Rassegna stampa 19 luglio

SICUREZZA

Anche gli arabi nel progetto. Regno Unito, Italia e Giappone potrebbero consentire all’Arabia Saudita di partecipare al loro programma di sviluppo di un aereo da combattimento di sesta generazione se il Paese è disposto a dare un contributo significativo, ha dichiarato Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo.
su dow jones newswire

Il nuovo carro. Leonardo, azienda italiana attiva nel settore della difesa, è aperta a formare nuove alleanze e a integrare tecnologie innovative nel progetto di un carro armato sviluppato con Rheinmetall per l’esercito italiano, che potrebbe essere competitivo anche per il futuro carro armato principale europeo. L’AD di Leonardo, Roberto Cingolani, ha espresso questa possibilità durante una visita del direttore nazionale degli armamenti, il generale Luciano Portolano, sottolineando che la collaborazione potrebbe estendersi ad altri operatori in un contesto europeo più ampio.
su Corriere della Sera

Difesa comune europea. Leonardo e Rheinmetall hanno firmato un memorandum per la difesa comune europea, che prevede la creazione di una joint venture entro settembre per produrre due nuovi carri armati, con un potenziale valore di 23 miliardi di euro. La produzione avverrà principalmente nello stabilimento di La Spezia, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze delle forze armate italiane e di sviluppare tecnologie per la difesa del continente europeo.
Roberta Maggesa su Giorno – Carlino – Nazione

*Prospettive a La Spezia.*L’amministratore delegato di Leonardo Roberto Cingolani descrive le prospettive del sito di La Spezia all’indomani dell’accordo con la tedesca Rheinmetall per la progettazione di mezzi corazzati europei di nuova generazione.
su Tgr Rai 3

Ecco il piano. Leonardo, azienda attiva nel settore della difesa con sede a La Spezia, sta pianificando un rilancio attraverso una joint venture con Rheinmetall, che verrà definita entro settembre, segnando un’inversione di rotta rispetto ai piani di vendita di 15 mesi fa. Il CEO Roberto Cingolani, con un passato da scienziato e ministro, guida la strategia di rafforzamento dell’azienda, mirando a posizionare lo stabilimento al centro dell’industria europea della difesa e a sviluppare nuove tecnologie per il carro armato “European main battle tank”.
Massimo Minella su Repubblica Genova

Polo strategico. L’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha annunciato la firma di una joint venture con Rheinmetall entro settembre per lo sviluppo e la commercializzazione del nuovo carro armato Mbt e della piattaforma Lynx, con la consegna del primo Mbt prevista entro tre anni. Cingolani ha sottolineato l’importanza della sinergia con Rheinmetall rispetto alla precedente collaborazione con Knds, evidenziando le opportunità economiche miliardarie nel mercato della difesa per chi sarà in testa nella competizione. Cingolani ha enfatizzato l’importanza delle nuove tecnologie e delle collaborazioni, come quella con Rheinmetall, e ha discusso di investimenti e di rinnovamento dell’impianto, assicurando che le esigenze dei lavoratori saranno prese in considerazione.
Daniele Izzo su Secolo XIX

Oto Melara. Dal 1905, l’industria della difesa ha un importante sito produttivo a La Spezia, inizialmente Oto Melara e ora parte di Leonardo, che ha prodotto armamenti, trattori e materiale ferroviario. Lo stabilimento ha sostenuto l’esercito durante le guerre mondiali e ha raggiunto il picco di 2550 lavoratori nel 1985, con un passato ricco di innovazioni e produzioni diverse, incluso un ponte ideato da un ingegnere dell’azienda.
su Secolo XIX La Spezia

