, e un approccio realistico alla transizione energetica. L’attenzione si concentra ora su quali proposte saranno incluse nelle lettere di incarico per i nuovi commissari dell’UE e come l’Italia affronterà queste sfide esistenziali europee.
Manuela Perrone su Sole 24 Ore

Ursula cauta. Il piano turboeuropeista di Mario Draghi è stato accolto con favore dalla maggior parte dei partiti italiani, ma con cautela da Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, soprattutto riguardo alla questione del debito comune. Mentre alcuni paesi come la Germania e l’Olanda rimangono scettici, sostenendo che il debito comune non è la soluzione e che le imprese sono già soffocate da burocrazia e regolamentazioni, i gruppi della maggioranza europea, inclusi i popolari, i socialisti e Renew Europe, mostrano sostegno all’iniziativa. In Italia, partiti come Forza Italia, il Partito Democratico e i centristi esprimono entusiasmo, mentre il M5S critica il rapporto come un atto d’accusa contro le politiche neoliberiste. La Lega e altri partiti rimangono critici, con la Lega che vede il rapporto come un pericolo per l’Italia e Avs che si oppone all’aumento delle spese militari
per.. su Sole 24 Ore

Bocciato dai falchi. La Germania e l’Olanda si oppongono all’idea degli Eurobond proposta dall’ex presidente della BCE Mario Draghi, sostenendo che non risolverebbero i problemi strutturali dell’Unione Europea. Draghi suggerisce che l’Europa debba aumentare gli investimenti pubblici per non rimanere indietro rispetto a Stati Uniti e Cina, e propone un compromesso: i Paesi del Nord accetterebbero l’emissione di debito comune in cambio di una riduzione del debito da parte dei Paesi del Sud. Tuttavia, la burocrazia e l’accesso al capitale privato sono visti come ostacoli maggiori rispetto alla mancanza di fondi. Draghi rilancia anche l’idea di un’Europa a due velocità e invita a replicare il successo di Airbus in altri settori chiave come la difesa, la tecnologia e la transizione climatica. Il commissario all’Economia Paolo Gentiloni spera che il rapporto Draghi non venga ignorato, mentre il PIL mondiale dell’Europa si attesta al 17%, pari a quello della Cina, e al 26% per gli Stati Uniti.
Marco Bresolin su Stampa

Coordinare le spese in innovazione. Mario Draghi, nel suo Rapporto sulla competitività presentato a Bruxelles, sottolinea l’importanza dell’innovazione come settore chiave per la crescita sostenibile dell’Europa, evidenziando la necessità di maggiori investimenti e coordinamento. L’Europa è indietro rispetto a Stati Uniti e Cina in termini di innovazione tecnologica, con solo 4 aziende tech europee tra le prime 20 a livello mondiale e nessuna nuova impresa di grande capitalizzazione creata negli ultimi 50 anni. Il rapporto critica la mancanza di eccellenza nelle istituzioni accademiche europee e la debole trasformazione dell’innovazione in commercializzazione, aggravata da un mercato unico frammentato e normative restrittive. Per recuperare, l’Europa deve migliorare la collaborazione in ricerca e innovazione, coordinare gli investimenti pubblici, rafforzare le istituzioni accademiche, facilitare la crescita delle imprese innovative e promuovere l’integrazione dell’intelligenza artificiale nell’industria
Giuliana Ferraino su Corriere della Sera

Leader nelle rinnovabili. L’Europa, leader nelle energie rinnovabili, ha l’opportunità di diventare un punto di riferimento anche nel settore delle batterie elettriche, come sottolineato da Mario Draghi nel suo rapporto. Tuttavia, gli alti costi dell’energia e le carenze infrastrutturali rappresentano ostacoli significativi alla crescita e all’innovazione. La decarbonizzazione potrebbe ridurre i costi energetici e rafforzare la sicurezza, ma è necessario un maggiore coordinamento delle politiche europee. L’industria delle batterie elettriche mostra che il sostegno pubblico può portare a risultati positivi, con l’UE che potrebbe soddisfare la propria domanda interna entro il 2030. Draghi propone di disaccoppiare i prezzi dell’energia rinnovabile e nucleare dai combustibili fossili e di promuovere un’Unione dell’energia per decisioni transfrontaliere centralizzate, oltre a proteggere l’industria automobilistica europea dalla concorrenza esterna.
su Corriere della Sera

