Rassegna stampa 12 ottobre

SICUREZZA

Alleanza. Leonardo e Rheinmetall hanno raggiunto un accordo per formare un’alleanza italo-tedesca nel settore degli armamenti terrestri, con l’ufficializzazione prevista per martedì 15 ottobre. La joint venture, con sede in Italia, gestirà contratti futuri per la fornitura all’Esercito italiano di carri armati e veicoli di supporto, con un valore stimato di 23,2 miliardi di euro nell’arco di 10-15 anni. I prodotti chiave dell’accordo sono il carro armato pesante Panther KF51 e il veicolo di fanteria leggero Lynx, entrambi di Rheinmetall, che verranno “italianizzati” con un significativo coinvolgimento di Leonardo e altre aziende italiane. Questa alleanza mira anche all’esportazione e alla partecipazione al futuro carro armato pesante europeo, segnando un importante riassetto dell’industria europea della difesa e rappresentando la prima grande alleanza internazionale per l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani.
Gianni Dragoni su Sole 24 Ore

Joint venture. Leonardo e Rheinmetall sono vicini all’annuncio di una joint venture focalizzata sui veicoli militari di terra, con l’ufficializzazione prevista per l’inizio della prossima settimana. La partnership sarà divisa pariteticamente tra le due aziende, con sede in Italia, e mira inizialmente a fornire nuovi carri armati all’Esercito Italiano, un progetto dal valore di oltre 20 miliardi di euro in dieci anni. L’obiettivo è anche quello di esportare i prodotti e partecipare allo sviluppo di un futuro sistema di combattimento terrestre europeo. La governance della joint venture vedrà un amministratore delegato nominato da Leonardo e un presidente da Rheinmetall, come delineato da un accordo strategico firmato dai CEO delle due aziende.
su Corriere della Sera

Matrimonio. Leonardo e la tedesca Rheinmetall stanno per formalizzare una joint venture per lo sviluppo di nuovi sistemi di difesa terrestre, con un focus su due veicoli corazzati da combattimento e prospettive di mercato internazionale. La nuova entità, che avrà sede in Italia, punta a diventare un leader europeo nel settore, con una governance italo-tedesca e un valore complessivo dei programmi stimato in oltre 20 miliardi di euro in dieci anni.
Titta Ferraro su Giornale

Prossimi all’annuncio. La joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per la produzione di veicoli militari di terra è prossima all’annuncio ufficiale, con una divisione azionaria che vede il gruppo italiano detenere il 50% e Rheinmetall Italia il 10%, mentre la casa madre tedesca il restante 40%, con sede operativa in Italia. L’obiettivo iniziale è fornire all’Esercito Italiano nuovi carri armati e veicoli da combattimento per la fanteria, con progetti dal valore di oltre 20 miliardi di euro in dieci anni, puntando anche al mercato internazionale.
su Libero Quotidiano

L’anno d’oro di Black Rock. Blackrock, il più grande gestore di fondi al mondo, ha registrato un anno d’oro con un aumento del patrimonio del 26%, raggiungendo i 10.500 miliardi di euro, quattro volte il PIL italiano. Nel trimestre tra luglio e settembre, l’azienda ha riportato utili operativi di 2 miliardi di dollari, con un incremento del 23%, e ricavi in crescita del 15% a 5,2 miliardi di dollari. Larry Fink, CEO di Blackrock, ha espresso ottimismo per le future opportunità di crescita. Nel frattempo, il governo italiano ha autorizzato Blackrock a detenere una quota del 3% in Leonardo, azienda leader nel settore della difesa e dell’aerospazio, e si è discusso di possibili collaborazioni in vari settori strategici tra il fondo e l’Italia. Altri giganti finanziari americani, come Jp Morgan e Wells Fargo, hanno anch’essi riportato profitti significativi, segnando la robustezza dell’economia statunitense.
Andrea Greco su Repubblica

La via tech di Meloni. La premier italiana Giorgia Meloni ha intensificato i rapporti con i giganti finanziari e tecnologici di Wall Street, incontrando leader aziendali come Elon Musk, Sam Altman, Sundar Pichai e Greg Brown, e ha ricevuto a Palazzo Chigi il CEO di BlackRock, Larry Fink, e il vicepresidente di Microsoft, Brad Smith. Questi incontri mirano a stringere accordi strategici, come l’investimento di OpenAI nelle startup italiane e l’espansione dell’infrastruttura di data center di Microsoft in Italia, e a rafforzare la fiducia dei grandi gestori globali nell’economia italiana, nonostante le sfide economiche e le necessità di privatizzazione. Nelle ultime settimane la premier ha portato a casa l’accordo fra Cdp Venture Capital e OpenAi che investirà nelle startup italiane attraverso il «Fondo Artificial Intelligence» da un miliardo di euro di Cassa= il più grande investimento mai fatto da Microsoft in Italia e la futura salita di BlackRock sopra il 3% della «strategica» Leonardo
Andrea Deugeni su Milano Finanza

Boeing taglia 17 mila posti. Boeing ha annunciato il taglio di 17.000 posti di lavoro, pari al 10% della sua forza lavoro globale, e il ritardo di un anno nella prima consegna del suo jet 777X, oltre a registrare perdite per 5 miliardi di dollari nel terzo trimestre, a causa degli effetti di uno sciopero lungo un mese. Il CEO Kelly Ortberg ha dichiarato che il ridimensionamento è necessario per allinearsi alla realtà finanziaria dell’azienda, mentre la società affronta sfide come la certificazione del 777X, la gestione di uno sciopero e la minaccia di perdere il proprio rating di credito di investimento
su reuters.com

Airbus riduce la burocrazia… Airbus ha lanciato un piano di ristrutturazione interno chiamato Lead per combattere la burocrazia e aumentare l’efficienza. L’obiettivo è snellire la struttura aziendale, semplificare i processi e concentrarsi sul core business: sviluppo, costruzione, vendita e manutenzione di aerei. Il piano non prevede tagli al personale ma una riorganizzazione, con una riduzione significativa dell’uso di consulenti esterni e una riallocazione interna di centinaia di impiegati. Questa mossa segue un periodo di assunzioni massicce, con 26.000 nuovi dipendenti tra il 2022 e il 2023, per rafforzare le competenze dopo le pensioni anticipate durante la pandemia.
su Figaro

…e brilla in Borsa. Airbus ha registrato un notevole aumento del 3,75% in Borsa a Parigi, superando l’indice Cac 40, grazie a un importante ordine di 85 aerei da parte di Air India, che include 75 A320neo e 10 A350. Nonostante ciò, l’azienda potrebbe affrontare sfide nel settore produttivo, con l’amministratore delegato Christian Scherer che sta monitorando gli effetti dello sciopero dei lavoratori di Boeing sui fornitori comuni, anche se finora non sono stati rilevati impatti diretti. Scherer ha ribadito l’obiettivo di consegnare 770 aerei entro la fine dell’anno, nonostante le difficoltà con i fornitori, tra cui Spirit e Cfm, che forniscono rispettivamente fusoliere e motori.
su Sole 24 Ore

Avanti con l’esercito europeo. Il Presidente della Repubblica Mattarella, ha sottolineato l’importanza di una difesa comune europea come deterrente contro le minacce belliciste, in particolare quelle provenienti dalla Russia, durante un incontro a Cracovia con altri capi di Stato del gruppo Arraiolos. Mattarella ha evidenziato la necessità di investire in capacità militari europee efficaci, pur mantenendo forte l’alleanza con gli Stati Uniti e la NATO, considerati pilastri irrinunciabili per la stabilità mondiale. Il capo dello Stato ha convocato un Consiglio supremo di difesa al Quirinale per discutere gli attacchi israeliani alle basi ONU in Libano e le implicazioni per il diritto umanitario internazionale. Il viaggio di Mattarella a Cracovia rientra nel quadro delle riunioni periodiche del gruppo Arraiolos, che promuove il dialogo tra alcuni capi di Stato dell’UE
Marzio Breda su Corriere della Sera

