Rassegna stampa 16 giugno

SICUREZZA

Svolta ucraina, droni autonomi. L’esercito ucraino ha annunciato la creazione di una Forza dei sistemi senza umani (FUS), rendendo i droni un reparto autonomo e sottolineando il loro ruolo decisivo nei conflitti moderni. Questa rivoluzione, ispirata dall’esperienza di guerra contro l’invasione russa, mira a sviluppare tattiche innovative e a potenziare l’uso di droni e robot in battaglia, con l’obiettivo di produrre un milione di droni all’anno entro il 2025.
Gianluca di Feo su Repubblica

Droni e sensori per la sicurezza del porto. Il progetto Raise, finanziato dal Pnrr con un budget di circa 120 milioni di euro, mira a sviluppare tecnologie innovative per i porti della Liguria, come droni e sensori per la sicurezza, e ha portato all’assunzione di 200 ricercatori. Francesco Margiocco e Davide Giglio, figure chiave del progetto, lavorano al miglioramento della sicurezza portuale attraverso l’uso di intelligenza artificiale e robotica, con l’obiettivo di creare prototipi funzionanti entro settembre 2025, mentre si cerca di garantire un futuro ai ricercatori oltre la durata del progetto a cui partecipano anche azienda, da Aitek a Fincantieri, da Leonardo a Ett.
Francesco Margiocco su Secolo XIX

Autobus ai cinesi di Seri. Il Ministero delle Imprese ha autorizzato Invitalia a vendere la maggioranza di Industria Italiana Autobus al gruppo Seri Industrial, escludendo così la cordata bolognese e suscitando le proteste dei sindacati che minacciano azioni di mobilitazione. La decisione governativa, che prevede il mantenimento dei livelli occupazionali e un piano industriale incentrato sugli autobus elettrici, è stata criticata per la rinuncia al controllo pubblico di un’impresa strategica nel settore dei trasporti.
Alessandra Testa su Corriere di Bologna

Inaccettabile per la Regione. Il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, hanno espresso una forte opposizione alla cessione delle quote di Industria Italiana Autobus (IIA) in mano a Leonardo e Invitalia, a Seri Industrial, criticando la mancanza di garanzie per il futuro e l’assenza di un progetto industriale solido. La loro preoccupazione si estende anche all’interesse mostrato da un gruppo cinese nel settore della mobilità green, evidenziando il rischio di perdere opportunità di mercato nel trasporto pubblico locale italiano a favore di imprese estere.
Marina Amaduzzi su Corriere di Bologna

IA, recuperare i ritardi. Confindustria lancia un appello per colmare il ritardo dell’Italia nell’uso dell’intelligenza artificiale (IA), sottolineando l’importanza dell’innovazione per la crescita economica e la necessità di migliorare la formazione e sviluppare piani strategici. Il vicepresidente Angelo Camilli enfatizza la necessità di un’implementazione etica e responsabile dell’IA, mentre emerge la preoccupazione per la mancanza di preparazione delle aziende, con solo un quarto di esse che ha piani di sviluppo per l’IA integrati nelle strategie aziendali.
Umberto Mancini su Messaggero

Investire nelle competenze. Durante il convegno ARIA dei Giovani Imprenditori di Unindustria Lazio, Riccardo Di Stefano ha enfatizzato la necessità di investimenti pubblici e privati in intelligenza artificiale (IA) e nella formazione di competenze digitali, sottolineando l’importanza di una filiera umana qualificata per il settore. Ha inoltre evidenziato i limiti allo sviluppo dell’IA in Italia, tra cui la dimensione delle aziende informatiche, le policy frammentate e la gestione dei finanziamenti, esortando alla creazione di “grandi campioni” nel settore per aumentare la competitività nazionale e affrontare il digital divide.
Andrea Marini su Sole 24 Ore

