Rassegna stampa 15 luglio

SICUREZZA

Insieme. Airbus e Thales hanno avviato discussioni per un possibile consolidamento delle loro attività nel settore spaziale, con l’obiettivo di affrontare le sfide competitive e finanziarie attuali. La realizzazione di tale fusione dipende fortemente dalle condizioni imposte dalla Commissione europea in materia di antitrust e dalla posizione dell’Italia, che ha una partecipazione significativa attraverso Leonardo in Thales Alenia Space (TAS). Entrambe le aziende stanno affrontando difficoltà finanziarie, con Airbus che ha dovuto registrare ingenti perdite e Thales che ha lanciato un piano di ristrutturazione per migliorare la redditività della sua filiale spaziale.
su latribune.fr

Volo strategico. La premier italiana Giorgia Meloni ha annunciato un significativo aumento della spesa militare, che dovrebbe raggiungere 1,7 miliardi di euro entro il 2025, nonostante le resistenze sia all’interno della maggioranza sia dalle opposizioni. Leonardo, la principale industria italiana della difesa, potrebbe beneficiare di questo incremento, avendo già formato una joint venture con Rheinmetall per lo sviluppo di veicoli militari, con obiettivi che includono il mercato internazionale. Inoltre, Leonardo è in lizza per un importante contratto NATO per un nuovo elicottero militare, una competizione che potrebbe avere un impatto significativo sul futuro dell’industria della difesa italiana.
Antonella Baccaro su L’Economia del Corriere della Sera

Airbus. Airbus sta attuando un piano di riduzione dei costi che include il congelamento delle assunzioni nella divisione dell’aviazione commerciale, senza prevedere licenziamenti formali, ma con la possibilità di tagliare alcuni posti di lavoro e limitare il numero totale di impiegati. Il programma “Lead!”, già in corso, mira a concentrarsi sul core business dell’azienda per garantire consegne, incrementi di produzione e investimenti in nuovi programmi, mantenendo standard di sicurezza e qualità. A causa di problemi nella catena di approvvigionamento, Airbus ha ridotto le previsioni di consegna di aerei per il 2024 a circa 770 unità e ha abbassato le stime di profitto operativo a 5,5 miliardi di euro, rispetto ai 6,5-7 miliardi previsti in precedenza.
su Echos

Certificazione. Il Boeing 777-9 ha iniziato il processo di certificazione con la Federal Aviation Administration (FAA), un passo cruciale per il lungo raggio che arriva sul mercato con cinque anni di ritardo. Il nuovo modello, che può trasportare fino a 426 passeggeri per oltre 11.000 chilometri e promette un consumo di carburante inferiore del 10% rispetto alla concorrenza, ha già accumulato oltre 530 ordini nonostante i ritardi nelle consegne. Boeing, che ha perso la fiducia delle autorità a seguito dei due disastri aerei del 737 MAX e di altri problemi di sicurezza, non vedrà l’autorizzazione al volo del 777-9 prima del 2025 e deve ancora affrontare le conseguenze legali dei crash precedenti.
Lionel Steinmann su Echos

777-9, la speranza di Boeing. Boeing punta sulla ripresa con il lancio del 777-9, il più grande aereo commerciale prodotto dopo l’A380 e il 747, avviando un lungo processo di certificazione per garantire sicurezza e affidabilità, con l’obiettivo di trasportare fino a 426 passeggeri per oltre 13.000 chilometri. Il gigante aeronautico affronta una delle sue crisi più gravi, segnata da incidenti come la porta staccatasi da un 737 Max 9 e testimonianze di problemi produttivi, oltre a richieste di ispezioni urgenti e cause legali per i disastrosi crash del 2018 e 2019. Boeing, che ha patteggiato per evitare un processo penale, si trova in trattative prolungate con il governo americano, che potrebbero estendersi oltre la data prevista del 19 luglio.
Keren Lentschner su Figaro

Una storia capitalista. Boeing ha patteggiato per i disastri aerei del 2018 e 2019, causati da decisioni manageriali mirate al risparmio e alla competizione con Airbus, che hanno portato alla morte di 346 persone. Le indagini hanno rivelato che i sensori malfunzionanti dei Boeing 737 Max hanno inviato dati errati a un software anti-stallo non descritto nei manuali, causando la caduta degli aerei. A seguito degli incidenti, Boeing ha affrontato un disastro reputazionale e finanziario, con perdite miliardarie e sanzioni, pur continuando a pagare dividendi agli azionisti e mantenendo salari elevati per i dirigenti nonostante la crisi.
Nicola Borzi su Il Fatto Quotidiano

Shop in Canada. La Mecaer Aviation Group (Mag) di Borgomanero, in provincia di Novara, ha più che raddoppiato il suo fatturato negli ultimi cinque anni, raggiungendo i 210 milioni di euro, e ha recentemente acquisito Elimetal, un’azienda canadese specializzata in componenti aeronautici. Mag, che produce componenti per elicotteri e carrelli di aerei, è supportata dal Fondo Italiano d’Investimento Sgr e Stellex Capital Management, e si aspetta un ulteriore aumento del fatturato del 15% nel 2024, con oltre 850 dipendenti qualificati e 7 siti produttivi. L’azienda, con radici che risalgono agli anni ’20, è un fornitore chiave per i principali produttori di elicotteri e carrelli di atterraggio, fra i quali Leonardo Elicotteri, Airbus Helicopters e Bell Textron, e ha vissuto una rinascita dopo uno spin-off nel 1995.
Luigi Grassia su Stampa

