Rassegna stampa 20 luglio

SICUREZZA

Rapidamente. Leonardo nutre grandi progetti con il suo nuovo partner Rheinmetall e, come annunciato dall’amministratore delegato Roberto Cingolani, entro la fine di settembre vuole concludere l’accordo per la creazione di una joint venture dedicata alla costruzione di carri armati. Inizialmente Leonardo prevedeva una collaborazione con il rivale KNDS, ma adesso il piano è stato accantonato soprattutto perchè, secondo lo stesso Leonardo, il gruppo franco-tedesco voleva relegarlo a un ruolo subordinato. Con Rheinmetall, invece, Leonardo sta lavorando a una ripartizione equa dei compiti. Tra l’altro le due aziende hanno sinergie e attività complementari che ne rendono la collaborazione molto più sensata.
Christian Schubert su Frankfurter Allgemeine

Certificazione. Leonardo, azienda operante nel settore delle tecnologie per la sicurezza globale, ha ottenuto il rinnovo della Certificazione del Sistema Anticorruzione da parte di RINA, affermando il suo impegno nella lotta contro la corruzione e il bribery. Questo riconoscimento conferma l’efficacia delle misure adottate dall’azienda per prevenire i rischi di condotte corruttive. Le verifiche di RINA hanno dimostrato la conformità dei processi di Leonardo ai rigidi standard del sistema di controllo interno nazionale contro la corruzione.
su Sole 24 Ore su Corriere della Sera su Italia Oggi su Milano Finanza e su Libero

L’aereo più grande del mondo. Leonardo, insieme a Aemnova e AFuzion, è tra i protagonisti di un’importante collaborazione con Radia per sviluppare il WindRunner, il velivolo più grande del mondo, destinato al trasporto di pale eoliche di grandi dimensioni. Questo progetto mira a rivoluzionare il settore dell’energia eolica, contribuendo significativamente agli obiettivi climatici globali. Leonardo apporterà la sua esperienza nella progettazione aerostrutturale, mentre il mercato dell’energia eolica onshore è previsto crescere fino a 10.000 miliardi di dollari entro il 2050. Inoltre, Leonardo ha recentemente rinnovato la Certificazione del sistema anticomuzione con Rina, un passo che rafforza il suo impegno per una condotta commerciale responsabile e trasparente, essenziale per la reputazione aziendale.
su Libero Quotidiano

Aernnova con Radia. Radia, gruppo con sede in Colorado (USA), e Aernnova collaborano al progetto dell’aereo più grande del mondo, progettato per trasportare grandi pale eoliche. L’azienda di Alava progetterà l’ala e i supporti di collegamento (piloni, nel gergo del settore) dei motori Windrunner, un dispositivo che trasporterà pale eoliche terrestri giganti, lunghe più di cento metri. Questo contratto posiziona Aernnova “come leader” in questo progetto, secondo il suo CEO, Ricardo Chocarro. L’aereo rafforzerà l’impatto dell’industria aerospaziale sul cambiamento climatico, ha affermato Mark Lundstrom, CEO di Radia. Inoltre, consentirà la diversificazione nel settore energetico, sfruttando “un’enorme opportunità di mercato”.
su Expansión Fin de Semana

WindRunner. Tre importanti aziende aerospaziali, Aernnova, Leonardo e ATuzion, hanno stabilito una collaborazione con Radia per la costruzione di WindRunner, che aspira a diventare il velivolo più grande del mondo. Il progetto WindRunner è stato ideato da Radia con lo scopo specifico di trasportare le dimensioni massicce delle pale delle turbine eoliche. La compagnia italiana Leonardo avrà il compito di fornire l’expertise tecnica necessaria per la progettazione della fusoliera di questo ambizioso aeromobile
su Giornale e su Carlino

A Grottaglie i tecnici del futuro. Il Politecnico di Bari, in collaborazione con l’Università del Salento e il gruppo industriale Leonardo, ha lanciato un nuovo percorso di alta formazione per formare i futuri tecnici a Grottaglie. Il programma, rivolto a laureati in materie STEM, inizierà a ottobre e vedrà circa 20 studenti impegnati in un curriculum interdisciplinare che integra ricerca avanzata e applicazioni industriali. L’Aerotech Academy, già sperimentata con successo in Campania, vanta un elevato tasso di placement, con il 95% dei partecipanti delle edizioni precedenti assunti da Leonardo. Il corso si concentrerà su ingegneria dei materiali, design strutturale aeronautico e spaziale, e rivoluzione digitale, inclusa l’AI per la manifattura. Infine, l’Academy di Grottaglie si unirà alla rete dei Leonardo Labs, contribuendo a ricerca e sviluppo tecnologico.
Dario Benedetto su Gazzetta del Mezzogiorno

Aerotech Academy. Leonardo, azienda leader nel settore aerospaziale e difesa, in collaborazione con il Politecnico di Bari e l’Università del Salento, ha lanciato la nuova Aerotech Academy in Puglia per l’anno accademico 2024-2025. Il programma di alta formazione si terrà nello stabilimento di Grottaglie e accoglierà circa 20 laureati STEM, italiani o stranieri, a partire da ottobre. Il percorso interdisciplinare coniuga ricerca avanzata e applicazioni industriali, mirando a creare sinergie tra università e impresa per sviluppare competenze chiave. L’iniziativa, già avviata con successo in Campania, si concentra su tecnologie core aerostrutturali e automazione, Industria 4.0 e Intelligenza Artificiale, con un alto tasso di inserimento lavorativo dei partecipanti presso Leonardo
su Repubblica Bari e su Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia

Atr 72-600 versione cargo. ACIA Aero Leasing inizierà ad agosto la conversione del suo primo ATR 72-600 in un cargo con un ampio portellone di carico presso Empire Aerospace in Idaho, un progetto inizialmente previsto per il 2022 ma ritardato a causa dell’elevata domanda del mercato passeggeri. L’aereo, vecchio di quasi dieci anni e precedentemente operato da Tsaradia di Air Madagascar, è il primo di cinque aerei di questo tipo che ACIA ha in programma di convertire, con il completamento previsto per l’inizio del 2025. L’amministratore delegato Mick Mooney cita la forte domanda della piattaforma ATR 72 per l’efficienza dei consumi. ACIA, attraverso IPR Conversions, detiene i diritti di conversione e ha convertito attivamente gli ATR, con otto ATR 72 cargo consegnati negli ultimi 18 mesi. L’azienda sta inoltre esplorando nuove opportunità di mercato, in particolare nella regione Asia-Pacifico, e ha recentemente consegnato ATR cargo a compagnie aeree in Tailandia e Australia.
su aviationweek.com

