SICUREZZA
Cresciamo insieme su Rai Tre. Leonardo Elicotteri ha lanciato il progetto “Cresciamo Insieme” per sviluppare una rete di fornitori italiani, coinvolgendo oltre 600 aziende di 8 regioni, con l’obiettivo di rafforzare la filiera aerospaziale e affrontare la crescita del mercato globale. A Torino, durante l’evento di presentazione alle aziende piemontesi, Piero Rancilio, Financial Director di Leonardo Elicotteri, ha dichiarato “un potenziale di forniture per 1,3 miliardi di euro che potrebbe raggiungere 1,7 miliardi di euro entro il 2028”.
su RAI 3
Una rete di fornitori piemontesi. Il progetto “Cresciamo Insieme” di Leonardo Elicotteri mira a coinvolgere oltre 600 aziende di 8 regioni italiane. Il progetto è stato presentato ieri nella sede della Regione Piemonte in occasione del primo incontro del percorso di selezione delle candidature per il nuovo elenco fornitori. «L’obiettivo è creare un’ulteriore risorsa di fornitura totalmente italiana-ha detto Piero Rancilio, financial director di Leonardo Elicotteri – che possa garantire una supply chain fluida a supporto dell’evoluzione tecnologica e della complessità logistica richiesta dalla divisione elicotteri di Leonardo».
_ su Stampa Torino_
Il nuovo aereo delle frecce. Le Frecce Tricolori sono rientrate alla base di Rivolto dopo North America Tour. Presentato in anteprima il futuro aereo della pattuglia acrobatica nazionale, il caccia da addestramento di Leonardo T-346A che sostituirà gradualmente l’Aermacchi MB-339. Presenti Guido Crosetto (Min. Difesa) e Carlo Nordio (Min. Giustizia).
Tg1 su RAI 1
Grande successo. Grande successo per il tour in Canada e Nord America delle Frecce Tricolori, rientrate ieri alla base di Istrana. Presentati anche i nuovi aerei della Leonardo. Intervista a Salvatore Massimiliano (comandante pattuglia acrobatica nazionale), Luca Goretti (capo di Stato maggiore Aeronautica militare), Silvio Pietro Angori (amministratore delegato Pininfarina)
su ANTENNA 3 NORDEST
La magia delle frecce. Le Frecce Tricolori hanno incantato il pubblico a Jesolo con le loro acrobazie aeree, nonostante il tempo incerto e l’assenza di bagnanti, con oltre 500 mila spettatori attesi per l’Air Show. Dopo un tour in Nord America e la presentazione dei nuovi aerei M346, la pattuglia acrobatica nazionale si esibisce oggi, con ospiti d’onore come il Ministro della Giustizia Carlo Nordio e il capo di stato maggiore dell’Aviazione, il generale Luca Goretti.
Giovanni Cagnassi su Nuova Venezia
Le frecce cambiano aereo. e Frecce Tricolori cambiano aereo. Il jet M-346 di Leonardo sarà il futuro velivolo della pattuglia acrobatica nazionale. Prenderà il posto dell’Mb-339 Aermacchi dopo oltre 40 anni. “L’annuncio di oggi – ha detto il condirettore generale di Leonardo, Lorenzo Mariani – è un’ulteriore conferma della solida collaborazione tra Leonardo e Aeronautica Militare al fine di rispondere nel modo più efficace possibile all’evoluzione delle esigenze operative della Forza armata”.
su ILSOLE24ORE.COM
Il nuovo jet. Il nuovo velivolo delle Frecce Tricolori sarà l’M-346 di Leonardo, un addestratore avanzato con tecnologia all’avanguardia, che sostituirà l’AMB-339 e sarà utilizzato anche nella International Flight Training School in Sardegna. Dichiara Lorenzo Mariani, condirettore generale di Leonardo: “L’annuncio di oggi è un’ulteriore conferma della solida collaborazione tra Leonardo e Aeronautica Militare al fine di rispondere nel modo più efficace possibile all’evoluzione delle esigenze operative della Forza Armata. Allo stesso tempo rafforza ancora di più l’immagine dell’M-346 quale punto di riferimento tra i velivoli da addestramento avanzato a livello internazionale”
su REPUBBLICA.IT
Mariani: Solida collaborazione tra Leonardo e Aeronautica. Il North America Tour delle Frecce Tricolori, con undici velivoli MB-339 e due C-130, ha segnato il ritorno della pattuglia acrobatica in Nord America dopo trent’anni. Il nuovo velivolo delle Frecce Tricolori sarà l’M-346 di Leonardo, un addestratore avanzato con tecnologia all’avanguardia, che sostituirà l’AMB-339 e sarà utilizzato anche nella International Flight Training School in Sardegna. Lorenzo Mariani, condirettore generale di Leonardo ha dichiarato: “L’annuncio di oggi è un’ulteriore conferma della solida collaborazione tra Leonardo e Aeronautica al fine di rispondere nel modo più efficace possibile all’evoluzione delle esigenze operative della Forza armata. Allo stesso tempo rafforza ancora di più l’immagine dell’M-346 quale punto di riferimento tra i velivoli da addestramento avanzato a livello internazionale”.
su FORMICHE.NET
Missili a Kiev, Biden verso il si. La Russia ha espulso sei diplomatici britannici accusandoli di spionaggio, un’accusa che il Regno Unito nega. Il primo ministro britannico Keir Starmer, in visita a Washington, ha discusso con il presidente americano Joe Biden sulla possibilità di fornire all’Ucraina missili Storm Shadow per colpire obiettivi più profondi in Russia, ma gli USA rimangono cauti, soprattutto riguardo all’uso dei propri missili Atacms. La Casa Bianca e il Pentagono sono scettici sull’efficacia di tali attacchi per vincere la guerra, mentre la Russia minaccia conseguenze gravi se i missili occidentali dovessero essere usati. Il presidente ucraino Zelensky sostiene che la guerra deve intensificarsi per convincere Mosca a negoziare la pace e ha annunciato che la Russia sarà invitata al prossimo summit per la pace
Viviana Mazza su Corriere della Sera
Si ai razzi anti Putin. Il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden hanno discusso di vari temi durante un incontro bilaterale, con particolare attenzione alla guerra in Ucraina e alla possibilità di utilizzare missili occidentali a lungo raggio sul territorio russo. Sebbene l’alleanza tra USA e UK sia solida, vi sono divergenze tra gli alleati occidentali sull’uso di tali armamenti. Starmer, appoggiato dalla Francia, ha cercato l’approvazione di Biden per autorizzare l’uso dei missili Storm Shadow in Russia, mentre il ministro degli Esteri italiano Tajani ha espresso la posizione di non utilizzare armi italiane in Russia, sottolineando che l’Italia non è in guerra con la Federazione Russa. Nel frattempo, il presidente ucraino Zelensky si prepara a visitare gli USA per presentare il suo piano per la vittoria, mentre continua a spingere per la rimozione delle restrizioni sull’uso di armi a maggior gittata.