Crescita esponenziale. L’azienda Leonardo sta finalizzando un accordo di partnership con la tedesca Rheinmetall, previsto per essere firmato a settembre, che vedrà la produzione congiunta del nuovo carro armato Panther e altri mezzi di difesa. Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, è ottimista sulla suddivisione equa del lavoro e sull’impatto positivo sull’occupazione, nonostante i dettagli finali siano ancora in fase di definizione. La storica azienda spezzina, ex Oto Melara, è un’eccellenza italiana nella produzione di armamenti avanzati e munizionamento guidato, con 1190 dipendenti e una forte presenza sul mercato estero, dove esporta l’80% dei suoi prodotti. Il munizionamento guidato è infatti diventata una peculiarità unica di Leonardo invidiata in tutto il mondo. La fabbrica, che integra alta precisione tecnologica e competenza umana, produce carri armati e sistemi elettronici all’avanguardia, passando dalla progettazione alla consegna in 16 mesi e mantenendo un’attività produttiva continua su tre turni.
Massimo Merluzzi su Nazione La Spezia

Stop. Gli operai di La Spezia hanno iniziato una protesta davanti ai cancelli dell’azienda, con uno sciopero di un’ora per mancati accordi, e continueranno a manifestare anche oggi. L’amministratore delegato Roberto Cingolani ha discusso con i rappresentanti sindacali, mentre le tensioni rimangono su temi come aggiornamenti contrattuali e condizioni lavorative.
su Nazione La Spezia

Samp/T meglio dei Patriot. I ministri della difesa di Francia e Italia hanno promosso la nuova versione avanzata del sistema di difesa aerea SAMP/T, sottolineando la sua maggiore efficacia rispetto al sistema americano Patriot e suscitando l’interesse di Belgio, Danimarca e Brasile. Il SAMP/T NG (Nuova Generazione) sarà in grado di affrontare un’ampia gamma di minacce, inclusi droni, missili balistici e sistemi stealth e supersonici, posizionandosi come l’unico sistema europeo integrabile nella catena operativa NATO ABT/TBM.
Michel Cabirol su Tribune

Hub aerospazio. Torino si sta affermando come un hub internazionale per l’innovazione nel settore aerospaziale e della difesa, affrontando sfide come l’innovazione tecnologica e la sostenibilità, con progetti come lo SpacePark di Argotec che mira a produrre satelliti in serie. La città piemontese è anche al centro di iniziative strategiche come il laboratorio Pc2lab di Leonardo e l’acceleratore Takeoff della NATO, che connettono industria, ricerca e istituzioni per promuovere l’innovazione nel settore.
Marco Battaglia su La Verita’

Costellazione Leonardo. La “Costellazione Leonardo” ha fatto tappa a Torino Caselle, un’iniziativa di Leonardo in collaborazione con Cielo Itinerante per avvicinare i bambini di 9-12 anni, soprattutto quelli svantaggiati, al mondo dell’aerospazio attraverso attività STEM. Il progetto, parte del Piano di sostenibilità di Leonardo, mira a ridurre il divario culturale e promuovere l’inclusione, con un focus particolare sulle bambine, per costruire un futuro di pari opportunità.
su torinoggi.it

Spagna, 2% con dieci miliardi. La NATO chiede alla Spagna di aumentare la spesa annuale per la difesa di 10 miliardi di euro per raggiungere l’obiettivo del 2% del PIL entro il 2029, nonostante l’Alleanza riconosca già alla Spagna una spesa superiore di 6 miliardi di euro rispetto a quella preventivata, comprese voci come le pensioni militari. L’Autorità fiscale indipendente (Airef) mette in guardia sulla mancanza di chiarezza su come verrà gestito questo aumento e sull’impatto che potrebbe avere sul deficit, soprattutto in relazione agli investimenti nei programmi di modernizzazione della difesa.
Juande Portillo su Expansión

Sciopero. Decine di migliaia di macchinisti della Boeing negli Stati Uniti hanno votato a favore dello sciopero qualora le negoziazioni salariali di settembre non vadano a buon fine, richiedendo aumenti salariali significativi e migliori benefici sociali. Il sindacato IAM, che rappresenta oltre 30.000 dipendenti, sfrutta le difficoltà attuali della compagnia per far valere le sue richieste, con un nuovo voto previsto dopo l’offerta finale di Boeing il 12 settembre e la possibilità di uno sciopero a partire dal 13 settembre.
Enrique Moreira su Echos

