Rassegna stampa 13 giugno

SICUREZZA

Il carro del futuro, un sogno infranto. Il consorzio franco-tedesco KNDS e il gruppo italiano di difesa Leonardo hanno interrotto le trattative per sviluppare insieme il futuro carro armato dell’esercito italiano, dopo non essere riusciti a concordare sulla distribuzione dei compiti nella produzione di una nuova versione del carro armato tedesco Leopard 2. Questa rottura mette in dubbio la partecipazione di Leonardo al progetto franco-tedesco MGCS per un carro armato europeo del futuro e potrebbe portare Leonardo a cercare nuovi partner, come Rheinmetall, per mantenere la cooperazione europea nella difesa terrestre.
Bruno Trevidic su Echos

Leonardo fa gli occhi dolci a Rheinmetall. L’azienda italiana di armi sta cercando un nuovo partner dopo il fallimento dell’alleanza con Knds. Al centro dell’interesse degli italiani è il nuovo concetto di carro armato da battaglia in metallo Rhein2022 Panther, presentato nel 2022 e, a breve termine, il veicolo da combattimento della fanteria Lynx al posto del Leopard 2 A8 precedentemente preferito. Per quanto ne sappiamo, Leonardo sarebbe il primo grande cliente della Pantera. Il CEO Armin Papperger desidera da anni espandere la posizione dell’azienda tedesca nel settore della difesa in Italia. Il gruppo ha cinque stabilimenti nel Paese e vuole “creare una rete con le aziende italiane”. Qualche mese fa, in un’audizione al Parlamento a Roma, il patron di Rheinmetall Italia, Alessandro Ercolani, si è offerto di “costruire, insieme ai campioni nazionali dell’industria della difesa, il più grande centro terrestre europeo, che consentirà all’Italia, non solo nel campo dell’avionica, e la Marina Militare, ma anche nel campo delle tecnologie agricole a svolgere un ruolo di primo piano”. Mentre un’alleanza con Leonardo sarebbe un successo per l’amministratore delegato di Rheinmetall Papperger, il fallimento del progetto con KNDS è sicuramente una battuta d’arresto a breve termine per un’azienda che scommette sulla formazione di grandi alleanze europee nel settore della difesa.
su Börsen-Zeitung

Fallita l’alleanza. L’alleanza dei carri armati Leopard si rompe. A dicembre 2023, la più grande azienda italiana di armi, Leonardo, e il produttore franco-tedesco di carri armati KNDS hanno annunciato una cooperazione di vasta portata. Il piano era quello di produrre il carro armato principale tedesco Leopard 2 per le forze armate italiane e altri progetti. Ma come ha annunciato il gruppo KNDS le parti non sono riuscite a mettersi d’accordo su una configurazione. Ciò apre anche nuove opportunità per l’azienda tedesca della difesa Rheinmetall.
Gerhard Hegmann su Welt

Docuserie top gun. “Storie di ragazze e ragazzi, che frequentano l’International Flight Training School, la scuola di volo italiana punto di riferimento in Europa e nel mondo per l’addestramento avanzato dei piloti destinati ai caccia di nuova generazione. Su Rai 2 la prima puntata “Piloti Caccia – International Flight Training School”, una docuserie in quattro puntate prodotta da Panamafilm, in collaborazione con Aeronautica Militare, Leonardo, Difesa Servizi e con il contributo di CAE Defense & Security per la regia di Annalisa Mutariello, che racconta un anno di vita all’interno della scuola di addestramento avanzato al volo nella base militare di Decimomannu, in Sardegna. Qua giovani piloti da tutto si addestrano sull’M-346 e simulatori avanzati per diventare piloti di caccia. La docuserie li mostrerà alle prese con la vita quotidiana e in azione durante le missioni di addestramento più difficili. Le interviste agli allievi e ai loro istruttori aiuteranno a capire le regole dell’addestramento e il rapporto che si stabilisce tra essi, fatto di fiducia, rispetto e vicinanza. Nata da una collaborazione fra Aeronautica Militare e Leonardo, l’”International Flight Training School” di Decimomannu è un’eccellenza italiana: solo i migliori possono accedervi ed è da qui che esce l’élite dei piloti destinati alle linee caccia di ultima generazione.”
su Raidue

