Rassegna stampa 13 novembre 2024

SICUREZZA

*Via libera al Gcap.* La Camera ha dato il via libera definitivo al Global Combat Air Programme (GCAP), che prevede la creazione di un sistema di aerei integrato con droni, satelliti e altri dispositivi militari, con entrata in servizio prevista per il 2035. L’Italia, attraverso Leonardo e altre aziende nazionali, avrà un ruolo strategico nello sviluppo del programma, che prevede investimenti miliardari fino al 2050, esclusi i costi per l’acquisto dei velivoli. Bae Systems, Leonardo e Mitsubishi costituiranno una joint venture con il 33,3% ciascuna, con una ripartizione del lavoro coerente con tale quota. «Abbiamo definito, insieme ai nostri clienti e partner, gli elementi principali del programma Gcap che verranno sanciti nella firma formale di un accordo industriale entro fine anno e che prevedono per Leonardo attività strategiche nello sviluppo di sistemi di sistemi», ha detto l’AD di Leonardo Roberto Cingolani il 7 novembre.
_Gianni Dragoni su Sole 24 Ore_

*Accordo.* La Spezia vede un’espansione nel settore della difesa grazie all’accordo tra Iveco Group, attraverso il suo marchio Idv, e Leonardo, integrandosi nella joint venture con Rheinmetall. Questa collaborazione porterà Idv a fornire componenti per veicoli militari, inclusi il carro armato KF-51 Panther e il veicolo cingolato Lynx per l’Esercito Italiano, con una partecipazione che varia dal 12 al 15% delle attività totali. L’accordo rafforza la posizione di Iveco nel settore della difesa e protezione civile, con un portafoglio ordini che ha già superato i 4 miliardi di euro nel 2023. La nuova entità Leonardo Rheinmetall Military Vehicles, con sedi a Roma e La Spezia, prevede che il 60% delle attività sia svolto in Italia, con l’obiettivo di creare un nucleo europeo per lo sviluppo e la produzione di veicoli militari da combattimento.
_Massimo Merluzzi su Nazione La Spezia_

*Non vendiamo.* Durante un incontro a Torino i vertici di Iveco Defence Vehicles (IDV) hanno confermato ai sindacati, tra cui la Fiom altoatesina rappresentata da Marco Bernardoni, che non ci sono trattative in corso per la vendita dell’azienda, che include lo stabilimento principale di Bolzano. L’azienda ha descritto come positivo l’accordo con la joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, che vedrà IDV fornire il 15% delle attività per lo sviluppo e la produzione di cingolati. Nonostante le voci precedenti su un possibile interesse di Leonardo nell’acquisto di IDV, al momento non esistono trattative ufficiali. IDV contribuirà tra il 12 e il 15% alla joint venture di Leonardo, con un valore stimato di circa 1,5 miliardi di euro per la produzione di veicoli cingolati per l’Esercito italiano.
_su Alto Adige_

*Europa vittima.* Michael Schoellhorn, CEO di Airbus Defence and Space, ha avvertito che l’Europa potrebbe diventare una vittima di una lotta di potere tra Stati Uniti e Cina se non adotta una strategia di difesa unificata, soprattutto alla luce della guerra in Ucraina. Per lui la rielezione di Donald Trump è un’ulteriore spinta per l’Europa a mantenere la propria influenza e a non diventare uno spettatore negli affari globali. Nonostante l’aumento della spesa per la difesa da parte dei governi europei dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, Schoellhorn chiede maggiori investimenti e collaborazione all’interno dell’Europa per migliorare le sue capacità di difesa, imparando anche dal conflitto ucraino. Anche Airbus, uno dei principali attori dell’industria aerospaziale e della difesa, sta valutando ristrutturazioni e potenziali partnership per affrontare le sfide della sua divisione spaziale, tra cui la concorrenza di aziende come Starlink.
_Sylvia Pfeifer su Financial Times_

*Cloud.* Il Polo strategico nazionale ha l’obiettivo di trasferire il 75% della Pa italiana su infrastrutture cloud certificate entro il 2026, con un budget di 1,9 miliardi di euro provenienti dai fondi Pnrr. Tuttavia, il progetto ha avuto un avvio lento e i piccoli Comuni, in particolare in Liguria, affrontano difficoltà a causa della mancanza di competenze necessarie per la migrazione dei dati. Liguria Digitale, insieme al team di Leonardo a Genova dedicato alla sicurezza cloud, è uno dei pochi fornitori italiani in grado di offrire un’infrastruttura cloud certificata per la massima sicurezza dei dati. «Facendo leva su competenze e piattaforme sviluppate in gran parte a Genova – spiega Fabio Renzi, responsabile della linea di business Difesa e Pubblica Amministrazione della Divisione Cyber e Security Solutions di Leonardo – forniamo alla Pa strumenti a supporto dell’attività di valutazione e fattibilità della migrazione. Oltre a garantire, attraverso il Global CyberSec Center di Chieti, servizi di monitoraggio e gestione della sicurezza delle infrastrutture 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno».
_Gilda Ferrari su Secolo XIX_

*Spartan antincendio.* Tra l’aeroporto di Grottaglie e il campo volo di Manduria Leonardo ha presentato ieri lo Spartan, un aereo con nuove capacità antincendio, a rappresentanti istituzionali. Attualmente, lo Spartan sta effettuando test in Puglia per dimostrare le sue prestazioni in questa nuova funzione. L’aereo è già in uso o in fase di consegna in 18 Paesi per 19 operatori diversi. Inoltre, lo Spartan ha accumulato oltre 250.000 ore di volo a livello globale.
_su Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto_

*Dimostrazione.* Leonardo ha presentato lo ‘Spartan’ un nuovo velivolo per combattere gli incendi boschivi. Nella giornata di ieri avvenuta una dimostrazione operativa alla presenza di rappresentanti politici e istituzioni sull’ex campo dell’aviazione della marina a Manduria. Lo ‘Spartan’ è un velivolo bimotore a turbo elica complementare a gli elicotteri e velivoli anfibi. Il velivolo è già operativo e disponibile in 18 paesi.
_su TELENORBA_

*Personale e calo demografico.* L’Italia sta affrontando una grave carenza di personale che minaccia la crescita economica, con una previsione di 316mila lavoratori in meno che potrebbe costare al paese 28 miliardi di euro, pari all’1,5% del PIL. Il calo demografico aggraverà il problema, con una stima di 730mila lavoratori in meno entro sei anni e fino a 4,6 milioni in meno entro il 2050. Per contrastare questa situazione, aziende come Leonardo offrono bonus ai dipendenti che segnalano candidati idonei per le assunzioni. Alcuni imprenditori si rivolgono ai sindacati o adottano strategie innovative, come l’assunzione di over 60, per colmare il divario di manodopera e mantenere la competitività. Queste mosse riflettono la necessità di strategie a lungo termine per affrontare la contrazione della forza lavoro occupabile.
_Carlo Valentini su Italia Oggi_

*La sfida.* L’Europa, che ha investito poco nella difesa negli ultimi decenni, è fortemente dipendente dagli Stati Uniti per la sicurezza e ha acquistato in grande quantità armamenti americani. Circa il 55% delle importazioni di armi europee tra il 2019 e il 2023 proviene dagli USA, segnando un aumento rispetto al periodo 2014-2018. Nonostante le differenze politiche, i rapporti tra i gabinetti ministeriali francesi e l’amministrazione Trump sono stati positivi, e c’è un forte desiderio di mantenere buone relazioni tra Francia e Stati Uniti. Il F-35 americano domina il mercato europeo degli aerei da combattimento, superando i concorrenti europei come il Rafale, l’Eurofighter e il Gripen. Con l’attenzione degli Stati Uniti che si sposta verso l’Indopacifico, l’Europa è esortata a unire le forze per colmare il vuoto lasciato dagli americani nel continente.
_Michel Cabirol su Tribune_

