Rassegna stampa 17 giugno

SICUREZZA

Stabilità politica un asset dell’Italia. Roberto Cingolani, enfatizza l’importanza della stabilità politica italiana e il ruolo del Paese nel promuovere il dialogo globale, come dimostrato dall’inclusione dei Paesi BRICS e dell’Africa al G7, sottolineando la necessità di un percorso comune per il futuro del pianeta. Se pensiamo di investire solo sulle differenze non andiamo da nessuna parte. Abbiamo un solo pianeta dove vivono miliardi di persone diverse tra di loro sotto tanti punti di vista: ecco perché non si può costruire una società globale fondata solo sulle rivalità. Cingolani evidenzia l’impegno di Leonardo nell’innovazione e nella digitalizzazione, con particolare riferimento al progetto Nemesi, e l’importanza della diffusione dell’intelligenza artificiale come strumento sicuro e affidabile a livello globale.
Nando Santonastaso su Mattino

Più occupazioni dalle nuove commesse. Il settore della difesa sta assumendo lavoratori al ritmo più veloce dalla fine della guerra fredda, con aziende come Lockheed Martin, Northrop Grumman e General Dynamics che hanno migliaia di posti vacanti, in risposta all’aumento degli ordini dovuto al conflitto in Ucraina e alle crescenti tensioni geopolitiche. Antonio Liotti, chief people officer del campione italiano della difesa Leonardo, ha dichiarato che sta conducendo “un’intensa ricerca di nuove assunzioni, ancora più intensa che durante i precedenti conflitti come l’Iraq o l’Afghanistan”.
Sylvia Pfeifer su Financial Times

Mercati giù. Alla fine della settimana di negoziazione, le azioni dei produttori europei di armi hanno perso molto valore. Con perdite fino al 6%, Rheinmetall, Hensoldt, Thales, BAE Systems, Renk e Leonardo hanno perso complessivamente venerdì quasi sei miliardi di euro in valore di mercato. La ragione più probabile del crollo dei prezzi è il desiderio degli investitori europei di realizzare profitti che prima avevano solo sui loro libri contabili. Secondo gli analisti un’altra ragione potrebbero essere le elezioni europee. In molti paesi hanno vinto i partiti che non vogliono più investire nell’equipaggiamento militare dell’Ucraina.
Andreas Neuhaus su Handelsblatt

Nagel e Orcel a Mediobanca. La decima edizione dell’Italian CEO Conference di Mediobanca vedrà protagonisti 55 amministratori delegati delle maggiori società quotate italiane che si incontreranno con oltre 170 investitori a Milano. L’evento, che si svolgerà domani e mercoledì, sarà inaugurato dal CEO di Mediobanca, Alberto Nagel, e vedrà la partecipazione di figure chiave come Andrea Orcel di Unicredit e Giulio Terzariol di Generali, con focus su finanza e utilities nei due giorni. Presente anche Roberto Cingolani, di Leonardo.
Federico di Rosa su L’Economia del Corriere della Sera

Grottaglie. La Regione Puglia sta organizzando incontri con sindacati e rappresentanti istituzionali per affrontare la crisi dello stabilimento Leonardo di Grottaglie, mirando a preservare il futuro industriale e occupazionale dell’area, mentre la partecipazione dell’azienda agli incontri rimane incerta. La produzione dello stabilimento, focalizzata sulle fusoliere del Boeing 787, rischia uno stop di quattro mesi a causa della riduzione degli ordini da parte di Boeing, con i sindacati che temono la necessità di ricorrere nuovamente alla cassa integrazione.
Lucia Olivieri su L’Edicola del Sud

Il governo ammette: vendiamo armi a Israele. Il viceministro degli Esteri italiano, Edmondo Cirielli, ha confermato che l’Italia ha continuato a vendere armamenti a Israele dopo il 7 ottobre, nonostante dichiarazioni precedenti del governo che annunciavano lo stop delle vendite in conformità con la legge italiana che proibisce la vendita di armi a paesi in guerra. Questa ammissione arriva in un periodo delicato, con l’Italia impegnata nelle trattative di pace in Medio Oriente e la premier Meloni che difende il diritto di Israele alla difesa, nonostante le richieste di un cessate il fuoco immediato a Gaza.
Giacomo Salvini su Il Fatto Quotidiano

