SICUREZZA
*Leonardo premia, i sindacati si arrabbiano.* Leonardo, un’azienda italiana leader nei settori della difesa, sicurezza e aerospazio, ha registrato un utile di 15,2 miliardi e un incremento dei ricavi del 15% nel primo semestre del 2024. Con 53.500 dipendenti globali, di cui 33.000 in Italia, prevede di assumere altre 6-7mila persone entro il 2028, offrendo stipendi superiori del 20% alla media nazionale. La Fiom Cgil di Torino critica il programma di incentivi dell’azienda, che premia i dipendenti che segnalano candidati qualificati con fino a 1.500 euro, accusandolo di allontanarsi dalla logica sindacale tradizionale. Leonardo prosegue con le sue politiche, nonostante le proteste sindacali, promuovendo una visione dinamica e moderna del lavoro e delle relazioni industriali.
_Pietro Senaldi su Libero Quotidiano_
*1.500 euro a chi porta in azienda un nuovo dipendente .* Leonardo ha lanciato un’iniziativa che premia i dipendenti con fino a 1.500 euro per ogni nuovo talento reclutato. Con l’obiettivo di assumere fino a 7.000 persone entro il 2028, l’azienda ha diffuso volantini interni per incentivare il personale a suggerire candidati adeguati, specialmente in ambito engineering e IT. Nonostante gli stipendi superiori del 20% alla media nazionale, i sindacati hanno espresso preoccupazioni riguardo alla metodologia di reclutamento, ritenendola distante dalla logica sindacale e critica verso l’uso di contratti a tempo. Leonardo, che ha già assunto 3.000 persone negli ultimi due anni, cerca laureati STEM e promette premi ai dipendenti che contribuiranno con successo al processo di assunzione.
_su Messaggero_
*Dipendenti premiati, la Fiom dice no.* Leonardo ha lanciato un’iniziativa in Piemonte che premia i dipendenti con fino a 1.500 euro se riescono a trovare candidati adatti per nuove assunzioni. Nonostante la crescita positiva dell’azienda, che ha registrato un aumento dei ricavi e fornisce lavoro a migliaia di persone, il sindacato Fiom-Cgil ha espresso disapprovazione per il metodo utilizzato, temendo che possa snaturare le relazioni industriali tradizionali basate sulla trattativa sindacale. Il giornalista Paolo Del Debbio critica la posizione del sindacato, suggerendo che dovrebbe concentrarsi di più sul miglioramento degli stipendi dei lavoratori piuttosto che opporsi a metodi di assunzione che premiano il merito e la conoscenza interna dei dipendenti. Del Debbio paragona sarcasticamente il sindacato a una chiesa che richiede il proprio nulla osta per le azioni aziendali, e propone un giubileo penitenziale per il mancato aumento degli stipendi in Italia negli ultimi vent’anni.
_Paolo Del Debbio su La Verita’_
*Personale qualificato.* Il gruppo Leonardo offre un premio fino a 1.500 euro ai propri dipendenti che aiutano a reclutare nuovo personale qualificato, una strategia per affrontare la difficoltà di trovare forza lavoro specializzata in un contesto di avanzamento tecnologico e percorsi formativi inadeguati. Il sindacato, in particolare Ugo Bolognesi della Fiom-Cgil di Torino, critica l’iniziativa ritenendola inappropriata e lontana dai principi di una corretta trattativa sindacale.
_su Mattino, Nuova Venezia, Messaggero Veneto, Piccolo, Gazzettino, Unione Sarda_
*Europa e Giappone.* L’Unione europea e il Giappone hanno firmato un accordo di sicurezza e difesa, descritto come una tappa storica da Josep Borrell, Alto Rappresentante per la Politica estera dell’UE. L’intesa, che arriva in un periodo di instabilità internazionale e crescente cooperazione militare tra Russia, Cina e Corea del Nord, prevede una maggiore cooperazione militare e industriale, inclusa la sicurezza marittima e cibernetica, esercitazioni congiunte e progetti industriali come lo sviluppo di un nuovo caccia da combattimento. Il Giappone, allontanandosi dal suo tradizionale pacifismo, sta rafforzando le sue capacità militari, anche attraverso la costruzione di un nuovo velivolo con l’Italia e il Regno Unito. L’accordo, che rafforza anche il sostegno all’Ucraina contro l’aggressione russa, segna un passo verso una maggiore militarizzazione dell’UE in risposta alle tensioni globali.
_Beda Romano su Sole 24 Ore_
*Nuovo record.* La spesa per la difesa dell’Italia è prevista raggiungere un nuovo record di 32,2 miliardi di euro nel 2025, con un incremento del 4,5% rispetto al 2024, secondo un’analisi del Sole 24 Ore. Questo aumento è in parte attribuito all’effetto della guerra e comprende finanziamenti per sistemi d’arma, che ammontano a circa 7,5 miliardi nel triennio 2025-2027. Il bilancio integrato della Difesa, che include anche i fondi destinati alle missioni internazionali, potrebbe subire variazioni a seguito di decisioni parlamentari o successive. La spesa per gli investimenti in nuovi sistemi d’arma è la voce che cresce di più, con una previsione di 11,8 miliardi netti per gli acquisti dalle industrie militari nel 2025.
_Gianni Dragoni su Sole 24 Ore_
*Cina stupefacente.* Il capo della US Space Force, il generale Chance Saltzman, ha avvertito che la Cina sta sviluppando capacità militari nello spazio a un ritmo impressionante, aumentando notevolmente il rischio di conflitti in orbita. Durante un tour in Europa, Saltzman ha sottolineato la necessità di cooperare con gli alleati europei per migliorare le capacità di deterrenza di fronte alla potenziale minaccia rappresentata da Cina e Russia. La Cina, che ha integrato operazioni spaziali, informatiche e di guerra cibernetica sotto il controllo diretto della leadership militare, nega che il suo programma spaziale costituisca un pericolo. Gli Stati Uniti, che dipendono fortemente da aziende private come SpaceX per lo sviluppo delle capacità di difesa spaziale, hanno istituito la Space Force nel 2019, ma Saltzman avverte che l’espansione delle forze spaziali è una risorsa intensiva e non va affrettata.
_Alice Hancock su Financial Times_
*Il missile che supera le difese.* Le grandi potenze stanno aggiornando i loro arsenali nucleari con un focus su precisione e capacità di eludere le difese antimissile. Gli Stati Uniti stanno sviluppando la nuova testata nucleare W93 per i missili Trident D5, che saranno lanciati dai futuri sottomarini classe Columbia. La Gran Bretagna adotterà un veicolo di rientro simile per le sue testate nucleari. La Russia ha mobilitato i suoi missili intercontinentali Yars e sta sviluppando il missile Sarmat, che può trasportare testate ipersoniche Avangard. La Cina ha testato un missile intercontinentale sconosciuto nel Pacifico, che si ritiene possa essere il DF-41, potenzialmente armato con testate ipersoniche.
_Mirko Molteni su Libero Quotidiano_
*Trattati che non funzionano.* Gli sforzi internazionali per limitare la proliferazione delle armi nucleari stanno fallendo, con 12.100 testate nucleari presenti nel mondo, di cui il 90% in possesso di Russia e Stati Uniti. Nonostante i trattati come il TNP, il CTBT, START e SORT, la Russia ha sospeso la sua partecipazione al Nuovo START nel 2023, ma entrambi i paesi hanno promesso di rispettare i limiti fino al 2026. Oltre ai cinque stati riconosciuti come potenze nucleari dal TNP (Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti), ci sono India, Pakistan e Israele che non hanno aderito al trattato, e la Corea del Nord che si è ritirata. Gli Stati Uniti e la Russia hanno vasti arsenali, mentre la Cina, la Francia e il Regno Unito hanno riserve più piccole, e la Corea del Nord, l’India, il Pakistan e Israele hanno arsenali di dimensioni variabili.