Boeing. I lavoratori della Boeing nello stato di Washington hanno votato quasi all’unanimità per uno sciopero mirato a ottenere un aumento salariale del 40%, con l’azione prevista per il 12 settembre, in un periodo critico per l’azienda che sta perdendo terreno contro Airbus e affronta una crisi post-5 gennaio. Mentre il presidente dell’IAM critica le scelte della dirigenza Boeing, l’azienda si dice ottimista nel raggiungere un accordo equilibrato tra le necessità dei dipendenti e le sfide commerciali.
su Sole 24 Ore

L’aerotaxi seduce l’Arabia. L’azienda tedesca Lilium, specializzata in aerei elettrici a decollo verticale, ha ricevuto un ordine storico dalla compagnia aerea saudita Saudia per la fornitura di 50 Lilium Jet, con un’opzione per altri 50, in un contratto che si stima valga circa 400 milioni di dollari e prevede la consegna dei primi velivoli nel 2026. Questi aerei, che non hanno ancora volato, saranno utilizzati per il trasporto di pellegrini e turisti in Arabia Saudita, e il contratto include anche clausole di manutenzione e specifiche tecniche dettagliate.
Anne Bauer su Echos

Urso e Taranto. Il Ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, ha discusso con il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, la riconversione e decarbonizzazione dello stabilimento siderurgico di Taranto, valutando nuovi investimenti e la gestione delle crisi industriali locali. È stata anche l’occasione per sensibilizzare la struttura tecnica del Dicastero verso il più accorto monitoraggio delle altre crisi industriali dell’area ionica, da Hiab Italia a Leonardo. Inoltre, Urso ha incontrato il ministro dell’Economia dell’Azerbaijan, Mikayil Jabbarov, per esplorare una partnership industriale più ampia, inclusa la fornitura di gas naturale per lo stabilimento ex Ilva e altri settori come energia verde e tecnologie sostenibili.
su Gazzetta del Mezzogiorno

Esercitazioni. L’Esercito italiano conduce esercitazioni realistiche a Monte Romano, Viterbo, dove gli allievi dei vari Istituti di formazione e Scuole d’Arma simulano scenari di guerra per sviluppare competenze nella gestione delle emergenze, come l’evacuazione e il soccorso dei feriti. Queste simulazioni, che includono l’uso di armi, elicotteri e tecniche di pianificazione, sono essenziali per formare i futuri comandanti, enfatizzando l’importanza dell’addestramento e della preparazione professionale anche in assenza di tecnologia avanzata.
Matteo Carnieletto su Giornale

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Tassi fermi. La Banca Centrale Europea (BCE) ha mantenuto invariati i tassi di interesse al 4,25%, come deciso all’unanimità dal Consiglio direttivo, nonostante l’inflazione elevata e la crescita dei salari nell’area dell’euro. La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha sottolineato un approccio aperto e basato sui dati per le future decisioni sui tassi, senza precludere nessun percorso, e ha annunciato che la strategia di politica monetaria verrà rivista nella seconda metà del 2025, senza però mettere in discussione l’obiettivo di inflazione del 2%.
Isabella Bufacchi su Sole 24 Ore

Bce guarda Federal Reserve. La Banca Centrale Europea, sotto la guida di Christine Lagarde, ha deciso di mantenere invariati i tassi d’interesse, non fornendo indicazioni precise sulle future azioni di politica monetaria e sottolineando un approccio basato sui dati economici emergenti. La BCE osserva con attenzione le mosse della Federal Reserve americana, evitando decisioni affrettate e lasciando aperte le opzioni per la riunione di settembre, in base all’andamento dei dati macroeconomici.
Giovanni Pons su Repubblica

La preoccupazione di Confindustria. Il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, esprime forte preoccupazione per il Green deal europeo, temendo per la competitività dell’industria europea a causa dei costi elevati della decarbonizzazione, stimati in 1.100 miliardi di euro. Mentre gli Stati Uniti continuano a sostenere l’industria fossile, l’Europa mantiene un approccio rigido alla transizione verde, con Ursula von der Leyen che conferma l’obiettivo di ridurre del 90% le emissioni dannose entro il 2040, suscitando dubbi sulla fattibilità e sull’impatto sulle imprese europee.
Andrea Bassi su Messaggero