Tech Talks. Giuliano Busetto (Siemens Italy), Manuele Marra (Leonardo), Giulio Antonio Carone (Areti), Matteo Riccieri (Viridis Energia) ospiti di Tech Talks. Dal minuto 06:45 al minuto 16:40 l’intervento di Manuele Marra – SVP Critical National Infrastructure & Large Enterprise, Divisione Cyber & Security Solutions di Leonardo. “Leonardo e Siemens hanno instaurato una solida sinergia basata su tecnologie proprietarie e competenze complementari. L’obiettivo principale della collaborazione è elevare il livello di cyber resilienza di infrastrutture critiche e realtà industriali, un traguardo che intendiamo perseguire con determinazione in un contesto geopolitico complesso, caratterizzato da minacce sempre più sofisticate e con potenziali gravi ricadute sistemiche.”
_su corriere.tv _

Mantenere il vantaggio tecnologico. Il Capo di Stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, sottolinea l’importanza di mantenere un vantaggio tecnologico nelle armi per garantire la sicurezza della navigazione nel Mar Rosso, minacciata dagli attacchi dei ribelli Houthi finanziati dall’Iran. In un’intervista, Cavo Dragone discute anche l’impatto geopolitico degli scontri tra Israele e Iran e l’importanza di una difesa europea integrata come parte dell’Alleanza Atlantica, senza duplicazioni, in vista del suo futuro ruolo di Chairman del Comitato Militare della NATO dal 2025.
Andrea Carli su Sole 24 Ore

Grottaglie, schiarita sul futuro. A innescare l’attuale flessione nello stabilimento di Grottaglie c’è la riduzione dei volumi produttivi della linea finale del Boeing 787, che rende improcrastinabile programmare la diversificazione produttiva. “Ma lo stabilimento grottagliese rientra nel piano aziendale e, dunque, sarà oggetto di un’azione di rilancio puntando sulla diversificazione produttiva e il superamento della mono committenza, su cui già sono state messe in campo le prime azioni grazie ai programmi Proteus, Euromale e Vertical VX4” dicono il consigliere regionale Massimiliano Di Cuia e l’onorevole De Palma di Forza Italia che hanno incontrato i vertici di Leonardo.
su Nuovo Quotidiano di Puglia

Leva in Germania. La Germania sta reintroduciendo un servizio militare limitato per rafforzare la propria prontezza militare, in risposta alle crescenti preoccupazioni per le intenzioni aggressive della Russia e l’invasione dell’Ucraina. Il nuovo sistema, ispirato a quello svedese, prevede un principio di volontariato con elementi obbligatori se necessario, mirando a reclutare 200.000 riservisti e ad aumentare la capacità di addestramento dell’esercito tedesco.
Sam Jones su Financial Times

Aereo elettrico. La nuova generazione di aerei elettrici francesi, come l’Integral E di Aura Aero e il Cassio 330 di VoltAero, sta affrontando difficoltà nel reperire finanziamenti per avviare la produzione in serie, nonostante il sostegno statale e regionale e l’entusiasmo iniziale. VoltAero sta costruendo la sua prima fabbrica e punta all’aviazione d’affari, mentre Aura Aero si prepara al primo volo del suo biplano elettrico Integral E, ma entrambe le aziende devono confrontarsi con la cautela degli investitori e la concorrenza dei produttori storici come Airbus.
Florine Galéron su Tribune

Spazio europeo. Il lancio inaugurale del razzo europeo Ariane 6, previsto per il 9 luglio, rappresenta un momento cruciale per la sofferente industria dei lanciatori europei, che mira a recuperare l’accesso autonomo allo spazio e la competitività di fronte alle sfide tecniche, alla concorrenza di SpaceX e alle divisioni interne. L’Europa sta cercando di adattarsi a un nuovo modello di competizione industriale senza interventi istituzionali, mentre si prepara a lanciare nuovi progetti come MaiaSpace e affronta la fine del sistema di ritorno geografico, puntando a ridurre i finanziamenti pubblici e a migliorare la competitività.
Michel Cabirol su Tribune

