Rassegna stampa 22 luglio

SICUREZZA

Cyberattacchi. La nuova legge sulla sicurezza informatica in vigore dal 17 luglio obbliga le infrastruttura critiche, come pubbliche amministrazioni e Comuni, a segnalare attacchi hacker entro 24 ore per garantire un intervento rapido e la ripresa dei servizi essenziali. Esperti e regolamentazioni nazionali ed europee enfatizzano l’importanza della protezione dei dati, definiti la “valuta corrente” del secolo da Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, e la necessità di un’analisi dei rischi e una reazione tempestiva agli attacchi informatici. C’è una crescente domanda di professionisti qualificati in cybersecurity, ma l’Italia e l’Europa affrontano una carenza di profili STEM, con particolare pressione sui settori finanziario e sanitario che sono i più vulnerabili agli attacchi.
Chiara Galletti su L’Economia del Corriere della Sera

Taxi volante. Vertical Aerospace, un’azienda britannica che sviluppa taxi volanti elettrici, rimane ottimista nonostante l’incidente di un prototipo, il ritiro di Rolls-Royce e un significativo calo del valore delle azioni. L’azienda si sta preparando per nuovi voli di prova e sta cercando nuovi investimenti per continuare il suo percorso verso la produzione commerciale del suo velivolo VX4 eVTOL, con l’obiettivo di effettuare le prime consegne nel 2027. Mentre il mercato iniziale si rivolgerà ai ricchi, l’azienda prevede applicazioni più ampie per il suo velivolo a emissioni zero e più silenzioso, puntando alla produzione di massa nei primi anni 2030, nonostante gli elevati ostacoli normativi e tecnologici.
Robert Lea su Times

New look, design, aerodinamica. Portato avanti da Italia, Giappone e Regno Unito, GCAP mira a fornire un caccia di “sesta generazione” ed elementi di supporto tra cui veicoli da trasporto remoto senza pilota, armi avanzate a guida di precisione e una rete cloud da combattimento. “Il nuovo modello presenta un design molto più evoluto con un’apertura alare maggiore rispetto ai concetti precedenti per migliorare l’aerodinamica del futuro aereo da combattimento”, afferma BAE Systems, partner industriale di GCAP. La sua replica originale in scala reale della Tempest è stata svelata a Farnborough nel luglio 2018. “Da quando il trattato [GCAP] è stato firmato nel dicembre 2023, il programma ha visto un forte impegno da parte di ciascun partner”, afferma Guglielmo Maviglia, amministratore delegato di GCAP di Leonardo. “MHI considera qualsiasi progetto una preziosa opportunità per approfondire le nostre conoscenze”, afferma Hitoshi Shiraishi, membro senior di GCAP. “Ci aspettiamo di ottenere risultati migliori e una conoscenza più approfondita che mai combinando le diverse culture, esperienze e conoscenze dei tre settori coinvolti”.
su flightglobal.com

Tempest. La BAE Systems ha rivelato il modello concettuale del Tempest, un avanzato aereo da combattimento in sviluppo per la RAF, che combina design stealth, tecnologia ispirata alla Formula 1 e capacità sia da caccia che da bombardiere, con l’obiettivo di migliorarne l’aerodinamica e l’integrazione di sistemi intelligenti. Nonostante l’impegno nel programma, il futuro del Tempest è incerto a causa di dibattiti politici e considerazioni di budget, con discussioni in corso sulla possibilità di ritardare o addirittura cancellare il progetto in favore di altri investimenti, come l’acquisto di ulteriori F-35 o il finanziamento della modernizzazione dell’esercito. Il Tempest, che dovrebbe entrare in servizio intorno al 2035, è esposto in anteprima allo show aereo di Farnborough, evidenziando i progressi nel design e l’ambizione di diventare uno dei jet da combattimento più avanzati e adattabili al mondo, con una configurazione che suggerisce maggiore autonomia e capacità di carico.
Larisa Brown su Times