Cybersicurezza. Il Senato discuterà mercoledì il disegno di legge per il rafforzamento della cybersicurezza nazionale, un tema al quale ha contribuito anche la Fondazione Magna Grecia con lo studio “Cyber organized crime”. Lo studio, presentato all’ONU e alla Camera dei Deputati, analizza le minacce nel cyberspazio e propone un indice per valutare la vulnerabilità di enti e imprese, oltre a raccomandazioni per migliorare la sicurezza informatica.
su Libero Quotidiano

Draghi, Cina campione nella ricerca scientifica. La Cina si è rapidamente affermata come forza dominante nella ricerca scientifica, in particolare nella biologia delle piante e nella fisica dei superconduttori, superando gli Stati Uniti e l’Unione Europea nella produzione di pubblicazioni di grande impatto. Grazie agli investimenti strategici in ricerca e sviluppo, alle attrezzature all’avanguardia e alla volontà di attirare nel Paese scienziati di talento, la crescita scientifica della Cina non accenna a diminuire: è leader nelle scienze fisiche, nella chimica e nelle scienze della Terra, e sta facendo passi da gigante anche nell’intelligenza artificiale e in altre tecnologie.
Mario Draghi su Economist

Taiwan, distruzione o embargo per i semiconduttori. L’industria dei semiconduttori di Taiwan, cruciale per l’economia globale, si trova ad affrontare la duplice minaccia di una potenziale distruzione o di un embargo in caso di guerra sino-americana, spingendo le nazioni a sovvenzionare la produzione di chip altrove. Ciononostante, Taiwan sta cercando di mantenere la sua importanza strategica, diventando leader nella tecnologia avanzata dei chip e nell’intelligenza artificiale; TSMC, l’azienda più importante, continua a puntare molto sulla produzione nazionale, pur espandendosi a livello internazionale.
su Economist

Rosetta dopo 20 anni. L’Osservatorio Astronomico di Capodimonte ospiterà un workshop dal 19 giugno, con il sostegno dell’ESA e del Comune di Napoli, per celebrare il contributo italiano alla missione spaziale Rosetta e discutere le future collaborazioni nello studio delle comete e del sistema solare. La missione Rosetta, lanciata 20 anni fa dall’Agenzia Spaziale Europea, ha permesso di svelare i segreti delle comete grazie anche agli strumenti scientifici sviluppati in Italia, e l’evento vedrà la partecipazione dei principali responsabili che condivideranno sfide e risultati scientifici raggiunti.
Romualdo Gianoli su Corriere del Mezzogiorno Campania

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Dazi, la nuova battaglia. Gli Stati Uniti e l’Unione europea stanno aumentando le barriere commerciali per contrastare l’aggressività economica della Cina, che ha recentemente superato gli USA nelle vendite globali di auto e sta avanzando anche nelle tecnologie verdi. La Cina risponde con contromisure nell’agroalimentare, mentre la Germania cerca vie negoziali per evitare l’effetto boomerang dei dazi europei, e la Turchia impone dazi sulle auto cinesi per proteggere il proprio mercato interno.
Marco Valsania su Sole 24 Ore

La Germania cerca una soluzione amichevole. La Germania, primo produttore automobilistico europeo e maggiore esportatore di auto, cerca di prevenire una guerra commerciale con la Cina, che potrebbe imporre dazi sulle auto di lusso tedesche in risposta ai potenziali nuovi dazi europei sulle auto elettriche cinesi. Il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, si appresta a visitare la Cina per promuovere il dialogo e cercare una soluzione amichevole, mentre all’interno del governo tedesco c’è un’insolita unità di intenti per evitare l’escalation.
Isabella Bufacchi su Sole 24 Ore

