Rassegna stampa 21 giugno

SICUREZZA

Rilancio. Nella presentazione del nuovo piano industriale a marzo, l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, sottolineava la necessità di rafforzare la Difesa europea attraverso la realizzazione di consorzi industriali sovranazionali. Come ribadito di recente a II Messaggero dall’ex ministro, «in Europa abbiamo un mercato frammentato. Nessuna azienda nazionale, anche sedi grandi dimensioni, può competere da sola con i giganti americani o cinesi»
Marco Battaglia su La Verita’

Accordo saltato. La notizia del fallimento delle trattative tra Leonardo e il consorzio franco-tedesco Knds per la fornitura del nuovo carro armato all’Esercito italiano ha animato negli ultimi giorni i giornali specialistici. Leonardo e Knds non sono riuscite a trovare un accordo su un punto specifico: l’azienda italiana voleva costruire la torretta e il sistema di gestione del combattimento attraverso Oto Melara e la sua divisione elettronica — coinvolgendo anche la società tedesca Hensoldt, di cui detiene il 23 per cento — ma la richiesta non è stata accolta da Knds.
Futura D’Aprile su Domani

Il mercato premia Seri. Il mercato premia l’operazione di acquisizione di Industria Italiana Autobus da parte di Seri Industrial, facendo guadagnare a quest’ultima il 5,82% a 4 euro per azione. Il gruppo ha sottoscritto un accordo con Invitalia e Leonardo che disciplina l’acquisizione di una partecipazione del 98% in Industria Italiana Autobus, azienda tricolore costruttrice di mezzi di trasporto pubblico su gomma a marchio Menarinibus.
Emerick di Narda su Mf

Riconoscimento a Thales e Leonardo. La terza edizione del Gala del Farnese d’Or, l’evento promosso annualmente dalla CCI France Italie – Camera di Commercio e dall’Ambasciata di Francia in Italia, che è svolto a palazzo Farnese. Un altro riconoscimento va a Leonardo e Thales: ricevono il premio Hervé Derrey, ceo di Thales Alenia Space, una jv di Thales e Leonardo, e Gabriele Pieralli, ceo di Telespazio, una jv di Leonardo e Thales: tra le due realtà c’è una forte cooperazione in campo spaziale, che poggia su una base tecnologica e industriale comune.
su Sole 24 Ore

Collaborazione per la difesa dello spazio aereo comune. MBDA è vicina a concludere un importante contratto per la fornitura di oltre 1.500 missili Mistral 3, un sistema di difesa aerea a corto raggio che opera in modalità “spara e dimentica” e può contrastare una vasta gamma di minacce, tra cui aerei da combattimento e da trasporto, elicotteri, droni e missili da crociera. Belgio, Cipro, Estonia, Ungheria e Francia hanno firmato un accordo di cooperazione per l’acquisto congiunto di questi missili, concretizzando un’intenzione comune espressa il 19 giugno 2023. Questa iniziativa riflette la volontà dei paesi europei di collaborare nella difesa dello spazio aereo, in linea con gli obiettivi prioritari dell’Unione Europea, che include il finanziamento di sistemi di difesa antiaerea e antimissile. La Direzione Generale dell’Armamento (DGA) francese gestirà l’acquisto da MBDA, con ulteriori paesi interessati a unirsi all’iniziativa, portando l’ordine totale a superare i 1.500 missili.
Michel Cabirol su Tribune

Caesar di succeso. Al salone di armamento Eurosatory, KNDS France ha registrato un notevole successo con il suo sistema d’artiglieria Caesar, vendendo 60 unità a paesi come Armenia, Estonia e Croazia. Il Caesar, un sistema d’artilleria autotractato da 155 mm, ha continuato a riscuotere successo, specialmente dopo la guerra in Ucraina. L’Estonia ha firmato un contratto per 12 Caesar, mentre la Croazia ha espresso l’intenzione di acquistarne altrettanti. La Francia ha regolarizzato l’acquisto di 12 Caesar per l’Ucraina, con le ultime consegne previste per fine luglio. Questa cooperazione europea, che beneficia anche di finanziamenti parziali dell’UE, si inserisce in un contesto di crescente collaborazione tra gli stati membri per affrontare le sfide alla sicurezza dell’Unione.
Michel Cabirol su Tribune

Patriot. Gli Stati Uniti hanno sospeso le consegne dei missili intercettori Patriot ad altre nazioni per dare priorità agli ordini dell’Ucraina, in risposta agli attacchi russi. Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, ha confermato che le consegne inizieranno alla fine dell’estate, sottolineando l’impegno degli Stati Uniti nel supportare i partner in pericolo esistenziale. Il presidente Joe Biden, insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, ha annunciato un patto di difesa decennale e l’impegno degli Stati Uniti a fornire sistemi di difesa aerea all’Ucraina il prima possibile. Sebbene le consegne ad altri paesi siano ritardate, quelle a Taiwan non saranno influenzate. L’Ucraina ha già ricevuto almeno quattro sistemi Patriot dagli Stati Uniti e dalla Germania, con ulteriori promesse di supporto da parte della Germania e dei Paesi Bassi.
Felicia F Schwartz su inancial Times