Cura shock pe rle infrastrutture. L’Italia si appresta a realizzare un investimento storico di 447,8 miliardi di euro nelle infrastrutture, da attuare in cinque anni, che rappresenta circa il 3,5% del PIL nazionale. Questo piano di spesa, il più alto mai registrato nel Paese, mira a prioritizzare la transizione energetica, il settore dei trasporti, in particolare lo sviluppo di linee ferroviarie ad alta velocità, e il comparto sanitario. Il Barometro EY evidenzia un crescente interesse degli investitori privati, soprattutto nel settore delle telecomunicazioni, media e technology (TMT), e sottolinea l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato. Gli investitori mostrano una crescente attenzione verso i criteri ESG (Environmental, Social and Governance) e vedono nell’intelligenza artificiale un potenziale beneficio per i settori dell’energia e dei trasporti. Nonostante una percezione mediamente positiva delle infrastrutture italiane, permangono sfide legate alle incertezze normative e alla complessità burocratica
Marco Morino su Sole 24 Ore

I paletti di Meloni. Durante un vertice a Palazzo Chigi, la premier Giorgia Meloni ha chiesto ai suoi alleati di governo, tra cui Antonio Tajani e Matteo Salvini, di presentare proposte realistiche per la prossima Manovra, evitando richieste irrealizzabili e concentrandosi su priorità quali famiglie, imprese, giovani e natalità. Il governo è alla ricerca di ulteriori 10 miliardi di euro per finanziare le misure della legge di bilancio, con il ministro Giorgetti incaricato di individuare e segnalare le misure meno produttive. Gli incontri tra i leader della coalizione diventeranno periodici per coordinare meglio l’iter della Manovra, con l’obiettivo di mantenere la compattezza e valutare la fattibilità delle proposte avanzate.
Francesco Malfetano su Messaggero

A caccia di altre risorse. Il Ministero dell’Economia italiano è alla ricerca di risorse aggiuntive per il bilancio, puntando a recuperare 2-3 miliardi di euro da fondi precedentemente stanziati ma non completamente utilizzati, come quelli per affrontare il Covid e la crisi ucraina. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si concentra sull’efficienza nell’uso dei fondi pubblici per evitare nuovi tagli alla spesa, che nessun partito di maggioranza sembra voler attuare, nonostante siano necessari. C’è resistenza anche a un aumento delle entrate, ma si richiedono risorse per rifinanziare misure esistenti, come sgravi fiscali e incentivi alla natalità, che richiedono almeno 15 miliardi di euro. Il MEF sta valutando le garanzie statali offerte alle imprese, trovando che molte coperture sono eccessive e possono essere ridotte, liberando così fondi per altre necessità. Si sta anche delineando il Piano strutturale di bilancio a sette anni richiesto dalle nuove regole UE, che prevede una crescita massima nominale della spesa primaria netta intorno all’1,6% annuo, con l’obiettivo di ridurre il deficit e il debito pubblico
Mario Sensini su Corriere della Sera

Non ci sono tesoretti. Durante un vertice a Palazzo Chigi, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha informato i leader del centrodestra che non ci sono “tesoretti” disponibili e ha sottolineato l’importanza di rispettare gli impegni con l’Unione Europea nella prossima manovra finanziaria. Forza Italia, guidata da Antonio Tajani, ha richiesto maggiori risorse per le pensioni minime e per il lavoro, sostenendo la necessità di aumentare gli assegni minimi e di estendere gli sgravi fiscali. Il governo si impegna a realizzare una manovra “seria ed equilibrata”, concentrando le risorse limitate su famiglie, imprese, giovani e natalità. Allo stesso tempo, si discutono questioni politiche come la presidenza Rai e la candidatura per la Liguria, con la Lega che propone Edoardo Rixi come candidato di coalizione.
Federico Capurso su Stampa