Europa tra due fuochi. Gli Stati Uniti hanno rafforzato le sanzioni contro la Russia, esponendo a penalità quasi ogni forma di commercio con Mosca, e hanno avvertito che anche le banche cinesi rischiano di essere escluse dal sistema finanziario internazionale se facilitano scambi proibiti. Nel frattempo, l’Europa si trova in una posizione delicata, con l’Italia che cerca di bilanciare la pressione americana con le proprie iniziative diplomatiche e commerciali verso la Cina, inclusi gli imminenti incontri tra il ministro delle Imprese Adolfo Urso, la premier Giorgia Meloni e la casa automobilistica cinese Dongfeng per discutere investimenti in Italia.
Federico Fubini su Corriere della Sera

Draghi, dazi ultima ratio. Mario Draghi sostiene che l’Europa dovrebbe adottare misure protezionistiche, come dazi e sussidi, solo come ultima risorsa e in modo cauto e coerente, dopo aver tentato di riparare i danni all’ordine commerciale multilaterale e di incoraggiare gli investimenti esteri diretti. Egli avverte che mentre si difende la competitività, bisogna bilanciare gli interessi dei produttori e dei consumatori, evitando di danneggiare l’industria europea e di imporre costi inutili all’economia.
Giuliana Ferraino su Corriere della Sera

Nessun vincitore. La guerra mondiale dei dazi rappresenta un esempio di autolesionismo economico globale, dove l’adozione di politiche protezionistiche e l’imposizione di tariffe elevate danneggiano la produttività e l’occupazione, senza portare a significativi miglioramenti nella bilancia commerciale. In questa dinamica, l’Europa e in particolare l’Italia, fortemente dipendente dalle esportazioni, rischiano di subire pesanti conseguenze economiche, mentre le aziende occidentali operanti in Cina, come Tesla e Volkswagen, potrebbero vedersi imporre dazi sui propri prodotti, aumentando i costi sia per produttori che consumatori.
Giuliano Noci su Sole 24 Ore

Prove di dialogo. Maurizio Marchesini, vicepresidente di Confindustria, e Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, hanno mostrato aperture al dialogo su temi come sicurezza sul lavoro e rappresentanza sindacale, concordando sulla necessità di un’intesa per affrontare il governo con proposte condivise. Tuttavia, permangono divergenze, in particolare sul referendum promosso dalla CGIL che punta a rendere l’azienda principale responsabile della catena dei subappalti, una mossa vista con scetticismo da Marchesini che preferirebbe un accordo bilaterale.
Valentina Conte su Repubblica

Aggiustamento. La Commissione Europea sta per pubblicare un report sul rispetto dei vincoli di disavanzo e debito pubblico, con l’Italia che potrebbe affrontare una richiesta di aggiustamento strutturale dello 0,5-0,6% del PIL. Questo avviene in un contesto dove diversi Paesi dell’UE presentano deficit oltre la soglia del 3% del PIL, con l’Italia che registra un disavanzo particolarmente elevato, atteso al 7,4% alla fine del 2023.
su Corriere della Sera

Fisco amico. Il governo italiano ha introdotto una svolta sulle imposte, offrendo una riduzione del 50% delle tasse nel primo anno a chi aderisce al nuovo sistema di concordato preventivo, con l’obiettivo di incoraggiare i contribuenti a regolarizzare la propria situazione fiscale. Inoltre, chi opta per questo regime biennale non sarà soggetto a controlli fiscali per due anni, e il successo di questa iniziativa è cruciale per finanziare ulteriori riduzioni dell’Irpef previste dal governo.
su Giornale

Apple viola la concorrenza. La Commissione Europea sta valutando di imporre una multa miliardaria a Apple per violazioni del Digital Markets Act, accusando l’azienda di abusare della sua posizione dominante e ostacolare la concorrenza nell’App Store. Questa azione segue sanzioni precedenti per comportamenti anticoncorrenziali, con Apple che rischia sanzioni basate sul suo fatturato giornaliero e che potrebbero superare il miliardo di dollari al giorno fino al rispetto delle normative.
su Repubblica

