Rassegna stampa 19 ottobre

SICUREZZA

Sinergia tecnologica. Intervento dell’AD e DG di Leonardo Roberto Cingolani con Focus sull’alleanza tra Leonardo e Rheinmetall, una joint venture che permetterà di sviluppare e commercializzare sistemi motorizzati di attacco innanzitutto per l’esercito italiano. L’alleanza nasce per mettere il primo tassello alla creazione di uno spazio europeo della difesa. Tra i presupposti, il problema della massa critica è fondamentale: le aziende del settore europeo sono di medie dimensioni rispetto ai competitor internazionali. La joint venture si occuperà della realizzazione di carri armati di ultima generazione, di sistemi per il trasporto delle truppe e di veicoli gettaponte e di altri mezzi per applicazioni logistiche. La sinergia tra i due colossi è particolarmente vantaggiosa dal punto di vista tecnologico.
Zapping su RADIO UNO

Matrimoni blindati. La partnership tra Leonardo e Rheinmetall per la produzione di nuovi mezzi corazzati potrebbe innescare un effetto domino di alleanze internazionali, estendendo l’influenza del gruppo italiano ben oltre i confini europei, con prospettive di crescita nel settore della difesa e della sicurezza. Il gruppo guidato da Cingolani è inoltre vicino a concludere acquisizioni in ambiti tecnologici avanzati e sta lavorando a un aggiornamento del piano strategico che punta a confermare la crescita attraverso partnership strategiche internazionali e fusioni e acquisizioni nel core business.
Angela Zoppo su Milano Finanza

Difesa sugli scudi. I titoli del settore difesa hanno registrato una crescita significativa, fino al 400%, a seguito dei conflitti in Ucraina e Medio Oriente, con un aumento della spesa militare da parte degli Stati. L’Europa ha previsto un budget militare di 366 miliardi di dollari per il 2024, con l’Italia che destinerà 32 miliardi di euro al settore. Le aziende leader del settore hanno visto aumentare il valore delle loro azioni, con Rheinmetall in testa con una crescita del 402,48%. Gli analisti prevedono un’espansione delle industrie della difesa verso tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e la cybersecurity. L’incertezza politica, come le elezioni USA, potrebbe influenzare il mercato degli ETF dedicati al settore difesa, che hanno mostrato rendimenti positivi nonostante le tensioni geopolitiche.
Anna di Rocco su Milano Finanza

Aerotech Campus. Leonardo ha inaugurato il secondo Aerotech Campus in Italia, questa volta a Grottaglie, Puglia, dopo quello di Pomigliano D’Arco, Campania. Il nuovo centro di alta formazione, avviato con la collaborazione dei rettori del Politecnico di Bari e dell’Università del Salento, offrirà corsi avanzati a laureati STEM. Gli studenti lavoreranno su due principali aree di studio: tecnologie core per aerostrutture e automazione, Industria 4.0 e digitale. Il 75% delle lezioni sarà dedicato a materiali, progettazione e analisi strutturale nel settore aeronautico e spaziale, mentre il 25% si concentrerà sulla trasformazione digitale, con un’enfasi sull’intelligenza artificiale nella manifattura.
su Repubblica Bari

Talenti del Sud. La Leonardo Academy Puglia è stata inaugurata a seguito di un accordo tra l’Università del Salento, il Politecnico di Bari e la Leonardo Academy Company. Questa iniziativa, guidata dal rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice, mira a coinvolgere i giovani laureati in Ingegneria delle università della regione nelle attività di produzione degli aerei civili. L’obiettivo è quello di scoprire e valorizzare i talenti del Sud, creando un ponte tra formazione accademica e il mondo industriale aeronautico.
su Corriere del Mezzogiorno Puglia

Aerotech Campus. È stato inaugurato il percorso di alta formazione presso l’Aerotech Campus di Grottaglie, Taranto, con la partecipazione di Stefano Bortoli di Leonardo, Francesco Cupertino del Politecnico di Bari e Fabio Pollice dell’Università del Salento. Il programma, simile a quello già esistente a Pomigliano D’Arco, Napoli, offre corsi avanzati in aerostrutture, automazione, Industria 4.0 e digitale, con un’enfasi sulla scienza dei materiali e l’intelligenza artificiale applicata alla manifattura. La formazione combina lezioni teoriche, esperienze pratiche e interazioni con l’industria, seguendo un modello didattico innovativo. L’Aerotech Academy pugliese, frutto della collaborazione tra Leonardo, il Politecnico di Bari e l’Università del Salento, mira a creare sinergie tra università e impresa per sviluppare competenze richieste dal settore, con un alto tasso di assunzione dei partecipanti, come dimostrato dal successo delle edizioni precedenti in Campania. –
su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia

Rivoluzione digitale. Ampio approfondimento dedicato all’impegno di Leonardo per la promozione delle discipline tecnico – scientifiche, pubblicato nell’inserto Luce distribuito dal Quotidiano Nazionale. Il mismatch delle competenze, dovuto all’impatto delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro, genera una sostanziale carenza di lavoratori in settori chiave come quelli legati all’hi-tech. Un disallineamento che si riflette anche su Leonardo, in prima linea sul fronte degli investimenti nell’intelligenza di tutti i tipi: umana e artificiale. L’obiettivo dell’Azienda è da una parte individuare sul mercato le migliori professionalità, sensibilizzando le nuove generazioni alle discipline STEM, dall’altra riorientare le proprie persone verso la digitalizzazione. Leonardo favorisce programmi di upskilling e reskilling per mantenere le persone costantemente aggiornate sulle evoluzioni tecnologiche, avviando un percorso di digitalizzazione e rafforzamento del sistema professionale che rappresenta il “cruscotto” per il monitoraggio e la gestione dell’evoluzione delle competenze. Tra gli obiettivi: rendere le discipline STEM più attrattive – da qui la collaborazione con università, politecnici e centri di ricerca – rafforzare la filiera dell’innovazione, ridurre il divario educativo e sociale nei territori di riferimento.
su Giorno – Carlino – Nazione Luce!

Aerospazio pugliese a Milano. La Regione Puglia ha partecipato all’International Astronautical Congress a Milano, un evento di rilievo mondiale nel settore aerospaziale, per promuovere le proprie eccellenze e cercare collaborazioni internazionali. L’evento, che si è svolto al Mi.Co. fino al 18 ottobre, è stato organizzato da varie istituzioni, tra cui l’International Astronautical Federation e l’Agenzia Spaziale Italiana. L’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, ha sottolineato l’importanza di valorizzare la Puglia come meta di investimenti nel settore aerospaziale, evidenziando la strategia regionale per l’innovazione e la crescita sostenibile. La Puglia si distingue nel panorama aerospaziale italiano per il suo ecosistema composto da grandi imprese, PMI, start-up e centri di ricerca, e per ospitare l’intera filiera produttiva, inclusi incubatori come il Binp a Bari e l’Esa Bic a Brindisi.
su Salento in tasca

Space economy. L’Estonia, guidata dal ministro dell’Economia e dell’Industria Erkki Keldo, ha mostrato le sue ambizioni spaziali partecipando al 75esimo Congresso astronautico internazionale e firmando gli Accordi Artemis per le missioni lunari. Il Paese baltico, con una popolazione di 1,3 milioni e oltre 50 imprese nel settore spaziale, vede l’esplorazione dello spazio come un’opportunità anche per le nazioni e le aziende più piccole. L’Estonia si distingue per le sue eccellenze in ICT, analisi dati e cybersecurity, settori cruciali anche nella space economy. Inoltre, sta sviluppando una legge quadro sullo spazio per fornire un contesto legale chiaro alle imprese del settore. Parallelamente, l’Estonia sta investendo significativamente nella difesa, con un nuovo fondo da 100 milioni di euro previsto per l’anno prossimo, a seguito dell’aumento delle tensioni geopolitiche.
Michele Pignatelli su Sole 24 Ore