Il ruolo delle persone. Tronchetti Provera enfatizza l’importanza delle transizioni green e digitale, sottolineando il ruolo cruciale delle persone e delle loro competenze, nonché dell’innovazione e della ricerca, per raggiungere una crescita economica, sociale e ambientale sostenibile. L’Unione Europea, attraverso nuove regolamentazioni come la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), sta spingendo le imprese verso una maggiore trasparenza e responsabilità, promuovendo modelli di business sostenibili e riducendo la dipendenza da risorse esterne.
Giovanni Tronchetti Provera su Sole 24 Ore

Cdp. Cassa depositi e prestiti (Cdp) ha completato con successo la prima emissione in Italia di un Digital Bond su Blockchain, per un valore di 25 milioni di euro e una durata di 4 mesi, con una cedola del 3,633% annuo, sottoscritto interamente da Intesa Sanpaolo. Questa operazione, che si avvale della tecnologia DLT in linea con il decreto FinTech, segna un passo avanti nell’innovazione del mercato finanziario e potrebbe aprire nuove opportunità per gli emittenti, inclusi le piccole e medie imprese.
su Sole 24 Ore

Concordato. Il Fisco italiano sta pianificando di inviare comunicazioni ai titolari di partita IVA per segnalare anomalie nelle dichiarazioni degli anni precedenti, al fine di incentivare l’adesione al concordato preventivo e migliorare la compliance fiscale. Il vice ministro all’Economia, Maurizio Leo, punta a far approvare i decreti mancanti sulla riforma fiscale, inclusi quelli sulle imposte indirette e sulle procedure doganali, prima della pausa estiva dei lavori parlamentari.
Giovanni Parente su Sole 24 Ore

PagoPa. Il bando del dipartimento per la trasformazione digitale, finanziato con 15 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a supportare i comuni italiani nell’attivazione di almeno 3 servizi online tramite la piattaforma pagoPa, con scadenza al 30 novembre 2024. I comuni devono migrare i servizi di incasso esistenti sulla piattaforma pagoPa, rispettando pacchetti minimi di servizi in base alla loro dimensione demografica, e possono ricevere un contributo finanziario variabile in funzione del numero di servizi attivati e della popolazione residente.
Massimiliano Finali su Italia Oggi

Kkr e Fibercop. Fibercop, l’entità nata dallo scorporo dell’infrastruttura di Tim, è al centro di un piano di sviluppo da parte del fondo KKR, che mira a trasformare la rete in fibra ottica con un investimento di circa 5 miliardi di euro. Il progetto industriale, guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris, prevede un orizzonte di almeno cinque anni prima di valutare opzioni come la quotazione in borsa o la cessione a investitori istituzionali, mentre la possibile fusione con Open Fiber non è prevista prima del 2026.
Marcello Astorri su Giornale

Consip. Stefano Tomasini è stato nominato presidente di Consip, la centrale di acquisto nazionale, mentre Stefano Scalera è il nuovo amministratore delegato di Invimit, la società del Tesoro per la gestione del patrimonio immobiliare pubblico. Queste nomine, che seguono la risoluzione di una precedente impasse in Cassa depositi e prestiti, sono parte di un più ampio rinnovamento dei vertici di enti controllati dal ministero dell’Economia.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore

Ultima estate da single. Ita Airways si prepara a concludere l’acquisizione da parte di Lufthansa entro la fine dell’anno, affrontando la sua ultima estate da compagnia indipendente con solidi finanziamenti e l’espansione delle rotte. La compagnia, che attende un investimento di 325 milioni di euro da Lufthansa per il 41% del capitale, sta anche ricevendo fondi per nuovi aerei e ha aggiunto destinazioni in Arabia Saudita, Ghana, Senegal e Kuwait, con ulteriori rotte previste per Dubai e Bangkok.
Angela Zoppo su Mf