Filiere per pmi. Regione Lombardia punta a rafforzare la competitività delle PMI e delle filiere produttive locali, promuovendo la collaborazione tra aziende, istituti accademici e formativi per creare ecosistemi industriali sostenibili. L’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, ha organizzato un incontro tra Leonardo Elicotteri e 120 imprese lombarde per discutere le sfide del mercato aeronautico e le opportunità di crescita e qualificazione. La strategia regionale, in linea con le direttive europee ma con maggiore flessibilità, mira a espandere le filiere esistenti e ha già riconosciuto 63 filiere che includono quasi 400 soggetti tra imprese e centri di ricerca.
su Brescia Oggi

Scorporare la spesa militare. La premier Giorgia Meloni è tornata da Washington con la pressione di aumentare la spesa militare del paese per soddisfare gli impegni con la NATO e sostenere l’Ucraina, una sfida che richiede quasi 4 miliardi di euro non ancora previsti nel bilancio. Il ministro della Difesa Guido Crosetto propone di escludere le spese militari dal Patto di Stabilità europeo per raggiungere l’obiettivo del 2% del PIL in spese difensive senza penalizzare il bilancio nazionale, una manovra complicata dalle rigide regole europee. Nonostante le deroghe del Patto di Stabilità che potrebbero aiutare l’Italia a evitare sanzioni per eccesso di deficit, il paese si trova in una situazione delicata, dovendo bilanciare gli obblighi di sicurezza con la necessità di mantenere la stabilità finanziaria.
Lorenzo Borga su Foglio

Democrazie confuse. Durante l’ultima riunione dell’Alleanza Atlantica, il segretario generale designato Mark Rutte ha evidenziato la confusione tra i governi occidentali, un sentimento condiviso anche dal cancelliere tedesco Olaf Scholz. L’articolo sottolinea come, nonostante la confusione politica, le democrazie occidentali evitino di sfogare le tensioni interne attraverso conflitti esterni, a differenza di sistemi autoritari come Russia e Cina, preferendo canalizzare l’orgoglio nazionale attraverso lo sport. Infine, si discute del ruolo dell’Italia, che, anche se è la seconda manifattura d’Europa e ha un governo relativamente stabile, tende a sottovalutare le proprie capacità industriali e tecnologiche, nonostante cerchi di coinvolgere nel rilancio aziende come Leonardo e Stellantis, mentre l’Occidente cerca una guida sicura in un mondo in cambiamento, con la democrazia che continua a dimostrare la sua resilienza.
Alberto Krali su Eco di Bergamo

Fincantieri. Fincantieri, azienda leader nel settore navalmeccanico, si distingue per l’alta percentuale di donne impiegate, con un dipendente su quattro di genere femminile e il 41% dei ruoli manageriali occupati da donne, come dimostra la recente nomina di Cathrine Marti a capo della controllata norvegese Vard. L’azienda ha ottenuto la Certificazione sulla parità di genere da Rina, primo caso nel suo settore in Italia, e si impegna attivamente nella promozione dell’uguaglianza di genere attraverso iniziative come il programma Talent e l’adesione ai Women’s Empowerment Principles delle Nazioni Unite. Questo impegno si riflette anche nelle politiche aziendali, con azioni mirate a garantire trattamento equo, equità salariale e work-life balance, contribuendo a rendere Fincantieri un Top Employer riconosciuto per le sue best practices nel settore delle risorse umane.
Andrea Ducci su L’Economia del Corriere della Sera

Difesa subacquea. Fincantieri ha completato un aumento di capitale di quasi 400 milioni di euro, con il titolo che ha chiuso a 4,869 euro a Piazza Affari, per finanziare l’acquisizione di tecnologie di difesa subacquea come sonar e siluri dalla Leonardo. Domani si terrà l’asta per l’inoptato, corrispondente allo 0,8% dei nuovi titoli emessi, per un valore di circa 3 milioni di euro. Questa mossa, considerata un successo dagli esperti, mira a espandere il business di Fincantieri nel settore della difesa subacquea, un’area con margini di profitto superiori rispetto alla costruzione di navi da crociera.
su Nordest Economia

Cibersecurety. Nel 2023, la pubblica amministrazione (Pa) italiana ha subito quasi il 50% degli attacchi informatici, evidenziando la necessità di una nuova legge sulla cybersecurity. La legge introduce norme più severe, estende la regolamentazione a settori prima non inclusi e richiede alle amministrazioni di adottare misure preventive e protocolli di risposta agli incidenti, con l’Agenzia Nazionale per la Cybersecurity (Acn) come organo di controllo e supporto. L’approvazione del disegno di legge (DDL) Cyber è un passo importante per rafforzare la sicurezza informatica in Italia, promuovere una cultura della sicurezza e garantire la protezione dei dati sensibili, con un impegno congiunto tra pubblico e privato per un ecosistema di sicurezza informatica solido.
Pierguido Iezzi su Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Academy. Le academy aziendali stanno emergendo come soluzione efficace per colmare il divario di competenze tra i lavoratori, secondo uno studio di Assolombarda che ha analizzato 15 casi in Italia. Con un tasso di laureati ancora basso rispetto all’Europa, le academy offrono formazione continua e specializzata, contribuendo all’aggiornamento e alla gestione delle conoscenze. Queste strutture non solo migliorano le competenze dei dipendenti, ma influenzano anche l’ecosistema aziendale più ampio, promuovendo l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita professionale e rispondendo alla crescente domanda di sviluppo professionale.
Serena Uccello su Sole 24 Ore