Btp a 30 anni. Il Tesoro ha annunciato il lancio di un nuovo Btp a 30 anni, con l’intento di allungare la durata media del debito pubblico oltre gli 8 anni. Questa mossa segue la strategia di proporre nuove emissioni con scadenze più lunghe, già anticipata da La Stampa il 19 agosto, per stabilizzare il debito e ridurre gli oneri passivi. L’obiettivo è di aumentare la vita media dei bond da 7,3 a 7,5 anni entro la fine dell’anno, e superare gli 8 anni l’anno successivo. Inoltre, si punta ad attrarre investitori istituzionali stranieri, diversificando così la base degli investitori e affidando l’operazione a banche internazionali, senza coinvolgere istituti italiani. Potrebbe essere inoltre in programma un nuovo collocamento straordinario con caratteristiche innovative, prima di potenziali tensioni di mercato legate alle elezioni USA e all’anniversario dell’attacco di Hamas a Israele
Sandra Riccio su Stampa

Verso il record. Le borse globali si avviano verso un record di dividendi nel 2024, con previsioni che indicano una distribuzione complessiva di 1.740 miliardi di dollari, secondo il rapporto di Janus Henderson. Nel secondo trimestre del 2024, le cedole distribuite hanno raggiunto i 606 miliardi di dollari, segnando un incremento del 5,8% rispetto all’anno precedente. Le banche hanno guidato questa crescita, soprattutto in Europa, dove i dividendi hanno toccato un nuovo massimo di 204,6 miliardi di dollari. In Italia, tutte le società dell’indice hanno aumentato i dividendi, con un incremento del 26,4% su base sottostante, raggiungendo un record di 17,2 miliardi di dollari. A livello globale, il 92% delle società ha aumentato o mantenuto invariati i dividendi, dimostrando la resilienza delle economie nonostante l’aumento dei tassi di interesse
Maximilian Cellino su Sole 24 Ore

Indiani nel caos. L’autorità di vigilanza indiana, il Securities and Exchange Board of India (Sebi), è travolta da uno scandalo che coinvolge la sua presidente, Madhabi Puri Buch, la quale è accusata di corruzione, finanziamenti illeciti e omessa vigilanza. Il Times of India, importante quotidiano in linea con il governo, ha chiesto pubblicamente le sue dimissioni, suggerendo che anche l’establishment economico-finanziario desidera la sua uscita. Puri Buch è sotto accusa per un presunto conflitto di interesse legato a indagini su Adani Group e per ricevere pagamenti da ICICI Bank, nonostante il divieto dello statuto Sebi. La situazione è aggravata da proteste dei dipendenti Sebi e da ulteriori rivelazioni su affitti incassati da una società sotto indagine Sebi, con la presidente che non fornisce risposte alle accuse. La sua posizione sembra insostenibile, ma non è chiaro se riuscirà a concludere il suo mandato, con implicazioni incerte per la credibilità dei mercati finanziari indiani.
Marco Masciaga su Sole 24 Ore

Petrolio prezzi in calo, domanda debole. I prezzi del petrolio continuano a scendere a causa di una domanda debole, in particolare dalla Cina e dall’India, che non stanno trainando i consumi come previsto. L’OPEC+ ha posticipato l’aumento della produzione di petrolio, ma ciò non ha impedito un ulteriore calo dei prezzi, con il Brent che ha raggiunto i minimi degli ultimi tre anni, scendendo sotto i 72 dollari al barile. Le banche hanno rivisto al ribasso le stime dei prezzi, con alcuni esperti che prevedono un possibile calo fino a 60 dollari al barile. La debolezza della domanda è aggravata dalla transizione energetica e da fattori strutturali, come l’aumento delle vendite di camion a gas naturale liquefatto in Cina, che riducono il consumo di diesel.
Sissi Bellomo su Sole 24 Ore

Energia troppo cara. L’Istat ha registrato un terzo aumento consecutivo dei costi di produzione per le imprese italiane, con l’energia che rappresenta una voce di spesa significativa. L’acciaieria Arvedi di Terni ha dovuto spegnere uno dei suoi forni elettrici a causa dell’insostenibilità dei costi energetici, che rendono l’azienda non competitiva rispetto alle importazioni asiatiche a basso costo. Il costo dell’energia in Italia è significativamente più alto rispetto ad altri paesi europei, con conseguenze dirette sulla competitività e sui programmi di investimento delle aziende siderurgiche. Si propone la creazione di un mercato unico europeo per l’energia per evitare asimmetrie e si suggerisce un cambiamento nel mix energetico, includendo più rinnovabili e nucleare, oltre a supportare le imprese energivore. Nel frattempo, circa 200 lavoratori dello stabilimento di Terni andranno in cassa integrazione.
Claudia Luise su Stampa