Patriot e F-16 per l’Ucraina. Gli alleati dell’Ucraina, in risposta agli attacchi russi, stanno potenziando la difesa antiaerea del paese, con la Romania che invia un sistema Patriot e riceve l’approvazione di Zelensky. Gli Stati Uniti hanno annunciato che le consegne di missili intercettori dei sistemi Patriot e Nasams saranno ritardate per dare priorità all’Ucraina, con centinaia di sistemi previsti entro il 2025. Israele e Taiwan sono esclusi da questa riassegnazione, mentre altri paesi europei potrebbero ricevere garanzie simili. Infine, l’Ucraina vedrà rafforzato il proprio scudo aereo con l’arrivo di 80 caccia F-16, promessi da Belgio, Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia, con l’addestramento dei piloti ucraini già in fase avanzata.
Alberto Simoni su Stampa

Munizioni per i magazzini tedeschi quasi vuoti. Le conseguenze della guerra in Ucraina hanno regalato alla compagnia di armi Rheinmetall il più grande ordine della sua storia. L’azienda ha annunciato giovedì di aver ricevuto dalla Bundeswehr un contratto quadro per munizioni per artiglieria del valore massimo di 8,5 miliardi di euro. L’importante ordine ha avuto un impatto minimo sul prezzo delle azioni DAX. L’accordo quadro, in vigore dal luglio 2023, aveva un valore massimo di circa 1,3 miliardi di euro; Questo contratto è stato ora aumentato di 7,2 miliardi di euro. La quantità di proiettili ordinati, che possono essere sparati a 40 chilometri di distanza e hanno un calibro di 155 millimetri, non è stata menzionata: probabilmente ammonta a diversi milioni. La produzione avviene principalmente a Unterlüß nella Bassa Sassonia; La città si trova nel nord-est della Bassa Sassonia, nella brughiera di Lüneburg. Le munizioni sono destinate a riempire i magazzini quasi vuoti della Bundeswehr e gran parte del volume è destinato anche ad andare in Ucraina. Il Paese attaccato dalla Russia ha già ricevuto forniture di munizioni dalla Germania, altre seguiranno in futuro. L’inizio delle consegne nell’ambito dell’accordo quadro attualmente in vigore è previsto per l’inizio del 2025; Si dice che questa prima tranche valga 880 milioni di euro.
su Borsen Zeitung

Accordo su Rutte. Il primo ministro olandese Mark Rutte è stato scelto come nuovo Segretario Generale della NATO, subentrando a Jens Stoltenberg in ottobre, segnando una continuità nell’Alleanza. Durante un recente Summit sulla pace in Ucraina, Rutte ha espresso una forte opposizione a Putin, che ora affronta nuove sanzioni europee e minaccia di abbassare la soglia per l’uso di armi nucleari. L’Unione Europea ha raggiunto un accordo sul quattordicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, mirato a ridurre l’aggiramento delle sanzioni e a sanzionare ulteriori individui ed entità. Gli Stati Uniti accelerano la consegna di sistemi di difesa aerea all’Ucraina, mentre la Russia valuta cambiamenti alla sua dottrina nucleare, escludendo tuttavia un attacco preventivo
Francesca Basso su Corriere della Sera

Un negoziatore permanente. Mark Rutte, ex primo ministro olandese e nuovo segretario della NATO, è descritto come una figura atlantista e sostenitore dell’austerity, noto per la sua vita modesta e la capacità di navigare con successo tra scandali politici interni e tensioni internazionali. Ha mantenuto un’immagine pubblica di semplicità, vivendo nella stessa casa e insegnando settimanalmente, pur avendo una politica estera ferma, come dimostrato dal suo supporto all’Ucraina e dalla linea dura sull’immigrazione. Rutte ha mostrato flessibilità politica, lavorando con partiti di diverso orientamento ideologico per rimanere al potere, e ha dimostrato abilità nel negoziare, anche a costo di scendere a compromessi controversi, come nel caso del patto con Orbán. Nonostante alcune critiche per i tagli al welfare e scandali, viene ricordato come un ottimista pragmatico e un abile negoziatore.
Daniele Perelli su Repubblica

Arriva Rutte. Mark Rutte, ex primo ministro olandese, è in corsa per diventare il nuovo segretario della NATO dopo il ritiro dell’ultimo candidato concorrente, il presidente romeno Klaus Iohannis. La sua candidatura è stata forte sin dall’inizio e si prevede che sarà ufficialmente in carica dal 2 ottobre, dopo l’investitura al vertice NATO di luglio. Rutte, soprannominato “Teflon Mark” per la sua capacità di sopravvivere agli scandali, è noto per il suo pragmatismo e abilità diplomatica. È stato un critico deciso di Putin e ha sostenuto l’Ucraina, firmando un patto di sicurezza decennale con il paese. Inoltre, ha dimostrato di poter gestire efficacemente le relazioni con gli Stati Uniti, guadagnandosi il soprannome di “Trump whisperer” durante la presidenza di Donald Trump.
Michele Pignatelli su Sole 24 Ore