Pace e IA. Papa Francesco, primo pontefice a partecipare a un G7, metterà in guardia i leader mondiali sui rischi dell’applicazione dell’intelligenza artificiale (AI) in ambito militare e li esorterà a lottare per la pace, facendo riferimento a conflitti globali come quello in Ucraina. La Santa Sede ha espresso favore per la rimozione dal testo finale del G7 di un punto sull’accesso all’aborto, mentre il Papa discuterà anche di etica e direttive per l’uso responsabile dell’AI.
Domenico Agasso su Stampa

Sfida organizzativa e culturale. L’intelligenza artificiale (IA) rappresenta una sfida organizzativa e culturale che va oltre la semplice digitalizzazione, essendo al centro di una nuova rivoluzione industriale che potenzia le capacità umane anziché sostituirle. Esperti e leader aziendali concordano sulla necessità di formazione, personalizzazione e integrazione simbiotica tra umani e IA. “Nella produzione di elicotteri», ricorda Alessandro Profumo, già Ceo di Leonardo e advisor di Bain, «si generano quantità inimmaginabili di dati, sono necessari algoritmi potentissimi, servono capacità di elaborazione enormi”.
Luca de Biase su Sole 24 Ore

Cervelli spaziali. Il dottorato nazionale in Space science and technology riunisce 73 giovani scienziati da oltre 30 istituzioni, che esplorano temi che vanno dal Big Bang alle tempeste solari, dalla ricerca di vita su Marte alla medicina spaziale, mirando a migliorare la vita sulla Terra e a prevenire conflitti in orbita. Hanno visitato i laboratori nazionali dell’Infn e il sito di Thales Alenia Space. Il programma, diretto da Roberto Battiston e finanziato anche con fondi Pnrr, offre un percorso interdisciplinare che spazia dall’ingegneria al diritto, fornendo ai dottorandi risorse aggiuntive per la ricerca e la possibilità di collaborare e creare reti professionali.
Matteo Marini su Repubblica

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

G7. Il vertice del G7 in Puglia, guidato da Giorgia Meloni, affronta temi cruciali come il piano per Gaza e il sostegno all’Ucraina, con un accordo per destinare 60 miliardi di euro in fondi russi congelati a Kiev. Controversie emergono sull’aborto, mentre si prevedono incontri bilaterali e discussioni su sicurezza, traffico illegale di migranti e cooperazione internazionale, con la presenza di leader mondiali e figure chiave come Larry Fink di BlackRock.
Marco Galluzzo su Corriere della Sera

Affari con lo Zar. Gli scambi commerciali tra l’Europa e i Paesi del Caucaso, in particolare tra Italia e Germania con il Kyrgyzstan, hanno registrato un aumento record del 1.000% nonostante le sanzioni contro la Russia, con l’Italia che ha raggiunto un valore di esportazione di circa 231 milioni di euro a fine 2023. Esperti e analisti suggeriscono che il G7 italiano potrebbe coordinare gli sforzi per porre fine a questo circolo vizioso di elusione delle sanzioni, ma ciò richiede una forte volontà politica e potrebbe implicare ulteriori sanzioni contro i dirigenti dei Paesi che facilitano tale elusione.
Fabrizio Goria su Stampa

Sanzioni. L’espansione delle sanzioni secondarie degli Stati Uniti mira a colpire l’economia di guerra del Cremlino, trattando qualsiasi istituzione finanziaria straniera che effettua transazioni con entità russe sanzionate come se collaborasse direttamente con la base militare-industriale russa. Le nuove misure estendono l’ordine esecutivo della Casa Bianca, aumentando il rischio per le istituzioni finanziarie che trattano con l’economia di guerra russa e cercano di bloccare le vie di elusione delle sanzioni, influenzando in particolare le relazioni con la Cina dopo l’invasione dell’Ucraina.
Max Seddon su Financial Times

Mosca blocca gli scambi in dollari e euro. La Borsa di Mosca ha sospeso tutte le transazioni in dollari ed euro a seguito delle nuove sanzioni statunitensi, inserendo la borsa nella lista nera del Tesoro USA insieme ad altre 200 entità. La Banca Centrale russa si affiderà alle contrattazioni over-the-counter per stabilire il cambio ufficiale del rublo e ha assicurato che i fondi in dollari ed euro nei conti bancari sono al sicuro.
Antonella Scott su Sole 24 Ore