Alberto Simoni su Stampa
Il dilemma della Nato. La NATO è alle prese con il dilemma se fornire all’Ucraina missili a lunga gittata, una decisione che potrebbe essere interpretata come un coinvolgimento diretto nel conflitto con la Russia. Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito che l’uso di tali missili, guidati da satelliti occidentali, sarebbe considerato un’aggressione. Tuttavia, il generale italiano Vincenzo Camporini contesta questa visione, sottolineando che i satelliti sono nazionali e non dell’Alleanza e che i missili hanno sistemi di navigazione indipendenti, come il GPS. Nonostante le preoccupazioni, alcuni Paesi membri della NATO potrebbero decidere autonomamente di fornire queste armi all’Ucraina, senza coinvolgere l’intera Alleanza. Al momento, la Casa Bianca non intende cambiare la sua politica riguardo a queste armi, mentre il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani e il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg hanno espresso la volontà di non partecipare direttamente al conflitto.
Andrea Nicastro su Corriere della Sera
Storm Shadow. Gli Storm Shadow, missili di precisione anglo-francesi con una portata di 250 km, sono stati donati dall’UK all’Ucraina per difendersi dagli attacchi russi. Questi missili, che costano quasi un milione di dollari l’uno, possono colpire bunker e depositi di munizioni con alta precisione, grazie a un sistema di navigazione avanzato. Sono stati usati con successo dall’Ucraina, come nell’attacco a Sebastopoli, con la condizione britannica di un uso difensivo entro i confini ucraini. Tuttavia, l’Ucraina considera questi missili essenziali anche per operazioni offensive, aumentando la pressione per un allentamento delle restrizioni sull’uso dei missili, il che potrebbe migliorare la logistica difensiva ucraina e aprire la possibilità di utilizzare missili americani con gittata ancora maggiore
Priscilla Ruggiero su Foglio
Stati Uniti e Uk rallentano sui missili antirussi. Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno rallentato la fornitura di missili a lungo raggio all’Ucraina dopo le minacce del Cremlino, mentre il presidente ucraino Zelensky continua a chiedere armamenti avanzati e pianifica di presentare un piano di vittoria a Joe Biden. L’Italia, esprimendo contrarietà alle misure russe contro i giornalisti italiani, non ha autorizzato l’uso di materiale militare italiano fuori dall’Ucraina, nonostante l’interesse ucraino per l’equipaggiamento bellico italiano decommissionato. L’Ucraina ha acquistato armi per 417 milioni di euro nel 2023, con un crescente coinvolgimento del settore privato italiano nelle forniture militari, oltre alle donazioni statali.
Maddalena Loy su La Verita’
Kiev cerca di sfruttare il vantaggio della velocità. Kiev sta cercando di ottenere dagli alleati occidentali missili più veloci e a più lungo raggio, come lo Storm Shadow, per colpire preventivamente gli obiettivi russi e contrastare gli attacchi sul territorio ucraino. Nonostante l’urgenza, ci sono preoccupazioni per la portata limitata e la disponibilità di questi missili, nonché per il potenziale di escalation se gli Stati Uniti ne consentissero l’uso sul territorio russo.
John Paul su Financial Times
Le nuove linee rosse. l presidente russo Vladimir Putin ha delineato una nuova “linea rossa” avvertendo che se la NATO permetterà all’Ucraina di usare missili a lungo raggio per colpire la Russia, ciò sarà considerato un coinvolgimento diretto nel conflitto. Questo potrebbe portare a decisioni adeguate da parte della Russia, che alcuni interpretano come una minaccia di ricorso a armi nucleari. Nonostante le precedenti “linee rosse” siano state superate senza una risposta nucleare russa, Putin è consapevole che l’uso di tali armi lo isolerebbe internazionalmente. La Russia sta rivedendo la sua dottrina nucleare, che attualmente autorizza l’uso del nucleare in scenari estremi, e ci sono suggerimenti di un possibile attacco nucleare limitato come dimostrazione di forza. Queste tensioni emergono mentre la Russia espelle diplomatici britannici e il Cremlino sembra prepararsi per un’escalation del conflitto
Rosalba Castelletti su Repubblica
La Russia minaccia i cieli europei con il suo nuovo drone. Dopo l’incidente di un drone russo abbattuto in Lettonia, i Paesi Baltici e il presidente ucraino Zelensky sollecitano la NATO a rivedere le regole per la protezione dei cieli, chiedendo una risposta più rapida e diretta contro le violazioni dello spazio aereo da parte di droni russi. Il ministro della Difesa lituano sottolinea la necessità di una catena decisionale più veloce per l’abbattimento di tali droni, pur mantenendo l’unanimità tra i membri della NATO. Intanto, la Russia sta sviluppando un nuovo drone d’attacco, il Garpiya-Al, aumentando le preoccupazioni sulla sicurezza aerea. Zelensky critica la mancanza di azioni concrete da parte dell’Occidente, paragonando la situazione in Ucraina con quella di Israele, mentre a Washington si invoca cautela e si punta a una soluzione diplomatica senza stravolgere l’assetto della NATO.
Giulia Pompili su Foglio
Crosetto non si fida. Guido Crosetto non si fida molto dell ’Aise e ritiene che il Servizio segreto per gli esteri non lo abbia informato su fatti importanti al punto da ipotizzare rischi per la sicurezza nazionale. Non solo. Il ministro si sente vittima di una sorta di complotto a base di fughe di notizie e quando i pm gli chiedono una pista su cui investigare, fa capire ai magistrati che lui –pur non volendo puntare il dito contro nessuno –pensa di non stare simpatico all’Aise. Un po’ perché si è lamentato per queste informazioni mancanti e un po’ per ché teme di aver deluso le attese di conferma di un ex vertice di società pubblica in precedenza in forza all’Aise.