*Fronti economici.* Donald Trump nel discorso all’Economic Club di Chicago ha espresso la sua preferenza per il termine “tariffa”, che per lui rappresenta non solo uno strumento economico ma anche una strategia per difendere gli interessi americani. Durante il suo primo mandato, ha promosso politiche protezionistiche, tagli fiscali alle imprese e deregolamentazione in vari settori, con possibili conseguenze quali l’aumento dell’inflazione domestica e il rallentamento delle economie estere dipendenti dall’export verso gli USA. Trump ha utilizzato i dazi come strumento punitivo contro pratiche commerciali considerate sleali e per incentivare la produzione nazionale, nonostante le ritorsioni internazionali. Le sue politiche potrebbero avere un impatto significativo sull’economia europea e sul made in Italy, mentre il dialogo con Washington sarà cruciale per l’Italia. Infine, Trump si è espresso a favore di una regolamentazione più leggera per le criptovalute come il Bitcoin.
_Guido Fontanelli su Panorama_

*Immagini spia.* Rheinmetall, recentemente entrato nel settore spaziale, sta fornendo immagini satellitari all’Ucraina grazie a una collaborazione con il governo tedesco. Rheinmetall ha investito nell’operatore satellitare finlandese Iceye, leader nel mercato dei satelliti radar in orbita bassa, che permettono di catturare immagini della superficie terrestre attraverso le nuvole, sia di giorno che di notte. La cooperazione Rheinmetall-Iceye ha già reso disponibili nuove immagini satellitari all’Ucraina da ottobre, e l’intera flotta di satelliti è ora utilizzabile per scopi di ricognizione. Iceye, che dal 2018 ha lanciato 38 satelliti per clienti interni ed esterni, sta espandendo la sua collaborazione con l’Ucraina e ha esortato altri operatori a non fornire dati ai nemici dell’Ucraina. Nonostante alcuni contrattempi con lanci falliti di satelliti, la Germania potrebbe aumentare il supporto all’Ucraina con ulteriori immagini radar dallo spazio.
_Gerhard Hegmann su Welt_

*Scorporo.* Elliott Management ha acquisito una partecipazione di $5 miliardi in Honeywell International, con l’intento di spingere per la divisione del conglomerato industriale del valore di $164 miliardi in due aziende separate: una per l’aerospaziale e l’altra per l’automazione. Questa mossa rappresenta la scommessa più grande mai fatta da Elliott, che ha investimenti multimiliardari anche in altre aziende come Texas Instruments e Southwest Airlines. Honeywell, che ha recentemente avviato un processo di semplificazione del proprio portafoglio, ha accolto la prospettiva di dialogo con Elliott. Gli analisti del settore vedono la potenziale scissione come un passo verso una maggiore valorizzazione, seguendo l’esempio di altre conglomerate industriali che si sono già divise. Dopo l’annuncio, le azioni di Honeywell sono salite del 4%, in un contesto in cui la performance del titolo è stata inferiore a quella del mercato generale.
_Maria Heeter su Financial Times_

*Qualità.* La filiera aeronautica francese è impegnata in una “maratona” per mantenere elevati gli standard di qualità degli aerei di Airbus, nonostante le sfide poste dalle intense cadenze di produzione e dai futuri programmi. Dopo la crisi del Covid, si è registrata una diminuzione delle consegne puntuali, ma non un crollo della qualità. Mecachrome e Liebherr-Aerospace Toulouse hanno adottato strategie come la formazione continua e la sensibilizzazione dei dipendenti. Il Gifas ha lanciato Aero Excellence per standardizzare l’eccellenza operativa tra i fornitori, con Mecachrome che ha già ottenuto la certificazione bronze e prevede di certificare altri siti. Questi sforzi preparano la filiera all’arrivo di nuovi programmi, come il successore dell’A320, richiedendo un livello di maturità industriale elevato per i fornitori.
_Florine Galéron su Tribune_

*F35 invisibile.* La Cina ha svelato il suo nuovo jet stealth J-35 durante l’Esposizione Internazionale di Aviazione e Aerospaziale a Zhuhai, segnando un passo importante nella modernizzazione militare del paese e nella sfida alla supremazia aerea degli Stati Uniti, in particolare nella regione dell’Asia-Pacifico. Il J-35A, basato a terra, e una versione per portaerei sono stati presentati, con la Cina che ora si unisce agli Stati Uniti come uno dei pochi paesi a produrre più serie di caccia stealth. Nonostante la Cina sia considerata ancora da 10 a 15 anni indietro rispetto agli USA in termini di addestramento e prontezza operativa, il J-35 potrebbe essere più facile ed economico da costruire rispetto ai costosi equivalenti statunitensi. L’evento ha anche evidenziato il crescente rapporto tra Pechino e Mosca, con la presenza del jet russo Sukhoi Su-57.
_Joe Leahy su Financial Times_

*Gli affari di Elon.* Elon Musk sta puntando sull’Italia con un investimento di almeno 1,5 miliardi di euro attraverso il sistema di connessione satellitare Starlink, che potrebbe sfidare operatori nazionali come Tim e Open Fiber e aprirgli le porte del mercato europeo. La sua presenza alla festa nazionale di Fratelli d’Italia ha coinciso con discussioni su intelligenza artificiale e Starlink. Tuttavia, un’inchiesta per corruzione coinvolge Andrea Stroppa, referente italiano di Musk, e un ufficiale della Marina, con possibili implicazioni per la partecipazione di Olidata Spa, di cui la moglie di Masala era azionista, nella filiera di Starlink. L’altra partita su cui gli investigatori hanno acceso i fari riguarda il progetto cloud è gestito dal Polo Strategico Nazionale, l’infrastruttura del Mef di cui fanno parte Tim, Leonardo, Cdp Equity e Sogei: lì sarebbero voluti arrivare le persone coinvolte in un’altra indagine della Procura di Roma, quella sulle presunte mazzette ricevute dall’ex dirigente Simone De Rose, che lavorava “a diretto riporto” dell’AD Pietro Labriola.
_Vincenzo Bisbiglia su Il Fatto Quotidiano_

*Un libero cittadino Usa.* Il governo guidato da Giorgia Meloni sta trattando con Elon Musk per un accordo sull’utilizzo dei satelliti Starlink, con il generale Franco Federici che coordina i lavori per l’accordo. Nonostante l’inchiesta Sogei che ha frenato la firma finale dell’accordo e le critiche di Musk al sistema giudiziario italiano, il governo evita di criticarlo apertamente, sottolineando che Musk è un privato cittadino americano. L’importanza di trattare con Musk è riconosciuta, anche in vista della necessità di riallinearsi con gli Stati Uniti sotto la presidenza di Trump. Meloni, mantenendo una posizione pragmatica, ha incontrato anche Ron DeSantis, governatore della Florida, evidenziando la rilevanza delle relazioni internazionali e degli interessi economici e politici in gioco.
_Ilario Lombardo su Stampa_

*Data center.* Paolo Benanti esplora l’idea di costruire data center sulla Luna, considerata una vera frontiera per la sicurezza e l’efficienza energetica dei dati. Aziende e agenzie spaziali, tra cui la startup LonestarData Holdings e l’Agenzia Spaziale Italiana in collaborazione con Thales Alenia Space, stanno lavorando su progetti per infrastrutture digitali lunari, con l’obiettivo di creare centri dati autonomi entro il 2026. Tuttavia, la sfida tecnologica è notevole, con problemi come la resistenza alle radiazioni e la necessità di un’alimentazione stabile. L’articolo evidenzia anche le tensioni geopolitiche e tecnologiche tra Cina e USA, che si manifestano in tre aree principali: la supremazia nell’energia pulita e nucleare, la guerra dei chip e la competizione per la presenza spaziale e le risorse lunari. Queste tensioni riflettono le rivalità terrestri e sollevano questioni etiche e legali sulla colonizzazione spaziale e l’uso delle risorse, sottolineando la necessità di una mediazione etica per prevenire conflitti futuri.
_Paolo Benanti su Sole 24 Ore_