Ripartire dall’acciaio. Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, propone l’integrazione europea nel settore dell’acciaio attraverso una gestione comune degli incentivi ambientali e l’adozione di dazi sul rottame per promuovere la produzione di acciaio green. Mentre l’Italia eccelle nella decarbonizzazione con l’85% dell’acciaio prodotto da forno elettrico, Gozzi critica le disparità nella gestione dei fondi ETS tra i paesi UE e suggerisce l’eliminazione delle speculazioni finanziarie sul mercato delle quote di CO2, enfatizzando la necessità di un’azione europea coordinata per sostenere l’industria e affrontare la concorrenza globale.
Rita Querzè su Corriere della Sera

Cattaneo vede Lula. Durante un incontro a margine del G7, l’AD di Enel, Flavio Cattaneo, ha confermato al presidente brasiliano Lula l’aumento degli investimenti in Brasile a 3,7 miliardi di dollari, con un focus particolare sul potenziamento delle reti di distribuzione nelle grandi città. Questo incremento del 45% rispetto al piano precedente mira a migliorare la sicurezza e la qualità delle reti elettriche, anche in risposta agli effetti degli eventi climatici estremi che hanno causato disservizi nel Paese.
su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

G7 unito contro Russia e Cina. Il vertice G7 in Puglia si è concluso con un messaggio di unità contro Cina e Russia, con particolare attenzione allo sblocco del prestito da 50 miliardi all’Ucraina e alla global minimum tax; la premier italiana Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di un mercato libero ma equo e ha annunciato un imminente viaggio a Pechino. Nel contesto UE, Meloni ha richiesto un ruolo più rilevante per l’Italia, enfatizzando la necessità di un approccio pragmatico e meno ideologico ai problemi, mentre ha difeso il mantenimento dell’attuale normativa su aborto e diritti LGBT, nonostante le polemiche.
Barbara Fiameri su Sole 24 Ore

Dateci quello che ci spetta. La premier italiana Giorgia Meloni ha delineato le priorità dell’Italia nella ripartizione dei top job dell’Unione Europea, sottolineando l’importanza di un riconoscimento adeguato per l’Italia e di un’Europa che ascolti i suoi cittadini. Le trattative si intensificheranno in una cena informale tra i leader UE, dove si discuteranno le nomine per le presidenze della Commissione, del Consiglio europeo e del Parlamento, nonché l’Alto rappresentante per gli Affari esteri, con Meloni che, pur non presente all’incontro a margine del G7, rimarca la posizione dell’Italia e la necessità di un accordo rapido e condiviso.
Francesca Basso su Corriere della Sera

Oltre la guerra. Al vertice internazionale di Bürgenstock, in Svizzera, con la presenza di 92 delegazioni e la vicepresidente degli USA Kamala Harris, l’Ucraina ha proposto un piano di pace e ha espresso la volontà di negoziare con la Russia, nonostante l’assenza di quest’ultima e della Cina. Il summit ha affrontato temi come la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la protezione del traffico del grano e la restituzione dei bambini ucraini deportati, mentre l’Italia ha annunciato ulteriori aiuti militari e la premier Giorgia Meloni è attesa per il discorso conclusivo di Zelensky.
Daniele Raineri su Repubblica

Da Putin nessun segnale. Vladimir Putin ha posto condizioni irricevibili per la fine del conflitto in Ucraina, chiedendo il ritiro delle forze ucraine da quattro regioni e la rinuncia all’ingresso nella NATO, condizioni analizzate con attenzione dalle diplomazie europee nonostante la loro inaccettabilità. Il Cremlino, osservando le difficoltà politiche in Europa e sperando in un cambio di sostegno americano, sembra avere fiducia nel proprio vantaggio, ma il summit svizzero potrebbe essere un momento chiave per una nuova pressione internazionale su Putin.
Giuseppe Sarcina su Corriere della Sera