Dazi sulle auto elettriche cinesi. L’Unione Europea ha deciso di imporre dazi fino al 48% sulle auto elettriche cinesi, dopo aver concluso che i costruttori cinesi hanno ricevuto sussidi pubblici che distorcono la concorrenza. Questa mossa, che mira a riequilibrare il mercato, ha suscitato la dura reazione di Pechino, che minaccia ritorsioni e rischia di innescare un conflitto commerciale con l’UE, mentre le aziende europee esprimono preoccupazioni.
Francesco Bertolino su Corriere della Sera

Pechino contro i dazi. La Cina minaccia ritorsioni contro l’Unione Europea in risposta alle tariffe aggiuntive imposte dalla Commissione europea sulle auto elettriche cinesi, con possibili bersagli che includono prodotti agroalimentari come i latticini e gli alcolici, e un rallentamento negli acquisti di Airbus, segnalando tensioni crescenti e il rischio di una guerra commerciale. Pechino, che accusa l’UE di protezionismo, potrebbe anche limitare l’esportazione di terre rare essenziali per l’industria tecnologica, mentre cerca di dividere il fronte europeo e di tornare al tavolo negoziale per ottenere condizioni più favorevoli
Lorenzo Lamperti su Stampa

Eccesso di petrolio. L’International Energy Agency (IEA) prevede un eccesso di offerta di petrolio, con una capacità inutilizzata che potrebbe raggiungere gli 8 milioni di barili al giorno entro il 2030, a causa dell’aumento degli investimenti dei produttori, soprattutto negli Stati Uniti e in Medio Oriente, nonostante una domanda in calo. Questo potrebbe esercitare una forte pressione al ribasso sui prezzi del petrolio, sfidando la gestione del mercato da parte dell’OPEC+ e potenzialmente segnando l’inizio di un’era di prezzi più bassi, mentre la domanda globale di petrolio potrebbe raggiungere il picco prima del 2030 a causa della transizione verso le energie rinnovabili e i veicoli elettrici.
Malcolm Moore su Financial Times

Francesi in Italia. La Société nationale des chemins de fer (Sncf) francese ha annunciato l’ingresso nel mercato dell’alta velocità in Italia, con l’intenzione di iniziare a operare treni TGV su rotte nazionali a partire dal 2026, mirando a conquistare il 15% del mercato entro il 2030. La Sncf prevede di offrire collegamenti giornalieri tra le principali città italiane, competendo con Trenitalia e Italo-Ntv, e punta a ridurre le emissioni di CO2 attirando passeggeri che altrimenti viaggerebbero in aereo o in auto.
su Repubblica

Nomine. La tornata di nomine nelle partecipate statali italiane è in fase conclusiva, con Simona Agnes vicina alla presidenza della Rai e Stefano Donnarumma verso la guida delle Ferrovie dello Stato, mentre Dario Scannapieco sembra in linea per una conferma alla Cassa depositi e prestiti. In totale, sono circa settecento le posizioni da rinnovare nei consigli di amministrazione di un centinaio di aziende, con la politica che gioca un ruolo chiave nelle decisioni e nelle strategie di privatizzazione.
Alessandro Barbera su Stampa

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Secondo mandato più vicino. Ursula von der Leyen ha ottime possibilità di ottenere un secondo mandato alla guida della Commissione europea, grazie al rafforzamento del suo partito, il Ppe, e alla mancanza di un candidato alternativo forte, in particolare a seguito delle difficoltà politiche di Emmanuel Macron. I Verdi europei si sono dichiarati disposti a supportare von der Leyen, a condizione che il Green Deal sia attuato, mentre i Conservatori e riformisti hanno guadagnato nuovi deputati, delineando così un panorama politico in evoluzione per la formazione della maggioranza necessaria.
Michele Pignatelli su Sole 24 Ore

Salvini e Le Pen per far saltare Ursula. Matteo Salvini e Marine Le Pen, leader dei partiti di destra europei, si sono uniti a Bruxelles per opporsi a un’alleanza politica sostenuta dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e per promuovere l’unità tra i conservatori, in contrasto con la posizione più moderata e pro-europea di Giorgia Meloni. Il vertice ha anche discusso la possibilità di reintegrare il partito tedesco Afd nel gruppo Identità e democrazia (Id), decisione rimandata dopo le elezioni in Francia, nonostante le divisioni all’interno del gruppo ECR, a cui appartiene Fratelli d’Italia di Meloni.
Emanuele Lauria su Repubblica