Si accelera la cessione. La procedura di cessione dell’Ilva sta entrando in una fase decisiva, con una valutazione di circa 1,5 miliardi di euro e diverse parti interessate, tra cui Marcegaglia e investitori internazionali come Stelco e Metinvest. Le manifestazioni d’interesse si trasformeranno in offerte concrete ad ottobre, con la possibilità di formare cordate tra imprenditori, mentre i sindacati si oppongono alla vendita spezzatino per mantenere l’integrità produttiva. Il ministro Urso ha espresso speranza in diversi attori per il rilancio dell’Ilva, ma è stato cauto sulla partecipazione dello Stato, ricordando la disastrosa esperienza passata con ArcelorMittal e Invitalia, e ha evidenziato la ripresa produttiva in sicurezza con la riapertura di un altro altoforno
Umberto Mancini su Messaggero

Volano le azioni Boeing. Boeing si avvicina a un accordo sindacale con i suoi 33.000 dipendenti, evitando uno sciopero che avrebbe potuto paralizzare la produzione. L’accordo proposto prevede un aumento salariale del 25% su quattro anni e l’avvio della produzione del nuovo Boeing 797 in Washington. Il titolo Boeing in Borsa ha reagito positivamente, guadagnando oltre il 4%, nonostante una perdita generale del 37% dall’inizio dell’anno. Il voto dei lavoratori sull’accordo è previsto per giovedì 12 settembre, e se approvato, rappresenterà una vittoria significativa per il nuovo CEO Kelly Ortberg e i suoi sforzi nel rinnovare le relazioni sindacali. Nel frattempo, Boeing affronta sfide finanziarie, inclusa una crisi di liquidità e il blocco della produzione del 737 Max a seguito di incidenti
Mara Monti su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Il gioco dei droni. La Svezia sta indagando su un incidente con droni che ha causato la chiusura temporanea del più grande aeroporto del paese, Arlanda a Stoccolma, poco dopo che droni russi sono precipitati in Romania e Lettonia, paesi membri della NATO. La polizia svedese ha aperto un’indagine per sabotaggio aeroportuale e sospetta un atto deliberato, sebbene non abbia specificato il tipo di droni coinvolti né il movente. L’incidente segue osservazioni di droni vicino a un impianto nucleare svedese e un aeroporto a Malmö dopo l’adesione della Svezia alla NATO, con Mosca che ha minacciato ritorsioni affermando che l’adesione svedese rappresenta una minaccia alla sicurezza nazionale russa. Incursioni di droni russi negli stati membri della NATO hanno aumentato le tensioni, con episodi di intercettazioni da parte di jet romeni e un drone iraniano progettato per kamikaze precipitato in Lettonia, episodi condannati dal vice segretario generale della NATO come irresponsabili e potenzialmente pericolosi. –
Marc Bennetts su Times

Risposta collettiva. In meno di 24 ore, due o tre droni militari russi si sono schiantati accidentalmente in Lettonia e Romania, entrambi membri della NATO e dell’UE, aumentando le tensioni con l’Alleanza. Nonostante non ci siano stati danni, i governi coinvolti hanno protestato formalmente e hanno richiesto una risposta collettiva da parte della NATO. I droni, identificati come Geran, una versione avanzata degli Shahed iraniani e dotati di 50 kg di esplosivo, sono parte di una tattica russa che mira a confondere le difese aeree. Questi incidenti sollevano preoccupazioni sulla sicurezza dello spazio aereo vicino ai confini della NATO e sull’efficacia delle contromisure elettroniche che potrebbero deviare questi dispositivi fuori rotta.
Gianluca Feo su Repubblica

