Rassegna stampa 14 luglio

SICUREZZA

DPP Difesa. Il Documento di Programmazione Pluriennale (DPP) della Difesa italiana, in attesa di presentazione, prevede una spesa militare che potrebbe raggiungere l’1,6% del PIL, con una proiezione di 34 miliardi di euro entro il 2026. Il piano include l’acquisto di mezzi corazzati, caccia Super-Eurofighter e altri sistemi di difesa, con alcuni programmi che si estendono su un arco di 14 anni e che non hanno ancora una copertura finanziaria completa. Ogni programma nasce dalla mediazione tra almeno tre esigenze: quella militare, quella economica e quella industriale. Trovare l’equilibrio non è facile. Si tende sempre a privilegiare la progettazione e la costruzione di sistemi made in Italy: l’azienda leader è Leonardo seguita da Fincantieri, entrambe a controllo statale, che alimentano una filiera di fornitori dinamici.
Gianluca Di Feo su Repubblica

Boom Eurofighter. Nuovi ordini e sviluppi tecnologici consolidano il programma di Eurofighter Typhoon di Leonardo a Torino nell’ambito del consorzio con i partner Airbus e BAE Systems. Da sottolineare che in Italia il programma Eurofighter ha un deciso baricentro strategico, produttivo e tecnologico sui siti Leonardo di Torino: la città è da sempre elemento chiave del programma in Italia, sia per la produzione sia per gli sviluppi del sistema: e l’Eurofighter continua ad evolvere grazie ad una serie di aggiornamenti in linea con i più avanzati standard digitali e le emergenti tecnologie produttive.
su Stampa Torino

IA e cybersicurezza. L’amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani ospite al Libro Possibile per discutere di intelligenza artificiale e cybersicurezza.
su TeleNorba

Legami che uniscono. Il governo britannico ha incaricato il think tank RAND Europe di studiare l’infrastruttura critica sottomarina, scoprendo involontariamente dettagli sensibili che potrebbero essere sfruttati da avversari come la Russia. Questo ha messo in luce la crescente preoccupazione per la sicurezza dei cavi sottomarini, essenziali per il traffico internet globale e potenziali bersagli di sabotaggio e spionaggio. Incidenti sospetti e attività navali russe vicino a infrastrutture critiche hanno alimentato timori di malafede, mentre la Cina è vista come una minaccia per i cavi in Asia. Gli alleati occidentali stanno migliorando le difese, aumentando la sorveglianza e creando flotte specializzate per la sicurezza dei cavi, ma la riparazione dei danni rimane difficile, specialmente data la storia di operazioni segrete condotte dagli stessi USA durante la Guerra Fredda.
su Economist

Scudo aereo. L’Italia ha rafforzato la sua difesa aerea con l’acquisizione dei sistemi missilistici di nuova generazione. L’Aeronautica Militare italiana poco meno di un anno fa ha firmato il contratto di approvvigionamento di sistemi missilistici di difesa aerea a terra di nuova generazione, Samp-T NG, del consorzio italo-francese Eurosam, equipaggiati con radar Kronos prodotto da Leonardo. Al progetto partecipano anche la Marina Militare, l’Aeronautica francese e la Royal Navy britannica.
Marco Patricelli su Libero Quotidiano

Schemi di guerra. Per due anni, l’amministrazione Biden e la NATO hanno considerato la fornitura di F-16 all’Ucraina una “linea rossa”, temendo un’escalation diretta nel conflitto con la Russia. Tuttavia, la recente decisione di forzare tale limite sembra essere una mossa preventiva in vista di un possibile cambio di amministrazione negli USA, mirata a rafforzare la posizione europea in caso di un ritorno di Trump. Analisti ritengono che gli F-16 non cambieranno significativamente l’esito della guerra, ma potrebbero contenere l’offensiva russa. Intanto, l’industria militare europea, inclusa l’italiana Leonardo, sta vivendo un momento favorevole, con aumenti degli investimenti e della spesa militare, come dimostrato dall’accordo tra Leonardo e Rheinmetall per nuovi veicoli militari. Nonostante ciò, emerge una preoccupazione per l’atmosfera di sostegno al militarismo in Europa e in Italia, mentre Papa Francesco rimane una delle poche voci a promuovere il negoziato come soluzione al conflitto
Andrea Monda su Osservatore Romano