La Lituania cerca partnership in Italia. La Lituania mira a sviluppare il proprio settore spaziale, puntando a generare l’1% del PIL nazionale attraverso questa industria. Una delegazione lituana ha partecipato al Congresso internazionale dell’astronautica a Milano, presentando le competenze del paese e cercando partnership con aziende italiane come Leonardo, Thales Alenia Space e Telespazio. Il settore spaziale lituano, in rapida crescita con un incremento del 50% in tre anni, comprende aziende mature che operano in ambiti come satelliti, osservazione della terra e software. La Lituania, membro associato dell’ESA, ha firmato la Zero debris charter per eliminare i detriti spaziali entro il 2030 e ha già lanciato circa 50 satelliti, anche grazie a collaborazioni con SpaceX di Elon Musk.
Gianni Dragoni su Sole 24 Ore

Ricordatevi di noi. Durante la visita di Joe Biden a Berlino, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha esortato gli Stati Uniti a riconoscere l’Europa come partner indispensabile, in un contesto di preoccupazione per un possibile ritorno alla presidenza di Donald Trump. Steinmeier ha ricordato come la distanza tra USA ed Europa si fosse allargata durante il primo mandato di Trump, ma ha sottolineato come la vittoria di Biden nel 2020 abbia rinnovato la speranza nell’alleanza transatlantica. Ha enfatizzato l’importanza dell’amicizia tra USA e Germania, soprattutto in vista delle prossime elezioni americane. Biden ha lodato la Germania per la sua risposta all’invasione dell’Ucraina da parte di Putin nel 2022 e, insieme al Cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha discusso l’incremento del supporto militare a Kyiv, cercando di evitare un’escalation con Mosca. Biden ha anche incontrato il Presidente francese Macron e il Primo Ministro britannico Starmer per discutere della crisi in Ucraina e in Medio Oriente.
Laura Pitel su Financial Times

Ucraina, investimento che vale la pena fare. Questa settimana, gli alleati occidentali hanno promesso nuovo sostegno all’Ucraina, con gli Stati Uniti che hanno annunciato un aiuto militare di 425 milioni di dollari e l’Australia che invierà 49 vecchi carri armati Abrams. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha presentato un piano di vittoria all’UE, ma c’è una crescente consapevolezza della necessità di investire nel settore della difesa ucraino, sia pubblico che privato. L’industria della difesa ucraina, con 200 start-up capaci di produrre fino a 20 miliardi di dollari di attrezzature quest’anno, offre prodotti innovativi e a basso costo, ma soffre di una grave mancanza di capitale operativo. Alcune soluzioni proposte includono l’uso di beni russi congelati per finanziare queste start-up e incoraggiare gli investimenti europei nella produzione ucraina, come già fatto dalla Danimarca con un investimento di 4,2 miliardi di DKK. Mentre la Commissione Europea e i fondi pensione danesi iniziano a investire nel settore della difesa, si suggerisce che anche la Banca Europea per gli Investimenti potrebbe diventare una fonte di finanziamento per l’industria della difesa ucraina, sostenendo così la difesa dell’Europa e i suoi ideali democratici.
Gillian Tett su Financial Times

Al lavoro con la Nasa. Argotec, azienda torinese specializzata nella costruzione di microsatelliti, ha inaugurato il suo nuovo quartier generale, lo Space Park, a San Mauro. La struttura, progettata dall’architetto Oscar Niemeyer negli anni ’80, è stata riconvertita con un investimento di 25 milioni di euro per produrre oltre 50 satelliti all’anno. L’azienda, che collabora con la NASA e punta a una quotazione al Nasdaq entro cinque anni, prevede di raddoppiare il fatturato e di creare un centinaio di nuovi posti di lavoro. Durante l’inaugurazione, il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha annunciato che entro fine anno sarà pronta una legge sulla Space Economy, mentre Argotec mira a diventare una delle fabbriche di satelliti più avanzate d’Europa
Leonardo Paco su Stampa Torino

La Houston italiana. Il ministro del Made in Italy Adolfo Urso ha inaugurato lo Space Park di Argotec a San Mauro Torinese, sottolineando il ruolo del Piemonte e di Torino come nuove locomotive dell’innovazione italiana, in settori come aerospazio, food e design. Durante lo sciopero nazionale dell’auto, Urso ha evidenziato l’importanza di diversificare l’economia, precedentemente dipendente dal settore automobilistico, e ha annunciato un piano di investimenti di 7 miliardi nell’aerospazio, con benefici per l’industria aerospaziale piemontese. l governo ha deciso di puntare sull’aerospazio imbastendo un piano da 7 miliardi, una dotazione simile di quanto concesso all’auto. Un cambio di passo che si traduce in un contributo in crescita, pari a 3 miliardi, all’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, che dovrebbe avere ritorni anche sul fronte delle commesse. Molte di queste andranno ad alimentare la filiera industriale aerospaziale del Piemonte, forte di grandi aziende, come Leonardo, Thales Alenia Space, l’ex Microtecnica, e di tante piccole e medie imprese
su Corriere Torino

Micro satelliti. Argotec, azienda torinese specializzata nella produzione di micro-satelliti, ha inaugurato il nuovo Space Park a San Mauro Torinese, parte del progetto Space Factory dell’Agenzia Spaziale Italiana. Questa struttura avveniristica, ricavata da una ex cartiera, permetterà la produzione di un micro-satellite a settimana, grazie a laboratori avanzati e camere pulite. L’investimento di 25 milioni di euro porterà alla creazione di 100 nuovi posti di lavoro, rafforzando la capacità produttiva di Argotec per rispondere alla crescente domanda della Space Economy. All’inaugurazione erano presenti importanti figure istituzionali e del settore spaziale, tra cui il Ministro Adolfo Urso, il Presidente della Regione Piemonte, astronauti ESA e dirigenti di Argotec
Antonio Lo Campo su Avvenire

Spazio. l Congresso astronautico internazionale IAC 2024 si è concluso a Milano, con la partecipazione di migliaia di esperti globali in esplorazione spaziale. L’Italia si è distinta per il suo contributo significativo all’industria aerospaziale, avendo costruito quasi metà della Stazione Spaziale Internazionale e sviluppando moduli per future missioni lunari e marziane. Nonostante l’eccellenza riconosciuta, la politica italiana sembra distante da questo settore, con una mancanza di comprensione e supporto evidente. Il settore aerospaziale italiano, che include aziende parzialmente controllate dallo Stato come Leonardo, richiede una gestione attenta e collaborativa, simile a quella degli astronauti, per affrontare sfide complesse e mantenere la competitività internazionale. Nel frattempo, l’Italia lavora su una nuova legislazione per regolare l’attività dei privati nello spazio, mentre a livello internazionale si osservano progressi significativi come il recupero riuscito di un razzo da parte di SpaceX.
Luigi Santarelli su La Ragione

Sconnessi. Davide Giacalone critica la gestione delle telecomunicazioni in Italia, evidenziando come l’attenzione sia spesso focalizzata sulle inchieste giudiziarie piuttosto che sui problemi strutturali del settore. L’autore sottolinea le incongruenze nelle decisioni del governo, tra vendite di asset statali e acquisti di infrastrutture di rete, e la mancanza di una strategia chiara. Giacalone si chiede: “Abbiamo una socierà, Telespazio, che compartecipa reti satellitari europee e globali, ma ora il governo suggerisce alle Forze armate d’avvalersi di Starlink (Musk). Al netto delle inchieste, lo sanno che si tratta della stessa società che pensò di agire in guerra concedendo o togliendo i collegamenti all’Ucraina? ”
Davide Giacalone su La Ragione

Relazioni particolari. BlackRock, il colosso mondiale della gestione patrimoniale, vede l’Italia come un terreno fertile per investimenti, data la sua necessità di generare entrate e un debito pubblico di 3 mila miliardi di euro. L’incontro tra il CEO di BlackRock, Larry Fink, e la leader italiana Giorgia Meloni, evidenzia il riconoscimento internazionale del governo italiano da parte della grande finanza, nonostante il passato sovranista, e riflette l’interesse di BlackRock per opportunità di investimento in un Paese con una crescita economica stagnante. Il mega-fondo vanta quote in tutte le 40 blue chip del Ftse-Mib per un valore aggregato di 24,8 miliardi di euro. Quota che ora salirà di valore con il via libera del governo all’ingresso nel capitale di Leonardo con una quota intorno al 3%.
Fabio Pavesi su Milano Finanza