Il tabù della diplomazia. L’Ucraina è pronta a presentare un piano di pace alla Russia dopo una conferenza di pace che ha avuto luogo senza la presenza russa, mirando a mantenere un consenso internazionale sull’integrità territoriale e la sovranità nazionale. Sebbene la conferenza non fosse volta a negoziati diretti, la proposta di Kiev di negoziare con la Russia rompe un importante tabù diplomatico, accettando di trattare con Vladimir Putin, nonostante le condizioni del piano di pace possano essere inaccettabili per Mosca.
Stefano Stefanini su Stampa

Rafforzare il fronte Est. Il presidente italiano Sergio Mattarella intraprende una visita diplomatica in Moldavia e Romania per rafforzare e proteggere il fianco Est dell’Europa, in un contesto di tensioni dovute all’aggressione russa in Ucraina e alle aspirazioni europeiste della Moldavia, che si prepara a votare per l’adesione all’UE. La missione, che segue visite precedenti in Polonia e Slovacchia, mira a sostenere la stabilità regionale e a rafforzare le relazioni bilaterali, con particolare attenzione alla situazione politica moldava e alla solida partnership con la Romania, membro dell’UE e alleato strategico.
Marzio Breda su Corriere della Sera

Daremo all’Europa una maggioranza responsabile. Il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani esprime ottimismo sulla formazione di una “maggioranza responsabile” in Europa, sperando in un’alleanza tra popolari, liberali e conservatori, e sottolinea l’importanza di un ruolo di peso per l’Italia nella nuova Commissione UE. Tajani respinge la proposta di pace di Putin come una “richiesta di resa” e ribadisce il sostegno dell’Occidente a Kiev, con l’Italia pronta a fornire ulteriori aiuti civili e militari, inclusa una batteria di missili Samp-T.
Alessandro Farruggia su Giorno – Carlino – Nazione

Scholz, Meloni è di estrema destra. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, durante il G7 a Bari, hanno posto condizioni chiare per l’approvazione di Ursula von der Leyen ai cosiddetti top jobs UE, richiedendo l’inclusione dei Verdi nella maggioranza e l’esclusione dei conservatori di Giorgia Meloni. Le divisioni all’interno del PPE e il veto del PSE su un’alleanza con i conservatori rischiano di ostacolare la rielezione di von der Leyen, mentre il PPE inizia a valutare alternative e la situazione rimane incerta fino alle elezioni francesi e al prossimo Consiglio europeo.
Claudio Tito su Repubblica

Sinistra in piazza contro Le Pen. Quasi un milione di persone, tra cui molti giovani, hanno manifestato in Francia contro il Rassemblement National di Marine Le Pen e il candidato premier Jordan Bardella, in una mobilitazione indetta dai sindacati e dai partiti di sinistra uniti nel Nuovo Fronte Popolare. Nel contesto politico attuale, il Fronte Popolare si posiziona secondo nei sondaggi dietro al Rn di Le Pen, mentre il partito di Macron è terzo; l’ex presidente François Hollande annuncia la sua candidatura alle legislative, segnando un ritorno inaspettato nella politica attiva.
Anais Ginori su Repubblica

Il centrismo di Macron ha fallito. Il politologo Marc Lazar critica il centrismo di Macron, sostenendo che sia fallito e che ora destra e sinistra in Francia siano più forti, con il Rassemblement National in vantaggio e la possibilità che Jordan Bardella diventi primo ministro. In un’intervista, Lazar analizza le dinamiche politiche francesi, prevedendo un indebolimento del ruolo della Francia in Europa e nel mondo, e sottolinea l’importanza della collaborazione tra Italia e Francia, nonostante le divergenze politiche tra i leader dei due Paesi.
Cesare Martinetti su Stampa