Crosetto: Non lasciamo sola l’Ucraina. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, difende la decisione di inviare ulteriori armi all’Ucraina, sostenendo che non farlo equivarrebbe a lasciare che il paese soccomba sotto gli attacchi. Durante il vertice NATO, l’Italia ha ottenuto una vittoria politica con l’istituzione del rappresentante speciale per il fianco Sud, sottolineando l’importanza di anticipare i problemi derivanti dall’influenza di Russia e Cina sull’Africa. Crosetto ribadisce l’impegno dell’Italia a raggiungere il 2% del PIL in spesa militare, nonostante le critiche della Lega e le preoccupazioni sui vincoli di bilancio. Inoltre, affronta la questione della presidenza della Commissione europea, esprimendo scetticismo verso un possibile sostegno a von der Leyen se questa dovesse continuare con un approccio ideologico che, secondo lui, ha danneggiato l’industria europea. Infine, Crosetto commenta la situazione politica in Francia e negli Stati Uniti, e la vicenda giudiziaria del presidente della Liguria, Giovanni Toti, sostenendo il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.
Andrea Logroscino su Corriere

Crosetto candidato. La maggioranza europea sta lavorando per ottenere il sostegno alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e si prospetta la nomina di Guido Crosetto come superministro dell’Eurodifesa. Questa figura avrebbe ampi poteri e competenze sulla difesa europea, con particolare attenzione al Mediterraneo, all’Africa e al Medio Oriente. L’Italia, che ha proposto la creazione di questo ruolo, potrebbe indicare Crosetto, attuale ministro della Difesa, che gode della fiducia degli Stati Uniti e corrisponde al profilo ricercato. La nomina rafforzerebbe la posizione italiana nel Mediterraneo e valorizzerebbe la strategia di dialogo con l’Africa, mentre altri nomi come Elisabetta Belloni e Marco Minniti emergono come possibili candidati.
Aldo Torchiaro su Tempo

Divisi. Il leader della Lega, Matteo Salvini, sottolinea le divergenze all’interno dell’UE e la necessità di un vertice per affrontare le tensioni, nonostante le critiche interne sul sostegno all’Ucraina. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ribadisce la posizione del governo italiano di essere alternativi alla Russia e di mantenere l’impegno nell’invio di sistemi di difesa antiaerea all’Ucraina. Allo stesso tempo, la premier Giorgia Meloni mira a ottenere un ruolo di rilievo per l’Italia nella Commissione Europea, negoziando con la presidente Ursula von der Leyen. Le dinamiche politiche europee e interne complicano il compito di Meloni, che deve gestire le ambizioni italiane e le divergenze con Salvini, il quale esprime apertamente la sua contrarietà alla rielezione di von der Leyen.
Cesare Zapperi su Corriere della Sera

Basta armi a Kiev. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, esprime la sua posizione contraria al continuo invio di armi in Ucraina, sottolineando l’importanza della diplomazia per risolvere il conflitto. Sostiene il premierato e l’elezione diretta come mezzi per rafforzare la partecipazione politica, in particolare tra i giovani. Zaia difende l’autonomia differenziata, nonostante l’opposizione di alcuni presidenti di Regioni a statuto speciale, e invita al dialogo e alla collaborazione. In tema di sanità, critica le liste d’attesa e chiede un confronto tra governo e regioni per trovare soluzioni. Infine, pur riconoscendo un periodo non ottimale per la Lega, rimane ottimista sul radicamento del partito e sulla sua capacità di affrontare temi identitari e di interesse per i giovani.
Enrico Ferro su Repubblica

Europa batte Usa. L’industria degli armamenti americana, un tempo dominante, sta affrontando una serie di sfide che ne frenano la crescita. I produttori europei, come BAE Systems e Rheinmetall, stanno guadagnando terreno grazie a un aumento delle spese militari in risposta alle minacce russe. Le aziende americane, come Lockheed Martin e Northrop Grumman, sono limitate da vincoli di capacità, cambiamenti nelle politiche di acquisto del Pentagono e una maggiore competizione da parte di nuove startup tecnologiche. Sebbene le aziende storiche continuino a beneficiare di programmi a lungo termine e vendite all’estero, la loro crescita è rallentata e devono adattarsi a un mercato in evoluzione dove non sono più gli unici attori dominanti.
su Economist

Arsenale vecchio. La Russia dispone di 4.489 testate nucleari. Di queste 1.674 sono strategiche e operative, montate su missili balistici, cioè intercontinentali, pronte per un uso immediato. La modernizzazione dell’arsenale russo prevede tra l’altro l’intera sostituzione delle testate dell’era sovietica entro la fine del decennio. In Russia 834 testate strategiche si trovano nelle basi terrestri, principalmente nella parte europea del Paese. Altre 640 sono nei 37 sottomarini a propulsione nucleare, e circa 200 negli aeroporti degli squadroni di bombardieri strategici Tupolev.
Luigi Guelpa su Giornale