Presidio di protesta. Il gruppo “Giovani per la Palestina” ha organizzato un presidio di protesta contro un convegno sulla difesa europea che si tiene al Castello di Pavia, criticando la giunta comunale e il sindaco Lissia per ospitare un evento che, secondo loro, celebra il genocidio palestinese. Accusano anche le aziende Leonardo e Eni di contribuire al conflitto israelo-palestinese attraverso la vendita di armamenti e l’esplorazione di gas. La conferenza, che discute di difesa comune europea e del ruolo delle forze armate italiane nel Mediterraneo, è finanziata anche da enti privati e si inserisce nelle celebrazioni dei 500 anni dalla Battaglia di Pavia, organizzata dall’Aspen Institute Italia. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parteciperà all’evento con un videomessaggio
Luca Simeone su Provincia – Pavese

Crosetto accelera. Il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, sta spingendo per raggiungere l’obiettivo di spesa per la difesa al 2% del PIL, come richiesto dalla NATO, nonostante le difficoltà finanziarie dell’Italia. Crosetto critica l’Unione Europea per le regole burocratiche che, a suo avviso, ostacolano gli investimenti in difesa, sostenendo che la difesa e la deterrenza sono essenziali per garantire un futuro democratico. Attualmente, l’Italia si colloca tra gli ultimi membri della NATO per la percentuale del PIL spesa in difesa, con l’1,53%. Il ministro ha espresso la speranza che il nuovo carro armato, sviluppato dalla joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, venga realizzato rapidamente, riflettendo la sua forte enfasi sul riarmo.
Raffaella Malito su La Notizia

Brutto segnale il vertice a quattro senza l’Italia. Nicola Latorre, ex politico e docente di geopolitica, critica la Lega per la sua posizione contraria all’invio di armi all’Ucraina, sottolineando che questo atteggiamento potrebbe danneggiare i rapporti dell’Italia con la NATO. Latorre ritiene che l’Italia debba aumentare gli investimenti militari e sviluppare una strategia comune con l’UE. Sottolinea l’importanza di fermare i missili russi prima che vengano lanciati e di colpire le postazioni missilistiche in chiave difensiva. Infine, pur essendo favorevole a una conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, Latorre ritiene che la priorità attuale sia la pace e la difesa dei valori liberaldemocratici. Sulla difesa europea, vede possibile una maggiore integrazione industriale e strategica, ma considera l’esercito europeo un obiettivo a medio-lungo termine.
Aldo Torchiaro su Riformista

Napoli blindata. Napoli è stata messa sotto massima sorveglianza per ospitare il G7 della Difesa, con circa 3.000 uomini delle forze dell’ordine dispiegati per garantire la sicurezza. La città ha visto l’intensificazione dei controlli e la chiusura degli accessi principali per prevenire rischi durante l’importante incontro internazionale. Il vertice si concentra su questioni cruciali come la guerra in Ucraina e la situazione in Medio Oriente, con la presenza di ministri della Difesa del G7, il segretario generale della NATO e l’Alto rappresentante dell’UE. Si temono disordini a causa di una contromanifestazione prevista, che potrebbe causare tensioni. Le misure di sicurezza hanno portato a disagi significativi per residenti e turisti, con chiusure stradali e limitazioni al traffico pubblico.
Michele Inserra su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia

Fotografati dai russi. Da mesi nei cieli del Nord si svolge una lotta di nervi tra i velivoli russi e quelli della Nato, con i russi che ora sembrano aver iniziato a catalogare sistematicamente i caccia Nato, in gran parte italiani, in missione di pattugliamento. Un popolare canale social aeronautico russo con legami militari ha pubblicato su Telegram foto di Eurofighter italiani e dei loro piloti, scattate da aerei russi, nell’area di Kaliningrad, territorio polacco e fulcro delle tensioni tra Russia e Nato. Le immagini mostrano la squadriglia basata in Lituania, incaricata di sorvegliare lo spazio aereo delle Repubbliche baltiche prive di forze aeree proprie. Il canale Fighterbomber, seguito da circa mezzo milione di persone, ha diffuso le foto con commenti derisori sui piloti italiani e sulle indennità dei militari Nato, evidenziando l’efficacia dell’intelligence russa nel raccogliere informazioni su mezzi e personale Nato.
su Libero Quotidiano

Ingannare la tecnologioa russa. L’azienda ucraina Kvertus sta sviluppando e distribuendo rapidamente nuove tecnologie difensive, come zaini “riccio” e robot con scudi a cupola, per contrastare gli sciame di droni russi sul front line in Ucraina, spesso in meno di quattro settimane. Questi sistemi, che includono veicoli terrestri senza pilota e tecnologie di disturbo per droni, sono essenziali per la sopravvivenza dei soldati, con Serhii Skorik di Kvertus che afferma che l’equipaggiamento ha salvato oltre 50.000 vite. Mentre l’industria britannica impiega anni per sviluppare tecnologie simili, l’Ucraina è costretta a un ciclo continuo di invenzione e reinvenzione per tenere il passo con le nuove armi russe, un processo che il segretario alla Difesa britannico John Healey riconosce come cruciale e che dovrebbe ispirare una revisione del sistema di approvvigionamento del Regno Unito. La collaborazione diretta tra militari e industria delle armi in Ucraina è diventata un modello di efficienza, con sviluppi rapidi che rispondono direttamente alle esigenze del campo di battaglia.
Larisa Brown su Times

Teniamo. Durante l’assemblea annuale di Confindustria Imperia, il presidente Giovanni Mondini ha evidenziato la resilienza dell’economia ligure nonostante le difficoltà legate alle regole che limitano l’adozione del digitale e le carenti infrastrutture, come il binario unico tra Finale e Andora. L’evento ha visto la partecipazione di esponenti del settore industriale e accademico, tra cui Francesco Valdevies di Leonardo Spa e Luigi Sappa del Polo Universitario di Imperia, che hanno discusso il ruolo dell’uomo nell’avanzamento tecnologico e l’importanza dell’istruzione. Start-up e aziende locali hanno sottolineato l’opportunità rappresentata dal digitale e la possibilità di Imperia di diventare un polo di attrazione attraverso la connettività digitale. Marco Camisani Calzolari ha aperto la tavola rotonda sottolineando l’ubiquità del digitale e il rischio di sottovalutare l’intelligenza artificiale.
Mattia Mangraviti su Stampa Imperia

Digitale. Il Polo Digitale Imperiaware di Confindustria è stato inaugurato a Imperia come hub per start-up innovative e formazione universitaria, con l’obiettivo di attrarre talenti e superare l’isolamento del territorio. Con un investimento di oltre sei milioni di euro, il polo ospiterà 16 aziende ad alta tecnologia e 160 operatori, e si propone come un campus che integra scuola e imprese. L’infrastruttura tecnologica del polo mira a collegare menti e territori, fungendo da catalizzatore per la crescita economica e l’innovazione nella regione. Leonardo, leader nel settore della difesa, mette a servizio la supply chain tecnologica per avviare a livello territoriale una crescita che parta «dalle scuole elementari. Abbiamo bisogno di persone “Stem”, di lavorare insieme. Dalla Liguria è partita una rivoluzione industriale nel Novecento. Lo dimostra lo stabilimento Agnesi, qui accanto. Dobbiamo solo ripartire» ha rilanciato Francesco Valdevies, responsabile relazioni istituzionali Italia Leonardo Spa
Alberto Ponte su Secolo XIX Imperia

Licenziamenti. Spirit AeroSystems, un fornitore in difficoltà di Boeing, ha annunciato il congedo temporaneo di circa 700 lavoratori a partire dalla fine del mese a causa di uno sciopero prolungato presso il costruttore di aeromobili che ha interrotto la catena di approvvigionamento. I congedi, che dureranno 21 giorni, riguarderanno il personale impegnato nei programmi 767 e 777, mentre la produzione di questi aerei è ferma dal 13 settembre a seguito dello sciopero del principale sindacato di Boeing. Spirit ha accumulato un inventario significativo per i modelli 767 e 777, ma ha dichiarato di non avere più spazio per ulteriore stoccaggio, avvertendo che potrebbero seguire licenziamenti e ulteriori congedi se lo sciopero dovesse continuare oltre novembre. Boeing, che sta acquistando Spirit dopo averla scorporata più di vent’anni fa, sta affrontando gravi tensioni finanziarie a causa dello sciopero, con piani di raccolta fino a 25 miliardi di dollari in nuovo capitale per mantenere la propria solidità finanziaria
Sylvia Pfeifer su Financial Times