Biden e Harris azzoppano Kiev. Mike Johnson, Speaker della Camera USA, ha criticato l’amministrazione Biden-Harris per aver “azzoppato” Kiev, sostenendo che le politiche attuali costringono l’Ucraina a combattere con una mano legata dietro la schiena e che la guerra è stata prolungata inutilmente. Durante un’intervista, ha espresso la necessità di sanzioni più pesanti contro la Russia e di fermare le restrizioni sull’uso di armi contro obiettivi militari russi. Johnson ha anche mostrato fiducia nell’ampliamento della maggioranza repubblicana alla Camera nelle prossime elezioni, citando l’importanza di una strategia di fine conflitto e di una economia prospera come nell’era Trump. Inoltre, ha discusso di potenziali intese tra i movimenti conservatori europei e il Partito Repubblicano, evidenziando la sua apprezzamento per le origini italiane e il legame con la leader italiana Giorgia Meloni.
Alberto Simoni su Stampa

Piano di pace. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si mostra aperto a discutere la pace con la Russia, ma il Cremlino, attraverso la portavoce Maria Zakharova, respinge l’idea di negoziare sul ritorno dei territori occupati, considerati russi. Le dichiarazioni di Scholz emergono in un contesto di scetticismo e di mancanza di dettagli concreti su un possibile piano di pace. L’Ucraina, rappresentata da Zelensky, esprime la volontà di negoziare ma rifiuta di cedere il 18% del suo territorio occupato dalla Russia. La diplomazia è in movimento, ma Mosca afferma di non vedere presupposti per la pace e attende chiarimenti dagli Stati Uniti, mentre Berlino non ha ancora delineato un percorso chiaro per la risoluzione del conflitto.
Uski Audino su Stampa

Mine antiuomo. L’Ucraina, con oltre un quarto del suo territorio contaminato da mine antiuomo, ha ottenuto una proroga di dieci anni per la bonifica, nonostante sia inadempiente rispetto agli obblighi di distruzione delle mine imposti dalla Convenzione di Ottawa. Durante l’ultima riunione degli Stati Parte, il conflitto in Ucraina ha sollevato tensioni, in particolare per le accuse reciproche di utilizzo di mine antiuomo tra Ucraina e Russia, quest’ultima non aderente alla Convenzione. La decisione di concedere a Kiev una proroga così lunga ha creato un precedente controverso e ha sollevato perplessità tra alcune delegazioni, evidenziando anche la difficoltà di bonifica dovute a fattori come la mancanza di risorse e la persistenza di conflitti.
su Avvenire

Nuvole. Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Gran Bretagna in un momento critico per il rapporto speciale tra i due paesi e per il futuro dell’Ucraina, che affronta un inverno difficile nella sua resistenza contro l’invasione russa. Mentre la guerra in Ucraina sembra diffondersi, con droni russi avvistati in paesi della NATO e partiti populisti che sfruttano la stanchezza della guerra, il cancelliere tedesco Olaf Scholz suggerisce che eventuali negoziati di pace dovrebbero includere la Russia, un consiglio che potrebbe implicare richieste territoriali da Mosca. Il primo ministro britannico Keir Starmer si recherà a Washington per discutere il supporto militare all’Ucraina, mentre si dibatte sull’uso di missili britannici Storm Shadow contro la Russia, con alcuni che sostengono un’azione decisiva nonostante le preoccupazioni americane di escalation.
su Times

Allarme tedesco per hacker russi. L’agenzia di intelligence tedesca ha lanciato un allarme riguardo alla minaccia di un gruppo di hacker russi associati all’unità 29155 del GRU, che ha condotto attacchi informatici contro membri della NATO e dell’UE. Il gruppo, identificato come Unc2589 e noto anche con altri nomi, è stato oggetto di un avviso congiunto emesso dalla Germania insieme a FBI, CISA, NSA e partner internazionali. Questa segnalazione segue accuse di attacchi informatici in Germania e preoccupazioni crescenti in Europa per le attività di spionaggio e sabotaggio russe, in particolare dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022.
su Sole 24 Ore