Più spesa militare, banche restie L’Unione Europea e gli Stati nazionali stanno incrementando le spese per la Difesa, e le risorse pubbliche potrebbero non essere sufficienti per coprire i grandi programmi di investimento previsti. Si pone quindi la questione del ruolo delle banche europee nel finanziare il settore Difesa e della compatibilità di tali finanziamenti con i criteri ESG (Environmental, Social e Governance). La crisi in Ucraina ha cambiato la situazione, con la Commissione UE che prevede un piano di investimenti in Difesa di 500 miliardi nei prossimi 10 anni. Le banche europee, finora restie a finanziare la Difesa, potrebbero essere spinte verso questo settore, ma ciò potrebbe creare tensioni con gli investitori e la clientela, preoccupati per l’uso dei loro fondi in ambito militare.
Alessandro Graziani su Sole 24 Ore

Sostenibilità. L’iniziativa di pulizia ambientale condotta da Plastic Free onlus e i dipendenti dello stabilimento Leonardo di Brindisi ha portato alla raccolta di 144 chili di rifiuti nel Parco di Punta del Serrone, nonostante il forte caldo. Questo evento rientra in una serie di cinque iniziative avviate dal 2021, che hanno visto la partecipazione di oltre 200 dipendenti Leonardo e la raccolta di due tonnellate di rifiuti. L’impegno di Leonardo nella lotta contro l’inquinamento da plastica si rafforza con la collaborazione con Plastic Free onlus, tanto che l’azienda ha deciso di integrare il progetto nel suo Piano di sostenibilità per il periodo 2024-2028.
su Repubblica Bari

Grottaglie, nuovo incontro. Leonardo e i sindacati metalmeccanici si incontreranno a Roma per discutere della cassa integrazione richiesta per 931 lavoratori dello stabilimento di Grottaglie, in seguito alla riduzione di ritiro di fusoliere da parte di Boeing, principale cliente dello stabilimento. Leonardo propone uno stop di quattro mesi, mentre i sindacati suggeriscono di rallentare la produzione per proteggere i lavoratori.
su Nuovo Quotidiano di Puglia

Boeing. Boeing, un tempo gigante dell’industria aerospaziale americana, è caduto in disgrazia dopo aver accettato di dichiararsi colpevole di frode in relazione a due disastrosi incidenti dei suoi jet 737 MAX nel 2018 e 2019. Questo declino è il risultato di tendenze aziendali come la fusione con McDonnell Douglas nel 1997, l’outsourcing della produzione e l’enfasi sul rendimento a breve termine per gli azionisti, che hanno danneggiato l’innovazione e la sicurezza. La cultura aziendale orientata a Wall Street ha portato a investire meno in nuovi modelli e sicurezza, con il 737 MAX, una versione migliorata di un modello esistente, che ha causato incidenti mortali a causa di software difettosi. Boeing ora deve affrontare la sfida di ristabilire una cultura della sicurezza e recuperare la fiducia del mercato, mentre il CEO David Calhoun è sotto pressione per dimettersi prima della scadenza prevista per la fine del 2024.
su Economist

Italia Africa per lo Spazio. La Farnesina ospiterà due giorni di incontri incentrati sulla cooperazione spaziale tra Italia e Africa. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, inaugurerà l’evento, a cui parteciperà anche Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Questi incontri mirano a rafforzare le relazioni nel settore spaziale nel contesto mediterraneo, in linea con il Piano Mattei, che si integra negli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
su Sole 24 Ore

Fincantieri. Ieri, presso lo stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso (Genova), è stata varata la nuova nave militare denominata Multipurpose Combat Ship Domenico Millelire. Questo evento segna un importante passo nel processo di modernizzazione della flotta della Marina Militare Italiana, come stabilito dalle direttive governative e parlamentari.
su Corriere della Sera

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Sul green aspettiamo la svolta Ue. Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, in un’intervista a Il Messaggero, pone l’accento sulla necessità di una svolta europea in materia di case e auto green. Sottolinea l’importanza che l’Italia abbia un ruolo significativo nella nuova Commissione UE e chiede un approccio pragmatico che tenga conto delle diverse realtà nazionali. Pichetto Fratin evidenzia l’importanza dei biocarburanti nella decarbonizzazione e auspica che la Commissione riconsideri le regole sullo stop al motore endotermico previsto per il 2035. Infine, il ministro anticipa un piano italiano per la decarbonizzazione degli edifici entro il 2050 e sottolinea la necessità di un approccio graduale e realistico alle politiche ambientali.
Roberta Amoruso su Messaggero