Sottomarini. Il sottomarino russo Belgorod è partito per una missione segreta nell’Artico, mentre la Marina statunitense insegue un altro sottomarino russo, il Kazan, vicino a Cuba, in un contesto che ricorda la Guerra Fredda. La NATO ha lanciato una missione, guidata dalla nave italiana Alliance, per studiare come i cambiamenti climatici influenzano l’uso dei sonar nell’Artico, dove il riscaldamento globale sta modificando le condizioni acustiche sottomarine. La ricerca si concentra sulle conseguenze del cambiamento climatico per la sicurezza, poiché la temperatura e la salinità dell’acqua, fattori chiave per la rilevazione dei sottomarini, stanno cambiando. Gli esperti temono che la perdita di precisione nei sistemi di rilevamento possa dare un vantaggio strategico a nazioni come Cina e Russia, che potrebbero intensificare la loro presenza sottomarina nell’Atlantico settentrionale.
Cristina Nadotti su Repubblica Venerdi

Niente whistleblowing per i militari. Un comandante dell’esercito è stato sanzionato dall’ANAC per ritorsioni contro un maresciallo che aveva segnalato anomalie, ma il TAR ha annullato la sanzione, sostenendo che le norme sul whistleblowing non si applicano ai militari. Questo caso evidenzia la difficoltà di proteggere i whistleblower nell’ambito militare, dove la corruzione è in aumento e la cultura del nonnismo e del lobbismo è radicata. Nonostante la legge preveda sanzioni per chi discrimina i denuncianti, l’ANAC ha emesso poche sanzioni negli ultimi anni, e la maggior parte di queste sono state annullate dalla giustizia amministrativa. Il ministero della Difesa è stato descritto come resistente alle norme di tutela dei whistleblower, e l’ANAC sta cercando di contrastare questa tendenza ricorrendo al Consiglio di Stato.
Thomas Mackinson su Il Fatto Quotidiano

Banca Etica. Il settore della difesa e del commercio di armi è caratterizzato da un’elevata incidenza di corruzione, con una percentuale intorno al 40% secondo il Sipri di Stoccolma. Il rapporto “Finanza per la guerra. Finanza per la pace.” di Banca Etica, evidenzia la frequente corruzione nelle transazioni finanziarie del settore, con metodi che includono pagamenti illeciti e conflitti di interesse. La segretezza e l’intimità tra i vari attori del commercio di armi, oltre alla contiguità tra aziende e organismi pubblici, alimentano la corruzione. Banca Etica, sostenendo la finanza etica, chiede normative più stringenti per garantire trasparenza nelle operazioni legate alle armi, in un contesto dove la spesa mondiale in armamenti supera i 2.240 miliardi di dollari.
Salvatore Cannavò su Il Fatto Quotidiano

Space economy. Il Consiglio dei Ministri italiano ha approvato un disegno di legge sulla space economy che introduce nuove regole per allineare il paese alle regolamentazioni internazionali. Il Ddl prevede un Piano nazionale quinquennale per l’economia dello spazio e l’istituzione di un Fondo con risorse destinate a questo settore. Viene stabilita una riserva del 10% del valore degli appalti pubblici per PMI e start-up innovative, attraverso subappalti obbligatori. Inoltre, gli operatori privati saranno soggetti a otto requisiti, tra cui sicurezza, sostenibilità ambientale e obbligo di assicurazione, con sanzioni per la mancata conformità. Infine, è richiesta l’immatricolazione degli oggetti spaziali e alcune norme potrebbero favorire operatori come Starlink di Elon Musk, escludendo però le attività spaziali militari e di intelligence
Carmine Fotina su Sole 24 Ore

Space economy. L’Italia si posiziona al quinto posto mondiale negli investimenti in space economy rispetto al PIL, grazie anche agli impulsi del PNRR che prevede 7,3 miliardi di investimenti pubblici entro il 2027. Il settore spaziale italiano, forte delle sue PMI e pochi grandi attori, è cresciuto fino a diventare competitivo anche a livello internazionale, con aziende come Argotec e D-Orbit che si distinguono in missioni e progetti di rilievo. La filiera spaziale nazionale, che comprende lanciatori, satelliti e servizi a valle, conta circa 300 imprese e 8.000 addetti, con un forte contributo di PMI e startup. Questi progressi sono il risultato di una strategia nazionale che ha visto l’Italia investire lo 0,1% del suo PIL nel settore, proiettandola tra i leader mondiali degli investimenti spaziali
Luca Orlando su Sole 24 Ore