Riccardi al posto di Portolano. Luisa Riccardi è stata nominata segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti ad interim, sostituendo il generale Luciano Portolano, ora capo di stato maggiore della Difesa. La Riccardi, con una solida carriera come civile nell’amministrazione della Difesa, assume queste funzioni in attesa che il governo decida la nomina definitiva, in linea con la riforma che prevede la separazione dei ruoli tra civili e militari
su Sole 24 Ore

I controlli hanno funzionato. Bruno Frattasi, direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ha sottolineato l’importanza delle regole e dei controlli nell’ambito della sicurezza informatica, durante un evento organizzato dalla Fondazione Vittorio Occorsio. Ha evidenziato che, nel caso di un bancario che ha spiato conti correnti, le regole esistenti hanno permesso di identificare e fermare l’operatore infedele, dimostrando l’efficacia di sistemi organizzativi e procedurali rigorosi. Frattasi ha anche discusso la crescente minaccia globale agli attacchi informatici, sottolineando che la sicurezza non dipende solo dalla tecnologia ma anche da regole e protocolli efficaci. L’evento ha visto la partecipazione di vari relatori, tra cui ministri, che hanno parlato dell’impatto della sicurezza nazionale nel cyberspazio e delle opportunità offerte dall’innovazione e dall’intelligenza artificiale, sempre gestite con umanità
Adriana Logroscino su Corriere della Sera

Cuore e cervello per la cybersicurezza. Il testo discute le sfide della cybersicurezza, evidenziando la crescente minaccia di ransomware, disinformazione e attacchi a infrastrutture critiche. Durante un evento collaterale del G7, esperti giuridici e rappresentanti istituzionali hanno esplorato il ruolo della giurisdizione nel combattere i crimini informatici e nel proteggere i diritti fondamentali. Si è parlato dell’importanza di tracciare le aggressioni nel cyberspazio e di una cooperazione internazionale per governare l’intelligenza artificiale. Autorità italiane ed esperti internazionali hanno sottolineato la necessità di una collaborazione tra Stato e cittadini per mantenere la fiducia e la sicurezza nel dominio cyber, in vista dell’entrata in vigore di nuove normative europee sulla cybersicurezza.
Manuela Perrone su Sole 24 Ore

Attacchi hacker in crescita. Gli attacchi informatici in Italia sono in aumento, con un incremento del 65% su base annua, e l’11% dei cyberattacchi globali ha avuto successo sul territorio italiano tra il 2022 e il 2023. Le reti informatiche di aziende e pubblica amministrazione sono spesso obsolete e vulnerabili, con personale di sicurezza insufficiente e poco addestrato. Esempi recenti di attacchi hacker da parte di individui, come l’ex dipendente di Intesa Sanpaolo e il ventitreenne Carmelo Miano, evidenziano le fragilità del sistema. La carenza di organico e budget per la sicurezza informatica è un problema globale, con il 60% dei professionisti che segnala team di sicurezza a corto di personale. L’intelligenza artificiale, sebbene faciliti gli attacchi come il phishing, può anche essere usata difensivamente per identificare vulnerabilità e prevenire attacchi. La direttiva europea NIS2 mira a rafforzare la sicurezza informatica, con standard più elevati obbligatori per aziende critiche.
Raffaele D’Ettorre su Messaggero

Sia l’uomo a governare l’IA. Durante un evento collaterale del G7 organizzato dalla Fondazione Vittorio Occorsio, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi hanno discusso l’importanza di un uso responsabile dell’intelligenza artificiale (IA) nella cybersecurity. Nordio ha sottolineato che l’IA non dovrebbe mai sostituire il giudizio umano, ma servire come supporto, mentre Piantedosi ha enfatizzato la necessità di una formazione adeguata per gli operatori che utilizzano questa tecnologia. Nordio ha anche ricordato i magistrati vittime del terrorismo, incluso Vittorio Occorsio. Inoltre, Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale, ha evidenziato che l’Italia è a un punto di svolta nella cybersecurity, con l’imminente applicazione della direttiva europea NIS 2 che rafforzerà la sicurezza in vari settori critici.
su Messaggero

Bucata Noovle. Carmine Miano, un hacker italiano di 24 anni, ha compromesso i sistemi informatici del Ministero della Giustizia nel 2021, sfruttando vulnerabilità nella sicurezza di Noovle, l’azienda incaricata di proteggere i dati della Pubblica Amministrazione (Pa). Miano ha ottenuto l’accesso ai sistemi rubando le credenziali di un dipendente di Noovle e successivamente quelle di un amministratore di rete, esfiltrando dati sensibili e il contenuto di 19 caselle email. Nonostante l’attacco, il Polo Strategico Nazionale (Psn), che avrebbe dovuto migrare i dati della Pa su cloud sicuri, non era ancora operativo. Tim e Noovle hanno dichiarato di aver adottato misure per contenere e eliminare la minaccia, seguendo standard internazionali e le direttive dell’Agenzia di Cybersicurezza nazionale. Questo incidente solleva interrogativi sulla sicurezza dei dati governativi e sulla gestione delle vulnerabilità da parte delle aziende coinvolte. –
Virginia della Sala su Il Fatto Quotidiano

Cinesi per IA. Le start-up cinesi che si occupano di intelligenza artificiale, alle prese con un mercato interno difficile, puntano agli Stati Uniti per incrementare le entrate, ispirandosi al successo internazionale di TikTok. Aziende come MiniMax, ByteDance e O1.ai stanno lanciando prodotti di IA all’estero, con MiniMax che prevede di realizzare vendite per 70 milioni di dollari quest’anno, in gran parte grazie all’applicazione chatbot Talkie, popolare tra gli adolescenti statunitensi. Nonostante i controlli di Washington e le restrizioni sui chip, le aziende cinesi vedono negli Stati Uniti un potenziale per le applicazioni di IA che richiedono meno potenza di calcolo. Il passaggio ai mercati internazionali è motivato dalla necessità di generare rapidamente entrate a causa del rallentamento dei finanziamenti nazionali e della difficoltà di monetizzare la tecnologia AI in Cina. Per aggirare i problemi normativi, le aziende cinesi stanno creando entità in località come Singapore, Hong Kong o gli Stati Uniti e utilizzano server al di fuori della Cina per eseguire le loro app.
Eleanor Olcott su Financial Times

IA grande vincitore. L’intelligenza artificiale è emersa come uno dei vincitori più importanti dei premi Nobel, con Sir Demis Hassabis e il suo collega John Jumper, insieme al biochimico statunitense David Baker, che hanno ricevuto il premio Nobel per la chimica per aver sviluppato AlphaFold, un’intelligenza artificiale che predice le strutture delle proteine. Questa scoperta ha vaste implicazioni per la scienza e la medicina, e Hassabis si sta ora dedicando alle sfide del cambiamento climatico e della sanità. Nel frattempo, Geoffrey Hinton e John Hopfield hanno ricevuto il Premio Nobel per la Fisica per il loro lavoro pionieristico sulle reti neurali, fondamentali per diverse applicazioni di IA. Il riconoscimento dell’IA in questi premi Nobel sottolinea il suo crescente impatto sulla ricerca scientifica e il potenziale dell’IA di accelerare il progresso in tutte le discipline. Tuttavia, si chiede anche di garantire la sicurezza dei sistemi di IA e di facilitare la supervisione governativa, evidenziando l’equilibrio tra le promesse dell’IA e le sue potenziali insidie.
eel Michael su Financial Times

Putin e Iran. Il presidente russo Vladimir Putin ha incontrato per la prima volta il nuovo omologo iraniano, Masoud Pezeshkian, in Turkmenistan, dove si prevede che l’Iran cerchi l’assistenza di Mosca per potenziare il proprio arsenale militare di fronte alla minaccia di attacchi da parte di Israele. Questo incontro avviene in seguito a un attacco missilistico iraniano contro Israele, in appoggio a Hezbollah. L’Iran, che ha stretto un rapporto strategico più solido con la Russia dopo l’isolamento di quest’ultima a seguito dell’invasione dell’Ucraina nel 2022, nega di aver inviato missili a corto raggio alla Russia per l’uso in Ucraina. L’Iran ha finalizzato un accordo per l’acquisto di un numero non specificato di caccia russi Sukhoi Su-35, al fine di modernizzare la propria flotta aerea obsoleta.
Najmeh Kozorgmehr su Financial Times