I bianchi tornano al potere. Il Sudafrica avrà un governo di unità nazionale guidato da Cyril Ramaphosa, con un accordo raggiunto tra l’African National Congress (ANC) e l’Alleanza Democratica (AD), che ricorda il governo di unità del 1994 di Mandela. Questa coalizione, che include anche altri partiti, è stata formata in risposta alla situazione economica critica e mira a risolvere problemi come la disoccupazione giovanile, nonostante le significative differenze ideologiche tra i partiti coinvolti.
Michele Farina su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Sciopero in arrivo. L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) si oppone fermamente alla riforma del governo sulla separazione delle carriere dei magistrati, considerandola dannosa per l’assetto democratico e la giustizia, e pianifica uno sciopero e altre forme di mobilitazione, inclusa la possibilità di un referendum. Il presidente dell’ANM, Giuseppe Santalucia, sottolinea che la firma del Capo dello Stato sul disegno di legge non implica un’approvazione del contenuto e avverte che la riforma rischia di indebolire l’indipendenza della magistratura e di sottometterla al potere esecutivo.
Giovanni Negri su Sole 24 Ore

Il tricolore non è una provocazione. La premier Giorgia Meloni, dopo la rissa scoppiata alla Camera a seguito del tentativo di un deputato di avvolgere il ministro Calderoli con il tricolore, ha definito grave che esponenti della maggioranza cadano in provocazioni, mentre l’opposizione accusa la maggioranza di violenza e chiede scuse, preparando una manifestazione contro le politiche del governo. Le tensioni sono destinate ad aumentare con l’approssimarsi della manifestazione di martedì, dove si prevede un forte simbolismo legato all’uso del tricolore e alla canzone “Bella Ciao”, in un clima di crescente polarizzazione politica.
Marco Cremonesi su Corriere della Sera

Premier più forte. Il voto europeo in Italia è caratterizzato da una bassa affluenza, con meno della metà degli aventi diritto al voto che si sono recati alle urne, e un rafforzamento del bipolarismo tra Fratelli d’Italia e Partito Democratico, che insieme hanno ottenuto circa il 53% dei voti validi. Secondo un sondaggio, il 50% degli italiani ritiene che la premier Giorgia Meloni sia uscita rafforzata, mentre quasi il 30% vede Elly Schlein come vincitrice, indicando una preoccupazione per il futuro dell’Unione Europea a causa della crescita delle forze sovraniste, nonostante la maggioranza ritenga che le forze europeiste rimangano dominanti.
Nando Pagnoncelli su Corriere della Sera

L’Europa non scalda. L’affluenza alle elezioni europee in Italia è stata la più bassa mai registrata, con meno della metà degli elettori che hanno votato, riflettendo una crescente disillusione e mancanza di fiducia nelle istituzioni europee e nella politica in generale. La campagna elettorale incentrata su leader e personalità simbolo ha allontanato il dibattito dai reali bisogni dei cittadini, mentre la percezione di disunità e inefficacia dell’UE ha ulteriormente alimentato l’astensionismo e il malcontento tra gli elettori.
Alessandra Ghisleri su Stampa

Unire è un dovere. Nicola Zingaretti, neoeletto al Parlamento Europeo, sottolinea l’importanza di unire le opposizioni in Italia come un dovere, non più una scelta, per creare un’alternanza politica. Sostiene la necessità di una riforma europea che includa la revisione del diritto di veto e il rafforzamento delle politiche comuni, in particolare in materia di politica estera e difesa, per difendere i cittadini sia nei contesti geopolitici che nella vita quotidiana.
Francesca Schianchi su Stampa

Toti. Giovanni Toti, governatore della Liguria, sta affrontando un duplice percorso legale e politico dopo il rifiuto del gip alla sua scarcerazione, con la difesa che prepara un ricorso e la richiesta di consultare i leader del centrodestra. Accusato di corruzione e altri reati, Toti contesta le ragioni della custodia cautelare e si rifiuta di dimettersi, cercando di coinvolgere l’intera maggioranza nella decisione sul suo futuro politico.
Giuseppe Guastella su Corriere della Sera

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