Space City. La startup Revolv, fondata da ingegneri italiani formatisi al Politecnico di Milano e alla TU Delft, ha scelto Torino per il suo quartier generale, nonostante la tendenza degli imprenditori piemontesi di avviare imprese all’estero o altrove. Torino offre una filiera aerospaziale unica, essenziale per la crescita di Revolv, che necessita di fornitori e clienti nel settore dei satelliti. La scelta si è dimostrata acuta, con la startup che ha già ricevuto un investimento di 2,6 milioni di euro e si prepara a testare la sua tecnologia nello spazio. I fondatori mantengono una sede in Olanda, ma hanno deciso di trasferirsi a Torino, attratti dalla qualità della vita e dai costi più contenuti rispetto a Milano, e prevedono di seguire lo sviluppo dello Space Park di Argotec.
Nicolò C Zita su orriere Torino

Academy. Oggi, presso lo stabilimento Leonardo di Pomigliano, considerato un’avanguardia tecnologica nel Mezzogiorno, si terrà uno sciopero di due ore indetto dai sindacati Fim, Fiom e Uilm per protestare contro vari problemi, tra cui ritardi negli investimenti e blocco delle assunzioni. I sindacati criticano anche l’attuazione del progetto Nemesi, un investimento per la digitalizzazione e automazione, e la divisione del settore aeronautico in due parti, che indebolirebbe le capacità industriali. Intanto, la Academy continua a produrre eccellenze, avendo assunto più di ottanta giovani ingegneri grazie alla collaborazione con il governo e l’università Federico II. Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, rimane ottimista sulla superazione delle difficoltà attuali e sottolinea l’importanza di ogni sito e regione nel piano industriale, che porterà benefici a tutti
Pino Neri su Mattino Napoli Nord

Fincantieri. Fincantieri ha ottenuto il via libera dalla Consob per un aumento di capitale di 500 milioni di euro, con una prima tranche di 400 milioni e una successiva da 100 milioni. Il lancio dell’offerta ai soci è previsto per il 24 giugno, con un prezzo di sottoscrizione fissato a 2,62 euro per azione. La ricapitalizzazione, sostenuta pro quota da Cdp Equity e garantita da un consorzio bancario, mira a finanziare l’acquisizione dell’ex Wass da Leonardo, una mossa strategica per Fincantieri per rafforzare la sua posizione nel mercato della difesa subacquea. Questa operazione segue l’acquisto di Remazel e si inserisce nella strategia di espansione del gruppo nei mercati globali, con particolare attenzione a sud est asiatico, Mar Nero e Medio Oriente.
Celestina Dominelli su Sole 24 Ore

Fincantieri. Fincantieri ha avviato un aumento di capitale da 400 milioni di euro, approvato dalla Consob, per sostenere l’acquisizione della linea di business Underwater Armament Systems (UAS) da Leonardo, che si occupa di sistemi di difesa sottomarini. L’azionista principale, Cdp Equity, che detiene il 71,3% di Fincantieri, si è impegnato a sottoscrivere la sua quota per circa 287 milioni di euro, mentre il resto sarà garantito da un consorzio di banche. Questa manovra si inserisce nella strategia di crescita nel settore subacqueo di Fincantieri, che mira a capitalizzare sulle crescenti esigenze di sicurezza legate alle infrastrutture subacquee in un contesto geopolitico teso. Inoltre, Fincantieri sta sviluppando una partnership per un sistema di propulsione subacqueo basato su batterie al litio, rafforzando ulteriormente la sua posizione nel settore
Titta Ferraro su Giornale

Fincantieri. Fincantieri ha ottenuto il via libera dalla Consob per un aumento di capitale da 500 milioni di euro, finalizzato principalmente a supportare l’acquisizione della ex Wass da Leonardo. Il piano prevede un’emissione di nuove azioni per un massimo di 400 milioni di euro, più 100 milioni in warrant, con i diritti di opzione negoziabili su Euronext Milan. L’azionista principale, Cdp Equity, si è impegnato a sottoscrivere nuove azioni per circa 287 milioni di euro. Questo rafforzamento patrimoniale mira a consolidare la posizione di Fincantieri nel settore della cantieristica navale ad alta complessità, dove l’azienda si distingue a livello globale. L’AD Pierroberto Folgiero enfatizza la leadership mondiale di Fincantieri in questo settore, escludendo la cantieristica a bassa complessità dominata da Cina e Corea
Massimo Minella su Repubblica Genova

Droni. La Siralab Sistemi Spa, fondata a Terni nel 2007 come spin-off dell’Università di Perugia, si è affermata come leader italiano nella progettazione e produzione di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto, con applicazioni che spaziano dal militare al soccorso e alla difesa ambientale. Tra i suoi prodotti di punta, un drone per il trasporto rapido di defibrillatori e un vascello robotizzato elettrico per il monitoraggio di laghi e bacini idrici. L’azienda vanta un’ampia clientela, inclusi enti governativi, forze armate e di polizia, e Protezione civile, ed è il principale fornitore in Italia di droni tattici mini-micro governativi. Il successo di Siralab è frutto dell’esperienza e della qualità del suo team, che ha sviluppato prodotti innovativi per la sicurezza globale e la gestione delle emergenze. Nel 2020, Dronus ha acquisito il 70% di Siralab Robotics, rafforzando ulteriormente la sua posizione nel settore
Patrizia Maciocchi su Sole 24 Ore Centro