Esercitazioni Cina Russia. La Cina ha annunciato nuove esercitazioni militari congiunte con la Russia, denominate North-Joint 2024, che si terranno a settembre per rafforzare la cooperazione strategica e la capacità di risposta congiunta alle minacce alla sicurezza. Le esercitazioni vedranno l’invio di flotte navali nel Pacifico e la partecipazione cinese all’esercitazione Ocean 2024 della Russia. Le manovre si svolgeranno nei cieli e nelle acque vicino al Giappone e al mar di Okhotsk. Questo sviluppo segue le precedenti manovre congiunte vicino a Zhanjiang e arriva in un momento in cui i Paesi Nato accusano la Cina di sostenere la Russia nell’invasione dell’Ucraina. Durante un incontro al Cremlino, Putin ha evidenziato i benefici dei crescenti legami economici e commerciali tra Cina e Russia
– Cina Russia su Sole 24 Ore

Ersaurita l’onda di Kamala?. La corsa alla Casa Bianca tra Kamala Harris e Donald Trump è estremamente serrata, con l’ultimo sondaggio del New York Times/Siena College che mostra Trump leggermente in vantaggio. Harris ha guadagnato supporto tra donne, giovani e minoranze, ma è in ritardo tra i latinos rispetto alle precedenti campagne democratiche. Nonostante un iniziale entusiasmo per la sua candidatura, molti elettori sentono di aver bisogno di maggiori informazioni sulle sue posizioni politiche, e quasi la metà la considera troppo a sinistra. Inoltre, Trump è percepito come il candidato del cambiamento da una maggioranza di elettori, nonostante le sue note debolezze politiche. La sfida è vista come un testa a testa, con entrambi i candidati che presentano punti di forza e vulnerabilità distinti.
Viviana Mazza su Corriere della Sera

I duellanti. Kamala Harris e Donald Trump si affronteranno in un dibattito televisivo cruciale in vista delle elezioni del 5 novembre, senza mai essersi incontrati prima. Il confronto, che avrà luogo al National Constitution Center di Filadelfia, vedrà i candidati rispondere a domande senza interventi introduttivi, con due minuti per risposta e microfoni spenti durante le repliche altrui. Harris si è preparata intensamente, simulando il dibattito con un finto Trump, mentre il presidente ha studiato i punti di forza e di debolezza della vicepresidente. Il dibattito è considerato estremamente importante, con molti elettori che ancora non conoscono bene Harris, nonostante la sua visibilità mediatica. Entrambi i candidati mirano a evitare errori e a presentare la loro visione per il futuro del paese, con Trump che punterà a legare Harris all’eredità di Biden su temi come l’inflazione e l’immigrazione.
su Stampa

Colpita fabbrica missili iraniana. Nella notte tra domenica e lunedì, Israele ha effettuato una serie di bombardamenti, almeno quindici, contro obiettivi in Siria, uccidendo diciotto persone. I raid, che non sono stati ufficialmente rivendicati da Israele, hanno colpito il Centro di studi e ricerche scientifiche (Cers) a Masyaf, noto per i suoi programmi di armi chimiche e missilistica, e altri siti strategici. L’attacco potrebbe essere stato motivato dalla preoccupazione israeliana di una rappresaglia iraniana per l’uccisione di Ismail Haniyeh, capo di Hamas, e dalla strategia iraniana di saturazione missilistica. Il Cers, che ha legami con Iran, Corea del Nord e Russia, è stato precedentemente colpito in attacchi simili nel 2018, 2022 e 2023, ed è considerato un punto nevralgico per le capacità militari della Siria e dei suoi alleati.
Daniele Raineri su Repubblica

La Germania blinda le frontiere. Il governo tedesco, guidato dal cancelliere Olaf Scholz, ha annunciato una stretta sui controlli migratori, con controlli a tappeto e possibili respingimenti alle frontiere, in risposta a recenti attacchi terroristici e per rafforzare la sicurezza interna. La decisione, che segna un cambiamento significativo nella politica migratoria tedesca, è stata comunicata alla Commissione europea e prevede controlli completi a tutti i valichi di frontiera a partire dal 16 settembre. La Germania, che ha già intercettato 30 mila persone nel 2023, giustifica le nuove misure con l’elevato carico migratorio e la necessità di proteggersi da minacce terroristiche e criminalità transfrontaliera. Questa svolta arriva in un contesto di crescente supporto all’estrema destra in alcune regioni tedesche e potrebbe avere ripercussioni sulla stabilità del governo SPD. Paesi confinanti come Austria e Italia hanno espresso resistenza a riaccolgliere migranti respinti dalla Germania
Mara Gergolet su Corriere della Sera