Rivoluzione*.* L’Airbus A321XLR, con una autonomia di oltre 11 ore senza scalo, promette di rivoluzionare il mercato degli aerei a lungo raggio grazie alla sua flessibilità e al suo design innovativo. Con 550 ordini da più di 24 compagnie aeree, rappresenta il 10% degli ordini totali dell’A321, che conta circa 5000 aerei da consegnare. Questo modello, più economico e con costi di esercizio ridotti rispetto ai tradizionali long-haul, si adatta sia alle compagnie low cost sia alle maggiori compagnie aeree, potendo essere utilizzato anche su rotte medio-corto raggio. La sua certificazione, attesa e ottenuta dopo un processo di verifica rafforzato in seguito alla crisi del Boeing 737 Max, gli permette di entrare in servizio senza concorrenza diretta, dato il ritiro di Boeing dallo sviluppo di un aereo simile.
Véronique Guillermard su Figaro

Boeing. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato progressi significativi nel raggiungere un accordo di patteggiamento con Boeing, relativo alle accuse di frode penale legate ai disastri dei 737 Max. Sebbene Boeing si fosse dichiarata colpevole all’inizio di luglio, l’accordo finale richiede ulteriori lavori per definire i dettagli. Inizialmente, si prevedeva di depositare i termini dell’accordo in tribunale il giorno precedente, ma i ritardi hanno fatto slittare la presentazione all’accordo alla corte federale del Texas alla prossima settimana. Il governo prevede di poter presentare l’accordo di patteggiamento il 24 luglio 2024, continuando a lavorare per finalizzare il caso in quella data
su Italia Oggi

Incarico alla Spagna. Il governo italiano ha espresso disappunto per la scelta del segretario generale uscente della NATO, Jens Stoltenberg, di nominare lo spagnolo Javier Colomina come rappresentante speciale per i Paesi del fianco Sud, un incarico per il quale l’Italia si era ufficialmente candidata. Questa decisione è stata interpretata da alcuni come un segno dell’isolamento internazionale dell’Italia, conseguenza delle posizioni assunte dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che aveva votato contro la riconferma di Ursula von der Leyen. Tuttavia, il governo italiano, con Meloni in testa, rimane convinto che l’Italia otterrà un Commissario europeo con un portafoglio di peso. Nel frattempo, si discute la possibile nomina di Raffaele Fitto come Commissario al Bilancio con delega al Pnrr, nonostante le richieste di parità di genere nella Commissione. Lunedì Meloni incontrerà il neopresidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, per discutere ulteriormente delle relazioni con l’UE.
Barbara Fiammeri su Sole 24 Ore

Uno spagnolo al fianco Sud. Dopo il rifiuto di Ursula von der Leyen per la presidenza della Commissione europea, l’Italia ha ricevuto un ulteriore “schiaffo” dalla NATO, che ha nominato lo spagnolo Javier Colomina come rappresentante speciale per i Paesi del Mediterraneo meridionale, nonostante l’Italia avesse avanzato la propria candidatura. La decisione ha suscitato l’irritazione della premier Giorgia Meloni, che aveva ottenuto rassicurazioni durante il vertice NATO a Washington. Il governo italiano ha contestato diverse nomine NATO, percepite come bypass delle procedure normali. Questi eventi hanno sollevato dubbi sulla credibilità internazionale dell’Italia e sulla possibilità che Meloni possa avvicinarsi alla politica estera di Trump, in contrasto con l’attuale orientamento atlantista.
Claudio Tito su Repubblica

Tentazione. Nella trattativa per il commissario UE italiano, il Premier Giorgia Meloni valuta due opzioni: un portafoglio di peso come Coesione e Pnrr o un incarico che comprenda immigrazione ed energia. Il centrodestra a Bruxelles si prepara a un’opposizione flessibile, pronta a supportare singoli provvedimenti. Meloni è convinta che il Parlamento europeo si orienterà a destra, e Fratelli d’Italia mira a fare la differenza senza strappi o mosse azzardate. La nomina dei commissari europei è un punto cruciale, con Meloni che preferisce un ruolo di primo piano indipendentemente dalla visibilità del portafoglio. Raffaele Fitto è considerato una carta vincente per la nomina, mentre c’è cautela verso una possibile delega al Mediterraneo, nonostante l’opportunità che rappresenterebbe per l’Italia. Nel contesto nazionale, Salvini cerca nuovi terreni di scontro dopo essere stato mediaticamente depotenziato dal rifiuto di FdI a Ursula von der Leyen.
Francesco Malfetano su Messaggero

Politica in down. Il panorama politico italiano è caratterizzato da una serie di eventi che riflettono incertezze e cambiamenti strategici. La politica italiana sta vivendo un periodo di delusione e isolamento in Europa, con il comando NATO Sud assegnato alla Spagna anziché all’Italia. Nel Partito Democratico (PD), i riformisti hanno sorpreso votando in linea con figure come Marine Le Pen a Bruxelles, mentre Matteo Renzi si è allontanato dal centro, causando malcontento tra i suoi sostenitori. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, è stata criticata per la sua indecisione e per la perdita di influenza in Europa, dove il gruppo ECR ha perso membri e la maggioranza si è allargata ai Verdi. Infine, Renzi ha annunciato che Italia Viva supporterà il PD, una mossa che ha suscitato sorpresa e dissenso tra i militanti. Nel frattempo, l’ex primo ministro Giuseppe Conte ha criticato Renzi per la sua mancanza di serietà in politica
Aldo Torchiaro su Riformista