Ex Ilva, indagata Morselli. Lucia Morselli, ex CEO di Acciaierie d’Italia (ex Ilva), è indagata dalla procura di Taranto per associazione a delinquere, inquinamento, disastro ambientale e truffa allo Stato, insieme ad altre otto persone tra cui dirigenti e dipendenti. Le accuse si riferiscono a manutenzioni omesse che avrebbero causato inquinamento significativo a Taranto e esposizione dei lavoratori a sostanze nocive, con l’inchiesta che si inserisce in un contesto più ampio di indagini sulle emissioni di benzene e truffe sulle quote di CO2.
Enrico Marro su Corriere della Sera

I rifiuti di Fincantieri. Fincantieri ha stretto una partnership con Hera per creare una newco dedicata alla gestione di quasi 100 mila tonnellate annue di rifiuti industriali dei cantieri, iniziando da Monfalcone e mirando all’espansione in Italia e all’estero. L’obiettivo è migliorare la sostenibilità e l’efficienza dei processi produttivi, incrementando la valorizzazione dei rifiuti recuperabili e contribuendo agli obiettivi di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Francesca Gerosa su Mf

Litio serbo. Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha annunciato la preferenza per le case automobilistiche europee, come Mercedes e Stellantis, per l’acquisto di litio serbo, essenziale per le batterie delle auto elettriche, mirando a sviluppare la più grande miniera di litio d’Europa e a produrre batterie per un milione di veicoli elettrici. Nonostante una domanda più bassa del previsto per le auto elettriche, Stellantis sta intensificando la produzione di sistemi di trasmissione per veicoli ibridi, mentre la Serbia punta a diventare un attore chiave nell’approvvigionamento di materie prime critiche per il settore automobilistico europeo.
Andrea Boeris su Mf

Accordo tra Acea e Intesa. Intesa Sanpaolo e Acea hanno siglato un accordo da 20 miliardi di euro per la salvaguardia e la gestione sostenibile delle risorse idriche, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’intesa mira a finanziare nuovi investimenti per le infrastrutture idriche, promuovere pratiche sostenibili nelle aziende e creare un osservatorio per diffondere conoscenze e competenze nel settore.
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

Meta vuole il 5% di Essilux. Meta, la società di Mark Zuckerberg, sta valutando l’acquisto di una quota fino al 5% di EssilorLuxottica, la casa madre di Ray-Ban, con un investimento di circa 4,5 miliardi di dollari, dopo aver ricevuto il via libera dall’antitrust statunitense. Questa mossa strategica segue una partnership già esistente tra le due aziende per la produzione di occhiali intelligenti e potrebbe consolidare ulteriormente la loro alleanza nel settore della tecnologia indossabile, proiettandoli verso un futuro in cui gli smart glass potrebbero sostituire gli smartphone.
Daniela Polizzi su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Maggioranza europeista. Ursula von der Leyen è stata riconfermata alla guida della Commissione Europea con una maggioranza europeista, annunciando nel suo programma la conferma del Green Deal e l’attenzione all’industria, incluso un nuovo fondo UE per la competitività. Il voto ha mostrato una spaccatura tra nazionalisti ed europeisti, con il sostegno di Popolari, Socialisti, Liberali e Verdi, e l’opposizione di Fratelli d’Italia e altri sovranisti.
Beda Romano su Sole 24 Ore

Il bis di Ursula. Ursula von der Leyen è stata rieletta alla guida della Commissione UE con il decisivo sostegno dei Verdi, ottenendo 401 voti, 41 in più del quorum necessario, mentre Fratelli d’Italia ha votato contro. Nel suo secondo mandato, von der Leyen si impegna a promuovere un’Europa sostenibile e competitiva, rafforzare la difesa e la protezione dei confini, e affrontare le sfide della migrazione irregolare e della crisi abitativa.
Francesca Basso su Corriere della Sera

Tra Difesa e industria green . Ursula von der Leyen ha ottenuto la riconferma grazie a un approccio inclusivo e al dialogo con un ampio spettro politico, promettendo un’Europa più forte e aderente agli obiettivi del Green Deal. Nel suo mandato precedente, ha affrontato diverse crisi e sotto la sua guida è stato raggiunto l’accordo su Next Generation EU, mentre ora propone un nuovo Deal industriale green e promette un commissario per il Mediterraneo, uno per la Difesa e uno per la Casa, tra altri impegni.
Francesca Basso su Corriere della Sera