Israele torni alla politica. Marco Minniti, ex ministro italiano e presidente della Fondazione Med Or, sostiene che l’Occidente debba bilanciare dialogo e fermezza per stabilire un nuovo ordine mondiale di pace, e sottolinea l’importanza di Israele nel ricostruire alleanze, anche in un contesto di crescente destabilizzazione globale, in cui Putin mira a indebolire l’equilibrio mondiale. La Fondazione Med Or ha recentemente organizzato un incontro tra rappresentanti emiratini e israeliani, dimostrando il potere del dialogo, mentre Minniti avverte che la risposta militare di Israele deve essere equilibrata con saggezza politica per evitare l’isolamento internazionale e mantenere la stabilità regionale
Aldo Torchiaro su Riformista

Corteo Pro Pal. Un nuovo corteo pro Palestina, autorizzato dalla Questura, si terrà oggi pomeriggio partendo da piazzale Ostiense fino a piazza Vittorio, con circa 5mila partecipanti attesi, tra cui studenti, Anpi, Potere al Popolo e possibilmente centri sociali, una settimana dopo gli scontri che hanno causato 50 feriti. La manifestazione mira a protestare contro il genocidio a Gaza e nel sud del Libano e a chiedere l’embargo delle armi da parte dell’Occidente e dell’Italia verso Israele, inserendosi in un contesto di mobilitazione nazionale prevista per il 26 ottobre
Rinaldo Frignani su Corriere della Sera Roma

Corteo con Greta Thunberg. Greta Thunberg, simbolo dell’attivismo ambientale, ha partecipato a un corteo di Fridays for Future a Milano, indossando una kefiah per simboleggiare la connessione tra la lotta per la giustizia climatica e quella per la liberazione della Palestina. Oltre mille giovani, studenti e attivisti, hanno manifestato contro il cambiamento climatico, l’industria delle armi e le oppressioni globali, sottolineando la necessità di combattere su più fronti per essere veri attivisti climatici. Durante la protesta, sono state criticate aziende come Leonardo spa per il loro coinvolgimento nell’industria militare e Eni per il suo impatto ambientale. Greta Thunberg ha rifiutato interviste per dare spazio ad altre voci, ma ha parlato alla fine, ribadendo l’importanza di un attivismo che consideri tutte le forme di oppressione e sfruttamento.
su Corriere della Sera Milano, su Libero e sul Manifesto

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Resta il bonus al 50%. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha annunciato che il governo sta considerando mantenere il bonus ristrutturazioni al 50% per le prime case, nonostante la legge preveda una riduzione al 36% nel 2025. Questa misura è una delle tante in valutazione nell’ambito della riforma delle detrazioni fiscali, che potrebbe includere anche un tetto alle detrazioni basato sul reddito e una riduzione delle spese ministeriali e locali. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha accennato a possibili ritocchi sulle entrate “a chi se lo merita”, senza specificare i dettagli. Intanto, il Ministero della Salute sta pianificando assunzioni nel settore sanitario, mentre Bankitalia ha aggiornato le previsioni di crescita del PIL, allineandosi sostanzialmente con quelle del governo.
Mario Sensini su Corriere della Sera

Cuneo. Il governo italiano sta lavorando su una riforma del cuneo fiscale che prevede un mix di tagli contributivi e fiscali, con l’obiettivo di renderlo strutturale e di non gravare eccessivamente sul sistema previdenziale. La proposta include un taglio contributivo fino a 20mila euro di reddito, detrazioni fiscali nella fascia 20-35mila euro e un decalage per redditi superiori, fino a 40mila euro, per evitare brusche perdite di reddito disponibile. Bankitalia ha rivisto al rialzo le stime del Pil per il 2025-26, ma sottolinea che permangono incognite significative. La manovra finanziaria dipenderà dalle coperture disponibili, con la possibilità di modificare anche l’aliquota Irpef per il ceto medio, riducendola dal 35% al 33% per i redditi tra 28mila e 50mila euro. Nessuna proroga è prevista per il concordato preventivo, e le misure definitive saranno delineate con l’approvazione del Documento programmatico di bilancio.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore

Ires e Irap più alta per le banche. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, durante un evento di Fratelli d’Italia, ha confermato l’intenzione di aumentare le tasse per le banche, attraverso un incremento dell’Ires e dell’Irap. Le banche, che già pagano un addizionale Ires del 3,5%, potrebbero vedere un ulteriore aumento dell’aliquota ordinaria e un incremento dell’Irap, con la possibilità per le Regioni di aumentarla dello 0,17%. Nel frattempo, la Banca d’Italia ha ridotto le previsioni di crescita del Pil italiano per l’anno corrente a +0,8%, inferiore alle aspettative del governo, e prevede un rallentamento degli investimenti nonostante il contributo del Pnrr. Nonostante le critiche precedenti, la Banca d’Italia prevede una crescita cumulata positiva per i prossimi anni, con un Pil al +1% nel 2025 e al +1,2% nel 2026.
Valentina Conte su Repubblica

Confindustria: meno Ires per chi investe. Durante il convegno annuale di Confindustria a Capri, Riccardo Di Stefano ha sollecitato un ruolo più incisivo per le imprese nella cabina di regia del Piano Mattei, che prevede investimenti in Africa. La premier Giorgia Meloni ha appoggiato l’idea, sottolineando l’importanza del dinamismo imprenditoriale per la creazione di sinergie con i giovani imprenditori africani. Confindustria ha discusso con il governo di una possibile riduzione dell’Ires per chi investe e di altre misure per incentivare la ricerca e lo sviluppo. Di Stefano ha evidenziato l’importanza di una diplomazia aziendale e di affrontare la sfida demografica europea, mentre altri interventi al convegno hanno sottolineato la necessità di formazione e di posizionare l’Italia come hub strategico verso l’Africa.
Francesco Pacifico su Messaggero

Africa strategica per la crescita. Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, ha sottolineato l’urgenza di cambiare l’Italia a partire dai suoi fondamentali come formazione e produttività, e ha evidenziato l’importanza strategica dell’Africa e del Mediterraneo per la crescita economica. Durante il convegno di Capri, ha chiesto una semplificazione della Transizione 5.0 e l’attuazione del Piano Mattei, sottolineando la necessità di una maggiore capacità progettuale e di riforme strutturali. Di Stefano ha proposto misure per stimolare il ritorno dei talenti in Italia e per rafforzare il legame tra imprese e università, oltre a sostenere l’importanza di una legge annuale sulla concorrenza e di investimenti significativi in settori chiave per il futuro
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Energia per il Piano Mattei. Il 39esimo Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria ha messo al centro i progetti per il Piano Mattei, con un focus su filiere, energia e finanziamenti. Antonio Gozzi di Confindustria ha sottolineato la necessità di definire il coinvolgimento delle imprese private nel Piano, mentre Renato Mazzoncini di A2A ha evidenziato l’importanza di aumentare i finanziamenti per l’energia rinnovabile. Dario Scannapieco di Cassa Depositi e Prestiti ha parlato di diversi canali di finanziamento per il Piano, che include un fondo per l’Africa. L’evento ha anche rivelato che il commercio intramediterraneo ha raggiunto 1,1 trilioni di dollari all’anno, dimostrando l’interconnessione economica nonostante i rischi geopolitici.
Vera Viola su Sole 24 Ore