Solo il 16% del rispario resta in Italia. Il risparmio delle famiglie italiane continua a fluire all’estero, con solo il 16% degli investimenti rimanente in Italia, il livello più basso mai registrato. Della somma totale di 546 miliardi di euro gestiti dai fondi comuni, soltanto 87,5 miliardi sono investiti in titoli di stato e azioni italiane. I fondi pensione e le Casse di previdenza mostrano anch’essi una preferenza per gli asset esteri, con una percentuale di investimenti in asset nazionali rispettivamente del 19% e del 54%. Le iniziative come i Piani Individuali di Risparmio (Pir) non hanno avuto l’effetto sperato nel riorientare i risparmi verso l’economia reale italiana. Infine, mentre i fondi di private equity e venture capital italiani sono in ritardo rispetto agli omologhi europei, gli investitori esteri si concentrano principalmente sulle grandi aziende quotate nel Ftse Mib, con una presenza minore nelle PMI italiane
Gianfranco Ursino su Sole 24 Ore

Patto per il risparmio. Assicurazioni Generali e Intesa Sanpaolo stanno valutando l’ingresso nel fondo di fondi promosso da Cassa depositi e prestiti (Cdp) per sostenere le medie imprese italiane quotate in Borsa. Il progetto, che mira a rafforzare l’economia reale e il mercato dei capitali, ha già ottenuto l’approvazione della Commissione Finanze e Tesoro del Senato e si appresta a passare alla Camera. Il fondo, che potrebbe essere gestito da una società di gestione (sgr) con la partecipazione di Intesa e Generali, punta a indirizzare il risparmio degli italiani verso lo sviluppo e l’innovazione tecnologica delle imprese nazionali. Questa iniziativa arriva in un contesto in cui i risparmi italiani e europei tendono a finanziare economie estere, mentre l’Italia soffre di sottocapitalizzazione e di un settore di venture capital non ancora adeguatamente sviluppato. Il fondo di fondi, che dovrebbe avere una dotazione iniziale di circa un miliardo di euro, attende l’approvazione definitiva alla Camera e l’adesione di investitori istituzionali.
Paola Pica su Corriere della Sera

Senza Pnrr rischio tagli. Il rallentamento della crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano mette a rischio i conti pubblici, soprattutto se non vengono spesi i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), essenziali per la crescita economica. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sottolinea l’importanza di utilizzare rapidamente questi fondi per evitare squilibri nei conti. L’Italia deve presentare a Bruxelles un piano di rientro dal deficit eccessivo, con l’obiettivo di ridurre il debito e il deficit nei prossimi anni. La crescita prevista per quest’anno è a rischio, con il PNRR che gioca un ruolo cruciale, soprattutto nelle missioni legate alla transizione ecologica e alle politiche del lavoro. Giorgetti nega la necessità di una manovra economica drastica, nonostante la necessità di coprire 20 miliardi di misure in scadenza. –
Valentina Conte su Repubblica

I tempi del Pnrr non sono un tabu. Il Sottosegretario al Tesoro Federico Freni è ottimista sulla crescita economica dell’Italia, prevedendo un PIL all’1% nonostante le previsioni più cautelative di Banca d’Italia e Confindustria. Freni sottolinea che le entrate fiscali sono in aumento e che questo trend positivo dovrebbe continuare, contribuendo alla crescita. Nonostante i ritardi nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Freni ritiene che la spesa dei fondi europei aumenterà una volta superati gli ostacoli burocratici. Infine, il Sottosegretario esprime fiducia nella capacità del governo di trovare i 20 miliardi necessari per evitare aumenti fiscali e nel rendere più attrattivo il concordato preventivo biennale per i contribuenti.
Giuseppe Colombo su Repubblica

Italia in miniera. Il governo ha dato il via libera alla riapertura delle miniere, mirando a ridurre la dipendenza da paesi terzi per l’approvvigionamento di materie prime critiche come cobalto, litio e terre rare, essenziali per l’industria tecnologica e energetica. Il decreto governativo aggiorna le normative, semplifica le procedure e istituisce un fondo strategico per sostenere la filiera nazionale. L’Unione Europea, con il Critical Raw Materials Act, punta a estrarre almeno il 10% di queste materie dal territorio europeo entro il 2030. In Italia, circa 1000 siti minerari dismessi potrebbero essere riattivati, e un investimento iniziale di 3,5 milioni di euro è stato assegnato all’Ispra per aggiornare la carta mineraria nazionale. Il decreto prevede anche nuove royalties per le concessioni minerarie e un programma nazionale di esplorazione per rilanciare l’industria mineraria italiana
Paolo Baroni su Stampa