Marco Lillo su Il Fatto Quotidiano
Tute spaziali. Jared Isaacman, imprenditore miliardario e appassionato di volo, ha esteso la sua passione allo spazio con la missione privata Polaris Dawn, in collaborazione con SpaceX, per testare nuove tute spaziali per attività extraveicolari. Le tute spaziali, essenziali per la sopravvivenza degli astronauti nello spazio, sono complesse e costose, funzionando come mini-astronavi che regolano pressione, temperatura e forniscono ossigeno e acqua. La NASA, dopo anni di ritardi e costi elevati, ha affidato ad Axiom il compito di sviluppare una nuova tuta lunare, con potenziali contributi italiani da Prada per i materiali. La missione Polaris Dawn, che ha visto Isaacman e Sarah Gillis testare con successo la mobilità delle tute nello spazio, sottolinea l’importanza di questi indumenti per le future esplorazioni spaziali, nonostante il loro elevato costo
Patrizia Caraveo su Sole 24 Ore
Turismo per pochi. Il 12 settembre, Jared Isaacman e Sarah Gillis hanno segnato un traguardo nel turismo spaziale con la missione Polaris Dawn, diventando i primi cittadini privati a passeggiare in orbita e osservare la Terra da una distanza superiore a quella della Stazione Spaziale Internazionale. Questo evento rappresenta un passo avanti per il turismo spaziale, che prevede piani ambiziosi come hotel orbitanti, ma solleva interrogativi sull’accessibilità e sulle implicazioni etiche ed ambientali di tali viaggi. Mentre Elon Musk prevede voli su Marte e la costruzione di una città autosufficiente in 20 anni, si riflette sul vero valore di queste esperienze esclusive e costose, e se possano realmente contribuire a risolvere problemi terrestri come l’overtourism. L’articolo suggerisce che forse un turismo sostenibile e meraviglioso può essere realizzato anche rimanendo con i piedi per terra, mantenendo intatto il senso di stupore e sogno che lo spazio evoca.
Giuseppe Matarazzo su Avvenire
Il cimitero dei satelliti. Il Punto Nemo, noto anche come polo oceanico dell’inaccessibilità, è il luogo più remoto dell’oceano Pacifico e funge da cimitero per detriti spaziali sin dagli anni ’60. Situato a oltre 2.600 km da qualsiasi terraferma, ha accolto sonde, satelliti e stazioni spaziali che non sono completamente bruciate rientrando in atmosfera. Agenzie spaziali come NASA, ESA, JAXA e aziende come SpaceX hanno utilizzato questo sito per far affondare i loro mezzi non riciclabili, con la Russia che vi ha inviato la maggior parte dei suoi veicoli. Il fondo marino di Point Nemo potrebbe offrire scenari futuristici di esplorazione simili a quelli dei relitti sottomarini. Infine, si prevede che anche la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sarà deorbitata e affonderà in questo punto entro il 2031, con SpaceX incaricata di progettare il veicolo per questa operazione a un costo di 843 milioni di dollari
Simone Cosimi su Repubblica D
Una rivoluzione. Planetek Italia, azienda di Bari fondata nel 1994 e specializzata in geomatica e software spaziale, è stata premiata da Intesa Sanpaolo. La presidente e CFO Mariella Pappalepore, insieme ai co-fondatori, ha guidato l’azienda verso l’innovazione tecnologica e l’uso di intelligenza artificiale per migliorare la vita sulla Terra. A novembre, Planetek lancerà il suo primo satellite, Aix, in collaborazione con partner come D-Orbit e Aiko, rivoluzionando l’elaborazione dei dati di osservazione terrestre. L’azienda ha visto un raddoppio del fatturato nel 2023, raggiungendo 18 milioni di euro, e ha assunto 50 nuovi dipendenti a Bari. Pappalepore è ottimista sul futuro della Space economy nel Mezzogiorno, grazie anche a nuove startup e un incubatore a Brindisi
Anna Piscopo su Repubblica Bari
Starlink. United Airlines ha stretto un accordo con Starlink, la società di servizi internet satellitare di Elon Musk, per fornire connettività in volo. La compagnia aerea prevede di equipaggiare l’intera flotta di oltre 1.000 aerei con questa tecnologia nei prossimi anni. I passeggeri potranno sperimentare il nuovo servizio di internet a bordo a partire dalla fine dell’anno prossimo. Questo accordo segna un passo significativo nell’evoluzione dei servizi di connettività aerea.
su Corriere della Sera
Boeing, consegne a rischio. Gli operai della Boeing hanno votato per uno sciopero, il primo dal 2008, con il 96% a favore dopo il rifiuto della proposta contrattuale dell’azienda. La produzione di modelli chiave come il 737 Max, il 777X e il 767 cargo è a rischio negli stabilimenti di Renton e Everett, mentre le sedi in South Carolina rimangono escluse. La reazione del mercato è stata immediata, con un calo del titolo Boeing in Borsa e un potenziale impatto economico stimato tra i 3 e i 3,5 miliardi di dollari in caso di sciopero prolungato. Boeing si è detta pronta a tornare al tavolo delle trattative, nonostante il contesto di difficoltà finanziarie, con un debito di circa 60 miliardi di dollari e perdite accumulate negli ultimi sei anni. La situazione potrebbe anche influenzare il rating di credito dell’azienda e la sua permanenza nell’indice Dow Jones. –
Mara Monti su Sole 24 Ore
Riflessi su Grottaglie. I lavoratori della Boeing a Seattle hanno rifiutato con una maggioranza schiacciante (94,6%) la proposta di contratto collettivo, innescando il primo sciopero dal 2008. Questo sciopero arriva in un periodo di crisi per l’azienda, che ha visto un calo delle azioni del 38% quest’anno e ha recentemente nominato un nuovo CEO, Kelly Ortberg. Uno sciopero prolungato potrebbe aggravare la situazione finanziaria della Boeing, che ha un debito di 60 miliardi di dollari e potrebbe influenzare negativamente il rating dell’azienda. Le ripercussioni si estendono anche allo stabilimento Leonardo di Grottaglie in Italia, che produce fusoliere per Boeing e potrebbe vedere ridotte le commesse future. Nel frattempo, un accordo raggiunto con Leonardo mira a diversificare le attività dello stabilimento di Grottaglie per ridurre la dipendenza dalla monocommittenza Boeing.
Giovanni di Meo su Taranto Buonasera
Via alla statalizzzazione. Il governo tedesco ha deciso di statalizzare i cantieri navali Meyer Werft, investendo 400 milioni di euro per salvare l’azienda, che nonostante un portafoglio ordini di 17,6 miliardi di euro fino al 2031, ha accumulato un deficit di 2,8 miliardi. La mossa ha sollevato critiche, soprattutto perché aziende concorrenti come Fincantieri e Chantiers de l’Atlantique hanno affrontato la crisi senza aiuti statali. La decisione tedesca è motivata anche dalla paura di investimenti esteri, in particolare da Corea e Cina, e dalla possibilità di convertire parte della produzione di Meyer Werft all’industria militare. La strategia tedesca si inserisce in un contesto più ampio in cui l’Europa e gli Stati Uniti cercano di proteggere la cantieristica navale e il know-how dall’avanzata di Cina e Corea
Alberto Quarati su Secolo XIX
Abruzzo economy. L’Abruzzo Economy Summit, giunto alla sua quarta edizione e promosso dalla Regione Abruzzo, si terrà all’Aurum di Pescara il 19 e 20 settembre, con l’obiettivo di discutere le sfide della transizione digitale ed ecologica e le strategie per la crescita economica locale e nazionale. Tra i partecipanti illustri ci saranno il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro delle Imprese Adolfo Urso, il presidente del Coni Giovanni Malagò, e altre figure di spicco della politica e del giornalismo, come il presidente di Leonardo Stefano Pontecorvo . L’evento offrirà una piattaforma di confronto su temi quali l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale, con l’ambizione di posizionare l’Abruzzo come protagonista nello sviluppo sostenibile e inclusivo
su Messaggero Abruzzo
Titoli da piano Draghi. Il Rapporto sulla competitività dell’Unione Europea, redatto da Mario Draghi, evidenzia la necessità di investire in difesa, energia e tecnologia per competere con Cina e USA. Il piano di Draghi, che prevede investimenti di 800 miliardi di euro all’anno, ha suscitato riserve da parte di alcuni paesi, ma potrebbe favorire aziende come Leonardo nel settore difensivo e Enel nel campo della decarbonizzazione. Il rapporto suggerisce anche l’importanza di promuovere startup e innovazione tecnologica per colmare il divario con le potenze globali. Infine, il settore delle telecomunicazioni potrebbe beneficiare di una semplificazione delle regole e di un approccio più favorevole alle integrazioni, con Telecom Italia potenzialmente ben posizionata per capitalizzare su questi cambiamenti.