Errore la piazzata della Cgil. Luigi Sbarra, segretario della Cisl, critica l’approccio della Cgil di Maurizio Landini verso la manovra del governo, ritenendo che le proteste preventive e lo sciopero generale possano svilire il diritto di sciopero e isolare il sindacato. Sbarra sottolinea la necessità di un dialogo costruttivo con il governo e di rimanere coinvolti nei processi decisionali. La Cisl propone misure per ridurre il carico fiscale sui lavoratori e pensionati, sostenere la sanità e l’occupazione, e chiede un contributo di solidarietà dalle multinazionali. Sbarra esprime preoccupazione per la condotta di Stellantis, che mette a rischio posti di lavoro, e sollecita il governo a intervenire. Infine, la Cisl promuove una legge sulla partecipazione dei lavoratori nelle decisioni aziendali per rafforzare il loro ruolo e garantire una distribuzione equa dei profitti.
Michele Zaccardi su Libero Quotidiano

Lo Stato vende 60 miliardi di immobili. Il governo italiano ha lanciato un ambizioso piano per valorizzare 60 miliardi di euro di patrimonio immobiliare pubblico inutilizzato, con l’obiettivo di ridurre il debito pubblico e rivitalizzare gli asset. La cabina di regia, presieduta dalla sottosegretaria all’Economia Lucia Albano, coinvolgerà enti come la Cassa depositi e prestiti e prevede un partenariato tra pubblico e privato. Il progetto mira a recuperare immobili per aiutare giovani coppie, studenti e anziani, affrontando il problema degli alti affitti nelle città. La valorizzazione del patrimonio sarà complessa a causa della diversità degli immobili e della frammentata proprietà tra vari enti, richiedendo un’analisi dettagliata e la condivisione di database. Questa iniziativa segue proposte precedenti del settore finanziario, come quella di Carlo Messina di Intesa Sanpaolo, di creare un fondo immobiliare ad hoc
Marcello Astorri su Giornale

Battaglia sulla Pac. La Commissione Europea sta considerando tagli al bilancio per la Politica Agricola Comune (PAC) e la politica di coesione per finanziare nuove priorità, tra cui il sostegno all’Ucraina e il rimborso degli interessi di NextGenerationEU. La proposta di bilancio suggerisce una riduzione dei capitoli di spesa da sette a quattro, promettendo semplificazione e flessibilità, ma suscitando preoccupazioni tra le regioni che temono di perdere influenza. I nuovi commissari Serafin e Fitto dovranno affrontare la sfida di bilanciare queste nuove direttive con le resistenze degli Stati membri. La proposta, ancora informale, è stata presentata in un momento di transizione per la Commissione e sarà oggetto di ulteriori negoziati prima della presentazione ufficiale prevista per giugno 2025.
Giuseppe Chiellino su Sole 24 Ore

Indipendenza Cda. Assogestioni ha portato all’Università di Oxford un dibattito sulla governance aziendale, discutendo un libro che esplora il tema e che è frutto di un lavoro iniziato a Roma due anni fa. Il dibattito si è concentrato sull’indipendenza dei consigli di amministrazione (Cda) e sul ruolo delle liste di minoranza in Italia, un modello che suscita interesse internazionale. Il libro, curato da Giovanni Strampelli e Luca Enriques, ha coinvolto esperti come il premio Nobel Oliver Hart e ha evidenziato l’approccio italiano all’attivismo degli investitori istituzionali e alla selezione di consiglieri di minoranza. Inoltre, il dibattito ha toccato il tema del “purpose” aziendale, sottolineando l’importanza di bilanciare il profitto con la responsabilità sociale e ambientale, come sostenuto da Colin Mayer dell’Università di Oxford.
Antonio Criscione su Sole 24 Ore Plus 24

Subappalti sicuri. Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, sta implementando una nuova strategia aziendale che pone al centro il capitale umano e l’inclusione sociale, ispirandosi ai principi olivettiani. Questa strategia include l’assunzione diretta di operai, un maggiore controllo sulla filiera dei subappalti con iniziative per la trasparenza e formazione aziendale specifica. Folgiero ha introdotto anche strumenti innovativi come app e sportelli di cantiere per facilitare l’integrazione dei lavoratori stranieri, e ha lanciato l’app Migrants per aiutarli con le questioni burocratiche. Inoltre, con il progetto “Maestri del Mare”, Fincantieri ha formato 100 giovani come nuovi lavoratori diretti, rafforzando il legame tra l’impresa e la comunità.
Sofia Fraschini su Giornale e sul Tempo

Varricchio presidente. L’ingresso di Lufthansa in Ita Airways, previsto entro la fine dell’anno, ha avviato speculazioni sui futuri vertici della compagnia aerea italo-tedesca, con un possibile cambio a sorpresa alla presidenza. Armando Varricchio, attuale ambasciatore italiano in Germania, è il candidato favorito per succedere ad Antonino Turicchi, grazie anche ai suoi solidi rapporti con Lufthansa. L’accordo tra il ministero dell’Economia e Lufthansa prevede un aumento di capitale da 325 milioni di euro per il 41% di Ita, con la possibilità per i tedeschi di acquisire fino al 100% entro il 2033. Il board di Ita dovrebbe essere rinnovato con l’ingresso di due membri tedeschi, mentre le decisioni finali sulle nomine non sono state ancora prese.
Leonard Berberi su Corriere della Sera

Save Mps. Enrico Marchi, patron di Save, è al centro di due importanti iniziative imprenditoriali: la creazione di un fondo azionista per l’aeroporto di Venezia e la formazione di una cordata di investitori italiani per acquisire una quota significativa in Banca Monte dei Paschi di Siena (Mps). Il progetto per Save prevede la costituzione di un fondo che detenga fino al 51% della società aeroportuale, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’aeroporto come hub centrale nel Mediterraneo. Per Mps, l’idea è di garantire l’italianità della banca attraverso un gruppo di investitori nazionali che possano acquisire il 25% del capitale attualmente detenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). Questi piani ambiziosi riflettono la volontà di Marchi di promuovere una strategia di sistema per asset strategici italiani, nonostante le sfide incontrate, come la difficoltà nel fund raising per Save a causa delle dinamiche dei tassi d’interesse
Laura Galvagni su Sole 24 Ore

Vola Mps. Enrico Marchi, banchiere veneto, sta organizzando una cordata di imprenditori e investitori istituzionali per acquisire una quota significativa di Mps, che potrebbe variare tra il 7,5% e l’11,5%. Il titolo di Mps ha raggiunto in Borsa i massimi dall’aumento di capitale di ottobre 2022, segno di fiducia del mercato nell’operazione. Il Mef, azionista di riferimento con il 26,5% del capitale, non ha dato mandati ufficiali ma ha dato il via libera a Marchi per cercare investitori. La possibile entrata di investitori italiani nel capitale di Mps è vista come un supporto al valore della banca e potrebbe prevenire una caduta del prezzo in Borsa quando il Mef deciderà di vendere la sua quota.
Giuliano Balestreri su Stampa

Descalzi: nucleare unica soluzione. Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, critica l’approccio assolutista dell’Europa verso la transizione energetica, sostenendo che non si può puntare su una sola fonte energetica e che il nucleare è essenziale per raggiungere gli obiettivi dell’UE. Promuove il Piano Mattei del governo italiano, ritenendolo dinamico e in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati. Descalzi sottolinea l’importanza dell’accettazione sociale e di un percorso chiaro per lo sviluppo del nucleare in Europa, nonostante la resistenza di alcuni Paesi. Infine, elogia il nuovo approccio del governo italiano in Africa, che si concentra sullo sviluppo piuttosto che sull’assistenza.
Stefano Zurlo su Giornale

Stellantis, mercato scettico. Stellantis ha annunciato un importante rimpasto dei suoi top manager, con Doug Ostermann nominato nuovo CFO, in sostituzione di Natalie Knight. Il CEO Carlos Tavares ha ricevuto la conferma del suo mandato fino al 2026. Queste mosse mirano a rispondere alle sfide del settore automobilistico e a invertire la tendenza negativa seguita alla caduta del titolo e al calo della produzione. Cambi significativi includono anche Antonio Filosa come nuovo responsabile per il Nord America e Santo Ficili come CEO di Maserati e Alfa Romeo. Nonostante il rinnovamento del management, il mercato rimane scettico, come evidenziato dalla chiusura negativa del titolo in borsa.
Alberto Annichiarico su Sole 24 Ore