Il salto di Tanzilli. Tommaso Tanzilli, ex direttore di Federalberghi Roma e senza esperienza nei trasporti, è stato nominato presidente di Ferrovie dello Stato, suscitando curiosità e interrogativi. Tanzilli, amico di lunga data del deputato di Fratelli d’Italia Gianluca Caramanna, è salito alla presidenza dopo un anno di tirocinio nel Cda di Fs, nominato dal governo Meloni. La sua ascesa è avvenuta in seguito alla sua partecipazione attiva nella campagna elettorale, dove ha presenziato a un incontro elettorale di Federalberghi Roma con candidati esclusivamente di FdI. Nonostante le spiegazioni di Federalberghi Roma, che affermano di aver invitato anche altri partiti, l’evento ha visto la presenza solo di candidati di FdI, e poco dopo Tanzilli è stato promosso a un ruolo ben retribuito alla guida di Fs
Lorenzo de Cicco su Repubblica

Cdp ultimo sprint. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze è impegnato in trattative per definire la lista dei consiglieri della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), con un’assemblea prevista per approvare il nuovo Cda. Si discute l’ampliamento del Cda da 9 a 11 membri e una lista di 16 nominativi, rispettando la quota di genere del 40% per le donne. Il ministro Giancarlo Giorgetti, principale azionista della Cdp, affronta difficoltà nel bilanciare le richieste politiche e le competenze dei candidati, con tensioni tra i partiti di maggioranza e opposizione. Il Pd cerca di mantenere la sua influenza, mentre il MEF gestisce le richieste dei partiti, di Palazzo Chigi e delle fondazioni azioniste, in un contesto in cui la Cdp, non essendo quotata in Borsa, sfugge al controllo del mercato.
Giovanni Pons su Repubblica

Dominio Big Tech. Negli ultimi trent’anni, le big tech hanno dominato Wall Street, con una crescita esponenziale delle loro valutazioni azionarie. Aziende come Cisco, Oracle e Intel hanno lasciato il posto a nuovi giganti come Google, Apple, Amazon e Nvidia, quest’ultima valutata 3.500 miliardi di dollari grazie all’ascesa dell’intelligenza artificiale. L’avvento degli smartphone nel 2007, in particolare l’iPhone, ha segnato una svolta, rendendo Internet accessibile a miliardi di persone e trasformando i consumatori in produttori di contenuti. La pandemia ha ulteriormente accelerato il business di queste aziende, consolidandone il primato e preparando il terreno per la prossima rivoluzione tecnologica guidata dall’AI. Le valutazioni di Alphabet, Apple e Meta riflettono questa crescita, con poco spazio per nuovi entranti nel mercato.
Arcangelo Rociola su Stampa

Il mercato punta sul taglio dei tassi. Wall Street ha continuato a registrare nuovi massimi, trainata dal settore tecnologico e dalla speranza di un imminente taglio dei tassi di interesse, nonostante alcuni segnali contrastanti sui profitti delle grandi banche e sull’inflazione. L’S&P 500 e il Dow Jones hanno raggiunto rispettivamente i 5.615,35 e i 40.000,90 punti, mentre il Russell 2000 ha avuto una crescita notevole. I tassi dei Fed Funds sono al 5,5%, il più alto dal 2008, e l’indice dei prezzi al consumo mostra un rallentamento dell’inflazione. Il mercato obbligazionario ha visto rendimenti altalenanti, ma c’è ottimismo su un possibile allentamento dei tassi da parte della Federal Reserve, nonostante la cautela espressa dai vertici della Fed e da figure come Jamie Dimon di JPMorgan Chase.
Francesco Semprini su Stampa

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Attentato a Trump. Durante un comizio in Pennsylvania, l’ex presidente Donald Trump è stato colpito a un orecchio da colpi d’arma da fuoco, causando panico tra la folla. I servizi segreti sono prontamente intervenuti, uccidendo l’attentatore e proteggendo Trump, che è apparso poi con il volto insanguinato ma cosciente. L’incidente ha causato una vittima tra gli spettatori e un ferito grave. La notizia ha suscitato reazioni bipartisan di condanna e preoccupazione, con figure politiche di entrambi i partiti che hanno espresso solidarietà e rifiuto per la violenza politica. Il presidente Joe Biden ha espresso sollievo per la non grave ferita di Trump e ha ribadito che non c’è posto per la violenza in America.
Viviana Mazza su Corriere della Sera

Spari al comizio. Durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato colpito da un proiettile che gli ha sfiorato l’orecchio destro, ferendolo lievemente. L’attentatore è stato ucciso e un membro del pubblico è deceduto nell’incidente. Trump, protetto dal Secret Service, è stato prontamente soccorso e dichiarato fuori pericolo. L’attacco avviene in un momento critico, alla vigilia della Convention repubblicana a Milwaukee, con Trump in testa nei sondaggi e i democratici divisi sulla strategia elettorale. Le indagini sono in corso per fare chiarezza sull’accaduto e valutare l’impatto dell’attentato sulla campagna elettorale.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Tra attentati e complotti. La storia politica degli Stati Uniti è stata segnata da episodi di violenza e complotti, come l’omicidio di Kennedy nel 1963 e il ferimento di Reagan nel 1981. Recentemente, l’escalation di violenza ha raggiunto nuovi picchi con l’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021 e l’aumento delle minacce a membri del Congresso, giudici e procuratori, molti dei quali legati ai procedimenti contro l’ex presidente Donald Trump. Trump stesso è stato accusato di alimentare la retorica violenta, specialmente dopo aver suggerito l’impiccagione del Capo di Stato Maggiore Mark Milley. Il clima di tensione è ulteriormente cresciuto all’inizio del 2024, un anno elettorale segnato da processi contro Trump e timori di violenza politica, con un sondaggio che mostra preoccupazione bipartisan. Infine, l’attentato a Trump durante un comizio in Pennsylvania ha portato l’allarme violenza a un nuovo livello critico, con possibili ripercussioni sulla stabilità democratica del paese.
Massimo Gaggi su Corriere della Sera

Non me ne vado. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, durante un comizio a Detroit, Michigan, ha lanciato un energico contrattacco contro i suoi detrattori, dichiarando che non si ritirerà dalla corsa presidenziale e che vincerà le elezioni. Nonostante i dubbi espressi da alcuni notabili democratici e una ventina di defezioni ufficiali, Biden ha criticato aspramente il presidente Trump e i media, sostenendo di essere l’unico che lo ha sconfitto. Nel frattempo, Trump si prepara alla Convention repubblicana a Milwaukee, con l’attenzione rivolta alla scelta del suo vicepresidente, mentre Biden deve convincere gli elettori scettici e affrontare il congelamento dei finanziamenti da parte di alcuni donatori. Bernie Sanders ha espresso il suo sostegno a Biden, definendolo il presidente più efficace nella storia moderna e il candidato più forte contro Trump
Marco Valsania su Sole 24 Ore

Gli amici di Biden. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sembra determinato a candidarsi per la rielezione, nonostante i sondaggi misti che non garantiscono una vittoria inequivocabile. Durante una conferenza stampa e un comizio a Detroit, ha espresso fiducia nei sondaggi e ha dichiarato di voler completare il lavoro iniziato. Tuttavia, alcuni sondaggi nazionali mostrano un vantaggio per il suo avversario Trump, e le analisi di Nate Silver suggeriscono una diminuzione delle probabilità di vittoria di Biden. Nonostante ciò, Biden riceve un forte sostegno da figure chiave come Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez, e il suo team interno rimane fedele, anche se alcuni donatori hanno ritirato il loro supporto e alcuni consiglieri tengono Biden all’oscuro delle notizie meno favorevoli
Alberto Simoni su Stampa

Siete un bersaglio. La tensione tra Russia e Stati Uniti cresce a seguito dell’accordo tra Washington e Berlino per lo schieramento di missili USA in Germania, previsto per il 2026. Il Cremlino, attraverso il portavoce Dmitrij Peskov, avverte che tale mossa potrebbe rendere le città europee obiettivi per i missili russi, evocando un ritorno alla Guerra Fredda e prevedendo conseguenze negative per l’Unione Europea. Il Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio (INF), che vietava tali missili e decaduto nel 2019, sarebbe stato violato da questo schieramento se ancora in vigore. Le dichiarazioni russe mirano a sfruttare le divisioni interne all’UE e alla Germania, dove l’accordo ha suscitato critiche. Il Pentagono e il ministero della Difesa russo hanno discusso su come ridurre i rischi di escalation, segnalando un dialogo continuo tra le parti. –
Rosalba Castelletti su Repubblica