Elena Maso su Milano Finanza
Superjet. I lavoratori della Superjet di Tessera sono infuriati per la situazione di stallo causata dalla guerra tra Russia e Ucraina e temono la liquidazione dell’azienda se entro il 31 ottobre non verrà approvata l’acquisizione delle quote aziendali dal fondo emiratino Markab Capital. Sindacati e lavoratori chiedono al governo di intervenire per sbloccare la situazione e salvare i posti di lavoro, minacciando proteste e blocchi stradali se non verranno fornite risposte concrete.
Mitia Chiarin su Nuova Venezia
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
Tensione Tajani-Lagarde. Il governo italiano ha espresso delusione per il modesto taglio dei tassi d’interesse. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha difeso il diritto di commentare le azioni della BCE, pur sottolineando che non intende influenzarne le decisioni. Lagarde ha sottolineato che le scelte della BCE sono basate su dati e previsioni d’inflazione, non su pressioni politiche, evidenziando il calo dell’inflazione nell’Eurozona dal 10,6% nel 2022 al 2,2%. Il dibattito si concentra sulla possibilità di ulteriori tagli dei tassi nei prossimi mesi, con la BCE che valuterà i dati economici prima di prendere decisioni future.
Marco Bresolin su Stampa
Ha tagliato più del previsto. La Banca Centrale Europea (BCE) ha sorpreso gli osservatori con un taglio dei tassi d’interesse più marcato del previsto, abbassando il tasso di rifinanziamento dello 0,6% e quello sui depositi di 0,25%. Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), sottolinea che senza una corrispondente riduzione dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense, la BCE non può fare molto di più, considerando anche l’equilibrio euro-dollaro. Il mercato immobiliare ha mostrato segni di ripresa grazie alla riduzione dei tassi, mentre Patuelli critica l’idea di imporre tassi di interesse passivi elevati sui depositi come un possibile illecito. Infine, Patuelli sostiene la necessità di rivedere il trattato istitutivo della BCE per bilanciare la lotta all’inflazione con il sostegno allo sviluppo economico.
Laura Serafini su Sole 24 Ore
Cresce il Pil. Il Prodotto Interno Lordo (PIL) italiano continua a registrare una crescita, nonostante un rallentamento nel settore dei servizi e una riduzione meno marcata nel calo dell’industria. L’export italiano perde terreno, in particolare verso la Germania e i Paesi asiatici. L’inflazione nell’Eurozona è in calo, e la Banca Centrale Europea ha ridotto ulteriormente i tassi di interesse per stimolare consumi e investimenti, mentre il prezzo del gas in Europa è in aumento, influenzando negativamente l’inflazione. Il mercato del lavoro italiano mostra segnali positivi con un aumento dell’occupazione e una diminuzione della disoccupazione, ma gli inattivi rimangono stabili. Gli investimenti registrano una crescita, sostenuti in particolare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), nonostante un calo nelle esportazioni
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore
Cinque miliardi per la natalità. Il governo italiano sta considerando una manovra da 5 miliardi di euro per sostenere la natalità, ma sta incontrando difficoltà nel trovare i fondi necessari. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti propone di ridurre le detrazioni fiscali per i redditi alti, ma ciò incontra resistenza all’interno della maggioranza, che non vuole tagliare le detrazioni su lavoro, sanità e casa. Attualmente, le detrazioni fiscali ammontano a 80 miliardi di euro, con un tetto di reddito che riduce le detrazioni oltre i 120 mila euro, risparmiando solo 220 milioni di euro all’anno. L’assegno unico per i figli a carico, introdotto due anni fa, costa 20 miliardi di euro e beneficia di 9,4 milioni di ragazzi, con la possibilità di aumentare gli assegni del 50% che richiederebbe ulteriori 10 miliardi di euro.
Mario Sensini su Corriere della Sera
Extraprofitti. Il governo italiano sta cercando di reperire 5-6 miliardi di euro per finanziare iniziative a sostegno della natalità, valutando due opzioni: potenziare l’assegno unico o incrementare le detrazioni fiscali per i figli. Nel mirino per reperire tali fondi ci sono le banche e le assicurazioni, con la possibilità di reintrodurre una tassa sugli extraprofitti, nonostante l’opposizione del Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e la Banca Centrale Europea. Giorgetti, tuttavia, non esclude un prelievo speciale sul settore assicurativo, e la discussione su tale tassa è prevista per la riunione dei ministri delle Finanze di novembre. In parallelo, si valutano modifiche al concordato preventivo biennale per aumentare il gettito e finanziare il taglio dell’IRPEF
Giuseppe Colombo su Repubblica
IA, strategia mirata. Il G7 Lavoro ha adottato una strategia per affrontare le sfide poste dall’intelligenza artificiale (IA) nel mondo del lavoro, con l’obiettivo di proteggere i lavoratori più vulnerabili attraverso protezione sociale e formazione, specialmente nelle piccole e medie imprese (PMI). Il piano d’azione si concentra su uno sviluppo dell’IA sicuro e affidabile, che possa sostituire compiti ripetitivi e assistere nelle attività quotidiane, migliorando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha sottolineato l’importanza del dialogo sociale per mitigare i rischi di disuguaglianze e ha evidenziato la necessità di affrontare la carenza di competenze attraverso la formazione mirata. Il documento finale del G7 include anche un piano per l’invecchiamento attivo della popolazione, promuovendo l’apprendimento permanente e la flessibilità nelle carriere per affrontare la riduzione della forza lavoro e l’aumento degli over 65 entro il 2050.