Cdp. Dopo vari rinvii dovuti a disaccordi politici e questioni di genere, il governo italiano sta cercando di finalizzare le nomine per il rinnovo dei vertici di Cassa depositi e prestiti (Cdp), con l’assemblea straordinaria prevista per oggi che discuterà l’ampliamento del consiglio da 9 a 11 membri per rispettare le quote di genere. Le nomine sono state bloccate da dibattiti sulla rappresentanza femminile nel consiglio, con l’opposizione che ha criticato la maggioranza per i profili maschili proposti, mentre lo statuto richiede la presenza di almeno quattro donne. L’assemblea di oggi, oltre a modificare lo statuto per includere più donne, estenderà le quote di genere anche al collegio sindacale e al consiglio per la gestione separata, con la possibilità di un ulteriore rinvio se non si raggiunge un accordo.
Andrea Ducci su Corriere della Sera

Stretta sul Pnrr. A due anni dalla scadenza del PNRR, il ministro Giancarlo Giorgetti chiede una proroga oltre giugno 2026, mentre Raffaele Fitto, ministro degli Affari europei, sottolinea l’importanza di rispettare i tempi stabiliti, nonostante la lentezza della macchina pubblica nell’utilizzo dei fondi. Il governo italiano si trova di fronte al dilemma di accelerare i cantieri per rispettare le scadenze, pur affrontando la necessità di negoziare con l’UE una traiettoria di rientro nel deficit che tenga conto dei finanziamenti straordinari. La situazione è complicata dal fatto che l’Italia ha ricevuto più fondi di quanto sia realisticamente in grado di spendere, e una proroga sembra inevitabile, ma la decisione verrà presa solo quando tutti i cantieri saranno attivi.
Alessandro Barbera su Stampa

Pensioni, riforma sparita. La riforma delle pensioni in Italia è in stallo, con la scadenza a fine anno di un pacchetto da 630 milioni di euro che comprende misure come Quota 103 e Ape sociale, e con poche speranze di rinnovo a causa delle difficoltà finanziarie e delle promesse elettorali non mantenute. Il governo, alle prese con un bilancio già teso e la necessità di rispettare i vincoli europei, potrebbe non riuscire a evitare un ulteriore intervento sulle pensioni, nonostante la pressione politica da parte di partiti come la Lega, che ha fatto delle pensioni un punto chiave del proprio programma. La situazione è ulteriormente complicata dall’approccio del governo che, di fronte all’inflazione e alle esigenze di bilancio, potrebbe decidere di modulare l’adeguamento delle pensioni all’inflazione, favorendo i redditi più bassi a scapito di quelli più alti.
Valentina Conte su Repubblica

Tasse e filantropia. Brunello Cucinelli e Isabella Seràgnoli sono due imprenditori italiani che si distinguono per il loro impegno nella filantropia e nel pagamento integrale delle tasse in Italia. Cucinelli, noto per la sua azienda di abbigliamento di lusso, investe in sostenibilità e benessere dei dipendenti, oltre a dedicarsi al restauro e alla valorizzazione del borgo di Solomeo e al sostegno della ricerca scientifica attraverso la Tes Pharma. Seràgnoli, a capo del Gruppo Coesia, si concentra sulla filantropia sanitaria e sociale, finanziando strutture sanitarie come l’hospice pediatrico “Arca sull’Albero” e promuovendo iniziative culturali e scientifiche attraverso diverse fondazioni.
Andrea Priante su Corriere della Sera

Parigi sorvegliata speciale. Il rischio populismo in Francia è stato evitato, ma l’incertezza politica e i problemi legati al deficit e al debito pubblico rimangono, con lo spread tra i titoli francesi e tedeschi che ha raggiunto i livelli più alti dal 2011-2012. Le agenzie di rating, in particolare Moody’s, monitorano da vicino la situazione finanziaria della Francia, pronte a rivedere il rating del paese se il debito pubblico, che si prevede raggiunga il 112,2% del PIL entro fine anno, e il deficit non migliorano. Le prossime mosse della Francia saranno cruciali per l’Europa, con il Regno Unito che mostra una maggiore disciplina fiscale e l’Europa che attende le elezioni USA e l’agenda Draghi per la competitività, mentre le banche centrali si muovono verso una riduzione dei tassi di interesse.
Giovanni Pons su Repubblica Affari&Finanza

Usa trainano il debito del G7. Gli Stati Uniti sono previsti come principali responsabili dell’aumento del debito pubblico nel G7, con un debito che dovrebbe raggiungere il 137,8% del PIL entro il 2029, indipendentemente dal risultato delle elezioni presidenziali. L’Italia è anch’essa sotto osservazione, con un debito proiettato al 143,6% del PIL, mentre la Francia potrebbe vedere il proprio debito salire al 113% del PIL. Le politiche di sostegno pubblico adottate durante la pandemia e le conseguenze dell’invasione dell’Ucraina hanno contribuito all’aumento del debito, con la BCE che potrebbe ricorrere al programma di emergenza Pepp in caso di necessità per mantenere la stabilità finanziaria.
Carlotta Scozzari su Repubblica Affari&Finanza