Crosetto, polemica sbagliata. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, critica la proposta del segretario della NATO Stoltenberg di un piano di aiuti militari per Kiev, ritenendolo irrealizzabile per l’Italia a causa dei vincoli del patto di stabilità europeo e chiede un cambiamento delle regole. Crosetto solleva anche la questione della sicurezza in Africa, suggerendo un ruolo più attivo della NATO nel continente e respinge le condizioni di pace proposte da Putin all’Ucraina, sottolineando l’importanza del diritto internazionale e la necessità di un vero tavolo di pace.
Federico Novella su La Verita’

Rinnovato interesse. Eurosatory, il principale salone mondiale della difesa terrestre, ha aperto i battenti a Villepinte con un numero record di espositori (oltre 2.000) e delegazioni ufficiali (più di 250) da 96 paesi, riflettendo l’aumento delle tensioni globali e la crescita delle spese militari, stimate crescere del 4% annuo per il prossimo decennio. L’insicurezza globale, con conflitti in aumento e la guerra in Ucraina che spinge le nazioni a rivedere le loro capacità militari, ha portato a un rinnovato interesse per l’armamento, con un’attenzione particolare a droni, cyberdéfense e tecnologie spaziali, in un contesto di intensa competizione tra i produttori europei di difesa.
Anne Bauer su Echos

Israele bandito. La corte di Parigi ha vietato la partecipazione di aziende e consulenti israeliani all’evento di difesa e sicurezza Eurosatory 2024, una decisione che rischia di danneggiare gravemente le relazioni economiche e diplomatiche tra Francia e Israele. Nel frattempo, le forze di difesa israeliane hanno annunciato una pausa nelle operazioni militari nella Striscia di Gaza per facilitare l’invio di aiuti umanitari, nonostante il ministro della Difesa israeliano fosse all’oscuro della decisione e ci fossero tensioni interne sul coordinamento tra l’esercito e il governo.
Stefano Piazza su La Verita’

Geo-intelligence. Safran ha acquisito Preligens, un’azienda francese specializzata in geo-intelligence per i servizi di intelligence e la difesa, superando le offerte dei concorrenti svedesi e dell’italiana Telespazio, di proprietà congiunta di Thales e Leonardo. Questa mossa permetterà a Safran di espandere l’accesso ai mercati di dati classificati e di accelerare l’ingresso in nuovi settori, beneficiando delle tecnologie di Preligens nel campo dell’imagerie satellitare e dell’analisi di segnali acustici, essenziali per la difesa e l’industria aeronautica.
Anne Drif su Echos

Atos. Il governo francese ha proposto di acquistare gli asset strategici di Atos, una società di servizi informatici, per un massimo di 700 milioni di euro, un’offerta che è al limite inferiore delle aspettative e che potrebbe innescare trattative serrate, soprattutto con l’interesse di altri attori privati come Thales e Dassault. La situazione è complessa, con la necessità di proteggere gli asset legati alla difesa nazionale e alla sicurezza, mentre Atos e il governo cercano di raggiungere un accordo definitivo sul prezzo e sulle condizioni di vendita.
Anne Drif su Echos

Divorzio. BNP Paribas, la principale banca europea, ha provocato un enorme sconvolgimento ritirandosi dal comitato di negoziazione per il salvataggio di Atos, rischiando di far deragliare tutto il processo. Questo “divorzio” senza precedenti dalle altre banche è stato il culmine di una disputa caratterizzata da giochi di potere e influenze, con BNP Paribas che alla fine ha preso una posizione aperta a favore del miliardario Daniel Kretinsky, mentre le altre banche cercavano di bilanciare gli interessi e valutare le proposte di ristrutturazione.
su Echos