Stellantis, scontro in Parlamento. Durante un’audizione parlamentare tesa, il CEO di Stellantis, Tavares, ha affrontato critiche riguardo al presunto disimpegno dell’azienda dall’Italia e al calo produttivo del 30% da gennaio. Tavares ha risposto in 18 punti, sottolineando l’obiettivo di raggiungere un milione di clienti piuttosto che di veicoli e ha negato l’intenzione di ridurre la presenza in Italia. Parlamentari come Carlo Calenda e Elly Schlein hanno espresso preoccupazioni sulle perdite di posti di lavoro e segnali di disimpegno, mentre Tavares ha ribadito l’impegno dell’azienda fino al 2030 e la continuazione della ricerca e sviluppo nel paese. Il dibattito ha messo in luce le sfide del settore auto e le aspettative del governo riguardo agli obiettivi di riduzione delle emissioni.
su Sole 24 Ore

Tavares chiede aiuti. Durante un’audizione parlamentare, Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha difeso l’impegno dell’azienda in Italia, sottolineando la volontà di mantenere gli impianti industriali e di produrre nuovi veicoli elettrici nel paese. Tavares ha evidenziato la necessità di stabilità normativa e di incentivi per stimolare la domanda di veicoli elettrici, citando i costi di produzione superiori e la concorrenza internazionale. Nonostante le rassicurazioni, l’incontro è stato segnato da tensioni, con opposizioni e sindacati che hanno criticato la mancanza di un piano concreto e hanno confermato lo sciopero del 18 ottobre. Tavares ha chiesto un dialogo franco e trasparente, mentre le opposizioni hanno accusato l’azienda di ricatto inaccettabile per la richiesta di ulteriori aiuti economici
Claudia Voltattorni su Corriere della Sera

Shopping Brembo. Brembo, azienda leader nel settore dei sistemi frenanti, ha finalizzato la sua più grande acquisizione acquistando per 370 milioni di euro il 100% di Öhlins Racing, un’azienda svedese specializzata nella produzione di sospensioni premium per moto e auto. L’acquisizione, che segue la recente cessione della quota di Brembo in Pirelli, è stata ben accolta dal mercato, con un aumento del 4,9% del titolo Brembo in borsa. Nonostante il multiplo elevato di 13 volte l’Ebitda, gli analisti considerano l’operazione positiva per gli utili per azione di Brembo e per il limitato impatto sulla situazione patrimoniale dell’azienda. Questo investimento segna un ulteriore passo nella strategia di Brembo di diversificazione e integrazione del prodotto, puntando a diventare un fornitore completo di soluzioni per il settore automotive. –
Matteo Meneghello su Sole 24 Ore

 

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Altolà a Israele. La tensione in Medio Oriente rimane alta dopo un ulteriore attacco alle basi della missione Onu Unifil in Libano, con il presidente USA Biden che esorta Israele a non colpire le forze di pace e Macron che chiede la fine degli aiuti militari a Israele. I media arabi riferiscono di un attacco informatico contro l’Iran. Il ministro della Difesa italiano, Crosetto, conferma il mantenimento dei militari italiani in Libano nonostante gli attacchi. Durante il vertice Med9 a Cipro, i leader di Italia, Francia e Spagna condannano gli attacchi israeliani e chiedono la protezione per Unifil, ma divergono sul tema delle vendite di armi, con l’Italia che adotta una posizione più cauta.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera

Non ce ne andiamo. Due soldati cingalesi dell’UNIFIL sono stati feriti, uno gravemente, a seguito di colpi di fuoco israeliani contro un punto di osservazione nel sud del Libano. Questo incidente segue attacchi simili che hanno già coinvolto soldati indonesiani e rappresenta una violazione delle funzioni di pace dell’UNIFIL, che monitora le ostilità tra Israele e Libano. Israele ha fornito due spiegazioni: la prima giustifica l’attacco come difesa contro Hezbollah, la seconda promette un’indagine. L’Italia, con i ministri Crosetto e Tajani, ha condannato l’aggressione e richiesto il rispetto del diritto internazionale. Diplomaticamente, si cerca una soluzione con il Libano che propone l’applicazione della Risoluzione 1701 dell’ONU in cambio di un cessate il fuoco, mentre Israele potrebbe richiedere ulteriori concessioni, come il disarmo delle milizie libanesi secondo la Risoluzione 1559
Andrea Nicastro su Corriere della Sera

Consiglio di Difesa. Il presidente della Repubblica Mattarella, ha convocato il Consiglio supremo di difesa per il 23 ottobre al Quirinale per discutere la situazione delle missioni militari italiane in Medio Oriente, in seguito agli attacchi israeliani alle postazioni Unifil in Libano. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha espresso riconoscenza all’Unione delle comunità ebraiche italiane per il supporto ai militari italiani, mentre il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha definito gli attacchi inaccettabili e richiesto un’inchiesta. Diverse figure politiche, tra cui il presidente del Senato e rappresentanti di partiti, hanno espresso preoccupazione e condanna per le azioni israeliane, con alcuni che chiedono sanzioni contro Israele e la convocazione del Consiglio di sicurezza dell’ONU.
Valentina Santarpia su Corriere della Sera

Restiamo qui. La missione UNIFIL in Libano, composta da soldati italiani della Brigata Sassari, prosegue nonostante le difficoltà, con la base UNP 1-31 a Labbouneh colpita da un attacco israeliano. Il ministro della Difesa italiano ha sottolineato che i colpi non sono stati sparati per errore. Gli uomini del generale Stefano Messina, abituati ai suoni di guerra, continuano a monitorare la situazione e a riferire all’ONU sulle violazioni della risoluzione 1701. Le attività sono state ridotte, con meno pattuglie e aiuti alle popolazioni locali, ma le basi rimangono pienamente operative. Il portavoce della missione UNIFIL, Andrea Tenenti, conferma la decisione di rimanere nonostante la situazione difficile, in linea con gli accordi internazionali e il mandato da svolgere.
Rinaldo Frignani su Corriere della Sera

L’Occidente faccia mea culpa. Giulio Tremonti, ex vicepremier e ministro italiano, ora presidente della commissione Esteri della Camera, sostiene che l’Occidente e Israele dovrebbero ammettere i propri errori passati che hanno portato alla distruzione di interi Paesi in Medio Oriente, creando nemici. Tremonti fa riferimento agli errori commessi dopo l’11 settembre e alle politiche neocoloniali, come l’intervento in Libia, che hanno destabilizzato la regione. Sottolinea che la democrazia non può essere esportata come un prodotto e che le azioni dell’Occidente hanno portato a un aumento dell’ostilità e della violenza. L’avvertimento di Biden a Netanyahu di non ripetere gli stessi errori degli USA post-11 settembre evidenzia la preoccupazione per le conseguenze a lungo termine di tali politiche
Marco Cremonesi su Corriere della Sera

Dovranno dare spiegazioni. Il generale in pensione Pietro Pistolese, esperto di mondo arabo e ex capo della missione Eubam Rafah, commenta l’attacco a una base della Brigata Sassari, parte di una missione ONU, sostenendo che i militari coinvolti sono ben preparati e che l’incidente dovrebbe essere un episodio isolato. Pistolese ipotizza che Israele potrebbe aver agito contro presunti elementi di Hezbollah, nonostante le tensioni con l’ONU, che Israele ha recentemente criticato. Sottolinea l’importanza di comprendere le regole d’ingaggio e non esclude che Israele possa aver scoperto qualcosa di significativo. Infine, riconosce la complessità della situazione in Libano, dove Israele è presente militarmente ma non in guerra, e dove Hezbollah rappresenta un nemico sfuggente.
su Corriere della Sera