Cina. Xi Jinping e altri funzionari del Partito Comunista Cinese si sono riuniti a porte chiuse per discutere un piano per rilanciare la seconda economia mondiale, attualmente in difficoltà. Il piano mira a promuovere una crescita di alta qualità, con un’enfasi sulle industrie high-tech come i pannelli solari, le auto elettriche e le batterie, e cerca di bilanciare il ruolo dello stato e del mercato, suscitando dubbi tra gli investitori privati e le aziende straniere. La sfida principale rimane quella di rinvigorire la fiducia dei consumatori cinesi, affrontando la crisi del settore immobiliare e la scarsa propensione alla spesa, nonché di trovare nuove soluzioni per la sostenibilità fiscale in un contesto di calo delle entrate e resistenza all’introduzione di nuove tasse.
Keith Bradsher su New York Times International Edition

Sterzata al centro. La vittoria del Labour a Londra segna una sterzata al centro, con il nuovo leader Keir Starmer che si distacca dall’approccio ultra-radicalista di Jeremy Corbyn, orientandosi verso una socialdemocrazia moderata e pragmatica, pur mantenendo una posizione cauta sull’immigrazione e promettendo una politica più business-friendly. Nonostante la pressione per un ritorno del Regno Unito nell’Unione Europea, Starmer e il suo governo cercano una relazione più amichevole con l’UE, ma senza rientrarvi, puntando piuttosto a nuove forme di cooperazione. Tony Blair, ex primo ministro laburista, suggerisce a Starmer di mantenere i limiti all’immigrazione e di evitare la cultura “woke”, mentre il Labour punta a migliorare i servizi pubblici senza aumentare la pressione fiscale, sperando in un rilancio dell’economia basato sugli investimenti esteri e sul dinamismo delle imprese.
Federico Rampini su L’Economia del Corriere della Sera

La concorrenza fa bene. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi, hanno espresso soddisfazione per l’ingresso di Lufthansa in Ita Airways, nonostante le critiche sulla perdita di una compagnia di bandiera italiana e le preoccupazioni per la concorrenza. Il documento dell’Associazione antitrust italiana mette in guardia contro il rischio che la ricerca di competitività possa ledere la concorrenza, citando il caso di Airbus come successo nonostante la mancata partecipazione italiana. Viene poi analizzato il settore delle telecomunicazioni e delle costruzioni in Italia, con un focus sulla concentrazione del mercato e le sue implicazioni per la concorrenza e l’efficienza, evidenziando la necessità di bilanciare la crescita dei “super campioni” con la salvaguardia di un ecosistema aziendale competitivo.
Ferruccio de Bortoli su L’Economia del Corriere della Sera

Aponte e Lufthansa. Klaus-Michael Kühne, il più ricco dei miliardari tedeschi e armatore, è diventato il primo socio della compagnia di bandiera di Berlino e detiene una partecipazione significativa in Lufthansa e Flixbus. La sua azienda di logistica, Kühne + Nagel, fondata nel 1890, è oggi quotata a Francoforte e Zurigo e vale oltre 30 miliardi, con Kühne che ha guidato l’espansione internazionale e superato crisi economiche. Oltre agli investimenti nel settore dei trasporti, Kühne ha diversificato in altri settori come la chimica e la farmaceutica, mantenendo una forte presenza in Germania, nonostante le controversie legate alle sue scelte aziendali e personali.
Francesco Bertolino su L’Economia del Corriere della Sera

Solo a Pechino una elettrica da 12 mila euro. Gli industriali italiani, in particolare Federmeccanica e Anfia, seguono da vicino i rapporti tra Italia e Cina, sperando che la missione del primo ministro Giorgia Meloni porti a risultati concreti nella produzione di utilitarie elettriche a basso costo. La collaborazione con la Cina è vista come cruciale per l’accesso alla loro avanzata tecnologia nelle batterie elettriche e per soddisfare la clausola del 51% di componenti made in Italy, mentre Stellantis si orienta verso il Nord Africa. Il presidente di Federmeccanica, Federico Visentin, sostiene l’importanza di attrarre un produttore cinese in Italia per sviluppare tecnologie e competenze, e di stabilire rapporti stretti con la filiera italiana della componentistica, nonostante le critiche verso le politiche protezionistiche e le sfide nel convincere la Cina a investire in Europa.
Dario di Vico su L’Economia del Corriere della Sera

Unipol attende. Il governo italiano sta vendendo la sua partecipazione del 26,73% nel Monte dei Paschi di Siena, la banca più antica al mondo, con la possibilità di ricavare fino a 1,6 miliardi di euro e influenzare il futuro del mercato bancario italiano. Unipol Assicurazioni, azionista di Bper Banca e Popolare di Sondrio, è considerato il candidato ideale per l’acquisto, nonostante le smentite precedenti, grazie agli accordi industriali già in atto per la distribuzione di prodotti assicurativi tramite le banche. Il governo deve rispettare gli impegni con l’UE e la BCE per uscire dal capitale di Mps, mentre Unipol potrebbe affrontare ostacoli nell’integrare la rete distributiva di Mps a causa di un accordo esistente con Axa.
Stefano Righi su L’Economia del Corriere della Sera