Airbus e Thales. L’articolo sottolinea l’importanza di concentrarsi sull’economia e sui fatti concreti piuttosto che rimanere intrappolati nella retorica politica, citando l’esempio dei colloqui tra Airbus e Thales Alenia Space per un’alleanza nel settore dei satelliti. Viene messo in evidenza il rischio che l’Europa rimanga indietro rispetto a Stati Uniti e Cina a causa degli enormi investimenti di quest’ultimi in ricerca e tecnologia, come l’intelligenza artificiale. Manca invita decisori economici, cittadini e imprese a far sentire la propria voce per superare le divisioni politiche e colmare il divario tecnologico con le altre potenze economiche.
Daniele Manca su L’Economia del Corriere della Sera

Academy. Come un’azienda si rende attrattiva: ambiente, formazione, prodotto, il caso di Leonardo Elicotteri e la training academy di Leonardo, citata come esempio di un’azienda che si rende un modello grazie ad un ambiente stimolante e ad opportunità di formazione.
su L’eco di Bergamo

Sfida aerospazio. La Campania si afferma come una delle regioni leader in Italia nel settore aerospaziale, competendo con Lombardia e Piemonte e mantenendo un alto valore aggiunto territoriale di 94,1 euro su 100. Il porto di Torre Annunziata si distingue nella movimentazione dei cereali, mentre la regione esporta in 88 paesi prodotti high-tech come compositi e robot intelligenti. Interruzioni ferroviarie dividono l’Italia in due, con servizi sostitutivi in atto, mentre la Campania continua a consolidare la sua posizione di eccellenza nell’aerospazio, con aziende come Leonardo, Avio Aereo e Telespazio, con un fatturato significativo e una forte presenza in ricerca e innovazione.
Nando Santonastaso su Mattino

La chiave dello sviluppo. Luigi Carrino, riconfermato alla presidenza del Distretto aerospaziale campano, sottolinea la forza del modello campano basato sulla sinergia tra imprese e sistema universitario, che potrebbe portare a nuove opportunità nel settore elicotteristico grazie alle competenze sviluppate nelle avio-strutture e alle nuove connessioni con Leonardo. Carrino evidenzia l’importanza di supportare sia l’aeronautica civile sia la space economy, ritenendo essenziale la collaborazione e la sinergia tra le diverse entità per la competitività e lo sviluppo economico. Alla fiera di Farnborough, il Distretto avrà l’opportunità di dimostrare la competitività del Mezzogiorno e di esplorare nuove traiettorie di mercato e tecnologie sostenibili, rafforzando il ruolo delle aziende campane nel settore aerospaziale a livello globale.
su Mattino

Clima. Durante l’High-Level Political Forum 2024 delle Nazioni Unite a New York, il Global Compact Network italiano ha presentato un modello innovativo di governance per il clima adottato da diverse aziende italiane, Lamborghini, ad Ala, Fs, Leonardo, Nestlè Italia, Edison, Terna e Pirelli, che mira a una transizione più rapida verso la sostenibilità. Il documento propone strategie chiave per una governance trasformativa, inclusa la formazione di comitati per la sostenibilità e l’educazione di dipendenti e stakeholder, enfatizzando l’importanza di un approccio olistico per affrontare il cambiamento climatico. L’evento ha evidenziato il ruolo delle aziende nel raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, con un focus particolare sulle azioni per il clima e l’impegno per un mondo pacificato e inclusivo, dimostrando l’importanza della collaborazione tra settore privato, istituzioni e terzo settore.
Francesca Gambarini su L’Economia del Corriere della Sera

Un dispetto. Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha nominato lo spagnolo Javier Colomina come inviato per il Mediterraneo, una posizione che l’Italia sperava di ottenere, suscitando la reazione del ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, che ha parlato di affronto personale. Il generale Giorgio Battisti, ex capo del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia, esprime sorpresa per la scelta di Stoltenberg, ritenendo che l’attenzione della NATO sia troppo orientata verso l’Indo-Pacifico e la Russia, a scapito delle minacce provenienti dal Mediterraneo. La decisione di Stoltenberg, che sembra ignorare la proposta italiana e non consultare tutti i Paesi dell’Alleanza, è vista come un atto dispettoso verso la fine del suo mandato, nonostante l’importanza strategica del Mediterraneo e le tensioni nella regione.
Matteo Carnieletto su Giornale

AI. Le grandi aziende tecnologiche della Silicon Valley, come Alphabet e Amazon, stanno acquisendo startup nel campo dell’intelligenza artificiale e della cybersecurity, pagando prezzi elevati per rimanere competitive e ampliare la loro presenza nel settore del cloud computing. Tuttavia, devono navigare con cautela a causa dell’attenzione crescente delle autorità antitrust negli Stati Uniti e nell’Unione Europea, e l’incertezza politica legata alle elezioni USA e alle posizioni del candidato vicepresidente Repubblicano J.D. Vance, che ha mostrato supporto sia per la Silicon Valley sia per le piccole imprese tecnologiche. Il mercato delle startup, dopo un periodo di rallentamento degli investimenti e delle IPO, è stato rinvigorito da recenti acquisizioni, come quella di Wiz da parte di Google per 23 miliardi di dollari, e guarda con interesse alle future politiche tecnologiche che potrebbero emergere dall’esito delle elezioni presidenziali americane.
su L’Economia del Corriere della Sera

Eresie digitali. L’uso crescente dell’intelligenza artificiale (AI) in ambito militare, ed esempi come i sistemi autonomi di combattimento aereo sviluppati dalla DARPA americana e l’AI che ha superato un pilota umano in simulazioni di combattimento: questo è “Guerra di macchine. Intelligenza artificiale tra etica ed efficacia”, scritto da Rosanna Fanni, Fernando Giancotti e Mariarosa Taddeo, analizza la tecnologia, l’etica e l’organizzazione, sottolineando la necessità di una maggiore collaborazione tra i paesi occidentali, tra settori militari, imprenditoriali e accademici. Gli autori evidenziano come il Regno Unito stia già intensificando la cooperazione tra il ministero della Difesa e l’Università di Oxford, un modello che potrebbe beneficiare l’integrazione delle forze armate nell’Unione Europea.
Edoardo Segantini su L’Economia del Corriere della Sera

Space economy. Il primo lancio di Ariane 6 segna un successo per l’Europa, con il nuovo razzo che offre flessibilità e riduzione dei costi grazie alla capacità di lanciare più satelliti contemporaneamente, rispondendo alle esigenze di indipendenza e capacità commerciale nello spazio. Tuttavia, la crescente competizione, soprattutto da parte di SpaceX con i suoi razzi riutilizzabili, mette in discussione la posizione dell’Europa nella New Space Economy, come dimostra la scelta di Eumetsat di utilizzare un Falcon 9 per il lancio del satellite MTG-S1. È essenziale che l’UE, con il supporto dell’ESA, compia valutazioni strategiche e agisca in risposta alle iniziative di NASA, governo USA e altri attori globali, per rafforzare la propria sovranità e competitività nello spazio.
Vito Albino su Repubblica Affari&Finanza

Robot minatori. Robot-minatori potrebbero presto essere impiegati per estrarre minerali rari dagli asteroidi, con aziende britanniche in prima linea in questa nuova corsa spaziale. La startup inglese Asteroid Mining Corporation (AMC) punta a una missione commerciale nel 2035, finanziando il progetto attraverso il lavoro del loro robot SCAR-E in condizioni estreme sulla Terra. Altre aziende, come la californiana AstroForge, stanno già testando tecnologie nello spazio, nonostante le sfide tecniche e logistiche che questo ambiente ostile presenta.
Aldo Fontanarosa su Repubblica Affari&Finanza

Spazzini spaziali. Astroscale UK, un’azienda con sede nell’Oxfordshire, riceverà 11,75 milioni di sterline per lanciare un satellite dotato di un dispositivo di aggancio magnetico progettato per catturare e smaltire i detriti spaziali. La tecnologia, finanziata dall’Agenzia Spaziale Europea e dall’Agenzia Spaziale del Regno Unito, è stata testata con successo e sarà utilizzata in una missione che inizierà nel 2026 per rimuovere un satellite Eutelsat OneWeb in disuso. Il piano prevede l’applicazione di una piastra magnetica ai satelliti prima del lancio, consentendo ai mezzi di smaltimento di agganciarli e trascinarli nell’atmosfera terrestre per bruciarli, riducendo il rischio di collisioni spaziali e detriti.
Kaya Burgess su Times

Aerospazio. L’ITS Academy Mobilità Sostenibile Aerospazio Puglia offre un’alta formazione nel settore aerospaziale, con lezioni pratiche in azienda e in aeroporto, preparando gli studenti a un settore ricco di opportunità in Puglia, che contribuisce significativamente all’export italiano. Il presidente dell’ITS Academy, Antonio Ficarella, sottolinea l’importanza della mobilità sostenibile e integrata e la formazione di tecnici specializzati, in un settore dove la manutenzione degli elicotteri gioca un ruolo chiave. I corsi biennali, finanziati e in collaborazione con enti vari, mirano a formare diplomati innovativi e specializzati, con la possibilità di sviluppare nuove tecnologie attraverso laboratori ITS, contribuendo così allo sviluppo economico e sostenibile della regione.
su Gazzetta del Mezzogiorno

ECONOMIA & FINANZA DALL’ITALIA E DAL MONDO

Concordato. Il complesso sistema di esclusioni e decadenze del concordato preventivo rischia di scoraggiare i 4,6 milioni di imprese e autonomi italiani che devono decidere se aderire entro il 31 ottobre. Il decreto correttivo, in attesa dell’approvazione definitiva del Governo, mira a rendere il concordato più attraente, anche attraverso l’introduzione della flat tax. Tuttavia, persistono dubbi e incertezze, soprattutto per quanto riguarda le numerose cause di esclusione e decadenza, che necessitano di ulteriori chiarimenti per incentivare l’adesione al concordato.
Luigi Lovecchio su Sole 24 Ore

Contenzioso record. Nel primo semestre del 2024, i ricorsi in primo grado sono aumentati del 35% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo 110.000 casi, mettendo a rischio gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) di ridurre il contenzioso in Cassazione. L’abolizione della mediazione e la definizione agevolata hanno contribuito all’aumento dei ricorsi, con un impatto diretto sul sistema giudiziario e la possibilità di un ulteriore sovraccarico in Cassazione. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha espresso preoccupazione per l’impennata dei ricorsi e ha discusso misure deflattive, mentre si attende l’effetto delle nuove politiche e si affronta l’emergenza attuale, con un concorso per magistrati tributari in corso e una riorganizzazione degli uffici giudiziari prevista.
Ivan Cimmarusti su Sole 24 Ore

I no di Landini. Il leader della CGIL, Maurizio Landini, sostiene la necessità di superare il Jobs Act, ritenuto responsabile di precarietà e bassi salari, nonostante abbia contribuito alla creazione di posti di lavoro secondo Matteo Renzi. Landini evidenzia una crisi democratica in Italia, sottolineata dal fatto che più della metà degli elettori non vota, e si impegna in una raccolta firme contro l’Autonomia differenziata, difendendo l’accesso uniforme a cure e istruzione. Infine, Landini critica la riforma fiscale del governo e la mancanza di contratti adeguati per i lavoratori, insistendo sulla necessità di accordi che migliorino le condizioni lavorative e salariali.
Enrico Marro su Corriere della Sera

È il governo che fa demagogia. Il segretario generale della UIL, Pierpaolo Bombardieri, critica il governo e la ministra del Lavoro Calderone per la gestione della sicurezza sul lavoro, sostenendo che manca la volontà politica di affrontare seriamente il problema dei morti sul lavoro. Bombardieri chiede l’intervento diretto del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per istituire un tavolo a Palazzo Chigi e discutere misure concrete come l’uso dei fondi INAIL e la riforma degli appalti. Inoltre, propone la creazione di una procura speciale e l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, sottolineando l’incoerenza del governo nel trattare la sicurezza sul lavoro rispetto ad altri settori come i balneari e i tassisti.
Paolo Baroni su Stampa

Cdp. La riconferma di Dario Scannapieco alla guida della Cassa depositi e prestiti (Cdp) è stata offuscata dal pasticcio delle quote di genere e dai ritardi nelle nomine, ma segnala una continuità con le scelte del precedente governo Draghi, nonostante le apprensioni sul nuovo governo di destra. Il governo Meloni ha proseguito con decisione nelle privatizzazioni, come la vendita di Ita e della rete fissa di telecomunicazioni, indicando una preferenza per una visione strategica ed economica piuttosto che ideologica. Scannapieco, enfatizzando il ruolo sistemico della Cdp, mira a promuovere lo sviluppo sostenibile, attirando investimenti esterni e contribuendo significativamente al PIL italiano, con l’obiettivo di generare un impatto positivo per il Paese e l’ecosistema.
Antonella Baccaro su L’Economia del Corriere della Sera

POLITICA & CRONACA DAL MONDO

L’addio di Biden. Joe Biden ha annunciato il suo ritiro dalla corsa alla presidenza degli Stati Uniti, affermando che è nel migliore interesse del suo partito e del paese, e ha dichiarato il suo sostegno alla vicepresidente Kamala Harris. La decisione arriva dopo pressioni dovute a sondaggi sfavorevoli, finanziatori esitanti e la gestione della pandemia, e a meno di quattro mesi dalle elezioni, lasciando il Partito Democratico con poco tempo per organizzare una nuova campagna elettorale. Mentre alcuni leader del partito e finanziatori si sono già schierati con Harris, altri chiedono primarie competitive, e la vicepresidente ora deve affrontare la sfida di unire il partito e selezionare un nuovo candidato vicepresidente.
Viviana Mazza su Corriere della Sera

La resa di Joe. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato il suo ritiro dalla corsa alla presidenza per il 2024, concludendo così un’epoca della politica americana e lasciando il testimone alla vicepresidente Kamala Harris. La decisione è stata presa dopo 24 giorni di pressioni e riflessioni nella sua villa al mare in Delaware, dove si stava riprendendo dal Covid. Biden, sostenendo Harris, ha esortato i democratici a unirsi per sconfiggere Trump, mentre la sua squadra e i finanziatori iniziano a orientarsi verso nuovi orizzonti politici.
Gianni Riotta su Repubblica

Batterò Trump. Kamala Harris, dopo l’endorsement di Joe Biden, si prepara a raccogliere il testimone come candidata democratica alla presidenza, nonostante alcune resistenze interne al partito che vorrebbero una convention aperta per un dibattito più ampio. La situazione è complessa: Harris deve affrontare il giudizio negativo sulla presidenza Biden e le critiche per la gestione dell’immigrazione, il suo unico incarico significativo, che potrebbe costarle consensi. Due scenari si profilano: una rapida conferma della sua candidatura, con vantaggi pratici ma rischi politici, o una convention aperta che potrebbe rinvigorire il dibattito interno al partito ma renderebbe difficile rimuovere Harris senza suscitare accuse di razzismo e sessismo.
Federico Rampini su Corriere della Sera

Sono pronta. La vicepresidente Kamala Harris si è dichiarata pronta a raccogliere la sfida delle elezioni di novembre, con il sostegno dei Clinton e l’ambiguo silenzio di Obama e Pelosi, mentre il Partito Democratico appare diviso e si prepara per primarie lampo. Joe Biden ha scelto di non ricandidarsi, appoggiando Harris come sua successore naturale, ma permangono dubbi sulla sua capacità di vincere contro Trump, data la sua gestione dell’emergenza migrazioni e la sua immagine di liberal californiana. Tra i possibili candidati a vicepresidente emergono vari nomi, inclusi i governatori del Midwest e il senatore Mark Kelly, mentre il sogno di molti rimane Michelle Obama, nonostante lei abbia escluso una sua candidatura.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Gratitudine e cautela. Le reazioni internazionali alla scena politica statunitense sono misurate, con figure come il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani e il cancelliere tedesco Olaf Scholz che enfatizzano l’amicizia e la cooperazione con gli Stati Uniti indipendentemente dal presidente in carica. Alcuni leader, come il premier britannico e quello polacco, esprimono rispetto e gratitudine per le scelte e le azioni di Biden, mentre la Russia mostra una cautela strategica, con commenti che variano dalla delusione per l’incertezza della competizione elettorale alla focalizzazione sugli obiettivi in Ucraina. Il Cremlino adotta una linea morbida, in attesa di sviluppi, mentre i commentatori russi riflettono sulle difficoltà che potrebbero emergere in una campagna elettorale contro un candidato più giovane e dinamico.
Fabrizio Dragosei su Corriere della Sera

Si complica. La campagna elettorale di Donald Trump incontra ostacoli dopo il ritiro di Joe Biden e la possibile candidatura di Kamala Harris, che rappresenta un cambio generazionale e potrebbe attirare elettori decisivi. I repubblicani chiedono le dimissioni di Biden dalla presidenza e preparano attacchi contro Harris, mentre Trump la soprannomina “Laughing Kamala” e si concentra sul possibile vicepresidente. La situazione si complica ulteriormente per Trump, che deve riconsiderare la sua strategia a tre mesi dalle elezioni, mentre i repubblicani accusano i democratici di violare le regole della democrazia.
Paolo Mastrolilli su Repubblica

Le tre guerre di Israele. Israele affronta una minaccia complessa e diversificata, descritta dal generale Herzi Halevi come una lotta contro i “tentacoli” dell’Iran, che si estendono dalla Striscia di Gaza, dove Hamas continua a resistere nonostante i duri colpi ricevuti, al Libano, dove Hezbollah dimostra una crescente forza, fino allo Yemen, dove gli Houti lanciano attacchi sofisticati e resistono alla deterrenza. La guerra si prolunga oltre le tradizionali brevi campagne israeliane, mettendo alla prova la resistenza e la strategia militare del paese, mentre la situazione rimane incerta con trattative confuse e nessun piano definito per la Striscia di Gaza. La partita decisiva rimane quella contro Hezbollah e gli Houti, con Israele che si prepara da anni e Teheran che continua a supportare i suoi alleati, mentre l’approccio degli Stati Uniti rimane un fattore chiave, con possibili cambiamenti a seconda dell’amministrazione in carica.
Gianluca Di Feo su Repubblica

POLITICA & CRONACA DALL’ITALIA

Basta liti. La tensione tra gli alleati di governo in Italia rimane alta, con Fratelli d’Italia (FdI) che avverte Lega e Forza Italia (FI) di cessare le liti, in particolare sul sostegno a Ursula von der Leyen e sul Codice della strada. Il dissenso tra Lega e FI si è intensificato dopo il voto su von der Leyen, con reciproche accuse tra i ministri Salvini e Tajani, mentre FdI insiste sull’importanza di realizzare il programma elettorale. L’opposizione, guidata dal Partito Democratico (PD), critica la maggioranza per indebolire il ruolo dell’Italia in Europa e mettere a rischio questioni importanti come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la prossima legge di bilancio.
Paola di Caro su Corriere della Sera

Meloni irritata. La premier Giorgia Meloni è estremamente irritata per l’acceso scontro tra i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, che rischia di minare la stabilità del governo e bloccare l’approvazione di decreti cruciali. Dopo aver inviato un messaggio ai due vicepremier per richiedere unità e compattezza, Meloni ha incaricato il vicecapogruppo di FdI al Senato di lanciare un ultimatum: se non cessano le ostilità, si rischia lo scioglimento del governo. Il clima teso e le divergenze all’interno della maggioranza, soprattutto tra Lega e Forza Italia, preoccupano Palazzo Chigi per l’impatto sui lavori parlamentari, mentre cresce la pressione sui due leader per la loro condotta e le implicazioni sui sondaggi elettorali.
Monica Guerzoni su Corriere della Sera

Noi ininfluenti? Il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, risponde alle affermazioni di Antonio Tajani di Forza Italia, sostenendo che nessun partito italiano è stato influente nelle dinamiche europee, dove hanno prevalso i veti di Francia e Germania. Molinari sottolinea che la Lega non è un partito di destra ma euroscettico, autonomista e federalista, e invita a smettere le punzecchiature interne al centrodestra. Infine, difende l’Autonomia e la sicurezza come temi chiave della Lega, nonostante i sondaggi la pongano ancora sotto Forza Italia, e ribadisce la necessità di riprendere questi temi per migliorare la performance del partito.
Cesare Zapperi su Corriere della Sera

Grande freddo. La famiglia Berlusconi, inizialmente difensori di Giorgia Meloni, ha iniziato a nutrire dubbi sulla sua leadership a seguito di scelte governative che hanno danneggiato gli interessi finanziari, in particolare con la cancellazione del bonus cultura e l’introduzione della tassa sugli extraprofitti, che hanno colpito direttamente Mondadori. Queste azioni hanno causato un’escalation di tensioni e conflitti interni, culminati con l’episodio dei fuorionda di Striscia la Notizia che hanno danneggiato il rapporto tra Meloni e il suo compagno, alimentando ulteriori sospetti e ritorsioni. Nonostante le difficoltà, Pier Silvio Berlusconi valuta l’idea di un maggiore impegno in politica, ma si trova di fronte a ostacoli legislativi e rischi finanziari, mentre la famiglia Berlusconi continua a sostenere Forza Italia e a esercitare pressione sul governo, in un contesto di crescenti tensioni e manovre politiche.
Tommaso Ciriaco su Repubblica

Aggressione intollerabile. Il giornalista Andrea Joly de La Stampa è stato aggredito da simpatizzanti di estrema destra a Torino, suscitando la condanna unanime della politica italiana, con richieste di scioglimento di CasaPound da parte dell’opposizione. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e altri esponenti del governo, come il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, hanno condannato fermamente l’aggressione e assicurato attenzione massima, mentre l’opposizione sollecita azioni concrete contro le organizzazioni neofasciste. Le istituzioni, compresi il presidente del Senato e della Camera, hanno espresso solidarietà e condanna, ma le richieste di scioglimento dei gruppi neofascisti rimangono per ora senza risposta, con Italia Viva che annuncia interrogazioni parlamentari.
Flavia Amabile su Stampa

Col quorum vanno a casa. Maria Elena Boschi, ex ministra e figura di spicco di Italia Viva (Iv), sostiene il referendum contro l’autonomia differenziata, ritenendola dannosa sia per il Nord che per il Sud dell’Italia e avverte che, se si raggiunge il quorum, il governo attuale potrebbe cadere. Boschi enfatizza l’importanza di un centrosinistra senza veti e con una forte ala riformista, riconoscendo le differenze interne ma sottolineando la necessità di unire i moderati e i garantisti. Infine, nonostante le tensioni passate con Giuseppe Conte, Boschi è aperta a un futuro contratto di programma condiviso, mentre ribadisce la fiducia in Matteo Renzi e l’assenza di necessità di un congresso in Italia Viva, nonostante le voci di possibili scissioni all’interno del partito.
Alessandro di Matteo su Stampa

(Associated Medias) – Tutti i diritti sono riservati