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Guasto globale. Un massiccio guasto informatico globale ha causato gravi interruzioni in vari settori, tra cui viaggi aerei, servizi finanziari e media, a seguito di un aggiornamento di sicurezza della CrowdStrike che ha causato problemi ai sistemi Windows di Microsoft. Il malfunzionamento ha portato alla cancellazione di migliaia di voli, al rinvio di interventi ospedalieri e all’interruzione di alcuni canali televisivi, con lavoratori e aziende in tutto il mondo impossibilitati ad accedere ai propri computer. Anche se alcuni servizi hanno iniziato a riprendersi dopo più di 12 ore, la portata del guasto suggerisce che potrebbero essere necessari giorni affinché tutti gli utenti Windows si riprendano. Esperti del settore hanno definito l’evento come il più grande guasto IT della storia, mentre CrowdStrike e Microsoft hanno confermato il problema e lavorano alla risoluzione
su Financial Times

Il venerdì nero della tecnologia. Un disastroso aggiornamento informatico di CrowdStrike per Microsoft Windows ha causato un crash digitale globale, colpendo milioni di computer e causando enormi disagi in vari settori come trasporti, finanza e sanità. Il venerdì nero ha visto aeroporti in tilt, voli cancellati, interventi chirurgici rimandati e problemi nelle contrattazioni finanziarie. CrowdStrike e Microsoft hanno lavorato per risolvere il problema, ma il ripristino completo dei sistemi potrebbe richiedere giorni. Nonostante le iniziali preoccupazioni, l’incidente non è stato causato da un attacco informatico, ma da un errore tecnico durante l’aggiornamento del software di sicurezza.
Biagio Simonetta su Sole 24 Ore

Tracollo a Wall Street. CrowdStrike, azienda leader nel settore della cybersicurezza, ha subito un tracollo al Nasdaq, perdendo fino al 15% in seguito a problemi causati da un aggiornamento del suo prodotto di sicurezza su Windows. Questo calo contrasta con i guadagni di altre società di cybersecurity come Palo Alto Network e Cloudflare. CrowdStrike si è specializzata nella sicurezza informatica basata sul cloud, sfruttando l’intelligenza artificiale per contrastare gli attacchi hacker e offrendo soluzioni modulari. Nonostante il recente successo e la crescita dei ricavi, il danno d’immagine potrebbe influenzare il suo posizionamento in un mercato competitivo e ad alto valore, dove ogni errore può avere un costo elevato.
Vittorio Carlini su Sole 24 Ore

24 anni dopo. Il Millennium bug sembrava un lontano ricordo, ma un recente crash causato da un aggiornamento del software di sicurezza CrowdStrike ha rivelato la vulnerabilità dei sistemi informatici e la loro dipendenza da pochi fornitori. Il problema ha interessato principalmente i datacenter Windows, mentre Mac e Linux sono rimasti immuni. In Italia, l’impatto è stato limitato a causa di un utilizzo meno diffuso del cloud e delle pratiche aziendali delle PMI. Esperti come Stefano Zanero suggeriscono l’adozione di “digital twin” per i sistemi critici e un approccio più sistematico per affrontare la fragilità del cloud, mentre Kevin Beaumont evidenzia che il ripristino dei sistemi colpiti richiede interventi manuali, senza possibilità di automazione
Luca Salvioli su Sole 24 Ore

Un bug ha fermato tutto. Un aggiornamento difettoso del software di sicurezza CrowdStrike, combinato con un’interruzione dei sistemi di Microsoft Azure negli Stati Uniti, ha causato un blocco globale dei sistemi informatici, influenzando aziende in vari settori. Nonostante i timori iniziali, non si è trattato di un attacco informatico. Microsoft e CrowdStrike hanno prontamente lavorato alla risoluzione dei problemi, con Microsoft che ha suggerito ripetuti riavvii e il ritorno alla versione precedente del sistema operativo. Il CEO di CrowdStrike, George Kurtz, ha presentato scuse pubbliche, assicurando che la protezione dei clienti non è stata compromessa. Consigli pratici e aggiornamenti sulla situazione sono stati forniti attraverso i canali ufficiali e i social media, dove la notizia ha generato ampio dibattito e reazioni.
Cecilia Mussi su Corriere della Sera

Il disastro più grave. Un grave disservizio informatico ha causato il blocco di servizi essenziali in tutto il mondo, paragonabile a scenari di film come “Il mondo dietro di te”. Il problema non è stato causato da un attacco hacker, ma da un malfunzionamento durante l’aggiornamento dell’antivirus Falcon di CrowdStrike, che ha interessato computer con sistema operativo Windows. Questo ha generato il temuto Blue Screen of Death, richiedendo un intervento manuale per la risoluzione. L’incidente ha evidenziato la crescente dipendenza da servizi cloud come Azure di Microsoft e la vulnerabilità delle infrastrutture tecnologiche. Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha dichiarato che l’azienda sta collaborando con CrowdStrike per risolvere il problema, ma si prevedono disagi per il prossimo weekend.
su Repubblica

Parte solo Salvini. Durante un blackout informatico che ha causato il caos negli aeroporti e la cancellazione di numerosi voli, il volo di Ita Airways da Roma Fiumicino a Milano Linate con a bordo il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini è uno dei pochi a partire. La situazione ha suscitato scandalo e interrogazioni parlamentari da parte dell’opposizione, che accusa il governo di favoritismi. Salvini si difende affermando di aver acquistato il biglietto in economy quella mattina e minaccia querele contro i giornalisti. Ita Airways sostiene che altri voli sono partiti, ma i tabulati di Aeroporti di Roma mostrano che, nella fascia oraria interessata, tutti i voli nazionali tranne quello di Salvini sono stati cancellati.
Ilario Lombardo su Stampa

La tecnologia non deve rallentare. Bruno Frattasi, attuale Direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ha affrontato un grave incidente cibernetico causato da un difetto in un programma di aggiornamento distribuito da una grande società di cybersicurezza. Questo difetto ha causato il cosiddetto “schermo blu della morte” su sistemi Windows in tutto il mondo, con ripercussioni su servizi essenziali come i trasporti aerei e le borse. Frattasi, con una lunga esperienza nel settore della sicurezza, confronta la risposta agli incidenti cibernetici con quella dei servizi di emergenza fisici e riconosce la crescente minaccia degli attacchi cibernetici in un mondo interconnesso. Nonostante ciò, sottolinea l’importanza di non fermare il progresso tecnologico e di assicurare che lo sviluppo dell’intelligenza artificiale avvenga in conformità con le normative europee.
Hoara Borselli su Giornale