Chiudiamo ora senza la destra. L’Unione Europea sta cercando di anticipare e prevenire una possibile vittoria di Marine Le Pen nelle elezioni presidenziali francesi del 2027, cercando di consolidare un’intesa sui vertici europei prima delle elezioni politiche di fine mese. Nel frattempo, si discute di chiudere rapidamente la partita dei “top jobs” europei, con l’obiettivo di eleggere i nuovi leader, tra cui Von der Leyen, Costa e Metsola, il 17 luglio, cercando di rafforzare una maggioranza europeista e prevenire l’instabilità politica e finanziaria.
Claudio Tito su Repubblica

Ipotesi Letta al Consiglio. Le trattative per i vertici delle istituzioni europee sono in corso a Bruxelles, dove si discutono possibili nomine come quella di Enrico Letta al Consiglio europeo, mentre Ursula von der Leyen incontra Emmanuel Macron per discutere temi chiave come il sostegno all’Ucraina. La situazione è complessa, con i popolari che sperano in un accordo pacifico sui top job UE e i Verdi che offrono il loro voto a von der Leyen in cambio di concessioni sul Green Deal, mentre l’opzione di Orbán di unirsi al gruppo ECR genera tensioni e potenziali defezioni.
Francesca Basso su Corriere della Sera

La tela di Meloni. Giorgia Meloni, in vista del G7 in Puglia, si concentra su temi chiave come la tragedia di Gaza, la pace in Ucraina, le migrazioni, l’Africa e l’intelligenza artificiale, mirando a un consenso sugli asset russi congelati in Europa. Affronterà incontri bilaterali con leader mondiali, tra cui un difficile incontro con Macron e un dialogo con Zelensky per un accordo di sicurezza, gestendo con attenzione le dinamiche UE senza rivelare la sua posizione sulla rielezione di von der Leyen.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera

Macron. Il presidente francese Emmanuel Macron si oppone fermamente agli estremismi e sottolinea l’importanza del ritorno al popolo come principio democratico, mentre si prepara a partecipare al G7 in Puglia e alla conferenza di pace sull’Ucraina. In vista delle elezioni anticipate, Macron critica le alleanze contro natura tra i partiti e invita i progressisti e i moderati a unirsi a lui contro l’estrema destra e l’estrema sinistra, pur ammettendo alcuni errori passati e proponendo nuove misure per il futuro.
Stefano Montefiori su Corriere della Sera

Caos repubblicani. Eric Ciotti, presidente dei Républicains, è stato espulso dal suo partito dopo aver tentato di stringere un accordo elettorale con l’estrema destra, tradendo lo spirito gollista e causando un putiferio interno. La situazione politica a destra in Francia è caotica, con manovre e tradimenti in vista delle elezioni, mentre a sinistra nasce il fronte popolare, erede della coalizione Nupes.
Stefano Montefiori su Corriere della Sera

Cade il tabù verso Afd ma la Cdu si spacca. In Germania, il tabù delle alleanze con il partito di estrema destra AfD è messo in discussione, specialmente dopo i successi elettorali in alcune regioni orientali, dove l’AfD ha ottenuto oltre il 30% dei voti. La CDU è divisa sulla questione, con alcuni membri, incluso il governatore del Nordreno-Westfalia, Hendrik Wuest, che suggeriscono la necessità di riconsiderare la posizione intransigente contro le alleanze con l’AfD, precedentemente sostenuta da Angela Merkel.
Tonia Mastrobuoni su Repubblica