La Puglia vola con il G7. Nel 2022, la Puglia si è posizionata come la seconda regione del Sud Italia per valore aggiunto industriale, grazie a un’ampia varietà di settori in crescita, come la tecnologia, il calzaturiero e l’alimentare, con un incremento dei fatturati nonostante l’inflazione. I dati si riferiscono ad aziende tra cui Leonardo Divisione Aerostrutture (Foggia e Grottaglie). Le imprese con fatturati superiori ai 100 milioni, tra cui spiccano gruppi locali e internazionali, sono solo una parte del tessuto industriale pugliese che contribuisce significativamente alla competitività del sistema industriale nazionale.
Federico Pirro su Mattino

Propellente green. Alberto Sarritzu, ricercatore dell’Università di Pisa, guida un progetto per sviluppare propellenti green per razzi spaziali, cercando di sostituire sostanze tossiche come l’idrazina con alternative meno pericolose come acqua ossigenata e protossido d’azoto. Il suo lavoro mira a rendere l’industria aerospaziale più sostenibile e sicura, riducendo l’impatto ambientale e i rischi per la salute umana, con un occhio anche ai costi di produzione e logistica.
Paolo Travisi su Messaggero

Frecce in America. Le Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica dell’Aeronautica Militare italiana, hanno intrapreso un tour estivo in Nord America, la prima volta dopo oltre trent’anni, esibendosi in varie città del Canada e degli Stati Uniti per promuovere l’Italia e le sue eccellenze. Il tour, che celebra anche il centenario della Royal Canadian Air Force, è iniziato a Bagotville, in Quebec, e si concluderà a Ocean City, Maryland, dimostrando le abilità aeree italiane e rafforzando i legami con la comunità italiana oltreoceano.
Andrea Valle su Libero Quotidiano

Mobilità sostenibile. Mobilita ITS Academy è una delle prime Fondazioni ITS in Italia, specializzata nella mobilità sostenibile e offre corsi in collaborazione con le principali aziende del settore, formando professionisti richiesti dal mercato del lavoro in ambiti come aeronautica, logistica, trasporto intermodale e meccatronica. La Fondazione, con sedi a Malpensa e Milano, propone percorsi formativi che spaziano dalla manutenzione aeronautica alla logistica sostenibile, con un forte coinvolgimento di professionisti del settore e una stretta correlazione con le esigenze del mercato, mirando alla crescita umana e professionale degli studenti. Tra i soci fondatori c’è Leonardo.
su Sole 24 Ore Scenari

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

La tagliola del deficit. La Commissione Europea sta per avviare la procedura per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia e altri paesi, richiedendo una correzione nel Documento di economia e finanza (Def) che il governo Meloni dovrà presentare entro il 20 settembre, in un contesto di nuove regole del Patto di stabilità. L’Italia, per rimanere in linea con le richieste UE, dovrà trovare coperture per 20 miliardi di euro, affrontando la scelta di ridurre misure come il taglio del cuneo fiscale e dell’IRPEF o di implementare tagli alla spesa e aumenti di tasse, in una manovra che si profila come un’esercizio di austerità.
Valentina Conte su Repubblica

Bce e banche scaricano i Bpt e l’Italia torna in balia dei mercati. La Banca Centrale Europea (BCE) e le banche stanno alleggerendo i loro bilanci riducendo l’acquisto di titoli di stato italiani (Btp), lasciando l’Italia più esposta alle fluttuazioni del mercato mentre cerca di collocare 350 miliardi di euro in nuovi titoli nei prossimi sei mesi. L’attrattiva dei Btp per i risparmiatori italiani, nonostante l’aumento dei rendimenti, non è sufficiente a compensare il ritiro degli investitori bancari, e l’Italia potrebbe dover dipendere dallo scudo anti-spread della BCE, il Transmission Protection Instrument (Tpi), il quale però richiede il rispetto di stringenti condizioni economiche.
Andrea Greco su Repubblica

Brics contro il dollaro. I BRICS, che comprendono Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, e i nuovi membri Etiopia, Egitto, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, mirano a ridurre la dipendenza dal dollaro e a formare un blocco alternativo all’Occidente, rappresentando una significativa porzione dell’economia globale e della popolazione mondiale. Tuttavia, le diversità interne e la mancanza di valori comuni potrebbero rappresentare un ostacolo alla loro coesione, nonostante l’obiettivo condiviso di dedollarizzare l’economia mondiale e la possibilità di una nuova moneta comune che non obbligherebbe a un’unione monetaria ma servirebbe per gli scambi.
Rosaria Amato su Repubblica Affari&Finanza

Musk che voleva il potere di far fallire l’IA. Elon Musk, fondatore di Tesla, è nuovamente in conflitto con Tim Cook di Apple, stavolta per l’integrazione di una tecnologia AI di OpenAI nei dispositivi iPhone, che Musk vede come una minaccia alla sicurezza dei dati degli utenti. Il loro rapporto è sempre stato teso, con Musk che in passato aveva cercato di vendere Tesla ad Apple e ora accusa la società di Cook di mettere a rischio la privacy degli utenti, mentre lui stesso ritira una querela contro OpenAI per presunta violazione dei patti, suggerendo che la sua rabbia potrebbe essere in parte una manovra per distogliere l’attenzione da questa sconfitta legale.
Massimo Gaggi su L’Economia del Corriere della Sera

Allarme Farmindustria. Farmindustria, rappresentata dal presidente Marcello Cattani, lancia un allarme sulla crescita dei costi di produzione dei farmaci essenziali, mettendo in discussione la sostenibilità industriale e chiedendo all’UE di estendere la durata dei brevetti. Cattani critica l’approccio europeo sulla proprietà intellettuale e sottolinea il rischio di perdita di competitività dell’industria farmaceutica italiana, che potrebbe portare a una dipendenza da paesi come India e Cina e alla dispersione di conoscenze.
Mario Sensini su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Un commissario forte e la vicepresidenza. Antonio Tajani, esponente di Forza Italia e parte del Partito Popolare Europeo (PPE), sostiene che, in seguito alla vittoria del PPE alle elezioni europee, l’Italia dovrebbe rivendicare un ruolo centrale nell’Unione Europea, ottenendo un commissario di peso e un vicepresidente. Tajani, impegnato a Bruxelles e in Italia per rafforzare la posizione del suo partito e del governo italiano, respinge l’etichetta di estrema destra attribuita a Giorgia Meloni e sottolinea l’importanza di un dialogo aperto, pur rimanendo fedeli agli impegni presi con gli elettori.
Paola di Caro su Corriere della Sera

Ursula in cerca di voti. Ursula von der Leyen, presidente uscente della Commissione Europea, è in cerca di sostegno per la sua rielezione, cercando di mantenere la coalizione attuale senza modificare la maggioranza in Parlamento. I leader europei si confrontano a Bruxelles per discutere la nuova Commissione, con Macron e Scholz che mirano a raggiungere un accordo immediato, mentre le alleanze e i veti incrociati lasciano aperta la possibilità di sorprese.
Claudio Tito su Repubblica

Un pacchetto di voti. Giorgia Meloni arriva a Bruxelles con sei ore di anticipo per prepararsi al Consiglio europeo, mirando a ottenere posizioni chiave come Bilancio o Difesa nella nuova Commissione UE, con Elisabetta Belloni come possibile candidata per la Difesa. Meloni potrebbe offrire un pacchetto di voti per sostenere la rielezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione, in cambio di garanzie su posizioni di rilievo per l’Italia.
Marco Galluzzo su Corriere della Sera

Meloni furiosa. Giorgia Meloni, premier italiano, è irritata dalle dichiarazioni di Olaf Scholz e Emmanuel Macron che l’hanno definita di estrema destra, sentendosi isolata e pronta a sfidare l’assetto europeo. Di fronte alla scelta di sostenere Ursula von der Leyen per un ruolo di rilievo nell’UE, Meloni valuta se aspettare i risultati delle elezioni francesi, sperando in un indebolimento di Macron, o negoziare un importante portafoglio identitario, come quello sui flussi migratori.
Tommaso Ciriaco su Repubblica

Meloni ambidestra, deve scegliere. Romano Prodi, ex premier e presidente della Commissione UE, sostiene che l’Europa richieda una guida politica forte e decisa, in quanto non può più basarsi solo su mediazioni. Durante l’intervista, ha espresso preoccupazione per il rischio che la Francia possa divergere dalla Germania in politica europea, ha definito l’approccio di Macron un azzardo e ha messo in luce il dilemma di Giorgia Meloni, descritta come ambidestra, che deve decidere con quale parte politica allinearsi, mentre l’Europa si confronta con sfide cruciali come la politica estera comune, un esercito condiviso e una politica fiscale unitaria.
Silvia Bignami su Repubblica

Metsola, Costa e Draghi, un risiko di nomi. Le trattative a Bruxelles sono in corso per definire le principali cariche dell’Unione Europea, con l’Italia che punta a posizioni di rilievo come la vicepresidenza della Commissione e il commissario del Mercato interno, mentre nomi come Raffaele Fitto, Giancarlo Giorgetti, Daniele Franco e Roberto Cingolani emergono come candidati. Roberta Metsola ha accettato la candidatura del PPE per la presidenza del Parlamento Europeo, e Mario Draghi è tra i papabili per la presidenza del Consiglio europeo, in un contesto dove outsider e figure come Antonio Tajani possono giocare un ruolo inaspettato.
Francesco Giubilei su Giornale

Integrità territoriale. Il summit di pace in Svizzera si è concluso con l’adesione di 80 su 92 paesi, mentre importanti nazioni come Brasile, India e Messico non hanno firmato il documento finale che pone l’integrità territoriale dell’Ucraina come base per qualsiasi accordo di pace. La Russia, non invitata al summit, ha proposto termini di pace rifiutati dall’Occidente, mentre l’Ucraina spera in un secondo vertice che includa anche Mosca, e la Cina è vista come un possibile alleato da Zelensky.
Monica Perosino su Stampa

Pace in Ucraina modello patto del grano. La prima conferenza di pace sull’Ucraina si è conclusa a Bürgenstock, Svizzera, con un comunicato ufficiale sottoscritto da 78 Paesi che sostengono l’integrità territoriale dell’Ucraina, nonostante l’assenza del Sud globale; Kiev ora cerca di avvicinare l’Arabia Saudita e la Cina per ottenere supporto e ospitare la prossima conferenza. L’Ucraina, considerando un piano di pace a medio-lungo termine, punta su piccoli progressi diplomatici e guarda all’Arabia Saudita come possibile mediatore imparziale e alla Cina per la sua influenza sulla Russia, mentre il ministro degli Esteri ucraino Kuleba vede opportunità di progresso nelle relazioni con Riad.
Daniele Raineri su Repubblica

Putin, l’obiettivo di Kiev è fallito. L’offerta di pace proposta da Putin all’Ucraina è stata paragonata a un’offerta che non si può rifiutare, simile a quelle del Padrino, implicando una capitolazione incondizionata da parte di Kiev. Nonostante la conferenza di pace voluta da Zelensky, la situazione sul campo mostra un fronte quasi unito di Paesi a sostegno dell’Ucraina, mentre la Russia sembra guadagnare terreno e le elezioni americane potrebbero cambiare gli scenari futuri.
Paolo Valentino su Corriere della Sera

Tregua tattica, Netanyahu dice no. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ispirato dalle “Vite Parallele” di Plutarco, affronta la controversia di una pausa tattica a Gaza non concordata, che prevede un’interruzione degli attacchi per permettere l’ingresso di aiuti umanitari, suscitando la sua ira e quella dei suoi alleati d’ultradestra. Questa pausa, oltre a scopi umanitari, è strategica per rinforzare le truppe al confine con il Libano, ma provoca tensioni politiche e pubbliche, soprattutto in vista delle richieste di elezioni anticipate e delle critiche per la gestione del reclutamento militare.
Francesco Battistini su Corriere della Sera

Gli Usa vogliono che la Cina attacchi Taiwan. Il presidente cinese Xi Jinping ha accusato gli Stati Uniti di provocare la Cina affinché attacchi Taiwan, dichiarazione fatta durante un incontro con la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e ripetuta ai suoi funzionari, secondo fonti vicine alla questione. Xi ha espresso la preoccupazione che un conflitto con gli USA potrebbe distruggere i progressi della Cina e ostacolare l’obiettivo di una “grande rinascita” entro il 2049, mentre le tensioni nello Stretto di Taiwan rimangono elevate.
Joe Leahy su Financial Times

Non caccerò Macron. Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, punta alla coabitazione con il presidente Macron senza chiedere le sue dimissioni, giocando la carta della responsabilità e mirando a piazzare il suo protetto Jordan Bardella come primo ministro in caso di vittoria alle legislative. Nel frattempo, la sinistra francese, con il Nuovo Fronte Popolare e Jean-Luc Mélenchon, cerca un candidato per la carica di primo ministro, mentre l’avvocato e storico Serge Klarsfeld dichiara che voterà per l’estrema destra in caso di ballottaggio contro la sinistra.
Danilo Ceccarelli su Stampa

Scholz. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è visto come un leader indebolito in una Germania che affronta una crisi, con un modello economico basato sull’export e l’energia russa a basso costo messo in discussione dall’invasione dell’Ucraina da parte di Putin. Scholz, descritto come un “grande incassatore” per la sua resistenza alle critiche, deve affrontare sfide interne come il bilancio e le elezioni nell’Est, mentre a livello europeo mantiene una linea politica ferma, nonostante le tensioni con altri leader come Giorgia Meloni.
Mara Gergolet su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Contro i trafficanti di uomini. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in un’intervista al Messaggero, ha annunciato che il governo italiano adotterà indagini finanziarie per colpire i vertici delle organizzazioni di trafficanti di esseri umani, seguendo gli incassi e collaborando con i partner del G7. Inoltre, Piantedosi ha sottolineato l’importanza della formazione delle forze di sicurezza nei paesi di origine e transito dei migranti, e ha discusso di altre misure di sicurezza in vista del Giubileo e della gestione dei flussi migratori.
Francesco Malfetano su Messaggero

Parlamentari assenti. I parlamentari italiani possono percepire tra i 13 e i 15 mila euro al mese e saltare fino al 70% delle votazioni giornaliere senza penalità, risultando presenti anche se in missione. Nonostante le regole che prevedono penalizzazioni per assenze, grazie a varie giustificazioni e l’ampio margine di discrezionalità nelle missioni, di fatto molti parlamentari non subiscono decurtazioni salariali, suscitando preoccupazioni sulla loro effettiva partecipazione ai lavori parlamentari e sulla trasparenza del sistema.
Milena Gabanelli su Corriere della Sera

No all’Autonomia. Il sondaggio condotto da Noto Sondaggi per Repubblica rivela che il 45% degli italiani è contrario alla legge sull’autonomia differenziata, temendo che aumenti il divario tra regioni ricche e povere, soprattutto in termini di servizi sanitari e scolastici. La resistenza è più marcata al Centro e al Sud, dove si percepisce la riforma come punitiva e non come un passo verso la secessione, mentre al Nord prevale un’opinione favorevole, con la convinzione che l’autonomia porterà benefici in termini di efficienza e adattamento alle esigenze locali.
Antonio Noto su Repubblica

Sconfitta mia ma non mollo. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ammette la responsabilità della sconfitta alle elezioni europee ma rifiuta di dimettersi, sostenendo che il movimento non è destinato a morire e che la regola dei due mandati non sarà il capro espiatorio delle sconfitte. Conte si scusa per il sostegno al governo Draghi, riconoscendo che ciò ha generato fraintendimenti e danneggiato l’immagine del movimento, ma ribadisce l’importanza di rimanere fedeli ai principi fondativi e di lavorare per un progetto comune con il PD, mantenendo un rapporto alla pari.
Luca de Carolis su Il Fatto Quotidiano

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