Giorgio Pogliotti su Sole 24 Ore
Sindacati in pressing per le pensioni. I sindacati italiani, guidati da CGIL, CISL e UIL, stanno aumentando la pressione sul governo per affrontare questioni riguardanti le pensioni e i salari. Il leader della CGIL, Maurizio Landini, minaccia una mobilitazione imminente, mentre la CISL adotta un approccio più cauto. Entrambi, insieme alla UIL, chiedono al governo di convocarli per discutere la manovra economica. Nonostante le divergenze su temi come la rappresentanza sindacale, i sindacati condividono preoccupazioni comuni come la rivalutazione delle pensioni e la riduzione del cuneo fiscale. Un incontro con il governo è previsto per discutere di flussi migratori e potrebbe offrire l’opportunità per iniziare un dialogo su queste questioni.
Rosaria Amato su Repubblica
Stop al tetto. Il Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo sostiene la necessità di rivedere i tetti retributivi nella PA per attrarre i migliori talenti e competenze manageriali, in linea con le parole di Mario Draghi sulla produttività come chiave per la competitività e la crescita. Zangrillo evidenzia gli sforzi del governo per aumentare la produttività della PA, attraverso la digitalizzazione dei processi e la riduzione della burocrazia, e riconosce la necessità di un sistema di valutazione basato sul merito per premiare l’eccellenza. Il ministro rifiuta gli aumenti salariali indistinti e propone una gestione per obiettivi, con progressioni di carriera flessibili e un ruolo centrale dei dirigenti nella crescita del personale. Infine, Zangrillo si oppone a un ritorno alle ideologie nel dibattito sul lavoro, puntando invece su formazione, merito e equilibrio tra lavoro e vita privata
Claudio Cerasa su Foglio
Era golden power. L’aumento delle tensioni geopolitiche ha portato a un incremento significativo nell’uso del golden power in Europa, con l’Italia che ha visto salire le notifiche al governo da 30 nel 2017 a 727 nel 2023, in parte a causa di una maggiore cautela delle aziende dovuta all’opacità delle norme. La Commissione Europea ha incentivato l’adozione del golden power negli ordinamenti nazionali per proteggere le aziende strategiche indebolite da crisi come la pandemia e la guerra in Ucraina, mentre gli Stati membri hanno ampliato la portata e le materie strategiche soggette a controllo. Nonostante l’aumento delle notifiche, l’uso effettivo del veto è rimasto limitato, e si suggerisce che linee guida e best practice potrebbero aumentare la prevedibilità e ridurre l’uso distorto del golden power, evitando di scoraggiare gli investimenti necessari all’UE.
Luca Carrello su Milano Finanza
Fed, ipotesi maxi taglio. La Federal Reserve è indecisa se ridurre i tassi di interesse di 25 o 50 punti base il 18 settembre, come riportato da un articolo del Wall Street Journal. Tale incertezza ha generato speculazioni sul mercato, con conseguente rialzo delle borse, calo dei rendimenti dei bond USA, indebolimento del dollaro e aumento del valore dell’oro. Queste mosse della Fed potrebbero indicare preoccupazioni per un possibile rischio di recessione e il timore di essere in ritardo nel prendere misure di stimolo economico. Il mercato, che precedentemente prevedeva un taglio di 25 punti base, ora considera quasi ugualmente probabile un taglio di 50 punti base. Tuttavia, un taglio più ampio potrebbe suscitare preoccupazioni sullo stato effettivo dell’economia statunitense, nonostante alcuni indicatori positivi come la crescita prevista del 2,5% per il trimestre corrente e la fiducia dei consumatori sopra le aspettative.
Moyra Longo su Sole 24 Ore
Bundesbank apre a Unicredit. Il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha sottolineato l’importanza di avere banche forti e robuste, in un contesto in cui si discute di una possibile fusione tra UniCredit e Commerzbank. Il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, ha ricevuto un sostegno indiretto da parte delle autorità finanziarie europee, inclusa la BCE guidata da Christine Lagarde, che ha parlato favorevolmente delle fusioni transfrontaliere. Nonostante l’incertezza e le difficoltà previste, il mercato ha reagito positivamente all’idea dell’acquisizione, con un apprezzamento del titolo Commerzbank. Tuttavia, la realizzazione dell’operazione dipende da vari fattori, tra cui l’approvazione politica tedesca e l’accordo con i sindacati, e al momento non ci sono trattative ufficiali in corso
Luca Davi su Sole 24 Ore
Poste e il risparmio. Poste Italiane sta espandendo la sua presenza nel settore del risparmio, diversificando l’offerta di prodotti finanziari per il mercato retail. La gamma di prodotti è pensata per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti, tenendo conto dell’età e della flessibilità richiesta. Tra le novità, vi è un buono dedicato ai minori con rendimenti fino al 6%, e il buono Soluzione Futuro per affrontare il gap pensionistico. Inoltre, è disponibile il buono Risparmio Sostenibile, legato alla performance di un indice ESG, e i buoni fruttiferi postali, con rendimenti fino al 2,75% e la possibilità di riscatto in qualsiasi momento. Infine, il libretto Smart offre opzioni di risparmio online con rendimenti competitivi, inclusa l’Offerta Supersmart per diverse categorie di risparmiatori.
su Sole 24 Ore
L’intelligenza artificiale che pensa. OpenAI, guidata da Sam Altman, ha lanciato OpenAI O1, un avanzato modello di intelligenza artificiale che promette di superare le tecnologie esistenti, offrendo capacità di ragionamento e apprendimento simili a quelle umane. Questo modello è progettato per affrontare problemi complessi in vari settori, come la generazione di formule matematiche, il sequenziamento cellulare e lo sviluppo di codici. Insieme a O1, OpenAI ha introdotto anche una versione più snella, O1-mini, che offre prestazioni elevate a costi ridotti, particolarmente adatta ai ricercatori. La società è in fase di raccolta fondi e punta a una valutazione di circa 150 miliardi di dollari, con il supporto di investitori come Microsoft, Apple e Nvidia.