Business da 11 miliardi. Le Olimpiadi di Parigi 2024 rappresentano un importante banco di prova per un nuovo modello di gestione dei Giochi, mirando a ridurre i costi e sfruttare impianti esistenti, con una stima di spesa tra 8,8 e 9,2 miliardi di euro, ben al di sotto delle edizioni precedenti. Il finanziamento si basa su un mix di sponsorizzazioni, diritti televisivi e vendita di biglietti, con un forte contributo del settore privato, mentre le spese infrastrutturali sono coperte in parte dallo Stato e da altre entità pubbliche. Studi prevedono un impatto economico positivo per la regione Île-de-France, ma i bilanci definitivi e le ricadute sull’economia francese saranno valutati con cautela dopo l’evento.
Marco Bonarrigo su L’Economia del Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Basta toni esasperati. Il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, in seguito all’attentato a Trump, esprime preoccupazione per la democrazia e invita a toni più distesi nelle prossime convention americane, sottolineando l’importanza di una reazione misurata. Tajani difende fermamente l’invio di armi all’Ucraina, argomentando che la pace si costruisce bloccando l’aggressore, e sottolinea che l’Italia non è in guerra con la Russia, ma supporta iniziative di pace. Infine, Tajani incoraggia il sostegno al secondo mandato di Ursula von der Leyen alla Commissione Europea, enfatizzando la necessità di concentrarsi sui contenuti programmatici piuttosto che sulle alleanze politiche, e anticipa una settimana intensa con il G7 del commercio estero in programma.
Adriana Logroscino su Corriere della Sera

Trump invoca l’unità. Donald Trump ha esortato all’unità nazionale dopo essere sopravvissuto a un attentato durante un comizio in Pennsylvania, che ha avuto un impatto drammatico sulla corsa alle presidenziali del 2024 e ha acuito le tensioni politiche. Trump, ferito ma resistente, si appresta ad essere nominato candidato repubblicano alle presidenziali nella prossima convention in Wisconsin. L’FBI sta indagando sulle motivazioni dell’attentatore, mentre il Presidente Biden e altri funzionari hanno risposto all’incidente, che ha sollevato anche preoccupazioni sui protocolli di sicurezza.
Colby Smith su Financial Times

Una oscura giornata di violenza. Il sabato in America è stato segnato da un grave atto di violenza politica: l’ex presidente Donald Trump è stato bersaglio di un attentato durante un comizio in Pennsylvania, dal quale è uscito ferito ma vivo. Un spettatore è morto e altri sono gravemente feriti, mentre l’assassino è stato ucciso dal Secret Service. Questo evento rischia di inasprire ulteriormente le già profonde divisioni politiche e la crescente polarizzazione del paese. È essenziale che la classe politica americana promuova la calma e l’unità, ribadendo che la violenza non ha posto nella democrazia. In un clima di crescente disinformazione e retorica infiammatoria, è cruciale che gli eventi di sabato non siano usati come pretesto per ulteriore violenza, ma piuttosto come un campanello d’allarme per rafforzare i principi democratici.
su Financial Times

007, sviste e mancate ricognizioni. La Casa Bianca sta indagando sulle falle dei servizi segreti. L’attentatore, Thomas Crooks, è salito su un edificio vicino al palco senza essere notato, nonostante il comportamento sospetto segnalato in precedenza, e ha sparato prima di essere ucciso dal Counter Sniper team, sollevando interrogativi sulla tempestività e l’efficacia delle misure di sicurezza. Il Secret Service, già sotto pressione per incidenti passati, ora deve affrontare un’indagine interna e critiche pubbliche, inclusa la gestione dell’evacuazione e l’efficacia delle agenti donne, in un’agenzia dove il 30% del personale è femminile e la direttrice è Kimberly Cheatle.
Guido Olimpio su Corriere della Sera

Le falle della sicurezza. Un giovane attentatore, Thomas Matthew Crooks, ha sfruttato le lacune nel dispositivo di sicurezza e il mancato coordinamento tra le autorità per portare a termine un attacco durante un comizio di Trump, sfuggendo ai controlli e posizionandosi su un tetto con un fucile AR-15. Il Secret Service è sotto accusa per la risposta tardiva e la protezione inadeguata fornita a Trump, che è sopravvissuto all’attentato grazie a un movimento fortuito della testa; un sostenitore è stato ucciso e altre due persone sono rimaste gravemente ferite. L’incidente ha innescato un dibattito sulla sicurezza e porterà a misure più stringenti in eventi futuri, con la politica americana che si svolgerà in un clima più blindato, a partire dalla Convention di Milwaukee trasformata in fortezza.
Francesco Semprini su Stampa

Trump alla convention. Donald Trump, sopravvissuto a un attentato, si è recato a Milwaukee per la convention del suo partito, dove è stato accolto come un eroe. Melania Trump ha definito l’aggressore un “mostro” che ha cercato di rubare la passione di suo marito, mentre Ivanka ha attribuito la protezione del padre alla madre defunta, Ivana. L’incidente ha rafforzato il sostegno dei fedelissimi e ha suscitato ammirazione anche tra i critici, con Trump che ha ringraziato Dio per averlo salvato e si prepara a parlare alla nazione, mentre i repubblicani si uniscono attorno a lui in vista delle elezioni.
Viviana Mazza su Corriere della Sera