Regole come in Kosovo. Al vertice Med 9 a Cipro, i leader europei discutono la situazione nel Medio Oriente, con Macron e Sanchez che spingono per un blocco delle armi a Israele. Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, insiste sul fatto che non sono state inviate nuove forniture militari a Israele dopo il 7 ottobre, ma ammette che le vecchie commesse continuano. La premier italiana condanna l’attacco israeliano contro la missione Onu e propone di rafforzare le forze armate libanesi, mentre si discute un possibile cambiamento delle regole di ingaggio sul modello del Kosovo. Nonostante le tensioni, Italia, Francia e Spagna firmano una dichiarazione congiunta che condanna gli attacchi israeliani, ma senza menzionare lo stop alle armi.
Ilario Lombardo su Stampa

Attacchi informatici all’Iran. Israele e Stati Uniti stanno discutendo su come rispondere all’attacco iraniano che ha visto il lancio di 181 missili balistici sul territorio israeliano. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, che è ascoltato con attenzione dalla Casa Bianca, è atteso a Washington per discutere i piani di risposta, che gli Stati Uniti vorrebbero meno aggressivi, evitando di colpire infrastrutture petrolifere e nucleari iraniane. Intanto, emergono voci di un possibile cyberattacco in Iran che avrebbe colpito diversi obiettivi strategici. Sul fronte militare, gli Stati Uniti hanno aumentato la loro presenza nella regione con l’invio di ulteriori aerei da combattimento e navi, mentre il Mossad cerca di negoziare una tregua con Hamas e Hezbollah. Nel frattempo, la tensione nella regione rimane alta, con l’Iran che minaccia rappresaglie contro le infrastrutture petrolifere sunnite del Golfo in caso di attacchi israeliani
Davide Frattini su Corriere della Sera

L’Italia resta al fronte. Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio supremo di difesa per discutere la situazione dei conflitti in Medio Oriente e Ucraina, e lo stato delle missioni militari italiane, in particolare la missione Unifil in Libano. Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ribadito che l’Italia non si ritirerà dalla missione Unifil e che ogni decisione sarà presa in accordo con le Nazioni Unite e gli altri Paesi partecipanti. La Premier Giorgia Meloni ha protestato contro l’attacco a Unifil, ritenuto in violazione delle risoluzioni ONU, e ha annunciato un’iniziativa comune al G7 della Difesa per sostenere le forze armate libanesi. Le opposizioni chiedono al governo di riferire in Parlamento sulla situazione, mentre Romano Prodi sottolinea la necessità di un dialogo tra Stati Uniti e Cina per affrontare le tensioni in Medio Oriente.
Niccolò Carratelli su Stampa

Frenata su Gerico. Il governo degli Stati Uniti, tramite il segretario di Stato Anthony Blinken, ha richiesto l’invio di 200 carabinieri italiani in Cisgiordania per addestrare la polizia palestinese. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, esprime cautela e sottolinea l’importanza delle condizioni di sicurezza prima di procedere con la missione. Una delegazione italiana ha già effettuato una ricognizione a Gerico per valutare la situazione logistica, ma la missione è attualmente sospesa. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiarito che l’obiettivo dei carabinieri sarebbe quello di formare le forze di polizia di un potenziale nuovo Stato palestinese, con la collaborazione di Francia e Spagna, ma solo se garantite le condizioni di sicurezza.
Grazia Longo su Stampa

Tajani: nessuno ci allontanerà con le bombe. Il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha ribadito che l’Italia non si farà allontanare dalla missione di pace in Libano dalle azioni violente, in seguito agli attacchi subiti dai militari italiani da parte dell’esercito israeliano. Tajani ha sottolineato che la presenza italiana in Libano è decisa dalle Nazioni Unite e non da singoli Stati, e che gli attacchi contro i militari impegnati in missioni di pace sono inaccettabili. Il ministro ha espresso la necessità che il G7 e l’Europa esigano il rispetto delle regole internazionali e ha commentato la situazione in Ucraina, affermando che l’Italia fornisce armi a Kiev per difesa e non per attacchi al territorio russo. Tajani auspica una conferenza internazionale per la pace con il coinvolgimento di Russia e Cina e accoglierebbe Pier Silvio Berlusconi in politica, se decidesse di entrare.
Filippo Femia su Stampa

Non andiamo via. Il ministro della Difesa, Crosetto, ha espresso una forte posizione contro gli attacchi israeliani a Unifil, chiedendo il rispetto delle regole d’ingaggio e una possibile revisione per aumentare la capacità di difesa della missione. Durante un vertice dei leader dei Paesi mediterranei dell’UE a Cipro, Francia e Spagna hanno proposto di interrompere la vendita di armi a Israele, una mossa a cui l’Italia non ha aderito ufficialmente, pur avendo già interrotto le forniture dal 7 ottobre 2023. La questione delle esportazioni di armi e la sicurezza delle missioni di pace saranno temi centrali nel prossimo Consiglio europeo, con la Germania che emerge come uno dei principali esportatori di armi verso Israele. Nel frattempo, il dialogo tra la Difesa italiana e il ministro israeliano Gallant, considerato un moderato, rimane aperto.
Andrea Bulleri su Messaggero

Unifil non può disarmare Hezbollah. Roberta Pinotti, ex ministro della Difesa e dirigente del Partito Democratico, ha discusso con il Foglio la situazione critica nel sud del Libano e il futuro della missione UNIFIL dopo gli attacchi dell’esercito israeliano. Sottolinea l’importanza di un cessate il fuoco per la permanenza della missione di interposizione e invita le Nazioni Unite a prendere una posizione chiara. La recente rilocazione di 300 militari UNIFIL da basi minori a quelle più grandi lungo la Blue Line, il confine conteso tra Libano e Israele, riflette le tensioni crescenti. Pinotti evidenzia che UNIFIL non può disarmare Hezbollah, compito assegnato alle forze armate libanesi, e che la crisi economica e politica del Libano complica ulteriormente la situazione
Gianluca de Rosa su Foglio

La sinistra riacquisti feeling col mondo ebraico. Piero Fassino, leader di Sinistra per Israele, esprime preoccupazione per il declino della solidarietà verso Israele in Italia, soprattutto dopo il 7 ottobre, quando l’opinione pubblica si è concentrata sulle vittime di Gaza. Critica la sinistra per non aver mostrato solidarietà a Israele di fronte agli attacchi di Hamas e per aver partecipato a manifestazioni che possono sfociare in antisemitismo. Sottolinea la necessità di combattere il terrorismo e di sostenere una soluzione basata sulla convivenza di due popoli sovrani. Fassino riflette anche sul ruolo della comunità internazionale nel conflitto Iran-Israele e sulla missione Unifil in Libano, sostenendo la necessità di regole di ingaggio più efficaci. Infine, suggerisce che l’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti potrebbe influenzare i conflitti in Medio Oriente e Ucraina, con una preferenza per una leadership democratica.
Aldo Torchiaro su Riformista

Asse di Putin con Scholz. Il presidente russo Vladimir Putin e il leader iraniano Masoud Pezeshkian hanno mostrato una forte sintonia durante un incontro bilaterale ad Ashgabat, sottolineando la priorità dei loro rapporti e la similitudine nelle valutazioni degli eventi mondiali. Questa alleanza rafforza l’asse Mosca-Teheran e preoccupa l’Occidente, che teme la possibilità di un trasferimento di tecnologie militari e nucleari dalla Russia all’Iran. Putin, attraverso questo rafforzamento delle relazioni con l’Iran, mira a dissuadere Israele da azioni militari e a consolidare la sua influenza nel Medio Oriente, pur dovendo bilanciare gli interessi con altri partner regionali. Nel frattempo, Putin rifiuta il dialogo con il cancelliere tedesco Scholz e si impegna a proseguire il conflitto in Ucraina fino a riportarla nella sfera d’influenza russa, nonostante le pressioni internazionali e le risorse impegnate nel conflitto. –
Rosalba Castelletti su Repubblica