Guterres. Il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha dichiarato in un’intervista che la pace in Ucraina può essere raggiunta solamente rispettando l’integrità territoriale del paese, richiedendo quindi a Putin di rinunciare alle aree conquistate. Guterres ha inoltre enfatizzato l’importanza dell’azione del G7 sul cambiamento climatico, la necessità di una migrazione sicura e organizzata, e il supporto dell’ONU per una soluzione a due Stati tra Israele e Palestina.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Le basi per la pace. Il vertice di Lucerna, Svizzera, previsto tra il 15 e il 16 giugno, mira a stabilire le basi per la pace in Ucraina e a coordinare una posizione comune tra i Paesi alleati prima del confronto diretto con la Russia, che dovrebbe avvenire in un secondo summit entro la fine dell’estate. L’Ucraina, sostenendo il piano di pace in dieci punti proposto da Zelensky, insiste sul ritorno ai confini del 1991 e sulla piena sovranità, mentre la Russia, assente al vertice svizzero, non è disposta a ritirarsi dai territori occupati e chiede la neutralità e demilitarizzazione dell’Ucraina.
Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera

Hamas blocca la tregua. Hezbollah ha lanciato oltre 200 razzi sulle alture del Golan in rappresaglia per l’uccisione di un suo comandante, aumentando la tensione al confine nord di Israele. Nel frattempo, gli sforzi per una tregua tra Israele e Hamas sono bloccati, con l’accusa da parte del Segretario di Stato USA Antony Blinken che Hamas ostacola il processo, mentre un’indagine dell’ONU accusa entrambe le parti di crimini di guerra e contro l’umanità.
Marta Serafini su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Autonomia in rissa. Durante una seduta alla Camera dei Deputati in Italia, una rissa ha portato al ricovero in ospedale del deputato del Movimento 5 Stelle Leonardo Donno, dopo essere stato circondato e aggredito da parlamentari di Lega e Fratelli d’Italia; l’episodio è stato definito un’aggressione squadrista da Donno stesso. La tensione era alta per la discussione sull’autonomia differenziata, una riforma leghista che trasferisce più poteri alle regioni, e la situazione è degenerata in violenza fisica e verbale, culminando con l’espulsione di un deputato leghista per aver mimato il gesto della Decima Mas.
Adriana Logroscino su Corriere della Sera

Caccia al centro. Dopo il mancato successo del Terzo polo, il Partito Democratico (Pd) esplora la possibilità di creare una nuova formazione politica centrista, con Romano Prodi e altri che suggeriscono la necessità di un soggetto politico di centro. Tra i possibili leader emergono nomi come quello del sindaco di Milano Beppe Sala e Francesco Rutelli, mentre Matteo Renzi e Carlo Calenda discutono la loro disponibilità a supportare la nascita di questo nuovo polo.
Maria Teresa Meli su Corriere della Sera

Super commissario. La premier italiana Giorgia Meloni sta considerando la nomina di un super-commissario con ampie deleghe, preferibilmente nel settore della sicurezza e dell’industria, ispirandosi al modello del commissario al Mercato interno Thierry Breton. Tra i candidati favoriti per questo ruolo c’è Roberto Cingolani, ex ministro della Transizione ecologica e attuale amministratore delegato di Leonardo, mentre il ministro per il Pnrr Raffaele Fitto e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti vedono calare le loro quotazioni per la posizione.
Giuseppe Colombo su Repubblica

Appendino insidia Conte. Chiara Appendino, ex sindaca di Torino e vicepresidente del Movimento 5 Stelle, è in attesa della sentenza della Cassazione per la tragedia di piazza San Carlo; un’assoluzione potrebbe spianarle la strada alla leadership del partito, attualmente guidato da Giuseppe Conte. La sua posizione all’interno del Movimento è rafforzata dalle sue capacità mediatiche e dal rapporto con il centrosinistra, mentre il Movimento considera le implicazioni di una possibile condanna che andrebbe contro il principio fondativo di non accettare politici condannati.
Matteo Pucciarelli su Repubblica

Indipendenza essenziale. Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha tenacemente difeso l’indipendenza della magistratura, sottolineando la gravità delle conseguenze quando la politica influenza le nomine dei magistrati, in un contesto di tensione tra Quirinale e governo sulla proposta di legge costituzionale per la separazione delle carriere dei giudici. Mattarella ha evidenziato l’importanza della tutela dei diritti e della garanzia di giustizia come fondamenti dello stato di diritto, in un discorso che contrasta con gli attacchi politici all’autonomia della magistratura e promuove una visione dei giudici in linea con i principi europei.
Liana Milella su Repubblica

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