Joe chiama Donald e ferma gli spot. Joe Biden, sotto pressione dal suo partito per la sua debolezza nella campagna elettorale, aveva intensificato gli attacchi contro Donald Trump, accusandolo di minacciare la democrazia americana e lanciando spot televisivi molto duri. Tuttavia, un tentato assassinio contro Trump ha forzato Biden a cambiare strategia, sospendendo gli spot e cercando di abbassare la temperatura della campagna, mentre affronta l’accusa dei repubblicani di essere il mandante morale dell’attentato. Biden ora deve ricalibrare il suo messaggio elettorale in un clima di violenza politica crescente, mentre i sondaggi mostrano un vantaggio per Trump e i democratici rischiano di perdere non solo la Casa Bianca ma anche il Congresso.
Massimo Gaggi su Corriere della Sera

Biden comandante in capo. Dopo l’attentato a Donald Trump in Pennsylvania, il presidente Joe Biden ha assunto un ruolo di garante della sicurezza nazionale, chiamando all’unità e promettendo di rafforzare le misure di sicurezza, mentre ha annullato un viaggio in Texas per tornare alla Casa Bianca. L’incidente ha attenuato le pressioni affinché Biden si ritirasse dalla corsa elettorale, con nuovi sondaggi che indicano il suo mantenimento come candidato preferito dai Democratici, nonostante la necessità di ricalibrare il tono della campagna. Biden, recentemente più aggressivo nei confronti di Trump, ora deve bilanciare la sua retorica per non alienare gli elettori indipendenti, mentre il paese si interroga sulle conseguenze dell’attentato sulla politica nazionale.
Massimo Basile su Repubblica

La Russia provoca. La Russia, attraverso il portavoce Dmitry Peskov, suggerisce che l’atmosfera politica generata dall’amministrazione USA ha contribuito all’attentato contro Trump, mentre Maria Zakharova critica gli USA per il supporto all’Ucraina anziché per la sicurezza interna. Leader mondiali come Macron, Starmer e Zelensky condannano fermamente l’attentato, esprimendo solidarietà e sottolineando l’importanza della non violenza per la democrazia. Erdogan, Netanyahu e altri capi di stato chiedono indagini rapide e condannano la violenza, mentre la Santa Sede si unisce alla preghiera per la pace negli USA, enfatizzando il rifiuto della violenza.
Monica Ricci Sargentini su Corriere della Sera

Meloni: il dialogo fermi la violenza. La destra italiana è divisa sulle reazioni all’attentato contro l’ex presidente americano Donald Trump, con Fratelli d’Italia che mantiene una posizione istituzionale mentre la Lega, con Salvini in testa, esprime un forte sostegno a Trump e attacca la sinistra. La premier Giorgia Meloni invita al dialogo e alla responsabilità, condannando la violenza e sottolineando che i toni del dibattito non dovrebbero mai superare determinati limiti, a differenza di Salvini che accusa la sinistra di alimentare l’odio. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, esprime preoccupazione per il deterioramento del tessuto civile e la violenza in politica, mentre il mondo politico italiano, compresa la sinistra, condanna l’attentato e la violenza politica.
Lorenzo De Cicco su Repubblica

Clima avvelenato. Matteo Salvini, leader della Lega e figura centrale della politica italiana, in un’intervista con Hoara Borselli, esprime il suo appoggio a Donald Trump, paragonando la demonizzazione dell’ex presidente USA a quella subita da Silvio Berlusconi, e sottolinea come un clima politico avvelenato possa spingere “teste calde” a passare dalle parole ai fatti. Salvini discute anche la politica estera, in particolare la situazione in Ucraina, sostenendo la necessità di una de-escalation e negando divergenze con Giorgia Meloni, mentre enfatizza l’importanza di un governo stabile fino al 2027. Infine, affronta temi nazionali come l’arresto del presidente della Liguria Giovanni Toti, la riforma della giustizia, e i grandi investimenti in infrastrutture, difendendo la sua amministrazione e le scelte politiche contro le critiche dell’opposizione.
Hoara Borselli su Giornale

Due Americhe che non si parlano. L’analista Lucio Caracciolo evidenzia l’acuirsi dell’odio e la divisione negli Stati Uniti, dove l’attentato di Butler non sorprende in un clima di crescente violenza verbale e fisica, alimentato dalla presenza di 450 milioni di armi in un paese di 330 milioni di abitanti. La situazione interna degli USA, con due Americhe che non si riconoscono, rischia di influenzare la politica estera e di creare opportunità per gli avversari dell’America, mentre l’Europa non ha ancora compreso pienamente le conseguenze dell’invasione dell’Ucraina. Infine, l’articolo discute la posizione dell’Europa, la sua incapacità di difendersi senza l’aiuto degli USA e l’irrealizzabilità di un esercito comune europeo, in un contesto in cui la diplomazia rimane cruciale per evitare un’escalation del conflitto.
Francesca Paci su Stampa

Letta, l’Ue sia rapida. Enrico Letta, ex premier italiano, avverte che i Democratici americani dovrebbero persuadere Joe Biden a ritirarsi dalla corsa alla rielezione per evitare una crisi senza precedenti e una possibile vittoria trionfale di Trump. Letta sottolinea l’importanza dell’unità e della rapidità nell’elezione dei vertici dell’UE, in particolare di Ursula von der Leyen, per non dare l’impressione di perdere tempo in questioni di potere. Infine, Letta esprime preoccupazione per l’attuale clima politico e la necessità di una coalizione forte in Francia per evitare un successo futuro di Marine Le Pen, sottolineando l’importanza di affrontare le sfide europee con un approccio innovativo e inclusivo.
Francesca Schianchi su Stampa