Biagio Simonetta su Sole 24 Ore
Serve un patto sociale. Uljan Sharka, fondatore della startup iGenius, è un leader italiano nel campo dell’intelligenza artificiale e sostiene che l’Europa e l’Italia possono giocare un ruolo chiave nella sfida tecnologica globale. Sharka, che ha fondato iGenius nel 2016 e l’ha portata a diventare un unicorno, vede l’autonomia tecnologica e la capacità di definire regole come un vantaggio competitivo per l’Europa. Sottolinea l’importanza di un nuovo patto sociale e di investimenti per far crescere le imprese europee a livelli globali. Infine, Sharka è ottimista sulla possibilità di raggiungere l’indipendenza tecnologica in Europa e sulla compatibilità tra innovazione e sostenibilità ambientale, citando i progressi nelle tecnologie a basso consumo energetico
Paola Pica su Corriere della Sera
Innovazione in ritardo. Francesco Profumo, presidente di Isybank e figura di spicco nel panorama accademico e finanziario italiano, sottolinea il ritardo dell’Italia in termini di innovazione, attribuendolo alla mancanza di investimenti e di una cultura del rischio. Secondo Profumo, per stimolare l’innovazione sono necessarie risorse pubbliche a fondo perduto nella fase iniziale, ma l’Italia non investe abbastanza in questo settore. Egli evidenzia anche la necessità di rivedere le leggi sulla concorrenza in Europa per permettere la formazione di campioni continentali che possano competere a livello globale. Profumo è ottimista riguardo al futuro dell’intelligenza artificiale, pur riconoscendo il divario attuale con giganti come Google e Amazon, e suggerisce che l’Europa può vincere la gara futura con investimenti adeguati e alleanze industriali forti
Francesco Margiocco su Secolo XIX
Si ai privati in Fs. Il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha mostrato apertura verso la possibilità di accogliere investimenti privati nelle Ferrovie dello Stato, sottolineando che il controllo dovrebbe rimanere pubblico. Questa posizione segue le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Fs, Stefano Donnarumma, che ha espresso interesse in una valutazione per l’apertura del capitale se ciò risulta finanziariamente vantaggioso. Un’eventuale operazione potrebbe portare alla quotazione di Fs in borsa, ma il governo deve ancora decidere, con un piano di privatizzazione che potrebbe richiedere anni per concretizzarsi. Donnarumma ha evidenziato la necessità di cautela in queste decisioni, data la natura peculiare delle ferrovie, e ha menzionato il precedente piano di Luigi Ferraris che includeva la regulatory asset base (Rab) per attrarre investimenti privati. Nel 2023, Ferrovie dello Stato ha generato 14,8 miliardi di euro di ricavi.
Leonardo di Paco su Stampa
Stellantis senza tute blu. La crisi dell’industria automobilistica italiana si aggrava con l’offerta di Maserati a prezzi scontati ai dipendenti di Stellantis, ex Fiat, e l’ennesima cassa integrazione a Mirafiori. Il numero di lavoratori del gruppo in Italia è drasticamente calato negli ultimi 23 anni, passando da 112.000 a 42.000. La produzione nazionale di auto è ai minimi storici, contribuendo meno del 10% al totale delle vendite di Stellantis nel 2023. La politica italiana, indifferente ai destini dell’industria automobilistica nazionale, ha assistito passivamente al trasferimento delle sedi legali e fiscali di importanti aziende all’estero, senza una politica industriale efficace
Sergio Rizzo su Milano Finanza
Le auto della Cina. La Commissione europea sta considerando l’imposizione di dazi aggiuntivi sulle auto elettriche importate dalla Cina, in risposta agli aiuti pubblici che il governo cinese fornisce ai propri produttori, considerati concorrenza sleale. Il rapporto di Mario Draghi sottolinea l’importanza di una politica estera economica forte per l’UE, in un’epoca di disaccoppiamenti e competizione per i sussidi. Tuttavia, l’unità europea è messa a dura prova da Berlino e Madrid, che, temendo ritorsioni commerciali, si mostrano riluttanti a sostenere i nuovi dazi. La Cina, dal canto suo, esercita pressioni diplomatiche e minaccia rappresaglie commerciali contro prodotti europei chiave. La decisione finale sull’imposizione dei dazi è attesa nelle prossime settimane, con il voto degli stati membri dell’UE
David Carretta su Foglio
Via il tabù dell’età pensionabile. La Cina ha annunciato una storica riforma della previdenza che entrerà in vigore il 1° gennaio 2025, aumentando l’età pensionabile per gli uomini da 60 a 63 anni e per le donne da 50 a 55 anni nel settore operaio e da 55 a 58 anni per gli altri impieghi. Questa decisione è stata presa in risposta all’aumento dell’aspettativa di vita, che è passata da 44,5 anni nel 1960 a 78,6 anni oggi, e al calo demografico iniziato nel 2022. La riforma prevede anche un incremento dei contributi previdenziali e richiederà 20 anni di contributi per accedere alla pensione dal 2039. La situazione demografica della Cina è tale che si prevede un numero crescente di anziani e una riduzione della forza lavoro, con implicazioni significative per il sistema di welfare. Nonostante le critiche e le preoccupazioni, soprattutto tra le nuove generazioni, i media statali difendono la riforma come una misura necessaria e razionale
Lorenzo Lamperti su Stampa
Bolla India. In India, il mercato delle IPO (Initial Public Offerings) sta vivendo un vero e proprio boom, con un aumento del 66% delle società quotate nell’ultimo anno fiscale, tra cui molte PMI. La domanda per le nuove azioni supera spesso di gran lunga l’offerta, come nel caso di Resourceful Automobiles, una concessionaria di moto che ha visto la sua domanda superare di 400 volte l’offerta. Questo fenomeno è alimentato dalla trasformazione del ceto medio indiano, che passa da risparmiatore a investitore, con un aumento significativo dei detentori di quote in fondi comuni e di conti titoli. Tuttavia, il Securities and Exchange Board of India ha rilevato che il 70% dei titoli delle nuove IPO è passato di mano entro un anno, segno di un mercato incline alla speculazione e al rischio di una bolla, con richieste di una maggiore regolamentazione.
Marco Masciaga su Sole 24 Ore
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
Conferenza di pace. Il presidente russo Vladimir Putin mira a sfruttare il vertice dei Brics a Kazan per rafforzare un’alternativa alla NATO, coinvolgendo paesi come Cina, India e Brasile. Putin ha promesso una discussione sui futuri ordini mondiali e ha annunciato l’interesse di 34 stati a unirsi all’alleanza, che Mosca vede come un contrappeso alle strutture internazionali guidate dall’Occidente. Gli ospiti internazionali del vertice includeranno leader che cercano un ordine mondiale più equo, tra cui il principe saudita Mohammed bin Salman e il presidente turco Erdogan, nonostante le loro posizioni complesse riguardo alla Russia. Nonostante le differenze politiche ed economiche tra i membri dei Brics, Putin spera di unificarli politicamente per contrastare le iniziative occidentali, come l’iniziativa di pace ucraina. Infine, Putin ha mostrato apprezzamento per un piano di pace sino-brasiliano, sebbene sia stato respinto dall’Ucraina come una mera dichiarazione politica.