_su Libero Quotidiano_
*Proteggete la Meloni.* L’ex ministro dell’Interno Marco Minniti ha espresso seria preoccupazione per le minacce di morte contro la Premier Giorgia Meloni, sottolineando l’importanza di non sottovalutarle, specialmente in un periodo di crisi internazionale. Minniti ha evidenziato l’efficienza dei servizi segreti italiani, nonostante non siano all’avanguardia tecnologica, ma eccellano nelle capacità umane e nelle relazioni sul campo. Ha messo in luce il rischio di spionaggio e l’uso di informazioni riservate per influenzare la politica e l’economia, minacciando i pilastri della democrazia. Minniti ha suggerito la necessità di un’azione preventiva contro i funzionari infedeli, attraverso una selezione accurata del personale, controlli continui e rotazione dei ruoli, e ha proposto un’indagine parlamentare approfondita, da avviare dopo le indagini della magistratura, per evitare interferenze
_Hoara Borselli su Giornale_
*Catastrofe.* Le immagini satellitari fornite dall’Agenzia Spaziale Europea e catturate dal satellite Landsat-8 rivelano l’impatto devastante dell’alluvione su Valencia, confrontando le aree colpite prima e dopo il disastro. Le foto dallo spazio evidenziano in modo impressionante l’estensione delle inondazioni, con vaste zone sommerse da acqua e fango. Queste immagini aiutano a comprendere la gravità della situazione e l’entità dei danni causati dall’evento naturale
_su Corriere della Sera_
*Il piano.* Il governo sta lavorando a un piano per rilanciare l’energia nucleare, con la creazione di una nuova società coinvolgendo Enel, Ansaldo Nucleare e Leonardo, per esplorare le possibilità delle centrali nucleari di nuova generazione, inclusi impianti modulari di piccole e medie dimensioni. La premier Giorgia Meloni sostiene l’obiettivo di produrre energia nucleare, in linea con l’eredità di Enrico Fermi, mentre Confindustria spinge per un’accelerazione in questo settore. Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, sta preparando una legge per la produzione nucleare dal 2030, che includerà la creazione di una nuova autorità di supervisione. Newcleo, una società che sviluppa reattori di quarta generazione, è stata selezionata come partner tecnologico, con Cassa depositi e prestiti (Cdp) che valuta un investimento significativo in essa
_Andrea Ducci su Corriere della Sera_
*Enel guida.* Enel è al comando di un consorzio, che include Ansaldo e Leonardo, mirato allo sviluppo di minireattori nucleari di quarta generazione, sotto la guida del Ministero dell’Economia. Il governo italiano sta pianificando il ritorno al nucleare attraverso una legge delega sull’energia e la formazione di una società per esplorare l’uso del nucleare dal punto di vista tecnico ed economico. I minireattori, più economici e rapidi da costruire rispetto alle centrali tradizionali, sono al centro di questa strategia. Enel, con esperienza nella gestione di centrali nucleari, collabora con Ansaldo Nucleare per studiare le tecnologie SMR e AMR, mentre Leonardo si concentrerà sulla sicurezza dei controlli. Questa mossa arriva in un momento in cui l’Italia ha un crescente bisogno energetico e l’Europa sta eliminando le fonti fossili, rendendo il nucleare una potenziale soluzione per l’indipendenza energetica e il controllo dei costi.
_Laura della Pasqua su La Verita’_
*Mix energetico.* Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, critica l’approccio dell’Unione Europea alla transizione energetica, sostenendo che le politiche green dovrebbero essere più realistiche e considerare la sostenibilità sociale oltre a quella ambientale. Cingolani, ex ministro della Transizione Ecologica, evidenzia l’importanza di una strategia di indipendenza energetica, messa in luce dalla guerra e dall’assenza di tale strategia negli ultimi vent’anni. Sottolinea che l’auto elettrica non dovrebbe essere un lusso per pochi e propone alternative come i carburanti sintetici o i biocarburanti per chi non può permettersi veicoli elettrici o non ha accesso alle infrastrutture di ricarica. Infine, Cingolani propone una visione pragmatica e tecnologicamente neutrale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, suggerendo un mix energetico personalizzato per ogni Stato membro e avvertendo che il percorso verso zero emissioni nette sarà costoso e tecnicamente complesso.
_Angela Zoppo su Milano Finanza_
*Rinnovare.* Roberto Cingolani, AD e DG di Leonardo, ha confermato che il governo italiano è al lavoro per creare una nuova società che coinvolgerà grandi aziende statali come Enel, Cassa depositi e prestiti, Ansaldo Nucleare e Leonardo stessa, con l’obiettivo di rinnovare il settore energetico nazionale, puntando sul nucleare di quarta generazione. Cingolani sottolinea l’importanza dell’energia come questione di sicurezza nazionale e globale, evidenziata dalla crisi energetica scaturita dal conflitto in Ucraina. Il progetto è ancora nelle fasi preliminari, con incontri tra governo e partner coinvolti per delineare la strategia futura. L’articolo menziona anche la necessità di una difesa comune europea e il recente accordo tra Leonardo e Rheinmetall per la produzione di nuovi carri armati, sottolineando l’importanza delle sinergie internazionali e il ruolo delle grandi aziende in questo contesto.
_Ruggiero Montenegro su Foglio_
*Boeing.* Dopo sette settimane di sciopero, i 33mila lavoratori della Boeing sono chiamati a votare lunedì una nuova proposta contrattuale che prevede un aumento salariale del 38% in quattro anni e un bonus di 12mila dollari, considerata dai sindacati il massimo ottenibile. La Boeing, che ha subito perdite finanziarie a causa dello sciopero e ha bisogno di raccogliere fondi per le sue finanze, potrebbe vedere la fine dello sciopero come un sollievo. Il presidente Joe Biden ha espresso approvazione per la negoziazione del nuovo contratto. Il voto avviene in un contesto politico sensibile, alla vigilia delle elezioni presidenziali americane. La proposta non include miglioramenti pensionistici richiesti dai sindacati, lasciando incerto l’esito del voto.
_Mara Monti su Sole 24 Ore_
*Rischio Terzo Stato.* L’inchiesta Equalize ha rivelato l’esistenza di una struttura che spiava indebitamente la vita politica italiana, sollevando preoccupazioni per la democrazia e la sicurezza nazionale. Luciano Violante, ex presidente della Camera, parla di un “Terzo Stato” di soggetti che utilizzano tecniche digitali per influenzare vari aspetti della società, inclusa la politica. Mentre il gruppo di Milano sembra concentrarsi sugli affari, quello di Roma si occupa di relazioni, entrambi acquisendo illegalmente informazioni. Violante sottolinea l’importanza di rafforzare i controlli, in particolare attraverso l’Agenzia della cybersecurity, per proteggere il prestigio internazionale dell’Italia. Nonostante le indagini in corso, non è ancora chiaro se esista un collegamento tra questi gruppi e gli altri stati o servizi segreti, né se ci sia un uso politico delle informazioni raccolte.
_Paolo Rossetti su Italia Oggi_
*Cyber.* Gli ETF e i fondi incentrati sulla cybersecurity hanno registrato rendimenti fino al 70% su un arco temporale di cinque anni, beneficiando di un settore in rapida crescita, che si prevede raggiungerà un giro d’affari di oltre 560 miliardi di dollari entro il 2032. La maggior parte degli indici di cybersecurity è dominata da aziende tecnologiche americane e israeliane, con una presenza minore di aziende europee. La performance media degli ETF e fondi tematici nel 2024 è stata del 10,4%, con punte del 16%, mentre su base annuale è salita al 30,5%. In Italia, aziende come Leonardo, Reply e Sesa rappresentano “perle” nel settore, nonostante la cybersecurity non sia il loro core business. L’articolo evidenzia anche l’importanza dell’intelligenza artificiale come strumento sia di minaccia che di difesa nel campo della sicurezza informatica
_Marco Capponi su Milano Finanza_
*Archimede.* Stefano La Rovere, ingegnere abruzzese classe 1983, è il direttore globale della divisione robotica e intelligenza artificiale di Amazon. Da bambino, ispirato dai fumetti di Archimede Pitagorico e dai Lego Technic, sognava di diventare inventore. Dopo gli studi in ingegneria meccanica e una specializzazione in robotica, ha iniziato la sua carriera in una multinazionale, per poi essere reclutato da Amazon per creare un dipartimento di robotica in Europa. La Rovere sfata il mito che la tecnologia elimini posti di lavoro, sostenendo che invece li trasforma, rendendo gli ambienti di lavoro più sicuri e offrendo ai dipendenti l’opportunità di acquisire nuove competenze. Amazon ha investito 700 milioni di dollari in ricerca e sviluppo in Europa negli ultimi cinque anni, sviluppando oltre un migliaio di nuove macchine.
_Leonardo Di Paco su Stampa_
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
*Concordato.* Il Ministero dell’Economia italiano non commenta la possibile riapertura dei termini del concordato biennale, un accordo fiscale offerto ai lavoratori autonomi, che ha avuto scarse adesioni e rischia di compromettere la riduzione delle tasse per il ceto medio. I commercialisti e gli artigiani chiedono una proroga, mentre i dati ufficiali sull’adesione sono attesi per capire se ci sarà margine per ampliare gli sgravi Irpef. Nel frattempo, la legge di Bilancio 2025 è in discussione, con audizioni in Parlamento e un incontro tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i sindacati, alcuni dei quali hanno già proclamato uno sciopero generale. La manovra prevede un taglio del cuneo fiscale e della Irpef, con la speranza di utilizzare il gettito del concordato per ulteriori riduzioni fiscali.
_Mario Sensini su Corriere della Sera_
*Tradimento.* Il governo italiano ha abbandonato un piano di 20 punti per sostenere il settore automobilistico, nonostante fosse stato concordato a marzo con l’associazione di categoria Anfia, i sindacati e Stellantis. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha interrotto le riunioni del Tavolo Automotive e il governo ha ridotto drasticamente i fondi disponibili, eliminando 4,6 miliardi di euro dai quasi 6 miliardi previsti per il rilancio del settore. Questo taglio mette a rischio il lancio di nuovi modelli e incentivi per l’acquisto di auto meno inquinanti, oltre a misure per ridurre i costi energetici e sostenere l’occupazione. I sindacati avvertono che senza interventi immediati, potrebbero verificarsi licenziamenti di oltre 25.000 lavoratori entro il 2025.
_Diego Longhin su Repubblica_
*27 miliardi all’estero.* Gli investimenti finanziari degli italiani si stanno orientando sempre di più verso l’estero, in particolare verso Stati Uniti, Spagna e Germania, a causa di una tassazione più favorevole rispetto all’Italia, dove l’imposta sulle rendite finanziarie è del 26%. Secondo Assogestioni, solo il 16% dei portafogli dei fondi comuni italiani è investito nel paese, mentre la maggior parte del risparmio privato, che supera i 400 miliardi di euro, si dirige all’estero. Autorità italiane, come il presidente Mattarella e il governatore della Banca d’Italia Panetta, hanno evidenziato la necessità di ridurre la tassazione e migliorare le condizioni di investimento per incentivare il mantenimento dei capitali in Italia. Nel 2022, gli investimenti diretti esteri italiani hanno raggiunto i 523 miliardi di euro, con gli USA in testa con 58 miliardi, seguiti da Spagna e Germania
_Fabrizio Goria su Stampa_
*L’Europa guardi alla Gb.* Mario Draghi, ex presidente del Consiglio italiano e della BCE, ha suggerito sul Financial Times che l’Europa dovrebbe prendere esempio dal Regno Unito per quanto riguarda gli investimenti strutturali, specialmente in ambiti come la transizione ecologica e la digitalizzazione. Il governo britannico ha infatti aumentato gli investimenti pubblici e introdotto regole per limitare l’uso del debito al finanziamento di tali investimenti. La nuova manovra britannica, presentata dalla Cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves, prevede un aumento delle tasse e nuovo debito, ma ha suscitato reazioni negative dai mercati, con un aumento dello spread e una perdita di valore della sterlina. Di fronte a queste reazioni e alle possibili conseguenze inflattive, il governo britannico si trova sulla difensiva e potrebbero esserci correzioni di rotta
_Luigi Ippolito su Corriere della Sera_
*Transizione 5.0.* Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato un pacchetto di FAQ per semplificare l’accesso delle aziende agli incentivi del piano Transizione 5.0, che procede lentamente con solo 70 milioni di crediti d’imposta prenotati su un plafond di 6,3 miliardi di euro. Le FAQ, frutto anche del dialogo con Confindustria, mirano a chiarire dubbi e semplificare le procedure, con un possibile emendamento parlamentare in arrivo per aumentare le aliquote del credito d’imposta e incentivare l’acquisto di pannelli fotovoltaici prodotti nell’UE. Gli investimenti in impianti tecnici di servizio per alberghi e negozi, gestiti da software per l’efficienza energetica, sono ammissibili agli incentivi, così come le Energy service company (Esco) possono beneficiare del piano se contribuiscono all’efficienza energetica dei processi aziendali. Inoltre, non è richiesto un acconto minimo del 20% per i contratti di leasing, e sono forniti chiarimenti sull’acquisto di beni strumentali 4.0 e sulle condizioni per l’agricoltura e l’uso di impianti solari termici.
_Carmine Fotina su Sole 24 Ore_
*Fiduciosi.* Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin esprime ottimismo sulle nuove tecnologie nucleari, che insieme alle rinnovabili, potrebbero aiutare a ridurre le emissioni e la dipendenza dai combustibili fossili. Prevede di presentare una legge entro l’anno per stabilire le regole per i piccoli moduli nucleari, non ancora sul mercato, con l’obiettivo di avviare nuovi impianti entro il 2035. Il ministro ritiene prematuro discutere la collocazione di questi moduli e sottolinea che sarà il mercato a decidere il loro utilizzo, non lo Stato. Pichetto Fratin affronta anche la questione del deposito dei rifiuti radioattivi e la necessità di un quadro giuridico aggiornato per il nucleare, anticipando un possibile referendum sull’argomento.
_Paolo Baroni su Stampa_
*Soldi per l’Irpef.* Marco Osnato, presidente FdI della commissione Finanze della Camera, apre alla possibilità di una seconda fase del concordato, non legata alla legge di Bilancio, con l’obiettivo di utilizzare gli incassi per ridurre l’IRPEF. Esprime ottimismo sull’adesione al concordato, nonostante le perplessità dei commercialisti e la richiesta di proroga dovuta alle innovazioni introdotte. Osnato difende il concordato come un incentivo e non un boomerang, sottolineando che non si presume che gli aderenti siano evasori. Infine, promette ulteriori tagli all’IRPEF entro la legislatura, riconoscendo che il sistema fiscale attuale non è equo. –
_Valentina Conte su Repubblica_
*Green Deal.* Cesare Pozzi, economista e accademico della Luiss, mette in discussione l’impatto del Green Deal europeo sull’industria automobilistica, sottolineando che le politiche ambientali dell’UE, responsabile solo del 7% delle emissioni globali di CO2, potrebbero compromettere il futuro del settore senza influenzare significativamente il cambiamento climatico globale. Pozzi evidenzia la necessità di un approccio a lungo termine e di una collaborazione tra industria, governo e parti sociali per gestire la transizione verso la mobilità sostenibile, considerando l’impato sociale e i posti di lavoro. Sottolinea inoltre la pressione competitiva della Cina, che con la sua crescente capacità produttiva di veicoli, rappresenta una minaccia per l’Europa. Infine, Pozzi invoca un dialogo aperto a livello europeo per ascoltare le esigenze del settore e preservare aziende storiche come Stellantis, enfatizzando l’importanza di una strategia condivisa per un futuro sostenibile e inclusivo
_Giuliano Balestreri su Stampa_
*Servono 3.000-5.000 miliardi l’anno.* Stefan B. Wintels, amministratore delegato della banca tedesca KfW, ha evidenziato la necessità di investire tra 3.000 e 5.000 miliardi di dollari all’anno per contrastare il cambiamento climatico, una cifra ben superiore agli attuali 1,3 trilioni di dollari investiti annualmente. Durante i RomeClimateTalks 2024, ha sottolineato il ruolo pionieristico di KfW nel green financing, essendo il maggiore emittente non sovrano di green bond con oltre 80 miliardi di euro emessi. Wintels ha affermato che solo il 10% dei finanziamenti verdi dovrebbe provenire dai governi, mentre il resto necessita di investitori privati. Ha inoltre enfatizzato l’importanza di un forte mercato dei capitali in Europa per sostenere la transizione verde e ha lodato la collaborazione con la Cassa depositi e prestiti italiana, con cui KfW ha firmato un Memorandum of Understanding nel 2022
_Isabella Bufacchi su Sole 24 Ore_
*Sostenibilità.* L’indagine Lundquist rivela un crescente impegno delle grandi aziende italiane nella comunicazione e nel rispetto dei diritti umani, con il 100% che cita i diritti umani nei propri codici etici e il 17% con policy specifiche. Analizzando 45 aziende di vari settori, la ricerca valuta la comunicazione legata alla sostenibilità e l’approccio ai diritti umani, evidenziando una maggiore maturità nei settori energy e industrial. Nonostante i diritti umani siano considerati importanti da due terzi delle aziende, spesso la comunicazione non riflette questa rilevanza. Alcune aziende come Fincantieri, Eni e Lavazza si distinguono per l’integrazione dei diritti umani nelle loro strategie. Con l’imminente Supply Chain Act in Europa, le aziende italiane sono chiamate a migliorare la trasparenza e la credibilità nella comunicazione sui diritti umani, un tema rilevante per tutti i settori.
_Sara Monaci su Sole 24 Ore_
*Brilla la Banca.* Le trimestrali di Piazza Affari hanno mostrato risultati contrastanti, con Intesa Sanpaolo che ha registrato forti guadagni, mentre altri settori, come l’automotive, hanno affrontato sfide significative. Gli analisti prevedono performance positive per il settore finanziario e le utility, ma aspettative più deboli per i consumi discrezionali e l’industria. Stellantis ha risentito della concorrenza nel settore delle auto elettriche, mentre Prysmian ha beneficiato degli investimenti nei cavi per la trasmissione dati. Banca Akros ha espresso giudizi positivi su diverse aziende finanziarie, aspettandosi buoni risultati trimestrali. Infine, il settore della difesa, rappresentato da Leonardo, si prevede in crescita a causa dei conflitti in corso, mentre altri settori come l’agricoltura mostrano segni di debolezza
_Elena Maso su Milano Finanza_
*Test Usa.* Ventotto aziende italiane sono quotate negli Stati Uniti (inclusa Leonardo) e potrebbero essere influenzate dalle politiche protezionistiche di Trump, dalla forza del dollaro e dal rischio di un debito pubblico incontrollato. L’esito delle elezioni tra Trump e Harris potrebbe prolungarsi, ma non dovrebbe compromettere il trend rialzista del mercato azionario, nonostante i due candidati abbiano programmi simili. Le aziende italiane più esposte a cambiamenti nella tassazione americana includono Stellantis, Tenaris e Prysmian. In caso di vittoria di Trump, si prevede un impatto positivo sui settori dell’energia, difesa e tecnologia, mentre una vittoria democratica potrebbe favorire i settori delle energie rinnovabili e della sanità. Infine, l’aumento del debito pubblico americano e i possibili rialzi dei tassi d’interesse rappresentano un rischio calcolato per le aziende italiane che operano negli USA.
_Francesco Gerosa su Milano Finanza_
*Integrazione per crescere.* Fabrizio Testa, amministratore delegato di Borsa italiana, si appresta a presentare il nuovo piano industriale di Euronext, il primo dopo l’acquisizione di Piazza Affari. Il bilancio è positivo, con risultati che superano le aspettative, come dimostrato dall’Ebitda di 84,2 milioni di euro, e un’importante integrazione di Borsa italiana nel contesto europeo. Testa sottolinea l’incremento occupazionale e gli investimenti significativi in infrastrutture e tecnologie, che hanno rafforzato il ruolo dell’Italia nei mercati dei capitali europei. Tuttavia, rimane il problema della scarsa rappresentatività della Borsa italiana rispetto all’economia del Paese e la necessità di maggiori investimenti istituzionali domestici. Iniziative come il fondo di fondi per le small cap e il sostegno della Regione Lombardia alle IPO delle PMI lombarde sono passi verso il rafforzamento del mercato azionario italiano. Testa auspica inoltre una riforma del TUF che armonizzi le regole italiane con quelle europee, favorendo gli investimenti esteri.
_Antonella Olivieri su Sole 24 Ore_
*Rotta Piazza Affari.* Aeroitalia, guidata dall’ex banchiere Marc Bourgade, si prepara a entrare in Borsa, con l’obiettivo di quotarsi a Piazza Affari entro la fine del prossimo anno o all’inizio del 2026, a seconda delle condizioni di mercato. L’advisor finanziario Alantra e lo studio legale Watson Farley & Williams sono stati nominati per supportare il processo. La compagnia, diventata la principale compagnia aerea nazionale indipendente dopo l’acquisizione di ITA da parte di Lufthansa, prevede ricavi superiori ai 200 milioni di euro entro fine anno e un EBITDA positivo. Con una flotta di 11 aerei e l’obiettivo di espandersi a 35 entro il 2026, Aeroitalia si concentra su rotte regionali e guarda a una crescita internazionale, inclusa una possibile collaborazione con Qatar Airways o Ita-Lufthansa. La trasformazione in Spa e l’apertura a nuovi investitori sono passi chiave verso la quotazione, con interesse già manifestato da fondi d’investimento e altre compagnie aeree
_Emanuele Bonora su Milano Finanza_
*Generali.* Assicurazioni Generali si prepara a rivelare il suo piano strategico triennale a fine gennaio, affrontando due sfide principali: il rinnovo del consiglio di amministrazione (CDA) e il futuro di Banca Generali. Per il rinnovo del CDA, si discute la possibilità di una lista presentata da Mediobanca, mentre il regolamento attuativo del ddl capitali potrebbe influenzare il processo. Per Banca Generali, si valutano tre opzioni: mantenere lo status quo, vendere o integrare maggiormente la banca con le attività assicurative del gruppo. Il piano industriale potrebbe influenzare le decisioni degli azionisti e definire le mosse future, con attenzione particolare alla possibilità che Philippe Donnet venga riconfermato come CEO. Nel frattempo, il titolo di Banca Generali ha registrato un aumento significativo, con una capitalizzazione che si avvicina ai 5 miliardi di euro.
_Marigia Mangano su Sole 24 Ore_
*Tavolo Ue.* In Europa, le istituzioni e i principali attori del settore automobilistico devono collaborare per superare la grave crisi che affligge l’industria, una crisi che richiederà sacrifici e ristrutturazioni decennali. Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo di Pirelli, sottolinea che i problemi del settore sono legati a scelte errate a livello europeo, soprattutto per quanto riguarda l’eccesso di investimenti nelle auto elettriche senza un’adeguata infrastruttura e preparazione dei consumatori. Tronchetti Provera chiede una strategia europea a lungo termine per rilanciare l’industria automobilistica, sottolineando la necessità di neutralità tecnologica e di supporto per competere con l’industria cinese, particolarmente avanzata in termini di costi e tempi di sviluppo. Pirelli, operante nel segmento alto del mercato, sta affrontando la crisi con una strategia focalizzata sulla digitalizzazione e sostenibilità, ma non è immune agli effetti della crisi generale del settore.
_Andrea Cabrini su Milano Finanza_
*Vince Donald per i mercati.* I mercati finanziari stanno anticipando una possibile vittoria di Donald Trump alle elezioni del 5 novembre, con i siti di scommesse che favoriscono il candidato repubblicano rispetto a Kamala Harris. Gli investitori stanno di conseguenza posizionandosi su titoli e asset class che beneficerebbero di una sua vittoria, come Tesla e la Trump Media & Technology Group. Le politiche di Trump, incluse le riduzioni delle tasse aziendali, sono viste come potenzialmente inflazionistiche e potrebbero portare a un aumento del deficit, influenzando negativamente i titoli di Stato USA. L’oro e il Bitcoin sono in rialzo, con quest’ultimo che ha guadagnato il 72% nel 2024, in parte grazie all’interesse mostrato da Trump verso le criptovalute. Le Big Tech continuano a investire massicciamente in intelligenza artificiale, con previsioni di spesa che superano i 200 miliardi di dollari. –
_Vito Lops su Sole 24 Ore_
*Polo energetico.* La competizione per acquisire il 40% del nuovo polo energetico, nato dalla fusione di Sorgenia ed Ef Solare controllate da F2i, si stringe tra il fondo americano Sixth Street e il gruppo greco Metlen. Le offerte vincolanti sono attese la prossima settimana, con il fondo Asterion che detiene il 27,6% di Sorgenia pronto a uscire, mentre Predica manterrà il suo 30% in Ef Solare. F2i, che mira a rimanere l’azionista di controllo con il 60%, potrebbe incassare circa 700 milioni dalla vendita di una parte della sua quota. Se le offerte saranno soddisfacenti, si creerà un gigante dell’energia con un fatturato di oltre 3,5 miliardi, che spazia dalla generazione alla distribuzione di energia, con un forte focus sulle rinnovabili. –
_Daniela Polizzi su Corriere della Sera_
*Biden meglio di Trump.* Durante i comizi elettorali, Donald Trump ha criticato aspramente l’amministrazione Biden-Harris, accusandola di aver rovinato l’economia americana e promettendo di “rifare l’America”. Tuttavia, i dati economici mostrano una crescita media del PIL dell’1,8% all’anno sotto Trump, mentre sotto l’amministrazione democratica il PIL è cresciuto circa del 3% all’anno. Nonostante la pandemia e l’aumento dei tassi da parte della Fed, l’economia ha mostrato tenuta, con la creazione di oltre 16 milioni di posti di lavoro durante il mandato di Biden, rispetto alla perdita di posti di lavoro nell’era Trump. L’inflazione rimane un punto debole per i democratici, con un aumento dei prezzi al consumo significativo durante la loro amministrazione. Entrambi i candidati hanno proposto soluzioni per affrontare le sfide economiche, con Harris che si concentra sul sostegno alle famiglie e Trump che promette di ridurre l’inflazione attraverso l’aumento delle trivellazioni petrolifere e politiche anti-immigrazione.
_Luca Veronese su Sole 24 Ore_
*Gelata lavoro.* Gli uragani e gli scioperi hanno avuto un impatto significativo sul mercato del lavoro statunitense, con la creazione di soli 12.000 nuovi posti di lavoro ad ottobre, ben al di sotto delle aspettative di 90.000. Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1%. Il settore manifatturiero ha risentito particolarmente, con uno sciopero alla Boeing che ha ridotto di 44.000 i posti di lavoro. La situazione economica è diventata un tema centrale nella corsa alla Casa Bianca, con il presidente Biden che difende la forza dell’economia e Trump che critica la gestione attuale. La Federal Reserve potrebbe rispondere con un ulteriore taglio dei tassi d’interesse per sostenere l’economia
_Marco Valsania su Sole 24 Ore_
*Disoccupazione.* L’economia statunitense ha aggiunto solo 12.000 posti di lavoro a ottobre, il dato più debole dall’inizio della presidenza di Joe Biden, influenzato negativamente dalle tempeste e dallo sciopero presso il produttore di aerei Boeing. Il rapporto, pubblicato dal Bureau of Labor Statistics, è stato immediatamente sfruttato dalla campagna di Donald Trump, che ha definito i dati una catastrofe e ha accusato la vicepresidente e candidata democratica Kamala Harris di aver danneggiato l’economia. La Casa Bianca ha sostenuto che i dati sottostanti, in particolare quelli sulla disoccupazione, rimangono solidi, con Biden che prevede una ripresa della crescita occupazionale a novembre. Nonostante il dato di ottobre sia stato ben al di sotto delle previsioni, il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1%, indicando una certa forza del mercato del lavoro. I dati hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
_Harriet Clarfelt su Financial Times_
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
*Minaccia.* L’Iran ha minacciato rappresaglie contro Israele dopo un attacco aereo che ha causato 84 morti a Gaza, mentre i negoziati per un cessate il fuoco in Libano e a Gaza sono falliti. Israele sta sviluppando un nuovo sistema di difesa aerea chiamato Iron Beam, un laser capace di intercettare razzi e droni, che sostituirà l’Iron Dome, ma non sarà operativo fino al 2025. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha espresso il desiderio di utilizzare immediatamente il sistema, ma i generali hanno negato questa possibilità. Nel frattempo, la tensione in Israele è alta e le minacce iraniane continuano, con la possibilità che l’Iran riveda la sua dottrina nucleare in risposta agli attacchi israeliani.
_Francesco Battistini su Corriere della Sera_
*Fronte nascosto.* Il primo ministro iracheno Mohammed al-Sudani ha cercato di convincere Teheran a fermare le milizie filoiraniane in Iraq dal lanciare attacchi contro Israele, per mantenere l’equilibrio del suo paese con USA e Iran e per evitare di trascinare l’Iraq nel caos. Nonostante le visite a Teheran, le risposte iraniane sono state fredde, insistendo sull’autonomia dei gruppi sciiti iracheni. Questi gruppi, tra cui Kataeb Hezbollah e Asaib al Haq, ricevono armi dall’Iran e sono coordinati dalla Divisione Qods. Sudani ha chiesto agli USA di intercedere per evitare ritorsioni israeliane, ma è improbabile che venga accontentato. La situazione è complicata dalla presenza di truppe americane in Iraq e dall’espansione della cooperazione tra milizie irachene, Houthi yemeniti e Shebab somali, tutti legati all’Iran, creando un “asse del male” contro Israele e USA.
_Guido Olimpio su Corriere della Sera_
*Impreparati.* L’Europa si trova impreparata di fronte a possibili scenari di guerra, cambiamenti climatici e pandemie, come evidenziato nel report “Più sicuri insieme”, commissionato dalla UE e redatto dall’ex presidente finlandese Sauli Niinistö. Il documento sottolinea la mancanza di un piano concreto per la difesa in caso di aggressione a un Paese membro e la necessità di una maggiore cooperazione in materia di intelligence tra i Paesi europei. Viene inoltre raccomandato che i cittadini si preparino a gestire emergenze facendo scorte per almeno 72 ore. Il concetto finlandese di “sisu”, che indica forza di volontà e resilienza, viene proposto come modello di mentalità da adottare per affrontare le sfide future.
_Matteo Carnieletto su Giornale_
*Accanto a voi.* La Corea del Nord si è schierata apertamente al fianco della Russia nel conflitto con l’Ucraina, con la ministra degli Esteri nordcoreana, Choe Son Hee, che ha promesso sostegno a Mosca fino alla vittoria. Questo annuncio segue le notizie dell’arrivo di 10.000 soldati nordcoreani in Russia, confermate da Pentagono e Casa Bianca, che hanno reagito con un pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina. La Corea del Sud, preoccupata per l’assistenza militare russa alla Corea del Nord e il potenziale cambiamento degli equilibri bellici nella regione, sta considerando l’invio di aiuti militari diretti a Kiev. Gli Stati Uniti e la NATO sono allarmati dall’intensificarsi delle tensioni e dall’espansione dei programmi nucleari e missilistici nordcoreani, sostenuti dalla Russia come parte del loro accordo
Corriere della Sera
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_
*Ingerenze.* Il giornalista Massimiliano Coccia, specializzato in inchieste sulle reti di propaganda e influenza ostili in Italia, evidenzia la vulnerabilità del paese alle ingerenze russe, come quelle riscontrate nell’inchiesta milanese su Equalize. Coccia sottolinea che l’Italia è in ritardo nella risposta a un conflitto mondiale ibrido, che include disinformazione e ingerenze informatiche, e critica la mancanza di azioni concrete da parte dei partiti politici. Segnala inoltre la presenza di una rete di propaganda russa in Italia, finanziata anche attraverso Bitcoin, e cita il caso di due attivisti al soldo del Cremlino in Ucraina. Infine, Coccia esprime preoccupazione per la facilità con cui potenze ostili possono accedere a informazioni riservate italiane, evidenziando la necessità di una maggiore sicurezza nazionale.
_Aldo Torchiaro su Riformista_
*Volontario.* Massimiliano Galletti, un volontario italiano di 59 anni, è stato ucciso da una granata nella regione di Kharkiv, Ucraina, mentre probabilmente prestava soccorso a un soldato ferito. La sua morte è avvolta nel mistero, con la famiglia e le autorità italiane che cercano di capire le circostanze esatte e di riportare la salma in Italia. La moglie Donatella e la figlia Aurora, che lo definisce un eroe, sono preoccupate che il corpo possa essere cremato prima di poterlo riportare a casa per un funerale. Galletti era noto per il suo impegno come soccorritore e paramedico e non aveva mai preso parte ai combattimenti, nonostante le sue posizioni anti-russe e filo-ucraine. La sua morte rappresenta la prima vittima italiana non combattente in Ucraina, dopo l’uccisione del fotografo Andrea Rocchelli.
_Francesco Semprini su Stampa_
*Trump senza freni.* A pochi giorni dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, oltre 65 milioni di americani hanno già votato, con una prevalenza di donne che tendono a favorire Kamala Harris, mentre gli uomini inclinano verso Donald Trump. I dati nazionali sono meno rilevanti rispetto a quelli degli Stati in bilico, dove la battaglia elettorale è più intensa. Trump ha suscitato polemiche con dichiarazioni violente contro Liz Cheney, evocando un plotone d’esecuzione, mentre Kamala Harris lo ha criticato duramente per questo. Nel frattempo, il giornalista Michael Wolff ha rivelato interviste con Jeffrey Epstein che descrivono un passato di competizioni sessuali tra Epstein e un giovane Trump, ma i media non hanno ancora dato grande risalto a queste rivelazioni.
_Massimo Gaggi su Corriere della Sera_
*Schegge.* L’America si avvicina alle elezioni in un clima di tensione e disinformazione, con episodi di violenza come l’incendio doloso di urne nello stato di Washington e in Oregon. Donald Trump e Elon Musk, senza freni, alimentano teorie del complotto e contestano i risultati elettorali, mentre la distanza tra le diverse bolle mediatiche cresce, rendendo difficile la condivisione di una realtà comune. Nicholas Johnston di Axios esprime preoccupazione per la frammentazione dell’attenzione mediatica in “schegge di vetro”, che impedisce un dialogo costruttivo e unitario nel paese. Axios si propone come un ponte tra queste schegge, offrendo un’informazione chiara e basata sui fatti per orientarsi nella confusione generale.
_Paola Peduzzi su Foglio_
*Fango.* Il bilancio delle vittime causate dal maltempo in Spagna ha superato le 200 persone, con oltre duemila segnalazioni di dispersi e polemiche per i soccorsi in ritardo. La provincia meridionale di Valencia è particolarmente colpita, con il 70% degli abitanti senza rete telefonica, rendendo difficile la comunicazione e l’identificazione dei desaparecidos. I soccorsi, tra cui 1.700 militari e vari corpi di polizia, operano in condizioni difficili, con ricerche complicate dalla natura della tragedia. La situazione è aggravata da infrastrutture danneggiate, come strade inagibili e interruzioni di servizi essenziali. Nonostante una tregua dalle piogge, l’allerta meteo rimane alta, con il maltempo che si sposta verso le Baleari.
_Fulvio Fiano su Corriere della Sera_
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
*Tre sfide.* La premier italiana Giorgia Meloni affronta tre sfide principali: le elezioni presidenziali statunitensi, l’incontro con il segretario generale della NATO Mark Rutte e le questioni interne del paese. Mentre il voto USA potrebbe influenzare le relazioni transatlantiche e la posizione dell’Italia nella NATO, Meloni cerca di mantenere un equilibrio politico, nonostante le diverse prospettive dei suoi vice, Salvini e Tajani. La sua visita a Budapest per il vertice della Comunità politica europea e la cena con i leader dell’UE si concentrerà sulle elezioni americane in un contesto delicato, con Orban come ospite. Internamente, Meloni deve gestire lo sciopero generale annunciato da Cgil e Uil e la scelta del nuovo Comandante generale dei Carabinieri, con diverse figure chiave che sostengono candidati diversi
_Barbara Fiammeri su Sole 24 Ore_
*Albania.* L’operazione Albania, che prevede il trasferimento di migranti in centri albanesi per le procedure di frontiera o rimpatrio, riprenderà lunedì con la nave Libra della Marina pronta a presidiare le acque vicino a Lampedusa. Il governo italiano ha approvato un decreto per rafforzare la sua lista di Paesi sicuri, nonostante una recente decisione del tribunale di Roma che ha messo in dubbio l’applicazione di procedure accelerate ai migranti provenienti da Paesi considerati sicuri solo dall’Italia. La Lega critica i magistrati per non concentrarsi sul lavoro, mentre l’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) parla di un clima teso e convoca un’assemblea straordinaria. Il Tribunale di Bologna ha sollevato dubbi sulla legittimità del decreto del governo, chiedendo alla Corte di giustizia dell’Unione Europea di pronunciarsi. Nel frattempo, il governo sembra determinato a proseguire con il progetto, nonostante le polemiche e i costi associati.
_Alessandra Muglia su Corriere della Sera_
*Ultimo spreco.* Il governo spenderà nove milioni di euro all’anno per alloggiare 295 agenti di polizia e carabinieri in resort di lusso in Albania, dove sorveglieranno due centri per migranti. Questa spesa è solo una parte dei quasi 90 milioni previsti per il personale inviato in Albania. La segretaria dem Elly Schlein denuncia lo spreco di denaro pubblico e le violazioni dei diritti umani legate all’operazione, mentre altri critici sottolineano l’incongruenza tra i costi stimati e quelli reali. Il governo Meloni insiste sull’operazione nonostante le sentenze negative della magistratura, e i costi complessivi, inclusi viaggi e stipendi, potrebbero raggiungere i 90 milioni l’anno.
_Alessia Candito su Repubblica_
*Tentazione Genova.* Dopo la sconfitta alle elezioni regionali in Liguria, il Partito Democratico valuta la possibilità di candidare Andrea Orlando a sindaco di Genova per contrastare il candidato del centrodestra, Pietro Piciocchi, attuale vicesindaco. Il centrosinistra è alle prese con tensioni interne, in particolare tra PD e M5S, e cerca di organizzarsi in vista delle elezioni comunali previste tra sei mesi. Orlando, già avversario di Bucci alle regionali, non ha escluso un suo impegno futuro per la Liguria, lasciando aperta l’ipotesi di una sua candidatura. Il PD locale si riunirà per discutere le possibili candidature, tra cui spiccano anche Roberta Pinotti e Luca Pastorino, mentre Piciocchi, sostenuto dalla Lega e benedetto da Fratelli d’Italia, attende l’ufficializzazione del suo ruolo da parte di Forza Italia
_Claudio Bozza su Corriere della Sera_
*Aria pesante.* L’Associazione Nazionale Magistrati (ANM) ha espresso preoccupazione per un clima di tensione nei confronti dei giudici, denunciando attacchi politici e tentativi di intimidazione da parte del governo, in seguito a sentenze sgradite. Il presidente dell’ANM, Giuseppe Santalucia, ha criticato il leader della Lega, Matteo Salvini, per aver rappresentato la magistratura in modo fazioso e antitaliano. Salvini ha risposto invitando i magistrati a dedicarsi di più al lavoro, mentre l’ANM ha sottolineato l’importanza dell’autonomia e indipendenza giudiziaria. La situazione è esacerbata da minacce ricevute da alcuni giudici e dalla preoccupazione per le riforme in discussione, che potrebbero influenzare l’ordine di priorità dei reati da perseguire.
_Gabriella Cerami su Repubblica_
*Grillo stuzzica Conte.* Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, ha pubblicato un post sul suo blog che sembra una velata critica all’ex premier Giuseppe Conte, suggerendo che alcune persone che sembrano autentiche in realtà non lo sono. Nel frattempo, una minoranza interna al partito, definita “figli delle stelle”, ha redatto un documento di 27 pagine che contesta la gestione di Conte e propone un ritorno del M5S come “terza via” tra destra e sinistra. Questo gruppo critica il verticismo e l’assenza di partecipazione, e si oppone all’idea di posizionare il M5S all’interno del campo progressista e centrosinistra. L’assemblea costituente del partito, prevista per il 23 e 24 novembre, potrebbe mettere in discussione la leadership di Conte, soprattutto in vista delle regionali in Emilia-Romagna e Umbria, dove le previsioni per il M5S non sono positive. Infine, la questione del limite dei due mandati preoccupa molti parlamentari, con alcuni pronti a lasciare il partito se non verranno fatte deroghe.
_Matteo Pucciarelli su Repubblica_
*Nel mirino.* Il governo di Giorgia Meloni sta affrontando sfide che vanno oltre le tradizionali questioni politiche ed economiche, trovandosi nel mirino di minacce e tentativi di destabilizzazione attraverso spionaggio, dossieraggio e violazioni di dati personali. Questi attacchi includono anche tentativi di coinvolgere la sorella della premier, Arianna, e minacce di morte da parte di trafficanti di esseri umani. Inizialmente accusata di vittimismo, ora si riconosce che le preoccupazioni di Meloni erano fondate. Il governo sta considerando un intervento legislativo per contrastare l’abuso delle banche dati e delle intercettazioni, mentre la premier si aspetta che la magistratura faccia luce sul dossieraggio iniziato durante il governo Draghi, per determinare se ci siano elementi di ricatto, estorsione o eversione.
_Fabrizio Feo su Giornale_
*Mano oscura.* L’indagine su un gruppo chiamato Equalize ha portato alla luce il sospetto coinvolgimento di un agente segreto conosciuto come “Lanza”, legato all’Aisi, il servizio segreto interno italiano. Questo agente, identificato con il nome utente Sdi Foga415, è sospettato di spiare persone attraverso accessi abusivi ai sistemi del Viminale. Nonostante le negazioni di ex membri dell’intelligence, le intercettazioni suggeriscono che l’indagato Gallo potrebbe avere legami con i servizi segreti e che il gruppo di Equalize potrebbe aver avuto rapporti con servizi di intelligence stranieri, inclusi presunti agenti del Mossad. Le indagini continuano per chiarire la natura e l’ampiezza di questi contatti e il loro impatto sulla sicurezza nazionale.
_Cesare Giuzzi su Corriere della Sera_
*Chat false.* Samuele Calamucci, hacker di Equalize srl, è indagato per aver creato falsi profili WhatsApp per millantare rapporti inesistenti e manipolare conversazioni, ingannando sia estranei che collaboratori interni. L’inchiesta ha rivelato che Calamucci ha anche fabbricato un sms per spaventare Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano, facendogli credere di essere coinvolto in un’indagine di ‘ndrangheta. Nel frattempo, l’ex capo del Sismi, Marco Mancini, smentisce di conoscere i protagonisti dell’indagine, mentre la giudice Carla Raineri, implicata in un filone collaterale, chiede di andare in pensione anticipata. L’inchiesta ha portato a quattro arresti e due sospensioni, con l’accusa che Equalize spiava per conto di privati e aziende, utilizzando dati rubati da database istituzionali
_Luigi Ferrarella su Corriere della Sera_
*Genio.* Gabriele Pegoraro, ingegnere informatico di 48 anni, è noto per aver aiutato a localizzare Cesare Battisti, terrorista arrestato in Bolivia nel 2019 grazie alle sue competenze informatiche. Collaboratore di forze dell’ordine e servizi segreti italiani, Pegoraro è ora indagato per presunte intercettazioni illegali su due giornalisti, ma non è accusato di associazione a delinquere. Nonostante la richiesta di arresto, il gip ha negato tale misura e si attende la decisione del Riesame. Pegoraro, che ha ruoli in diverse aziende, nega le accuse e sostiene di aver sempre lavorato con dedizione per il suo Paese
_Cesare Giuzzi su Corriere della Sera_
*Spie.* L’inchiesta della procura di Milano, partita da un errore dell’ex poliziotto Carmine Gallo, ha messo in luce possibili legami tra investigatori privati e servizi segreti, con implicazioni che si estendono su cinquant’anni di storia investigativa italiana. Tra gli indagati figura l’ex 007 Marco Mancini, accusato di gravi reati, ma che nega ogni coinvolgimento, sostenendo di non conoscere nemmeno l’agente segreto Gallo. L’indagine tocca casi noti come quello di Abu Omar e il sequestro di Giuliana Sgrena, e suggerisce un vasto furto di dati, con oltre 767 clienti coinvolti, tra cui nomi noti come quello dell’imprenditore di Luxottica. Il Csm si sta muovendo per proteggere i sistemi di sicurezza delle procure, mentre emergono dettagli su una rete di corruzione e accessi abusivi a informazioni riservate
_Rosario Di Raimondo su Repubblica_
*Rete.* L’hacker Nunzio Samuele Calamucci, intercettato dai carabinieri, ha accusato l’ex 007 Marco Mancini di far parte di una rete di spionaggio denominata “Squadra Fiore”, operante a Roma e New York e composta da militari ed ex militari che raccolgono informazioni riservate per rivenderle. L’avvocato di Mancini ha respinto le accuse come fantasie infondate. L’inchiesta, partita da Milano, ha rivelato una presunta rete clandestina che viola la privacy e si occupa di investigazioni abusive, con cinque presunti membri già identificati. L’ex poliziotto Carmine Gallo, coinvolto nell’indagine, sostiene di aver lavorato nei servizi segreti con Mancini, mentre la procura di Roma indaga sulla “Squadra Fiore” per accesso abusivo a sistema informatico e altre accuse.
_Monica Serra su Stampa_
*Paranoie.* Nella sede di Fratelli d’Italia (FdI) è stato installato un disturbatore di frequenze per prevenire intercettazioni, in seguito a recenti scandali di spionaggio che hanno alimentato un clima di sfiducia e paranoia. Giorgia Meloni e altri esponenti del partito temono di essere costantemente ascoltati e osservati, sospettando un complotto mirato contro il centrodestra. Questa atmosfera di sospetto ha portato all’uso di tecnologie di sicurezza come i jammer e l’applicazione di messaggistica Signal per comunicazioni crittografate. La preoccupazione per la privacy e la sicurezza delle comunicazioni si estende anche all’interno di Palazzo Chigi, dove si registra una crescente sfiducia anche nei confronti dei collaboratori, alcuni dei quali sono etichettati come potenziali spie.
_Simone Canettieri su Foglio_
*Giallo.* L’inchiesta milanese sulla società Equalize ha rivelato un giallo di spionaggio con 14 casi di violazione delle banche dati da parte di pubblici ufficiali non identificati. Le violazioni hanno interessato diverse banche dati accessibili alle forze dell’ordine, tra cui Serpico, Siva e lo Sdi, che sono tracciate e richiedono credenziali personali per l’accesso. Nonostante ciò, alcuni agenti infedeli sono riusciti a fornire informazioni riservate in cambio di favori, sfidando la tracciabilità tecnica degli accessi. Tre membri delle forze dell’ordine sono attualmente indagati, ma l’identificazione di altri responsabili appare tecnicamente impossibile, sollevando interrogativi sulla sicurezza interna e possibili implicazioni per i servizi segreti.
_Ermes Antonucci su Foglio_
*Sistemi e idee.* Gabriele Faggioli, esperto di cybersecurity e presidente della Clusit, sottolinea l’importanza di distinguere tra attacchi hacker e l’uso improprio di dati da parte di soggetti autorizzati, come banche e pubbliche amministrazioni. Secondo Faggioli, è fondamentale tracciare l’accesso ai dati sensibili e introdurre figure specializzate come il Chief Information Security Officer (CISO) nei settori più a rischio. Mentre gli investimenti in cybersecurity in Italia sono aumentati, raggiungendo 2,2 miliardi nel 2023, sono ancora inferiori rispetto ad altri paesi europei e agli Stati Uniti. Faggioli esprime fiducia che i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) possano contribuire a migliorare la sicurezza dei sistemi digitali. Infine, evidenzia l’importanza della protezione dei dati personali e dei diritti civili come fondamentali per la democrazia.
Foglio – Inserto
_Rosaria _su Foglio – Inserto_
*Eni.* Le nuove intercettazioni nell’inchiesta di Milano rivelano che Eni, il colosso energetico partecipato dallo Stato, avrebbe pagato le spese legali dell’ex poliziotto Carmine Gallo, ora agli arresti domiciliari, e di Enrico Pazzali, presidente della Fondazione Fiera Milano e indagato. Le fatture documentano un fatturato di quasi 400.000 euro tra Eni e la società di Gallo e Pazzali, Equalize, con sospetti di servizi svolti anche in anni precedenti. Gli indagati discutono di operazioni delicate per Eni, inclusa la difesa di Gallo coperta dall’azienda in un processo per calunnia. Pazzali rivela progetti di espansione a Londra con la nuova società Equalize Limited, mentre Eni nega la conoscenza delle attività illecite di Gallo e Pazzali. Infine, emerge un contatto tra Amazon Italia e Equalize durante un sequestro preventivo a carico di Amazon, ma il rapporto non si concretizza.
_Enrica Riera su Domani_
*Boutique.* La società Equalize, con sede a Milano e guidata da Enrico Pazzali e Carmine Gallo, è al centro di un’inchiesta per aver venduto dossier illeciti a prezzi che variavano dai mille ai 15mila euro. Tra i clienti figurano grandi aziende come Barilla e Amazon, che ricevevano informazioni senza conoscere i metodi illegali di acquisizione. I servizi offerti variavano in base al contenuto illecito incluso, con una percentuale che andava dal 50% al 90%. Il gruppo, che includeva anche il consulente tecnologico Nunzio Samuele Calamucci, aveva progetti per nascondere le attività illecite, come la creazione di una società schermo. La vicenda ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza dei sistemi informatici negli uffici giudiziari e coinvolge anche un ingegnere consulente delle procure, Gabriele Edmondo Pegoraro, ora indagato.
_Brunella Bolloli su Libero Quotidiano_
*Facilissimo.* Fabio Ghioni, ex capo del Tiger Team coinvolto nell’inchiesta Telecom Sismi del 2006, discute la facilità con cui si può spiare le persone a causa delle scuse fornite dal contrasto all’evasione fiscale. Sottolinea che i grandi archivi di dati sono accessibili a molti, inclusi coloro che lavorano in studi professionali, e che queste informazioni vengono spesso utilizzate per scopi personali o corrotti. Ghioni propone l’uso dell’intelligenza artificiale per gestire l’accesso ai dati sensibili, in quanto un algoritmo non è soggetto alle tentazioni umane. Infine, mette in dubbio l’utilità delle massicce raccolte di dati, chiedendosi se sia necessario schedare un’intera nazione per trovare pochi evasori fiscali.
_Simone Meo su Libero Quotidiano_
*Dossier.* Enrico Pazzali, presidente autosospeso di Fondazione Fiera Milano e dominus di Equalize, è al centro di una spy story che coinvolge imprenditori, politici e professionisti. La sua società privata è accusata di attività di spionaggio e dossieraggio, incompatibili con il suo ruolo nelle istituzioni economiche pubbliche. La Fondazione Fiera Milano, di cui Pazzali era presidente, è un’entità di diritto pubblico che controlla un’importante macchina da soldi e ha chiuso il 2023 con utili netti significativi. Pazzali, indagato per le attività illecite di Equalize, si è autosospeso per difendersi dalle accuse, lasciando un’impronta di turbamento nella politica e nel mondo degli affari lombardi. La vicenda mette in luce il conflitto tra il suo ruolo pubblico e gli interessi privati della sua società, che ha registrato profitti elevati nonostante le pratiche fraudolente.
_Fabio Pavesi su Milano Finanza_
*Io l’ho vista.* La piattaforma Beyond, sviluppata da Equalize Srl, sembrava un innocuo aggregatore di dati pubblici, ma secondo un’inchiesta dei carabinieri di Varese, nascondeva un sistema per esfiltrare dati sensibili da banche dati strategiche nazionali. Gli inquirenti sostengono che Beyond fosse utilizzata per creare dossier esclusivi, grazie anche alla rete di relazioni dei suoi fondatori, Enrico Pazzali e Carmine Gallo. Il sistema classificava le informazioni con un semaforo di rischio e si stava espandendo anche nel Regno Unito, prima che gli arresti ordinati dal gip di Milano interrompessero le operazioni. I dati riservati venivano presumibilmente ottenuti attraverso complici nelle forze dell’ordine e backdoor nei sistemi di disaster recovery, ma i dettagli di questa esfiltrazione erano tenuti segreti anche a figure chiave come Pazzali. –
_Fabrizio Massaro su Milano Finanza_
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