Europa nel mirino. La Russia intensifica le sue minacce verso le capitali europee, passando dalle dichiarazioni mediatiche alle parole del portavoce di Putin, Dmitry Peskov, che avverte dell’obiettivo dei missili russi sulle città europee in risposta al possibile schieramento di missili americani in Germania. Questa nuova escalation verbale fa eco alla Guerra Fredda, con Mosca che non esclude la possibilità di colpire bersagli civili anziché militari, aumentando la tensione e il rischio di un confronto diretto. Putin ha anche alluso all’uso di armi nucleari e ha ordinato esercitazioni militari che includono la simulazione dell’uso di tali armi. Le minacce russe, sebbene siano state spesso considerate superabili senza rischi, non devono essere prese alla leggera, soprattutto alla luce della dottrina nucleare russa che permette un attacco preventivo in caso di minaccia alla sovranità nazionale.
Anna Zafesova su Stampa

Tajani: Siamo abituati. Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha definito le recenti minacce russe di colpire le capitali europee con missili come una mossa propagandistica, sottolineando che la violenza non può essere la soluzione ai problemi della Russia. Tali dichiarazioni emergono in un contesto di crescente tensione in Europa dovuta alla guerra in Ucraina, con la maggior parte delle cancellerie europee preoccupate per la sicurezza del continente. Il presidente francese Macron ha evidenziato la necessità di un aggiustamento del bilancio della Difesa, mentre leader come il premier svedese Kristersson e la danese Frederiksen discutono il livello di supporto militare all’Ucraina senza l’invio di truppe NATO, ma con l’uso di armi occidentali contro obiettivi russi
Danilo Ceccarelli su Stampa

Raid a Gaza. Un raid aereo israeliano nel campo profughi di Khan Younis, nella Striscia di Gaza, ha causato la morte di almeno 90 persone e circa 300 feriti. L’attacco mirava a Mohammed Deif, capo militare di Hamas, e Rafa Salameh, leader della Brigata Khan Younis, ma le loro sorti rimangono incerte. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lodato l’intelligence ma ha ammesso di non avere certezze sull’eliminazione dei bersagli. Il raid ha colpito anche un’area considerata sicura e densamente popolata da rifugiati, suscitando condanne internazionali e rischiando di complicare ulteriormente i negoziati per un cessate il fuoco. Intanto, l’ONU fa appello a finanziamenti per l’agenzia di soccorso ai profughi palestinesi, in una situazione umanitaria già critica.
su Sole 24 Ore

Oltre il Reno. Le aziende tedesche osservano con preoccupazione il recente viraggio a sinistra della politica francese, temendo le politiche del Nuovo Fronte Popolare (NFP), un’alleanza di sinistra con elementi di estrema sinistra. La Germania e la Francia hanno legami economici molto stretti, essendo reciprocamente i maggiori partner commerciali, con investimenti incrociati significativi e collaborazioni in vari settori, come l’aerospaziale, l’ingegneria e la difesa. Le relazioni personali tra le aziende dei due paesi sono altrettanto profonde, con molti tedeschi che ricoprono ruoli di rilievo in consigli di amministrazione francesi e viceversa. Reti d’affari franco-tedesche, piattaforme di networking e scambi culturali hanno rafforzato questi legami nel corso degli anni. Nonostante le differenze culturali e linguistiche, si prevede che i legami commerciali tra Germania e Francia continueranno a intensificarsi, anche se le tensioni politiche potrebbero portare a nuove sfide, in particolare se le fazioni più radicali del NFP influenzeranno le politiche lavorative e le relazioni sindacali.
su Economist

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Salvini gioca da solo. Matteo Salvini, leader della Lega, intensifica le tensioni all’interno del governo italiano, prendendo le distanze dalla Premier Giorgia Meloni, soprattutto in materia di politica estera. Salvini critica apertamente Ursula von der Leyen, con cui Meloni deve negoziare, e dichiara il suo supporto per una vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti. La Lega manifesta malcontento anche per la fornitura di armi all’Ucraina. Si prevede un vertice chiarificatore tra i membri della maggioranza per discutere l’agenda dei prossimi mesi, mentre emergono frizioni anche sulla situazione politica in Liguria. Salvini conferma la sua presenza alla festa della Lega a Cervia, vicino al noto stabilimento balneare Papeete
Lorenzo de Cicco su Repubblica

Il Pd appoggia Ursula. Stefano Bonaccini, dopo dieci anni alla guida dell’Emilia-Romagna e con un alto gradimento, si dimette per dedicarsi alla politica europea. Il Partito Democratico (Pd) sosterrà Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, escludendo la destra e i sovranisti dalla maggioranza, sperando in un allargamento ai Verdi. Bonaccini propone un’Unione Europea più integrata, senza diritto di veto per singoli Paesi e con un focus sulla transizione ecologica e digitale. Nonostante le voci che lo vedono in ruoli europei importanti, Bonaccini sceglie di rimanere presidente nazionale del Pd. Infine, affronta il tema dell’autonomia, criticando la proposta di Calderoli e sottolineando la diversità di quella da lui sostenuta, basata su un’intesa con le parti sociali e senza richiesta di risorse aggiuntive
Andrea Bulleri su Messaggero

Calderoli frena. Il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, ha invitato le regioni a coordinarsi con il governo sull’iter dell’autonomia differenziata, per evitare fughe in avanti che potrebbero favorire le opposizioni, già in campagna elettorale per l’abrogazione del Ddl Calderoli. Vi è preoccupazione per il trasferimento immediato di competenze in nove materie senza attendere la definizione dei Livelli essenziali di prestazione (Lep) e il loro finanziamento, previsto non prima del 2026. Il governo, in particolare il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, teme le implicazioni di tale trasferimento, soprattutto dopo le dichiarazioni del governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha espresso la volontà di richiedere subito tutte e nove le materie. Si suggerisce una moratoria fino alla pronuncia della Corte costituzionale sui referendum, con la speranza che la Corte si rafforzi con posizioni favorevoli al governo dopo il rinnovo di quattro giudici.
Emilia Patta su Sole 24 Ore

Fa paura il voto in autunno. La destra è alla ricerca di un candidato per la Liguria, con Forza Italia che propone un esponente civico. Fratelli d’Italia (FdI) cerca di convincere il governatore Giovanni Toti a rimandare le sue dimissioni, temendo elezioni anticipate in autunno che potrebbero coincidere con possibili sconfitte in altre regioni. Matteo Salvini, leader della Lega, suggerisce Edoardo Rixi come possibile candidato, nonostante Rixi avesse in precedenza declinato. Intanto, la decisione della Liguria di fare marcia indietro sul rigassificatore di Vado complica la situazione, con Toti che, nonostante sia sotto accusa e agli arresti domiciliari, non vuole dimettersi e rischia di essere isolato dal centrodestra.
Francesco Olivo su Stampa

Le estati calde di Salvini. Il giornalista Stefano Cappellini narra le estati movimentate di Matteo Salvini, leader della Lega, che hanno segnato momenti chiave della sua carriera politica e della politica italiana. Nel 2019, Salvini, allora ministro dell’Interno, provoca la caduta del governo gialloverde chiedendo “pieni poteri” durante un evento al Papeete Beach di Milano Marittima. Negli anni successivi, Salvini continua a essere protagonista di manovre politiche durante l’estate, come la sfiducia a Mario Draghi nel 2022 e le tensioni con Giorgia Meloni nel 2024. Il leader leghista utilizza l’estate per lanciare attacchi politici e cercare di rafforzare la sua posizione, nonostante il calo di consenso e le difficoltà strategiche.
Stefano Cappellini su Repubblica

Si agitano le correnti. l Partito Democratico (PD) sta vivendo un periodo di cambiamenti e rinnovamento sotto la guida della segretaria Elly Schlein, che sta lavorando per sostituire la vecchia classe dirigente con nuove figure più giovani e meno ortodosse. Questo processo ha portato a nuovi equilibri interni, con la scelta di Pina Picierno per la vicepresidenza dell’Europarlamento al posto di Antonio Decaro, rafforzando la posizione di Schlein e indebolendo le correnti avversarie. Dario Franceschini sta cercando di sciogliere la sua corrente Areadem in un contenitore più ampio per supportare il rinnovamento e fare massa critica. Allo stesso tempo, emergono nuove alleanze e correnti, come il fronte sudista di Decaro e la possibile rinascita di Base Riformista, mentre si attende di vedere come questi cambiamenti influenzeranno il futuro del partito
Giovanna Vitale su Repubblica

Giusto cancellare l’abuso di ufficio. Il professor Sabino Cassese, ex giudice della Corte Costituzionale, sostiene che l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio non comporta rischi ma offre vantaggi per la certezza del diritto, riducendo la discrezionalità delle procure e la rilevanza penale di comportamenti già controllati dal giudice amministrativo. Cassese ritiene che l’eliminazione di questo reato possa diminuire la “burocrazia difensiva” e velocizzare l’amministrazione pubblica. Contrasta l’idea che l’abrogazione indebolisca la lotta alla corruzione, affermando che il diritto penale non dovrebbe essere usato per indagini su altri reati. Critica l’introduzione di nuovi reati da parte del governo, suggerendo che molti comportamenti potrebbero essere sanzionati con ammende. Infine, Cassese commenta la necessità di equilibrio nella giustizia, facendo riferimento al caso del governatore Giovanni Toti e discute la riforma del premierato, suggerendo correzioni e un dialogo bipartisan.
Grazia Longo su Stampa

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