Paolo Mastrolilli su Repubblica
Blocco Putin. La battaglia di Kursk si profila come un momento cruciale nel conflitto tra Russia e Ucraina, con entrambe le parti che impegnano le loro migliori forze in un confronto che potrebbe avere un impatto significativo sulle sorti della guerra. Nonostante la mancanza di informazioni dettagliate a causa della “nebbia di guerra”, è chiaro che l’Ucraina sta cercando di accerchiare le forze russe, mentre Mosca ha lanciato un contrattacco per riconquistare il terreno perso. L’uso dei missili Atacms da parte degli Stati Uniti potrebbe rappresentare una svolta strategica, trasformando le retrovie russe in un campo di battaglia e potenzialmente permettendo all’Ucraina di guadagnare un vantaggio decisivo. La situazione è fluida e la pressione russa crescente, ma Kiev sembra determinata a mantenere il controllo della testa di ponte in territorio russo, essenziale per le future trattative di pace
Anna Zafesova su Stampa
La battaglia di Kursk. Christoph Heusgen, consigliere diplomatico di Angela Merkel per dieci anni, lascerà la guida della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco a febbraio. Sarà sostituito da Jens Stoltenberg, ex capo della NATO, segnando un aumento del prestigio e del carattere militare dell’evento. La Conferenza è un forum chiave dove politici, industria e studiosi si incontrano, come dimostrato dalla presenza l’anno scorso della vicepresidente USA Kamala Harris. Il cambio di leadership è stato orchestrato da Wolfgang Ischinger, con il governo tedesco che non ha difeso Heusgen, indicando un declino dell’influenza dell’era Merkel e un aumento del potere della CDU conservatrice.
Gianluca Di Feo su Repubblica
Occidente in guardia. L’ex-consigliere per la sicurezza nazionale britannico, Lord Kim Darroch, ha messo in guardia contro il rischio di un’escalation maggiore nel conflitto tra Russia e Ucraina se quest’ultima dovesse utilizzare missili Storm Shadow a lungo raggio per colpire obiettivi in Russia, sottolineando la necessità di prestare attenzione agli avvertimenti di Putin su un possibile conflitto diretto con la NATO. Nel contesto di un aumento delle tensioni diplomatiche, il primo ministro britannico Keir Starmer ha discusso con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden la possibilità di permettere all’Ucraina di usare armi a lungo raggio, mentre la Russia ha espulso sei diplomatici britannici per accuse di spionaggio, che il Regno Unito ha definito infondate. –
John Paul su Financial Times
Putin e l’uranio. Vladimir Putin ha minacciato di ridurre le esportazioni di uranio come risposta alle sanzioni occidentali, una mossa che potrebbe creare difficoltà per le centrali nucleari in Occidente e beneficiare la Cina, che sta espandendo il proprio settore nucleare. Durante una riunione governativa trasmessa in TV, Putin ha discusso la possibilità di limitare l’export di uranio e altri materiali come titanio e nichel, senza specificare ulteriori dettagli. Gli Stati Uniti, che importano una quota significativa del loro uranio arricchito dalla Russia, hanno già imposto un divieto di importazione di uranio non irradiato dalla Russia fino al 2040, con alcune eccezioni fino al 2028. La Russia controlla una grande parte della capacità di arricchimento globale e una stretta collaborazione con il Kazakistan, un altro grande produttore di uranio, potrebbe ulteriormente influenzare le forniture all’Occidente. La strategia europea sulle materie prime appare debole, con l’uranio che non figura nemmeno nell’elenco delle materie prime critiche per la transizione energetica secondo Bruxelle
Sergio Giraldo su La Verita’
Repubblicani. Laura Loomer, attivista di estrema destra e influencer della Florida, è al centro di una controversia nel Partito Repubblicano per le sue affermazioni razziste e complottiste, tra cui la falsa storia degli immigrati haitiani che mangerebbero gatti e cani in Ohio. Il suo comportamento sta causando tensioni all’interno del partito e del team di campagna di Donald Trump, con alcuni, come il senatore Lindsey Graham, che chiedono di prendere le distanze da lei. Nonostante ciò, Trump sembra ignorare i consigli e continua a mantenere Loomer vicino a sé, anche dopo aver ripetuto la bufala dei mangiagatti in un dibattito con Kamala Harris. La situazione preoccupa alcuni membri del partito, che temono possa ripetersi una dinamica simile a quella post-elezioni del 2016, quando Trump si affidò a complottisti per contestare il risultato delle elezioni.
Massimo Gaggi su Corriere della Sera
Dimissioni nell’esercito. Il capo di Stato Maggiore israeliano, Herzi Halevi, si prepara a dimettersi entro la fine dell’anno, assumendosi la responsabilità per un disastro strategico che ha visto 1.200 israeliani uccisi da Hamas. Anche il leader dell’unità cyber e il direttore dell’intelligence militare hanno lasciato i loro incarichi. Il primo ministro Benjamin Netanyahu, nonostante non abbia assunto responsabilità pubbliche, vede il suo partito Likud in testa ai sondaggi. Intanto, le tensioni con Hezbollah aumentano, con preparativi per un possibile conflitto totale, mentre gli USA cercano di mediare una tregua tra Israele e Hamas, con la Spagna che ospita un vertice internazionale sulla situazione
Davide Frattini su Corriere della Sera
Blitz segreto. Forze d’élite israeliane hanno condotto un’incursione segreta in Siria per distruggere un sito missilistico nel centro sotterraneo di Studi e di Ricerche Scientifiche a Masyaf, con l’obiettivo secondario di acquisire intelligence sullo sviluppo di armi di Hezbollah. La missione ad alto rischio è stata effettuata con elicotteri e jet che hanno impedito all’esercito siriano di inviare rinforzi. Nonostante l’operazione abbia causato 18 morti e diversi feriti, Israele non ha ufficialmente rivendicato il successo per evitare rappresaglie. Hezbollah ha risposto con un raid in Galilea, mentre il capo di Hamas ha ringraziato il leader di Hezbollah per il sostegno. L’operazione è stata segnalata in anticipo all’amministrazione Biden, che non si è opposta.
Fabiana Magrì su Stampa
Svelato l’impianto segreto di Kim. La Corea del Nord ha rivelato le immagini del suo impianto segreto di arricchimento dell’uranio. Il leader Kim Jong Un ha sottolineato l’espansione del suo programma di armi nucleari per autodifesa e ha chiesto di aumentare il numero di centrifughe. Nonostante la condanna internazionale e le sanzioni dell’ONU, Pyongyang continua a potenziare le proprie capacità nucleari, con il timore di un potenziale test nucleare in coincidenza con le elezioni presidenziali statunitensi.
su Financial Times
Messaggio all’Occidente. Il gradimento per il governo guidato da Fratelli d’Italia (FdI) è in aumento, raggiungendo il 27,5%, mentre il Partito Democratico (Pd) registra un calo dell’1%, scendendo al 21,6%. Forza Italia supera la Lega con il 9% contro l’8,2%, mentre il Movimento 5 Stelle (M5S) mostra una leggera ripresa al 13,9%. Il mese di agosto ha visto la politica italiana affrontare temi importanti come la manovra finanziaria e lo ius scholae, nonché controversie come l’indagine su Arianna Meloni e le dimissioni del ministro Boccia-Sangiuliano. L’opposizione, meno visibile, è stata segnata da conflitti interni al M5S e da resistenze alla presenza di Renzi nel centrosinistra. La costruzione di un’ampia coalizione appare difficile, con il Pd che cerca di costruire un fronte comune senza risultati concreti. Infine, i leader politici mantengono sostanzialmente invariati i loro indici di gradimento, con Antonio Tajani e Giuseppe Conte ai primi posti.
Guido Olimpio su Corriere della Sera
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
Sale il consenso per il governo. Il gradimento per il governo guidato da Fratelli d’Italia (FdI) è in aumento, raggiungendo il 27,5%, mentre il Partito Democratico (Pd) registra un calo dell’1%, scendendo al 21,6%. Forza Italia supera la Lega con il 9% contro l’8,2%, mentre il Movimento 5 Stelle (M5S) mostra una leggera ripresa al 13,9%. Il mese di agosto ha visto la politica italiana affrontare temi importanti come la manovra finanziaria e lo ius scholae, nonché controversie come l’indagine su Arianna Meloni e le dimissioni del ministro Boccia-Sangiuliano. L’opposizione, meno visibile, è stata segnata da conflitti interni al M5S e da resistenze alla presenza di Renzi nel centrosinistra. La costruzione di un’ampia coalizione appare difficile, con il Pd che cerca di costruire un fronte comune senza risultati concreti. Infine, i leader politici mantengono sostanzialmente invariati i loro indici di gradimento, con Antonio Tajani e Giuseppe Conte ai primi posti.
Nando Pagnoncelli su Corriere della Sera
Legge elettorale. Francesco Verderami analizza la complessa situazione politica italiana, concentrandosi sulla possibile riforma della legge elettorale e sulle dinamiche tra i partiti. La premier Giorgia Meloni e la segretaria del Partito Democratico (Pd), Elly Schlein, sembrano avviare un dialogo per una legge elettorale che favorisca un sistema bipolare, eliminando le liste bloccate a favore di collegi o preferenze. Tuttavia, il Pd si trova in difficoltà nel costruire una coalizione centrista, a causa delle resistenze di Matteo Renzi e Carlo Calenda, e delle tensioni interne al Movimento 5 Stelle (M5S). Il Pd potrebbe beneficiare di una spaccatura nel M5S, ma rimane il problema di come colmare il vuoto centrista senza compromettere l’identità politica dell’alleanza. Nel frattempo, Meloni potrebbe concentrarsi sulla riforma della giustizia, che potrebbe ulteriormente dividere le opposizioni.
Francesco Verderami su Corriere della Sera
Fuori dal bunker. Arianna Meloni, sorella della premier Giorgia Meloni, inizia un tour elettorale in Emilia-Romagna e altre regioni per sostenere i candidati di Fratelli d’Italia e chiudere il caso Boccia, che ha coinvolto l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia. Sangiuliano, difeso dall’ex prefetto e ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, è stato accusato di essere stato vittima di un’imboscata. Intanto, la Corte dei Conti e la Guardia di Finanza indagano sui viaggi di Sangiuliano e Boccia in Liguria e Polignano per verificare eventuali spese pubbliche. Arianna Meloni, evitando scontri social, vuole dimostrare che il partito è unito e che lo scandalo non ha influenzato il suo impegno politico
Francesco Olivo su Stampa
Lollobrigida sulla graticola. Il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida è sotto esame per le sue scelte di personale, che sembrano basarsi più sulla fedeltà che sul merito, suscitando preoccupazioni a Palazzo Chigi riguardo alla necessità di contenere le spese. Lollobrigida, figura chiave in Fratelli d’Italia e responsabile delle liste elettorali, ha perso la fiducia delle sorelle Meloni e rischia di essere escluso dai circoli di potere, nonostante continui a gestire dossier importanti. La situazione politica è tesa, con speculazioni e teorie del complotto che circolano all’interno del partito. Matteo Renzi ha sollevato dubbi sui legami tra Ales, l’ex ministro Sangiuliano e Arianna Meloni, mentre si parla di Ettore Prandini come possibile sostituto di Lollobrigida al Ministero dell’Agricoltura
Giuliano Foschini su Repubblica
Il mio processo vendetta della sinistra. Matteo Salvini affronta la requisitoria nel processo a Palermo dove è imputato per sequestro di persona, a seguito della chiusura dei porti italiani ai migranti. Salvini sostiene che il suo processo sia una vendetta politica della sinistra e ribadisce che rifarebbe le stesse scelte, in quanto ha mantenuto le promesse fatte agli elettori. Sottolinea il drastico calo degli sbarchi e delle morti in mare durante il suo mandato rispetto ai predecessori. In politica interna, la Lega si mobilita per sostenere la sua causa e Salvini critica le politiche migratorie europee, ritenendole fallimentari. Infine, affronta temi di politica nazionale come la difesa del motore endotermico, l’autonomia regionale e le riforme in materia di sicurezza e giustizia.
Fabio Rubini su Libero Quotidiano
Ero sul Golgota, mi hanno lasciato solo. L’ex governatore della Liguria, Giovanni Toti, ha patteggiato una condanna a due anni e un mese per corruzione impropria e violazione delle leggi sul finanziamento dei partiti, che è stata convertita in 1.500 ore di lavori socialmente utili. Toti si è detto vittima di leggi populiste e sostiene di aver agito nell’interesse pubblico, non riconoscendo le proprie colpe ma accettando l’accordo per evitare un lungo processo. La Procura ha riconosciuto la legittimità delle pratiche e dei finanziamenti contestati, e Toti ritiene che la sua decisione di patteggiare rafforzi la posizione politica dei suoi alleati. Nonostante si senta abbandonato dalla politica, considera il patteggiamento una vittoria personale, passando da gravi accuse a una sanzione minore, e invita la politica a riformare le leggi che hanno causato la sua situazione.
Giuseppe Guastella su Corriere della Sera
La politica rispetti le toghe. Il vicepresidente del CSM, Fabio Pinelli, difende la sospensione della consigliera Rosanna Natoli come necessaria per la tutela dell’istituzione, nonostante le accuse di un processo sommario. Pinelli sostiene che l’azione del CSM era doverosa in seguito alla rivelazione di un’ipotetica notizia di reato e che la sospensione si basava sulla responsabilità delle funzioni di un consigliere del CSM, indipendentemente dalla sussistenza del reato. Egli riconosce le tensioni interne al CSM ma enfatizza l’efficienza dell’organo nel migliorare il servizio ai magistrati e ai cittadini, contribuendo agli obiettivi del PNRR nel campo della giustizia. Pinelli ribadisce l’importanza del rispetto reciproco tra politica e magistratura, sottolineando la necessità di separazione dei poteri e difendendo l’autonomia e l’indipendenza della funzione giudiziaria
Giovanni Bianconi su Corriere della Sera
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