SICUREZZA
*Trump: spese militari al 5% del Pil.* Donald Trump, nel suo atteso ruolo di presidente degli Stati Uniti, dovrebbe insistere affinché i membri della NATO aumentino la spesa per la difesa al 5% del PIL, un aumento significativo rispetto all’attuale obiettivo del 2%. Nonostante le precedenti dichiarazioni in campagna elettorale suggerissero che avrebbe potuto ritirare gli aiuti all’Ucraina e sfidare gli alleati della NATO, il team di Trump ha indicato che continuerà a sostenere militarmente Kiev. I funzionari europei, che sono stati informati della posizione di Trump, stanno valutando di aumentare la spesa per la difesa al 3% prima di un vertice della NATO. I principali membri europei della NATO si sono incontrati per discutere di adattare le loro politiche di difesa alla luce della posizione di Trump, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha espresso fiducia nel continuo sostegno USA-Europa all’Ucraina. L’approccio di Trump sembra favorire una strategia di “pace attraverso la forza”, armando l’Ucraina dopo il cessate il fuoco e negandole l’adesione alla NATO.
_su Financial Times_
*Ma potrebbe accontentarsi del 3,5%.* l presidente eletto Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti continueranno a fornire armi a Kiev, ma in cambio chiede ai Paesi della NATO di aumentare le loro spese militari al 5% del PIL, una percentuale superiore alla soglia precedentemente evocata del 2%, e potrebbe accontentarsi di un 3,5%. Questa richiesta arriva in un momento in cui l’Europa è divisa sul sostegno all’Ucraina e sulla capacità di fornire aiuto militare e finanziario autonomamente, con alcuni paesi favorevoli all’incremento delle armi e altri riluttanti all’idea di inviare forze di peacekeeping. La situazione è complicata ulteriormente dalle tensioni militari in Ucraina, con attacchi continui e la minaccia di non rinnovare le sanzioni contro la Russia da parte dell’Ungheria, mentre l’UE discute di aiuti e strategie di pace
_Francesca Basso su Corriere della Sera_
*Eurofighter.* La Spagna ha effettuato un maxi ordine di 25 Eurofighter realizzati nel polo aerospaziale di Leonardo a Caselle, Torino, programma cui Leonardo contribuisce con un’attività industriale con una significativa ricaduta economica per l’industria regionale. Contemporaneamente, a Torino nasce IS4Aerospace, un’infrastruttura di ricerca da 23 milioni di euro, frutto della collaborazione tra Politecnico, Leonardo e altre aziende, per sviluppare tecnologie per i velivoli di ultima generazione.
_Leonardo Di Paco su Stampa Torino_
*Maxi ordine.* Leonardo ha ottenuto un nuovo contratto per la fornitura di 25 caccia Eurofighter all’Aeronautica spagnola, garantendo attività industriale fino al 2035 e sostenendo oltre 100mila posti di lavoro in Europa. Nel frattempo, a Torino, è stato ufficializzato il finanziamento dei laboratori IS4Aerospace, un progetto collaborativo che coinvolge il Politecnico di Torino, Leonardo, Avio Aero e Thales Alenia Space, segnando un passo avanti per la Città dell’Aerospazio con un investimento di 23,6 milioni di euro.
_Massimiliano Sciullo su Repubblica Torino_
*Contratto da 4 miliardi.* La Spagna ha firmato un contratto per l’acquisto di altri 25 velivoli Eurofighter da Airbus per un valore di circa 4 miliardi di euro, portando la sua flotta a 115 unità, nel tentativo di modernizzare la sua forza aerea e di avvicinarsi all’obiettivo di investimento militare della NATO del 2% del PIL. La produzione e la consegna di questi aerei avverrà nello stabilimento Airbus di Getafe, che dovrebbe creare 16.000 posti di lavoro e rafforzare l’industria locale, oltre a riflettere l’investimento del Paese in Airbus, di cui la Spagna detiene una quota del 4,1%. La mossa arriva in un momento in cui Airbus ha registrato un fatturato di 44,514 miliardi di euro e un utile operativo rettificato di 2,798 miliardi nei primi nove mesi dell’anno, con il settore della difesa che rappresenta il 17% del fatturato totale, anche se in perdita operativa.
_su Expansión, su Sole 24 Ore, su Stampa, su Libero Quotidiano, su Piccolo_
*Leonardo protagonista in Qatar.* Paolo Tabacco, Qatar Country Manager di Leonardo, al Villaggio Italia a Doha, dove è appena arrivata l’Amerigo Vespucci, racconta la presenza ventennale di Leonardo nel Paese e la stretta collaborazione reciproca, sia in campo civile sia nella difesa. Nella veste di partner tecnologico, Leonardo collabora con tutte le istituzioni del Qatar, mettendo a disposizione le proprie piattaforme – dagli elicotteri al training, dalla cybersecurity alle tecnologie satellitari – per iniziative a vantaggio del clima e dell’agricoltura.
_su Ansa, su Qatar television, su Qatar Tribune_
*Il motore del Rafele.* La Francia ha proposto agli Emirati Arabi Uniti di cofinanziare lo sviluppo del T-REX, una versione potenziata del motore M88 del Rafale, per aumentare la spinta da 7,5 a 9 tonnellate e soddisfare i requisiti del missile nucleare ASN4G. Nonostante l’assenza di finanziamenti nella legge di programmazione militare francese per il T-REX, la Francia è disposta a fare economie altrove nel programma Rafale per assicurarsi il nuovo motore, con Safran che deve svilupparlo entro i prossimi cinque anni. Gli Emirati Arabi Uniti sono interessati a un motore più potente per il Rafale a causa delle condizioni esigenti di calore e sabbia, e la Francia cerca una cooperazione più ampia con loro sullo standard Rafale F5, mentre Safran lavora anche sul motore per il futuro programma SCAF.