*Emiliano scrive a Urso.* Il governatore Michele Emiliano ha inviato una lettera al ministro Adolfo Urso esprimendo forte preoccupazione per le affermazioni dell’AD Roberto Cingolani riguardo a un possibile distacco della divisione Aerostruttura dal gruppo Leonardo. Emiliano teme che tale scorporo possa avere ripercussioni negative sull’industria e sull’occupazione nella regione. La sua comunicazione mira a sollecitare un intervento o una riflessione a livello ministeriale per affrontare la questione.
_su Corriere del Mezzogiorno Puglia_

*Scuola.* Il Museo Agusta di Cascina Costa ha registrato oltre cinquemila visitatori nel 2024, con un incremento rispetto all’anno precedente, e si impegna in una crescente collaborazione con le scuole e con entità come Leonardo Elicotteri e la fondazione Leonardo La Civiltà delle Macchine. Recentemente ha ospitato un progetto del Politecnico di Milano chiamato “Innovazione in azione”, dove studenti hanno studiato l’innovazione tecnologica negli elicotteri, con un focus sulla sostenibilità. Il museo, che ha partecipato a festival e progetti di digitalizzazione, punta a coinvolgere tutte le scuole nel 2025 e attira visitatori nazionali e internazionali, essendo un simbolo di storia e tradizione nel settore motociclistico ed elicotteristico.
_Matteo Bertolli su Prealpina_

*Far pagare alla Russia.* Il segretario generale Mark Rutte e il presidente francese Emmanuel Macron si sono incontrati a Parigi per discutere la situazione in Ucraina, sottolineando la necessità di imporre un prezzo più alto alla Russia e ai suoi alleati autoritari per il loro ruolo nel conflitto. Macron ha enfatizzato l’importanza di un forte sostegno europeo all’Ucraina e ha ribadito che nessun accordo dovrebbe essere preso senza il coinvolgimento degli ucraini o degli europei. Entrambi i leader hanno espresso preoccupazione per le implicazioni militari e diplomatiche del conflitto, inclusa la presenza di soldati nordcoreani in Ucraina e il sostegno della Cina all’economia russa. Hanno anche evidenziato la necessità di un maggiore contributo europeo alla sicurezza collettiva nell’ambito della NATO.
_Riccardo Sorrentino su Sole 24 Ore_

*Eurobond.* L’ex ministro Giulio Tremonti discute l’impatto dei dazi e la fine dell’utopia della globalizzazione, sottolineando le differenze tra le promesse elettorali e le azioni di governo di Trump. Prevede che il secondo mandato di Trump comporterà una continuazione di deregolamentazione, detassazione e l’introduzione di ulteriori dazi, anche su prodotti europei. Tremonti evidenzia la necessità per l’Europa di costruire una difesa comune e considera la reintroduzione della leva militare obbligatoria in Italia per rafforzare lo spirito di unità nazionale. Infine, critica la strategia economica europea, che ha favorito l’industria automobilistica cinese a scapito di quella europea, e mette in discussione la sostenibilità del modello economico europeo basato su importazioni di energia a basso costo dalla Russia e difesa finanziata dagli Stati Uniti.
_Alessandro Barbera su Stampa_

*Miraggio.* L’Unione Europea sta considerando di reindirizzare parte dei fondi di coesione verso investimenti militari, in risposta alla pressione per il riarmo e alle politiche di Donald Trump, che minaccia di ridurre il supporto militare degli USA ai paesi europei. Questa mossa, che mira a rafforzare la mobilità delle forze armate e l’industria bellica, riflette un cambiamento di atteggiamento in Europa, che aspira a un ruolo di maggiore potenza militare. Tuttavia, la realtà europea postbellica è stata caratterizzata da un approccio più diplomatico e commerciale piuttosto che dalla forza militare. La crescente destra europea accoglie con favore il riarmo, ma la frammentazione interna e i nazionalismi crescenti rendono incerta la capacità dell’Europa di agire unita. Inoltre, il riarmo potrebbe pesare sui cittadini europei, con governi di destra che potrebbero sfruttare l’autoritarismo e l’illusione di un rilancio industriale tramite la produzione bellica.
_Marco Bascetta su Manifesto_

*Guerra dei caduti.* La questione delle decorazioni militari ai caduti di Nassiriya, avvenuta 21 anni fa, è al centro di un dibattito tra il rispetto delle regole dello Stato Maggiore della Difesa e il Quirinale, e le richieste delle famiglie delle vittime supportate da proposte legislative. Tre disegni di legge simili mirano a conferire la medaglia d’oro al valore militare o alla memoria ai caduti, ma la concessione di tali onorificenze è regolata da criteri precisi che valutano l’eroismo e il rischio personale. Le famiglie delle vittime chiedono riconoscimento, paragonando il loro caso ad altri in cui non ci sono stati rifiuti, e sottolineano anche l’aspetto economico legato alle pensioni di reversibilità. Per risolvere la questione, si sta cercando di regolamentare la procedura, con la Commissione Difesa della Camera che lavora a una soluzione unificata per riconoscere tutti i militari italiani caduti dal 1950 al 2014, evitando scontri e polemiche.
_Simone Canettieri su Foglio_

*Comandante.* Il generale Salvatore Luongo è stato nominato all’unanimità come nuovo comandante generale dei carabinieri in un consiglio dei ministri che ha deliberato in meno di un minuto. La sua candidatura, fortemente sostenuta dal ministro della Difesa Guido Crosetto, ha superato le resistenze iniziali all’interno dell’esecutivo. Luongo, apprezzato sia dal Quirinale che dalle opposizioni, vanta una carriera di spicco sia sul campo che negli uffici, avendo ricoperto ruoli chiave come comandante provinciale a Roma e Milano e capo dell’ufficio legislativo della Difesa. È noto per la sua visione di un’Arma moderna e vicina alle esigenze della comunità, con un focus sulla sicurezza urbana e la prevenzione dei reati attraverso la tecnologia. La sua nomina è stata accolta con orgoglio dalla premier Giorgia Meloni, che ha sottolineato la sua competenza ed esperienza.
_su Repubblica_

*Sfida.* Amazon sta sfidando Nvidia nel settore dei chip per l’intelligenza artificiale, con piani di lanciare nuovi processori attraverso la sua divisione cloud AWS e la startup acquisita Annapurna Labs. Il gigante dell’e-commerce ha incluso nel suo budget 2024 una spesa di 75 miliardi di dollari in infrastrutture tecnologiche, segnalando un significativo investimento nel campo dell’AI. Il nuovo chip Trainium 2, destinato all’addestramento di modelli AI, è attualmente in fase di test e si pone come potenziale concorrente ai processori di Nvidia. Amazon, che è già un grande cliente di Nvidia insieme a Microsoft e Meta, sta cercando di ridurre la dipendenza e di costruire una propria infrastruttura AI, un passo che richiede un notevole investimento finanziario. Inoltre, Amazon sta esplorando l’energia nucleare per alimentare i suoi data center, collaborando con Energy Northwest e Dominion Energy per una transizione verso fonti energetiche a basse emissioni.
_Biagio Simonetta su Sole 24 Ore_

*Gestione dati.* L’Italia deve affrontare sfide significative in termini di gestione dei dati e di cybersecurity per sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale nel settore manifatturiero. Molti dati aziendali non vengono raccolti sistematicamente o non sono di qualità adeguata, limitando lo sviluppo di applicazioni IA che potrebbero mantenere il vantaggio competitivo del “Made in Italy”. È necessario un approccio consapevole e proattivo, con investimenti in raccolta e gestione dati, sviluppo di applicazioni IA e protezione dei dati. La cybersecurity diventa un elemento chiave per difendere il vantaggio competitivo nazionale nell’era digitale, in cui l’IA può essere una risorsa strategica per l’innovazione e la differenziazione nel mercato globale.
_Giuliano Noci su Sole 24 Ore Rapporti_

*Impato.* L’evento “Ai Transition” organizzato dal Sole 24 Ore a Milano si concentra sull’intelligenza artificiale e il suo impatto sul sistema produttivo italiano. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito l’AI come la rivoluzione del terzo millennio. Durante l’evento, che si svolge il 13 e 14 novembre 2024, si discuteranno i vantaggi e i rischi dell’AI per le aziende di diversi settori, con un’attenzione particolare alla sicurezza dei dati e alla comparazione degli investimenti in AI tra Italia e altri Paesi UE. Si esploreranno le implicazioni dell’AI sulla catena del valore aziendale, sulle professioni e sulla governance pubblica e aziendale dell’AI. Tra i relatori figurano esperti di rilievo nel campo dell’AI e rappresentanti istituzionali, con il Politecnico di Milano come partner scientifico e la possibilità di seguire l’evento in presenza o in streaming. Tra gli Official partner figura anche Leonardo.
_su Sole 24 Ore Rapporti_

*Cyber.* Gli attacchi informatici sono in aumento, con un incremento del 18% nel terzo trimestre del 2024, secondo l’ultimo Threat Intelligence Report dell’Osservatorio Cybersecurity di Exprivia. In Italia, si sono verificati 681 episodi di cybercrime, con un notevole aumento degli attacchi e degli incidenti, molti dei quali causati da vulnerabilità nei sistemi di sicurezza della supply chain. L’intelligenza artificiale è coinvolta nel 18% degli incidenti, mentre il 48% è dovuto a falle nelle infrastrutture interne delle aziende. La maggior parte degli attacchi mira a un profitto economico, con il furto di dati in testa alle minacce, in particolare per le medie imprese. Le nuove normative europee Nis2 e Dora mirano a rafforzare gli standard di sicurezza aziendali, sottolineando l’importanza di non abbassare la guardia e di investire in formazione per la prevenzione del cybercrime.
_Angela Zoppo su Mf_

*Truffatori.* I capi azienda e i manager sono diventati bersagli di sofisticate truffe informatiche, tra cui la Business Email Compromise (BEC), che negli Stati Uniti ha portato all’estorsione di quasi tre miliardi di dollari nel 2023. I truffatori compromettono le email aziendali e, approfittando dell’assenza dei dirigenti, inducono i responsabili dei pagamenti a trasferire somme ingenti. L’uso di deepfake, che permette di imitare voci e volti, ha ulteriormente rafforzato l’efficacia di queste truffe, come dimostra il caso di una banca di Hong Kong che ha perso 25 milioni di dollari a causa di una videoconferenza falsificata con l’AI. Questi attacchi rendono indispensabile l’adozione di procedure interne molto rigorose per prevenire frodi sempre più avanzate.
_su Sole 24 Ore Rapporti_

*Codice fra chi attacca e difende.* Nel 2024 OpenAI ha bloccato oltre venti operazioni che utilizzavano intelligenza artificiale generativa per disinformazione e attacchi mirati, dimostrando come l’AI sia diventata un’arma a doppio taglio nel campo della cybersecurity. Mentre i criminali informatici sfruttano l’AI per creare contenuti ingannevoli e malware sofisticati, gli esperti di sicurezza utilizzano strumenti simili per intercettare e prevenire minacce. La sfida è in continua evoluzione, con una corsa agli armamenti tecnologici che vede entrambe le parti cercare di superarsi a vicenda. La competenza umana rimane essenziale, ma l’automazione e l’AI generativa stanno cambiando il modo in cui si scrive il software e si difendono i sistemi. Nonostante i progressi, la mancanza di competenze informatiche di base rimane un punto debole, soprattutto nelle piccole e medie imprese, offrendo ai criminali un vantaggio culturale.
_Enrico Pagliarini su Sole 24 Ore Rapporti_

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

*Falsa partenza.* Il piano Transizione 5.0, volto a sostenere la trasformazione digitale ed energetica delle imprese, ha avuto una partenza lenta, con solo 99 milioni di euro prenotati in crediti d’imposta da 324 imprese, pari all’1,6% dei 6,23 miliardi di euro disponibili. Il governo sta pianificando correttivi per stimolare una maggiore adesione, tra cui l’aumento delle aliquote fino al 60% e la possibilità di cumulare gli incentivi con i crediti per la Zona economica speciale del Mezzogiorno. Inoltre, si prevede una revisione dei tetti di spesa e l’introduzione di superincentivi per i pannelli fotovoltaici made in Europe. Queste modifiche, che potrebbero essere retroattive dal 1° gennaio 2024, sono volte a rendere il piano più attraente e a raggiungere gli obiettivi di investimento entro la fine del 2025.
_Carmine Fotina su Sole 24 Ore_

*Concordato.* Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri prevede la riapertura del concordato preventivo biennale fino al 12 dicembre, ma solo per le partite IVA soggette alle “pagelle fiscali”, escludendo i contribuenti forfettari. Inoltre, il bonus Natale di 100 euro sarà esteso alle famiglie monogenitoriali, ampliando così la platea dei beneficiari. Il governo mira a raddoppiare il numero dei potenziali beneficiari del bonus, che era inizialmente destinato ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 28mila euro. Queste misure fiscali hanno l’obiettivo di abbattere le aliquote Irpef, in particolare sul secondo scaglione, e di sostenere il ceto medio attraverso una riduzione delle tasse. La riapertura del concordato è vista dal governo come un segno di ascolto verso le categorie e i professionisti, nonostante le critiche da parte dell’opposizione.
_Giovanni Parente su Sole 24 Ore_

*Revisori.* Fratelli d’Italia (FdI) ha presentato 190 emendamenti alla legge di bilancio, tra cui spiccano proposte che mirano a modificare vari aspetti della manovra attuale. Tra le misure proposte vi è l’aumento della soglia per l’obbligo di un rappresentante del Mef nei collegi di revisione delle entità finanziate pubblicamente, l’esclusione del personale militare e delle forze di polizia dal blocco parziale del turnover e un contributo di 500 euro annui per figlio fino a 14 anni per famiglie con Isee sotto i 35mila euro. Inoltre, FdI propone limiti ai compensi esteri per i politici, con un tetto di 50 mila euro lordi, e il ripristino dei fondi per la Metro C di Roma e risorse aggiuntive per inquilini morosi incolpevoli. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, critica lo sciopero contro la manovra, sottolineando l’impegno del governo nel ridurre le tasse.
_Luca Monticelli su Stampa_

*Genitori single.* Il governo ha criticato la decisione dei sindacati di scioperare contro la manovra economica che prevede tagli alle tasse e l’estensione dei bonus per i redditi più bassi, tra cui il “Bonus Natale” di 100 euro, che sarà raddoppiato per includere due milioni di beneficiari, inclusi i genitori single. Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge che prevede anche la riapertura del concordato fiscale per gli autonomi fino al 12 dicembre. Gli emendamenti alla Legge di Bilancio e al decreto fiscale sono numerosi, con proposte come il finanziamento per la Metro C di Roma e un contributo annuale per attività extrascolastiche. Il Ministero delle Infrastrutture ha stanziato 700 milioni di euro per affrontare l’aumento dei prezzi nei cantieri pubblici, con la promessa di ulteriori risorse.
_Mario Sensini su Corriere della Sera_

*Rottura.* Le trattative per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, che coinvolge 1,4 milioni di lavoratori, sono giunte a una rottura, portando i sindacati Fim, Fiom e Uilm a proclamare uno sciopero di 8 ore. Il disaccordo è incentrato sulle proposte economiche: i sindacati richiedono un aumento di 280 euro lordi in tre anni, mentre le aziende offrono 173,37 euro in quattro anni, legati alle previsioni dell’inflazione. Gli scioperi potrebbero iniziare a dicembre, dopo la moratoria che scade il 15 novembre. Federmeccanica evidenzia le difficoltà del settore, con un fatturato ai minimi dal 2021 e sostiene che non è possibile per le imprese in crisi sostenere aumenti salariali superiori all’inflazione.
_Rita Querzè su Corriere della Sera_

*Senza Cassa.* Circa 30.000 lavoratori dell’industria automobilistica italiana rischiano il posto di lavoro a causa dell’imminente esaurimento degli ammortizzatori sociali, con aziende come Marelli e Yanfeng già in difficoltà. La cassa integrazione ha registrato un aumento del 17,3% a settembre rispetto all’anno precedente, con settori come l’elettrodomestico e la siderurgia anch’essi colpiti. La Uilm sottolinea l’importanza di evitare licenziamenti di massa e chiede al governo di rifinanziare gli ammortizzatori sociali. Nel frattempo, i sindacati metalmeccanici hanno interrotto le trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale e proclamato uno sciopero, in disaccordo con le proposte salariali delle associazioni datoriali e preoccupati per possibili cambiamenti nel modello contrattuale.
_Claudia Luise su Stampa_

*Decontribuzione.* Natale Mazzuca, vice presidente di Confindustria per le Politiche strategiche per lo sviluppo del Mezzogiorno, sottolinea l’importanza della Decontribuzione Sud come leva per la crescita economica del territorio. Mazzuca evidenzia che le misure attuali nella legge di bilancio non sono sufficienti e richiede una visione strategica che rafforzi le politiche esistenti per superare i gap strutturali del Sud. La perdita della Decontribuzione Sud, secondo Mazzuca, non è compensata dalle nuove agevolazioni per le assunzioni di soggetti svantaggiati e si auspica la creazione di una nuova misura altrettanto efficace. Infine, Mazzuca riconosce segnali positivi di vitalità dal Mezzogiorno, come la crescita del PIL e delle esportazioni, e l’aumento dell’occupazione, sottolineando la necessità di una strategia mirata che supporti le eccellenze esistenti e il tessuto economico e sociale del Sud.
_Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore_

*Poveri, Nord peggio del Sud.* Il rapporto Caritas evidenzia che la povertà in Italia è in aumento, con quasi un milione di famiglie in povertà assoluta, il doppio rispetto a dieci anni fa, e con il Nord che sta peggiorando più del Sud. Nonostante l’economia in crescita e l’aumento dell’occupazione, la povertà rimane un fenomeno endemico e persistente, con un aumento significativo di persone assistite dalla Caritas dal 2015. Il rapporto sottolinea anche la complessità della povertà, che va oltre l’aspetto economico, e critica le politiche governative attuali, come l’abolizione del Reddito di cittadinanza e l’introduzione di misure meno efficaci, lasciando senza aiuto il 40% dei bisognosi al Nord e creando incertezza sul futuro delle famiglie escluse dal sostegno.
_Valentina Conte su Repubblica_

*Riequilibrio.* Durante la sua visita in Cina, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha discusso il tema del riequilibrio commerciale con il presidente cinese Xi Jinping, ricevendo assicurazioni per un’apertura commerciale su basi paritarie. Mattarella ha sottolineato l’importanza di rimuovere gli ostacoli agli investimenti e ai beni italiani in Cina, e ha promosso l’idea di un’apertura reciproca come quella sperimentata nell’Unione Europea. La visita ha rafforzato la fiducia e la cooperazione bilaterale, con un occhio alle tensioni geopolitiche e ai cambiamenti in atto a seguito delle elezioni americane. Infine, a Canton Mattarella ha espresso il suo supporto agli imprenditori italiani, sottolineando il loro ruolo cruciale nell’economia e l’impegno della Repubblica nel sostenerli.
_Lina Palmerini su Sole 24 Ore_

*Pausa.* Wall Street ha rallentato e i mercati europei sono stati colpiti dal rischio di nuovi dazi, con Milano che ha perso il 2,4%. Il presidente rieletto degli Stati Uniti, Donald Trump, si trova di fronte a una situazione economica e finanziaria più complessa rispetto al suo primo mandato, con un debito pubblico/PIL salito al 122% e un deficit al 6,7%. I mercati azionari hanno reagito con entusiasmo alla sua vittoria, ma ora si trovano di fronte alla realtà di un contesto macroeconomico cambiato, con un mercato obbligazionario che riflette preoccupazioni per l’inflazione e un dollaro che continua a rafforzarsi. Il programma di Trump potrebbe espandere ulteriormente il deficit, limitando la sua capacità di attuare politiche fiscali espansive e mettendo pressione sulle spese per interessi, che hanno raggiunto livelli record.
_Vito Lops su Sole 24 Ore_

*Cop29 e dono divino.* Alla Cop29 di Baku, il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha esaltato la rivoluzione dell’energia pulita, mentre il presidente azero Ilham Aliyev ha difeso i combustibili fossili come dono divino, contrastando con gli impegni presi alla Cop28 per ridurre l’uso di fonti fossili. Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha sostenuto la transizione verde senza rinunciare a gas, petrolio e nucleare. La conferenza ha visto la partecipazione insolita di delegati talebani e l’assenza di molti leader sviluppati. Sono attesi interventi importanti come quello della premier Giorgia Meloni, mentre è stato firmato un accordo per il Fondo aiuti per i danni climatici e si discute di un mercato mondiale delle emissioni di carbonio.
_Sara Gandolfi su Corriere della Sera_

*Sostenibilità.* La settima edizione dell’evento “L’Economia del Futuro”, incentrata sulla sostenibilità e la rigenerazione, si tiene oggi e domani alla Triennale di Milano, con l’apertura del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin. L’evento riunisce esperti e leader di settore per discutere di sviluppo economico e sociale sostenibile, con un programma che include innovazione in agricoltura, moda sostenibile e governance aziendale rispettosa della natura. Tra gli ospiti figurano Cosimo Accoto, Livia Giuggioli Firth, Riccardo Illy, e altri importanti nomi internazionali. Il festival affronta anche le sfide globali come la possibile uscita degli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi e l’aumento delle emissioni di CO2, sottolineando l’importanza dell’impegno collettivo per un futuro migliore.
_Francesca Gambarini su Corriere della Sera_

*Decarbonizzazione.* Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano, Gilberto Pichetto Fratin, ha delineato la strategia energetica nazionale che mira alla decarbonizzazione e all’indipendenza energetica, con l’obiettivo di eliminare il carbone entro il 2025 e di investire nelle energie rinnovabili. Tuttavia, l’Italia continua a considerare nuovi contratti di gas naturale se economicamente vantaggiosi e sostiene il ritorno al nucleare civile, con la possibilità di avviare il primo reattore nel 2031. A livello internazionale, l’Italia, insieme all’UE, chiede un quadro finanziario sostenibile per la finanza climatica e propone criteri condivisi per i contributi degli Stati. Inoltre, il Paese si impegna a contribuire al fondo per il Loss and Damage e a perseguire gli obiettivi di installazione di rinnovabili, nonostante le sfide territoriali e le resistenze regionali.
_Luca Fraioli su Green&Blue_

*Shell sconfigge gli ambientalisti.* La Corte d’Appello dell’Aja ha annullato la sentenza di primo grado che obbligava Shell a ridurre le sue emissioni di CO2 del 45% entro il 2030 rispetto al 2019, sostenendo che non esiste un consenso tra i climatologi su una percentuale specifica di riduzione imponibile a una singola azienda. Gli attivisti ambientali, guidati da Milieudefensie, hanno espresso delusione ma promettono di continuare la lotta. La Corte ha riconosciuto la responsabilità individuale di Shell nella riduzione delle emissioni, ma ha evidenziato che imporre un taglio solo a Shell potrebbe non avere effetti positivi sull’ambiente, dato che altre compagnie potrebbero sostituirla nel commercio dei combustibili. Shell ha dichiarato di perseguire l’obiettivo di diventare un’azienda a emissioni nette zero entro il 2050 e di investire in energia a basse emissioni di CO2, nonostante abbia recentemente ridotto i suoi target di riduzione delle emissioni. La decisione arriva in un momento critico per la lotta al cambiamento climatico, con la Cop29 in corso e le recenti elezioni di Donald Trump, che ha promesso di ritirare gli USA dagli Accordi di Parigi.
_Michele Pignatelli su Sole 24 Ore_