La sfida di Ursula. Ursula von der Leyen ha presentato una piattaforma programmatica per il suo secondo mandato che si concentra su tre obiettivi principali: un nuovo Recovery Fund per sostenere l’industria pulita e la competitività europea, lo sviluppo di un esercito europeo per la sicurezza e la difesa, e la riforma dei Trattati dell’UE per superare i veti dei sovranisti e dei piccoli paesi. Il programma include anche il Green Deal e la decarbonizzazione, con un fondo per la transizione e misure per la crescita economica, la sicurezza e la gestione dei flussi migratori.
Claudio Tito su Repubblica

Dubbi e poi lo strappo. Giorgia Meloni ha scelto di non appoggiare la rielezione di Ursula von der Leyen, un’azione che ha sorpreso molti, incluso Antonio Tajani, e che potrebbe portare l’Italia ai margini dell’UE, in linea con i sovranisti. Nonostante le speculazioni su un possibile accordo segreto per sostenere von der Leyen, il capogruppo di FdI nega e Meloni si affida alla convinzione che l’Italia manterrà un ruolo importante in Europa, anche se potrebbe perdere la vicepresidenza esecutiva della Commissione.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera

Il costo del no. Il rifiuto del governo italiano, guidato da Giorgia Meloni e Matteo Salvini, di confermare Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea rischia di avere conseguenze negative nelle trattative con l’UE, in particolare per quanto riguarda gli sconti sul nuovo patto di stabilità e la richiesta di proroga del Pnrr. Questa scelta potrebbe influenzare negativamente la posizione dell’Italia nella futura Commissione e rendere più complesse le trattative su temi come il nuovo Patto di stabilità e il Recovery Plan, con la possibilità di un solo taglio dei tassi da parte della BCE e l’incertezza sulla proroga del termine per il Pnrr fissato al 2026.
Alessandro Barbera su Stampa

Votiamo no ma trattiamo. Giorgia Meloni ha ordinato ai suoi eurodeputati di votare contro la rielezione di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione UE, pur mantenendo un approccio diplomatico per non danneggiare le trattative future con l’UE. La decisione è stata presa in seguito a una telefonata con von der Leyen, e Meloni ha giustificato pubblicamente il voto con un video, esprimendo preoccupazione per possibili ritorsioni che potrebbero indebolire il ruolo dell’Italia in Europa.
Ilario Lombardo su Stampa

Evitato il caos. Antonio Tajani enfatizza l’importanza della stabilità e sostiene che il sostegno di Forza Italia alla rielezione di Ursula von der Leyen come Presidente della Commissione Europea ha evitato il caos e possibili ripercussioni negative sui mercati e sui cittadini. Tajani esprime delusione per il voto contrario dei suoi alleati, ma rimane fiducioso che ciò non influenzerà negativamente la posizione dell’Italia in Europa, né la selezione del Commissario europeo, sostenendo Raffaele Fitto come candidato forte.
Federico Capurso su Stampa

Franchi tiratori. Il voto segreto per la guida della Commissione europea ha suscitato timori di franchi tiratori tra i gruppi politici, con la candidata Ursula von der Leyen che rischiava di non ottenere il quorum di 360 voti a causa di tensioni interne e possibili defezioni. Alla fine, von der Leyen ha ottenuto 401 voti, grazie al sostegno dei gruppi Popolari, Socialisti, Liberali e, nonostante alcune dichiarazioni di voto contrarie, anche da parte dei Verdi, con la presenza di franchi tiratori stimati in almeno 24 tra le varie delegazioni.
Francesca Basso su Corriere della Sera

Green Deal. Noi contrari. Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia, ha espresso la sua contrarietà al Green Deal rafforzato proposto da Ursula von der Leyen, ritenendolo dannoso per le imprese e troppo orientato a sinistra, nonostante alcune proposte come la nomina di un Commissario per il Mediterraneo. Fidanza critica la piattaforma programmatica della Presidente della Commissione per non aver ascoltato il messaggio degli elettori, prevedendo una breve durata della maggioranza attuale e sottolineando che la scelta del prossimo Commissario italiano non sarà influenzata dal voto su von der Leyen.
Barbara Fiammeri su Sole 24 Ore

Pressioni. L’ex presidente Barack Obama e l’ex Speaker della Camera Nancy Pelosi hanno aumentato la pressione affinché il presidente Joe Biden si ritiri dalla corsa alla Casa Bianca, a causa della crescente preoccupazione che la sua candidatura possa danneggiare il Partito Democratico nelle elezioni presidenziali e in quelle del Congresso. Nonostante ciò, il portavoce della campagna di Biden, Quentin Fulks, ha ribadito che Biden rimarrà in gara e continuerà a essere il candidato democratico, nonostante i sondaggi sfavorevoli e il crescente desiderio tra i votanti democratici di un suo passo indietro.
James Politi su Financial Times

Obama ferma Biden. L’ex presidente Barack Obama ha manifestato dubbi sulla fattibilità della ricandidatura di Joe Biden alla presidenza, suggerendo che la strada verso la vittoria si è ristretta e che Biden dovrebbe riconsiderare la sua candidatura. Nonostante le crescenti pressioni e sondaggi negativi, l’entourage di Biden nega qualsiasi segnale di ritiro, sostenendo fermamente che rimarrà in corsa come candidato democratico.
Francesco Semprini su Stampa

Biden a un passo dall’addio Il presidente Joe Biden è sotto forte pressione da parte dei leader democratici e potrebbe annunciare la sua rinuncia alla candidatura per un secondo mandato entro 72 ore, a seguito di sondaggi negativi e la possibilità di utilizzare il suo recente contagio da Covid come giustificazione. Mentre si lavora alla successione, la vicepresidente Kamala Harris emerge come possibile candidata principale, con la decisione finale che potrebbe essere affidata ai delegati della Convention democratica di agosto.
Anna Lombardi su Repubblica

Trump. Donald Trump, incoronato a Milwaukee, ha accettato la nomination alla presidenza per la terza volta, dichiarando che la sua rielezione è parte di un piano divino per salvare l’America e il mondo. Nel suo discorso, ha parlato dell’attentato che ha quasi tolto la sua vita, sottolineando la sua fortuna e la protezione divina, e ha promesso di riunificare l’America, delineando le differenze tra la sua amministrazione e quella di Biden e presentando il suo programma politico.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Chicago. I democratici stanno valutando diverse strategie per sostituire Joe Biden come candidato alla presidenza, tra cui un ritiro senza indicare un successore, lasciando la scelta ai delegati della Convention di Chicago, o appoggiando la vicepresidente Kamala Harris, che potrebbe selezionare un governatore del Midwest come vice. Le fonti del Partito democratico suggeriscono che la decisione è imminente, con la salute di Biden come fattore chiave e la necessità di bilanciare il ticket per affrontare le elezioni con forti possibilità di vittoria. –
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Kamala. La corsa alla Casa Bianca si anima con la possibilità che il presidente Biden non si ricandidi, aprendo scenari in cui la vicepresidente Kamala Harris potrebbe raccogliere il testimone, o i democratici potrebbero optare per una mini primaria per scegliere un nuovo candidato. Tra i possibili sfidanti emergono i governatori Josh Shapiro e Gretchen Whitmer, con l’obiettivo di mantenere il controllo di almeno una delle due Camere e prevenire un trionfo repubblicano.
Massimo Gaggi su Corriere della Sera

Xi e l’etica socialista. La Cina sta sviluppando un’intelligenza artificiale generativa che rispetti i valori del socialismo, come delineato in una bozza di regolamento, che impone ai servizi di AI di non sovvertire il potere statale o il sistema socialista. Il Paese enfatizza l’innovazione e non vuole soffocare il mercato emergente delle startup, ma intende assicurarsi che l’AI non critichi il potere del Partito, addestrando gli algoritmi su dati e modelli che riflettano la propaganda cinese.
Riccardo Luna su Stampa

Xi punta sull’hi-tech. Il terzo plenum del Partito Comunista Cinese si è concluso senza annunciare le grandi misure di stimolo economico e riforme attese, concentrandosi invece sul contenimento del debito dei governi locali, la riduzione delle disuguaglianze e la gestione del rischio nel settore immobiliare. Xi Jinping punta a rafforzare i settori high-tech, come microchip e intelligenza artificiale, e l’industria tecnologica verde, con l’obiettivo di raggiungere le nuove mete economiche entro il 2029, segnalando una possibile estensione del suo potere fino al 2033.
Lorenzo Lamperti su Stampa

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Mattarella. Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, al termine della sua visita in Brasile, ha sottolineato la necessità di energie nuove e di un maggiore coinvolgimento dei Paesi emergenti nella vita internazionale, criticando alcune classi dirigenti attuali come inadeguate. Ha enfatizzato l’importanza della pace, della transizione verde e della giustizia, evidenziando l’urgenza di un impegno globale per affrontare le crisi come quella in Ucraina e promuovendo un modello di accoglienza e integrazione dei migranti, come esemplificato dal Brasile.
Ugo Magri su Stampa

Forza Italia e Berlusconi. La famiglia Berlusconi, con una passione politica rinnovata, sembra voler imprimere un cambio di passo a Forza Italia, desiderando un partito più moderno e meno subalterno agli alleati di destra, con la possibilità non esclusa di un futuro coinvolgimento diretto di Pier Silvio. Tuttavia, le dichiarazioni dei figli Berlusconi hanno generato smarrimento e resistenza tra i vertici del partito, che interpretano diversamente le critiche e sostengono di essere in buoni rapporti con la famiglia, mentre la direzione futura del partito rimane incerta.
Tommaso Labate su Corriere della Sera

Alleanza possibile, anche con Conte. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, esprime apertura verso un’alleanza con il PD di Elly Schlein e altri partiti, inclusi i Cinque Stelle, per formare un’alternativa politica e chiudere la stagione dei veti, sottolineando l’importanza di un centro che si orienti a sinistra e la necessità di reagire alla maggioranza attuale. Nonostante le divergenze su temi come il Jobs Act e l’autonomia differenziata, Renzi enfatizza la visione per il futuro e il garantismo, rifiutando l’uso politico della giustizia e sostenendo la necessità di un accordo programmatico chiaro prima delle elezioni.
Maria Teresa Meli su Corriere della Sera

Il campo largo del Centro. Il panorama politico italiano sta osservando un rinnovato interesse per il centro moderato, precedentemente trascurato e ridicolizzato, in un contesto dove i partiti di estrema destra e sinistra mostrano affinità con figure esterne come Putin e Orban, mentre i renziani si uniscono a Schlein e Conte. Pier Silvio Berlusconi suggerisce che la politica dovrebbe essere trattata come un’azienda di famiglia, enfatizzando l’importanza del centro e la necessità di riconquistare i voti moderati, in un’epoca in cui l’estremismo sembra dominare il dibattito politico.
Flavia Perina su Stampa

Altre accuse per Toti. Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, è stato accusato di finanziamento illecito dei partiti in relazione a presunti favori edilizi in cambio di finanziamenti da parte di Esselunga, con la Procura che estende l’accusa anche a collaboratori e all’editore di Primocanale. Il centrosinistra, riunitosi in piazza a Genova, chiede le dimissioni di Toti e nuove elezioni, mentre Toti, sotto arresti domiciliari, si prepara a un’interrogazione e un possibile incontro remoto con Matteo Salvini.
Giuseppe Guastella su Corriere della Sera

Scandalo al Csm. La consigliera del CSM Rosanna Natoli, avvocata di Paternò e indicata da Ignazio La Russa, si è dimessa dalla commissione disciplinare dopo essere stata coinvolta in uno scandalo per aver incontrato e fornito consigli a Maria Fascetto Sivillo, una giudice civile sotto inchiesta disciplinare. L’incontro è stato registrato da Fascetto e la registrazione è stata consegnata al CSM dall’avvocato Carlo Taormina, portando alla denuncia e alle dimissioni di Natoli.
Liana Milella su Repubblica

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