Dal debito alle riforme. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha affrontato un delicato voto di rielezione nell’europarlamento, adottando una strategia politica basata sulla costruzione di alleanze e concessioni, inclusa l’Italia e altri paesi membri. Ha concesso all’Italia un rinvio di alcune riforme legate al Pnrr, pur mantenendo il flusso dei finanziamenti, dimostrando flessibilità senza ricorrere a ritorsioni per il dissenso espresso. Tuttavia, con la fine del periodo di concessioni, l’Italia e l’UE devono ora affrontare sfide economiche complesse, come la negoziazione del nuovo patto di Stabilità e la gestione dei conti pubblici, richiedendo un controllo attento della spesa e investimenti sostenuti fino al 2029, senza ricorrere a misure punitive ma piuttosto a un lavoro congiunto e dettagliato.
Federico Fubini su Corriere della Sera

Debito comune per la nuova Ue. Il Commissario europeo per il Lavoro e i Diritti Sociali, Nicolas Schmit, sostiene la necessità di un debito comune e maggiori tasse sulla ricchezza, come quelle sui buyback, per finanziare una transizione equa in Europa. Schmit enfatizza l’importanza di investimenti massicci in settori chiave come il Green Deal, le infrastrutture, il digitale, la ricerca e la salute, e riconosce il Next Generation EU come un passo avanti, ma non sufficiente a lungo termine. Propone di rendere il sistema fiscale più efficiente e giusto, e di mobilitare capitali privati per aumentare la competitività europea, affrontando anche le sfide della carenza di manodopera qualificata e della bassa occupazione femminile. Infine, Schmit evidenzia la necessità di affrontare il problema degli stipendi bassi in Italia, che spinge i giovani a cercare lavoro all’estero
Luca Carrello su Milano Finanza

Salva casa. Il decreto Salva casa, approvato dalla Camera e in attesa del via libera definitivo del Senato, introduce una serie di novità per la sanatoria edilizia e la regolarizzazione di opere difformi, oltre a nuovi parametri di abitabilità e semplificazioni per i cambi di destinazione d’uso. Il testo, che deve essere convertito in legge entro il 28 luglio, mira a ridurre il carico burocratico e a facilitare il riutilizzo degli immobili, ma è stato criticato da Legambiente come un condono che favorisce la speculazione. Tra le misure, si prevedono sanzioni ridotte per la sanatoria, nuove tolleranze costruttive e la possibilità di rendere abitabili mini-appartamenti con requisiti ridotti. Il decreto punta anche a destinare risorse derivanti dalle sanatorie alla demolizione di opere abusive e al recupero di immobili incompiuti.
Giuseppe Latour su Sole 24 Ore

Referendum. La CGIL ha raggiunto il traguardo di 4 milioni di firme necessarie per proporre quattro referendum abrogativi contro alcune norme del Jobs Act, mirando a riaffermare i diritti dei lavoratori, tra cui la reintroduzione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. I quesiti referendari mirano a limitare il lavoro a termine, a ristabilire la tutela in caso di licenziamenti ingiusti anche nelle piccole imprese e a migliorare la sicurezza negli appalti. Il segretario della CGIL, Maurizio Landini, sottolinea la sfida di mobilitare 25 milioni di italiani per raggiungere il quorum, in un Paese dove l’affluenza alle urne è bassa. Conclusa la fase referendaria, Landini si impegna ora nella raccolta firme contro l’autonomia differenziata, per difendere l’unità del Servizio Sanitario Nazionale e contrastare la privatizzazione.
Rosaria Amato su Repubblica

Taxi, blocco incostituzionale. La Corte Costituzionale italiana ha dichiarato incostituzionale il blocco del rilascio di nuove licenze per taxi e Ncc (noleggio con conducente), con la sentenza numero 137. Questo divieto aveva creato una barriera all’ingresso di nuovi operatori nel settore, limitando l’offerta di trasporto pubblico non di linea e danneggiando gli utenti, soprattutto nelle aree metropolitane. La sentenza è stata definita “epocale” per aver smantellato l’assetto protezionistico a favore dei taxi, permettendo ai Comuni di rilasciare nuove autorizzazioni Ncc. Mentre l’associazione di categoria Anitrav esprime soddisfazione, le associazioni dei taxi reagiscono negativamente, temendo un impatto negativo sulla loro attività e accusando la Corte di conformarsi a luoghi comuni non verificati.
Flavia Amabile su Stampa

allarme Confindustria. Confindustria e altri attori del settore produttivo italiano lanciano un allarme sulle nuove politiche ambientali europee, ritenute dannose per la competitività delle imprese. La proposta di ridurre le emissioni di CO2 del 90% entro il 2040 e l’eliminazione dei motori endotermici entro il 2035 potrebbero comportare costi elevati e perdita di posti di lavoro. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, critica la mancanza di un piano finanziario chiaro per la transizione green e suggerisce la necessità di un fondo UE per sostenere gli investimenti delle imprese. Orsini propone anche di considerare l’energia nucleare di nuova generazione come parte della soluzione per la decarbonizzazione e la sicurezza energetica, sottolineando il ruolo delle aziende italiane nel settore.
su Giornale

Cdp. La Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha rinnovato la sua governance, confermando Dario Scannapieco come amministratore delegato e Giovanni Gorno Tempini come presidente. Il nuovo consiglio di amministrazione, ora composto da 11 membri, vede una maggiore presenza femminile, con cinque donne nel board e altre due nella gestione separata. Cdp si prepara a distribuire un dividendo in crescita per il 2023 e affronta sfide importanti, come la gestione dei risparmi postali e il piano di privatizzazioni del governo, che include la possibile vendita di una quota di Poste Italiane. Scannapieco guiderà la Cdp attraverso investimenti strategici in Italia e iniziative in Africa, mentre la società continua a rafforzare la sua presenza in Euronext e valuta nuove opportunità di crescita e integrazione nel settore delle infrastrutture e dell’occhialeria.
Angelo Ciardullo su Milano Finanza

L’industria sia più centrale. Matteo Colaninno, presidente della Piaggio, sottolinea l’importanza di un rinnovato dialogo tra politica e industria per affrontare le sfide globali, come la sostenibilità e la transizione verde. Critica l’approccio unidirezionale verso l’elettrificazione e invoca una maggiore neutralità tecnologica, includendo alternative come biofuel e idrogeno. Colaninno mette in guardia contro i rischi dei dazi e la necessità di mercati aperti per la crescita delle imprese. Sottolinea l’importanza dell’industria per il tessuto sociale e la democrazia europea e la necessità di obiettivi sostenibili che considerino l’impatto sociale. Infine, descrive gli sforzi della Piaggio verso un successo sostenibile, lavorando su motori endotermici più puliti e su tecnologie elettriche
Nicola Saldutti su Corriere della Sera

Big Tech in caduta libera. Wall Street sta vivendo un periodo di riallineamento degli investimenti, con un calo delle Big Tech e un crescente interesse verso le piccole e medie imprese (PMI). Le azioni small cap del Russell 2000 hanno registrato un aumento dell’8% dal 10 luglio, mentre i titoli tecnologici e l’indice NASDAQ hanno subito perdite, con Nvidia che ha visto una riduzione della sua capitalizzazione sotto i 3.000 miliardi di dollari. Questo cambiamento di tendenza è stato innescato da un dato sull’inflazione USA inferiore alle attese, che ha alimentato le aspettative di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed a settembre. Inoltre, le tensioni tra USA e Cina, con possibili nuovi dazi sui chip, hanno ulteriormente penalizzato le Big Tech. Nonostante ciò, alcuni analisti rimangono cauti, sottolineando che i fondamentali economici potrebbero presto tornare a influenzare il mercato, mettendo alla prova la recente corsa delle PMI.
Vito Lops su Sole 24 Ore

Opa per il delisting. Investindustrial ha acquisito la maggioranza di Piovan, leader nei sistemi di automazione, e ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto (Opa) per delistare la società dal mercato Euronext Star Milan. Il valore dell’operazione è di 716 milioni di euro, con un’offerta di 14 euro per azione, facendo salire il titolo a 13,70 euro per azione. Il principale azionista, Pentafin, reinvestirà nell’operazione, mantenendo il 25% della holding che controllerà Automation Systems. L’acquisizione, soggetta alle approvazioni antitrust e golden power, mira a sostenere la crescita di Piovan, con un focus su globalizzazione e sostenibilità. Nel 2023, Piovan ha registrato ricavi per 570,5 milioni di euro, con un aumento degli investimenti a 9,7 milioni di euro.
Monica D’Ascenzo su Sole 24 Ore

Ion compra Prelios. Dopo quasi due anni di trattative, la vendita di Prelios al gruppo Ion, presieduto da Fabrizio Palenzona e parte della galassia dell’imprenditore Andrea Pignataro, è stata finalizzata per 1,35 miliardi di euro. Prelios, fondata nel 1990 a Milano, è una delle principali società italiane nella gestione di asset alternativi e deteriorati, con oltre 40 miliardi di euro in gestione e ricavi per 321 milioni nel 2023. L’acquisizione rientra nella strategia di Ion, che ha già investito circa 6 miliardi in Italia, e mira a rafforzare la sua posizione nel settore del credit management e dei servizi immobiliari. Palenzona rimane alla guida di Prelios, mentre Pignataro, definito un “fuoriclasse” negli investimenti, prosegue la sua espansione nel mercato italiano, consolidando il ruolo di Ion nel settore del servicing e dell’asset management.
Laura Morelli su Stampa

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Ursula sbaglia strategia. La premier italiana Giorgia Meloni risponde alle critiche sull’isolamento dell’Italia in seguito al suo no al secondo mandato di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione UE, sottolineando la distinzione tra il ruolo dell’Italia e quello del suo partito, Fratelli d’Italia (FdI). Meloni difende la sua scelta come coerente con il risultato delle elezioni europee e rifiuta l’idea che l’Italia sia stata messa all’opposizione del nuovo governo europeo. Sottolinea l’importanza di una UE che valuti il contesto globale e sostiene la competitività, piuttosto che iper-regolare. Infine, Meloni ribadisce il suo impegno a lavorare con la Commissione UE e nega che la sua scelta sia stata influenzata da considerazioni partitiche o da aspettative di vendette politiche.
Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini su Corriere della Sera

Fitto e Belloni. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, deve mantenere un equilibrio di genere nella scelta dei commissari, motivo per cui la premier italiana Giorgia Meloni dovrà proporre un uomo e una donna. Due candidati italiani sono Raffaele Fitto, che potrebbe mirare a una vicepresidenza non esecutiva, e Elisabetta Belloni, attuale direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza. La scelta tra questi due nomi rivelerà la strategia di Meloni sia in Italia che in Europa. Le dinamiche di potere e le relazioni tra Meloni e von der Leyen saranno cruciali nel determinare gli esiti della trattativa e l’assegnazione dei portafogli, in un contesto europeo e internazionale particolarmente delicato.
Francesco Verderami su Corriere della Sera

La tentazione di Meloni. Nella trattativa per il commissario UE italiano, il Premier Giorgia Meloni valuta due opzioni: un portafoglio di peso come Coesione e Pnrr o un incarico che comprenda immigrazione ed energia. Il centrodestra a Bruxelles si prepara a un’opposizione flessibile, pronta a supportare singoli provvedimenti. Meloni è convinta che il Parlamento europeo si orienterà a destra, e Fratelli d’Italia mira a fare la differenza senza strappi o mosse azzardate. La nomina dei commissari europei è un punto cruciale, con Meloni che preferisce un ruolo di primo piano indipendentemente dalla visibilità del portafoglio. Raffaele Fitto è considerato una carta vincente per la nomina, mentre c’è cautela verso una possibile delega al Mediterraneo, nonostante l’opportunità che rappresenterebbe per l’Italia. Nel contesto nazionale, Salvini cerca nuovi terreni di scontro dopo essere stato mediaticamente depotenziato dal rifiuto di FdI a Ursula von der Leyen.
Francesco Malfetano su Messaggero

Ursula fa la squadra. Ursula von der Leyen è stata rieletta presidente della Commissione Europea dal Parlamento europeo a Strasburgo, con il sostegno dei Popolari, Socialisti, Liberali e Verdi, mentre Fratelli d’Italia ha votato contro. Nonostante il no di FdI, von der Leyen continuerà a lavorare con l’Italia per raggiungere gli obiettivi comuni dell’Unione Europea. Il voto contrario di FdI non influenzerà il peso del commissario italiano nell’UE, ma potrebbe ridurre le chance dell’Italia di ottenere una vicepresidenza esecutiva. Von der Leyen ora si concentrerà sulla formazione della sua squadra e sull’intervista ai candidati proposti dagli Stati membri, cercando figure preparate e impegnate nell’ideale europeo. Dopo un breve periodo di riposo, la presidente inizierà le interviste a metà agosto, mirando a costruire un’Europa forte.
Francesca Basso su Corriere della Sera

Meloni teme un ruolo minore. Il premier italiano Giorgia Meloni e il vicepremier Antonio Tajani si sono incontrati a Palazzo Chigi per discutere temi diplomatici, tra cui la visita in Cina di Meloni, ma anche la delicata situazione politica europea. Il voto contrario di Fratelli d’Italia alla rielezione di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Europea ha creato tensioni all’interno della maggioranza, con Forza Italia e la Lega che hanno assunto posizioni diverse. Meloni è preoccupata per il ruolo dell’Italia in Europa e mira a ottenere un portafoglio significativo per l’Italia nella nuova Commissione, preferibilmente il Bilancio con l’aggiunta del Pnrr, ma teme di ricevere un incarico di minor peso. La situazione è complicata anche dalle dinamiche interne al governo, con Salvini che cerca di mantenere una posizione di forza e Tajani che sembra più in sintonia con Meloni, nonostante le divergenze sul voto a von der Leyen
Lorenzo de Cicco su Repubblica

Ruolo positivo. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha elogiato il ruolo di Roma e la leadership di Giorgia Meloni, in particolare per il contributo sul tema dell’immigrazione e il sostegno all’Ucraina. Durante un vertice alla residenza di Blenheim Palace, Michel ha sottolineato l’importanza dell’unità europea e la necessità di rispetto reciproco tra i membri del Consiglio europeo. Ha anche discusso la rielezione di Donald Trump e l’importanza per l’UE di essere più resiliente e influente nella difesa dei propri valori e interessi, soprattutto in materia di sicurezza. Infine, ha espresso sostegno per un “reset” delle relazioni tra il Regno Unito e l’UE dopo la Brexit, enfatizzando la cooperazione futura.
Luigi Ippolito su Corriere della Sera

Biden resiste. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nonostante la crescente pressione interna al Partito Democratico e le richieste di ritiro da parte di figure di spicco come Barack Obama, Bill Clinton e Nancy Pelosi, ha deciso di continuare la sua campagna elettorale per la rielezione. Il partito appare diviso, con una parte che sostiene Biden, inclusa la sinistra rappresentata da Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez, mentre altri chiedono un nuovo candidato. Biden, che ha recentemente contratto il Covid-19, ha annunciato che riprenderà la sua campagna una volta recuperato. Tuttavia, i sondaggi indicano che due terzi dei democratici preferirebbero un altro candidato, e la situazione rimane complessa, con Biden che potrebbe essere tentato di proseguire fino alla convention. Nel frattempo, il suo stato di salute è in miglioramento dopo aver ricevuto trattamento con Paxlovid, secondo il medico della Casa Bianca
su Corriere della Sera

Non c’è solo Kamala Harris. All’interno del Partito Democratico cresce l’incertezza sulla candidatura di Joe Biden alle prossime elezioni, con sondaggi e finanziatori che non lo vedono favorito. Kamala Harris, attuale vicepresidente, è la principale candidata per sostituirlo, ma alcuni nel partito suggeriscono di valutare altri nomi, come i governatori Whitmer, Shapiro e Moore, o il senatore Kelly, per le loro maggiori chance contro Trump. Altri nomi in lizza includono Pete Buttigieg e Amy Klobuchar, mentre Michelle Obama, nonostante la sua popolarità, ha escluso una sua candidatura. Una regola interna del partito potrebbe in teoria liberare i delegati dal vincolo di voto in caso di eventi straordinari, ma questa opzione è vista come estrema e non è stata ancora considerata seriamente
Massimo Gaggi su Corriere della Sera

Prima moderato, poi si scatena. Donald Trump ha tenuto il discorso più lungo mai pronunciato a una convention repubblicana, iniziando con un tono emotivo e umano, ricordando l’attentato che ha sopravvissuto “solo per grazia di Dio Onnipotente” e promettendo di lottare per il Sogno Americano. Tuttavia, dopo i primi 30 minuti, ha deviato dal copione, quadruplicando la lunghezza del discorso e inserendo improvvisazioni. Ha adottato un tono incendiario, attaccando gli immigrati illegali e promettendo la più grande deportazione di massa, oltre a criticare i democratici e a definire Biden il “peggior presidente della storia”. Nonostante ciò, ha cercato di chiudere su un messaggio di unità e speranza, estendendo la mano a tutti i cittadini americani. Il discorso ha suscitato reazioni miste, con alcuni repubblicani che lo vedono più moderato e i democratici che lo considerano battibile. –
su Corriere della Sera

Continuo la campagna. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, attualmente in convalescenza per il Covid, ha negato le voci di un suo possibile ritiro dalla corsa presidenziale, affermando che tornerà presto in campagna elettorale. Tuttavia, fonti vicine alla trattativa interna rivelano che, dietro le quinte, si sta discutendo un’exit strategy che potrebbe vedere la vicepresidente Kamala Harris come sua successora, nonostante le resistenze all’interno del Partito Democratico e i sondaggi sfavorevoli rispetto a Trump. Alcuni membri influenti del partito, come i senatori Jon Tester e Martin Heinrich, hanno pubblicamente suggerito il ritiro di Biden nell’interesse del paese, unendosi alle crescenti pressioni per un cambio di candidatura. Inoltre, la campagna di Biden sta affrontando problemi finanziari, con raccolte fondi al di sotto delle aspettative, il che potrebbe influenzare ulteriormente le decisioni sul suo futuro politico
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Joe deve dimettersi. Leon Panetta, figura di spicco del Partito Democratico e ex dirigente di Pentagono e CIA, ha suggerito che il presidente Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa elettorale per permettere al partito di unirsi dietro un nuovo candidato in vista delle elezioni di novembre. Secondo Panetta, nonostante Trump sia attualmente in vantaggio, i Democratici possono ancora vincere se si presentano con un ticket forte, che potrebbe essere guidato dalla vicepresidente Harris o dalla governatrice del Michigan Whitmer, tra gli altri. Ha espresso preoccupazioni sull’approccio isolazionista di Trump in politica estera, che potrebbe minare la leadership americana a livello globale. Infine, Panetta sostiene che un processo aperto alla Convention Democratica per scegliere un nuovo candidato sarebbe la risposta democratica alle pressioni interne e alle critiche esterne, enfatizzando l’importanza di un candidato che possa parlare efficacemente agli elettori del Midwest.
su Repubblica

Occupate illegalmente. La Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite ha dichiarato che le colonie israeliane nei Territori palestinesi e l’uso delle risorse naturali da parte di Israele sono contrari al diritto internazionale. Questo parere consultivo, richiesto dall’Assemblea generale dell’ONU, potrebbe intensificare la pressione su Israele per fermare le operazioni militari a Gaza. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha respinto il giudizio, definendolo falso e negando che il popolo ebraico sia conquistatore nella propria terra. La presidenza palestinese ha accolto la decisione come una vittoria per la giustizia e il diritto all’autodeterminazione, mentre incidenti di violenza sono stati segnalati in Cisgiordania in concomitanza con l’annuncio della Corte
Marta Serafini su Corriere della Sera

Attacco col drone. Un drone lanciato dagli Houthi dello Yemen ha colpito Tel Aviv, sfuggendo al sistema antimissile israeliano e causando la morte di Yevgeny Ferder, un uomo di 50 anni con passaporto bielorusso, e il ferimento di altre otto persone. L’attacco è avvenuto alle 3.12 del mattino, con il drone che si è schiantato in un’area residenziale, causando una pioggia di schegge contro gli edifici circostanti. Le autorità militari israeliane hanno ammesso un errore umano nell’intercettazione del velivolo, mentre gli Houthi sostengono che il drone, denominato Yaffa, fosse dotato di tecnologie avanzate per evitarne il rilevamento. Israele, che ha un sofisticato sistema di difesa aerea, sta indagando sull’accaduto e affronta la minaccia di ulteriori attacchi mentre le milizie filo-iraniane promettono un’escalation del conflitto
su Corriere della Sera

Il calvario dei beduini. Il reportage di Francesca Mannocchi descrive la difficile situazione dei beduini di Umm al-Khair in Cisgiordania, una comunità di pastori che vive sotto costante minaccia e attacco da parte dei coloni israeliani. La comunità ha subito l’espropriazione di metà delle sue terre e vive senza servizi essenziali come acqua ed elettricità, mentre i vicini coloni godono di tutte le comodità. Recentemente, gli attacchi si sono intensificati con la demolizione di strutture abitative e violenze fisiche, mirando a rendere la vita dei palestinesi insostenibile per costringerli ad abbandonare il territorio. La resistenza non violenta dei beduini è simboleggiata dalla figura di Haj Suleiman, ma nonostante ciò, la situazione rimane critica e la comunità continua a vivere in condizioni precarie e sotto costante minaccia
Francesca Mannocchi su Stampa

Solo uno scambio può slavarlo. Il giornalista statunitense Evan Gershkovich, corrispondente del Wall Street Journal, è stato condannato a 16 anni di carcere in Russia con l’accusa di spionaggio, un’accusa che lui, il suo giornale e gli Stati Uniti negano. Il processo, svolto a porte chiuse e conclusosi in meno di un mese, potrebbe essere un preludio a uno scambio di prigionieri tra Russia e USA. Gershkovich, figlio di ebrei russi emigrati negli USA, era rimasto in Russia nonostante le leggi repressive e aveva indagato sul conflitto in Ucraina prima del suo arresto. Il suo caso, che ha visto una rapida evoluzione, potrebbe essere risolto attraverso trattative politiche, anche se gli USA non hanno molte “carte” da giocare dopo scambi precedenti, mentre la Russia detiene altri cittadini statunitensi.
Rosalba Castelletti su Repubblica

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

La nuova linea. Antonio Tajani, insieme ai Berlusconi e Gianni Letta, ha tenuto un incontro per discutere il rilancio di Forza Italia (FI), smentendo tensioni e ribadendo l’unità di visione nel partito. L’obiettivo è ottenere il 20% alle prossime elezioni, evitando di appiattirsi sulla linea di Meloni e puntando su idee liberali, un allargamento della guida con profili professionali e un rinnovamento che includa sindacati e associazioni. Tajani accoglie l’idea di un comando più ampio e si apre alla possibilità di nuovi volti emergenti dai congressi cittadini. Nonostante le speculazioni, Pier Silvio Berlusconi ha negato l’intenzione di scendere in campo politicamente
Paola di Caro su Corriere della Sera

Pier silvio e Forza Italia. Pier Silvio Berlusconi, figlio del defunto fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, mira a rinnovare il partito, ispirandosi ai valori originali ma con un approccio moderno e contemporaneo. Paolo Del Debbio, conduttore televisivo e figura chiave nella famiglia Berlusconi, è stato incaricato di aggiornare il manifesto dei valori del partito. Incontri a Roma tra figure di spicco come Gianni Letta e Fedele Confalonieri hanno alimentato speculazioni e preoccupazioni all’interno di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni. Pier Silvio sta valutando la sua posizione politica dopo un sondaggio poco lusinghiero sulla sua popolarità, mentre Forza Italia affronta una crisi di identità e cerca di rinnovarsi in vista delle elezioni europee. Nel frattempo, Del Debbio avrà l’opportunità di testare nuovi volti politici nella fascia pre-serale televisiva, seguendo la strategia mediatica del padre.
Ilario Lombardo su Stampa

La svolta di Renzi. Matteo Renzi, leader di Italia Viva (Iv), propone un’alleanza di centrosinistra che include il PD e altre forze politiche, come M5S, Bonelli e Fratoianni, suggerendo anche una possibile trasformazione di Iv in una sorta di Margherita. Renzi assicura a Elly Schlein, aspirante a Palazzo Chigi, il suo supporto, mentre mette in difficoltà Giuseppe Conte del M5S, che risponde sottolineando la serietà della politica per il suo movimento. Francesco Boccia del PD sostiene l’unità ma richiede coerenza nelle azioni politiche, mentre esponenti di altre correnti politiche e partiti esprimono dubbi e critiche sulla proposta di Renzi. Infine, Arturo Parisi invita Renzi a riconsiderare il suo ruolo all’interno del PD.
Maria Teresa Meli su Corriere della Sera

Aggiustiamo il tiro. Rosanna Natoli, membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) eletta con Fratelli d’Italia, si è dimessa dalla Sezione disciplinare dopo essere stata registrata mentre parlava con la giudice Maria Fascetto Sivillo, sotto inchiesta disciplinare al Csm. Nel colloquio, Natoli suggeriva a Fascetto come difendersi negli altri procedimenti ancora aperti e ammetteva di aver violato il segreto della camera di consiglio. L’avvocato di Fascetto, Carlo Taormina, ha chiesto la ricusazione dell’intera Sezione disciplinare, sostenendo che le intenzioni espresse da Natoli potrebbero riflettere quelle di tutti i suoi membri. La questione verrà affrontata al ritorno in Italia del presidente del Csm, Sergio Mattarella, mentre Natoli ha ammesso di aver “imperdonabilmente sbagliato” nell’incontrare la magistrata
Giovanni Bianconi su Corriere della Sera

Ricatti tra le toghe. Il caso Natoli ha rivelato tensioni e presunti ricatti all’interno del sistema giudiziario italiano, in particolare nel Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), in un periodo in cui il ministro della Giustizia Carlo Nordio sta cercando di riformare la giustizia. Francesco Curcio, un magistrato di orientamento progressista, è stato nominato procuratore di Catania grazie ai voti delle correnti di sinistra e centrista, nonostante i numeri del Csm sembrassero favorire il centrodestra. La situazione è stata ulteriormente complicata da un’audio registrazione che ha coinvolto la consigliera laica Rosanna Natoli, la quale ha subito forti pressioni e minacce, portandola a dimettersi dalla commissione disciplinare del Csm. Questo scandalo ha messo in luce le dinamiche interne e le possibili alleanze politiche che influenzano le nomine e le decisioni all’interno del Csm, con implicazioni che potrebbero estendersi anche all’Associazione Nazionale Magistrati (Anm).
Fabio Amendolara su La Verita’

Un Paese normale. Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha partecipato a una manifestazione a Genova, chiedendo al presidente della Regione, Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dal 7 maggio, di liberare la Liguria dalla situazione attuale. Fratoianni sottolinea che l’evento rappresenta un passo avanti nella costruzione di un’opposizione unita su temi concreti come salute e lavoro, oltre a essere un’occasione per superare divisioni e concentrarsi sul merito delle questioni politiche. L’obiettivo è creare una proposta comune che possa essere condivisa da diverse forze politiche, superando i veti che hanno caratterizzato il passato. Fratoianni enfatizza l’importanza di basare il programma politico sui principi della Costituzione, come la salute e il lavoro, per offrire un’alternativa all’agenda del governo attuale.
Massimo Minella su Repubblica

Figliuolo. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario alla ricostruzione post-alluvione in Romagna, ha annunciato che in un anno sono state risarcite 440 famiglie e i danni reali si sono rivelati inferiori alle richieste iniziali. Figliuolo ha avviato un piano su cinque linee operative, tra cui la ricostruzione pubblica e privata e piani speciali, con l’obiettivo di rendere il territorio più resiliente. Sono stati stanziati 1,9 miliardi di euro per i rimborsi, con l’intento di accelerare il processo e semplificare la presentazione delle domande. Tuttavia, il numero di richieste è stato più basso del previsto, in parte a causa della difficoltà nel trovare periti. Figliuolo sottolinea l’importanza di una gestione del territorio e degli ecosistemi sicura e sostenibile per affrontare la vulnerabilità ai cambiamenti climatici e altri fattori come la cementificazione e l’abbandono dei terreni agricoli.
Francesco Grignetti su Stampa

Toti. Giovanni Toti, governatore della Liguria, è stato nuovamente arrestato, impedendogli di incontrare Matteo Salvini come precedentemente autorizzato dal giudice. La procura di Genova ha richiesto un giudizio immediato, che potrebbe prolungare il periodo di Toti agli arresti domiciliari, saltando l’udienza preliminare. Toti, accusato di corruzione, falso, voto di scambio e finanziamento illecito ai partiti, si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio. Salvini ha espresso la sua indignazione per la situazione, definendo l’Italia un “paese bizzarro” e sperando che Toti e il centrodestra non si facciano intimidire. La richiesta di giudizio immediato segue la strategia dei pm di fissare tutte le accuse prima della scadenza dei termini il 3 novembre, mentre Toti potrebbe evitare il processo immediato dimettendosi, potenzialmente revocando i domiciliari legati alla sua carica.
Giuseppe Guastella su Corriere della Sera

Anomalie. Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro è al centro di un’inchiesta della Procura che evidenzia un “vasto catalogo di anomalie” nella gestione amministrativa della città e possibili conflitti d’interesse con le sue società. Nonostante la creazione di un blind trust per evitare conflitti, le indagini suggeriscono che Brugnaro e i suoi collaboratori più stretti abbiano continuato a gestire le società, con possibili ricadute favorevoli per le stesse. Tra i casi citati, vi è la vendita di terreni inquinati a un magnate di Singapore e la riduzione dei servizi di trasporto pubblico a vantaggio di società private. Brugnaro, difendendosi dalle accuse, sostiene di avere la coscienza pulita e rifiuta l’idea di dimettersi, mentre la Procura procede con le indagini, nonostante alcune misure cautelari non siano state applicate per prescrizione dei fatti.
Andrea Pasqualetto su Corriere della Sera

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