Ritorno al futuro. La nuova sede della ESCP Business School a Torino inaugura un campus moderno e internazionale, con oltre 8.000 metri quadrati dedicati alla formazione di futuri manager, con aule, palestra, incubatore d’impresa e spazi aperti alla cittadinanza. Il progetto include anche la pedonalizzazione di un tratto di via Doria. Parallelamente, Argotec, azienda specializzata in microsatelliti, lancia lo Space Park a San Mauro Torinese, con un investimento di oltre 25 milioni di euro e l’obiettivo di creare oltre 100 posti di lavoro. Questi sviluppi segnano un passo importante per Torino, che mira a superare la sua storica dipendenza dall’industria automobilistica, puntando su settori come l’aerospazio, l’educazione e il turismo, e a riaffermarsi come centro di innovazione e internazionalizzazione.
Paolo Coccorese su Corriere Torino

12 Caracal da Airbus. I Paesi Bassi hanno deciso di acquistare 12 elicotteri Caracal H225M da Airbus Helicopters, riducendo l’ordine iniziale da 14 a causa di vincoli di bilancio e costi aggiuntivi per adattare gli elicotteri alle esigenze delle forze di operazioni speciali olandesi (SOF). Il contratto potrebbe essere firmato durante il salone Euronaval a novembre, con le consegne previste a partire dal 2030 e completamento entro il 2032, ritardate rispetto al piano originale a causa della complessità tecnica e della pressione sulle linee di produzione. Gli elicotteri saranno equipaggiati con sistemi di autoprotezione israeliani Elbit Systems, conformi agli standard NATO, e saranno utilizzati principalmente per operazioni speciali, pur mantenendo la capacità di essere impiegati in missioni convenzionali.
Michel Cabirol su Tribune

IA. L’intelligenza artificiale (IA) sta diventando centrale nelle aziende e più lentamente nelle famiglie, ma l’Italia accusa ritardi dovuti alla mancanza di un’alfabetizzazione diffusa all’uso di Internet. Questa nuova sfida richiede un’accelerazione delle conoscenze, che influenzerà il lavoro e l’educazione, con un ruolo chiave giocato da università, imprese e Istituti tecnici superiori. È necessario un impegno congiunto di enti pubblici, datoriali, sindacali e del mondo della cultura per creare programmi finanziati e pianificati che promuovano la crescita del PIL e valorizzino il capitale umano. Negli USA, l’IA ha già ricevuto investimenti significativi, mentre in Europa mancano risorse finanziarie e imprese capaci di sviluppare tecnologie avanzate. Per affrontare le transizioni 5.0, è essenziale investire in software, energia e formazione, con un forte legame tra istruzione e lavoro, e la necessità di collaborazione nazionale, spesso carente in Italia
Bruno Villois su Libero Quotidiano

Un carabiniere per la sicurezza. Il generale dei Carabinieri in pensione, Antonio De Vita, è stato nominato chief security officer di Intesa Sanpaolo, con responsabilità sulla sicurezza fisica, informatica e continuità operativa, segnando l’importanza crescente della sicurezza nelle aziende. Questa mossa segue un incidente di sicurezza nella filiale di Bisceglie e riflette una tendenza generale di impiego di ex militari in ruoli aziendali simili. La sicurezza, specialmente la cybersecurity, è diventata un aspetto fondamentale nell’organizzazione aziendale, con l’aumento degli accessi abusivi ai sistemi informativi. La funzione di sicurezza non si limita solo alla protezione dei dati, ma include anche l’innovazione e l’evoluzione dei controlli, richiedendo professionalità e competenze digitali. Infine, la supervisione e il controllo da parte delle autorità, come la Banca d’Italia, sono essenziali per garantire l’osservanza delle normative sulla sicurezza e la cybersecurity
Angelo Mattia su Milano Finanza

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Rating mantenuto. L’agenzia di rating Fitch ha mantenuto il rating BBB per l’Italia, indicando un rischio moderato di insolvenza, ma ha migliorato l’outlook da stabile a positivo, suggerendo la possibilità di un futuro aumento del rating. Tale decisione è stata influenzata dalle entrate fiscali maggiori del previsto e dall’impegno del governo italiano a rispettare le regole fiscali europee. Sebbene l’Italia abbia ridotto il suo debito pubblico ai livelli pre-pandemia, l’agenzia S&P mantiene un outlook stabile, evidenziando sfide come l’invecchiamento demografico e l’elevato debito pubblico. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti attribuisce i giudizi positivi delle agenzie di rating all’azione responsabile del governo, che si riflette nella credibilità dell’Italia e in uno spread in calo. La Banca Centrale Europea, nel frattempo, valuta l’impatto delle nuove misure governative sulle banche, senza ancora giungere a conclusioni definitive.
Francesco Bertolino su Corriere della Sera

Gli impegni del Mef. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha delineato una serie di riforme nel Piano strutturale di bilancio, con impegni presi con Bruxelles che prevedono tagli alle detrazioni e incentivi per le imprese fino al 2029. Queste misure includono una riduzione delle agevolazioni fiscali, in particolare per chi non ha figli, e una razionalizzazione degli incentivi per le imprese. Entro il 2028, si prevede anche un aggiornamento dei valori catastali per gli immobili che hanno beneficiato dei bonus edilizi, portando a un aumento delle imposte. Inoltre, il governo si impegna a migliorare l’efficienza della Pubblica amministrazione e a incrementare la disponibilità di posti negli asili nido. Queste riforme sono parte degli accordi con l’Unione Europea per ottenere una correzione dei conti pubblici spalmata su un periodo più lungo, fino al 2031.
Giuseppe Colombo su Repubblica

Quattro miliardi di tagli. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha mantenuto riservata la bozza della legge di Bilancio 2025, evitando la consueta diffusione clandestina che influenzerebbe le decisioni del ministero. La manovra economica prevede 29,7 miliardi di euro, con due terzi finanziati tramite tagli alla spesa e nuove tasse, ma ci sono 7 miliardi di entrate e tagli non ancora specificati. Le regioni e i comuni contribuiranno ai risparmi, ma la sanità non subirà tagli. Il governo si impegna a rispettare il nuovo Patto di stabilità europeo, con una proiezione di crescita economica positiva secondo SeP, ma con la sfida di gestire il debito nazionale. Dettagli più precisi saranno rivelati solo dopo la pubblicazione ufficiale del testo.
Luca Monticelli su Stampa

Sosteniamo il debito. Il negoziato tra il governo italiano e l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) sulla legge di Bilancio ha riguardato temi come tasse, debito pubblico e investimenti internazionali, risultando in un accordo che ha evitato l’imposizione di tasse extra su banche e assicurazioni. In cambio, il settore finanziario anticiperà liquidità allo Stato attraverso l’acquisto di titoli di Stato, con la promessa di un rimborso futuro. Le assicurazioni, in particolare, dovranno pagare in anticipo il bollo su alcuni prodotti finanziari. Il Tesoro prevede un sacrificio di 3,8 miliardi di euro nel 2025 e di 2,1 miliardi nel 2026 da parte del settore finanziario, mentre dal 2027 lo Stato inizierà a rimborsare i crediti fiscali sospesi. Il negoziato è stato guidato da Antonio Patuelli, presidente dell’ABI, e ha coinvolto anche l’Ivass, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni.
Giuliano Balestreri su Stampa

Pnrr, serve più tempo. Confindustria e Ceoe, le associazioni degli industriali italiani e spagnoli, hanno firmato un documento congiunto in cui chiedono più tempo e maggiore efficienza nell’uso dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), suggerendo di estendere la scadenza oltre il 2026. Sottolineano che l’Italia è più avanti nell’attuazione del piano rispetto ad altri paesi europei. Il documento propone anche la creazione di un fondo europeo per la competitività, la semplificazione normativa, e misure per ridurre i costi energetici. Durante il bilaterale tenutosi a Roma, si è discusso anche di edilizia abitativa, social housing e politica industriale, evidenziando la necessità di un’azione congiunta per mantenere la competitività dell’Europa. –
Nicoletta Picchio su Sole 24 Ore

202 miliardi di economia illegale. Nel 2022, l’economia non osservata in Italia, che include sia l’economia sommersa sia le attività illegali, ha raggiunto un valore di 201,6 miliardi di euro, con un incremento del 9,6% rispetto all’anno precedente. L’incidenza di questa economia sul PIL è rimasta stabile al 10,1%. L’economia sommersa, escludendo le attività illegali, ammonta a circa 182 miliardi di euro, mentre le attività illegali si avvicinano ai 20 miliardi. Le principali componenti dell’economia sommersa sono la sotto-dichiarazione del valore aggiunto e l’impiego di lavoro irregolare, oltre ai fitti in nero e alle mance. L’Istat evidenzia che il sommerso è maggiormente presente in settori come i servizi alle persone, il commercio e le costruzioni, mentre le attività illegali hanno avuto un impatto dell’1,1% sul PIL.
Carlo Marroni su Sole 24 Ore

L’attrattività della Borsa. Durante un evento organizzato da “Il Sole 24 Ore”, sono stati discussi i progressi e le sfide della corporate governance in Italia, evidenziando l’importanza di una riforma del Testo Unico della Finanza (Tuf) per rendere il mercato dei capitali più attraente. La commissaria Consob Chiara Mosca ha sottolineato la necessità di innovare seguendo le migliori pratiche internazionali per stimolare la crescita e l’innovazione. Il rapporto del Comitato per la corporate governance ha mostrato un miglioramento nell’adozione dei principi di governance, ma ha anche rivelato una preoccupante diminuzione degli investitori istituzionali, sia italiani che esteri, nelle società italiane. Marcello Bianchi di Assonime ha evidenziato i benefici dell’autodisciplina e ha chiesto un equilibrio tra questa e la regolamentazione, mentre il rapporto Consob ha segnalato una riduzione delle disparità nel grado di adesione al codice di governance tra le società.
Antonio Criscione su Sole 24 Ore Plus 24

Fibercoop, dodici miliardi in cinque anni. Luigi Ferraris, CEO di Fibercop, ha rivelato in un’intervista a ClassCnbc che l’azienda prevede di investire 12 miliardi di euro nei prossimi cinque anni per sviluppare l’infrastruttura di rete. Mentre il governo italiano valuta l’opzione di una rete unica nazionale, Ferraris si dice aperto a collaborazioni con Open Fiber e sottolinea che la decisione su una possibile fusione spetta ai soci. Nonostante le accuse di Open Fiber di ostacolare la concorrenza, Ferraris insiste che Fibercop si limita a svolgere il proprio lavoro seguendo le regole. Il piano industriale di Fibercop sarà presentato all’inizio del 2025, con l’obiettivo di contribuire al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e di sostituire il rame con la fibra ottica per migliorare la velocità di trasferimento dati.
Andrea Cabrini su Milano Finanza

Imprese e nuovi talenti. L’evento “Capitale Umano, persone, talenti e competenze, i motori per crescere” organizzato da L’Economia del Corriere e Sda Bocconi ha sottolineato l’importanza di una stretta collaborazione tra scuola e impresa per formare giovani altamente qualificati, in risposta alle sfide poste dall’invecchiamento della popolazione e dall’avanzamento dell’intelligenza artificiale. La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha enfatizzato la valorizzazione dei talenti individuali, mentre Stefano Caselli della Sda Bocconi ha evidenziato la necessità di competenze miste, sia tecnologiche che umanistiche. Cristina Scocchia, CEO di Illycaffè, ha condiviso la sua esperienza di carriera, sottolineando le difficoltà e il coraggio necessario per le donne nel mondo del lavoro. Infine, è stata rilevata l’importanza di competenze specifiche come data analyst e cyber security, e la necessità di attrarre la Gen Z con sfide e opportunità di crescita, come sottolineato da Angelo Lo Vecchio di Adecco.
Irene Consigliere su Corriere della Sera

City Green Light. City Green Light, azienda specializzata in illuminazione pubblica ed efficienza energetica, è al centro di un processo di riassetto azionario con offerte che superano i 700 milioni di euro. Quattro fondi infrastrutturali, tra cui Ancala, Igneo Infrastructure Partners e Cvc Dif Capital Partners, hanno presentato proposte per l’acquisto, con l’advisor Morgan Stanley che gestisce il processo. La società, che ha sede a Vicenza e opera in oltre 250 comuni italiani, ha visto una crescita sia organica che attraverso acquisizioni, come quella di Smart Parking Systems e Termotecnica Sebina. Il settore delle smart cities è in forte espansione, e City Green Light, supportata da importanti fondi di investimento, potrebbe consolidarsi come partner chiave per le amministrazioni pubbliche nella transizione verso città efficienti
Carlo Festa su Sole 24 Ore

Campo largo. Durante lo sciopero dell’auto a Roma, per la prima volta dal 1994, tutte le sigle sindacali e i leader dell’opposizione, tra cui Schlein, Conte, Calenda, Fratoianni e Bonelli, si sono uniti in piazza. I lavoratori, preoccupati per il futuro dei loro stabilimenti a causa delle politiche di Stellantis, hanno accolto calorosamente Giuseppe Conte, sperando in un suo intervento miracoloso. Mentre Bonelli e Fratoianni hanno partecipato all’intero corteo, Calenda ha mantenuto le distanze, sottolineando la sua posizione indipendente e pragmatica. Durante la manifestazione, Schlein e Conte hanno avuto un incontro pubblico, ma è stato evidente che la loro stretta di mano era principalmente per le telecamere. Nonostante le differenze, i leader dell’opposizione hanno concordato di riunirsi a Genova per il comizio di chiusura della campagna elettorale, mentre rimane incerta la posizione di Calenda e Renzi in quella data.
Alessandra Arachi su Corriere della Sera

Chi dopo Tavares? Carlos Tavares, attuale CEO di Stellantis, lascerà il suo incarico alla fine del prossimo anno a causa di una serie di sfide e risultati non positivi nel 2024, tra cui una strategia errata negli Stati Uniti e un crollo del valore azionario. John Elkann, presidente di Stellantis, ha confermato che la ricerca del successore è già in corso, con una preferenza per candidati interni. Tra i possibili successori interni figurano Jean-Philippe Imparato, Oliver Francois e Antonio Filosa, mentre tra i candidati esterni si menzionano Luca de Meo e José Munoz, con una remota possibilità di coinvolgere Mary Barra di General Motors. La decisione finale è attesa entro la metà del prossimo anno per garantire una transizione ordinata.
Milano Finanza
19-10-2024 Chi dopo Tavares? (Boeris Andrea) pag. 15 [solo testo] [Translate]
Andrea Boeris su Milano Finanza

Mps. Enrico Marchi, a capo di Banca Finint e Save Aeroporti, continua il suo interesse per il Monte dei Paschi di Siena (Mps), cercando di evitare speculazioni e strumentalizzazioni politiche riguardo ai potenziali investitori coinvolti nel suo club deal per acquisire fino al 10% della banca. Una nota di Banca Finint ha smentito le indiscrezioni sul coinvolgimento di famiglie imprenditoriali o investitori istituzionali, mentre alcuni investitori preferiscono rimanere anonimi per evitare implicazioni politiche. Il Ministero dell’Economia ha dato il via libera a Marchi per creare un nucleo di azionisti italiani stabili, in vista di una riduzione ulteriore della quota del Tesoro nel capitale di Mps, che dovrebbe scendere sotto il 20% per rispettare gli accordi con l’Unione Europea. Marchi mira a raccogliere tra 500 e 750 milioni di euro, ma alcuni investitori necessitano di delibere formali per partecipare e altri sono stati frenati dalla preoccupazione di non ricevere l’approvazione del ministero dell’Economia. Leonardo Maria Del Vecchio ha negato il suo interesse nell’operazione. –
Giuliano Balestreri su Stampa

Rischia di saltare l’opearzione Italtel. Il settore ICT italiano sta vivendo un periodo di riorganizzazione che coinvolge anche la Pubblica amministrazione e la Difesa, con implicazioni legate alle vicende di Telecom Italia. Digital Value, un’importante azienda digitale nazionale, è stata travolta da uno scandalo di corruzione che coinvolge il suo ex presidente e Ad, Massimo Rossi, e potrebbe compromettere l’acquisizione di Italtel e l’accesso ai fondi del PNRR per la digitalizzazione. L’azienda, che ha visto un rapido incremento di fatturato e utili, ha subito un crollo in Borsa a seguito dello scandalo, perdendo gran parte del suo valore. Le indagini in corso potrebbero avere ripercussioni legali e finanziarie, mettendo a rischio anche i posti di lavoro dei 344 dipendenti di Digital Value
Il Fatto Quotidiano
19-10-2024 Digital Value travolta dallo scandalo Rischia di saltare l’operazione Italtel (Borzi Nicola – Di Foggia Carlo) pag. 10 [solo testo] [Translate]
Carlo Foggia su Il Fatto Quotidiano

Basta smart warking. Amazon ha deciso di porre fine al modello di lavoro ibrido, richiedendo ai dipendenti di lavorare in ufficio cinque giorni alla settimana a partire dal 2 gennaio 2025, con la possibilità per chi non è d’accordo di cercare un altro impiego. Questa politica è stata comunicata dal CEO di Amazon Web Services, Matt Garman, che sostiene che la presenza in ufficio è essenziale per la creatività e l’innovazione. La decisione ha causato malcontento tra i lavoratori, molti dei quali avevano già adattato le loro vite al lavoro da remoto. Amazon, che impiega oltre un milione e mezzo di persone, si distingue così da altre grandi aziende tecnologiche che hanno optato per un approccio più flessibile, lasciando ai manager la scelta sul modello di lavoro da adottare.
Massimo Basile su Repubblica

Dazi. Gli Stati Uniti hanno imposto dazi antidumping punitivi del 13,19% fino al 141,67% sui produttori italiani di alluminio, in particolare su estrusi e profilati, colpendo l’Italia in modo unico rispetto ad altri alleati europei. La decisione del Dipartimento del Commercio USA è stata annunciata poco prima delle elezioni presidenziali, dopo un’indagine di cui non sono stati chiariti i dettagli. Questi dazi potrebbero avvantaggiare i produttori di altri paesi europei come Spagna, Germania, Grecia e Francia, a scapito dell’export italiano, che vale circa 100 milioni di euro all’anno. La mossa è vista come un potenziale segnale di un protezionismo americano più ampio che potrebbe emergere dopo le elezioni, nonostante provenga dall’amministrazione democratica di Biden.
Federico Fubini su Corriere della Sera

Trump contro le maximulte europee. I due candidati alla presidenza degli Stati Uniti si mostrano favorevoli a politiche protezionistiche, in particolare Donald Trump critica l’Unione Europea per le pesanti multe imposte alle aziende americane, come la sanzione da 15 miliardi di dollari a Apple per vantaggi fiscali in Irlanda e ulteriori multe per posizioni dominanti nel mercato dello streaming musicale. Trump ha ricevuto una telefonata da Tim Cook, CEO di Apple, riguardo alla multa UE, e ha espresso la sua intenzione di proteggere le aziende americane se tornerà alla Casa Bianca. Le relazioni USA-UE rimangono tese, con una piattaforma di dialogo politico instabile e la minaccia di Trump di imporre dazi elevati sui prodotti europei, mentre Harris critica la politica di Trump senza fornire dettagli sul suo approccio alla protezione dell’industria americana
Alberto Simoni su Stampa

Corsa all’oro. Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico, superando i 2.700 dollari l’oncia, in un contesto di mercati finanziari in cui sia gli investimenti rischiosi che i beni rifugio sono in crescita. Lo spread BTp-Bund è sceso a 117 punti base, il minimo degli ultimi tre anni, indicando una ridotta preoccupazione per l’Italia, nonostante le sfide legate al suo elevato debito pubblico. Standard & Poor’s ha confermato il rating BBB dell’Italia con outlook stabile, mentre le prospettive di crescita del PIL italiano sono considerate positive. Le borse, comprese Wall Street e Francoforte, hanno chiuso la settimana in rialzo, sostenute da nuovi stimoli in Cina e dal taglio dei tassi da parte della BCE. –
Morya Longo su Sole 24 Ore

Rallenta il Pil cinese, solo +4,6%. Il Prodotto Interno Lordo (PIL) cinese ha registrato una crescita del 4,6% nel terzo trimestre, segnando il ritmo più lento dall’inizio del 2023 e mettendo a rischio l’obiettivo governativo del 5%. Nonostante ciò, i mercati azionari cinesi hanno reagito positivamente all’annuncio di nuovi stimoli economici da parte della People’s Bank of China, che include l’immissione di liquidità fino a 800 miliardi di yuan nel mercato azionario e potenziali ulteriori tagli dei tassi di interesse. Queste misure arrivano in un momento in cui il settore immobiliare cinese continua a contrarsi, con un calo dei prezzi delle case nelle principali 70 città. Gli analisti sottolineano l’importanza di misure di supporto mirate per stimolare la domanda, in particolare nei settori dei consumi e dell’immobiliare. Nonostante un calo del 10% dai picchi di ottobre, i principali indici cinesi hanno registrato un aumento del 22% da settembre, quando sono stati introdotti i primi stimoli
Vito Lops su Sole 24 Ore

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Mediazione. La premier italiana Giorgia Meloni ha intrapreso una missione di mediazione in Medio Oriente, visitando Giordania e Libano per discutere di aiuti umanitari a Gaza e della crisi dei profughi siriani. A Beirut, ha incontrato politici libanesi vicini ad Hezbollah, sottolineando l’importanza dell’applicazione della Risoluzione Onu 1701, che prevede il ritiro delle armi di Hezbollah a nord del fiume Litani. Tuttavia, Israele, che sta conducendo il gioco nella regione, ha esteso la sua zona di sicurezza oltre il Litani, indicando la volontà di contrastare Hezbollah. Meloni ha annunciato che riprenderà i colloqui con il premier israeliano Netanyahu e ha espresso l’intenzione di rafforzare il ruolo dei caschi blu Unifil per garantire la sicurezza dei soldati e promuovere un cessate il fuoco di 21 giorni.
Andrea Nicastro su Corriere della Sera

Più soldati italiani. ‘Italia, rappresentata dalla premier Giorgia Meloni, si è dichiarata pronta ad aumentare il proprio contingente militare in Libano se richiesto dal governo locale, in seguito agli attacchi israeliani alle basi dei caschi blu. Durante la sua visita a Beirut, Meloni ha incontrato i soldati italiani e ha discusso con il primo ministro libanese Mikati sulla necessità di un cessate il fuoco di 21 giorni per favorire negoziati di pace e l’attuazione della risoluzione 1701 dell’ONU, che mira a rafforzare il controllo dell’esercito libanese nel sud del paese. Nonostante la situazione complessa e gli scontri in corso, l’Italia non prevede di cambiare le regole di ingaggio ma insiste sulla loro piena applicazione. Meloni ha inoltre sollecitato il Libano a superare l’impasse politica interna e ha discusso con Mikati anche delle tensioni con l’Iran, che ha recentemente mostrato segni di ingerenza negli affari libanesi.
Gabriella Colarusso su Repubblica

Ora tocca a Israele. La premier italiana Giorgia Meloni ha visitato il Libano per incontrare leader locali e discutere la situazione di tensione in Medio Oriente, esprimendo preoccupazione per la possibile rappresaglia israeliana sull’Iran e l’escalation del conflitto. Meloni ha sottolineato l’importanza di un cessate il fuoco, anche temporaneo, e ha riconosciuto l’adesione del Libano a questa proposta, invitando Israele a fare la sua parte. Ha inoltre evidenziato il ruolo cruciale della missione Unifil e delle forze armate libanesi nel mantenere la pace e ha discusso il ritiro di Hezbollah a nord del fiume Litani. Infine, ha espresso preoccupazione per l’alto numero di sfollati in Libano e ha annunciato l’impegno italiano a coinvolgere l’Europa per gestire la crisi migratoria e fornire aiuti finanziari.
Fausto Biloslavo su Giornale

Ansia ostaggi. Dopo l’uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar, Israele e Hamas si trovano in un momento critico. Il primo ministro israeliano Netanyahu è determinato a ottenere il rilascio degli ostaggi, nonostante Hamas insista che ciò avverrà solo con la fine delle operazioni militari a Gaza. Hamas deve scegliere un nuovo leader, con Khalil Al Hayya che attualmente guida i negoziati. Nel frattempo, la Casa Bianca vede la morte di Sinwar come un’opportunità per un cessate il fuoco, mentre Israele si prepara per una possibile rappresaglia contro l’Iran. La situazione umanitaria a Gaza è critica, con oltre 42.000 palestinesi uccisi e discussioni in corso su chi dovrebbe gestire la distribuzione degli aiuti umanitari.
Davide Frattini su Corriere della Sera

Successione. Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, è stato ucciso, lasciando l’organizzazione nella necessità di nominare rapidamente un successore. Tra i candidati principali vi sono Khaled Mashal e Mohammed Sinwar, fratello del defunto leader, con la possibilità che le responsabilità vengano divise tra politica e militare, quest’ultima affidata a Izz ad-Din al-Haddad. Intanto, la tensione nella regione è alta: due terroristi provenienti dalla Giordania sono stati uccisi dopo essere entrati in Israele e aver ferito due soldati. La Giordania, con una significativa popolazione palestinese e tensioni interne alimentate dall’Iran, si trova in una posizione delicata tra solidarietà verso Gaza e collaborazione con Israele.
Guido Olimpio su Corriere della Sera

Miraggio tregua. La comunità internazionale, compresi gli Stati Uniti e i leader europei, sta spingendo per una tregua e il rilascio degli ostaggi a seguito dell’uccisione del leader di Hamas, Yahya Sinwar, ma le milizie palestinesi rimangono intransigenti sulle loro condizioni. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mantiene una posizione ferma, promettendo di continuare la lotta contro l’asse del male e di aumentare gli aiuti ai palestinesi a 250 camion al giorno, mentre riceve nuove armi antimissile dagli USA. Il vertice di Berlino ha visto leader mondiali condannare l’Iran per l’escalation del conflitto e cercare di coordinare gli sforzi per una soluzione diplomatica. Nonostante la pressione internazionale e le iniziative diplomatiche, incluso un ruolo di mediazione offerto dalla Russia e un’iniziativa di pace presentata al Vaticano, la situazione rimane tesa con ulteriori vittime e Netanyahu che resiste alle pressioni per un cessate il fuoco.
Paolo Brera su Repubblica

Rischio incidenti. Il sottosegretario generale dell’ONU Jean-Pierre Lacroix ha confermato il mantenimento della missione UNIFIL in Libano nonostante il rischio di incidenti provocati contro i caschi blu. Lacroix ha risposto alle critiche di Netanyahu, sottolineando che il mandato di UNIFIL è di supportare le parti nell’attuazione della risoluzione 1701, non di fermare Hezbollah. Ha espresso fiducia nel lavoro del generale Lozano e dei suoi uomini, nonostante le sfide alla sicurezza. L’ONU chiede la cessazione delle ostilità e il ritorno ai negoziati per una soluzione politica, con un ruolo critico per l’esercito libanese nel sud del Litani. Lacroix non specula sull’impatto della morte del capo di Hamas Sinwar sulla situazione
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Harris pensa ai palestinesi. Bob Woodward, giornalista noto per lo scoop del Watergate, discute la situazione in Medio Oriente e le tensioni tra Stati Uniti e Israele nel suo nuovo libro “War”. Rivela la sfiducia di Biden verso Netanyahu e la possibile influenza di Kamala Harris sulla politica estera, evidenziando le differenze di approccio tra lei e Biden. Woodward tocca anche il rapporto controverso tra Trump e Putin, e la possibilità di un ritorno di Trump alla presidenza. Infine, Woodward parla della crisi personale di Biden legata ai problemi giudiziari del figlio Hunter, suggerendo che Biden potrebbe arrivare a concedergli la grazia presidenziale a causa del forte legame familiare
Viviana Mazza su Corriere della Sera

Piano di pace. Un gruppo di israeliani e palestinesi ha presentato un piano di pace alla Santa Sede, guidato da Gershon Baskin, negoziatore esperto e intermediario con Hamas, e da figure politiche come l’ex primo ministro israeliano Ehud Olmert. Il piano propone la fine del conflitto a Gaza con l’istituzione di un governo di tecnocrati e l’avvio di un processo di pace basato sulla soluzione a due Stati. Prevede inoltre una sovranità condivisa su Gerusalemme tra cinque nazioni. Papa Francesco ha accolto positivamente la proposta, mentre Baskin riconosce le difficoltà politiche interne a Israele e le tensioni con gli Stati Uniti, sottolineando l’importanza di un consenso internazionale per la pace
Cosimo Caridi su Il Fatto Quotidiano

Entrare nella Nato. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy sostiene che un invito formale a unirsi alla NATO è l’unico modo per l’Ucraina di sopravvivere all’invasione russa e di portare il presidente russo Vladimir Putin al tavolo negoziale. Mentre tutti i membri della NATO concordano che l’Ucraina è su un percorso irreversibile verso l’adesione, Stati Uniti e Germania si oppongono a un invito formale per timore di un’escalation del conflitto, ma Zelenskyy insiste che ciò rafforzerebbe il morale ucraino e la pressione diplomatica. Zelenskyy, parlando dopo aver informato i leader dell’UE sul suo piano di vittoria, riconosce l’importanza delle prossime elezioni presidenziali statunitensi per il futuro dell’Ucraina e le sue ambizioni nella NATO, mentre alcuni funzionari occidentali considerano l’adesione alla NATO come possibile leva negoziale.
Henry Foy su Financial Times

Vertice a quattro. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ricevuto la Gran Croce all’Ordine del merito tedesco, un’onorificenza che non veniva assegnata a un presidente USA dal 1993. Durante la sua visita in Germania, Biden ha avuto incontri significativi con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, promettendo sostegno all’Ucraina e discutendo la necessità di prevenire un conflitto allargato. In seguito, si è unito a un pranzo con figure chiave della politica estera, tra cui Antony Blinken e Jake Sullivan, e ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer. La visita, caratterizzata da un alto livello di sicurezza e discrezione, suggerisce discussioni diplomatiche importanti, con l’ombra delle future elezioni in cui Kamala Harris è candidata.
Mara Gergolet su Corriere della Sera

Non lasciate sola l’Ucraina. Durante il vertice di Berlino, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, insieme ai leader europei, ha esortato a non abbandonare l’Ucraina e ha richiesto una pace basata sul diritto internazionale. Il presidente tedesco Steinmeier ha elogiato Biden per la sua integrità, mentre il cancelliere Scholz è stato riconosciuto per aver contribuito a sventare i piani di Putin. Nonostante alcune divergenze, come il rifiuto di Scholz di inviare missili a lungo raggio in Ucraina, c’è un forte sostegno per Kiev. Nel frattempo, una preoccupante notizia emerge dalla Corea del Sud: la Corea del Nord ha inviato 12.000 soldati a supporto delle forze russe, segnando il primo intervento di un Paese terzo nel conflitto.
Tonia Mastrobuoni su Repubblica

Il limbo ucraino. Il primo ministro polacco Donald Tusk esprime apertamente l’incertezza dell’Ucraina in attesa dei risultati delle elezioni americane, mentre il presidente ucraino Zelensky ammette la necessità di un piano B in caso di un cambio di politica da parte degli Stati Uniti. La coalizione occidentale si prepara a un possibile “terremoto” alla Casa Bianca, con la NATO che annuncia un pacchetto di aiuti per l’Ucraina e Zelensky che prevede nuovi aiuti militari americani. Le divisioni all’interno dell’Europa persistono, con alcuni paesi che supportano pienamente l’Ucraina e altri, come la Germania, che esprimono preoccupazioni. Zelensky smentisce le voci su un possibile scambio di territori ucraini per l’adesione alla NATO, mentre Putin insiste che le conquiste territoriali russe non sono negoziabili, e la Corea del Nord invia truppe per supportare la Russia, indicando la possibile disperazione di Mosca.
Anna Zafesova su Stampa

*Difesa aerea in Iraq.*Thales ha venduto all’Iraq sistemi di sorveglianza aerea per quasi 1 miliardo di euro in tre anni, inclusi radar GM400 e GM200, mentre l’Iraq ha acquistato anche sistemi antimissile sudcoreani M-SAM II. La Francia ha rafforzato le relazioni con l’Iraq attraverso visite di alto livello e la firma di un trattato di partenariato strategico, risultando in vendite di elicotteri Airbus e speranze di vendere aerei da combattimento Rafale. Tuttavia, la Francia ha subito un insuccesso nel vendere il sistema di difesa aerea SAMP/T all’Iraq a causa di lunghi tempi di consegna e limitate disponibilità di sistemi da prestare
Michel Cabirol su Tribune

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Scontro governo toghe. Il governo italiano ha affrontato una battuta d’arresto quando i giudici di Roma hanno ordinato il ritorno in Italia di migranti precedentemente trasferiti in Albania, ritenendo i loro paesi di origine non sicuri e quindi inapplicabile la procedura di frontiera accelerata. Questa decisione ha scatenato la rabbia della premier Giorgia Meloni, che ha accusato una parte delle istituzioni di lavorare contro il governo, mentre l’opposizione ha espresso preoccupazione per un possibile danno erariale. La Commissione Europea è in contatto con le autorità italiane riguardo al caso. Nonostante la controversia, il governo italiano ha espresso la volontà di trovare una soluzione e proseguire con il proprio piano per limitare l’immigrazione illegale. Nel frattempo, l’opposizione critica l’approccio del governo, sottolineando la tensione tra il potere esecutivo e quello giudiziario
Alessandra Muglia su Corriere della Sera

Meloni contro i giudici. Il Tribunale di Roma ha respinto il cosiddetto “modello Albania” per il trattamento dei migranti, ordinando il ritorno in Italia di 12 profughi precedentemente trattenuti. La decisione ha scatenato la reazione della premier Giorgia Meloni, che ha accusato i giudici di ostacolare il governo e ha annunciato un Consiglio dei Ministri straordinario per lunedì con l’obiettivo di cambiare la legge e definire per decreto una lista di paesi sicuri. Il governo prevede di fare ricorso contro la sentenza e di rafforzare il controllo sull’immigrazione, mentre l’opposizione, rappresentata da Elly Schlein, critica la spesa dei milioni di euro per il modello fallito. La tensione tra poteri dello Stato aumenta, con Meloni che pianifica di limitare la discrezionalità dei giudici in materia di immigrazione e di accelerare i processi di asilo affidandoli a commissioni specializzate.
Tommaso Ciriaco su Repubblica

Lo stupore di Mattarella. Il Presidente italiano Sergio Mattarella, durante una visita a Piana degli Albanesi in Sicilia, ha espresso sorpresa per una sentenza del tribunale di Roma che non ha convalidato il trasferimento dei migranti, mettendo in discussione l’accordo tra Italia e Albania. Nonostante ciò, Mattarella ha evitato di intervenire nel dibattito politico, concentrando il suo messaggio sull’importanza dell’integrazione e del futuro europeo comune tra Italia e Albania. Ha sottolineato la forte amicizia e i valori condivisi tra i due paesi, ribadendo il sostegno dell’Italia all’adesione dell’Albania all’Unione Europea. Inoltre, ha riconosciuto il contributo storico e culturale della comunità albanese in Italia, evidenziando la loro conservazione delle tradizioni e la prospettiva di un futuro europeo unito.
Massimiliano Scafi su Giornale

Sfidare il Viminale. Durante l’arringa difensiva di Matteo Salvini, accusato di rifiuto di atti d’ufficio e sequestro di persona, l’avvocata Giulia Bongiorno ha rivolto le accuse contro l’ONG Open Arms, sostenendo che l’organizzazione avrebbe ritardato volontariamente lo sbarco dei migranti per sfidare la politica dei porti chiusi del governo italiano e causare la caduta del ministro dell’Interno Salvini. Bongiorno, avvocata e senatrice leghista, ha chiesto l’assoluzione di Salvini, affermando che i fatti contestati non sussistono e che le azioni di Open Arms erano motivate da obiettivi politici piuttosto che umanitari. Ha inoltre suggerito che l’ONG avrebbe potuto coordinarsi con i trafficanti e che l’Italia aveva ceduto alle richieste di Open Arms, ma che l’organizzazione continuava a rifiutare altre soluzioni per lo sbarco. La sentenza è attesa per l’udienza del 10 dicembre.
Giovanni Bianconi su Corriere della Sera

Piazza flop. Il raduno leghista a Palermo in solidarietà a Matteo Salvini ha visto una partecipazione inferiore alle aspettative, con una presenza massima di un centinaio di persone tra leghisti, giornalisti e curiosi, ma nessun governatore e nessuna delegazione inviata da Viktor Orbán. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha fatto un’apparizione breve di soli 90 secondi prima di dedicarsi al lavoro su una finanziaria complessa in un bar locale. Nonostante il basso numero di partecipanti, la Lega ha cercato di giustificare l’evento come un sit-in parlamentare. L’opposizione ha criticato la presenza dei ministri in una piazza semivuota, mentre i leghisti hanno moderato i toni nei confronti della magistratura rispetto alle dichiarazioni precedenti di Salvini.
Lorenzo Cicco su Repubblica

Tabu. L’ex prefetto Mario Morcone, ora assessore alla Sicurezza in Campania, invita la sinistra a non temere il dibattito sulla sicurezza, in un contesto in cui il tribunale di Roma ha messo in discussione il modello di gestione dei migranti adottato dal governo Meloni, rifiutando di convalidare il trattenimento di alcuni migranti in Albania. Morcone sostiene la proposta di legge Delrio per superare la Bossi-Fini, ma sottolinea la necessità di affrontare il tema della sicurezza delle frontiere e di conoscere chi entra in Italia e in Europa. La segretaria del Pd, Elly Schlein, critica l’accordo con l’Albania, mentre la Lega attacca i giudici che hanno emesso l’ordinanza. Morcone rileva un’evoluzione negativa della sinistra sui temi della sicurezza e sottolinea l’importanza di una politica di immigrazione che garantisca sicurezza e integrazione.
Marianna Rizzini su Foglio – Inserto

Crosetto e Mantovano litigano sui carabinieri. Il governo italiano è alle prese con la scelta del nuovo comandante generale dei carabinieri, con il mandato dell’attuale comandante Teo Luzi in scadenza a novembre. Si sta profilando uno scontro tra il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che sostiene il vicecomandante generale Salvatore Luongo, e il sottosegretario Alfredo Mantovano, che ha altri candidati in mente, tra cui Mario Cinque e Riccardo Galletta. La decisione finale spetterà alla premier Giorgia Meloni, che finora ha evitato di intervenire direttamente nella scelta. La situazione è complicata da dinamiche politiche interne al governo e dalla necessità di evitare ripetizioni di tensioni passate, come quelle avvenute per la nomina dei vertici della Guardia di Finanza. –
Stefano Iannaccone su Domani

Maggioranza Fitto. Giorgia Meloni si appresta a lasciare la presidenza del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), con una staffetta prevista per dicembre, quando è atteso che l’ex premier polacco Mateusz Morawiecki prenda il suo posto. Questo cambio di leadership avverrà durante gli “Study days” Ecr a Varsavia. Nel frattempo, il gruppo Ecr, insieme al Partito Popolare Europeo (Ppe) e ai Patrioti, sta consolidando una maggioranza che sfida l’influenza dei Socialisti nel Parlamento europeo, una situazione senza precedenti che ha portato alla definizione di “maggioranza Venezuela”. Questa nuova alleanza ha già mostrato la sua forza in votazioni chiave, come quella contro Nicolás Maduro e nella definizione del calendario delle audizioni dei commissari UE, favorendo Raffaele Fitto a scapito di Teresa Ribera del gruppo dei Socialisti e Democratici (SeD).
Adalberto Signore su Giornale

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