*Boom.* A2A ha rivisto al rialzo le proprie stime economiche, prevedendo un utile netto superiore agli 800 milioni di euro entro il 2024 e ha annunciato un aumento del dividendo. L’azienda sottolinea l’importanza di investimenti significativi in infrastrutture per la transizione energetica in Europa, per mantenere la competitività e l’autonomia, evitando di cedere asset strategici a entità straniere. Il CEO Renato Mazzoncini evidenzia che A2A ha già investito 8 miliardi di euro tra il 2021 e il 2024, con il 70% dei Capex previsti al 2030 già autorizzati o in cantiere. Il piano aggiornato al 2035 di A2A conferma gli obiettivi finanziari e prevede investimenti per 22 miliardi di euro, con un focus sulla crescita e un piano di azionariato per i dipendenti. Infine, Mazzoncini apre alla possibilità futura del nucleare nell’energy mix italiano, pur non essendo attualmente nei piani di A2A.
_Cheo Condina su Sole 24 Ore_

*Sinergie.* Il Ministero dell’Economia e Lufthansa hanno raggiunto un accordo per la partecipazione di Lufthansa in Ita Airways, con l’approvazione dell’UE attesa per fine novembre. Lufthansa acquisirà il 41% di Ita attraverso un aumento di capitale da 325 milioni di euro, con il closing previsto a metà gennaio 2025. Si prevedono sinergie per 150 milioni di euro già nel 2025, grazie a codeshare, ottimizzazione di hub e rete di collegamenti, e integrazione di programmi fedeltà. Lufthansa potrà aumentare la sua quota al 90% nel 2025 con un ulteriore investimento di 325 milioni di euro. Entro il 2033, Lufthansa avrà l’opzione di acquistare il restante 10% di Ita, con l’obiettivo di raggiungere sinergie del 70-80% nel biennio 2026-2027, inclusa l’adesione di Ita a Star Alliance e altre joint venture.
_Leonard Berberi su Corriere della Sera_

*Mps.* Il volume di scambi sulle azioni del Monte dei Paschi di Siena è stato insolitamente alto negli ultimi giorni, con oltre 137 milioni di azioni scambiate, pari a circa il 10% del capitale della banca, in vista di un imminente collocamento di azioni da parte del Tesoro, che detiene il 26,7%. Il mercato si concentra sulla terza tranche di privatizzazione di Mps, con il governo che mira a ridurre la sua quota al di sotto del 20% entro fine anno. Gli investitori potrebbero stare acquistando azioni in previsione di questo collocamento, seguendo un modello simile a quello usato da Unicredit per Commerzbank. Nel frattempo, si specula su possibili interessati all’acquisto di Mps, tra cui Banco Bpm e Unipol, nonostante le dichiarazioni dei loro CEO sulla loro strategia autonoma, e l’ipotesi di un gruppo di investitori italiani che potrebbe voler costruire un presidio nazionale per proteggere la banca da acquisizioni estere.
_Daniela Polizzi su Corriere della Sera_

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

*Falchi.* Donald Trump ha nominato Michael Waltz, ex Berretto Verde e deputato repubblicano, come consigliere per la sicurezza nazionale, mentre Marco Rubio, senatore della Florida, è previsto come segretario di Stato, sebbene la sua nomina non sia ancora stata confermata ufficialmente. Kristi Noem, governatrice del South Dakota, è stata scelta per dirigere il dipartimento di Homeland Security, con un focus sull’immigrazione. Altre nomine includono Mike Huckabee come ambasciatore in Israele e John Ratcliffe come direttore della CIA. Queste scelte riflettono una politica estera potenzialmente più aggressiva, con un’enfasi sulla Cina e una possibile riduzione dell’interventismo americano in favore di un approccio “America First”.
_Monica Sargentini su Corriere della Sera_

*Anti-Pechino.* Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una svolta radicale nella politica estera americana, nominando figure chiave come il senatore Marco Rubio a Segretario di Stato e Mike Waltz come Consigliere per la Sicurezza Nazionale. Queste nomine segnano un orientamento deciso verso un approccio realista e duro nei confronti di Cina, Iran e i conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Kristi Noem, governatrice del South Dakota, è stata nominata Segretario della Homeland Security, noto per la sua posizione rigida sul controllo dei confini e la sua opposizione agli investimenti cinesi negli USA. Questi cambiamenti indicano un impegno per contrastare l’influenza cinese e adottare una politica estera più assertiva, con Rubio che ha una lunga storia di opposizione a Pechino e Waltz che porta una solida esperienza in sicurezza e difesa.
_Alberto Simoni su Stampa_

*Verdetto sospeso.* Il processo contro Donald Trump per il pagamento di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels, per nascondere una relazione sessuale prima delle elezioni del 2016, ha subito un ulteriore rinvio. La giuria popolare ha già condannato Trump, ma la sentenza della Corte Suprema che estende l’immunità presidenziale ha complicato la situazione, portando il giudice Juan Merchan a posticipare la decisione sulla pena. Mentre i procedimenti federali potrebbero essere fermati o perdonati, quelli statali, inclusa l’accusa di New York per il caso Daniels, rimangono in sospeso. Il giudice Merchan ha rinviato la decisione fino al 19 novembre, lasciando aperta la possibilità che il neopresidente Trump possa evitare una pena significativa o ricevere un perdono presidenziale da Biden.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_

*Piano per la vittoria.* L’Ucraina sta elaborando un piano per convincere il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, a sostenere il paese attraverso proposte di affari preferenziali, accesso alle materie prime e la possibilità di sostituire le truppe statunitensi in Europa con forze ucraine dopo la guerra. Queste proposte, consigliate dagli alleati europei e statunitensi, mirano a incentivare la cooperazione con Kiev e prevenire un accordo di pace tra Trump e la Russia che potrebbe danneggiare l’Ucraina. Alcuni leader aziendali ucraini stanno considerando di offrire a Trump il potere di decidere chi può fare affari nel paese, con l’idea di favorire gli investimenti occidentali piuttosto che cinesi. Tuttavia, c’è preoccupazione che, nonostante gli sforzi, gli Stati Uniti possano ridurre il loro supporto militare all’Ucraina e che la Russia possa ottenere un accordo di pace vantaggioso, mentre l’Europa teme di essere esclusa dalle trattative.
_Henry Foy su Financial Times_

*Tre fronti.* Il presidente russo Vladimir Putin ha intensificato l’offensiva militare in Ucraina, ordinando attacchi su tre fronti, mentre il segretario di Stato americano Antony Blinken è a Bruxelles per coordinare la difesa con i leader NATO e europei. In Ucraina, una tragedia ha colpito Kryvyj Rih, dove una madre e i suoi tre figli sono stati uccisi dalle bombe russe. L’Europarlamento, guidato da Roberta Metsola, ha convocato una sessione plenaria straordinaria per sostenere l’Ucraina dopo 1.000 giorni di conflitto. Le forze russe mirano a conquistare nuovi territori, inclusa una centrale termoelettrica a Kurakhove, e nonostante le perdite, continuano a spingere verso obiettivi strategici, con Kiev che avverte che senza sufficiente supporto, l’avanzata russa potrebbe estendersi ben oltre le regioni di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Lugansk.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_

*Autunno difficile.* Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta affrontando un autunno difficile, con un calo di consenso popolare e un contesto internazionale in evoluzione. I sondaggi mostrano una riduzione del suo gradimento, passando dal 90% di due anni fa al 59% secondo recenti rilevazioni, mentre altri studi indicano un gradimento oscillante tra il 30 e il 40%. Cresce in Ucraina la propensione a un compromesso territoriale per la pace, con il 32% degli ucraini disposti a cedere territori. Zelensky, un tempo attore e ora leader in guerra, è criticato per la mancanza di esperienza e per essersi isolato in un circolo ristretto di consiglieri. Nonostante la sua popolarità e il coraggio dimostrato, deve ora navigare un periodo complesso del conflitto e affrontare sfide interne, come la lotta alla corruzione e la gestione dell’esercito, in un’Europa divisa e con un sostegno americano incerto.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_