Legittimo ma l’Italia dice no ai rimpatri. La Germania ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere per i prossimi sei mesi, una mossa considerata legittima dal Viminale italiano, che a sua volta rifiuta di accettare indietro i cosiddetti “dublinanti”. Nonostante le nuove richieste di trasferimento di oltre 14.000 migranti da gennaio a luglio 2024, l’Italia sostiene che le sue strutture di accoglienza sono già sotto pressione e non può riprendere i rifugiati identificati in Italia e poi trasferitisi all’estero. La situazione dovrebbe rimanere invariata fino all’applicazione del Patto europeo su asilo e immigrazione nel 2026. Tuttavia, si prevede che il tema dei dublinanti sarà discusso in un incontro bilaterale al prossimo G7 dei ministri dell’Interno Ue, con l’Italia e la Germania che continuano a collaborare nonostante le divergenze su questo punto
Rinaldo Frignani su Corriere della Sera

Guerra civile. Dall’aprile 2023 il Sudan è coinvolto in un brutale conflitto civile, con 150.000 morti e milioni di sfollati, mentre le Forze armate sudanesi (SAF) e le forze paramilitari di supporto rapido (RSF) si contendono il controllo dopo un colpo di stato contro l’ex presidente Omar al-Bashir. Il conflitto ha attirato l’attenzione internazionale, con diversi Paesi, tra cui Russia e Iran, che si contendono l’influenza nella regione grazie alla posizione strategica e alle risorse del Sudan, nonostante la guerra sia passata in gran parte inosservata dalla comunità globale. Tra accuse di crimini di guerra e una crisi umanitaria segnata da carestie e sfollamenti, i colloqui di pace sono difficili, con attori esterni che alimentano il conflitto e il futuro ruolo dei civili nella governance incerto.
Andres Schipani su Financial Times

Passo indietro di Scholz. Durante un incontro con gli industriali a Cernobbio, Giorgia Meloni ha evidenziato la sua sintonia con l’ex premier Mario Draghi, nonostante le divergenze politiche, sottolineando di essere stata la sua unica opposizione. La collaborazione tra i due si manifesta in diverse scelte politiche di Meloni, come la difesa dell’Ucraina e la gestione dei conti pubblici, oltre a nomine significative come quella di Roberto Cingolani a capo di Leonardo e la conferma di Descalzi in Eni. Draghi, ora consulente di von der Leyen, ha sottolineato le sfide dell’UE in termini di competitività e crescita produttiva, un’analisi condivisa da Palazzo Chigi. Tuttavia, il problema del debito pubblico italiano rimane critico, con la necessità di discutere un debito comune europeo, una questione su cui l’alleanza tra Meloni e Draghi potrebbe essere cruciale per l’Europa.
Cosimo Caridi su Il Fatto Quotidiano

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Clima di sospetti, via la polizia. Giorgia Meloni, appena insediatasi a Palazzo Chigi, ha ordinato la rimozione della polizia dall’area adiacente al suo ufficio, una decisione senza precedenti nella storia della Repubblica Italiana. Questo atto riflette la sua preoccupazione per possibili complotti e fughe di notizie, portandola a fidarsi esclusivamente della propria scorta personale. Il recente scandalo che ha coinvolto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e le rivelazioni della sua amante hanno intensificato il clima di sospetto. Meloni ha inoltre richiesto un maggiore controllo sui commessi vicini al suo ufficio e sta considerando l’assunzione di un superconsulente per la comunicazione del governo, a seguito di una serie di disastri mediatici.
Ilario Lombardo su Stampa

. l primo incontro ufficiale tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il nuovo Ministro della Cultura Alessandro Giuli si è tenuto a Palazzo Chigi, durando un’ora. Il principale argomento di discussione è stato il G7 della Cultura, previsto a Napoli dal 19 al 21 settembre, per il quale manca ancora un programma definitivo a meno di dieci giorni dall’evento. Questo ritardo sta influenzando negativamente l’immagine internazionale dell’Italia. Inoltre, persiste l’incertezza sulla pianificazione di una giornata a Pompei, con possibili ispezioni da parte di Giuli o suoi delegati per confermare la tappa. Il Ministro dovrà anche esaminare eventuali legami tra le società coinvolte nell’organizzazione e Maria Rosaria Boccia, al centro di recenti polemiche. Giuli, dopo una giornata di lavoro esterna, ha rassicurato i giornalisti che ci sarà tempo per discutere di questi temi in futuro.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera

Irritazione. La premier italiana Giorgia Meloni ha manifestato forte irritazione per l’ospitata di Maria Rosaria Boccia, figura centrale nello scandalo che ha portato alle dimissioni del ministro Sangiuliano, in una trasmissione su Mediaset, considerandola un’azione ostile. Questa tensione segue una serie di eventi che hanno messo a dura prova i rapporti tra Meloni e il gruppo editoriale Mediaset, di proprietà della famiglia Berlusconi. Nel frattempo, il nuovo ministro della Cultura, Alessandro Giuli, si è incontrato con Meloni per discutere un’operazione di “bonifica” del ministero, in previsione del G7 Cultura e per evitare ulteriori imbarazzi. Giuli ha iniziato anche a valutare il personale del ministero, con l’intenzione di allontanare chiunque sia stato coinvolto, anche indirettamente, nello scandalo di Sangiuliano.
Paolo Conti su Corriere della Sera

Un atto ostile. La Corte dei Conti del Lazio sta indagando l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la sua ex consulente Maria Rosaria Boccia per presunto danno erariale legato a spese di trasferte, utilizzo di auto blu e altri costi che potrebbero essere stati coperti indebitamente con fondi pubblici. I magistrati contabili stanno esaminando documenti relativi a viaggi, alloggi e spese varie per accertare la legittimità delle spese. Sangiuliano sostiene di aver pagato tutto personalmente e si dice pronto a dimostrarlo, mentre Boccia afferma che le spese erano a carico del ministero. Separatamente, si indaga anche su un restauro di una chiesa nel borgo dove Sangiuliano ha acquistato una casa, anche se non ci sono accuse di illecito in questo caso.
Giovanna Vitale su Repubblica

Le nostre radici. Elly Schlein, nel suo libro, difende il diritto alla felicità come aspirazione fondamentale dell’essere umano, che va oltre il lavoro e la salute, e include relazioni positive e il diritto all’amore senza discriminazioni. Critica la destra per non offrire speranza e soluzioni concrete, ma solo per agitare paure, e sottolinea l’importanza di una politica che armonizzi bisogni e desideri delle persone. Schlein riflette sulla solitudine come problema politico, promuovendo una società solidale e cooperativa. Il suo percorso politico, pur atipico e non ambizioso, è guidato dal desiderio di servire un progetto collettivo e recuperare lo spirito di servizio della politica del passato.
Elly Schlein su Stampa

La svolta di Renzi. Le tensioni politiche nel centro italiano si intensificano con la defezione di Luigi Marattin da Italia Viva, il partito fondato da Matteo Renzi. Marattin, ex consigliere economico di Renzi, ha annunciato la sua uscita dal partito e la creazione di un nuovo movimento chiamato Orizzonti Liberali, citando disaccordi con la direzione di Italia Viva riguardo l’adesione al “campo largo” e il riavvicinamento al Partito Democratico. Nonostante l’addio, Marattin ha espresso riserve sull’unirsi ad Azione di Carlo Calenda, preferendo invece invitare Azione a un progetto condiviso che preveda una competizione per la leadership. La sua uscita segue quella di Ettore Rosato e si accompagna a malcontenti anche all’interno di Azione, segnalando una possibile ristrutturazione del centro politico italiano.
Pasquale Napolitano su Giornale

Armageddon. Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, è in conflitto con l’attuale leader Giuseppe Conte, accusato di aver deviato dai principi originari del partito. Grillo ha incaricato l’avvocato Pieremilio Sammarco di preparare un ricorso d’urgenza per togliere a Conte il simbolo del Movimento, sostenendo che questo appartenga all’associazione legata a Grillo stesso. Mentre Conte ha intrapreso una direzione diversa con la Costituente, Grillo non sembra intenzionato a cedere il controllo del simbolo del partito. La situazione ha creato un complesso intreccio giuridico e politico, con possibili grandi cambiamenti in vista per il Movimento 5 Stelle.
Stefano Zurlo su Giornale

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati