Rassegna stampa 20 giugno

SICUREZZA

Leonardo cyber spazio e droni. Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha annunciato che l’azienda è vicina a concludere diverse acquisizioni nei settori della cybersicurezza, dello spazio e dei droni, con due diligence in corso e operazioni che potrebbero essere annunciate a breve. Leonardo, che è focalizzata sul rafforzamento dei suoi business principali, sta anche esplorando alleanze europee per aumentare la competitività a livello globale in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche. L’azienda, che ha visto una forte crescita in borsa, punta a una maggiore capitalizzazione grazie a un robusto backlog di ordini e a previsioni di aumento dei ricavi, sottolineando l’importanza dell’innovazione e del raggiungimento dei risultati per mantenere la credibilità sul mercato
Andrea Deugeni su Mf

Grandi alleanze. Il Ceo di Leonardo, Roberto Cingolani, enfatizza l’importanza di formare ampie alleanze nel settore della difesa, che si estendono al contesto dello spazio europeo della difesa, piuttosto che procedere con singole acquisizioni. Cingolani sostiene che, data la situazione globale, è essenziale essere competitivi a livello internazionale, il che rende le alleanze di natura strategica e strutturale. Le collaborazioni a cui si riferisce sono descritte come “matrimoni” piuttosto che semplici acquisizioni, indicando un impegno più profondo e complesso tra le parti.
su Libero Quotidiano

Autobus. Leonardo ha venduto la sua quota in Industria Italiana Autobus (IIA) a Seri Industrial spa, con la famiglia Civitillo che acquisirà il 98% del capitale, mentre il 2% rimarrà a Invitalia. La cessione fa parte del piano di Leonardo, guidato dal CEO Roberto Cingolani, di concentrarsi sul proprio core business, dopo un processo di selezione che ha visto l’interesse anche di investitori cinesi e una cordata bolognese. Seri è stata scelta per la sua offerta conforme ai requisiti richiesti da Leonardo e per la capacità di garantire la continuità produttiva di IIA.
Rita Querzè su Corriere della Sera

AW249 Fenice. L’AW249 Fenice, l’ultimo elicottero d’attacco sviluppato da Leonardo Helicopters, è stato presentato al pubblico alla fiera della difesa Eurosatory a Parigi, segnalandolo come un elemento chiave nella trasformazione dell’Esercito Italiano. Il nuovo elicottero, che sostituirà l’AW129 Mangusta, è più pesante e capace di trasportare un maggior carico di armamenti, ed è stato progettato per affrontare minacce moderne con caratteristiche come interoperabilità, manovrabilità e precisione. Con due prototipi già in fase di test e consegne previste per il 2027, l’Esercito Italiano prevede di acquisire 48 unità del Fenice, che si posiziona come un’offerta competitiva anche per il mercato internazionale in un contesto europeo che cerca maggiore autonomia difensiva.
su aviationweek.com

Contributo industriale. Il nuovo elicottero da guerra Leonardo AH-249A Fenice, svelato al salone Eurosatory di Parigi, è progettato per sostituire i vecchi mezzi della Difesa italiana e mira al mercato internazionale, con consegne previste dal 2027. Prodotto nello stabilimento Leonardo Elicotteri di Brindisi, ma utilizzando competenze industriali e tecnologiche tra cui quelle degli stabilimenti lombardi di Cascina Costa (sede centrale della divisione elicotteri), Vergiate (principale linea assemblaggio elicotteri) e Sesto Calende (Training Academy e Hub servizi assistenza) il Fenice integra tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, connettività multi-dominio, protezione cyber e sistemi di pilotaggio remoto, ed è pensato per rimanere operativo per i prossimi trent’anni. Oltre alle capacità offensive, l’elicottero vanta sistemi di autoprotezione all’avanguardia, blindature, serbatoi resistenti e una ridotta visibilità ai radar, posizionandosi come un prodotto di punta dell’industria della Difesa italiana.
su repubblica.it, su prealpina e su theaviationist.com

Docuserie. In onda su Rai 2 la seconda puntata “Piloti Caccia – International Flight Training School”, docuserie in quattro puntate prodotta da Panamafilm, in collaborazione con Aeronautica Militare, Leonardo, Difesa Servizi e con il contributo di CAE Defense & Security per la regia di Annalisa Mutariello. La serie racconta un anno di vita all’interno della scuola di addestramento avanzato al volo nella base militare di Decimomannu, punto di riferimento in Europa e nel mondo per l’addestramento avanzato dei piloti destinati ai caccia di nuova generazione.
su raidue

Campioni Europei. Città metropolitana di Roma Capitale e Leonardo campioni europei nella formazione. 11 progetto Operatore informatico in ambiente Cyber security di Palazzo Valentini e Leonardo, è stato giudicato dalla Commissione europea tra i migliori del 2024 in Europa. Un riconoscimento in cui istituzioni dei singoli paesi responsabili della formazione, esperti relatori e realtà interessate alle strategie per sopperire la carenza di manodopera, si sono confrontati su come liberare il potenziale non sfruttato dell’apprendistato. «Il riconoscimento da Bruxelles, insieme al risultati sul territorio, dimostra che affrontare la transizione digitale diffondendo le competenze del futuro al fianco di scuole e istituzioni è la strada giusta da seguire – sottolinea Assunta Galasso, Learning ,& People Development, Leonardo – grazie all’alleanza europea per l’apprendistato di cui siamo entrati a far parte, continueremo a dare il nostro contributo alla costruzione delle best practice anche in Europa».
Moira Di Mario su Messaggero Ostia

Fincantieri. L’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, ha chiarito che la scelta del nuovo presidente del colosso della cantieristica, dopo la morte del generale Claudio Graziano, è di competenza della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e delle autorità governative, essendo Fincantieri un’azienda strategica per la difesa nazionale. Nel frattempo, il consiglio di amministrazione ha riassegnato le deleghe del presidente a Folgiero, garantendo la gestione delle attività aziendali. La ricerca del nuovo presidente è in corso, con l’obiettivo di trovare una figura istituzionale di rilievo internazionale, e si prevede una nomina prima della pausa estiva, nonostante il mandato attuale del consiglio scada nella prossima primavera.
Andrea Deugeni su Mf

Boeing. Senatori statunitensi hanno interrogato il CEO di Boeing, Dave Calhoun, sulle mancanze della compagnia in termini di sicurezza e sul trattamento dei whistleblower, evidenziando una cultura aziendale che scoraggia la segnalazione di problemi. La sottocommissione permanente del Senato indaga su Boeing a seguito di incidenti, inclusi i due disastri del 737 Max e un problema in volo su un jet Alaska Airlines, mentre i familiari delle vittime hanno manifestato durante l’udienza. Calhoun ha ammesso le carenze nella cultura aziendale e promesso miglioramenti, ma i senatori rimangono scettici, citando somiglianze tra le recenti promesse di Boeing e gli impegni presi in un accordo del 2015, mentre continuano le indagini federali sulla sicurezza e la qualità dei processi produttivi dell’azienda.
Claire Bushey su Financial Times

Bollino blu. Il governo italiano sta introducendo una nuova legislazione che richiede l’obbligo di assicurazione e un sistema di autorizzazione per le attività spaziali, mirando a colmare una lacuna normativa e allinearsi a standard internazionali, con sanzioni severe per la mancata conformità. Le aziende operanti nello spazio dovranno garantire una copertura assicurativa fino a 100 milioni di euro per sinistro e saranno soggette a un processo di autorizzazione che può durare fino a 120 giorni, gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il disegno di legge prevede anche la creazione di un Fondo per l’economia dello spazio con 295 milioni di euro e misure per promuovere l’innovazione e la partecipazione delle PMI e delle startup nel settore spaziale.
Carmine Fotina su Sole 24 Ore

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Troppo deficit per sette. La Commissione europea ha ripreso l’applicazione delle regole di bilancio, giudicando necessaria l’apertura di una procedura per deficit eccessivo per sette Paesi, tra cui Italia e Francia, dopo la sospensione dovuta alla pandemia di COVID-19. A differenza del passato, la Commissione non ha ancora specificato le correzioni di bilancio richieste, ma raccomanda che la crescita della spesa netta nel 2025 sia in linea con l’aggiustamento richiesto dal nuovo quadro di governo economico. Paolo Gentiloni, Commissario agli Affari economici, si è detto fiducioso nella negoziazione di un percorso di aggiustamento con i vari governi nazionali, anche alla luce delle prossime elezioni in Francia, mentre la Commissione ha revocato la procedura per deficit eccessivo alla Spagna, riconoscendo miglioramenti in diversi Paesi.
Beda Romano su Sole 24 Ore

Tutto previsto. La procedura di infrazione era “ampiamente prevista” e coerente con le misure eccezionali che hanno portato il deficit italiano al 7,4%. Giorgetti sottolinea l’impegno del governo verso una finanza pubblica responsabile e sostenibile, annunciando la fine delle manovre in deficit e la conferma del taglio del cuneo fiscale. Il ministro critica il modello “Lsd” (lassismo, sussidi, debito) e prevede un rientro del disavanzo nel pacchetto di autunno del semestre europeo, pur dovendo trovare circa 20 miliardi per la legge di Bilancio senza ricorrere a nuove misure in deficit.
Andrea Ducci su Corriere della Sera

Risanamento senza austerità. Il Commissario UE all’Economia Paolo Gentiloni ha dichiarato che grazie al nuovo Patto di stabilità, l’Italia potrà risanare i suoi conti senza ricorrere all’austerità, trovando un equilibrio tra aggiustamento di bilancio e investimenti per la crescita. La Commissione Europea ha avviato procedure per deficit eccessivo nei confronti di 7 Paesi, inclusa l’Italia, ma le raccomandazioni sul risanamento arriveranno solo tra ottobre e novembre, con un approccio più graduale rispetto al passato. Gentiloni sottolinea l’importanza di politiche che promuovano la crescita e sostengano le entrate pubbliche, evidenziando che l’Italia è sulla strada giusta con il Next Generation EU, nonostante alcuni ritardi nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Gabriele Rosana su Messaggero

Ripensare gli sgravi. Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), suggerisce che l’Italia potrebbe aver bisogno di misure strutturali da 10-12 miliardi l’anno per sette anni per mantenere il debito su un percorso discendente dopo il 2025, nonostante le tendenze automatiche della finanza pubblica siano già in linea con l’aggiustamento richiesto. Cavallari evidenzia la necessità di riconsiderare gli sgravi fiscali, come la decontribuzione, per evitare distorsioni e inefficienze, e suggerisce che l’aumento delle retribuzioni potrebbe essere meglio gestito attraverso i rinnovi contrattuali piuttosto che con misure che gravano sui conti pubblici. Infine, sottolinea l’importanza di politiche salariali che incentivino i giovani talenti a rimanere in Italia, in un contesto in cui il governo deve trovare coperture strutturali per le misure una tantum e affrontare le esigenze di spesa sanitaria e rinnovi contrattuali nel settore pubblico.
Federico Fubini su Corriere della Sera

I danni dell’inflazione. L’inflazione del biennio 2022-23 ha vanificato i benefici derivanti da dieci anni di riduzioni delle aliquote IRPEF, aumentando di fatto il carico fiscale sui redditi dei lavoratori e dei pensionati rispetto al 2014. Il rapporto dell’Ufficio parlamentare di bilancio mostra che, nonostante gli sgravi fiscali, l’inflazione ha ridotto il reddito disponibile, con un impatto particolarmente negativo per chi si trova vicino al limite di reddito dove termina la decontribuzione. L’UPB suggerisce la necessità di correttivi per evitare distorsioni, mentre la Flat Tax per gli autonomi, pur essendo controversa, sembra godere di un’apprezzamento tale da rendere improbabile una sua revisione.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore

Post Covid. Dopo la pandemia, l’economia degli Stati Uniti è cresciuta più del doppio rispetto a quella dell’area euro, con un incremento del PIL reale dell’8% contro il 3% europeo, principalmente a causa di consumi privati più forti negli USA. Fattori come un minor ricorso al risparmio in eccesso, stimoli fiscali più ampi e l’impatto della guerra in Ucraina hanno accentuato il divario di crescita. Nonostante ciò, le proiezioni indicano una possibile riduzione di questo divario nei prossimi anni, con un’accelerazione della crescita nell’area euro trainata da consumi relativamente più robusti.
Isabella Bufacchi su Sole 24 Ore

Troppi poveri, errore abolire il Reddito di Cittadinanza. La povertà in Italia ha raggiunto livelli record nel 2023, con 5,8 milioni di persone in condizioni di bisogno assoluto, secondo un report della Caritas che critica l’abolizione del Reddito di cittadinanza e le nuove misure adottate dal governo Meloni. Le richieste di aiuto sono aumentate del 5% in un anno e del 41% dal 2019, con un incremento significativo di anziani, famiglie e persone senza dimora che si rivolgono ai centri di ascolto della Caritas. La Caritas sottolinea l’inefficacia del Reddito di cittadinanza nel raggiungere i più poveri e chiede al governo di correggere le storture delle nuove misure di sostegno prima che la situazione peggiori ulteriormente.
Valentina Conte su Repubblica

Allarme dei giganti dell’IA. La Cina intensifica lo spionaggio industriale mirando alle aziende di Silicon Valley per recuperare il divario con gli Stati Uniti nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, sfruttando la loro minore attenzione alle minacce rispetto agli apparati militari. Il successo di ChatGPT ha evidenziato la leadership americana nell’IA, mentre l’amministrazione Biden limita le esportazioni tecnologiche e rafforza la produzione interna, spingendo la Cina a intensificare le attività di spionaggio. In risposta, aziende come Google e OpenAI rafforzano le loro difese, e la società di venture capital Sequoia esorta le startup a fare altrettanto, con l’aiuto di consulenti specializzati per contrastare l’offensiva cinese.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Nozze a novembre. Ita Airways e Lufthansa hanno tempo fino a novembre per individuare due concorrenti che opereranno su quattro rotte Italia-Nord America, per garantire la concorrenza dopo la loro fusione, con la possibilità di una breve proroga. Un monitoraggio sarà effettuato da un trustee per assicurare il rispetto degli accordi, mentre l’Antitrust ha già ricevuto il pacchetto definitivo di rimedi proposto dalle compagnie. Le nuove rotte dovranno offrire collegamenti con scalo non più lunghi di tre ore rispetto ai voli diretti e con un tempo massimo di attesa di due ore, senza che Ita alimenti entrambe le opzioni, per evitare una dipendenza dal vettore in fusione.
Leonard Berberi su Corriere della Sera

Tedeschi convinti. Lufthansa ha preparato un dettagliato piano per convincere azionisti e investitori tedeschi dei benefici del merger con Ita Airways, evidenziando le opportunità di crescita sul mercato italiano e un impatto finanziario limitato, senza consolidamento né impatto sul rating. Il via libera da parte dell’Antitrust UE per l’acquisizione del 41% di Ita da parte di Lufthansa è imminente, con l’azienda tedesca che avrà il controllo operativo e nominerà l’amministratore delegato. Il piano sottolinea anche i benefici per Ita, che potrà sfruttare le sinergie e il potenziale di crescita derivanti dall’appartenenza a un grande gruppo come Lufthansa.
Angela Zoppo su Mf

Stellantis punta sull’elettrico. John Elkann, presidente di Exor, ha delineato gli ultimi 25 anni del gruppo, suddividendoli in tre decadi: sopravvivenza, stabilizzazione e crescita, con l’attuale enfasi sulla crescita e l’espansione nel settore dell’elettrico, come dimostra l’acquisizione del marchio cinese Leapmotor. Durante un podcast con Norges Bank, Elkann ha discusso temi come la competitività di Stellantis nell’elettrico, la gestione delle retribuzioni e l’importanza delle batterie, oltre a condividere aneddoti personali e professionali, inclusi i suoi rapporti con Sergio Marchionne e Warren Buffett. Ha inoltre toccato temi familiari e di brand, evidenziando il legame storico con la Juventus e la visione futura della Ferrari nel contesto dell’elettrificazione, sottolineando il valore delle aziende a controllo familiare per la loro stabilità e visione a lungo termine.
Paolo Griseri su Stampa

Ritorsione al 25%. I costruttori di auto cinesi hanno suggerito al governo di Pechino di imporre dazi fino al 25% sulle importazioni di auto a benzina e diesel di grossa cilindrata dall’Europa, come ritorsione ai recenti dazi europei sui veicoli elettrici cinesi. La proposta, trapelata attraverso il Global Times, potrebbe essere un segnale che la Cina sta considerando contromisure o vuole spingere l’UE a negoziare, mentre la Commissione UE sta valutando la situazione per trovare una soluzione bilaterale. Se attuati, questi dazi colpirebbero duramente l’industria automobilistica europea, in particolare i produttori tedeschi, in un momento in cui già affrontano la costosa transizione verso la mobilità elettrica.
Francesco Bertolino su Corriere della Sera

Motore. L’industria agroalimentare italiana, nonostante le sfide del 2023, ha registrato una crescita del 10% raggiungendo i 56 miliardi di euro, con investimenti significativi in ricerca e sviluppo. Unionfood, che rappresenta aziende come Barilla e Lavazza, acquista il 70% delle materie prime nazionali e punta sull’export come leva strategica, mirando a espandere la presenza del Made in Italy sui mercati internazionali. L’innovazione è centrale per il settore, con un investimento del 5% in filiere e processi sostenibili e l’adozione di intelligenza artificiale, oltre a collaborazioni con istituti accademici per affrontare le sfide future e mantenere alta la qualità dei prodotti italiani.
Emily Capozucca su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Avanti senza Italia e Ungheria. Il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz sono pronti a proporre un voto a maggioranza qualificata per superare l’opposizione di alcuni paesi, come Italia e Ungheria, nella nomina dei top jobs europei. Mentre Macron affronta sfide politiche in Francia e cerca di mantenere influenza a livello europeo, Scholz è alle prese con tensioni interne al suo governo e la necessità di una rapida soluzione per le nomine UE. La strategia di formare una maggioranza che escluda gli estremisti e sostenga Ursula von der Leyen come Presidente della Commissione Europea sta creando divisioni anche all’interno del Partito Popolare Europeo, con opinioni contrastanti tra i leader tedeschi e altri membri del partito.
Tonia Mastrobuoni su Repubblica

Conservatori terza forza. I Conservatori e Riformisti Europei (ECR) sono diventati il terzo gruppo più grande al Parlamento europeo, superando i Liberali di Renew Europe, raggiungendo 83 seggi. Il gruppo ECR ha accolto nuovi membri da vari paesi e ha confermato Carlo Fidanza come capodelegazione per Fratelli d’Italia, mentre Renew Europe cerca di rafforzarsi negoziando nuovi ingressi. Nonostante la crescita dell’ECR, il Partito Popolare Europeo (PPE) rimane la maggioranza e non è intenzionato a includere i Verdi nella coalizione, mentre i negoziati per i top job dell’UE continuano, con il PPE che rivendica la presidenza della Commissione e altre posizioni chiave.
Francesca Basso su Corriere della Sera

Voto a Ursula non scontato. Il sostegno di Giorgia Meloni e del gruppo ECR alla rielezione di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea non è più garantito, in seguito alle critiche mosse da Meloni sul metodo di trattativa dei partiti Popolari, Socialisti e Liberali. Il governo italiano, valutando il proprio peso e le dinamiche politiche europee, ritiene che anche senza supportare von der Leyen, l’Italia otterrebbe comunque un ruolo significativo nella Commissione. Infine, Meloni ritiene improbabile un’alleanza tra i due principali gruppi di destra europei, puntando sulla diversificazione per indebolire il PPE, mentre l’ECR ha guadagnato posizioni diventando il terzo gruppo nel Parlamento UE.
Marco Galluzzo su Corriere della Sera

Una guerra che difende l’Ue da Hamas. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu descrive il conflitto a Gaza come una “guerra di civiltà” che difende anche l’Europa dalle minacce di Hamas e dell’Iran, sostenendo che lo Stato palestinese non esiste e che Israele deve mantenere il controllo sulla sicurezza in Giudea e Samaria per prevenire l’espansione iraniana. Netanyahu respinge le accuse della Corte penale internazionale (CPI) di affamare i palestinesi e di mirare intenzionalmente ai civili, affermando che Israele si sforza di limitare le vittime civili e che le accuse alimentano l’antisemitismo globale. Inoltre, Netanyahu vede la coabitazione futura tra ebrei e arabi in Israele, Cisgiordania e Gaza come possibile solo se i palestinesi avranno l’autogoverno senza la capacità di minacciare Israele, mentre affronta anche la minaccia iraniana e le dinamiche regionali, incluso il rapporto con l’Arabia Saudita.
Renaud Girard su Repubblica

Nessun luogo israeliano sarà al sicuro. Il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha aumentato la tensione con Israele minacciando una “guerra senza limiti” e avvisando che nessun luogo israeliano sarà al sicuro, estendendo l’avvertimento anche a Cipro affinché non supporti ulteriormente lo Stato ebraico. Mentre gli scontri tra Libano e Israele continuano con un’intensa attività di missili e droni, gli Stati Uniti cercano di mediare senza successo, con Israele che prepara piani offensivi e Hezbollah che mostra la sua capacità di sorveglianza con un video di strutture strategiche israeliane. Nasrallah enfatizza la preparazione per un conflitto totale, suggerendo un cambiamento radicale nella situazione mediterranea e implicando un possibile coinvolgimento di Cipro se continuerà a collaborare con Israele.
Francesco Battistini su Corriere della Sera

Mutua assistenza. Il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un hanno siglato una partnership strategica per rafforzare i legami commerciali e militari tra Russia e Corea del Nord, impegnandosi a collaborare contro le sanzioni internazionali. Putin ha annunciato che la nuova alleanza include una clausola di mutua assistenza in caso di aggressione contro uno dei firmatari e ha suggerito la possibilità di sviluppare una cooperazione tecnico-militare, invitando l’ONU a terminare il regime di sanzioni contro la Corea del Nord. Durante la visita di Putin a Pyongyang, la prima in oltre vent’anni, i due leader hanno scambiato regali e Kim ha ribadito il sostegno incondizionato della Corea del Nord alla Russia, mentre crescono le preoccupazioni internazionali per il possibile supporto russo ai programmi nucleari e missilistici nordcoreani.
Max Seddon su Financial Times

Addestramento sugli F-16 rinviato. Gli Stati Uniti hanno ritardato l’invio di caccia F-16 all’Ucraina e l’addestramento dei piloti ucraini, con l’accusa da parte di Oleksandra Ustinova, leader del partito di opposizione ucraino Holos, che gli USA stiano addestrando meno piloti rispetto al numero di velivoli promessi, adducendo ragioni politiche per non accelerare la difesa ucraina. La Germania, alleata dell’Ucraina, sta affrontando problemi interni dovuti all’accoglienza di quasi 1,3 milioni di rifugiati ucraini, con pressioni politiche per ridurre i sussidi e suggerimenti di negare il reddito di cittadinanza agli uomini ucraini in età da servizio militare. La situazione è ulteriormente complicata dal sostegno diplomatico di Putin da parte del leader nordcoreano Kim Jong-un, con un accordo di mutua assistenza in caso di aggressione esterna.
Sabrina Provenzani su Il Fatto Quotidiano

Biden e Xi sempre più distanti. Il G7 ha espresso una posizione ferma nei confronti della Cina, segnalando un rapporto tra Washington e Pechino sempre più orientato verso la rivalità, con particolare attenzione alla politica egemonica di Xi Jinping. Le tensioni tra USA e Cina si estendono su vari fronti, inclusa la questione tibetana e le dispute nel Pacifico, come l’incidente navale con le Filippine e le tensioni su Taiwan, con gli Stati Uniti pronti a difendere gli alleati. La crescente irritazione degli USA verso la Cina si manifesta anche nella critica al sostegno ambiguo a Mosca e nella minaccia di sanzioni contro entità cinesi che violano le sanzioni imposte alla Russia, con la Nato che, nonostante la sua natura atlantica, non ignorerà la questione cinese nelle sue prossime discussioni.
Alberto Simoni su Stampa

Fronte tibetano. Nancy Pelosi, insieme ad altri membri del Congresso degli Stati Uniti, ha visitato il Dalai Lama a Dharamsala, vicino al confine conteso tra India e Cina, riaccendendo le tensioni con Pechino che considera il Tibet parte integrante della Cina e vede la visita come un sostegno all’indipendentismo tibetano. La Cina ha reagito con indignazione, richiamando gli Stati Uniti al rispetto degli impegni assunti sulle questioni relative allo Xizang (Tibet in mandarino), mentre Pelosi ha ribadito il sostegno americano al Tibet. La visita si inserisce in un contesto di crescente pressione internazionale sulla Cina per i diritti umani e la questione tibetana, con una nuova legge americana che mira a contrastare la disinformazione cinese sul Tibet e potenziali nuove frizioni sulla successione del Dalai Lama.
Lorenzo Lamperti su Stampa

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Ci saranno sorprese. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista con il direttore Alessandro Sallusti, ha discusso del futuro dell’Italia e dell’Europa, rivendicando il successo del G7 e annunciando sorprese nelle trattative in UE. Ha inoltre delineato le priorità del suo governo, come la riforma fiscale e la lotta all’immigrazione illegale, e ha espresso orgoglio per il G7 in Puglia, sottolineando l’importanza dell’identità italiana e delle riforme in atto.
Alessandro Sallusti su Giornale

Si all’autonomia. La Camera dei Deputati ha approvato la legge sull’Autonomia differenziata con 172 voti a favore, 99 contrari e un astenuto, tra le celebrazioni delle regioni del Nord e le proteste delle opposizioni che hanno sventolato la Costituzione e il Tricolore. Il provvedimento, fortemente voluto dalla Lega e firmato dal ministro Roberto Calderoli, ha suscitato critiche dai governatori del Sud e dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), mentre l’Europa ha avviato una procedura contro l’Italia per il deficit eccessivo. Le opposizioni considerano l’opzione di un referendum abrogativo, mentre la Lega festeggia e Forza Italia esprime perplessità, segnalando frizioni all’interno della maggioranza.
Adriana Logroscino su Corriere della Sera

Referendum. Le opposizioni italiane, guidate dal Partito Democratico e unite da diverse fazioni politiche, hanno annunciato la raccolta firme per un referendum abrogativo contro la riforma dell’Autonomia differenziata, ritenuta divisiva per il paese. Matteo Renzi di Italia Viva e altri leader politici, inclusi Giuseppe Conte del Movimento Cinque Stelle e Elly Schlein del Partito Democratico, hanno espresso forte opposizione alla riforma, promettendo di combatterla sia in Parlamento che nelle piazze. Alcuni partiti, come +Europa, chiedono l’accessibilità alla piattaforma per la raccolta firme digitali, mentre Alleanza Verdi-Sinistra e Azione si uniscono alla battaglia referendaria, enfatizzando la difesa della Costituzione e la necessità di contrastare l’estrema destra.
Alessandra Arachi su Corriere della Sera

Piano carceri. Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha presentato un piano per le carceri e il processo civile in linea con il PNRR, che include modifiche alla liberazione anticipata e misure per ridurre il sovraffollamento carcerario. Nordio sottolinea l’indipendenza della magistratura e l’autonomia del pubblico ministero, nonostante le preoccupazioni sulla sua possibile influenza dall’esecutivo, e promette di riconoscere costituzionalmente il ruolo dell’avvocatura. Il decreto legge proposto mira a migliorare la situazione delle carceri con risorse aggiuntive, nuove costruzioni, semplificazione delle procedure di liberazione anticipata e misure alternative per i detenuti, oltre a interventi per prevenire i suicidi in carcere e a riforme per accelerare i concorsi di magistratura.
Giovanni Negri su Sole 24 Ore

In ritardo. Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, esperti di criminalità organizzata, evidenziano come le mafie, in particolare la ‘ndrangheta, sfruttino il dark web e le nuove tecnologie per condurre attività illecite, come il traffico di droga, e come il governo sia in ritardo nel contrasto a questi fenomeni. Criticano la mancanza di risorse e di aggiornamenti normativi adeguati, nonché la carenza di professionalità specifiche, come ingegneri informatici e hacker, necessarie per affrontare le sfide poste dalla criminalità cibernetica. Gratteri e Nicaso sottolineano l’urgenza di un intervento governativo più efficace e di un aggiornamento delle strategie investigative per non rimanere indietro rispetto alle mafie sempre più ibride e tecnologicamente avanzate.
Maddalena Oliva su Il Fatto Quotidiano

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