*Droni.* La guerra tra Ucraina e Russia è caratterizzata da un intenso utilizzo di droni, con centinaia di ordigni lanciati da entrambe le parti, causando morti e danni alle infrastrutture. L’Ucraina affronta una carenza di soldati e cerca nuove reclute, anche attraverso influencer, mentre le forze russe avanzano. Si parla di trattative segrete per sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche, ma non ci sono aggiornamenti. L’elezione di Donald Trump negli USA potrebbe portare a un cambio di strategia, con la nomina di Marco Rubio e Mike Waltz, falchi critici verso la NATO ma favorevoli a una linea dura contro la Russia, suggerendo un possibile aumento del supporto militare all’Ucraina.
_Davide Maria De Luca su Domani_

*Verso Teheran.* L’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti, che in precedenza sostenevano la linea dura di Trump contro l’Iran, stanno ora cercando di migliorare le relazioni con Teheran a causa delle preoccupazioni sull’impegno degli Stati Uniti per la loro sicurezza. Questo cambiamento arriva dopo l’escalation delle tensioni regionali in seguito a un attacco di Hamas contro Israele, con entrambi gli Stati del Golfo che preferiscono evitare un coinvolgimento diretto. Nonostante le speranze che Trump porti la pace nella regione, si teme che il suo sostegno a Netanyahu possa esacerbare la situazione. Tra gli sviluppi recenti, un accordo mediato dalla Cina per ripristinare le relazioni tra Arabia Saudita e Iran e discussioni sulla cooperazione in materia di difesa, evidenziano un cambiamento significativo nell’approccio del Golfo rispetto alla precedente presidenza di Trump.
_Chloe Cornish su Financial Times_

*Laboratorio per robot killer.* L’Euro-Med Monitor ha dichiarato che l’uso di robot armati con intelligenza artificiale (IA) da parte dell’IDF nella Striscia di Gaza è illegale e costituisce un crimine contro l’umanità, in quanto tali sistemi non riescono a distinguere tra obiettivi civili e militari. Gli attacchi notturni a Gaza, che hanno causato esplosioni e feriti tra i civili, sono stati attribuiti a robot equipaggiati con esplosivi. Secondo il diritto internazionale, l’uso dell’IA in guerra dovrebbe limitarsi alla raccolta di dati, lasciando a un essere umano la decisione finale sull’attacco a un obiettivo. Tuttavia, si ritiene che l’IDF permetta ai sistemi di IA di prendere decisioni autonome sugli attacchi, con un ruolo marginale degli esseri umani. Gaza è stata descritta come un laboratorio per le start-up israeliane di difesa per testare nuove armi IA, con gravi implicazioni per le vittime civili e il rispetto del diritto internazionale.
_Francesca Canto su Domani_

*Pro coloni.* Mike Huckabee, un cristiano evangelico e fervente sostenitore di Israele, è stato scelto come prossimo ambasciatore degli Stati Uniti a Gerusalemme, noto per la sua posizione favorevole agli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Il suo omologo israeliano a Washington, Yechiel Leiter, condivide visioni simili e ha radici negli Stati Uniti e legami con il rabbino fondamentalista Meir Kahane. Nel contesto politico israeliano, si rafforza l’idea di annettere i Territori palestinesi occupati, con dichiarazioni di politici israeliani che indicano il 2025 come anno per affermare la sovranità su Giudea e Samaria. Nonostante ciò, alcune fonti suggeriscono che l’ex presidente Trump potrebbe non appoggiare incondizionatamente le ambizioni nazionalistiche di Israele. Incontri e discussioni tra leader israeliani e americani, inclusi Trump e il presidente israeliano Herzog, continuano a delineare le future politiche e relazioni tra i due paesi.
_Fabiana Magrì su Stampa_

*Houti.* I ribelli Houti dello Yemen hanno attaccato con missili e droni le navi militari americane nel Mar Rosso, prendendo di mira due cacciatorpediniere nello stretto di Bab el-Mandeb. Il portavoce militare Houti ha affermato che l’offensiva è durata otto ore. Il Pentagono ha confermato l’attacco, negando però che la portaerei Lincoln fosse coinvolta, e ha annunciato che tutti i missili sono stati intercettati. L’attacco è avvenuto vicino alla città portuale di Hodeida, e segue una serie di aggressioni Houti contro Israele e il traffico commerciale marittimo, iniziati dopo lo scoppio della guerra di Gaza nell’ottobre 2023.
_su Repubblica_

*Alle urne.* La Germania si prepara per elezioni anticipate il 23 febbraio dopo che i capigruppo parlamentari hanno trovato un accordo sulla data. Il cancelliere Olaf Scholz affronterà un voto di fiducia il 16 dicembre, ma è improbabile che lo superi a causa della mancanza di una maggioranza solida, dopo l’uscita dei liberali dal governo. Il presidente Frank-Walter Steinmeier ha dato il via libera al voto anticipato, e in caso di scioglimento delle Camere, le nuove elezioni dovranno tenersi entro 60 giorni. La crisi politica tedesca è stata aggravata da una recessione economica e da un aumento del sostegno ai partiti estremisti. Friedrich Merz della CDU è il favorito per diventare il prossimo cancelliere, mentre la SPD potrebbe confermare Scholz come suo candidato nonostante la sua bassa popolarità.
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_

*Imperturbabile.* Il cancelliere tedesco Olaf Scholz appare determinato a mantenere la sua posizione nonostante le difficoltà politiche e la popolarità del ministro della Difesa Boris Pistorius, che alcuni membri del partito SPD vedono come un potenziale candidato alla cancelleria. Tuttavia, il partito è preoccupato che un cambio di leadership possa causare ulteriori danni, come sottolineato dal direttore della Zeit, Giovanni di Lorenzo. Scholz ha recentemente nominato un fedele alleato, Matthias Mirsch, per guidare la campagna elettorale, ma ci sono voci interne che chiedono un cambiamento. La situazione ricorda il dibattito negli Stati Uniti sull’opportunità di sostituire Joe Biden con Kamala Harris, sollevando dubbi sull’efficacia di un cambio di leadership in corsa. Nel frattempo, il principale partito di opposizione, la CDU guidata da Friedrich Merz, guadagna terreno nei sondaggi.
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

*Battaglia su Fitto.* La decisione sulla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente Ue è stata posticipata, nonostante il suo impegno dichiarato per l’Europa e un curriculum qualificato. Fitto, appartenente al gruppo conservatore Ecr, non gode del sostegno di Socialisti, Liberali e Verdi per la vicepresidenza esecutiva. La premier Meloni ha difeso Fitto, criticando il Pd per la loro posizione e sottolineando la sua competenza. Durante l’audizione, Fitto ha ribadito il suo impegno per l’Unione europea e ha cercato di costruire ponti tra le diverse fazioni politiche, nonostante le divergenze. La decisione finale sui vicepresidenti esecutivi e sul commissario ungherese alla Salute è attesa nei prossimi giorni.
_Francesca Basso su Corriere della Sera_

*FdI vota Ursula.* La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha fatto una visita al Parlamento europeo per sbloccare la situazione di stallo riguardante l’entrata in carica del nuovo esecutivo comunitario, prevista per il primo dicembre. Ha incontrato separatamente i leader dei principali gruppi politici e si prevede un ulteriore incontro congiunto per promuovere i sei vicepresidenti esecutivi. La decisione sul loro futuro è stata rimandata, così come la valutazione del commissario ungherese designato Olivér Várhelyi. Von der Leyen ha ottenuto il sostegno di Fratelli d’Italia per il suo collegio, ma rischia di perdere parti della sua maggioranza a causa di dubbi sulle nomine e veti incrociati tra i gruppi politici. Raffaele Fitto, suggerito dal governo italiano, è supportato da Ppe, Patrioti ed Ecr, ma incontrato opposizione da socialisti, liberali e verdi.
_Francesca Basso su Corriere della Sera_

*Se ne vadano.* Elon Musk ha criticato duramente i giudici italiani per aver sospeso la convalida dei trattenimenti di sette migranti, definendo Sea Watch un’organizzazione criminale e scatenando reazioni indignate dall’opposizione e dalla magistratura. Il CSM ha definito le sue parole un pericolo per la democrazia, mentre il vicepremier leghista Matteo Salvini ha espresso sostegno a Musk, sottolineando la sua incredulità rispetto alla possibile condanna per aver bloccato gli sbarchi di migranti. L’opposizione e l’Anm hanno chiesto rispetto per la magistratura e la sovranità italiana, mentre alcuni membri del governo hanno respinto l’ingerenza del magnate. Nel frattempo, i centri per migranti in Albania restano vuoti e si discute sulla manutenzione straordinaria dei centri per 3,2 milioni di euro.
_Adriana Logroscino su Corriere della Sera_