Esercito anziano. L’età media delle reclute volontarie nell’esercito russo è aumentata, con un numero crescente di uomini oltre i 45 anni che si arruolano, raggiungendo circa i 50 anni di età media. Questo fenomeno è confermato da fonti militari e da testimonianze dirette, che rivelano difficoltà fisiche tra i soldati più anziani. Nonostante una campagna aggressiva di reclutamento e incentivi finanziari, l’esercito russo riflette la demografia del paese, con una carenza di uomini più giovani a causa della crisi di natalità degli anni ’90. Parallelamente, l’Ucraina ha abbassato l’età minima di arruolamento per affrontare la mancanza di truppe. Nel contesto internazionale, il presidente ucraino Zelensky ha incontrato Papa Francesco e il cancelliere tedesco Scholz per rafforzare il sostegno contro l’invasione russa, mentre Putin ha confermato la stretta collaborazione con l’Iran durante un incontro con il presidente iraniano Pezeshkian.
Giovanni Pigni su Stampa

Con Kiev a prescindere da chi vinca. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha discusso di vari temi cruciali per l’Italia e l’Europa in un’intervista durante la Festa dell’ottimismo a Firenze. Ha sottolineato l’importanza per l’Europa di non dipendere dalle decisioni politiche degli Stati Uniti, specialmente in relazione alla difesa dell’Ucraina e alla gestione delle crisi internazionali. Mantovano ha anche affrontato il tema dell’immigrazione, evidenziando la necessità di un approccio europeo unitario e di ingressi regolati per rispondere al bisogno di manodopera. Ha parlato dell’importanza dell’intelligence economica e della sicurezza cyber, menzionando gli attacchi informatici legati alla crisi in Ucraina e in Medio Oriente. Infine, ha espresso preoccupazione per l’ideologizzazione di alcuni magistrati che interferiscono con le politiche governative, in particolare sulla questione dell’immigrazione.
Claudio Cerasa su Foglio

Crescita e stabilità. Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, sottolinea l’importanza della difesa dell’Ucraina come difesa della democrazia e della sicurezza europea. In un’intervista, evidenzia che l’Europa deve affrontare le sfide economiche e geopolitiche attuali con soluzioni reali e pratiche, contrastando estremismi e populismi senza compromettere i valori democratici. Metsola invita a costruire un’Europa che promuova crescita e stabilità, riconquistando l’entusiasmo dei cittadini per l’Unione. Inoltre, affronta il tema dell’antisemitismo, sostenendo che la diversità è una forza e che l’Europa deve essere orgogliosa della sua comunità di valori, impegnandosi per una pace sostenibile in Medio Oriente.
Claudio Cerasa su Foglio

Sforzo bellico. L’Ucraina sta affrontando una situazione difficile, con restrizioni imposte da Keir Stammer che limitano l’uso di missili inglesi a medio raggio, nonostante gli sforzi diplomatici. Per sostenere lo sforzo bellico, il governo ucraino ha incrementato la tassazione, con un aumento della tassa militare e imposte sugli utili per banche e istituti finanziari, prevedendo un significativo aumento delle entrate statali. L’industria della difesa ucraina, sotto la guida del ministro Kamyshyn, ha visto un raddoppio della produzione, con piani di espansione e indipendenza dalle forniture estere. Il primo ministro Shmyhal ha annunciato un aumento del budget per l’acquisto di armi, mentre il ministro della Difesa Umerov ha rivelato che l’Ucraina sta lavorando a un importante programma missilistico. Nonostante i debiti di guerra, l’Ucraina sta privatizzando beni statali e intensificando gli sforzi per finanziare la difesa, credendo fermamente nella vittoria finale
Giorgio Provinciali su La Ragione

Non ci difenderemmo. Un sondaggio internazionale della Gallup ha rivelato che il 78% degli italiani non sarebbe disposto a combattere per difendere il proprio paese in caso di attacco, posizionando l’Italia in cima alla lista dei paesi meno inclini alla difesa militare. Questo dato contrasta con la felicità espressa dagli italiani per la vita nel loro paese, come indicato dal World Happiness Report. Al contrario, nazioni come Armenia, Arabia Saudita e Azerbaijan mostrano una maggiore propensione dei cittadini a combattere, probabilmente a causa di una maggiore esposizione al rischio di conflitti. L’Italia, protetta geograficamente e con bassi tassi di omicidio, potrebbe avere una minore inclinazione alla violenza e un ottimismo riguardo alla stabilità geopolitica, piuttosto che una mancanza di patriottismo.
James Hansen su Italia Oggi

Musk si gioca tutto. Elon Musk si è impegnato attivamente nella campagna elettorale di Donald Trump, trasferendosi a Pittsburgh, Pennsylvania, per gestire una campagna porta a porta e raccogliendo 500 milioni di dollari per finanziare gli sforzi. Musk, che non può candidarsi alla presidenza essendo nato in Sudafrica, ha inizialmente supportato il governatore della Florida DeSantis, ma dopo il suo fallimento, ha deciso di aiutare Trump. Ha organizzato cene con influenti miliardari per mobilitare il sostegno e ha fondato l’America PAC per guadagnare voti negli stati chiave. Musk è anche coinvolto personalmente nella campagna, battendo le strade della Pennsylvania e utilizzando la piattaforma X per diffondere messaggi pro-Trump, mentre notizie favorevoli a Kamala Harris vengono censurate. Nel frattempo, Barack Obama ha esortato gli uomini afroamericani a sostenere Harris, esprimendo delusione per coloro che esitano a votare per una donna.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

La Cei non fa ingerenze. Il cardinale Matteo Zuppi, capo dei vescovi italiani, ribadisce la necessità di un ampio accordo politico e di attenzione alla Costituzione, senza voler interferire nelle scelte del governo. Sottolinea l’importanza di un dialogo aperto sia con il governo che con l’opposizione, e affronta temi come l’autonomia differenziata, invitando a considerare la solidarietà e la sussidiarietà. Zuppi esprime preoccupazione per il fenomeno migratorio e l’inverno demografico, evidenziando la necessità di risposte concrete e di riscoprire il piacere della vita. Riguardo alla guerra in Ucraina, sostiene che la pace deve essere giusta e coinvolgere la comunità internazionale. Infine, critica il sovranismo e il nichilismo che, a suo avviso, stanno svuotando l’Europa del suo senso più profondo
Matteo Matzuzzi su Foglio

Nobel per Hiroshima. Il Premio Nobel per la pace è stato assegnato alla Nihon Hidankyo, associazione dei sopravvissuti alle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, in riconoscimento del loro impegno contro le armi nucleari. La decisione del comitato norvegese mira a riaffermare il tabù nucleare in un’epoca in cui le potenze nucleari stanno potenziando i loro arsenali e nuovi Paesi potrebbero acquisire tali armi. Fondato nel 1956, Nihon Hidankyo ha contribuito significativamente all’istituzione di un tabù nucleare, inviando i sopravvissuti in tutto il mondo per testimoniare gli effetti devastanti delle armi nucleari. Il premio è stato accolto con sorpresa e speranza dai membri dell’organizzazione, che vedono in esso un rinnovato impulso verso l’obiettivo di un mondo senza armi atomiche, nonostante la riluttanza del governo giapponese a firmare il trattato di messa al bando delle armi nucleari.
Monica Ricci Sargentini su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Consulta, Renzi querela. Matteo Renzi ha incaricato i suoi legali di procedere legalmente contro il portavoce di Ignazio La Russa per diffamazione, a seguito delle accuse mosse dalla senatrice Dafne Musolino, che sostiene di aver ricevuto un’offerta per passare alla maggioranza. La controversia si inserisce nel contesto più ampio dell’elezione dei membri della Corte Costituzionale, con il centrosinistra che ha optato per l’Aventino, facendo mancare il numero legale, e discussioni in corso su come superare lo stallo. Si valuta la possibilità di votare per quattro nuovi giudici, inclusi un indipendente e un costituzionalista di area Pd, per garantire il funzionamento della Corte.
Maria Teresa Meli su Corriere della Sera

Mercato per la Consulta. Il centrodestra italiano è impegnato in una campagna di reclutamento di parlamentari per rafforzare la maggioranza in vista di votazioni chiave come la nomina del giudice della Consulta, la presidenza della Rai e la manovra economica. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, è al centro delle polemiche per aver cercato di convincere parlamentari a votare per il candidato della premier Giorgia Meloni alla Consulta e a passare alla maggioranza, nonostante la sua posizione dovrebbe mantenerlo distante da tali negoziazioni. Matteo Renzi di Italia Viva ha sollevato il caso, portando a una querela contro il portavoce di La Russa. Nel frattempo, Antonio Tajani del centrodestra lavora in silenzio per attrarre altri parlamentari, mentre la competizione per il sostegno dei parlamentari autonomisti si intensifica, con la premier Meloni che discute di autonomia con il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher.
Giovanna Vitale su Repubblica

Laboratorio Liguria. A due settimane dalle elezioni regionali in Liguria, la competizione si intensifica con l’arrivo dei leader nazionali e i partiti si preparano per un voto che si preannuncia come un testa a testa tra il candidato del centrodestra Marco Bucci e quello progressista Andrea Orlando. Nel centrosinistra, dopo un periodo di tensioni, si assiste a un disgelo con Giuseppe Conte che accetta di condividere il palco con Elly Schlein del PD, escludendo però Matteo Renzi e Italia Viva. A destra, la sfida è tra Salvini e Meloni, con Toti che torna in campo a sostegno di Bucci. Queste elezioni sono viste come un laboratorio politico nazionale, con implicazioni significative per la tenuta della maggioranza di governo e gli obiettivi delle opposizioni.
Giampiero Timossi su Stampa

Cultura e veleni. Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha rimosso Francesco Gilioli dal ruolo di capo di gabinetto, citando una “venuta meno della fiducia”. La decisione segue la scoperta di “fatti gravissimi”, tra cui il sospetto che Gilioli abbia fornito informazioni riservate alla trasmissione televisiva Report riguardanti sia il suo predecessore Sangiuliano sia il ministro Giuli. La rimozione è stata comunicata a Gilioli tramite posta elettronica certificata mentre questi era in ospedale. In seguito all’atto di discontinuità di Giuli, si ipotizza che Francesco Spano possa essere il suo successore, nonostante le polemiche passate e la petizione contro la sua nomina lanciata dall’associazione Pro Vita.
Giulio Ucciero su Repubblica

Conti spiati. Un ex bancario di Banca Intesa a Bitonto è accusato di aver spiato i conti correnti e le carte di credito di personalità di spicco come Mario Draghi, Francesco Totti e Massimo D’Alema. La Procura di Bari sospetta che l’uomo non abbia agito da solo e indaga per trovare eventuali mandanti. L’indagine si concentra anche su accessi a dati di persone con conti in altri istituti. Tra le vittime figura anche il ministro della Difesa Guido Crosetto. Bankitalia ha richiesto chiarimenti e l’ex impiegato, licenziato da Intesa Sanpaolo, è accusato di oltre 6.600 accessi abusivi
Giovanni Bianconi su Corriere della Sera

Caccia ai mandanti. L’impiegato di banca Vincenzo Coviello è accusato di aver spiato i conti bancari di politici e VIP, vendendo potenzialmente i dati sul dark web. La Procura di Bari lo indaga per accesso abusivo e procacciamento di notizie sulla sicurezza dello Stato, con oltre 6.600 accessi illeciti a 679 filiali. Coviello ha utilizzato la password standard dei dipendenti senza scaricare i dati, ma gli inquirenti cercano tracce di complici e possibili vendite sul dark web. Intesa Sanpaolo, tenuta responsabile civile, afferma di aver rilevato le anomalie durante controlli ordinari, mentre il Garante della privacy ha avviato un’indagine. Tra i spiati ci sono personalità come Giorgia Meloni, Mario Draghi e Francesco Totti.
Valeria Corrado su Messaggero

Mosse antidossieraggio. Il governo italiano sta valutando misure per proteggere la privacy delle figure pubbliche, limitando l’accesso ai dati sensibili per prevenire dossieraggi. La proposta segue l’incidente di un dipendente di Banca Intesa Sanpaolo che ha esaminato i movimenti bancari di migliaia di clienti, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei dati. Si discute di rafforzare il ruolo dei responsabili del trattamento dei dati e di introdurre accessi contingentati ai database critici. Queste misure mirano a bilanciare la necessità di privacy per i ruoli istituzionali con il diritto all’accesso ai dati. La normativa, che non sarà ad personam ma legata alla carica, è in fase di esame, con la premier Meloni che deve ancora dare indicazioni chiare su come procedere.
Francesco Malfetano su Messaggero

A rischio la sicurezza dello Stato. La Procura di Bari sta indagando su Vincenzo Coviello, ex bancario accusato di aver effettuato 6.637 accessi abusivi ai conti di 3.572 clienti di Intesa Sanpaolo, tra cui figure di rilievo politico e istituzionale. La perquisizione della sua abitazione e dell’ex ufficio ha portato all’acquisizione di dispositivi elettronici per analisi. Nonostante Coviello sostenga di aver agito da solo, i pm ritengono possibile la presenza di complici non ancora identificati. La vicenda ha sollevato questioni di sicurezza nazionale e privacy, con reazioni politiche e richieste di chiarimenti alla Banca d’Italia e alla BCE. Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso preoccupazione e attesa di informazioni dettagliate sull’accaduto.
Nicola Borzi su Il Fatto Quotidiano

Domande senza risposta. Vincenzo Coviello, ex bancario di Intesa Sanpaolo, ha ammesso di aver esaminato gli archivi elettronici della banca per pura curiosità personale, ma il sospetto di un mandante dietro le sue azioni solleva questioni più complesse. L’accesso ai dati dei conti bancari potrebbe essere stato utilizzato per scopi criminali, come estorsioni o ricatti, e il crimine organizzato è tra i principali sospettati. La conoscenza delle movimentazioni finanziarie offre un vantaggio competitivo e potrebbe essere usata per influenzare o controllare individui in posizioni di potere. Resta il dubbio se Coviello abbia agito da solo o se fosse in contatto con ricettatori interessati a queste informazioni, rendendo la situazione ancora più allarmante. Umberto Rapetto, esperto di crimine tecnologico e presidente del Garante privacy di San Marino, sottolinea l’importanza di identificare possibili altri “Coviello” e le motivazioni che potrebbero spingerli a simili azioni.
Umberto Rapetto su Domani

Sessanta milioni di appalti senza gara. Il governo ha avviato un imponente piano di lavori pubblici in Albania per la costruzione di centri di detenzione per migranti, con una spesa di oltre 60 milioni di euro assegnati senza gara a ditte sconosciute. Le procedure di affidamento diretto, gestite principalmente dal ministero della Difesa, sollevano preoccupazioni per la mancanza di trasparenza e possibili controlli da parte della Corte dei Conti. Nonostante le deroghe applicate per accelerare i lavori, emergono dubbi sulla legittimità e l’efficacia del controllo delle spese. Il progetto, presentato come soluzione alla questione migratoria, potrebbe affrontare ostacoli legali dopo una recente sentenza della Corte di giustizia dell’UE, mettendo a rischio l’intera iniziativa
Giovanni Tizian su Domani

Balzo di FdI, vale il 30%. Un recente sondaggio dell’Istituto Piepoli ha rivelato un ottimismo diffuso tra gli italiani riguardo l’economia del Paese, con il 71% che la percepisce come stabile o in crescita. La guerra, sia in Medio Oriente che tra Russia e Ucraina, è l’evento che ha colpito maggiormente l’opinione pubblica, con il 51% degli italiani coinvolti. In termini politici, Fratelli d’Italia (Fdi) ha registrato un aumento di consensi, raggiungendo il 30% nelle intenzioni di voto. La fiducia nei ministri è rimasta relativamente stabile, riflettendo una tendenza simile in altri governi, mentre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha guadagnato tre punti di fiducia. Gli italiani attribuiscono il merito della situazione economica positiva principalmente al governo, seguito da fattori come l’import/export e il contributo delle aziende e delle industrie. –
Nicola Piepoli su Giornale

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