Verso l’astensione. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è in trattativa con il gruppo dei Conservatori europei, capeggiati da Giorgia Meloni, per ottenere sostegno alla sua rielezione; la questione del ruolo dell’Italia nella Commissione rimane aperta, con Meloni che punta a un Commissario con deleghe significative. Meloni, che deve ancora decidere il voto dei deputati di Fratelli d’Italia, potrebbe optare per l’astensione, che tecnicamente conterebbe come un voto contrario, ma politicamente potrebbe essere un segnale di apertura, mentre le posizioni all’interno del gruppo ECR sono divise. La situazione è fluida e il voto di giovedì prossimo al Parlamento Europeo è incerto, con l’Italia che cerca un ruolo di rilievo in Europa, ma senza causare sconvolgimenti, e von der Leyen che deve bilanciare le richieste italiane con le diverse visioni presenti all’interno dell’UE.
Marco Galluzzo su Corriere della Sera

La via stretta. La premier italiana Giorgia Meloni si trova in una situazione politica complessa alla vigilia dell’incontro con Ursula von der Leyen, dove il voto di conferma della presidente della Commissione europea sarà influenzato dai temi dell’immigrazione, della transizione energetica e dell’approccio all’integrazione europea. Il partito di Meloni, Fratelli d’Italia, è diviso tra il sostegno di alcuni alleati e l’opposizione di altri, mentre l’agenda verde e la politica estera sono punti critici che potrebbero determinare il loro voto. Un eventuale no da parte di Meloni potrebbe avere significative conseguenze politiche per l’Italia, con la Lega di Salvini che potrebbe addossare la responsabilità sulle sue spalle, mentre un sì potrebbe portare a una vicepresidenza esecutiva per Raffaele Fitto nella nuova Commissione.
Alessandro Barbara su Stampa

Il doppio colpo. Le forze russe hanno utilizzato la tattica del “double-tap” in Ucraina, colpendo ripetutamente gli stessi obiettivi per uccidere sia le vittime iniziali sia i soccorritori, come dimostrato dall’attacco a un villaggio nella regione di Kharkiv. Questa pratica, condannata dalle Nazioni Unite e dalle convenzioni internazionali, era già stata impiegata in Siria, dove l’aviazione russa e le forze fedeli ad Assad hanno sistematicamente colpito infrastrutture mediche. Le autorità ucraine avvertono che le tattiche di bombardamento russe stanno diventando sempre più simili a quelle usate in Siria, mirando a demoralizzare la popolazione attraverso il terrore e la distruzione.
Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera

Il fantasma di Deif. Il comandante di Hamas Mohammed Deif, soprannominato “il Fantasma”, potrebbe essere tra i feriti o le vittime di un raid israeliano che ha colpito il campo profughi di Al Mawasi a Gaza, causando 90 morti e oltre 300 feriti. Paramilitari hanno bloccato l’accesso all’ospedale dove sono stati portati i feriti, alimentando le speculazioni sulla possibile presenza di Deif, che ha sopravvissuto a numerosi tentativi di assassinio in passato. La morte di Deif, se confermata, potrebbe avere un impatto sul conflitto in corso e sulle trattative per una tregua, mentre un altro raid israeliano ha recentemente causato 12 vittime in una scuola a Nuseirat.
Davide Frattini su Corriere della Sera

Intesa lontana. Gershon Baskin, negoziatore esperto nelle trattative israelo-palestinesi, ritiene che le trattative per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas rimarranno bloccate, almeno fino al discorso di Netanyahu al Congresso americano il 24 luglio, dove delineerà la sua strategia di guerra. Netanyahu ha rifiutato le condizioni negoziali proposte dagli USA e presentate da Biden, sentendosi libero di agire dopo la debole performance di Biden in un dibattito con Trump, e mira a dimostrare la sua forza prima di parlare in America. Baskin dubita che l’eliminazione dei leader di Hamas, come Mohammed Deif, possa portare al tavolo delle trattative, poiché Hamas richiede il riconoscimento della Palestina e la liberazione dei prigionieri, e teme che gli ostaggi possano essere uccisi come vendetta o siano già morti nel raid.
Francesca Caferri su Repubblica

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Presidenti. Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia, guida la classifica dei governatori più apprezzati con il 68% di consensi, seguito da Stefano Bonaccini dell’Emilia-Romagna e Luca Zaia del Veneto, mentre Vincenzo De Luca della Campania si piazza al quarto posto. Dieci dei tredici presidenti regionali testati superano il 50% di approvazione, con un miglioramento generale del consenso nelle Regioni del Mezzogiorno. Il sondaggio Governance Poll 2024, condotto da Noto Sondaggi per Il Sole 24 Ore, esclude i governatori eletti nel 2024 e il presidente della Liguria Giovanni Toti, sospeso dall’incarico.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore

Sindaci. Michele Guerra di Parma guida la classifica del Governance Poll 2024 con il 63% di gradimento, seguito da Gaetano Manfredi di Napoli e Michele de Pascale di Ravenna, mostrando un rinnovamento nel panorama dei sindaci italiani. Sindaci di grandi città come Beppe Sala di Milano e Roberto Gualtieri di Roma hanno perso consensi, con Sala scendendo al 19esimo posto e Gualtieri al penultimo. Il sondaggio evidenzia l’importanza del rinnovamento e della gestione locale, con alcuni sindaci che migliorano il successo dei loro partiti grazie a un forte appoggio popolare.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore

Governance poll. L’analisi politica di Antonio Noto sul Governance Poll 2024 evidenzia una diminuzione di consenso più marcata per i sindaci rispetto ai presidenti di Regione, suggerendo che la fiducia dei cittadini può essere influenzata dal ruolo e dai poteri delle diverse istituzioni. Mentre l’appartenenza politica nei comuni è spesso secondaria rispetto alla figura del sindaco, i presidenti di Regione sono percepiti come più influenti nel governo del territorio e nella rappresentanza delle istanze locali, soprattutto dopo la pandemia e le discussioni sull’autonomia differenziata. Questa maggiore incisività si riflette anche nei risultati elettorali, dove i presidenti di Regione rieletti tendono a ottenere un consenso maggiore rispetto alla loro prima elezione, a differenza dei sindaci il cui legame con i cittadini può diventare più “fluido” nel tempo.
Antonio Noto su Sole 24 Ore

Non posso aspettare. Luca Zaia, presidente del Veneto, difende l’autonomia regionale contro le accuse di essere uno “spacca Italia” e sostiene che la richiesta di maggiori competenze per le regioni segue la legge. Critica l’opposizione e alcuni colleghi governatori per il loro cambio di posizione sull’autonomia, ribadendo che l’autonomia differenziata può essere un’opportunità per tutte le regioni, inclusi i territori del Sud. Zaia respinge le preoccupazioni sulla sperequazione e l’uguaglianza, sostenendo che l’autonomia porta a una maggiore responsabilità e benessere, e si dice pronto a confrontarsi con il referendum abrogativo, ritenendolo un vero rischio per l’unità nazionale.
Federico Novella su La Verita’

Duello con De Luca. La premier Giorgia Meloni ha visitato Napoli per firmare un protocollo che assegna 1,2 miliardi di euro alla bonifica e riqualificazione dell’ex area industriale di Bagnoli, con la presenza del sindaco-commissario Gaetano Manfredi e del contestatore presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Il rapporto tra il governo e il Comune di Napoli è segnato da un dialogo costruttivo, mentre De Luca si trova in aperto conflitto con il governo, in particolare sulle modalità di assegnazione dei fondi di sviluppo e coesione, che lui considera una “truffa mediatica”. Il clima tra le istituzioni è teso, con De Luca che ha avuto scambi polemici anche con il ministro Raffaele Fitto e la premier Meloni, mentre Manfredi gode del sostegno del governo e del Partito Democratico, mantenendo un profilo basso e collaborativo.
Simona Brandolini su Corriere della Sera

No alla verifica. Matteo Salvini, leader della Lega, sta esercitando pressione sugli alleati di governo per ottenere rassicurazioni sull’autonomia e sta cercando di influenzare la Rai, in particolare per il rinnovo del contratto del direttore del Tg1 e la promozione del condirettore della TgR. La premier Giorgia Meloni ha respinto la richiesta di una verifica formale di maggioranza, limitando le discussioni a scambi informali, mentre Fratelli d’Italia mostra una certa insofferenza verso le azioni di Salvini, che cerca di affermare la sua posizione in vista del congresso nazionale del partito. Salvini, nonostante le tensioni e le divergenze su temi come l’Ucraina e l’autonomia, insiste sulla sua intenzione di rimanere “responsabilmente al governo”, evitando crisi estive e promettendo un’estate senza colpi di scena politici.
Federico Capurso su Stampa

Dietrofront. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico (PD), ha operato un cambio di rotta sulla questione dell’abuso d’ufficio, suscitando imbarazzo tra i sindaci e i riformisti del partito che in passato avevano chiesto l’abolizione del reato, ora eliminato dalla riforma Nordio. Questa virata giustizialista ha messo in difficoltà l’ala liberal del PD, con figure come Debora Serracchiani che, pur avendo sostenuto in passato la riforma della giustizia, ora si allinea alla nuova linea critica del partito. Sindaci e riformisti, precedentemente favorevoli all’abolizione del reato, ora evitano di esprimersi pubblicamente in favore della riforma, preferendo concentrarsi su altri temi anziché affrontare il dibattito sull’abuso d’ufficio.
Pasquale Napolitano su Giornale

Piace l’IA. L’articolo analizza l’impatto dell’intelligenza artificiale e della tecnologia sulla società e sul lavoro, evidenziando come la percezione degli italiani sia migliorata negli ultimi anni, con una minoranza ancora preoccupata per le possibili ripercussioni negative sull’occupazione. I giovani e le persone più istruite tendono a essere meno inquieti riguardo agli effetti dell’IA, mentre preoccupazioni maggiori si riscontrano tra lavoratori autonomi, operai e pensionati. Sul piano politico, gli elettori di destra, in particolare quelli di Lega e Fratelli d’Italia, mostrano maggiore apprensione verso le innovazioni tecnologiche, a differenza di quelli di sinistra, che sono più a loro agio con la tecnologia.
Ilvo Diamanti su Repubblica

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