Cybersicurezza, il ddl è legge. Il Senato italiano ha approvato un disegno di legge (ddl) sulla cybersicurezza che introduce misure più severe contro i reati informatici, con modifiche al codice penale e di procedura penale, tra cui l’aumento delle pene per l’accesso abusivo ai sistemi informatici e il danneggiamento di dati. Viene istituita una nuova figura di reato per l’estorsione tramite reati informatici, con pene significative. Il ddl prevede anche l’adozione di sistemi di autenticazione più sicuri per l’accesso alle banche dati pubbliche e impone restrizioni agli ex dirigenti dei servizi di sicurezza nazionali in merito a nuovi incarichi lavorativi. Viene inoltre istituita una struttura preposta alla cybersicurezza nelle Pubbliche amministrazioni e un Centro nazionale di crittografia, mentre l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) si occuperà della raccolta e classificazione dei dati relativi agli attacchi informatici.
Salvatore Licciardello su Mf

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Roma maltrattata. Durante una riunione dell’Eurogruppo a Lussemburgo, il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti ha espresso l’irritazione dell’Italia per essere stata esclusa da decisioni chiave dell’UE, come la scelta delle cariche apicali per la legislatura 2024-29. L’Italia è l’unico Paese tra i venti azionisti del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) che non ha ancora ratificato il nuovo trattato, nonostante la possibilità di ripresentare il testo dopo il rifiuto sei mesi fa. Giorgetti ha riconosciuto che non esiste attualmente una maggioranza parlamentare a favore della ratifica, ma ha mostrato interesse verso una possibile revisione degli strumenti del Mes. Il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, ha sottolineato l’importanza della ratifica da parte di tutti i membri, mentre il direttore generale del Mes, Pierre Gramegna, ha evidenziato la vulnerabilità dei contribuenti senza la riforma e ha proposto nuovi strumenti per affrontare le sfide attuali.
Francesca Basso su Corriere della Sera

Mes. L’Eurogruppo sta esercitando pressioni sull’Italia affinché ratifichi la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), ma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si oppone, sostenendo che l’Italia non può essere esclusa dalle decisioni che riguardano il futuro dell’Unione Europea. Il dibattito si inserisce in un contesto più ampio di trattative per le nomine ai vertici europei, con la maggioranza attuale che esclude il gruppo dei Conservatori di Ecr, guidato da Meloni. Giorgetti suggerisce la possibilità di un compromesso che preveda l’espansione delle funzioni del Mes, includendo il finanziamento della lotta ai cambiamenti climatici e il sostegno alla ricostruzione dell’Ucraina. La situazione è complessa, con il governo Meloni che utilizza il veto come leva negoziale, mentre cerca di mantenere una posizione coerente all’interno della propria coalizione di governo.
Alessandro Barbera su Stampa

Nodo Fincantieri. Il processo di nomina per i vertici di Cassa depositi e prestiti (Cdp), Rai e Ferrovie dello Stato è stato rinviato, con la scomparsa dell’ex presidente di Fincantieri, Graziano, che ha lasciato una posizione aperta e complicato il puzzle delle nomine. L’assemblea di Cdp è stata posticipata al 27 giugno, data in cui si terrà anche quella di Ferrovie, dando alla maggioranza più tempo per definire gli incarichi. Dario Scannapieco è in corsa per la riconferma alla guida di Cdp, mentre Stefano Donnarumma è candidato per l’amministratore delegato di Ferrovie. Per la Rai, si prevede Giampaolo Rossi come amministratore delegato e Simona Agnes come presidente. Infine, Tommaso Tanzilli potrebbe diventare presidente di Ferrovie, e Teo Luzi è un altro nome in lizza, attualmente comandante generale dell’Arma dei Carabinieri.
Andrea Ducci su Corriere della Sera

Una poltrona per tre. Il rinnovo dei consigli di amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e di Ferrovie dello Stato (Fs) è stato posticipato a causa di disaccordi tra i partiti di governo. La lista dei nuovi membri del Cda di Cdp, proposta dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, non ha trovato un accordo unanime, portando al rinvio della nomina al 27 giugno 2024. La disputa riguarda principalmente la scelta tra i due direttori generali del Tesoro per un posto nel Cda di Cdp, con Giorgetti che preferirebbe Marcello Sala, mentre Palazzo Chigi sostiene Riccardo Barbieri Hermitte. Anche la nomina di Stefano Donnarumma alla guida operativa di Fs è in bilico, con resistenze emerse dopo che un anno fa fu escluso dalle nomine dei colossi di Stato. La situazione è ulteriormente complicata dalla necessità di trovare un nuovo presidente per Fincantieri, dopo la partenza del generale Graziano.
Giovanni Pons su Repubblica

5,6 milioni di poveri. L’Italia sta affrontando un grave aumento della povertà, con oltre 5,6 milioni di persone, pari al 9,7% della popolazione, che vivono in condizioni di povertà assoluta, secondo l’ultimo rapporto Istat Noi Italia 2024. La situazione è particolarmente critica nel Mezzogiorno, dove il tasso di famiglie in grave deprivazione materiale e sociale raggiunge il 19,3%, con la Calabria, la Campania e la Puglia che registrano i livelli più alti di povertà relativa. L’inflazione ha contribuito a peggiorare la situazione, accentuando la disparità tra Nord e Sud del paese. Inoltre, la disuguaglianza nella distribuzione del reddito in Italia è superiore alla media europea, con la metà delle famiglie che guadagna meno di 26.979 euro netti all’anno. Infine, l’Italia sta affrontando anche un “deserto demografico”, con un tasso di fecondità tra i più bassi dell’OCSE, che potrebbe avere un impatto significativo sulla crescita economica futura.
Giuseppe Colombo su Repubblica

Mancano 768 professionisti*.* Nel 2023, le imprese italiane hanno pianificato di assumere 768mila laureati, con una forte richiesta per i profili in economia (223mila) e ingegneria (162mila). Tuttavia, quasi la metà dei posti rimane scoperta, con particolare difficoltà nel trovare laureati in ingegneria, medicina e farmacia. Anche per i diplomati ITS, le aziende incontrano ostacoli, trovando solo pochi dei 47mila richiesti. Il gap tra domanda e offerta è attribuito sia alla scarsità di candidati sia a competenze non adeguate. Studiare materie STEM appare un investimento sicuro, data l’alta occupabilità post-laurea in questi settori
Claudio Tucci su Sole 24 Ore

Miniere. Il governo italiano ha lanciato un decreto da un miliardo di euro per rilanciare il settore delle terre rare e riaprire le miniere, in un tentativo di ridurre la dipendenza dalle importazioni di minerali strategici. Il provvedimento, promosso dai ministri delle Imprese e dell’Ambiente, mira a velocizzare le procedure per l’apertura e riapertura dei giacimenti, con tempi massimi di 18 e 10 mesi. L’Italia, ricca di giacimenti come quello di litio in Toscana e Viterbo e di titanio in Liguria, punta a diventare un attore chiave nella fornitura di materie prime essenziali per la transizione energetica. Il piano prevede anche l’aggiornamento delle carte minerarie e l’introduzione di royalty sul modello del petrolio, con benefici economici per Stato e Regioni. Gli ambientalisti hanno già iniziato a opporsi, mentre il governo sottolinea l’importanza di queste risorse per l’industria tecnologica ed elettronica
Diego Longhin su Repubblica

Partecipate colabrodo. Un recente studio di Bankitalia rivela che le imprese partecipate dalle amministrazioni locali nel Sud Italia sono meno efficienti e produttive rispetto a quelle del Nord, con conseguenze negative sulla redditività e capacità di investimento. Queste aziende, spesso di piccole dimensioni e meno attive nei settori ad alta redditività come l’energia, presentano maggiori perdite d’esercizio e una capitalizzazione inferiore. Il fenomeno è meno diffuso nel Mezzogiorno, dove molte imprese sono non attive o in liquidazione, e ciò contribuisce ad aumentare il divario economico tra Nord e Sud. La situazione è aggravata dall’introduzione dell’autonomia differenziata, che potrebbe accentuare le disparità regionali, mettendo a rischio l’eguaglianza dei servizi essenziali tra i territori italiani.
Silvia Valente su Mf

Record. Wall Street ha raggiunto nuovi record, con l’indice S&P 500 che ha superato i 5.500 punti, grazie soprattutto all’impulso di Nvidia e altri titoli legati all’intelligenza artificiale, prima di un ritracciamento generale. Microsoft ha riconquistato il titolo di azienda con la maggiore capitalizzazione al mondo, superando Nvidia. In Europa, la Borsa di Milano ha guidato i guadagni, chiudendo in rialzo dell’1,37%, mentre lo spread BTP-Bund è sceso a 151 punti. Le banche centrali europee hanno mantenuto i tassi fermi, con segnali di un possibile allentamento della politica monetaria, e l’asta di titoli francesi ha avuto una forte domanda nonostante la recente sconfitta elettorale di Macron
Chiara di Michele su Sole 24 Ore

Ferrovie. Ferrovie dello Stato (Fs) ha ottenuto un maxi prestito di 3,5 miliardi di euro da un pool di nove banche, destinato a finanziare progetti di sostenibilità e legato a obiettivi ESG (Environmental, Social, and Governance). Il prestito, della durata di tre anni, è uno strumento di finanza green e mira a promuovere la neutralità carbonica del gruppo entro il 2040, dieci anni prima dei target dell’Unione Europea. Tra gli obiettivi ci sono l’aumento della percentuale di investimenti allineati alla tassonomia UE, la riduzione dell’intensità energetica e l’incremento del personale femminile. Fs si impegna inoltre nel rinnovo della flotta con treni ibridi di nuova generazione, come quelli prodotti da Hitachi Rail per Trenitalia, che contribuiranno a ridurre ulteriormente le emissioni inquinanti.
Marco Morino su Sole 24 Ore

Frena ancora l’auto. Il mercato europeo delle auto elettriche ha subito una flessione del 12% a maggio, con 114.308 veicoli venduti, influenzato dalla fine degli incentivi in Germania, dove le vendite sono diminuite del 30%. In Italia, invece, l’introduzione di nuovi incentivi ha esaurito le risorse in poche ore, invertendo la tendenza negativa del mercato. Complessivamente, le immatricolazioni di auto nell’Unione europea sono calate del 3%, con Stellantis che ha registrato un calo del 6,9% nelle sue vendite, portando la sua quota di mercato al 18,2%. Vi è una richiesta di riforma della politica UE sulla transizione energetica, mentre alcune aziende, come Toyota e Volvo, hanno mostrato incrementi nelle vendite, a differenza di Tesla e BMW che hanno subito cali significativi
Francesco Bertolino su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

Il commissario Fitto. Il ministro del Sud Raffaele Fitto è il candidato principale del governo italiano per la posizione di commissario europeo, con un’attenzione particolare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La sua nomina è vista come una scelta politica vicina alla premier Giorgia Meloni, che mira ad ottenere un ruolo di peso nella Commissione Europea. Tuttavia, la nomina di Fitto potrebbe causare problemi interni, poiché bisognerebbe trovare un sostituto per le sue attuali responsabilità in Italia. Inoltre, la situazione politica è complicata dall’opposizione del leader ungherese Viktor Orbán all’ingresso nel gruppo ECR, a causa delle politiche anti-ungheresi del partito romeno alleato di Meloni. La soluzione potrebbe essere l’assegnazione delle deleghe di Fitto a uno dei suoi fedelissimi, evitando così un ampio rimpasto di governo.
Giacomo Salvini su Il Fatto Quotidiano

Choc inglese. I sondaggi pre-elettorali in Gran Bretagna indicano una schiacciante vittoria dei laburisti, che potrebbero ottenere fino a 516 seggi su 630, lasciando i conservatori con solo 53 seggi, segnando la più grande sconfitta nella storia moderna del partito del primo ministro Rishi Sunak. Sunak rischia di non essere rieletto, un evento senza precedenti nella storia britannica, e la sua sconfitta potrebbe portare alla caduta dei tre quarti dell’attuale governo. Il sistema uninominale britannico amplifica la disparità tra i partiti, con i laburisti al 44% e i conservatori al 23% dei voti. Il Daily Telegraph, vicino ai conservatori, pubblica questi dati come un avvertimento contro un governo laburista con troppo potere, in un contesto di crescente insoddisfazione pubblica per gli scandali e le politiche dei Tory degli ultimi anni.
Luigi Ippolito su Corriere della Sera

Ucraina, russi nel caos. La 13esima brigata di fanteria meccanizzata ucraina, comandata dal 28enne Sergei, si trova in un bunker vicino a Kharkiv, resistendo all’avanzata russa grazie anche all’uso di armi fornite dagli USA. Nonostante le difficoltà iniziali e le perdite subite, la brigata è riuscita a respingere i russi, causando loro migliaia di perdite e recuperando terreno. Il maggiore Sergei, che non rivela il suo cognome per proteggere la famiglia nella regione occupata dai russi, riferisce di un miglioramento della situazione rispetto al mese precedente. L’approvazione da parte di Joe Biden di attaccare le basi russe ha ulteriormente indebolito i russi, che ora sembrano in difficoltà. I russi hanno utilizzato bombe plananti modificate per aumentare la precisione, ma i soldati ucraini rimangono determinati nonostante il pericolo costante.
Lorenzo Cremonesi su Corriere della Sera

Alla conquista del Vietnam. Vladimir Putin ha concluso il suo tour asiatico in Vietnam, ribadendo l’impegno militare della Russia e escludendo un attacco nucleare preventivo. Ha dichiarato impossibile un negoziato di pace con l’Ucraina che preveda il ritiro delle truppe russe e ha previsto un cambio di leadership in Ucraina entro il 2025. Il Vietnam, che ha ospitato recentemente anche Biden e Xi Jinping, segue una politica estera multipolare, mantenendo relazioni con diverse potenze globali e promuovendo la crescita economica anche durante la pandemia. La visita di Putin ha rafforzato i legami storici tra Russia e Vietnam, con accordi di difesa meno ambiziosi rispetto a quelli con Pyongyang, e ha aperto la possibilità di collaborazioni nel settore estrattivo in acque vicine a quelle contese nel Mar Cinese Meridionale
Lorenzo Lamperti su Stampa

Uranio arricchito. L’Iran ha incrementato la sua produzione di uranio arricchito, installando 1.400 nuove centrifughe nell’impianto segreto di Fordow, e prevede ulteriori aumenti a Natanz. Questo sviluppo potrebbe permettere a Teheran di produrre rapidamente materiale fissile per armi nucleari, sebbene ufficialmente sostenga di perseguire scopi civili. Il mondo, distratto da altre crisi internazionali, ha sottovalutato l’avanzamento del programma nucleare iraniano, soprattutto dopo il ritiro degli USA dall’accordo sul nucleare (JCPOA) nel 2018. Nel frattempo, la situazione in Medio Oriente rimane tesa, con ulteriori 35 palestinesi uccisi a Gaza e la minaccia di un conflitto più ampio che coinvolge Israele, che vede l’Iran come il suo principale nemico.
Roberto Bongiorni su Sole 24 Ore

Israele. La tensione tra il primo ministro israeliano Netanyahu e i militari è alta, con i militari che sostengono l’impossibilità di eliminare Hamas, poiché è un’ideologia, e criticano la mancanza di una strategia politica per il dopo-conflitto. Il portavoce militare israeliano Daniel Hagan, con una carriera prestigiosa, enfatizza la necessità di offrire alternative a Gaza per evitare il perpetuarsi di Hamas. Intanto, la situazione degli ostaggi è critica, con solo cinquanta ancora in vita e negoziati in corso per i restanti. Le condizioni a Gaza sono disastrose, con ospedali sovraffollati e malattie che si diffondono. Le frizioni tra Netanyahu e l’esercito emergono anche nelle loro diverse visioni sul proseguimento del conflitto e sul supporto degli Stati Uniti, con critiche reciproche e una situazione complessiva ancora molto incerta
Francesco Battistini su Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Autonomia. La settimana parlamentare italiana si è conclusa con l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata, un provvedimento fortemente voluto dalla Lega ma che ha generato tensioni sia tra maggioranza e opposizione che all’interno del centrodestra stesso. Critiche sono arrivate soprattutto dal Sud, con amministratori e politici di Forza Italia che hanno espresso preoccupazioni per le possibili conseguenze negative per il Meridione. Anche all’interno di Fratelli d’Italia si registrano dubbi, nonostante i dirigenti del partito cerchino di minimizzare. Le opposizioni, intanto, si sono unite nella battaglia contro la legge, con il M5S che ha chiesto al presidente della Repubblica di non promulgarla. A livello europeo, la Commissione ha espresso preoccupazioni per i rischi che la devoluzione di competenze alle Regioni potrebbe comportare per la coesione e le finanze pubbliche italiane.
Adriana Logroscino su Corriere della Sera

Fontana. Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, critica il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, accusandoli di dividere l’Italia e di alimentare una contrapposizione tra Nord e Sud con la loro opposizione alla riforma dell’autonomia. Fontana sostiene che l’autonomia, basata sulla riforma del 2001, permetterebbe alle regioni di gestire meglio competenze come la sanità e la tutela dell’ambiente, migliorando i servizi ai cittadini. Nonostante le perplessità espresse anche da alcuni governatori del centrodestra, Fontana è convinto che l’autonomia non sia la causa della divisione del Paese, ma piuttosto l’approccio divisivo di PD e M5S. Infine, Fontana difende la rapidità dell’approvazione della riforma, sostenendo che un prolungato dibattito parlamentare non avrebbe portato a cambiamenti sostanziali, data la mancanza di proposte concrete dall’opposizione
Marco Cremonesi su Corriere della Sera

Cassese. Il giurista Sabino Cassese, esperto di diritto amministrativo e già giudice costituzionale, guida la commissione sui livelli essenziali di prestazione (Lep) e sostiene l’autonomia regionale come soluzione al centralismo storico italiano. Cassese ritiene che la Costituzione già contempli sia la differenziazione tra le regioni sia la garanzia di livelli essenziali di servizi uniformi, come nel caso del diritto allo studio. Nonostante alcune regioni possano procedere verso un’autonomia rafforzata, Cassese afferma che nulla esclude intese con lo Stato per settori diversi, mantenendo prestazioni minime uguali per tutti. Tuttavia, esistono problemi nell’attuazione dei Lep in alcuni settori, come la sanità, dove i fondi non sono sempre stati utilizzati correttamente. Infine, Cassese respinge l’idea di un costo proibitivo per i Lep e suggerisce un approccio graduale alla loro implementazione, in linea con la Costituzione
Francesco Grignetti su Stampa

Violante contro. Luciano Violante, ex presidente della Camera e attuale presidente della Fondazione Leonardo, critica l’approccio della maggioranza e delle sinistre nelle riforme istituzionali in Italia, sottolineando l’importanza del dialogo e della sintesi in Parlamento, che manca nell’attuale clima politico. Secondo lui, la proposta di riforma del premierato non aumenta il potere dei cittadini, ma concentra l’autorità nei capi dei partiti, mentre il Parlamento rischia di essere indebolito. Violante esprime anche riserve sulla riforma dell’autonomia differenziata, ritenendo che la frammentazione delle competenze tra le regioni possa danneggiare il paese e le imprese. Infine, critica la riforma del Titolo V del 2001, ammettendo che anche la sinistra ha responsabilità per aver trasferito eccessive competenze alle regioni senza un adeguato trasferimento di risorse
Gianluca di Rosa su Foglio

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati