LEONARDO – AD&S
Buoni auspici. Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, ha espresso ottimismo riguardo alla competizione per la fornitura di elicotteri al governo britannico, sottolineando che Leonardo UK è l’unico candidato con un’offerta valida per il contratto da un miliardo di sterline. Cingolani ha evidenziato l’importanza dell’impianto di Yeovil, che impiega migliaia di persone, e ha messo in discussione la permanenza dell’azienda nel Regno Unito se non dovesse vincere le gare. Inoltre, ha menzionato la prossima chiusura di un’operazione con Rheinmetall entro ottobre, mentre ha rimandato discussioni su ulteriori alleanze nazionali. Pierroberto Folgiero di Fincantieri ha parlato di una possibile collaborazione con Thyssenkrupp Marine Systems e ha confermato che l’accordo per il passaggio di Wass da Leonardo a Fincantieri è in corso e dovrebbe concludersi all’inizio dell’anno successivo
Raoul de Forcade su Sole 24 Ore
Joint venture a ottobre. Leonardo prevede di finalizzare a ottobre la joint venture con Rheinmetall per la produzione di mezzi militari terrestri, come confermato dall’amministratore delegato Roberto Cingolani. Le due aziende avevano precedentemente firmato un memorandum per la produzione di carri armati Panther e mezzi Lynx, destinati principalmente all’esercito italiano. La joint venture sarà basata su una partecipazione paritetica e avrà sede in Italia, con Leonardo che deterrà il 50% delle quote, Rheinmetall Italia il 10% e Rheinmetall il restante 40%.
su Repubblica
Accordo vicino. Leonardo è vicina a finalizzare un accordo di joint venture con l’industria tedesca di armamenti Rheinmetall, che avrà un impatto significativo sulla fabbrica di La Spezia, con dettagli finanziari previsti per i primi di ottobre. Nel frattempo, Leonardo, che è il principale investitore italiano nel Regno Unito, si mostra ottimista riguardo la gara per gli elicotteri di supporto della Royal Air Force, essendo l’unico concorrente con un’offerta valida per il contratto da un miliardo di sterline
su Libero Quotidiano
Ogni paese rinunci a qualcosa. Al Salone Nautico di Genova, i dirigenti di Leonardo e Fincantieri, Roberto Cingolani e Pierroberto Folgiero, hanno lanciato un appello ai governi europei per superare la frammentazione dell’industria della difesa, evidenziando la necessità di alleanze e integrazione, come dimostrano gli accordi con Rheinmetall e le potenziali collaborazioni con Thyssen Marine. Mentre si discutono integrazioni e contratti nel settore difensivo, Fincantieri esplora anche il mercato dei mega-yacht, cercando un partner per la gestione commerciale di queste imbarcazioni di lusso.
Alberto Quarati su Secolo XIX
Carri armati. La joint venture tra Leonardo e Rheinmetall, finalizzata alla produzione dei carri armati Panther e dei mezzi da combattimento Lynx per l’esercito italiano, dovrebbe concludersi entro ottobre, secondo l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani. Cingolani ha anche menzionato l’offerta di un miliardo fatta per una gara del governo inglese sugli elicotteri, sottolineando l’importanza della presenza industriale di Leonardo in Inghilterra e la necessità di un riconoscimento in termini di contratti governativi.
su Messaggero
Aree per test. L’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha sottolineato l’importanza dello stabilimento di La Spezia per il futuro dell’azienda, annunciando la ricerca di nuove aree in Val di Vara e Lunigiana per testare i nuovi blindati. Leonardo, che ha già oltre 1200 dipendenti e sta espandendo la produzione, necessita di spazi aggiuntivi per gestire l’aumento delle commesse e sta considerando di utilizzare aree dismesse vicino alla sede attuale per ulteriori sviluppi. L’azienda mantiene forti legami con le istituzioni educative locali, offrendo formazione e assunzioni ai giovani della regione, e sta rafforzando la sua presenza nel territorio attraverso collaborazioni e progetti di formazione professionale.
Daniele Izzo su Secolo XIX La Spezia
Ottobre. Leonardo prevede di finalizzare a ottobre la joint venture con Rheinmetall per la produzione di veicoli militari terrestri. La conferma è arrivata dall’amministratore delegato Roberto Cingolani durante il Salone Nautico di Genova.
su Giornale
Fincantieri. L’AD di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, ha evidenziato l’importanza delle telecomunicazioni subacquee come nuova frontiera tecnologica, sottolineando il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale nella gestione delle comunicazioni in ambienti subacquei. Ha inoltre annunciato la collaborazione commerciale con Thyssenkrupp Marine Systems e la finalizzazione dell’accordo con Leonardo per l’operazione Wass, prevista per inizio 2025, come passo verso una difesa europea più integrata e efficiente.
su Libero Quotidiano
Wass. L’acquisizione delle attività sottomarine di Leonardo, Wass, da parte di Fincantieri, è prevista per essere finalizzata all’inizio del 2025. L’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, ha confermato che non ci sono incertezze riguardo l’accordo e che l’operazione sarà conclusa all’inizio del prossimo anno.
su Messaggero
Nei tempi. Fincantieri ha concluso l’accordo per l’acquisto della produzione di sonar e siluri dalla società ex Wass di Leonardo, con iter autorizzativi in linea con i tempi previsti, come confermato da Pierroberto Folgiero, AD di Fincantieri. Il closing dell’operazione è previsto per l’inizio del 2025.
su Giornale
Operazione conclusa. L’amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, ha annunciato che l’acquisizione di Wass, azienda specializzata in difesa subacquea, da Leonardo sarà conclusa all’inizio del 2025, con la creazione di una società veicolo. L’operazione, che prevede un pagamento di 300 milioni di euro più un eventuale extra fino a 115 milioni, influenzerà lo stabilimento di Livorno, che occupa oltre 500 persone e ha recentemente visto una crescita e un’espansione urbanistica
_ su Tirreno Livorno-Cecina-Rosignano-Piombino-Elba_
Collaborazione. L’accordo tra Fincantieri e Leonardo per l’acquisto dell’attività sottomarine Wass è concluso e si procede secondo i tempi previsti, con l’obiettivo di finalizzare l’operazione all’inizio dell’anno successivo. Pierroberto Folgiero, AD di Fincantieri, ha espresso la disponibilità dell’azienda a collaborare con Thyssenkrupp nel settore navale, sfruttando 25 anni di esperienza commerciale con i sommergibili tedeschi. Folgiero sottolinea l’importanza di innovare nel settore subacqueo, in risposta alla crescente domanda di mercato per i sommergibili e la necessità di sviluppare nuove idee oltre il tradizionale design subacqueo
su Gazzettino
Nuova frontiera. Al Salone Nautico di Genova, i CEO di Leonardo e Fincantieri hanno discusso le potenzialità delle telecomunicazioni subacquee, che potrebbero rivoluzionare l’uso dell’intelligenza artificiale nel settore marittimo e sono considerate la prossima frontiera tecnologica. L’evento ha anche celebrato i 150 anni dalla nascita di Marconi e ha evidenziato la collaborazione tra le due aziende, con Fincantieri che acquisisce da Leonardo una società specializzata in sistemi di difesa subacquei. Inoltre, è stato affrontato il tema della difesa comune europea, sottolineando la necessità di maggiore integrazione e collaborazione tra le aziende del settore per superare la frammentazione attuale
Fabrizio Cerignale su Repubblica Genova
Festa in famiglia. La storica azienda brindisina celebra i suoi 90 anni con una “Festa in famiglia” presso lo stabilimento di Brindisi, dedicata alle famiglie dei dipendenti e volta a ricordare la storia della Saca, predecessore dell’azienda nel settore aeronautico locale. Il “Family day” prevede anche la proiezione di un video realizzato da Confindustria Brindisi che narra le vicende delle imprese aeronautiche della zona, in concomitanza con gli 80 anni dell’associazione industriale. L’evento è un’occasione per valorizzare il contributo dell’azienda al tessuto economico locale e per rafforzare il legame tra i dipendenti e la loro eredità industriale
su Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi
Investire su Brindisi. Lo stabilimento Leonardo Elicotteri di Brindisi si espande con l’apertura di un nuovo reparto per le piccole riparazioni elicotteri, prevedendo l’assunzione di circa 40 persone l’anno prossimo. Durante un family day nello stabilimento, saranno presentati voli dimostrativi di alcuni elicotteri, tra cui l’AW139 e l’NH90, e sarà esposto il modello dell’AW249, prodotto in loco.
su Gazzetta del Mezzogiorno
Staffetta per Tel Aviv. Leonardo ha interrotto le nuove forniture di armamenti a Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre, con una sospensione ancora in atto, confermata dai dati dell’Uama e dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Attualmente, la controllata statunitense Leonardo Drs è più attiva negli affari con Tel Aviv, avendo acquisito la società israeliana Rada e ricevuto un’importante commessa dalla Defense Security Cooperation Agency per equipaggiamenti militari, mentre Leonardo continua a mantenere forti legami commerciali nel Medio Oriente con prodotti che vanno dai velivoli ai sistemi di sicurezza informatica
Angela Zoppo su Milano Finanza
La spinta di Crosetto. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha sollecitato l’azienda Leonardo e la sua controllata Mbda, specializzata nella produzione di missili e sistemi di lancio, ad aumentare la velocità di produzione a fronte di un quadruplicato volume di ordini, soprattutto per il sistema di difesa antiaerea Samp-T destinato all’Ucraina. La lentezza è stata attribuita alle forniture di componenti da parte della francese Thales, mentre Leonardo ha risposto alle pressioni nominando un nuovo direttore generale in Mbda e accelerando i tempi di consegna, nonostante le difficoltà operative e i malumori sindacali.
Valeria Pacelli su Il Fatto Quotidiano
Attacchi informatici. La Regione Lazio ha stanziato 56 milioni di euro per rafforzare la cybersicurezza delle infrastrutture tecnologiche, con un focus particolare sul settore sanitario, frequentemente bersaglio di attacchi hacker. Il presidente Francesco Rocca ha annunciato l’investimento durante un incontro con i vertici dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, evidenziando l’importanza di proteggere i dati dei pazienti. Questa decisione segue gli attacchi subiti nel 2021 e si basa sull’esperienza e sulla consapevolezza della vulnerabilità dei sistemi sanitari. Rocca sottolinea anche la necessità di formare il personale sanitario sull’importanza di comportamenti corretti nell’uso dei sistemi informatici per prevenire future minacce.
su Corriere della Sera
Democrazia nello spazio. Gli astronauti statunitensi Butch Wilmore e Suni Williams, bloccati nello spazio dalla giugno a bordo della navicella Starliner della Boeing, avranno la possibilità di votare per corrispondenza nelle elezioni presidenziali americane di novembre, grazie a una legge speciale del Texas. La CNN ha riferito che, nonostante le sfide logistiche, la democrazia si estenderà fino all’orbita terrestre bassa, simboleggiando un segnale positivo per gli Stati Uniti e i Paesi occidentali in contrasto con le azioni delle autocrazie sulla Terra. Suni Williams ha espresso soddisfazione per poter esercitare il suo diritto di voto, considerandolo un dovere importante. Tuttavia, i due astronauti dovranno attendere fino al 2025 per il ritorno sulla Terra, quando la navicella Dragon di SpaceX li raggiungerà, dopo che gli USA avranno eletto il loro nuovo presidente.
Massimiliano Lenzi su La Ragione
Domande al commissario. La nomina del lituano Andrius Kubilius a Commissario europeo per la Difesa ha evitato la scelta di un rappresentante dei principali paesi produttori di armi, ma solleva questioni sulla sua imparzialità e sulla necessità di garantire una competizione equa nell’industria della difesa. È essenziale che il nuovo Commissario si impegni a promuovere pratiche di procurement che favoriscano i prodotti europei, a sostenere la ricerca e lo sviluppo nel settore e a semplificare le normative, garantendo così una difesa europea più efficiente e inclusiva
Leonardo Tricarico su Tempo
Guida anti hacker. Un incontro alla Regione Lazio ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione dei dirigenti delle strutture sanitarie sulla cybersicurezza, con la partecipazione di figure chiave come il sottosegretario Alfredo Mantovano e il presidente della Regione Francesco Rocca. L’evento ha evidenziato la necessità di rafforzare la collaborazione tra l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) e le Asl, in risposta ai 26 attacchi ransomware subiti dal settore sanitario italiano tra gennaio 2022 e giugno 2024. Il settore salute risulta essere il terzo più colpito da tali minacce, dopo il manifatturiero e la vendita al dettaglio. Gli attacchi alle Asl hanno ripercussioni ampie, influenzando molteplici strutture e mettendo a rischio i dati sanitari dei pazienti, che rappresentano le vite delle persone
su Sole 24 Ore
Sindacato. Negli anni ’70, la fabbrica Saca di Brindisi, specializzata nella produzione e riparazione aeronautica, attraversò una grave crisi economica dovuta a cattive gestioni e alla riduzione delle commesse, rischiando la chiusura e il licenziamento dei suoi operai. La mobilitazione degli operai, guidata dal sindacato e con il supporto delle istituzioni locali, fu determinante per la difesa dell’azienda, culminando in un’occupazione della fabbrica e nella ricerca di soluzioni condivise per evitare la dismissione. L’intervento dell’Efim, un ente pubblico di gestione e riorganizzazione aziendale, fu decisivo per il salvataggio della Saca, assicurando la continuità produttiva e mantenendo i posti di lavoro, riflettendo l’importanza dell’intervento statale nell’economia industriale dell’epoca
su Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Brindisi
Avvertimento. Il segretario generale uscente della NATO, Jens Stoltenberg, ha espresso preoccupazione per gli sforzi di difesa dell’UE che rischiano di duplicare o competere con l’alleanza militare guidata dagli USA, sottolineando il rischio di distrazione di risorse e personale. Stoltenberg ha criticato in particolare la creazione di strutture di comando separate e una forza di risposta rapida pianificata dall’UE, che potrebbero complicare le catene di comando in caso di conflitto e sottrarre personale già carente nella struttura di comando della NATO. Alti funzionari della NATO hanno espresso preoccupazione per l’ambizione dell’UE di stabilire propri standard militari e per gli acquisti di difesa che potrebbero escludere stati non membri dell’UE, mentre la Francia guida la spinta per un ruolo maggiore dell’UE in difesa, citando il rischio di un calo dell’interesse degli USA verso l’Europa
Henry Foty su Financial Times
Energia pulita. Ugo Vittorio Rocca, presidente di Resit srl e autore del libro “Breve storia delle energie rinnovabili in Italia”, analizza la storia e il futuro delle fonti energetiche alternative nel paese, evidenziando come l’Italia paghi un prezzo elevato per l’energia a causa dell’eccessivo utilizzo di combustibili fossili importati, nonostante la disponibilità e convenienza economica delle rinnovabili. Rocca sostiene la necessità di una nuova strategia energetica che riduca la dipendenza dai fossili e incrementi l’uso delle rinnovabili, criticando l’assenza di azioni politiche decisive in questo ambito, mentre la sua azienda dimostra con i propri progetti la fattibilità tecnica ed economica del cambiamento.
su Repubblica Roma
Europa indietro. L’industria spaziale europea è in crisi a causa di scelte strategiche non lungimiranti e una governance frammentata, come evidenziato nel rapporto “Il futuro delle competitività europea” presentato da Mario Draghi. Sebbene l’Europa rimanga competitiva in alcuni settori come le osservazioni della Terra, ha perso terreno nei lanciatori e nelle comunicazioni, dominati dagli investitori privati americani. Il rapporto critica la mancanza di coordinamento tra le istituzioni europee e la regola del geo-ritorno, che impedisce la scelta del fornitore più conveniente. Si raccomanda di eliminare il geo-ritorno, ridurre la frammentazione, creare un mercato unico e un fondo europeo per lo spazio, in linea con le conclusioni del libro “Europe in the Global Space Economy”, che sottolinea la necessità di una rivoluzione spaziale europea.
Patrizia Caraveo su Sole 24 Ore
Guerra asimmetrica. La guerra asimmetrica tra Israele e gruppi come Hezbollah e Hamas si intensifica con l’uso di tecnologie avanzate e tattiche rudimentali: il Mossad israeliano sfrutta attacchi elettronici mentre Qatar Airways vieta dispositivi come walkie-talkie per prevenire rischi legati al surriscaldamento delle batterie al litio. La paura di dispositivi elettronici manomessi si diffonde in Libano dopo che esplosioni di pagers e walkie-talkie hanno causato morti e feriti tra i militanti di Hezbollah, alimentando una psicosi collettiva e la percezione di una guerra tecnologica imminente. Nonostante la superiorità tecnologica israeliana, Hamas continua a comunicare efficacemente attraverso metodi arcaici come i “pizzini”, dimostrando che in una guerra asimmetrica possono avere successo sia chi possiede tecnologie avanzate sia chi sceglie di rimanere indietro tecnologicamente
Sara Miglionico su Messaggero
Problema esplosivi. La guerra in Ucraina ha messo in luce la dipendenza dell’Occidente da fornitori esterni come Russia, Cina, India e Turchia per il tritolo, un esplosivo essenziale per la produzione di munizioni, la cui produzione è stata interrotta per motivi ambientali, portando a un aumento dei costi e all’uso di munizioni vecchie. Il tritolo, scoperto nel XIX secolo e utilizzato in vari settori, è tossico e la sua produzione è stata interrotta in molti paesi occidentali, portando a un paradosso in cui gli esplosivi moderni devono essere sia letali che ecocompatibili.
Maurizio Stefanini su Foglio – Inserto
Marconi su Rai Tre. A 150 anni dalla sua nascita, al Salone Nautico di Genova tiene banco un convegno dedicato a Guglielmo Marconi, uno dei padri dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico. A discuterne gli AD di Leonardo e Fincantieri, due pesi massimi nel settore. Le due aziende hanno firmato un accordo di collaborazione, mentre Roberto Cingolani conferma che a breve partirà un’altra intesa, quella con Rheinmetall, in cui avrà un ruolo centrale La Spezia. Genova è il cuore digitale di Leonardo, aggiunge Cingolani, e continueremo a investire su AI e cyber security. Interviste a Roberto Cingolani (AD e DG di Leonardo) e P. Folgiero (AD Fincantieri).
su RAI 3
ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO
21-09-2024 Affari da tagli – E adesso Usa o Italia? (Capponi Marco – Corvi Ester)
Borsa: Usa o Italia? La riduzione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (Fed) e della Banca Centrale Europea (BCE) ha dato slancio alle borse sia negli Stati Uniti che in Europa, con gli investitori che ora mostrano una preferenza per Wall Street rispetto a Piazza Affari. Gli indici azionari americani hanno raggiunto nuovi massimi, beneficiando in particolare i titoli tecnologici, mentre in Europa le banche sono state promosse, ma permangono incertezze legate ai settori con forte esposizione alla Cina. Strategisti e gestori suggeriscono un portafoglio bilanciato tra settori difensivi e di crescita, con un occhio di riguardo per la tecnologia e l’healthcare negli USA, e per le assicurazioni e le PMI in Italia. Le elezioni presidenziali americane e la situazione in Cina rappresentano fattori di incertezza che potrebbero influenzare le performance future dei mercati.
Marco Capponi su Milano Finanza
Allarme sui conti del Papa. Papa Francesco ha lanciato un allarme sui conti del Vaticano, esortando a una spending review e a uno sforzo collettivo per raggiungere un deficit zero. Nella sua lettera ai cardinali, il Pontefice ha richiesto una gestione più essenziale e trasparente delle risorse, enfatizzando la necessità di tagliare le spese e di trovare nuove fonti di finanziamento. Ha inoltre sottolineato l’importanza della solidarietà tra gli enti vaticani, suggerendo che quelli in avanzo aiutino a coprire il deficit generale. Infine, ha invitato i prelati a sostenere le riforme in corso con coraggio e lealtà, in un momento in cui si affrontano decisioni strategiche per garantire il futuro della missione della Chiesa.
Domenico Agasso su Stampa
Lite sulle assicurazioni. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato uno stanziamento di 20 milioni di euro in seguito all’alluvione in Emilia Romagna, destinati alle prime necessità e al ripristino dei servizi essenziali. Il governo formalizzerà lo stato di emergenza, esteso anche alle Marche, mentre si discute sull’introduzione dell’obbligo di assicurazioni contro le catastrofi naturali. Il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci evita polemiche politiche, ma il dibattito si accende con critiche da parte dell’opposizione e del settore assicurativo. Fratelli d’Italia propone di posticipare di un anno l’obbligo assicurativo per le imprese, mentre il Ministro dell’Ambiente chiede ulteriori fondi per la resilienza climatica. Nel frattempo, la regione colpita dall’alluvione vede una tregua meteorologica e il numero di sfollati si attesta a oltre 2500 persone
Serena Riformato su Stampa
Corte dei cConti nel mirino del governo. Il governo italiano sta considerando una riforma della Corte dei Conti, proposta dal partito Fratelli d’Italia e sostenuta dal sottosegretario Alfredo Mantovano, che mira a limitare la responsabilità dei funzionari pubblici e a ridurre il controllo della Corte sui poteri erariali. La riforma, nota come legge Foti, prevede due misure principali: la prima è un controllo preventivo sugli atti amministrativi che, se superato, protegge i funzionari da future azioni giudiziarie per responsabilità erariale, a meno che non ci sia dolo. La seconda misura introduce un tetto alle sanzioni per colpa grave, limitando la responsabilità patrimoniale del funzionario infedele a un massimo di due anni di stipendio. Queste proposte hanno suscitato dubbi tra i magistrati contabili e l’opposizione, che temono un indebolimento del controllo sulla spesa pubblica e un mancato miglioramento dell’efficienza amministrativa nonostante gli scudi erariali già in atto.
Luca Monticelli su Stampa
Super fondo. Il governo italiano sta lanciando un fondo di investimento misto pubblico-privato, con l’obiettivo di rilanciare le mid e small cap quotate in Borsa. Il fondo, che verrà presentato il 30 settembre a oltre un centinaio di investitori istituzionali, è stato ideato sotto la guida del sottosegretario Federico Freni e Giulio Centemero, e partirà con una dotazione di 300 milioni di euro da parte di Cdp, sperando di attrarre ulteriori 700 milioni da investitori privati. Il fondo opererà attraverso veicoli chiusi per permettere investimenti a medio-lungo termine, con la possibilità di staccare cedola, e avrà regole che prevedono un investimento massimo del 30% in titoli del Ftse Mib e del 70% in aziende non quotate su tale indice. L’obiettivo è fornire stabilità al sistema finanziario italiano, con un focus sulle piccole e medie imprese, e un periodo di lock-up che potrebbe variare tra i 5 e i 7 anni.
Elena Dal Maso su Milano Finanza
Stop all’endotermico, la linea italiana. Il governo italiano, guidato dal ministro Adolfo Urso, sta cercando di ottenere un rinvio dello stop all’uso di motori diesel e benzina previsto dall’UE per il 2035, proponendo di anticipare al 2025 la revisione del regolamento sulla riduzione delle emissioni di CO2. In alternativa, suggerisce la creazione di un fondo compensativo per produttori e consumatori. La proposta italiana mira anche a reintrodurre i biocarburanti come alternativa sostenibile. Nel frattempo, Mercedes ha lanciato un allarme sui profitti, causando un crollo delle sue azioni in borsa. La strategia italiana sarà discussa con le parti sociali e presentata al Consiglio Ue competitività, ma necessita di un consenso più ampio tra gli Stati membri per andare avant
Carmine Fotina su Sole 24 Ore
Eredità. Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di Torino ha ordinato il sequestro preventivo di 74,8 milioni di euro nei confronti dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, del commercialista Gianluca Ferrero e del notaio svizzero Urs Robert von Gruenigen, nell’ambito di un’inchiesta sull’eredità Agnelli. L’accusa è di truffa e frode fiscale ai danni dello Stato, con la presunta creazione di una residenza fittizia in Svizzera per Marella Caracciolo, al fine di evadere l’imposta sui redditi e le imposte sulla successione e donazioni. La difesa sostiene che non vi è stato rischio di dispersione dei beni e che dimostreranno l’estraneità degli indagati ai fatti. L’inchiesta ha preso avvio da un esposto di Margherita Agnelli e si basa sull’analisi di documenti e dispositivi elettronici sequestrati durante una perquisizione.
Massimiliano Nerozzi su Corriere della Sera
Unicredit. Il governo tedesco ha deciso di interrompere la vendita di ulteriori quote di Commerzbank, mantenendo la banca indipendente e bloccando temporaneamente le ambizioni di UniCredit di aumentare la sua partecipazione. Dopo aver già acquisito il 9% di Commerzbank, di cui il 4,5% attraverso una vendita di azioni da parte del governo, UniCredit si era posizionata per un ulteriore rafforzamento. Tuttavia, il Comitato direttivo del Fondo di Stabilizzazione dei Mercati Finanziari tedesco ha sospeso nuove vendite fino a comunicazione futura, sottolineando la strategia di indipendenza della banca. Il CEO di UniCredit, Andrea Orcel, ha optato per la prudenza e il dialogo, indicando la possibilità di acquisire ulteriori quote solo se graditi e a condizioni favorevoli, mantenendo aperta la comunicazione con Berlino.
Luca Davi su Sole 24 Ore
Obbligo di assicurarsi. L’Emilia-Romagna è stata colpita da un’alluvione che ha costretto all’evacuazione di 2.500 persone, spingendo il governo a stanziare 20 milioni di euro per le emergenze. Tuttavia, persiste la questione dell’assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali, che è ancora in sospeso sia per le imprese che per le abitazioni private. Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha evidenziato la necessità di un confronto sull’utilizzo delle risorse stanziate, mentre si discute di un modello assicurativo pubblico-privato. La tensione tra il governo e la regione Emilia-Romagna è alta, con accuse reciproche di ingratitudine e scaricabarile
Cenzio di Zanni su Repubblica
Clima, assicurato solo il 5% delle imprese. Nel 2023, gli eventi climatici estremi hanno causato perdite assicurative globali per oltre 100 miliardi di dollari, con l’Italia che ha registrato danni assicurati per oltre sei miliardi di euro, principalmente a causa di eventi atmosferici e alluvioni. La presidente dell’ANIA, Maria Bianca Farina, durante l’High Level Insurance Conference, ha evidenziato il significativo gap di protezione assicurativa in Italia rispetto ad altri Paesi del G7, con solo il 5% delle imprese italiane assicurate per tali rischi. È stata sottolineata l’importanza delle partnership pubblico-privato per mitigare i rischi e la necessità di estendere l’obbligo assicurativo a tutte le attività produttive e potenzialmente anche alle abitazioni. Il ministro Giorgetti ha riconosciuto i rischi climatici come una minaccia per la stabilità economica, mentre il modello pubblico-privato italiano è stato discusso come esempio a livello internazionale nel contesto del G7
Laura Serafini su Sole 24 Ore
Ex Ilva. Sono arrivate 15 offerte per la privatizzazione dell’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia, con la possibilità di ulteriori proposte prima della scadenza per le offerte vincolanti a fine novembre. Il processo di privatizzazione mira a raccogliere almeno 1,5 miliardi di euro e a garantire la decarbonizzazione e il mantenimento dei posti di lavoro. Tra i potenziali acquirenti ci sono sia gruppi italiani, come Marcegaglia e Arvedi, che internazionali, con la possibilità di formare cordate miste. Il governo sembra propenso a favorire un’associazione tra un grande player estero e uno italiano, con l’obiettivo di combinare investimenti finanziari e progetti industriali sostenibili.