*La passione di Elon per l’Italia.* Elon Musk ha sviluppato una forte passione per l’Italia, che si manifesta attraverso amicizie politiche con figure come Giorgia Meloni e Matteo Salvini, e un interesse per gli affari nel paese, in particolare per il potenziale di Starlink, la sua azienda di satelliti. Musk ha espresso opinioni su questioni italiane, come l’immigrazione e la denatalità, e ha investito in iniziative come la difesa di Salvini. Palazzo Chigi sta discutendo un possibile accordo con Starlink per la fornitura di connessioni sicure, mentre Musk è coinvolto anche in un’indagine su Andrea Stroppa, suo referente in Italia. La sua influenza si estende anche alla possibilità di facilitare le regole dell’UE sul linguaggio d’odio e alla visione di una Tesla low cost per il mercato italiano.
_Monica Guerzoni su Corriere della Sera_

*Amico ingombrante.* Giorgia Meloni ha sviluppato una “special relationship” con Elon Musk, comunicando direttamente tramite WhatsApp. Tuttavia, l’imprevedibilità di Musk e le sue pubbliche critiche a vari leader mondiali, compresi i giudici italiani, potrebbero diventare problematiche per Meloni, la cui politica si è concentrata sulla difesa dall’ingerenza straniera. Il legame con Musk è strategico per riallacciare i rapporti con l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la sua sfera politica, ma è anche un equilibrio delicato, dato che le incursioni di Musk nella politica italiana potrebbero essere viste come interferenze. Meloni deve calcolare attentamente i costi e i benefici di questa relazione, mentre alcuni membri di Fratelli d’Italia esprimono già critiche verso l’atteggiamento di Musk.
_Filippo Santelli su Repubblica_

*Ristrutturazione.* Il governo sta attuando una politica di gestione dell’immigrazione che prevede l’identificazione e il possibile rimpatrio accelerato di migranti irregolari attraverso centri in Albania, in base a un accordo con il primo ministro albanese Edi Rama. I tribunali italiani, attraverso videocollegamenti, decidono se concedere il diritto d’asilo o procedere al rimpatrio, con la possibilità di ricorso alla Corte di giustizia europea per questioni relative ai paesi considerati sicuri. Nonostante la controversia legale e le critiche dell’opposizione, il governo mostra ottimismo sulla lista dei paesi sicuri e sull’efficacia della deterrenza, come evidenziato dalla diminuzione del 62% degli sbarchi tra gennaio e ottobre. Intanto, i centri di accoglienza in Albania non chiuderanno, con un bando da 3,2 milioni di euro per la loro manutenzione e gestione.
_Felice Manti su Giornale_

*Nulla di eversivo.* L’ex presidente della Corte costituzionale italiana, Giancarlo Coraggio, difende il diritto dei giudici nazionali di rivolgersi alla Corte europea di giustizia in caso di dubbi sulla normativa nazionale, sottolineando che non c’è nulla di eversivo in questo comportamento. Coraggio spiega che la prassi di disapplicare la normativa nazionale in contrasto con quella europea è consolidata da decenni e non rappresenta una novità. Inoltre, evidenzia che la Corte di giustizia europea ha la primazia nell’interpretazione della normativa europea, mentre la Corte europea sui diritti umani si occupa di applicare la Convenzione europea sui diritti dell’uomo. Infine, Coraggio ricorda il caso Taricco, in cui la Corte costituzionale italiana ha difeso i principi fondamentali del proprio ordinamento costituzionale, pur riconoscendo l’ultima parola alla Corte di giustizia europea.
_Francesco Grignetti su Stampa_

*Norma contro Renzi.* Il governo ha proposto un emendamento alla legge di Bilancio che limita i compensi che i membri del governo, i parlamentari e i presidenti di Regione possono ricevere da soggetti esteri a un massimo di 50.000 euro lordi all’anno. La proposta, avanzata dalla deputata di Fratelli d’Italia Alice Buonguerrieri e sostenuta dal sottosegretario a Palazzo Chigi Alfredo Mantovano, sembra mirare a Matteo Renzi, noto per i suoi legami retribuiti con entità straniere, in particolare con l’Arabia Saudita. Tuttavia, la norma contiene eccezioni che permettono di ricevere compensi fino a 49.999 euro da società o Stati esteri e non si applica alle attività svolte nell’esercizio dei propri compiti istituzionali, una formulazione vaga che potrebbe essere sfruttata per aggirare le restrizioni. Esperti come Pier Luigi Petrillo evidenziano che la norma potrebbe paradossalmente sanare situazioni attualmente ambigue, permettendo di restare sotto il limite di 50.000 euro o di invocare i compiti istituzionali per giustificare i compensi esteri.
_Carlo di Foggia su Il Fatto Quotidiano_

*Antimafia.* Nel 2019 Giovanni Russo, allora procuratore aggiunto alla Direzione nazionale antimafia (Dna), scrisse una relazione non firmata segnalando irregolarità nel lavoro di Pasquale Striano, ma il procuratore nazionale dell’epoca, Federico Cafiero de Raho, non diede seguito all’allarme. Questo documento è stato ritrovato durante le indagini condotte dal procuratore di Perugia Raffaele Cantone e ha sollevato un caso interno alla Dna, mettendo in contrasto Russo e de Raho. De Raho, ora senatore del Movimento 5 Stelle, nega di aver ricevuto segnalazioni su Striano, mentre Russo sostiene di aver consegnato la relazione. La vicenda ha anche implicazioni politiche, dato che de Raho è vicepresidente della commissione antimafia e Russo è stato scelto come capo delle carceri dal governo Meloni. La difesa di Striano ha richiesto di spostare il procedimento a Roma, mentre la situazione rimane complessa con molti dettagli ancora da chiarire.
_Andrea Ossino su Repubblica_

*Spioni a Catania.* Massimo Romanelli, CEO della società GR Sistemi che fornisce servizi di intercettazione alle procure italiane, è indagato a Catania per accesso abusivo a sistemi informatici. L’inchiesta, chiusa dalla Procura di Catania, coinvolge anche Salvatore Malfa, ex responsabile operativo della GR Sistemi, e Dario Bordi, capo del GICO di Napoli. Sono emersi abusi nell’accesso ai sistemi di intercettazione della Procura di Siracusa, con 51 fascicoli compromessi. Le indagini hanno rivelato scambi di informazioni riservate e favori personali tra gli indagati, inclusi accessi non autorizzati e divulgazione di dati sensibili da parte di Malfa e altri dipendenti.
_Davide Milosa su Il Fatto Quotidiano_

*Pro Pal.* Il leader della Cgil, Maurizio Landini, ha lanciato un appello per una rivolta sociale, che ha trovato eco tra i militanti pro-Palestina, i quali si preparano a unirsi allo sciopero generale del 29 novembre. La protesta sindacale si allarga, coinvolgendo vari gruppi, tra cui centri sociali, Cobas e studenti, con tematiche che vanno dalla manovra economica al decreto sicurezza, dall’emergenza climatica alla pace e al conflitto in Medio Oriente. I gruppi pro-Palestina, che hanno già manifestato in passato, chiamano a uno sciopero generale per fermare quello che definiscono genocidio in Palestina e aggressione sionista in Libano. Nonostante le diverse piazze di protesta, i movimenti si uniscono in un fronte comune di antagonismo, senza incontrare opposizione dalle forze ufficiali della sinistra e del sindacalismo istituzionale. Landini sottolinea che lo sciopero è solo l’inizio di una mobilitazione più ampia per cambiare il Paese, mentre altri sindacati di base si uniscono per contrastare le politiche di austerità del Governo e le politiche di guerra.
_Alberto Giannoni su Giornale_

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