_Michel Cabirol su Tribune_
*Spazio.* L’economia spaziale ha raggiunto un valore di 630 miliardi di dollari nel 2023, con l’Italia che mostra un settore in crescita, coinvolgendo 400 aziende e un fatturato di circa 3 miliardi di euro. Il rapporto del Gruppo Sace evidenzia la necessità di unire le forze a livello europeo per non perdere il passo rispetto a potenze come USA e Cina, come sottolineato dall’astronauta Samantha Cristoforetti. L’investimento italiano nel settore è aumentato a 148 milioni di euro, posizionando il paese al terzo posto in Europa. Il rapporto sottolinea l’importanza delle PMI e delle startup, che rappresentano rispettivamente il 66% e il 27% delle aziende del settore, e l’urgenza di incrementare la formazione e le risorse dedicate per sfruttare al meglio l’eccellenza tecnologica e professionale esistente.
_Giovanni Caprara su Corriere della Sera_
*Costellazione.* Leonardo ha lanciato il progetto “Costellazione Leonardo”, un tour in sei tappe attraverso l’Italia per promuovere le discipline STEM tra i giovani, con un focus particolare sulle bambine e i bambini di età compresa tra i 9 e i 12 anni. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’associazione no profit Cielo Itinerante, mira a contrastare la carenza di profili STEM e il disallineamento di genere nel settore, attraverso laboratori interattivi, osservazioni astronomiche e visite guidate nei siti industriali di Leonardo. “Costellazione Leonardo” si inserisce nel Piano di sostenibilità quinquennale di Leonardo, con l’obiettivo di rafforzare l’innovazione e ridurre il divario educativo e sociale, integrandosi nella strategia aziendale di promozione dell’educazione digitale e della sostenibilità
_su Secolo d’Italia.it_
*Nuovo modello.* Elon Musk, fondatore di SpaceX, ha radicalmente trasformato il settore spaziale con i suoi lanciatori Falcon riutilizzabili e la rete internet Starlink. Nel 2024, SpaceX ha dominato il mercato americano con 127 lanci su 152, e la sua costellazione di satelliti rappresenta oltre il 60% dei 10.000 satelliti attivi in orbita. La sua Starship, capace di portare dieci volte più carico di un lanciatore tradizionale, minaccia ulteriormente i concorrenti. L’Europa, con solo tre lanci nel 2024, cerca di rinnovarsi affrontando sfide industriali, tecnologiche e organizzative, puntando su una nuova generazione di fusée come Ariane 6 e Vega-C, e sviluppando la propria rete internet sicura con IRIS2 per mantenere la sovranità spaziale.
_su Monde_
*Spazio.* Il convegno “Siamo tutti connessi allo spazio. Il ruolo della Space Economy per la crescita della società”, promosso da Assipromos a Latina, ha messo in evidenza il potenziale delle tecnologie spaziali nel generare sviluppo economico e vantaggi commerciali, con il patrocinio di enti regionali e locali. Tra i relatori di fama internazionale, Massimo Comparini di Leonardo Space ha condiviso il suo expertise, insieme a figure chiave del settore come Ezio Bussoletti, Annamaria Nassisi, e l’astronauta Roberto Vittori. “Latina guarda in alto, direttamente allo spazio”, ha sottolineato l’importanza dell’evento per aumentare la consapevolezza e massimizzare il potenziale della Space Economy tra professionisti, aziende e istituzioni.
_ su Latina Oggi_
*Usa e Giappone nello spazio.* Il generale Anthony Mastalir della United States Space Force ha definito “Spazio rosso” le attività ostili dei satelliti cinesi, come spionaggio e disturbo, che USA e Giappone intendono contrastare con una collaborazione rafforzata, inclusa la sorveglianza degli oggetti spaziali e la risposta collettiva a eventuali attacchi. Un nuovo comando USA è stato istituito in Giappone per migliorare il coordinamento bilaterale nelle operazioni spaziali, mentre la collaborazione include anche l’integrazione di sensori ottici statunitensi nel sistema di navigazione giapponese QZSS. La Cina sta sviluppando satelliti con orbite non kepleriane che complicano il tracciamento, ma USA e Giappone stanno investendo in sensori per monitorare queste orbite, rafforzando la loro partnership strategica nello Spazio
_su La Ragione_
*Rete satellitare.* La Commissione Europea ha lanciato SpaceRISE, un progetto ambizioso per creare una rete satellitare multiorbitale di 290 satelliti, denominata Iris2, per migliorare la sicurezza, la resilienza e la connettività, con l’obiettivo di offrire servizi di comunicazione satellitare avanzati a utenti governativi e commerciali. Nonostante le sfide finanziarie e operative, che hanno portato al ritiro dei principali produttori europei di satelliti dal consorzio, l’Italia potrebbe svolgere un ruolo chiave grazie alle sue tecnologie innovative, come le torrette laser per la trasmissione dati, che potrebbero garantire una maggiore autonomia nella connettività futura. La realizzazione di Iris2 è cruciale per l’Europa per evitare la dipendenza da fornitori esterni e per rafforzare la propria sovranità tecnologica e sicurezza, come sottolineato da esperti e funzionari europei nel contesto delle crescenti sfide globali.
_su La Ragione_
*Piaggio.* Il futuro di Piaggio Aerospace potrebbe essere deciso a marzo, con tre offerte vincolanti in esame dai commissari e dal governo, provenienti dalla turca Baykar, dalla brasiliana Hbr e da un gruppo saudita. Le offerte sono valutate in base alla capacità di garantire investimenti solidi, piani industriali a lungo termine e il mantenimento dell’occupazione, ma esperienze passate hanno mostrato che i vincitori dei bandi non sono sempre diventati proprietari. La decisione finale, dopo la selezione dell’offerta preferita, sarà soggetta al controllo della Golden Power, potenzialmente prolungando i tempi, ma si spera in una conclusione entro fine marzo, mentre si attende anche l’assegnazione di una commessa per 5 velivoli istituzionali.
_su Repubblica Genova_
*Pentagono.* Pete Hegseth ha inviato una lettera alla NATO con una lista di alti ufficiali accusati di promuovere la cultura “woke” all’interno dell’esercito, chiedendo il loro licenziamento. Questa mossa ha suscitato sorpresa e preoccupazione tra i membri della difesa italiana, temendo un’ondata di “maccartismo etico”. Hegseth, un personaggio controverso, è in sintonia con Trump sul rifiuto del “wokismo” e promette di smettere di bere se confermato dal Senato. Gli alleati sperano che l’attenzione si sposti su questioni strategiche più urgenti, evitando una crociata contro il “wokismo” che potrebbe essere in contrasto con l’approccio pragmatico di Trump.
_Francesco Verderami su Corriere della Sera_
*Frenata.* Il settore della Difesa ha registrato una crescita robusta negli ultimi anni, con aziende come Rheinmetall e Rolls Royce che hanno visto aumenti significativi del loro valore. Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo per Leonardo, anticipando un possibile aumento del 23% legato a crescenti spese per la difesa, mentre l’Unione Europea mira a incrementare la spesa militare fino al 2% del PIL, beneficiando aziende come Leonardo. Gli analisti consigliano di puntare su tecnologie avanzate come intelligenza artificiale e cybersecurity e di utilizzare Etf per diversificare i portafogli, nonostante i rischi di inflazione e le incertezze politiche
_su Milano Finanza_
*Multa.* Il Garante della privacy italiano ha multato OpenAI per 15 milioni di euro a causa del trattamento illecito dei dati personali degli utenti utilizzati per addestrare il chatbot ChatGPT. L’indagine, iniziata a marzo 2023, ha evidenziato che OpenAI non aveva una base giuridica adeguata per il trattamento dei dati, violando il principio di trasparenza e gli obblighi informativi. Inoltre, OpenAI non aveva implementato meccanismi di verifica dell’età degli utenti. Il caso è emerso a seguito di un bug che esponeva dati sensibili degli utenti, potenzialmente interessando 1,8 milioni di utenti italiani attivi e l’intera popolazione italiana. Oltre alla sanzione, OpenAI dovrà condurre una campagna informativa di sei mesi sui diritti degli utenti.
_Giovannni Negri su Sole 24 Ore_
*No fly zone.* Il piano di sicurezza per il Giubileo a Roma prevede l’incremento di circa 1000 agenti, l’istituzione di una no fly zone con cannoni antidrone in collaborazione con la Difesa e la formazione di un team anti-hacker per proteggere le reti telematiche, come parte di un’ordinanza di 150 pagine che include anche la pianificazione per eventi e periferie. “Accoglienza, cortesia e rigore” sono le parole chiave adottate dalla questura, con un posto di comando avanzato a destra del colonnato di piazza San Pietro per monitorare gli accessi e garantire la sicurezza durante l’evento.
_su Stampa_
*Parterre bipartisan.* Una serata di festa bipartisan ha riunito politici, imprenditori e giornalisti a Largo Angelicum, organizzata da Luca Ferlaino di Socialcom, Marco Agnoletti e Roberta De Marco di Jump e Kleos. Tra gli ospiti illustri, il presidente del Cda di Leonardo Stefano Pontecorvo e il ministro Roberto Cingolani, in un evento all’insegna del divertimento e del successo nel campo della comunicazione e delle relazioni istituzionali.
_su Corriere della Sera_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DAL MONDO
*Wall Street corre.* L’inflazione negli Stati Uniti a novembre è risultata inferiore alle attese, con un aumento del costo della vita dal 2,3% al 2,4%, contro il 2,5% previsto dagli economisti. Questo dato ha portato sollievo a Wall Street, interrompendo la caduta dei listini che era seguita alla delusione causata dalla Federal Reserve mercoledì, quando aveva annunciato un taglio dei tassi di solo 25 punti base e avvertito che l’inflazione non era ancora sotto controllo. Le Borse americane hanno reagito positivamente, con rialzi fino a quasi il 2%, mentre quelle europee hanno chiuso quasi in pari. Nonostante la settimana negativa per i mercati, l’inflazione core è rimasta invariata al 2,8%, inferiore alle attese, suggerendo che il costo della vita non sta sfuggendo al controllo, il che potrebbe influenzare le future decisioni della Fed sul tasso di interesse
_Morya Longo su Sole 24 Ore_
*Dazi se non comprate da noi.* Donald Trump ha lanciato un ultimatum all’Unione europea, minacciando l’imposizione di dazi se non aumenterà l’acquisto di petrolio e gas naturale dagli Stati Uniti per compensare il deficit commerciale. La UE, impegnata a ridurre la dipendenza energetica dalla Russia e a diversificare le fonti, ha già incrementato gli acquisti di gas liquefatto americano e sembra aperta a negoziare per rafforzare la cooperazione. Tuttavia, la minaccia di Trump di imporre dazi rischia di innescare una guerra commerciale che potrebbe avere ripercussioni negative sia per l’Europa sia per gli Stati Uniti, in termini di inflazione e ritorsioni commerciali. Nel frattempo, le capitali europee e i leader dell’UE esprimono la volontà di continuare a lavorare con gli USA in modo pragmatico
_Marco Valsania su Sole 24 Ore_
*Duello Usa Cina rischio per l’Europa.* Romano Prodi analizza il confronto tra Stati Uniti e Cina come un rischio per l’Europa, evidenziando come la politica “America First” di Trump miri al dominio globale, con una squadra di collaboratori fedeli e un focus sulla Cina come unico vero rivale. Trump ha sorpreso con un invito al Presidente cinese Xi Jinping all’insediamento, un gesto di diplomazia che non comporta rischi per lui ma che sottolinea il confronto diretto G2 tra le due superpotenze. L’Europa si trova in una posizione difficile, temendo dazi che potrebbero danneggiare la sua economia e con una politica incerta nei confronti della Cina, oscillante tra partner, concorrente e rivale. Prodi suggerisce che l’Europa deve sviluppare una politica comune per non rimanere schiacciata tra le due potenze.
_Romano Prodi su Messaggero_
*L’Afd è la salvezza.* Elon Musk ha scatenato polemiche intervenendo nella politica tedesca, esprimendo sostegno all’AfD, un partito di estrema destra considerato pericoloso per la democrazia dalla Corte costituzionale tedesca. Attraverso i social media, ha influenzato il dibattito pubblico condividendo un video di una influencer di estrema destra, provocando reazioni contrastanti tra i politici tedeschi. L’AfD, che non ha moderato i suoi slogan estremisti, è isolata sia in Germania che in Europa, e nonostante sia seconda nei sondaggi, è soggetta a un cordone sanitario che ne impedisce alleanze con altri partiti. Musk, con la sua popolarità e influenza, spera di poter contribuire al successo dell’AfD nelle elezioni, sfidando il divieto di coalizioni e promuovendo un cambio di potere in Germania.
_Tonia Mastrobuoni su Repubblica_
*No a chiusure.* Volkswagen ha raggiunto un accordo con il sindacato Ig Metall che prevede la riduzione dei costi senza licenziamenti forzati o chiusure di stabilimenti in Germania. L’intesa, definita un “miracolo di Natale” dopo 70 ore di trattative, comporterà un risparmio di 15 miliardi di euro all’anno e una riduzione di circa 35.000 addetti entro il 2030. Nonostante la crisi del mercato cinese e le sfide nel settore delle auto elettriche, l’accordo è stato accolto positivamente per la sostenibilità futura del marchio. L’azienda esplora opzioni alternative per alcuni impianti, ma garantisce la salvaguardia dei posti di lavoro e la stabilità degli accordi salariali a lungo termine.
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_
*Salvare l’auto.* L’industria automobilistica europea, che rappresenta fino al 7% del PIL dell’UE e sostiene 13 milioni di posti di lavoro, sta affrontando difficoltà a causa di fattori economici e errori politici, con conseguenti chiusure di fabbriche e licenziamenti. Gli autori, membri del gruppo PPE, sostengono la necessità di un impegno serio per sostenere il settore, evitando penalizzazioni per i produttori europei e reinvestendo eventuali sanzioni nel settore stesso. Sottolineano l’importanza di semplificare la legislazione e promuovere l’innovazione, oltre a rivedere il divieto sui motori a combustione interna previsto per il 2035, in favore di una neutralità tecnologica che permetta un mix di tecnologie. Infine, evidenziano la necessità di ridurre la dipendenza dalle batterie cinesi e di sviluppare infrastrutture per veicoli elettrici in Europa, per mantenere la competitività dell’industria automobilistica europea
_Manfred Weber su Corriere della Sera_
*Conflitto nucleare.* Timothy Garton Ash, nel suo articolo, sostiene che la guerra in Ucraina non ammette pareggi: o vince l’Ucraina o la Russia. L’ex ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba avverte che senza un cambiamento, l’Ucraina perderà, ma ciò può essere evitato se l’Occidente fornisce un sostegno militare e politico adeguato. Una vittoria ucraina, anche a costo di perdite territoriali e umane, significherebbe un successo per l’Ucraina e una sconfitta per la Russia. Tuttavia, se la Russia dovesse prevalere, le conseguenze sarebbero gravi: l’Ucraina sarebbe devastata, l’Europa affronterebbe un’intensificazione della guerra ibrida russa e il rischio di proliferazione nucleare aumenterebbe. Ash conclude che l’inazione europea ora porterà a costi più elevati in futuro, con un impatto globale sulla sicurezza e la stabilità internazionale.
_Timothy Garton Ash su Repubblica_
*Solo se forti.* Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky, sostiene che i negoziati con la Russia sono possibili solo se l’Ucraina è militarmente forte e la Russia è costretta a partecipare. Egli rifiuta l’idea di un cessate il fuoco che non porti a una conclusione equa del conflitto, temendo che ciò possa solo rafforzare la Russia. Podolyak enfatizza l’importanza di aumentare il potenziale militare dell’Ucraina e di imporre sanzioni più severe alla Russia, oltre a esercitare una pressione diplomatica sui Paesi neutrali. Sottolinea anche la necessità di un chiaro sostegno da parte della NATO e degli Stati Uniti, senza il quale il prezzo della guerra per l’Ucraina aumenterebbe drasticamente. Infine, riconosce che l’Europa sta cambiando la sua percezione della minaccia russa e sta iniziando a investire di più nella difesa.
_Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera_
*Conferenza di pace.* Il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha proposto l’organizzazione di una conferenza di pace per l’Ucraina con la partecipazione di Russia, Cina, India e Brasile, auspicando la tutela delle minoranze religiose in Siria e sottolineando l’importanza dell’integrazione dei migranti in Italia attraverso il riconoscimento della cittadinanza dopo un percorso scolastico. Tajani ha espresso preoccupazione per le guerre vicino alle frontiere europee e ha enfatizzato la necessità di un cessate-il-fuoco e di una pace giusta, sottolineando il ruolo cruciale degli Stati Uniti e l’unità dell’Occidente. Inoltre, ha discusso la situazione economica europea, la lotta contro la pena di morte, la gestione delle migrazioni e la promozione della libertà religiosa, nominando un inviato speciale per monitorare la situazione delle minoranze cristiane nel mondo.
_Andrea Tornielli su Osservatore Romano_
*Torna il nemico che pensavamo finito.* L’attentato al mercatino di Natale a Magdeburgo ha riacceso i timori del terrorismo in un’Europa già disorientata e vulnerabile. L’attacco, che segue i metodi del “terrorismo fai da te”, mostra come la minaccia possa nascondersi nella quotidianità e colpire ovunque, rendendo difficile la difesa. Nonostante l’arresto del sospetto, un medico di origine saudita, le autorità tedesche non hanno ancora definito l’atto come terrorismo, in attesa di ulteriori informazioni sulle sue possibili connessioni o motivazioni. L’incidente arriva in un momento delicato per la Germania, alle prese con elezioni anticipate e una crescente polarizzazione politica, e potrebbe avere significative ripercussioni politiche, soprattutto in relazione al dibattito sull’immigrazione e alla sicurezza nazionale.
_Stefano Stefanini su Stampa_
*No alla guerra.* Un sondaggio condotto da Ipsos per l’Ispi rivela che il 42% degli italiani intervistati accetterebbe un compromesso sui confini dell’Ucraina per porre fine al conflitto con la Russia. La fiducia in una soluzione diplomatica è calata, con solo il 31% che crede ancora possibile un accordo di pace, rispetto al 44% dell’anno precedente. La percezione della Russia è peggiorata notevolmente, con un netto aumento di coloro che la considerano nemica. Nonostante ciò, il 34% degli italiani non vuole aumentare la spesa in difesa, temendo riduzioni nel welfare e nella sanità. Il sondaggio anticipa anche le richieste del presidente eletto USA, Donald Trump, di aumentare le spese per la difesa degli alleati europei della NATO.
_Natasha Caragnano su Repubblica_
*Putin non vuole la tregua grazie alla Nato.* Alessandro Orsini sostiene che Putin non desidera realmente una tregua, ma deve far credere all’Occidente di volerla, utilizzando la tattica di guadagnare tempo mentre l’esercito ucraino è indebolito e l’Occidente si arma. Orsini evidenzia come Putin miri a delegittimare Zelensky e rafforzare i “partiti delle colombe” in Europa, mentre si prepara a risolvere la situazione in Ucraina con la forza, richiedendo tempo per un riarmo russo adeguato e per l’elezione di un nuovo presidente ucraino. Roberto Cingolani, in un contesto diverso, non è menzionato nel testo fornito, quindi non è possibile fornire una citazione o un riassunto relativo a lui.
_Alessandro Orsini su Il Fatto Quotidiano_
*Lo Zar ha perso.* L’articolo di Leonardo Tricarico analizza la situazione geopolitica attuale, sottolineando che, nonostante le apparenze, Putin non può essere considerato un vincitore nel conflitto ucraino. L’esercito russo ha incontrato notevoli difficoltà, mostrando limiti significativi e nonostante l’annessione di alcune regioni nel Donbass, il controllo del territorio è parziale. Inoltre, la Russia ha subito una sconfitta in Siria, con conseguenze nell’area mediorientale e africana, dove il conflitto potrebbe spostarsi, in particolare in Libia. L’articolo conclude che sia la Russia sia l’Ucraina usciranno indebolite dal conflitto, con condizioni di tregua dolorose per entrambe, ma particolarmente severe per la Russia, segnando forse il declino di un impero.
_Leonardo Tricarico su Tempo _
*Sicurezza europea.* Kaja Kallas, nuovo Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell’UE, punta a riformare la politica di sicurezza europea basandosi sulla sua esperienza personale sotto il dominio sovietico. Conscia delle minacce rappresentate da potenze come Russia e Cina, Kallas intende spostare il focus dell’opinione pubblica e politica europea dalla retorica pacifista alla difesa attiva dei principi e della sicurezza dell’UE. Sostiene la necessità di una sconfitta strategica della Russia e una maggiore assistenza militare e finanziaria all’Ucraina, oltre a un rafforzamento della difesa europea. Collabora strettamente con la NATO e appoggia Israele nel conflitto mediorientale, opponendosi alla narrazione filo-palestinese e sottolineando l’importanza di prevenire che l’Iran acquisisca armi nucleari. Kallas mira a fare dell’UE un attore globale, rafforzando le alleanze in Africa e nell’Indo-Pacifico per contrastare l’influenza di regimi autocratici.
_Tommaso De Filippo su Italia Oggi_
*Italia partner privilegiato.* Il leader di Hayat Tahrir al Sham (HTS), Ahmed al Jolani, è al centro di trattative con gli Stati Uniti, che considerano rimuovere l’organizzazione dalla lista nera del terrorismo in cambio di garanzie su pluralismo e lotta all’ISIS. Gli USA, rappresentati dall’assistente segretaria di Stato Barbara Leaf, hanno promesso di non perseguire la taglia su Jolani e discutono la revoca delle sanzioni, incluso il Caesar Act. Jolani, che ammette la Siria stremata dalla guerra, cerca di contenere estremismi come l’ISIS e si apre a scambi commerciali con l’Europa, con l’Italia come partner privilegiato. Nel frattempo, le operazioni militari americane continuano in Siria, dove mantengono un contingente di 2.000 uomini, e la Turchia di Erdogan pianifica una nuova offensiva contro i curdi delle SDF. Jolani si posiziona come un leader politico aperto al dialogo, ma la società civile siriana richiede inclusione nel processo costituzionale, con incertezze sul futuro assetto politico del paes
_Gabriella Colarusso su Repubblica_
*Auto sulla folla, terrore in Germania.* Un tragico attentato ha scosso la Germania quando un’auto, guidata da un medico saudita, si è lanciata contro la folla in un mercato di Natale a Magdeburgo, causando almeno due morti, inclusa una bambino, e numerosi feriti. L’attacco ha risvegliato il timore del terrorismo islamico, ricordando un simile episodio avvenuto a Berlino otto anni prima. Il conducente è stato rapidamente fermato e, nonostante le indagini siano ancora in corso, il cancelliere Olaf Scholz ha espresso vicinanza alle vittime e ai loro familiari. Questo evento potrebbe influenzare il clima politico in vista delle imminenti elezioni, con la destra estrema che già si fa sentire, mentre la Germania si prepara a vivere uno dei Natali più difficili della sua storia recente.
_Mara Gergolet su Corriere della Sera_
ECONOMIA – FINANZA – POLITICA – CRONACA DALL’ITALIA
*Manovra.* La Camera dei deputati ha approvato la manovra di bilancio del governo Meloni con 204 voti favorevoli, nonostante le tensioni interne alla maggioranza, soprattutto sulla questione dei no-vax. Un ordine del giorno del PD contro la sanatoria per i no-vax è stato respinto, ma alcuni deputati di Forza Italia hanno votato a favore, segnalando possibili future polemiche. La manovra prevede anche 102 milioni di euro per microinterventi locali, che hanno suscitato critiche dalle opposizioni. Inoltre, c’è stato un dibattito sulla corretta assegnazione di una sovracopertura di bilancio, con l’opposizione che ha contestato la procedura adottata dalla maggioranza. La Lega ha ritirato un ordine del giorno che mirava a limitare la cosiddetta “norma anti Renzi” sui finanziamenti ai parlamentari.
_Claudia Volattorni su Corriere della Sera_
*Manovra per i redditi bassi.* La Camera dei Deputati ha approvato la legge di bilancio 2025 con 211 voti favorevoli e 117 contrari, dopo aver ottenuto la fiducia del governo. La manovra da 28 miliardi di euro prevede la conferma dell’IRPEF a tre aliquote e introduce 12,85 miliardi di nuove detrazioni per i dipendenti con redditi medio-bassi, beneficiando oltre un milione di contribuenti. Tra le misure più significative vi sono l’aumento di 2 miliardi per il Ponte sullo Stretto e l’introduzione dell’IRES premiale per le imprese che reinvestono gli utili. La legge di bilancio prevede anche il finanziamento di due tornate contrattuali per i dipendenti pubblici e sostiene i redditi medio-bassi, in particolare quelli da lavoro dipendente. Il provvedimento ora passa al Senato per l’approvazione definitiva, prevista dopo Natale.
_Gianni Trovati su Sole 24 Ore_
*Meloni Von der Leyen.* Durante la sua visita a Bruxelles, la premier italiana Giorgia Meloni ha incontrato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen per discutere questioni chiave come l’immigrazione, l’accordo commerciale UE-Mercosur e il futuro del settore automobilistico nell’ambito della transizione ecologica. Meloni ha espresso preoccupazioni specifiche riguardo alle ripercussioni dell’accordo UE-Mercosur sull’agricoltura italiana e ha chiesto compensazioni, mentre von der Leyen ha sottolineato i benefici in termini di competitività internazionale. È stata anche affrontata la necessità di una politica migratoria europea più efficace e l’attuazione del nuovo Patto per la migrazione. Infine, le due leader hanno concordato sull’importanza di rafforzare la collaborazione tra il Piano Mattei per l’Africa e la strategia europea del Global Gateway.
_Francesca Basso su Corriere della Sera_
*Piano Ue per l’auto.* Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, riconosce che il settore automobilistico sta attraversando una fase di profonda trasformazione, influenzata da cambiamenti nei modelli di consumo e dalla crescente importanza delle auto elettriche. Urso sottolinea la necessità di un piano automotive europeo con risorse comuni per sostenere gli investimenti tecnologici e incentivare gli acquisti con un Ecobonus europeo. La Germania si unisce alle proposte italiane, ampliando il fronte di sostegno. Stellantis ha annunciato investimenti significativi in Italia, e un gruppo di lavoro monitorerà l’adempimento degli impegni. Il governo italiano ha allocato oltre un miliardo di euro per il settore nel 2025, spostando le risorse dagli incentivi all’acquisto agli investimenti produttivi. Urso critica l’approccio unilaterale del Green Deal e sostiene la neutralità tecnologica, evidenziando l’importanza delle gigafactory per l’autonomia strategica europea nella filiera produttiva.
_Andrea Ducci su Corriere della Sera_
*La spesa resta alta.* L’economista Carlo Cottarelli ritiene che la legge di bilancio italiana non abbia subito grandi cambiamenti dopo il passaggio alla Camera, con un deficit in calo che, sebbene necessario, non stimolerà la crescita economica. La pressione fiscale rimane stabile e nonostante la riduzione del deficit, la spesa pubblica resta alta. Cottarelli evidenzia che gli ostacoli burocratici e tecnici sono un freno per le imprese e che la crescita economica è limitata non dalla mancanza di domanda, ma dalla difficoltà di creare nuove aziende. I mercati finanziari mostrano fiducia verso l’Italia, apprezzando l’allineamento con il nuovo Patto di Stabilità e la protezione potenziale della BCE.
_Carlo Cottarelli su Giorno – Carlino – Nazione_
*Calo numero 19.* La manifattura italiana ha registrato a ottobre il nono calo consecutivo dei ricavi su base annua, con una flessione del 5,3%, influenzata fortemente dal settore automobilistico che ha visto una diminuzione del 21%. Nonostante ciò, si è osservato un lieve incremento dello 0,5% del fatturato rispetto al mese precedente. Tuttavia, la produzione continua a mostrare segni di debolezza, con una crescita zero su base mensile e un calo del 3,6% su base annua. La fiducia dei consumatori e delle imprese è in calo, con aspettative particolarmente negative nel settore manifatturiero. Infine, le prospettive economiche per il Pil nazionale sono state riviste al ribasso, con previsioni di crescita limitata e investimenti stagnanti, in parte a causa dell’incertezza geopolitica e dei ritardi nelle misure di Transizione 5.0
_Luca Orlando su Sole 24 Ore_
*Piano Mattei.* Pasquale Salzano, attualmente a capo di Simest e Chief International Affairs Officer presso Cassa Depositi e Prestiti, è in procinto di ricevere una promozione significativa. Il suo secondo mandato sta per scadere e, secondo quanto riportato dal Foglio, il governo sta considerando di nominarlo ambasciatore in Marocco. Salzano ha già esperienza diplomatica, avendo ricoperto il ruolo di ambasciatore italiano in Qatar dal 2017 al 2019. Il Marocco rappresenta un paese strategico per l’Italia, essendo centrale nel Piano Mattei per gli investimenti e i rapporti industriali.
_sul Foglio_
*Via libera.* Gli azionisti di Ita Airways hanno approvato l’aumento di capitale che permetterà a Lufthansa di acquisire il 41% della compagnia aerea per 325 milioni di euro, operazione che dovrà essere completata entro il 15 gennaio. L’assemblea ha anche modificato lo statuto sociale in linea con l’accordo di investimento, preparando il terreno per una gestione congiunta tra il ministero dell’Economia e delle Finanze e Lufthansa. Il presidente di Ita Airways, Antonino Turicchi, ha espresso ottimismo riguardo alla situazione finanziaria dell’azienda, che a fine novembre aveva un Ebit positivo di 20 milioni di euro e 500 milioni in cassa. Il nuovo Consiglio di Amministrazione sarà nominato entro il 15 gennaio, con due membri designati da Lufthansa, e si prevede una futura cooperazione commerciale tra Ita Airways e il network di Lufthansa.
_Giorgio Pogliotti su Sole 24 Ore_
*Traffico record.* Enav ha registrato un incremento del 10% nel traffico aereo nel 2024, superando i livelli pre-Covid grazie all’attrattiva turistica dell’Italia e alla deviazione di voli causata da tensioni geopolitiche. L’azienda prevede un ulteriore aumento del 4% nel 2025, stimolato anche dal Giubileo. Enav sta affrontando l’invecchiamento del suo personale di controllori di volo con un piano di assunzioni che prevede l’ingresso di 400 nuovi controllori nei prossimi anni. L’azienda punta sulla digitalizzazione e la remotizzazione della gestione del traffico aereo, con investimenti che porteranno alla creazione di nuovi posti di lavoro, soprattutto nel Sud Italia. Inoltre, Enav mira ad espandere il suo mercato non regolato, con l’obiettivo di raggiungere il 10-12% del fatturato, e sta esplorando acquisizioni per completare la sua offerta tecnologica
_Leonard Berberi su Corriere della Sera_
*Rete unica, stretta sui tempi.* Open Fiber ha ottenuto finanziamenti per portare avanti il suo piano industriale fino al 2029, con l’obiettivo di creare una rete unica di telecomunicazioni. Il cantiere per lo sviluppo della rete in fibra dovrebbe iniziare entro febbraio dell’anno prossimo, con risorse aggiuntive per oltre 2 miliardi di euro provenienti da banche e azionisti. La società, che ha già ricevuto l’approvazione delle banche per nuovi fondi, dovrà affrontare questioni antitrust, specialmente nelle aree nere, e discutere con Bruxelles la copertura delle aree grigie, dove altre tecnologie potrebbero essere più economiche. Il progetto prevede anche la stimolazione della migrazione alla fibra, nonostante l’uso effettivo della rete FTTH sia ancora inferiore al 30% in Italia.
_Antonella Olivieri su Sole 24 Ore_
*Mondo tlc.* Il settore delle telecomunicazioni (TIC) è essenziale per l’economia moderna, ma è attualmente in crisi a causa di ricavi stagnanti e costi crescenti, esacerbati da un quadro regolatorio obsoleto che favorisce la concorrenza a scapito della sostenibilità. Gli operatori di telecomunicazioni sono schiacciati tra prezzi al consumo in calo e costi operativi in aumento, con poche possibilità di adeguamento. Questo ha portato a una compressione dei margini e a una potenziale riduzione degli investimenti in infrastrutture critiche come la fibra ottica e il 5G. È necessario un intervento politico che riconosca il valore delle TIC e che promuova un contesto normativo equo, che bilanci la tutela dei consumatori con la sostenibilità economica degli operatori. Pietro Labriola, amministratore delegato del Gruppo Tim, sottolinea l’importanza di regole eque e di un dialogo costruttivo tra settore e istituzioni per favorire la transizione digitale e la crescita del settore.
_su Pietro Labriola su Foglio_
*Bruxelles.* Andrea Orcel, amministratore delegato di UniCredit, ha espresso sul Financial Times la sua visione di un sistema bancario europeo più forte e integrato, sottolineando l’importanza di completare l’Unione bancaria per permettere all’Europa di competere globalmente. UniCredit ha mostrato il suo impegno in questa direzione attraverso il tentativo di acquisizione di Commerzbank e Banco Bpm, ma si è scontrata con resistenze politiche e preoccupazioni in Germania, oltre a dover affrontare la regolamentazione della BCE. Orcel non è interessato a includere il gestore di fondi Anima nell’acquisizione di Banco Bpm, mentre negozia con Crédit Agricole, che ha recentemente aumentato la sua partecipazione in Bpm. Nonostante le sfide, Orcel potrebbe comunque trarre vantaggio dalle operazioni, portando plusvalenze ai soci di UniCredit.
_Gianluca Paolucci su Stampa_
*Anas.* L’ambasciatore francese ha inviato una lettera per correggere le inesattezze di un articolo riguardante il ritardo nell’apertura del tunnel stradale del Colle di Tenda, sottolineando che la decisione di non aprire la galleria è stata congiunta tra Italia e Francia a causa di rischi per la sicurezza. Ha evidenziato che la Francia è impegnata per una riapertura sicura del tunnel e che sono necessari l’installazione di attrezzature essenziali e test di funzionamento. Ha inoltre riconosciuto ritardi significativi nel cantiere, gestito dall’Anas, e l’assenza di un programma dettagliato per la riapertura. Infine, ha ribadito l’importanza della collaborazione italo-francese per il monitoraggio del progetto e l’impegno per una riapertura sicura e definitiva del tunnel, una volta verificate le condizioni di sicurezza.
_Martin Briens su Stampa_
*Assolto.* Matteo Salvini è stato assolto dal Tribunale di Palermo dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nel processo Open Arms, con la Procura che aveva richiesto 6 anni di carcere. Il processo riguardava il diniego di sbarco a Lampedusa di 147 migranti da parte di Salvini, allora ministro dell’Interno, nell’agosto del 2019. La sentenza è stata accolta con soddisfazione dal centrodestra, con la premier Giorgia Meloni che ha sottolineato come difendere i confini non sia un crimine. Le opposizioni hanno ribadito il rispetto per le sentenze e per i giudici, mentre il leader di Open Arms, Oscar Camps, ha espresso la sua delusione affermando che Salvini è stato assolto dalla giustizia ma non dalla storia.
_Alessandra Arachi su Corriere della Sera_
*Il sollievo di Giorgia.* La premier Giorgia Meloni ha espresso sollievo e felicità per l’assoluzione di Matteo Salvini, contattandolo durante un summit in Finlandia per congratularsi. L’assoluzione è vista come una rivincita contro le “toghe politicizzate” e rafforza la stabilità dell’esecutivo, dissipando i timori di una possibile destabilizzazione della maggioranza. Tajani e altri esponenti della coalizione hanno manifestato il loro sostegno, mentre la Meloni intende accelerare sulla riforma della giustizia. L’assoluzione di Salvini potrebbe influenzare la gestione dei casi giudiziari di altri membri del governo, come Delmastro e Santanchè, con possibili ripercussioni sulla loro posizione politica
Corriere della Sera
21-12-2024 La telefonata della premier (e il sollievo per la stabilità) (Guerzoni
_MonicaGuerzoni su Corriere della Sera_
*Processo politico.* Matteo Salvini, leader della Lega e vicepremier del governo Meloni, è stato assolto nel processo Open Arms e si sente rafforzato politicamente. Emotivamente toccato, ha trascorso momenti di tensione insieme alla fidanzata Francesca Verdini e alla sua avvocata Giulia Bongiorno. Salvini ha immediatamente utilizzato i social media per condividere la sua assoluzione, ricevendo messaggi di sostegno, inclusi quelli della premier Giorgia Meloni. Nonostante l’assoluzione, mantiene una posizione critica verso il sistema giudiziario, sottolineando la necessità di riformarlo. Durante il suo soggiorno a Palermo, ha visitato luoghi simbolici e ha ribadito il suo impegno a difendere i confini italiani, pur mostrando apertura verso chi fugge dalla guerra
_Antonio Fraschilla su Repubblica_
*No ddl sicurezza.* Il Consiglio d’Europa ha inviato una lettera ai senatori italiani criticando il disegno di legge sulla sicurezza per la sua non conformità agli standard europei sui diritti umani, sollevando particolare preoccupazione per alcuni articoli che inasprirebbero le pene per determinate azioni. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha definito l’intervento un’interferenza inaccettabile, mentre l’opposizione ha riconosciuto la serietà dei rilievi espressi dal Consiglio. La missiva dettagliata del commissario per i diritti umani, Michael O’Flaherty, è stata vista da alcuni come un’usanza comune per esprimere preoccupazioni sui provvedimenti legislativi. Tuttavia, La Russa ha risposto pubblicamente e rapidamente, rifiutando di distribuire la lettera ai senatori, nonostante la richiesta del commissario europeo, suscitando critiche da parte di esponenti politici come Carlo Calenda e altri membri dell’opposizione
_Gabriella Cerami su Repubblica _
*Santanchè.* Il centrodestra sta prendendo tempo di fronte alle crescenti pressioni per le dimissioni di Daniela Santanché, ministra accusata di bancarotta fraudolenta per il fallimento di Ki Group. L’opposizione, con figure come Giuseppe Conte e Deborah Serracchiani, sostiene che la posizione di Santanché sia insostenibile e chiede interventi da parte della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Alcuni parlamentari della maggioranza evitano di commentare, mentre altri, come Walter Rizzetto di Fratelli d’Italia, esprimono fiducia nella capacità di Santanché di difendersi. La ministra, che ha ricoperto ruoli di rilievo in Ki Group fino a dicembre 2021, è coinvolta in tre indagini, compresa quella per presunta truffa sui fondi Covid, ma il suo legale sostiene che il suo coinvolgimento sia legato solo alla carica ricoperta.
_su Stampa_
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