Michelangelo Borrillo su Corriere della Sera
Ambiguità. La Germania ha subito un declino industriale e ha stretto rapporti ambigui con la Cina, influenzando negativamente l’Europa. La specializzazione produttiva tedesca, in particolare nell’industria automobilistica, ha portato a una leadership europea, ma anche a errori strategici, come la vendita della tecnologia common rail alla Bosch. L’alleanza con la Cina ha permesso alle aziende tedesche di espandersi e prosperare, ma ha creato dipendenza, soprattutto con il passaggio alla mobilità elettrica. Questa dipendenza si è trasformata in una “sindrome cinese” per l’Europa, con la Germania che ha perso la sovranità tecnologica a favore della Cina, mentre l’industria automobilistica europea affronta sfide significative, come mostrano i recenti cali di valore in borsa e le revisioni al ribasso delle previsioni di crescita
Paolo Bricco su Sole 24 Ore
Siamo indietro. Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha espresso preoccupazione per il ritardo tecnologico dell’Europa rispetto a Stati Uniti e Cina, sottolineando che tale divario mette a rischio la sovranità e l’identità culturale europee. Riferendosi al rapporto di Mario Draghi, Mattarella ha evidenziato la necessità per l’Unione Europea di investire in educazione, ricerca e sviluppo per colmare il gap, citando come esempi positivi i progressi nel settore aerospaziale con il lanciatore Ariane e il Vega. Ha inoltre sollevato preoccupazioni sulla dipendenza europea dall’intelligenza artificiale americana, che potrebbe marginalizzare la diversità culturale europea, invitando a un impegno concreto per garantire sovranità tecnologica e preservare l’identità culturale
Ugo Magri su Stampa
Eredità. La Guardia di Finanza italiana sta cercando di sequestrare 74,8 milioni di euro da Gianluca Ferrero, Urs von Grüningen e i fratelli Elkann, nell’ambito di un’indagine su presunti reati fiscali. L’impatto economico sui patrimoni personali degli Elkann non è significativo, dato che non è necessario intaccare la holding Dicembre, che controlla un impero da oltre 30 miliardi di euro. La questione principale riguarda la battaglia legale di Margherita Agnelli, che sostiene che parte dell’eredità dei suoi genitori le sia stata nascosta e che vuole annullare gli atti ereditari, sostenendo che la madre Marella Caracciolo aveva residenza in Italia e non in Svizzera. Se i giudici civili dovessero decidere a favore di Margherita, ciò potrebbe cambiare la distribuzione dell’eredità, ma finora non ci sono state sentenze definitive che supportino la sua posizione.
Mario Gerevini su Corriere della Sera
Con l’IA si riparmia. L’intelligenza artificiale (IA) è prevista generare risparmi tra il 10-15% nei prossimi due anni, aumentando la competitività aziendale in vari settori, come evidenziato da Bain & Company. Durante il 146° congresso dell’ANDAF a Verona, i CFO italiani hanno sottolineato la difficoltà di accedere a risorse finanziarie adeguate per gli investimenti in innovazione, con il Venture Capital che emerge come strumento chiave. CDP Venture Capital Sgr ha investito un miliardo di euro in IA, mentre in Italia l’investimento in Venture Capital è inferiore rispetto ad altri paesi, con un potenziale di 3 miliardi di euro da sbloccare dalle Casse di Previdenza e Fondi Pensione. Infine, l’IA ha implicazioni anche geopolitiche, come sottolineato dall’amministratore delegato di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, che enfatizza la necessità di una governance multilaterale per evitare conseguenze negative
Mara Monti su Sole 24 Ore
È l’ora del nucleare. Emma Marcegaglia, intervistata da Andrea Malaguti a Santena, dove ha ricevuto il premio Cavour 2024, ha discusso temi come la divisione europea, la demografia, e la necessità di rivedere il Green deal mantenendo l’attenzione sul cambiamento climatico. Ha suggerito di superare i veti di alcuni paesi con una cooperazione rafforzata tra nazioni disposte a progredire, come nel caso dell’euro. Marcegaglia ha criticato l’approccio dell’UE al Green deal, ritenendolo troppo politico e non sufficientemente neutro rispetto alle trasformazioni tecnologiche necessarie. Ha anche espresso preoccupazione per la dipendenza europea dalla Cina in termini di materie critiche. Infine, ha considerato il nucleare una soluzione da valutare seriamente, pur non essendo l’unica risposta ai problemi energetici, e ha parlato dell’importanza di politiche migratorie controllate per affrontare la questione demografica in Italia
Claudia Luise su Stampa
Emergenza europea. Federico Cornelli, commissario Consob, sottolinea l’urgenza di attrarre investitori pazienti e di indirizzare i fondi pensione e le casse previdenziali verso le PMI per rafforzare il mercato dei capitali europeo. L’Europa deve incrementare il capitale di rischio per sostenere investimenti in settori chiave come il digitale e la transizione ecologica. Cornelli evidenzia la necessità di una maggiore integrazione dei mercati finanziari europei e di una regolamentazione unificata. Inoltre, mette in guardia dall’ascesa dei mercati dei capitali cinesi e dalla sfida che rappresentano per l’euro e il dollaro. Infine, suggerisce incentivi fiscali per stimolare gli investimenti in economia reale e considera positiva l’iniziativa del Mef di creare un fondo di fondi per le imprese a medio-piccola capitalizzazione.
Matteo Meneghello su Sole 24 Ore
La prevenzione è delle Regioni. Il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, sottolinea l’importanza della prevenzione strutturale per ridurre gli effetti delle alluvioni, evidenziando la mancanza di propensione degli italiani verso la prevenzione e la necessità di lavorare su programmazioni a lungo termine. Critica la confusione tra attività straordinaria e ordinaria, rimarcando il ruolo delle Regioni nella gestione delle risorse statali e nella pianificazione urbanistica. Annuncia un tavolo di confronto per valutare gli interventi effettuati e da effettuare, in un rapporto di leale collaborazione, e menziona la fine della pratica di trasferire denaro ai territori senza controllo. Infine, Musumeci tocca il tema dell’assicurazione obbligatoria per le imprese e i contribuenti che usufruiscono del Sisma-bonus, come parte di un partenariato pubblico-privato per la gestione dei rischi da catastrofi naturali.
Antonio Troise su Giorno – Carlino – Nazione
Rebus fondi. L’Emilia-Romagna sta affrontando un’emergenza alluvione con danni significativi e una disputa sui fondi stanziati per il risarcimento e la prevenzione. Il governo ha erogato 3,8 miliardi di euro, meno degli 8,5 miliardi richiesti dagli amministratori regionali. Di questi, 1,6 miliardi sono stati assegnati per oltre seimila interventi, ma solo una parte è stata effettivamente spesa a causa di procedure complesse. La Regione sostiene di aver impegnato tutti i fondi in interventi di ripristino e prevenzione, ma molti progetti sono ancora in fase di progettazione o attesa di approvazione ministeriale. Nel frattempo, i cittadini continuano a subire gli effetti delle inondazioni, con alcune aree che hanno sperimentato alluvioni ripetute e ritardi nella ricostruzione e nella messa in sicurezza del territorio.
Adriana Logroscino su Corriere della Sera
Antitrust. La nuova commissaria dell’Antitrust UE, la spagnola Teresa Ribera, sostiene la necessità di rafforzare l’industria europea per competere con gli Stati Uniti e la Cina, evitando al contempo guerre commerciali. Ribera, che sostituirà Margrethe Vestager dopo le audizioni parlamentari e l’approvazione del Collegio di Strasburgo, è stata nominata vicepresidente esecutivo per una Transizione pulita, giusta e competitiva. Il suo compito sarà quello di aggiornare le regole europee sulla concorrenza e le fusioni, in linea con le raccomandazioni dell’ex premier Mario Draghi, per favorire la formazione di “campioni europei”. Ribera enfatizza l’importanza del lavoro di squadra all’interno della Commissione per promuovere l’agenda verde e la concorrenza, mantenendo al contempo una posizione rispettosa delle scelte energetiche nazionali, comprese quelle antinuclear
Francesca Basso su Corriere della Sera
Mediolanum. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha emesso una sentenza favorevole a Fininvest e Silvio Berlusconi, restituendo alla holding il pieno controllo della quota del 30% in Banca Mediolanum. Questo verdetto apre la strada a un rinnovato patto parasociale tra Fininvest e la famiglia Doris, che potrebbe rafforzare la governance dell’istituto. Si prevede che la partecipazione di Berlusconi sarà trasferita ai suoi figli Marina e Pier Silvio, un processo seguito dall’AD di Fininvest, Danilo Pellegrino, e sostenuto dall’avvocato Niccolò Ghedini. Nonostante il cambiamento, un ritorno immediato di un membro della famiglia Berlusconi nel consiglio di amministrazione di Mediolanum è improbabile fino alla naturale scadenza del consiglio, a causa dei requisiti di governance per le società quotate e vigilate. La famiglia Doris rimane il maggiore azionista di Banca Mediolanum, con una quota del 40,3%
Andrea Rinaldi su Corriere della Sera
Più tasse ai ricchi per sostenere i poveri. Papa Francesco ha chiesto un aumento delle tasse per i milionari per sostenere i poveri e il ceto medio, sottolineando che il sistema che ha permesso l’accumulo di grandi fortune è immorale. Ha anche invocato l’introduzione di un salario minimo e ha espresso sostegno ai movimenti popolari che lottano per i diritti dei lavoratori informali, che rappresentano oltre il 60% della manodopera nel Sud globale. Il Papa ha inoltre evidenziato l’importanza del contributo degli imprenditori alla società, ma ha sottolineato che le loro capacità sono un dono di Dio che dovrebbe essere messo al servizio di tutti. Infine, ha richiesto ai giganti dell’high-tech di pagare le tasse nei paesi in cui operano e ha chiesto al Collegio cardinalizio di gestire le finanze del Vaticano con spirito di essenzialità.
Lucia Capuzzi su Avvenire
L’India salva le Maldive. Il governo delle Maldive eviterà il default grazie all’intervento di New Delhi, che ha acquistato titoli di Stato maldiviani per 50 milioni di dollari, evitando così il mancato pagamento di sukuk in scadenza l’8 ottobre del valore di 24,6 milioni di dollari. Questi sukuk sono obbligazioni conformi alla legge islamica, la sharia. L’assistenza finanziaria fornita dall’India è stata descritta come un’azione di emergenza a costo zero e senza interessi, richiesta dal governo delle Maldive. Questo gesto di supporto arriva nonostante le tensioni politiche passate, evidenziate dagli slogan “India out” utilizzati dal presidente maldiviano Mohamed Muizzu durante la sua campagna elettorale, dimostrando il pragmatismo indiano di frontenziare le sfide regionali senza essere sfruttati
su Sole 24 Ore
Quanto vale Fs. Il governo italiano mira a raccogliere 20 miliardi di euro in tre anni attraverso la privatizzazione di aziende pubbliche, tra cui le Ferrovie dello Stato (Fs), essenziali per raggiungere tale obiettivo. Le Fs, con un fatturato di quasi 15 miliardi nel 2023, sono un conglomerato che include il trasporto passeggeri, la logistica delle merci, l’infrastruttura ferroviaria e il settore immobiliare. Tuttavia, la privatizzazione non è semplice, data la complessità dell’azienda e i significativi aiuti pubblici ricevuti, che nel 2023 ammontavano a 10,5 miliardi di euro. Il debito finanziario netto dell’azienda è di 11 miliardi di euro e l’utile netto è di soli 100 milioni, rendendo la privatizzazione una sfida per il governo e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha dichiarato che lo Stato manterrà la maggioranza delle Fs
Fabio Pavesi su Milano Finanza
Tim. Le azioni di risparmio di Telecom Italia hanno registrato buone prestazioni in Borsa, superando il valore delle azioni ordinarie, con il mercato che sembra anticipare un possibile riacquisto da parte dell’azienda. Il fondo attivista Davide Leone and Partners ha acquisito il 10% di queste azioni, suggerendo che potrebbero esserci manovre in corso per influenzare le decisioni aziendali. Nonostante le difficoltà tecniche e legali, si ipotizza che Telecom Italia possa considerare un’offerta pubblica di acquisto (Opa) per riacquistare le azioni di risparmio, una mossa che richiederebbe l’approvazione in assemblea ordinaria. Tuttavia, qualsiasi operazione di buyback aumenterebbe il debito dell’azienda e dovrebbe essere seguita da una conversione delle azioni di risparmio, che richiederebbe l’accordo con Vivendi, azionista di rilievo. La strategia di Davide Leone potrebbe essere influenzata dalla prospettiva di dividendi futuri e potrebbe agire da catalizzatore per altri investitori riguardo le decisioni in assemblea speciale.
Antonella Olivieri su Sole 24 Ore
Unipol. Il valore delle azioni di Unipol è più che raddoppiato dall’inizio dell’anno, compresi i dividendi, ma secondo il presidente Carlo Cimbri, il titolo è ancora sottovalutato in borsa. Gli analisti di Mediobanca hanno proiettato un target price di 14 euro per le azioni di Unipol, superiore all’attuale quotazione, e hanno ripreso la copertura con un rating di outperform, sottolineando un rendimento del dividendo atteso molto attraente. Cimbri ha evidenziato il valore inespresso di Unipol, nonostante la compagnia sia spesso associata al settore bancario per le sue partecipazioni in Bper e Popolare Sondrio. Inoltre, la fusione tra Unipol e UnipolSai, che sarà operativa a fine anno, potrebbe portare a una politica dei dividendi più favorevole, mentre la solida posizione patrimoniale di Unipol offre spazio per ottimizzare la struttura del debito e potenzialmente partecipare nel capitale di Mps.
Anna Messia su Milano Finanza
Cuneo e tagli strutturali. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato che i tagli al cuneo fiscale e le modifiche all’Irpef, introdotti come misure temporanee, diventeranno strutturali negli anni futuri. Queste misure, che hanno un costo superiore ai 14 miliardi di euro, saranno centrali nella manovra economica e mirano a un pareggio di bilancio primario già nel 2024, con un deficit ridotto di 8,5 miliardi rispetto alle previsioni precedenti. Giorgetti sottolinea l’importanza di una programmazione a medio termine in linea con le nuove regole fiscali dell’UE e l’effetto positivo di misure permanenti sull’economia. Nonostante le sfide finanziarie, il governo si impegna a risanare la finanza pubblica, con un aumento delle entrate e una gestione prudente che ha mantenuto bassi gli spread.
Gianni Trovati su Sole 24 Ore
POLITICA & CRONACA DAL MONDO
Aiuto all’Ucraina. Durante l’ottava visita a Kiev, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato un prestito di 45 miliardi di euro all’Ucraina, finanziato dagli extraprofitti dei beni russi congelati. L’UE ha superato il diritto di veto dell’Ungheria, permettendo l’approvazione del prestito con una maggioranza qualificata in Consiglio e l’approvazione del Parlamento Europeo. Questo prestito mira a garantire il 25% del fabbisogno elettrico dell’Ucraina durante l’inverno, evitando che il paese resti al freddo o al buio. L’UE ha già stanziato 118 miliardi di euro in aiuti all’Ucraina dall’inizio della guerra, e con questa mossa si impegna anche per la quota degli USA, sperando che questi ultimi si uniscano all’iniziativa.
Marco Bresolin su Stampa
Attacco a Beirut. Un raid israeliano ha colpito la periferia di Beirut, roccaforte di Hezbollah, causando la morte di almeno 14 persone, tra cui il leader storico del gruppo, Ibrahim Aqil. Gli Stati Uniti hanno dichiarato di non essere stati informati dell’attacco, mentre crescono i timori di un’escalation nel Medio Oriente. L’ambasciata iraniana ha condannato l’azione israeliana, definendola una follia che ha superato ogni limite. La tensione aumenta con Hezbollah che lancia razzi verso Israele in rappresaglia, e l’ONU esprime preoccupazione per l’escalation di violenza. Nel frattempo, le indagini sono in corso su un incidente in cui soldati israeliani sono stati ripresi mentre spingevano corpi da un tetto durante un raid in Cisgiordania
Marta Serafini su Corriere della Sera
Il patto anti Ue. Matteo Salvini, leader della Lega, ha incontrato il primo ministro ungherese Viktor Orban a Budapest, stabilendo un’intesa contro la fornitura di armi all’Ucraina, in contrasto con la posizione dell’Unione Europea e del governo italiano guidato da Giorgia Meloni. Antonio Tajani, esponente di Forza Italia e ministro degli Esteri, si è distanziato da questa alleanza, sottolineando la diversità di vedute all’interno del Partito Popolare Europeo. Il governo italiano teme che la Lega possa deviare dalla linea comune, soprattutto in vista dell’aumento delle spese militari. Salvini e Orban condividono la necessità di fermare il conflitto in Ucraina, ma le loro mosse potrebbero complicare le relazioni internazionali dell’Italia, soprattutto in vista delle elezioni americane e di un possibile ritorno di Donald Trump, che potrebbe rafforzare la posizione anti-Ucraina di Salvini
Francesco Olivo su Stampa
Il no alle armi in Russia. La premier italiana Giorgia Meloni ha ribadito il sostegno a 360 gradi all’Ucraina, nonostante le divisioni interne alla coalizione di governo emerse durante un voto a Strasburgo, dove la Lega si è distanziata dalla maggioranza che ha negato la possibilità di usare armi occidentali in territorio russo. Meloni sostiene che limitare le armi a lungo raggio non significa retrocedere sul sostegno a Kiev. Il governo italiano, cercando di bilanciare le diverse posizioni interne e l’opinione pubblica pacifista, spinge per una nuova fase diplomatica e una conferenza di pace.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera
Scholz rischia il posto. Le elezioni regionali in Brandeburgo vedono l’estrema destra dell’AfD in testa nei sondaggi, con la Spd del cancelliere Scholz che cerca di limitare le perdite e mantenere un ruolo di governo. Il risultato del voto è cruciale per il futuro politico di Scholz, con la possibilità che un buon secondo posto della Spd possa garantirgli un certo respiro. Il governatore del Land, Dietmar Woidke della Spd, ha guadagnato terreno con una strategia di distanza dai vertici del partito, ma non è prevista una vittoria per lui. Un esito negativo per la Spd potrebbe scatenare tensioni interne e mettere in discussione la leadership di Scholz, con possibili confronti con la situazione politica di Biden negli Stati Uniti.
Mara Gergolet su Corriere della Sera
Invadere il sud del Libano unica scelta. Amir Avivi, generale riservista e presidente dell’Israel’s Defence and Security Forum, sostiene che Israele non abbia alternative se non invadere il Sud del Libano per contrastare Hezbollah, rischiando una guerra su larga scala. Avivi afferma che Hezbollah può ritirarsi o affrontare la guerra, dopo che Israele ha mirato alla leadership del gruppo con un attacco sofisticato ai loro dispositivi di comunicazione. Nonostante il rischio di vittime civili, il generale descrive l’attacco come preciso e conforme alle leggi internazionali. Dopo aver indebolito Hamas a Gaza, Israele si concentra ora sul Nord, con l’obiettivo di garantire sicurezza e stabilità e di riportare a casa gli sfollati. Avivi ritiene che senza una pressione decisiva degli USA e una risposta militare a Iran e Hezbollah, Israele debba agire da solo, anche in vista della minaccia nucleare iraniana, che riguarda non solo Israele ma l’intero mondo
Nello del Gatto su Stampa
Prestito. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato a Kyiv un prestito dell’UE di 35 miliardi di euro per l’Ucraina, parte di un piano del G7 per raccogliere 50 miliardi di dollari utilizzando i profitti futuri degli asset russi congelati. Il prestito è destinato a rafforzare le capacità militari dell’Ucraina contro l’aggressione russa, con la necessità di un’assistenza urgente a causa degli attacchi alla sua infrastruttura energetica. Il piano richiede l’approvazione della maggioranza dei paesi dell’UE e del Parlamento Europeo entro la fine dell’anno, mentre gli Stati Uniti hanno condizionato il loro contributo a garanzie legali per mantenere gli asset congelati più a lungo.
Christopher Miller su Financial Times
I volti di un mistero. Il complesso intrigo internazionale coinvolge cercapersone esplosivi e diverse figure misteriose. Cristiana Bársony-Arcidiacono, una donna di Catania con un passato professionale nebuloso, è implicata come mediatrice nell’accordo di vendita dei dispositivi per conto della Bac, un’azienda ungherese. Rinson Jose, un norvegese di origini indiane, è il direttore di Norta Ltd, l’azienda sospettata di fornire i sistemi di comunicazione. Un altro personaggio chiave è un uomo d’affari austriaco noto come Mister Tom, che avrebbe ottenuto la licenza per i beeper dalla Gold Apollo di Taiwan. L’indagine suggerisce che il Mossad potrebbe aver creato compagnie fittizie per distribuire i dispositivi a Hezbollah, che ha testato gli equipaggiamenti prima degli attacchi, scoprendo che l’esplosivo PETN era nascosto nelle batterie.
Guido Olimpio su Corriere della Sera
Most Wanted dal 1983. Il veterano di Hezbollah Ibrahim Aqil, ricercato dagli Stati Uniti per gli attentati del 1983 e con una taglia di sette milioni di dollari, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano durante un summit con altri comandanti dell’unità Radwan. L’attacco ha avuto luogo in un condominio a Dahieh, cuore delle attività di Hezbollah a Beirut, causando la morte di Aqil e altre tredici persone, tra cui ufficiali e civili. L’esercito israeliano ha dichiarato che Aqil stava pianificando un’incursione in Israele per uccidere e rapire civili, simile a precedenti tentativi di infiltrazione. La sorveglianza israeliana ha dimostrato di essere in grado di tracciare e anticipare le mosse di Hezbollah, aumentando la paranoia all’interno del partito e mettendo in luce la collaborazione tra Iran e Hezbollah per rappresaglie contro Israele.
Daniele Raineri su Repubblica
Sei il nostro eroe. Il leader ungherese Viktor Orbán ha promesso di inviare una delegazione dei Patrioti per l’Europa, gruppo sovranista a cui appartiene anche la Lega di Matteo Salvini, per supportare quest’ultimo durante il processo Open Arms a Palermo il 18 ottobre. Durante il processo, le parti civili hanno richiesto un risarcimento di un milione di euro all’ex ministro dell’Interno italiano. Salvini, ospite di Bruno Vespa, ha difeso la sua azione di protezione dei confini, mentre si prepara una manifestazione internazionale di fronte al tribunale. Inoltre, Salvini ha incontrato Orbán a Budapest per discutere di cooperazione e sfide europee, e sembra che il cosiddetto “cordone sanitario” contro i partiti sovranisti in Europa sia stato superato, come dimostra una recente votazione al Parlamento Europeo
Marco Cremonesi su Corriere della Sera
Anomalia italiana. Il voto del Parlamento europeo sulla risoluzione che includeva l’articolo 8, invitando i Paesi membri a rimuovere le restrizioni sull’uso delle armi fornite a Kiev su territorio russo, ha messo in luce l’ambiguità dell’Italia. La maggioranza degli europarlamentari italiani ha votato contro l’articolo, seguendo calcoli elettorali e sotterfugi politici, nonostante non si trattasse di autorizzare un uso indiscriminato delle armi. I partiti di destra al governo, compresa Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, si sono allineati ai gruppi sovranisti, mentre il Partito Democratico ha mostrato divisioni interne, con alcuni membri che hanno votato a favore, altri contro, e altri ancora che hanno evitato di prendere una posizione chiara. Alla fine, nonostante le divisioni, il testo finale della risoluzione, che comprendeva l’articolo 8, è stato approvato con il sostegno di alcuni e l’opposizione di altri, riflettendo una politica estera italiana incerta e contraddittoria
Stefano Cappellini su Repubblica
Non vi lasceremo al buio. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha visitato Kiev annunciando un prestito di 35 miliardi di euro all’Ucraina, parte di un pacchetto più ampio deciso dal G7. Questo finanziamento, destinato al ripristino delle infrastrutture energetiche e alla difesa, sarà coperto dai profitti degli asset congelati della Banca centrale russa. L’UE procede con il proprio sostegno finanziario in attesa di azioni simili da parte degli Stati Uniti, con la Commissione che propone un meccanismo di cooperazione sui prestiti. Von der Leyen ha inoltre ribadito l’importanza dell’adesione dell’Ucraina all’UE e il sostegno europeo arriva prima dell’incontro di Zelensky con il presidente Biden e altri candidati negli USA. –
Francesca Basso su Corriere della Sera
POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA
Pizzini. Federico Cafiero de Raho, deputato del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Commissione antimafia, è al centro di un caso di presunto conflitto di interessi per aver avuto accesso a informazioni riservate e aver potenzialmente influenzato indagini durante il suo periodo alla guida della Direzione nazionale antimafia. L’opposizione, in particolare Forza Italia in Commissione antimafia, lo accusa di interferire nelle attività della Commissione e di proteggere ex collaboratori, mentre la stampa sembra offrirgli una difesa contro le accuse.
Filippo Facci su Giornale
Liguria. Marco Bucci, sindaco di Genova e candidato alla presidenza della Regione Liguria per il centrodestra, affronta con determinazione la sua battaglia contro un tumore della pelle, sostenendo che la malattia non influenzerà le sue capacità di governo. Vanta i risultati positivi ottenuti durante il suo mandato, con un incremento del PIL pro capite, e propone un programma di sviluppo infrastrutturale, sanitario e ambientale per la Liguria. Riguardo al suo avversario, Andrea Orlando, Bucci lo considera privo dell’esperienza lavorativa necessaria per amministrare efficacemente. Infine, esprime fiducia nella vittoria e nel proseguimento del lavoro iniziato, motivato dal desiderio di non lasciare la regione nelle mani di chi si oppone al progresso
Hoara Borselli su Giornale
Chat. Le chat tra l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, pubblicate da La Verità, rivelano un rapporto turbolento e litigioso, con accuse reciproche di comportamenti estremi. Sangiuliano, che ha subito una ferita al viso a seguito di un graffio di Boccia, ha denunciato l’imprenditrice per tentata estorsione e violazione della privacy, dopo aver dovuto dimettersi per l’uso di fondi pubblici e la nomina non ufficiale di Boccia a consigliera. Le chat mostrano anche una discussione sulla presunta gravidanza di Boccia e richieste di riservatezza sulla loro relazione. Sangiuliano ha ammesso la relazione e si è scusato pubblicamente, mentre Boccia ha accusato l’ex ministro di non aver mantenuto promesse professionali.
Fulvio Fiano su Corriere della Sera
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